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Autore: Artemide5775    08/08/2014    1 recensioni
Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
***
Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
***
Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
***
Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg&hd=1
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Chapter XVIII

 A time bomb












Erano passati diversi giorni da quella Domenica. I ragazzi si erano incontrati piú volte, ma raramente si erano fermati a parlare. Victoria anche se lavorava con Louis, cercava di parlargli il meno possibile e lui anche se non amava quella situazione gelida, non sembrava cercare di porvi rimedio.

-vai a vedere se Tobias ha finito il suo articolo sulla scomparsa di quella ragazza- gli disse Victoria e Louis annuì uscendo dal loro ufficio e dirigendosi verso la scrivania del suo collega Tobias.

Anche se lavorava da poco lì, stava facendo molto velocemente amicizia. Era strano, ma si trovava ad agio con quelle persone. Nessuno faceva domande sul suo passato e nessuno sembrava far caso che Louis usciva sempre, quando c'era il sole, con un cappello con la visiera abbassata e gli occhiali. Sembrava che per loro fosse normale.

-Buongiorno Toby!- Louis salutò il ragazzo dalla pelle color caffè e dalla corporatura robusta.

Lui alzò il viso dallo schermo del computer -Ciao Louis! Che ti serve?- chiese.

Louis prese alcuni documenti e cominciò a leggerli, aspettando -Victoria vuole l'articolo su quella ragazza scomparsa- spiegò solamente.

Toby fece qualcosa con il mause e dopo neanche un minuto, il moro si posó contro lo schienale della sedia -fatto!- esclamò sorridendo.

Louis gli sorrise a sua volta e posó i documenti su un'altra fila di fogli sulla scrivania del ragazzo dagli occhi scuri. -secondo me, sei un mago, accipicchia non é possibile essere cosí veloci. Aaron ti ha dato questo compito poche ore fa-.

Tobias fece spallucce -Nessuna magia. Sono solo bravo nel mio lavoro-.

Louis lasciò stare e si diresse di nuovo nell'officio suo e di Victoria. Aaron due giorni prima gli aveva detto che lo stare con Victoria l'avrebbe aiutato a integrarsi e lei gli avrebbe spiegato tutto quello che gli serviva. La bionda non era sembrata molto contenta, ma a quanto ne sapeva lui, non si era neanche detta contraria a quel cambiamento.

Stava per aprire la porta quando sentì che c'era qualcun altro con Victoria, a meno che lei non avesse cominciato a parlare da sola e quello sarebbe stato preoccupante. -come stai?- chiese quello che riconobbe dalla voce come Aaron.

La porta era socchiusa, perciò Louis riusciva a vedere cosa stava succedendo. In molti gli avevano detto che Victoria e il loro capo erano amici, ma non li aveva ancora mai visti insieme.

Victoria poggiò il fondoschiena sulla scrivania, era in piedi davanti al Signor Queen e aveva la testa leggermente abbassata. A Louis sembrò molto stanca e stressata.-vorrei veramente dire di star bene, ma credo che si noti benissimo che non é cosí-.

Aaron annuì anche se non era una domanda. Sembrava che il moro sapesse il motivo per cui Victoria non stava bene. -come la stanno prendendo?- chiese ancora.

Victoria si passò una mano fra i capelli e tornò, lentamente, a sedersi dietro la sua scrivania. -non so. Devo dire che si comportano tutte in modo strano. Alexandra sembra che parli ancora di meno e sta ancora di piú per fatti suoi. Diamond sta sempre fuori casa, o con una sua amica, o per conti suoi, o con Crystal. Deborah sembra averla presa bene, o almeno se l'ha presa male a me non l'ha fatto notare. Sembra essersi data una calmata, non ha ancora litigato con nessuna delle altre mie cugine, o con me.- Louis non capiva di che stesse parlando. Che cosa gli ha detto di cosí sconvolgente?, pensò guardando la bionda che guardava a sua volta Aaron.

-é Crystal?- chiese. Lou non aveva notato che Vicky aveva parlato solo di tre sue cugine e ne mancava una, ma a quanto pareva il Signor Queen ci aveva fatto caso.

-Crystal, invece mi preoccupa parecchio, dorme poco, mangia poco e la vedo sempre affaticata. Sembra una bomba ad orologeria. Non so che fare con lei, ho provato a parlarci, ma mi risponde sempre che va tutto bene. Tre giorni fa si é perfino svegliata gridando, per colpa di un brutto sogno e quando le ho detto di raccontarmelo, mi ha detto che né avremmo discusso. Quando cerco di tirare fuori l'argomento, se ne esce sempre con una scusa...-. Louis era sconvolto. Pure Harry, il suo protetto, aveva avuto un incubo, tre giorni prima, di cui non gli aveva voluto parlare.

Aaron le si avvicinò e le posó una mano sulla spalla-andrà tutto bene, tutto si sistemerà-.

Louis stava per bussare, come che aveva capito che quella conversazione era quasi al termine, ma prima riuscì a sentire quello che gli disse lei. -non credo, niente nella mia vita va bene-.






 
**









Crystal posò lo zaino sugli spalti. Era, quel giorno andata a vedere gli allenamenti delle sorelle minori.

-ora, Deb sta mostrando alle altre cheerleader i nuovi passi che stava preparando Alex- le spiegò Diamond orgogliosa delle gemelle. Lei aveva lasciato, ma era felice che le piú piccole della famiglia erano riuscite, dove lei aveva mollato.

Crystal diede uno sguardo alla ragazza dai lunghi capelli biondi che spiegava a due ragazze, che non avevano capito il movimento delle braccia, come si faceva.

Poi guardò Alex che stava guardando qualcosa, o qualcuno dall'altra parte del campo. Seguì il suo sguardo. Stava guarda gli allenamenti di football, specialmente il suo sguardo era rivolto a un ragazzo dai capelli castani e gli occhi nocciola che stava seduto sugli spalti, vicino ai ragazzi che giocavano a football.

Sorrise, le piace l'idea che la sorella avesse un interesse amoroso. Alexandra era sempre stata così cinica, ogni volta che le chiedevi se ci fosse qualcuno che le interessava ti rispondeva sempre che l'amore é un idiozia e che lei non avrebbe mai comesso il grosso sbaglio di amare qualcuno.

Crystal si girò verso Diamond e le indicò prima Alex e poi il castano seduto sugli spalti.

Diamond spalancò gli occhi per poi sorridere -la piccolina sta crescendo- esclamò beata. Anche a lei faceva piacere che magari la penultima nata scoprisse che cosa si prova a essere innamorati, ma sapeva benissimo che prima di ammetterlo, se mai lo avesse ammesso, Alexandra avrebbe lottato con le ughie e con i denti per cercare di sembrare la cinica che é sempre stata. Una cosa che le faceva veramente sembrare gemelle Deborah e Alexandra era il fatto che tutte e due dicevano sempre che l'amore é un stubidaggine. 

-già- concordò Crys.

-credi che ci proverà, o farà finta di niente?- chiese Diamond a Crystal.

-Dipende se gli piace, o se lo sta solo guardando. - le rispose la sorella per poi torturarsi il labbro inferiore, era una cosa che faceva spesso, soprattutto quando stava pensando, o quando era agitata. In questo caso stava pensando a che cosa avrebbe potuto fare per sua sorellina, Alex. Crys aveva bisogno di uscire un po' e la ragazza dai corti capelli biondi sembrava avere bisogno di svagarsi un po'.

-pensi che accetterebbe di andare a fare shopping, domani?- domandò la maggiore alla minore. Crys non usciva spesso, e in quelle poche volte, le piaceva andare al parco a disegnare, scrivere sul suo diario o passeggiare solamente, qualche volta andava a fare shopping con Annamaria, la sua migliore amica, o andava con Emanuele, il suo amico d'infanzia, a comprare una pizza nella panetteria vicino alla loro scuola. Non era mai stata una tipa cui piace particolarmente uscire.

 Lei e le sue sorelle avevano delle vite separate, ognuna aveva dei suoi amici e dei luoghi in cui preferiva andare. Uscivano raramente insieme e in quelle rare occasioni c'era sempre di mezzo la loro mamma. La signora Winchester non aveva mai amato che le sue figlie avessero delle vite separate e si trattassero come delle coinquiline, aveva sempre cercato di tenerle unite, prima di scomparire, ma non c’era mai veramente riuscita fino a quando, lei e suo marito erano scomparsi.

-non so, devi chiederle se non ha altri impegni- Diamond fissò Crys -perché?-.

-penso che sia giusto che ci parli un po', sono pur sempre sua sorella maggiore e é compito mio aiutarla,non di Vicky-. e poi aggiunse -comunque oggi devo dare ripetizioni ad alcuni ragazzi-

Diamond alzò un sopraciglio -pensavo che avessi smesso dopo la scomparsa di mamma e papà-. la guardò negli occhi, azzurro contro verde.

-si, ma ho bisogno di distrarmi. Tu sai che mi piace dare ripetizioni-.

-lo so, ma so anche, che forse resterai ancora poco più di un mese e io pensavo ... che avremmo passato questo tempo ... insieme- spiegò Mond, il suo tono di voce ricordava tanto quello di una ragazzina a cui é stato fatto un torto, ma che cerca non far vedere che é ferita.

Crys non rispose subito -non andrò via per sempre-.

-ti ricordo che c'é sempre la possibilità che ... - Diamond non finì di parlare, non riusciva ancora pienamente ad accettare che ci fosse la possibilità che una delle sue sorelle, o perfino lei ...

La voce di Crystal non trasmetteva paura, confusione o altro, era amara, proprio come le parole stesse che aveva usato -il nostro corpo rifiuti la trasformazione- era una bruttissima da dire, ma purtroppo era la cruda verità. Crys lanciò uno sguardo a Diamond, che aveva ripreso a guardare le sorelle minori e si alzò, ero il momento di tornare a casa. -vuoi un passaggio?- chiese gracchiando, aveva provato ad avere un tono di voce che somigliasse di più alla voce che aveva di solito, ma non c'era riusciva, le si era formato un groppo in gola, anche lei odiava il fatto che c'era fosse la possibilità che una di loro non sopravvivesse, di lei stessa non le importava molto, ma il solo pensare alla possibile morte di una di loro...

-no, torno con Aurora e le gemelle- le rispose Mond.

Crystal non disse altro o chiese e si diresse verso la sua macchina.





***




 

-dove é Crys?- chiese Deborah avvicinandosi a Diamond.

Diamond le rivolse uno sguardo triste, non le era per nulla piaciuta la piega che aveva preso la conversazione con la sorella maggiore. -sé andata a casa, deve dare ripetizioni ad alcuni ragazzi-.

Deborah sbatté le palpebre sorpresa -non sapevo che aveva ripreso- spostò alcune ciocche bionde di che le erano sfuggite alla coda di cavallo.

-neanche io lo sapevo. - disse tristemente Diamond, non riesco a capire perché non possiamo parlare come delle sorelle. Infondo non siamo questo, sorelle?, si chiedeva alzandosi in piedi, certe volte dubito perfino che siamo solo lontanamente imparentate.

Alexandra si avvicinò a loro -le prove sono finite- avvertì Mond -noi andiamo a salutare alcune persone e poi ci andiamo a cambiare-.

Diamond annuì -va bene- acconsentì.





 

**********





 

-penso che dovresti smettere di guardarla!- gli disse Tommaso, sedendosi vicino a Zayn.

Il moro sorride e guardò il suo nuovo amico, era sorprendente che i due avessero legato in così poco tempo, di solito Zayn non instaurava un rapporto d'amicizia così solido in neanche una settimana, anzi in altre circostanze sicuramente non avrebbe fatto amicizia così in fretta. In più la cosa insolita era che lui si fidava di Tommaso.

-non la sto guardando così tanto!- obbiettò Zayn a disagio.

Tommy gli diede uno spintone che fece barcollare il ragazzo dagli iridi ambrati.-Zayn! -richiamò la sua attenzione.

-che c'é?- gli chiese, era occupato a prendere la bottiglietta dell'acqua dallo zaino.

Tom gli indicò due figure che si stavano dirigendo nella loro direzione. Zayn sgranò gli occhi. La figura piú bassa era Deborah e il ragazzo che le cingeva le spalle era George il quarterback. Il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli neri fece un cenno di saluto alla sua squadra, poi si avvicinò a Zayn, sorridendo.-ehi Zayn!- lo salutò, al moro il ragazzo dagli occhi azzurri non era molto simpatico, ma rispose comunque al suo saluto con un -ehi-.

Tutta la sua attenzione era concentrata sulla ragazza bionda che salutava una cheerleader fidanzata con Pascal, un componente della squadra di football. Appena Deborah smise di chiacchierare con la ragazza dai capelli castani con delle ciocche gialle e verdi, si avvicinò a George. Al contrario di quanto si aspettava Zayn, Deb non baciò George né gli sorride, al contrario, fu molto fredda nei confronti del ragazzo. 

-comunque, questa é la mia ragazza, Deborah- sembrava quasi, dal suo tono di voce, che stesse mostrando un premio e non che stesse presentando la sua ragazza. Poi si rivolse a Deborah - lui, invece, é Z ... -.

Lei non lo fece finire -ci conosciamo già-.

George guardò prima Deborah e poi Zayn -come vi siete conosciuti?- chiese con una punta di gelosia nella voce.

-il suo tutore, Louis é un collega di Victoria- gli spiegò Deb, veramente lui non aveva bisogno di un tutore, come che era maggiorenne, ma non disse niente. George non sembrava crederle, anche se era la verità, ma tacque.






 
*********




 

Liam stava seduto sugli spalti, quando notò una testa bionda che lo stava fissando, sorrise. Appena la guardò, lei spostò lo sguardo e si girò per tornare ad allenarsi. Gli venne voglia di seguirla e magari parlarle, ma il suo amico Harry lo richiamò. -Lí!-

-che c'è?- si ritrovò a rispondere, aveva una voglia matta di parlare con Lex.

-ti voglio ricordare che fra poco, tu e Zayn dovete andare a prendere ripetizioni- gli ricordò il riccio. Liam si era proprio dimenticato, prese lo zaino e il libro che stava leggendo e fece per avviarsi verso la loro macchina, ma si fermó -potresti dire a Zayn di sbrigarsi, a costo di finire prima gli allenamenti?-.

Harry sorrise -certo comincia ad andare!-.

Il ragazzo dai capelli castani fece un cenno di saluto e si avviò verso il parcheggio della scuola. Harry per lui era diventato come un fratello in quegli ultimi anni, oltre che un grande amico. Era bello stare in compagnia di persone con cui dividevi lo stesso destino, ti faceva sentire meno solo.Crescere con dei genitori che non invecchiano mai, che la mattina presto ti lasciano a casa per andare a “caccia”, non é semplice, non lo é affatto, ma anche se Liam pensava di essersi arreso molto tempo fa a vivere una vita da vampiro, in cuor suo sperava ancora in una vita normale lontano dal mondo sovrannaturale. 









Spazio Autrice

Buona lettura e spero che vi piaccia questo capitolo.

Vi faccio una domanda: chi preferite tra le Winchester?

Spero di ricevere qualche recensione, alla prossima!

-Stelena5775
   
 
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