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Autore: _Briareos_    12/08/2014    0 recensioni
[Appleseed]
[Appleseed][Appleseed]Dopo aver abbandonato la Swat americana ed essersi trovati a lavorare per il primo offerente che capitava, Deunan e Briarios potrebbero aver trovato Olympus. Unico indizio, un paio di stivaletti e la speranza di Deunan. E' una storia alternativa all'inizio del manga e del nuovo film Alpha.
POtrebbe contenere capitoli non adatti a minori.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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fic1parte2 Le prime luci del giorno portarono il caldo tipico della zona, sferzando la casa dove Deunan e Briareos riposavano di vento bollente. Protetti dalla coperta grande, che lui svegliatosi per il freddo durante la notte aveva preso per coprire se stesso e la compagna, iniziavano a soffrire la calura della stanza che piano piano si diffondeva. La prima a svegliarsi fu Deunan, imperlata di sudore si ritrovò abbracciata a Briareos con una coperta a coprire entrambi. Si scostò dalla braccia del suo uomo e si mise seduta sul materasso, scostando la coperta bollente. Con le finestre coperte da Briareos per non farsi scorgere dall'intero, la stanza era immersa nel buio, smorzato da poche lame di luce che riuscivano a penetrare angoli non raggiunti dalla stoffa. Il lieve russare del compagno la fece voltare sorridendo, i l suo sistema di autoregolazione della temperatura gli permetteva se non gestito da lui direttamente, di adattare il sistema Hecatonchires con l'ambiente e a volte lei era invidiosa di questa caratteristica. Nonostante tutto vide, toltasi la coperta, che la stanza ancora non era nella fase acuta di calore e facendo un rapido calcolo si accorse che ancora non  erano nell'ora di punta del sole, ma non mancava molto perchè con la mattina la temperatura tornasse rovente come giorni prima. Se volevano evitare di iniziare quello che chiamava 'il viaggio', dovevano evitare di incamminarsi dalla tarda mattina.


Si allungò verso lo zainetto per prendere il suo orologio e si meravigliò nel vedere che ancora non erano scoccate le otto di mattina. Troppo presto per il suo cuore per alzarsi e perdere momenti di calma con il cyborg che amava. Il cervello le diceva che dovevano far presto affinchè la giornata non fosse pesante oltre che pericolosa. Ma osservandolo dormire, non potè assolutamente evitare di perdere un momento per lei prezioso. Posò l'orologio e sbirciò verso gli scarponi nuovi che avevano preso il giorno prima, e pensò. Si rese conto che aveva due sogni. SOlo due sogni. Uno era non perdere mai l'unica persona per lei importante e necessaria per vivere. L'altra era trovare il loro paradiso, insieme. E forse, Olympus lo era.

"Forse troveremo il nostro paradiso, grosso stupidone....insieme"
coricandosi vicino a Brearios e sistemandosi sul suo petto.





Un senso di afa colse Brearios all'improvviso. SI voltò, osservò la stanza e poi allungò la mano per prendere l'orologio che teneva quasi sotto la finestra, poco distante da lui. L'orologio analogico mostrava le 8:55 di mattina e si diede dello stupido per aver lasciato che la sicurezza diventasse tranquillità di oziare indisturbati. Troppa, pensò. Troppa tranquillità che avrebbe potuto lasciarli indifesi. Deunan dormiva tranquilla sul suo petto e non sapeva se svegliarla bruscamente per andar via o prenderla con calma e pensare alla colazione e una doccia come se il mondo attorno a loro non avesse mai visto guerre.

"E' ora di alzarsi...?"

Brearios trasalì nel momento in cui una voce lo fece tornare dai suoi pensieri. Deunan aveva alzato la testa e poggiato il mento sul petto, poi si stropicciò un occhio e sbadigliò, cosa che fece sorridere il cyborg per averla paragonata a un cagnolino assonnato. Le scompigliò i capelli e dopo averle dato un bacio in fronte, le disse che era meglio alzarsi e prepararsi o sarebbero partiti troppo in ritardo. Lei mugugnò controvoglia, poi si mise in piedi e iniziò a preparare lo zaino.

"Deu, preparo la colazione e controllo il perimetro. Tu fai una doccia e preparati"

"Ok ma...se vuoi per il tuo bagno ti preparo tutto così farai prima."

"Ci metterei troppo Deunan. Intanto fai tu..."

"Aspetta...."
mentre lui stava varcando la soglia, continuando quando si fermò ma rimase a darle le spalle 'guardandola' con gli occhi posteriori

"Se ti do una mano faremo prima e poi....non sappiamo quando potremo riavere questa fortuna. Ricordi quanto è passato prima di un bagno vero? Io mi sono dovuta lavare con i secchi dietro delle tende in un angolo fra le rovine! Potrei dirti 'ti faccio anche uno shampoo' ma non vuoi metterti il toupet quindi...."
ridendo divertita alla battuta

"Deunan, l'idea del toupet è orrenda. Smettila. E comunque....di sotto cè la zona lavanderia che è bella grande e l'acqua esce anche da quei rubinetti. Almeno siamo più comodi"
uscendo dalla porta per scendere a preparare la colazione.

Deunan rimane a fissare la porta col sorrisetto mentre i passi del compagno erano l'unica cosa oltre il vento che sentiva nella casa. QUando tutto fu pronto, prese il suo zaino e cosa rimaneva delle cose di Briareos e scese, godendo del profumo della pancetta appena abbrustolita e dei fagioli. Un tenue aroma d'uovo si spandeva ma non a coprire quello della carne. Vide Briareos intento a mettere sul tavolo un pentolino e armeggiare con i piatti e  si chiese come avesse fatto a divenire tanto capace quando mangiavano sempre per terra alla bell'e meglio. Sistemò tutto il loro bagaglio vicino il camino da essere subito disponibile nel bisogno e si avvicinò a Brearios, posando la mano sulla sua schiena. Poi si sedettero uno di fronte all'altra.

"oggi colazione ricca vedo...eheh"

"Per una volta tanto, godiamocela invece di ingozzarci di corsa e scappare. Abbiamo il tempo prima che il mattino diventi mezzogiorno."

 Deunan sorrise al suo piatto di uova strapazzate con fagioli e sottili strisce di pancetta. Razzia degli ultimi mesi a centri urbani abbandonati ma che regalavano a chi sapeva cercare veri tesori per sopravvivere.

"Cosa è rimasto di queste cose?"

"mH..."
mormorò il cyborg mentre pensava

"Cosa cè Bri, ci son cattive notizie?"
tra un boccone e l'altro.

"Allora, la pancetta l'ho dovuta cuocere tutta o ancora pochi giorni e andava a male. Sarebbe stato uno spreco se no potevamo cucinarla presto. Le uova erano quelle rubate anzi...che tu hai rubato a quel convoglio militare e Dio sa solo come. Non so come non ti hanno vista, ad ogni modo ne erano rimaste tre e le ho divise. Sono rimasti i fagioli, poi la carne secca....qualche forma di formaggio e i l necessario per qualche zuppa per un tot di tempo. CIbo solido da mangiare velocemente, quasi terminato. Ci sono rimasti quasi tutti prodotti da cuocere. E di questo ho paura bimba...."
muovendo la testa sconsolato

"Accidenti. Credevo avessimo più roba. Credi che oggi riusciremo a trovare qualche posto con del cibo ancora commestibile? RIcordo ancora quel paesino dove tutto era andato a male. Abbiamo dovuto lasciare quei poveri salami solo perchè avevano morsi di topi. Avremmo mangiato per mesi..."

"Lo so, ma i topi portano malattie e dobbiamo evitare così come con l'acqua da bere. Visto che comunque di solito bolliamo l'acqua cucineremo...non abbiamo altra scelta. Ah...la scorta d'acqua è poca.Ho messo dell'acqua dalla cisterna a bollire....la suddivideremo in razioni giornaliere."
indicando la pentola a bollire sul fuoco

"Tu mi batti sempre sul tempo. Sei grande! Solo...abbiamo abbastanza 'materiale' per le razioni d'acqua? QUanti ne sono rimasti?"

".........................."

"Bri......"

"............se ti dicessi tutta la scatola?"
con tono seccato

".............ah..............."
con aria divertita

"........cosa...............perchè ridi........"

"eheh..................è stato il tuo tono adirato o quasi a farmi sorridere"

"Spiritosa, si abbiamo tutta la scatola e possiamo fare le razioni....."
voltando la testa sbuffando

"Bri da un lato è una cosa positiva che ne abbiamo a sufficienza adesso. MOlte borracce che avevamo raccolto per mesi le abbiamo barattate per oggetti necessari e a volte cibo. E poi dai fanatici della sopravvivenza ai militari in determinate situazioni usano i preservativi come mezzo di fortuna di emergenza. Abbiamo solo due borracce, all'occorrenza prendiamo una razione e riempiamo la borraccia. NOn essere arrabbiato...."

"non è questo lo so..........solo che...........uff"
scuotendo la testa

Deunan lo trovò non depresso ma non di buon umore e allungò una mano verso la sua, sorridendogli. Briareos abbassò le orecchie sconsolato e continuò a mangiare abbassando ghi occhi. Deunan gli prese la mano e la avvicinò a sè, baciandogli il palmo.

"Smettila di fare il broncio, grosso stupidone. Il fatto di non usarli non vuol dire che ci sia qualcosa che non va o che non possiamo essere felici di stare insieme. Sai una volta ho letto che come contraccettivo gli egiziani usavano miele o succo di limone che...."

"Ah no...non vorrai fare esperimenti su di me. NOn ci tengo, ti conosco"

"Guarda che lo facevano le donne, e comunque non ho detto che lo avrei fatto. Guardami, ti sembro stupida? Dico solo che avere una scatola di quelli ancora sana è un aiuto per l'acqua e un modo per ricordarci che...possiamo farlo anche senza andare al sodo"

"................................................."

Briareos inclinò la testa di lato senza capire o non voleva capire.

"Parl sul serio....?"

"ok, diciamo ...NI. Insomma Bri....credi sia facile per tutti e due stare tranquilli per farlo sapendo che possiamo non avere un tetto sulla testa un giorno si e uno no e nemici sempre in agguato? Ecco...ammetto che stamattina ne avrei  avuto voglia però poi dormivi così bene e ho deciso di non pensarci più..........."

"Ok, capito. Quando però avrai di nuovo voglia io forse sarò senza giocattolini perchè li abbiamo usati tutti con l'acqua....."
alzandosi per sciacquare il suo piatto vuoto, con aria frustrata

"Sei deluso che non ti ho reso partecipe?"

"partecipe...a cosa?"
voltandosi verso di lei con fare interrogativo e agitato

"Della mia voglia di voler passar eun pò di tempo con te, scemo"
ridendo

"Sistemiamo tutto per andare, è meglio"
bofonchiò controllando l'acqua

Deunan sapeva di averlo un pò ferito nell'orgoglio maschile ma la loro sopravvivenza era comunque importante come il loro legame. Si alzò e andò ad abbracciarlo da dietro, srtusciando la fronte sulla sua schiena. Briareos si voltò quando lei lasciò la presa e lo tirò a sè baciandolo con passione.

"Sei proprio uno stupidone. Il prossimo figo che incontro che ha quei 'giocattolini' come dici tu...lo 'conoscerò meglio'..eheh"

"Ehii......ehi...."

Deunan scoppiò a ridere e gli diede una pacca sulla spalla dicendogli che se voleva mostrare gelosia doveva far di più di qualche sillaba e lo rassicurò pregandolo di non pensarci più. QUando ebbero finito con gli zaini e le provviste, Deunan preparò la stanza della lavanderia per aiutare Briarieos a lavarsi ma lui con fare sbrigativo le disse di non preoccuparsi e le chiuse la porta in faccia.

"Ehi Bri, cosè ora sei timido? Da quando?"

"Fra un pò ho finito...."
sentendo lo scrosciare dell'acqua sul pavimento

"Ehi vuoi un aiutino per la schiena? Magari posso anche fare altro se...."

"No, e se non la smetti di prendermi in giro ti finisco il sapone al cocco. Ti avviso."

"Non osare, sai quanto ci vuole per trovare quel sapone? QUelli a pochi spiccioli sanno di schifo, se possiamo permetterci sapone decente è per la mia bravura a rub-ehm comprare e saper trovare"

"Avevi detto bene, rubare. Mi auguro di non incontrare quei militari perchè temo ti riconoscano e ti facciano la pelle per le cose che hai rubato"

"Sono affari tutto qui"
sogghignando

Dopo poco Briareos uscì e sistemati gli abiti da lavare a parte, si avviò fuori dalla casa a osservare il mondo attorno. Essere Puliti e freschi era una meraviglia che lui aveva imparato ad amare ogni volta che poteva, non ricordava neanche l'ultima volta che avevano avuto una casa vera con i comfort per sentirsi bene come in quel momento. Si stiracchiò, prese lo zaino e lo mise in spalla, imbracciando il fucile con l'altra mano. NOn fece caso a Deunan che lo prendeva ancora in giro e si incamminò.





"Ehi...tu non vedi e senti niente?"

Dopo un paio dì'ore di cammino lento e un pò forzato, Deunan non vedeva altro che desolazione e strade lunghe e sfocate all'infinito che loro percorrevano a rilento. Stranamente non vi era nessuno intorno ma la cosa invece di tranquillizzarla la preoccupava. I veri problemi erano quando non sentivi nulla.

"No, sembra deserto. Ovunque. Più avanti a diversi chilometri dovremmo avere una cittadina credo. Ma di questo passo non arriveremo neanche verso sera. Direi di controllare qualche mezzo qui intorno se ancora è nelle condizioni di muoversi"
indicando le macchine e camion sparsi a macchia di leopardo per la strada che si affacciava verso il nulla.

"Se troviamo un mezzo con gomme non rotte dal caldo o freddo, con benzina, che non si sia arrugginita internamente o che non scoppi per il poco carburante rimasto..."
indicando uin furgoncino poco distante da loro

Dovettero controllare otto veicoli ma lo trovarono. Un pick-up non nuovissimo ma con gomme di riserva nel vano dietro e una tanica di benzina sotto il sedile passeggero. Cambiarono le gomme e misero metà benzina nel serbatoio.

"Pensi che si avvierà e tutto andrà bene?"

Il cyborg osservò la compagna con il broncio mentre gli faceva la domanda e rise nell'immaginarsi la situazione di aver trovato il mezzo perfetto ma impossibilitato a muoversi per qualche problema. Invece, dopo aver gracchiato un paio di volte, il pick.up si avviò e Deunan esultò sistemandosi al lato passeggero.
Guidarono per una mezz'ora percorrendo più strada di quella che pensavano con solo mezza tanica. Deunan si godeva il refrigerio del vento che sferzava all'interno sul loro viso mentre Brearios si ritrovò eccitato dall'idea di guidare e che quella sensazione la trovasse molto rilassante.

"Sei di buon umore...la prossima volta rubiamo qualche macchina tipo...una Porsche o che so io...che dici?

"Naaa...le migliori per queste cose sono  le WRC secondo me. Con quella arriveremo in un attimo e guidare sarebbe...."

".........sarebbe......?"

"mh.........come spiegartelo. L'adrenalina, il senso di potenza, di.... è qualcosa che a un uomo piace. Non cè cosa più bella del guidare un'auto con i contro-coglioni. Davvero!"

"meglio....del sesso?"

I due si guardarono per un istante negli occhi poi Briareos poggiò la testa sulla mano sinistra  mentre il gomito spuntava fuori e terminò il dialogo.

"NOn è uno scherzo.... è meglio..."

"Deunan. Non............"

"Scusa non volevo prenderti in giro o altro. Io sono femmina, devo capire"

"..................."

"Siamo quasi vicini alla città.....scusa"

Proprio mentre Briareos decise di rispondere, un uomo barcollante che si teneva un fianco e urlava sbucò da una rete metallica che all'inizio doveva proteggere quella che doveva essere una centralina elettrica con un piccolo capanno, che videro solo dopo aver superato la curva. Quando i due si accorsero dell'uomo, Briareos frenò immediatamente, provocando uno stridio fastidioso e un colpo brusco dell'abitacolo.

"Uff...Briareos quel tipo...."

L''uomo urlò che stava male e si accasciò a terra prima sulle ginocchia e poi dando loro le spalle.

"Qualcosa non mi torna...."
bisbigliò il cyborg alla compagna, indicandole di prendere le armi

QUando un luccichiò dall'uomo giunse agli occhi del cyborg, lui inserì la prima e accelerò di colpo dirigendosi a tutta velocità verso l'uomo. QUesti si rotolò di lato e Briareos lo evità per un soffio ma da tutti i lati, nascosti dietro macchine e l'edificio della centralina, spuntarono sopra le loro teste fili spinati e cinghie acuminate che evitarono per pochi secondi e corsero a tutta velocità verso la città. QUando Briareos controllò lo specchietto retrovisore, vide che non aveva sbagliato sui suoni e che l'uomo che stava male prima stava sparando, fortunatamente mancandoli.

"Che cazzo è successo"
ansimando per lo spavento, fissando il compagno e la strada con agitazione

"Quell'uomo non era ferito e ci spiava a terra con uno specchietto"

"Allora era una trappola. Siamo in una città piena di stronzi"

"Non è detto, magari aspettano quelli come noi che credono stupidi....Non so se li abbiamo distanziati o se non ce ne sono altri più avanti ma tieni gli occhi aperti. Siamo appena entrati in città e ora siamo circondati da edifici"

"Ricevuto"
controllando i caricatori

QUando Deunan finì di controllare la pistola si ritrovò addosso  a pioggia dei pesanti pneumatici da Tir lanciati dai tetti delle case che stavano ai loro lati. Briareos tentò di evitarli come poteva, riuscendo solo a farsi colpire distriscio.

"Deunan al mio tre saltiamo giù, pronta?"

"Dammi il tre e occhi aperti"

Quando uno pneumatico colpì il tettuccio dal lato della gomma quasi dividendo a metà tra loro cosa restava della lamiera, Briareos urlò 'tre' e saltarono dal pick-up rotolando rovinosamente a terra. Ognuno un lato opposto all'altro di decine di metri.



















   
 
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