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Autore: Maty66    05/08/2014    5 recensioni
Un segreto custodito per venticinque anni, un pericolo mortale che si annida nelle persone di cui più ti fidi, una realtà sconvolgente scoperta per caso.
Questa è una storia scritta a quattro mani, in notti insonni un po’ folli e colme di risate. Speriamo che vi piaccia. A noi è piaciuto scriverla e condividerla.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titoli di coda
“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con la biro, l'uomo con la pistola è un uomo morto', perché la biro dà l'eternità" (Roberto Benigni).
 
 
Gentili lettrici ( perché tanto lo sappiamo che siete tutte femminucce in questa sezione, ma se ci fosse un maschietto si facesse avanti … ),
come avrete capito noi siamo le “ragazze” (ragazze Chiara?? Sì, ragazze ,ragazze Maty, almeno nell’animo)  armate di penna più o meno virtuale, o meglio di tastiera PC e quando due “ragazze”  incontrano quelli  dell’ autostradale tedesca o della CID, se il termine vi piace di più perché fa vedere che siamo “studiate” e nella fattispecie  SEMIR e BEN… il sangue , preferibilmente quello di Ben , scorrerà a fiumi … perché fa audience , fa piangere le fan , fa recensioni  (RH) positive!!!
 E se Ben non finisce all’ospedale o in coma noi non siamo contente!!!
E a quanto possiamo capire le lettrici  da noi si aspettano solo quello … altro che la storia … SANGUE,SANGUE,SANGUE!!! ( detta così pare che scriviamo di vampiri).
 
Comunque tornando a noi.
Come avrete capito Maty è napoletana ( pizza e mandolino, doc come ama dire) e Chiara è vicentina ( se non lo sapete i vicentini vengono detti Magna-gati e se vi chiedete perché e pensate che c’entrino i felini domestici, avete proprio ragione).
Questa più che una storia è stata l’evoluzione della loro amicizia.
Maty, da brava napoletana, ha un gusto spiccato per la teatralità, per cui tutte le sue storie sono come delle “sceneggiate napoletane”  perchè  lei ama le storie drammatiche e sanguinolente ( da qui le scene Matyose come le definisce Chiara, quelle dove tutti  più che piangere  ululano e si strappano vestiti, capelli, unghie, tutto ciò che è strappabile, per il dolore).
Chiara da brava vicentina nordica è invece quella delle storie ordinate, ci vorrebbe mettere poco sangue e tanto cervello, ma poi si lascia convincere da Maty e tinge di rosso pure lei la tastiera.
Insomma questa è stata la tipica sceneggiata napoletana in salsa vicentina (alla faccia di chi si ostina a dire che le due anime di questo nostro Pese non possono convivere).
 
Doverosa premessa per una migliore comprensione della vicenda.
La sceneggiata napoletana segue più o meno sempre lo stesso canovaccio.
C’è un lui (isso in napoletano), uomo buono e coraggioso che ama,  ricambiato, una lei (issa sempre in napoletano) donna bella  e di morigerati costumi, ma  il loro amore viene contrastato da un cattivissimo (o’ malamente in napoletano). Solitamente dopo varie peripezie isso e issa coronano il loro sogno d’amore e o’ malamente fa una brutta fine (come minimo in prigione, meglio ancora muore “sparato”).
Se state pensando ai “Promessi sposi” ci avete azzeccato, è proprio così.
Ci sono poi delle varianti basate su peripezie familiari, dove il bravo ragazzo di famiglia, povera ma onesta, viene circuito, di solito da una donna di facili costumi, abbandona la famiglia ( con madre, padre o qualche altro parente stretto ammalatissimo ed in punto di morte), ma poi si pente e torna indietro  giusto in tempo per dare l’ultimo abbraccio al parente morente che in alcune occasioni miracolosamente guarisce, in altre no,  ma comunque alla fine tutti piangono (di gioia o di dolore è lo stesso basta che si piange).
Esempio tipico “O’zappatore” di Mario Merola.
Insomma questa è la spiegazione di come nasce questa storia, fusione delle due tipiche sceneggiate napoletane, con varie note di saggezza e lucidità vicentine.
 
Dunque , una sera le nostre due “socie” stavano amabilmente conversando quando …
“Ben è un figo, avrà anche le gambe storte e il naso grosso, ma è uno che attizza,  ma ha un padre che è brutto come il colera “ disse con fare prima allupato e poi disgustato una delle due.
“Secondo me è figlio di un corno” ribatté l’altra che aggiunse “Oppure sua madre era una gnocca da far paura”
“E  se scrivessimo una F.F. sulla madre di Ben” contro ribatté di nuovo l’altra socia “Magari non è morta , ma … “
Ecco così è nata la F.F. SEGRETI DI FAMIGLIA .
 
Personaggi ed interpreti, con i nomignoli con cui venivano chiamati durante la stesura della sceneggiatura:
 
ISSO- Ben Jager… DEF (sì, amiche  sta per deficiente. In realtà noi adoriamo Tom Beck, ivi comprese gambe stortine e nasone, ma Bennuccio in questa storia l’abbiamo fatto un po’… Def. Come dice Maty,  mononeuronale (ovvero con un neurone solo, che funziona pure a corrente alternata) nel senso che uno le cose gliele ripete cento volte e lui  manco le capisce (mammà è innocente… e lui: no è colpevole!! Zio Sifer è o’ malamente… no è bravissimo!).
ISSA- Semir Gerkan… BAUBAU (senza alcun intento gay, issa è Semir detto baubau per la sua fedeltà ad isso-Ben). Come tutti i cagnolini è intelligente, molto più del padrone, e cerca disperatamente di ottenere una qualche connessione con il neurone di Ben.
O’ MALAMENTE- Luis Sifer… LUCIFERO  (avete provato a dire di seguito nome e cognome… l’idea è stata di Chiara). Uno che più cattivo non si può, sfregiato e satanico. Inizialmente volevamo farlo pure orbo, ma poi abbiamo pensato che somigliava troppo a Capitan Harlock e la cosa non ci piaceva.
 
Personaggi secondari
 
Madre di isso-Elizabeth De Martino… MAMMA’ (con rigoroso accento sulla A finale) in omaggio alla famosa citazione “era meglio che ti facevo zappatore… o’ zappatore non sa scorda a mammà sua” per ulteriori informazioni consultare la voce O’ zappatore su wikipedia.it).
Padre di isso (o’ malamente in seconda)-  Konrad Jager … ‘NZIVATO. Dunque ‘nzivato in napoletano vuol dire tecnicamente “unto” e viene generalmente riferito al cibo troppo grasso ( ad es. un fritto ‘nzivato). Nel caso di specie il nomignolo è stato ispirato dai capelli… avete fatto caso che sembrano sempre perennemente unti?
Sorellastra di isso- Sofia De Martino … SORA BONA (tradotto dal napoletano sorella di notevole bellezza fisica). Un po’ amorfa come tipa,  ha un riscatto finale perché  fa strabuzzare gli occhi a Harty, ma  tanto quello si attizzerebbe pure per un manichino.
Sorella di isso- Julia Jager…insieme al fratello JAGHERINI quando erano piccoli. Ha ereditato la mononeuronalità (anzi sta pure peggio combinata, ne ha mezzo di neurone, visto che fino alla fine crede che il padre sia un gentiluomo).
Gli altri personaggi non hanno ricevuti nomignoli.
 
Riassunto della storia come è venuto fuori con le varie evoluzioni:
Isso-def se ne va in vacanza, ma siccome tiene le fregole (soldi ) e siccome il tempo in Germania sinceramente fa “vumcà” (traduzione: vomitare), alla faccia della Merkel e dello spread se  va in Italia, dove l’aspetta l’amico diplomatico, mezzo fannullone buono solo ad ingozzarsi di babà. A proposito chissà che fine hanno fatti quelli che mammà ha spedito a Ben, secondo me se li è pappati lui.
Arrivano all’hotel e guarda caso fra le migliaia e migliaia di hotel che ci stanno ad Amalfi e dintorni, dove si scopre che stanno? In quello di mammà, gentile signora sparita venticinque anni prima da Colonia, che ricompare venticinque anni dopo a Amalfi con solo un, dico uno solo, capello bianco.
Altro che noi povere mortali che facciamo il colore ogni mese.
Dunque mammà appena vede Def pensa… ma quanto è bono… fosse mio figlio? Ma sì che è mio figlio, boni così solo io li posso generare.
Def invece non se la fila proprio, solo ogni tanto pensa “stella stellina…” ovvero l’unica canzone che sa a memoria, perché l’unica che il mono- neurone che possiede è riuscito ad immettere nell’hard-disk, viste tutte le volte che mammà, con anomale tendenze bucoliche, la ripeteva.
La cosa brutta è  che Def inizia a filarsi la figlia di mammà ( e qui scatta l’allarme rosso… incesto).
Dunque mammà fa il cuore duro e caccia Def dall’albergo, il quale non se ne dispiace più di tanto,  tanto in Germania c’è Baubau che l’aspetta.
Solo che la sera prima mammà, che non resiste alla tentazione di cantare stella stellina, entra come Belfagor nella stanza di Def, non se capisce bene che vuole fare (cantare.. toccare..,); comunque sia, Def si sceta (traduzione si sveglia), Mammà si scanta (traduzione si spaventa) e corre via. Ma guarda caso il ciondolo che aveva addosso magicamente finisce nel borsone di Ben e quindi di filato a Colonia ( non chiedete perché, ufficialmente la chiusura era rotta, ma come sia volato nel borsone non si sa… sono FF).
Arrivato a Colonia Semir Baubau scodinzola perché è tornato Def, e Def apre il borsone perché gli deve dare l’amaro del carabiniere (Def ha una predilezione per i carabinieri, forse per le barzellette su di loro, gli ricordano qualcuno).
E tadaaa, ecco spuntare il ciondolo. Che non è un ciondolo normale (poteva mai essere?)  dentro ci stanno le foto degli Jagherini.
Ben finalmente riconnette per un attimo il neurone e corre da papà ‘Nzivato a farsi dare una spiegazione, visto che mammà è morta venticinque anni prima.
E qui:  entrata ad effetto di o’ malamente, alias Zio Luis Sifer, brutto sfregiato con ghigno diabolico ed alito puzzolente, socio di ‘Nzivato, che solo uno con un neurone può pensare buono e bello.
‘Nzivato prima necca, poi visto che il neurone di Ben si sta incazzando, inventa una storia (quella dello stallone italiano che si porta via la moglie fedifraga e traditrice) che solo Def si beve ( perché è Def), mentre Baubau “addora subito il fieto del miccio” (tradotto dal napoletano sente subito l’odore della miccia, nel senso che si accorge immediatamente, a naso, che qualcosa non torna).
Scena Matyosa con Def che sbatte tutte le sedie e corre via, mentre zio Luis ha ascoltato tutto dietro ad una tenda. Ora vi chiederete…ma che è l’uomo invisibile che sta dietro alla tenda e nessuno lo vede? Ve lo abbiamo già detto, non fate troppe domande, è una FF.
Ora poiché zio Luis è lucifero pensa… devo uccidere  mammà e così manda due scagnozzi ad ucciderla in Italia.
Solo che ci manda due della banda Bassotti, che mammà, alla guida della cinquecento di nonna Papera semina in men che non si dica e quei due finiscono anche giù nel burrone, arrostiti e cotti a puntino.
A questo punto mammà che fa? Ma ovvio al posto di scappare lontano, torna in Germania nella bocca del leone. Donna di intelligenza spaventosa…  non per niente madre di Def.
Arriva lì tutta bellina bellina e fa… Bennuccio fighhiu mio…, ma Def… che è Def se ne frega e la caccia via, non prima di averle lanciato il famoso medaglione dietro (tanto è rotto non se ne faceva niente).
Mammà incontra Baubau che sempre, annasando il fieto del miccio, capisce (ohhh finalmente uno che capisce qualcosa…) che la storia dello stallone italiano non regge (anche perché fra stalloni turchi o italiani ci si intende).
Mammà però sta incazzata assiae e corre da ‘Nzivato che ovviamente, appena lei esce, muore “sparato”.
Indovinate da chi? Ma ovvio chiunque dotato di più di un neurone pensa a zio Luis, solo Def pensa che sia stata mammà, nonostante che Baubau lo avverte che sta ormai morendo asfissiato a furia di annasare i fieti del miccio.
Scena Matyosa in cui ‘Nzivato prima di morire, al posto di dire: guardate che mi ha sparato lo sfregiato, cerca di dire a Def che deve cercare qualcosa. ( l’a… ag… e Def capisce al volo…  deve cercare l’agrume….e così gli viene il dubbio che il padre sia morto ucciso da una aranciata avvelenata, però non lo dice a nessuno, altrimenti lo prendono per ancora più def di quello che è).
Fatto sta che non si sa come (paranormalità?  Si è rivolto al mago di Acerra?)  zio Luis scopre dove sta mammà, ci mette la pistola con cui ha sparato a ‘Nzivato e Mammà finisce in ghebba, come dice Chiara in vicentino stretto.
A questo punto mammà vorrebbe pure dire la verità, ma lo zio Luis che non per niente è lucifero, gli manda una specie di avvocato che  le mostra le foto dei piccini.. e lei… uhhh guarda come sono carini… ma no risponde lui guarda che se parli e dici che non sei stata tu a sparare a ‘Nzivato te li facciamo a fettine.
Ora mammà, che prima era crucca, ma mo’ è napoletana ( i figl’ so’ piezz’ e core) subito si mette “a lengua ‘nganno” (traduzione a senso… mette a freno la lingua) e dice al giudice sono stata io, sono stata io.
Ma Baubau che si è scocciato di annasare sempre sti fieti del miccio va da lei e si fa confessare perché ha mollato ’Nzivato e Jagherini ( oltre al fatto che ‘Nzivato era sporco e unto, perché era un vero criminalone).
Saputa la verità cosa fa? Ma ovvio la fa scappare, pure se stanno in tribunale, quindi in luogo supersorvegliato, più facile che uscire dalla messa la domenica mattina (non fate domande per favore…).
Dopo un inseguimento cobrissimo, su macchine cobrissime, con sorpassi cobrissimi, Baubau semina Def ( e capirai che ci è voluto direte voi) e si va a nascondere con mammà.
Segue litigio cobrissimo con Def, che si becca pure uno sganassone perché si crede che mammà, malafemmina, ha sedotto  Baubau ( ma dico… e quando sarebbe successo, visto che prima stava in prigione?).
Come sia o non sia Def torna a casa e tadaaaa arriva l’agenda ( ahhh non l’agrume, l’agenda…) dove ‘Nzivato spiega tutte le malefatte sue e di Zio Luis. Oltre all’agenda ci sta pure una chiavetta nascosta nella banca (ma direte voi… perché non ha messo tutto sull’agenda o tutto nella chiavetta?  Perché non ha disposto che arrivasse tutto alla polizia e l’ha mandata a Def, che essendo Def, non si sa che fine ci faceva fare? Ancora co’ ste’ domande…la risposta è  sempre la stessa… è una FF e la cosa  ci serviva per la trama).
Mentre Ben sta lì a cercare di ottenere la connessione con il suo neurone e capire cosa fare, riceve la telefonata da zio Luis che nel frattempo ha preso mammà e Baubau (trovati sempre rivolgendosi al mago di Acerra)
Ovviamente Def corre (soprattutto in aiuto di Baubau) ma  prima se becca una serie di mazzate  a non finire e poi  sparano al povero Baubau. Così lui spiffera tutto e dice dove sta la chiavetta.
Per fortuna, in un attimo in cui la connessione neuronale ha funzionato,  ha anche avvisato la Kruger e ha messo un rilevatore GPS sulla sua moto, ma guarda caso… proprio quando serve  le tacche stanno sempre a zero.
Comunque zio Luis va a prendere la chiavetta, ma quella scema di Jenni non sa fare la finta donna delle pulizie e si fa scoprire, così Lucifero scappa e al posto di fuggire lontano che fa? Ma ovvio va a riempire di mazzate Def.
Nel frattempo Def ha fatto scappare mammà e Baubau dalla finestrella, piccola piccola, ma mammà è contorsionista e Baubau nanetto, quindi non hanno problemi. Def invece aspetta buono buono che torni zio Luis a farlo fuori.
Segue lotta cobrissima, con pugni cobrissimi e calci cobrissimi. Ovviamente Def ha la peggio e poiché zio Luis non vuole sprecare la pallottola (tirchio) lo mette vicino al gas pensando… tanto quanto ci mette un neurone solo a morire gasato?
Ma non ha fatto i conti con SuperKim che arriva, afferra Def, lo porta fuori ed inizia a fargli la respirazione bocca a bocca (in realtà è tutta una scusa… lo voleva baciare… confessate tutte gliela faremmo volentieri…) e Ben subito se sceta, fra le lacrime di mammà e gli ululati di Baubau.
Beh… la fine da: e “vissero tutti felici e contenti” la sapete. Solo Luis condannato a bere caffè immondo in Italia ( di sicuro sta in un posto sopra il Tevere… da lì in su i caffè fanno schifo) preoccupa un po’ (Maty io il caffè lo faccio alla napoletana!!!ricordi col macino, il caffè in grano nel frigo ecc. ecc. Sì Chiara, ma tu c’hai il trisnonno napoletano, quindi…).
 
Sappiate per chiudere che a) eravamo indecise su quale tortura riservare a Ben in questa storia, perché ormai le abbiamo provate tutte tranne:  l’acido, l’elettricità e la pietra al collo; b) l’enciclopedia Britannica sarebbe un foglietto di fronte alle frasi dette e alle c…. ”sparate” per la creazione di questa F.F. c) ognuna di noi ha le sue fissazioni, ad es. Maty manda sempre in coma Ben… e Chiara ha una anomala propensione a farlo suicidare (quanto meno pensarci); d) nella coppia Maty è Semir, quella che stende i rapporti e fa il lavoro sporco, Chiara è Ben… giovane e spensierata che da’ idee, spunti e spuntini.
Speriamo di avervi dato l’idea e di avervi fatto divertire come ci siamo divertite noi.
 
UN CALOROSO ABBRACCIO E UN “ARRISENTIRCI” DA:
Maty66 & ChiaraBJ … e dal neurone di Ben … se c’è ancora e ammesso che ne abbia mai avuto uno!!!
 
P.S.
Bennuccio ricorda che in fondo in fondo … ti vogliamo BEN anche quando ti sfottiamo a tutto spiano …  a te e a quel “tedescotto” del tuo “alter ego” Tom Beck, che ci teniamo a rimarcarlo … senza COBRA 11 e quindi senza di te la nostra  “cobrissima “ amicizia non sarebbe mai nata … e noi due siamo come Semir e Ben : simili, ma allo stesso tempo diverse e quindi ci “completiamo” , nella vita reale siamo persone fin troppo serie, anzi magari noiose, ma con “la penna virtuale in mano” e quando ci trasformiamo in “Maty66 & ChiaraBJ” …. Si salvi chi può!!!!
 
  
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