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Autore: Dinde    19/08/2014    0 recensioni
Summer troppo Forte
Calum troppo fragile
Estate e Inverno
Caldo e freddo
ma tutto porta solo a una cosa
La primavera
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
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premessa: questa storia da ora on poi sarà solo su wattpad, mgari mettero un insieme di più capitoli ma mesi di distanza uno dall'altro. Questi sono alcuni capitoli di WattpaD (pizzaustin) seguitemi lì <3

Calum's pov

Quel cazzone di John eccolo.. tra tutte le persone al mondo proprio lui cazzo
Ora anche sam l’ha notato e si sta stringendo sempre di più a me, non la lascerò andare per nessuna ragione al mondo, poi quel coglione che le ha fatto del male no, se non ci fosse lei lo picchierei davvero, cosa che non ho mai fatto.
John ci ha visti, io lo fulmino con lo sguardo e lei nasconde  la sua faccia nel mio braccio, John guarda e gira subito la faccia dall’altra parte, meno male se no l’avrei ucciso, nel vero senso della parola.
“ non ci guarda più?” mi chiese lei così piccola, uno scricciolo
“no ora alzati” dissi io con tono forse troppo duro.
Eravamo in fila “io voglio l’happy meal” disse lei, non ci credo diciannove anni e ancora quello.
“non sei un po’ troppo grande?”
“no a me piace così quindi ora lo prendo”
“buongiorno posso aiutarvi?” disse la solita cassiera, brutta, sicuramente solo con la terza media e con dei denti orribili devo dire.
“un happy meal e un bigMc e due coche, patatine incluse”
“il regalo da maschio o da femmina?” chiese lei
“da femmina, dato che io lo sono” disse Sam troppo convinta, sarei potuto morire dalle risate, era troppo dolce
“oh ok” disse la cassiera guardandola in modo strano
Andammo fuori perché non c’era nessuno e poi non c’era John.
Appena seduti litigammo per il vassoio
“hei tu dallo a me sono una ragazza”
“si ma hai la scatola quindi lo tengo io”
“e ma le patatine dopo cadonoo daiiii” piagucolò, e glielo cedi, cos’ per dispetto le presi il regalo, erano delle matite delle principesse
“adorabili”
“se ti servono per giocare te le regalo se no le do a mia sorella”
“nono dagliele”
Passammo tutto il tempo a ridere e a rubarci patatine, a sfottere la gente alta, quella bassa, quella cicciottella ,quella magra ,chiunque e ci stavano divertendo un mondo. Era tutto troppo perfetto quando arrivò quel cazzone di merda.
Merda. “posso parlarti Machi” “si” “no” l’avevamo detto insieme, lei si alzò prese la sua borsa la guardai tutti il tempo, si erano sposati ora erano vicino a un muro, cazzo.
Andai con john sapevo che calum mi avrebbe tenuta d’occhio e sarebbe intervenuto qualsiasi cosa sarebbe accaduta. Sentivo l’ansia salire dallo stomaco ed arrivare fino alla gola, mi stava uccidendo.
“machi” disse lui guardando per terra, era in imbarazzo e faceva bene. Non riuscivo a guardarlo negli occhi nemmeno io. Fissavo il vuoto davanti a lui.
“mi dispiace, non uno stupido lo so, ma tu sei così bella e io così stupido e non so come farmi perdonare, tipo anche adesso vorrei saltarti addosso ma non posso uno perché il tuo amico mi ucciderebbe e due per te”
“non si può perdonare una cosa così, lo sai? Passavo i giorni rinchiusa in casa per colpa tua, almeno ti rendi conto di quello che hai fatto? Io potrei denunciarti, ma non lo farò. E fai bene ad aver paura di Calum, potrebbe ucciderti da un momento all’altro” dissi cercando di liberarmi ”guardati le spalle” aggiunsi. Stavo per tornare da cal quando una mano fredda mi prese per il braccio in un nano secondo vidi calum alzarsi e correre verso di noi e poi le sue labbra viscide sulle mie, durò tutto pochissimo tempo. Cal intanto lo stava menando, tirando pugni, calci, sberle, sembrava esperto. Corsi a fermarlo, non doveva fargli male qua, poteva avere delle conseguenze. Fuori dal Mc andava benissimo, potevano uscire anche ora.
“cal ti prego lascialo, potrebbe succedere qualcosa a te”
“cazzo” disse ringhiando. Si staccò da John lo guardo e gli disse “te l’avevo detto di starle lontano e che se ti avrei trovato saresti morto, guarda ci siamo andati vicino, fortunato”
Gli presi la mano e lo portai fuori,ci guardavano tutti, mi nascosi dietro il suo braccio, non me n’ero accorta ma stavamo quasi correndo e trattenevo il fiato. Fuori feci un profondo respiro, salimmo in macchina.
Durante tutto il tragitto nessuno aveva aperto bocca anche se ero curiosa di sapere dove stavamo andando.
Arrivammo in un parco
“anche se abbiamo incontrato lui non vuol dire che non deve essere una bellissima giornata” mi prese la mano e mi condusse fino a un laghetto dove si fermò e si sedette.
“vedi lì, ecco mio fratello da bambino ci pisciava sempre” era una rana con la bocca aperta, un tempo doveva essere una fontana scoppiai a ridere come non avevo mai fatto, sembrava una cosa così romantica e poi esce fuori con questa affermazione.
“oppure io conosco quel signore” “SALVE COME STA?”
“oh Calum da quanto tempo e come sei cresciuto! E lei chi è la tua fidanzata?”
“non ancora signore ma ci sto lavorando, sa, lei è la mia estate, infatti si chiama summer” Disse Calum prendendomi la mano, io intanto ero diventata tutta rossa, come poteva dire che ero la sua estate se ero un inverno tutto mio?
“arrivederci”
 
“sai quel signore era amico di mio nonno, giocavano sempre a carte, quasi ogni giorno e vinceva sempre lui, ecco perché ho un odio represso verso di lui, amavo mio nonno e non volevo vederlo perdere” non lo ascoltai uscii fuori con questa frase e lo pensavo davvero, non lo potevo essere
“comunque io non sono la tua estate”
“certo che lo sei, ti chiami pure così”
“no, io sono inverno, un inverno gelido e distaccato, quelli che ti entrano persino nelle vene e te le congelano, orribili, quelli che vorresti andassero via subito”
Si avvicinò a me
“ma tu non sei così dolce estate” mi prese il viso tra le mani, non so perché e come ma lo spinsi subito via, non volevo tutto questo contatto con lui, non lo volevo con nessuno.
“scusa”
Calum’s pov
Sono un coglione, un fottuto coglione, non avrei dovuto farlo, non volevo baciarla giuro.
“scusami Sam”
“Fa niente davvero” disse lei prendendomi
“sai sento cento passi tra di noi, distanza, distanza da casa, si, sembra di conoscerti già, mi sei famigliare, troppo per essere vera e se devo cambiare lo, faccio, ricomincio da me, non serve che cambi, tu sei così perfetta e mi sento ancora più stupido di quando ti ho scritto. Io posso sembrare duro, forte ma è solo una corazza, sono debole triste e non so nemmeno perché. Tu mi rendi libero, sì, tu sei la mia estate ed è dalla prima volta che ti ho vista che lo penso, io sono inverno, freddo, forse troppo, insicuro come esso, sono una tempesta di neve che non ti lascia andare, che ti uccide e tu la odi, si tutti la odiano. Invece tu sei l’estate così calda e rassicurante, tutti l’amano così anche io davver..
Non feci in tempo a finire la frase che lei mi prese e mi baciò e non so come mai magari l’avevo colpita le mie parole, su un bacio lieve, veloce come quelli che si danno da bambini sotto i tavoli, ero contento e basta, non volevo nient’altro, lei era la mia estate e insieme eravamo la primavera eggià.
“grazie” mi sussurrò lei all’orecchio dopo essersi staccata dalle mie labbra, quanto mi manca già.
Le presi la mano e tornammo lungo la moto, saliti in sella lei mi scompigliò i capelli e non so perché ma era adorabile
“spulciami per bene mi raccomando” le dissi mentre le passai il casco. Mi misi il casco lei ritirò fuori quella sua amata tamarrata e mise “painting flowers” degli All Time Low, diciamo che non era ossessionata da quella band ma di più!
Strange maze, what is this place? I hear voices over my shoulder,
Nothing’s making sense at all. Wonder, why do we race?
When everyday we’re runnin’ in circles, Such a funny way to fall.
Tried to open up my eyes, I’m hopin’ for a chance to make it alright.
When I wake up, the dream isn’t done. I wanna see your face, and know I made it home.
If nothing is true,What more can I do?
I am still painting flowers for you.
Holdin’ my clutch,Even my heart, Wish we could start all over. Nothing’s makin’ sense at all.
Tried to open up my eyes,I’m hopin’ for a chance to make it alright.
When I wake up,the dream isn’t done.
I wanna see your face,and know I made it home.
If nothing is true, What more can I do?
I am still painting flowers for you, I am still painting flowers for you.
 
I heard everything you said, I don’t wanna lose my head,
When I wake up, the dream isn’t done.
I wanna see your face, and know I made it home.
If nothing is true, What more can I do?
I am still painting flowers for you, I am still painting flowers for you.
 
(Uno strano labirinto, cos’è questo posto? Sento delle voci sopra le mie spalle, Niente ha senso. Mi domando, dove corriamo Quando ogni giorno non facciamo che correre in circolo? E’ un modo così divertente di cadere. Ho tentato di aprire gli occhi, Spero in una possibilità di fare tutto bene. Quando mi sveglio, Il sogno non è finito. Voglio vedere il tuo viso, E so che l’ho reso la mia idea di casa. Se niente è vero, Che altro posso fare? Sto ancora dipingendo fiori per te. Mantenendo la presa, Persino il mio cuore, Vorrebbe che potessimo ricominciare tutto daccapo. Niente ha più senso. Ho tentato di aprire gli occhi, Spero in una possibilità di fare tutto bene. Quando mi sveglio, Il sogno non è finito. Voglio vedere il tuo viso, E so che l’ho reso la mia idea di casa. Se niente è vero, Che altro posso fare? Sto ancora dipingendo fiori per te. Sto ancora dipingendo fiori per te. Ho sentito tutto quello che hai detto, Non voglio perdere la testa Quando mi sveglio, Il sogno non è finito. Voglio vedere il tuo viso, E so che l’ho reso la mia idea di casa. Se niente è vero, Che altro posso fare? Sto ancora dipingendo fiori per te. Sto ancora dipingendo fiori per te.)
Cantai a squarciagola tutta la canzone, un paio di ,macchine ci suonarono ma sinceramente non mi importava, eravamo quasi arrivati a casa di Sam quando mi venne un idea. Potevo comprare dei fiori bianchi e dipingerli (painting flowers) e poi portarglieli. Andai dal prima fiorista che vidi. Presi un fiore bianco di ogni tipo che aveva, erano tutti bellissimi. Arrivai a casa e mi feci aiutare da mio fratello, lui era bravo con i colori e quella roba. Alcuni li immergemmo nella tempera ad altri avevamo fatto i pois altri ancora colorati con i pastelli a cera, altri con i pennarelli e immensi disegni, finita l’opera scrissi a Sam : painting flowers for you
“?”
“lo scoprirai o sta notte o domani, dipende quando ho voglia di vederti”
“muoviti e portameli”
E così feci, mio fratello venì con me, non mi fidavo a lascarlo solo con mio papà, caricammo i fiori sulla moto e ci dirigemmo verso casa di Sam.
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Eravamo arrivati sotto casa sua, lei era fuori, in pigiama, capelli arruffati e senza trucco.
Perché era così fottutamente bella anche se era un disastro?
Mio fratello aveva i fiori in mano li guardava fiero perché la maggior parte del lavoro l’aveva fatta lui, quanto gli volevo bene e non doveva capitargli nulla di male se no sarei morto.
Sam stava lì, in piedi guardandomi, ero agitato come un bambino il primo giorno di scuola. Presi i fiori e andai verso di lei, era troppo bella, a due centimetri da lei le diedi i fiori e le stampai un bacio lieve sulle labbra. Lei mi abbracciò e all’orecchio mi sussurrò:
I am still painting flowers for you.
Perchè la conoscevo solo da due settimane e già mi aveva preso così fottutamente tanto. Lei non conosce però il vero me. Quello insicuro, riservato, senza palle, introverso. Tutto tranne quello che mostro a Sam.
Eravamo seduti del giardino di casa sua, mio fratello era entrato con sua madre e sua sorella, devono essere due donne molto graziose.
“non so nemmeno perché hai fatto questo per me”
“sei speciale”
“no non lo sono, mi hai solo salvata l’avresti fatto a chiunque”
“no, appena sei passata ho visto che eri speciale, mi si è accesa una lampadina d’allarme”
“ mio dio quanto sei dolce”
“potrei volerti bene”
“forse anche io”
“due fottute settimane che ci conosciamo e perché riesco ad essere così aperto con te?”
“E’ quello che mi chiedo di me stessa”
Lei era appoggiata a me, sentivo il calore del suo corpo nel mio. L’ estate stava sciogliendo l’inverno e questa cosa mi piaceva, non era più chiuso ma anzi
“grazie estate per tutto”
“non sto facendo assolutamente nulla”
“per me sì”
Intanto mi arrivò una chiamata da mio padre, cazzo
“dove cazzo siete tu e quel rammollito di tuo fratello, sono appena rientrato a casa dopo aver messo a posto il locale e voi due non ci siete”
“vorresti dire dopo esserti scopato qualche bella troietta” gli dico io, non  so dove trovo tutta questa forza ma mi piace.
“come ti permetti stupido moccioso” dice lui infuriato davvero, troppo.
“scusa tu non ti devi permettere di chiamarmi così, sono più responsabile di te e oh diamine anche io avrei fatto come la mamma se fossi stato al suo posto” gli urlo al telefono, sono parole che avrei sempre voluto dirgli e meno male che ora ne trovo la forza.
“tu non ti devi permettere di dire queste cose, appena arrivi a casa vedete voi due. Ditemi dove cazzo siete!” sta urlando, sento il rumore di qualcosa rompersi, sarà qualche vaso. Magari uno della mamma, quelli sono i più belli.
“magari non torniamo, non torneremo mai più magari” questa cosa mi spaventava, lì c’erano tutti i nostri vestiti.
“ma come cazzo farete a vivere? Non farmi ridere stupido bambino ingenuo”
“ma meglio se non torniamo, viviamo meglio senza di te e tu ancora non lo capisci” ora non sarei davvero più potuto tornare.
Dopo questo mette giù il telefono.
Merda.
Io guardo Sam che ha l’aria perplessa
“non so che fare cazzo” mi tiro i capelli quasi strappandomeli
“eieieieieieiei calmo troveremo una soluzione, anzi io ce l’ho già. Forse solo per sta notte ma ce l’ho”
Entriamo in casa, ha un’adorabile arredamento, vediamo sua mamma sua sorella e mia fratello in cucina a parlare.
Mio fratello sembra così felice e calmo.
Sam irrompe nella stanza e va da sua mamma, io mi metto vicino a mio fratello, non so nemmeno cosa le dovrà dire.
“mamma… Calum e suo fratello non hanno un posto dove dormire sta notte” Cody mi guarda con la paura negli occhi, la sento, mi penetra fino alle budella, ha paura
“vorrei chiederti se possono dormire qua”
Intervengo io
“scusi signora è che mio padre ci ha sbattuti fuori di casa e non sappiamo dove andare”
Cody inizia a piangere e no cazzo.
Vado da lui e lo abbraccio, gli prendo il viso e gli dico “ ci sono io con te ce la caveremo in un modo”
“oddio poveri tesori certo che potete restare, forse ho dei pigiami per voi”
“signora grazie mille davvero” mi stacco da Cody e vado ad abbracciare la madre di summer.
“oh smettila e chiamami Lory” dice ridendo
Amo questa famiglia cazzo.

“le serve una mano?” chiedo alla mamma di… ehm a Lory
“ma va lascia stare. Se non fossi un amico di mia figlia ti chiederei di sposarmi” intanto guardo summer che è sul divano che parla con sua sorella e mio fratello.
“ahah grazie mille allora se non le serve una mano vado da loro in salotto” dico a lei indicando con una mano il salotto alla mia sinistra. Speravo che dicesse di si ma anche di no. Volevo aiutarla per fare una bella impressione ma volevo anche stare con summer e mio fratello in salotto.
“sisi vai pure se mi serve una mano chiamo Machi non te” disse, be credo che machi sia la sorella di Sam.
Stavo andando in salotto ma mi misi a guardare la casa, era bella, aveva un arredamento molto moderno, aveva i mobili bianchi e neri, le pareti della cucina erano tutte bianche. I ripiani della cucina erano o di legno o di vetro. Il frigorifero era di legno. Era molto spaziosa come cucina non come la nostra che era quattro metri per tre.
Il salotto aveva tutti i mobili bianchi tranne una libreria bianca con la porta di vetro e il tavolo del legno dello stesso colore della cucina, le pareti erano tutte bianche tranne una che era grigio chiaro. Entrambe le stanze avevano lo stesso pavimento, un parquet di legno antiquato.
Il divano era grigio, un colore simile a quello delle pareti. Sul divano c’erano Sam sua sorella  e mio fratello. Mi sedetti vicino a Cody che mi guardò con uno sguardo sereno non come quello che aveva qualche ora fa.
“dove dormiremo noi?” chiede Cody senza guardare nessuno, guardando le sue mani.
“ehm credo in camera nostra, ci sono due letti in più, uno sotto al mio e uno sotto quello di Callie”
Mentre Sam rispondeva a mio fratello mi squillò il cellulare ed era Luke che mi chiamava
“pronto lu…”
“dove cazzo ti sei cacciato?. Per primo oggi c’erano le prove della band e Michael si è ancora cambiato colore dei capelli ma va be, secondo io ho qua il libro delle tue canzoni” e si mette a ridere, hemmings era un bravo amico ma a volte faceva lo stronzo, soprattutto quando si trattava delle mie canzoni. “ e devo dire che L’ultima che hai scritto Bad Dreams” quella canzone l’ho scritta la sera dopo la recita e oddio non so nemmeno perché, avevo le parole in mente, mi uscivano una dopo l’altra, erano tutte lì tutte per lei. “comunque dopo ti porto il libro a casa tua così andiamo a farci un giro. Aspetta ma non è che eri con quella, aspetta come di chiama? Autimn?”
“coglione si chiama Summer e si diciamo, comunque non sono a casa mia e non so se ci ritornerò mai, comunque dovrò tornarci per prendere le mie cose, ti dico l’indirizzo di dove sto e vieni qua a portarmi il libro”
“oddio deve essere una cosa seria, appena finiamo veniamo. Però dalle prossime volte vieni a provare se no ti stacco le palle”
“sempre fine hemmings”
“non so dove trovo tutta questa finezza davvero”
Scoppiamo a ridere entrambi, con Luke è così, il secondo prima ci litighi e quello seguente state morendo dalle risate ecco perché è il mio migliore amico.
Ritorno in salotto da summer.
“ti dispiace se dopo un mio amico viene perché mi deve ridare il libr.. ehm mi deve ridare una maglietta che gli avevo prestato visto che oggi non sono potuto andare alle prove della Band, me n’ero scordato”
“ecco che rinizia con il gasarsi perché è in una band”
“sta zitto tu marmocchio” fulmino Cody con lo sguardo, lui alza le mani in segno di resa
“oh va benissimo ma aspetta sei in una band? Oddio racconta tutto voglio sapere tutto di voi”
“ci siamo formati circa da un anno. Luke il mio migliore amico è il ragazzo che deve portami le cose dopo, aveva questa idea in mente già da un po’ infatti aprì un canale youtube “hemmio1996”, e ha iniziato a postare cover, dopo un po’ ci siamo uniti io e michael e continuavamo a fare cover, solo che ci serviva un batterista e allora Ashton si è unito a noi verso dicembre dell’anno scorso.
Ora siamo qua e molte volte facciamo delle esibizioni in bar e robe simili, niente di che”
“wow, dopo voglio venire anche io quando arriva luke ahah, voglio vedere che gente frequenti” dice Sam entusiasta.
“uh Luke quello con il ferro alla bocca, poi c’è Michael il fanta genitore e Ashton… quello con la voce strana” tutto scoppiammo in una sonora risata, a mio fratello piacevano i miei amici e a loro piaceva lui ma Cody amava sfotterli.
Mentre stavamo ridendo suonò il campanello ed era Luke.
Io e Sam stavamo andando alla porta però poco prima la fermo e le dico
“ok io non devo prendere una maglietta, devo riprendere il mio libro delle canzoni. Non te l’ho detto perché sembra una cosa da rammolliti.”
“ma va, è una cosa bellissima, sta sera ne voglio leggere alcune.”
risposi solo con un ok, gliele avrei fatte leggere tutte tranne Bad Dreams parlava di lei e non doveva assolutamente leggerla.
 
Apro la porta e mi ritrovo davanti Luke, Ashton e Michael.
“ciao ragazzi”
“Cal mi hai fatto venire in culo al mondo ma ciao” dice luke dandomi una pacca sulla spalla.
“lei è Summer” dico indicandola, lei è lì sull’uscio della porta con un sorriso smagliante.
“ io sono luke e ti dovrei odiare perché mi stai rubando il mio migliore amico ma va be” dice luke porgendole la mano
“io sono Ashton”
“io michael” fanno lo stesso gli altri due ragazzi vicino a me
“bene, io sono venuto a ridarti il tuo libro e ricordati che bad dreams è una canzone spettacolare, mi piace un casino, quindi la useremo” disse Luke, vaffanculo non doveva dire quella canzone, era l’unica che non doveva leggere lei e ora che Luke l’ha nominata sicuramente la vorrà leggere e oddio io sono nei cazzi perché scrivo sempre la data delle canzone e lei capirà che è dedicata a lei e quindi io sono fottuto, che poi io sono uno psicopatico. Mi “innamoro” di ragazze che conosco da poco come con Maddie anche se era finita tragicamente per colpa della mia pressione e oddio non voglio che finisca così anche con lei perché aiuto no…
“uhm ok”
“ricordati che domani alle cinque a casa di Mike perché dopo dobbiamo suonare nel locale vicino casa sua”
“sis…”
“posso venire pure io?” mi chiede Sam venendo vicino a me e facendo gli occhi da cucciolo, e oddio perché, come facevo a dirle di no.
“cantiamo la scaletta numero 3 perché Freddie mi ha detto che quando ci siamo noi vengono soprattutto ragazze e quindi quella è la migliore” disse Michael, bene la scaletta tre era quella con le canzoni più depresse, più d’amore e oddio odiavo farla.
“Luke vieni un attimo che ti devo dire una cosa?” chiesi io lasciando Mike, Ash e Sam da soli e oddio.
“cosa c’è”
“ti devo dire perché sono qua….”
“spara mi sono preoccupato un casino amico.”
“allora praticamente mio papà ci ha sbattuti fuori di casa perché eravamo qua senza dirglielo e io gli ho risposto male..”
“bravo scemo, quando ve ne andate da questa casa chiederò a mia mamma se potete restare per qualche tempo, poi però non so cosa farete”
“mi troverò un lavoro, devo, quello che avevo prima con mio padre lo cancello definitivamente, è come se non l’avessi più. Adesso dammi il libro e ti dovrei picchiare perché hai detto di Bad dreams cazzo”
“calmo fratello non lo scoprirà mai dai rilassati”
Pov’s Summer
“così tu sei l’amica di calum?” mi chiese il ragazzo con i capelli viola pareva davvero un fantagenitore come aveva detto cody
“uhm credo di si”
“sai lui parla solo di te da praticamente due settimane e non è che ti conosce poi così bene, gli era successo solo un’altra volta di innamorarsi così e non è finita bene” proseguì il ragazzo con i capelli biondo scuro o castano chiaro?
“innamorarsi? Lui è innamorato di me? Oh non credo davvero” dissi osservando calum che parlava con Luke. Non poteva essere innamorato di me, ma dai. Cioè guardatemi, sono un disastro.
“oh si mia cara, non fa che parlare solo di te e davvero avresti dovuto sentire quello che ha detto ieri” il biondo si schiarì la voce e imitò cal “l’estate è una bella cosa, io amo l’estate, è così calda e così rassicurante” smise di imitare calum e ritornò serio “e ddai lui non ama l’estate lui ama te”
“come dici tu” dissi mentre calum stava ritornando verso di noi con il libro in mano
Pov’s calum
“bene ora potete andare ci vediamo domani ragazzi” dissi io facendoli cenno con la testa di andare via
“ciao calum e ciao summer” disse luke
“ciao summer e ricordati cosa ti ho detto” disse ash, che le aveva detto, oddio
“ciao ci vediamo domani” disse in fine Michael salutando con la mano.
Entrammo in casa io con  il mio libro e lei lo fissava
“cosa ti ha detto Ashton?” chiesi io quasi in tono autoritario
“nulla solo che sei innamorato di me” disse lei facendo un movimento di  capelli come se si stesse atteggiando da regina e scoppiò a ridere
“tutti mi amano” stava calmando il momento
“ma smettila va” le dissi io spingendola leggermente

Erano le 10 di sera e avevamo sistemato i letti, io ero a fianco di Sam e dall’altra parte della stanza, quasi attaccato c’era il letto di mio fratello e di Callie.
La mamma di Sam mi aveva dato una maglia e un paio di pantaloni, credo di suo padre, invece a mio fratello una vecchia maglia e un paio di pantaloni di Sam, sono da maschio presumo.
“Ragazzi di solito in questa casa alle 11 si spegne tutto, televisioni, cellulari tutto.” Disse Lory, intanto fissavo Sam che mi mimava un “se stai sveglio fino a tardi non se ne accorge”
E io risposi un “va bene” all’unisco con mio fratello.
“buonanotte”
“buonanotte “ dicemmo tutti e quattro insieme.
Passammo l’ora seguente a cazzeggiare, a guardare la televisione e a parlare.
Arrivarono le undici, Sam spegnse la televisione e mi disse di far finta di dormire per dieci minuti intanto che sua sorella e mio fratello si addormentano.
Mi ero girato sul lato dalla sua parte, la guardavo negli occhi, era bellissima. Sì, stava succedendo di nuovo, non doveva succedere.
Vaffanculo.
“Allora dove hai messo il libro? voglio leggere qualcosa” disse lei. Sedendosi sul letto
Merda.
“lo vado a prendere è sulla scrivania…”
Vado lo prendo e glielo porto.
“uhm iniziamo con la prima..Summer genio della lampada dicevano”
“ah ok credo sia gotta get out”
“si ma vieni vicino a me” e così feci, mi sedetti sul letto insieme a lei.
|| Even when the sky is falling down
Even when the earth is crumbling 'round my feet
Even when we try to say goodbye
And you can cut the tension with a knife in here
Cause I know what'll happen
If we get through this
If the earth ends up crumbling down to it's knees baby
We just gotta get out
We just gotta get out
If these skyscrapers, tumble down and crash around baby
We just gotta get out
We just gotta get out
I feel so damn lost
And it comes with the cost of being alone
Everything is falling down
We're suffering, helpless thoughts and
Out we sing, prayers go to the sky
If the earth ends up crumbling down to it's knees baby
We just gotta get out
We just gotta get out
If these skyscrapers, tumble down and crash around baby
We just gotta get out
We just gotta get out
If we fall
It's not your fault
Shadows covering
Our selfish foes
As our love,
Can go out on a high note
Even when the sky is falling down
Even when the earth is crumbling 'round my feet
Around my feet
If the earth ends up crumbling down to it's knees baby
We just gotta get out
We just gotta get out
If these skyscrapers, tumble down and crash around baby
We just gotta get out
We just gotta get out
If the earth ends up crumbling down to it's knees baby
We just gotta get out
We just gotta get out ||
La stava leggendo tutta, non aveva nemmeno notato la data e meno male
“oddio ma è bellissima” disse lei buttando le braccia intorno a me abbracciandomi. Era una sensazione strana ma bella, non mi sentivo così da un po’ di tempo
“ora voglio leggere Bad Dreams visto che tutti dicono che è bellissima”
“lo dice solo luke e non credo che ti puoi fidare di lui sai” dico avvicinandomi al suo orecchio “racconta un sacco di balle”
“va be ma io la voglio leggere comunque”
“ok..” dissi arrendendomi, alzando le mani.
|| You look so beautiful
No one but me knows you're insane
I feel so damn pathetic
My friends just don't get it
Cause you've got me under oath
Before you I was in a fucking rut
One day you are in the past
That night I ask you back
It started out just harmless fun
Now you've got me thinking you are the one
Cause if you wanna take me home
You know I'm ready to leave
You've got me under your spell
Please don't set me free
Cause I've been having all these nightmares
Seeing you is my only way up
Feeling so defenseless
But I'm telling you
I wouldn't change a thing
You've got me feeling strange
Cause I love to hate you so damn much
But I can't think of leaving
Cause you're what keeps me breathing
It started out just harmless fun
Now you've got me thinking you are the one
Cause if you wanna take me home
You know I'm ready to leave
You've got me under your spell
Please don't set me free
Cause I've been having all these nightmares
Seeing you is my only way up
Feeling so defenseless
But I'm telling you
I wouldn't change a thing
Cause if you wanna take me home
You know I'm ready to leave
You've got me under your spell
Please don't set me free
Cause if you wanna take me home
You know I'm ready to leave
You've got me under your spell
Please don't set me free
Cause I've been having all these nightmares
Seeing you is my only way up
Feeling so defenseless
But I'm telling you
I wouldn't change a thing||
“oddio mio Calum è una cosa di spettacolare questa canzone, la amo” disse… non si era accorta della data..
“ehm si sono contento che ti piaccia…”
“ti deve piacere proprio la ragazza a cui l’hai dedicata”
“uhm credo, non lo so. Il problema è che non credo di piacerle”
“io so che piaci a una ragazza” disse lei avvicinando il suo viso sempre di più al mio
“uhm si e chi sarebbe?” dissi io in modo di sfiga guardandola negli occhi
 
“be presumo le ragazze che ti girano in torno al bar o solo per il semplice fatto che sei in una band e io trovo questo davvero sexy”
Arrossì di botto, non ero mai piaciuto alle ragazze della mia scuola, l’unica era maddie ma me la sono fatta sfuggire così, per la troppa pressione, successo tutto troppo in fretta, io ero innamorato per lei era solo un fottuto passatempo, si mi ha rotto e dire che ero solo un ragazzino di sedici anni. Ora sono qui ad arrossire per questa ragazza, così piccola, minuta ma anche così forte, è davvero un estate anche se nasconde troppo dolore dentro di se, lo noto dai suoi occhi persi, dal suo tocco leggero, dai segni sulle gambe che noto solo ora che indossa a calzoncini e se li tira sempre giù per non farmeli notare, ma io li noto eccome.
Sono solo lì, sulle gambe e non sui polsi come molte ragazza fanno ora, più che per moda che per dolore vero. Chissà perché lei lo faceva, ormai sono cicatrici quelle e non glielo chiederò finche sarà troppo visibile oppure me lo dirà lei quando sarà pronta, però faccio un errore madornale e continuo a fissarle le gambe, lei se ne accorge e comincia ad allontanarsi da me e si mette sotto le coperte.
Fanculo.
“Sam posso venire con te lì sotto per qualche minuto? Poi me ne vado”
Dovevo aggiustare le cose porca troia, lei non mi rispose, bene.
“So che hai sonno, davvero ma io voglio stare vicino a me” dovevo per forza far finta di non aver visto nulla se no cazzo sarebbe tutto finito
Lei non parlo ancora ma spostò le coperte ed io mi infilai sotto di esse.
“ei è più comodo più non vale, sei raccomandata” dissi io con un tono buffo. Le scappò un sorriso, si cazzo, era il mio intento.
“sei bellissima quando sorridi” le dissi sorridendo le si avvicinò a me mi stampò un leggerissimo bacio sulle labbra, senza foga, solo con una leggera pressione come se avesse bisogno di me ma non  voleva velocizzare i tempi. Poi si mise di fianco mi guardò negli occhi, fece un profondo respiro e iniziò a parlare “nel ultimi tempi ho sentito tutto il dolore svanire, ancorato al fondo del mio cuore e ora ci sono solo attimi di brividi con te e ogni volta che ti penso scende una lacrima di gioia” mi avvicinai sempre di più a lei, feci incrociare le nostre gambe, i miei occhi si stavano bagnando per poche parole dette da una ragazza che conosco appena “sono felice di averti trovato sei il mio immenso piacere, la mia gradita sorpresa quando credevo che la mia vita fosse finita, ma io sono una cosa da gestire con cautela e non vado bene” ora aveva gli occhi lucidi lei e le presi la mano nella mia, sfregandola sopra la sua, per tenerla a sicuro, io ci sarei stato sempre per lei, davvero. “le parole cambiano, oggi ci sono domani no, e tutto questo stato d’animo potrebbe svanire e davvero non voglio perché tu sei così disponibile con me” che stava dicendo? Era lei quella disponibile con me, lei aveva fatto tutto per me in quest’ultime ore ”io ti voglio bene calum ma ho paura, ho paura che tu tra qualche settimana ti possa stufare di me, io ti voglio con me perché porca puttana ci conosciamo da pochissime settimane quante saranno due? E dio mio sono così presa da te, ti voglio bene davvero, sei la mia sorpresa, sei quel qualcosa che mi tiene a galla che mi fa sembrare un’ estate, visto che questo concetto a te piace molto anche se non è così, cazzo. Tu sei l’esate tu sei la mia estate e mi riscaldi io sarò il tuo inverno e mi dispiace per tutte le sventure che ti porterò perché io non voglio questo per te e per noi, tu sei il mio fiore nel cemento e se vuoi rallentare ti capisco io ti aspetterò qua, non mi muovo, ti aspetterò per tutta la vita magari a novant’anni sarai pronto e troverai me ad aspettarti. Non posso chiedere di più e non posso più buttare il tempo e in tutti i luoghi io ti cerco, ho bisogno di te.
Non dissi nulla, mi avvicinai a lei e la baciai, le passai la lingua sulle labbra e lei le schiuse, era il nostro primo vero bacio ed era perfetto. Eravamo abbracciati, nulla poteva andare storto, parlammo tutta la notte del più del meno, dei colori, il suo preferito era il bianco il mio il nero. Abbiamo parlato della pioggia, lei l’amava, amava il rumore della pioggia e andare in giro sotto la pioggia senza ombrello solo con gli anfibi a proteggerle i piedi un paio di jeans e la prima maglia e felpa che trovava.
“che ore sono Sam?” le chiesi io assonnato. Credo siano state le tre massimo le quattro
Sam imprecò in silenzio “sono le sei, cazzo cal dobbiamo dormire”
“mi tolsi da lei e dal suo letto caldo e accogliente e ritornai nel mio.
“domani devo fare una cosa prima di andare da mike con te però mi devi aiutare e mi dispiace già in anticipo”
“ah ok…” disse lei titubante
“buonanotte estate” le dissi lasciandole un ultimo bacio sulla fronte
“notte estate” mi disse lei sorridendo
“no io sono l’inverno Sam”
 
 
 
 
 
“SVEGLIATEVI SAM E CALLLLLLLL” urlarono mio fratello e sua sorella all’unisco
“che ore sono?” chiesi io a mio fratello che rispose con un sorriso fresco e riposato
“le dieci” che però urlò, bene, era già abbastanza tardi per fare quella cosa, dovevo chiedere prima a mio fratello e aveva tenuto i vestiti a casa di papà nella bora che gli avevo chiesto, perché lo sapevo che un giorno o ci avrebbe sbattuto fuori o ce ne saremmo andati e tenevamo quasi tutti i vestiti tranne alcuni in un borsone.
“Cody vieni un secondo che ti devo chiedere una cosa..” dissi io con la mia voce roca, la solita che avevo appena sveglio, era orribile.
Mi alzai dal letto e lui mi seguì fuori in corridoio “Cody vero che hai ancora tutti i vestiti nel borsone?” “sisi non li ho tolti, dimmi come vuoi fare per entrare però” mi disse lui, era preoccupato. “be primo ho le chiavi e anche se papà fosse a casa ho un piano” “spiegamelo” disse in tono freddo “vado a chiamare Sam, mi serve pure lei” dissi aprendo la porta e vidi sam sul suo letto a leggere il mio libro delle canzoni e sua sorella sul suo letto ad ascoltare musica. Andai vicino a lei e le sussurrai “ti piacciono?” lei sobbalzò e mi colpì con il libro. “ma che sei scemo? Non mi ero accorta che eri entrato e stavo leggendo beatamente” risi “su dai principessa vieni fuori che ti devo parlare di una cosa con Cody” “o si certo” disse lei lasciando il mio libro sul letto, mi prese la mano e andammo verso la porta “ma siete fidanzati?” chiese la sorella di Sam “n-no non lo siamo” rispose lei titubante, dovevamo andare piano, lei lo faceva per me.
Uscimmo dalla porta.
“allora faccio un discorso tutto io poi voi mi dite cosa ne pensate ok?”
“va bene allora visto che io e Cody abbiamo i nostri vestiti a casa di nostro padre io stavo pensando che prima di andare da Michael io e te potevamo andare a prenderli, tanto io le chiavi di casa le ho e poi se lui c’è, cosa che credo improbabile, tu dovrai farmi da spalla. Praticamente se c’è tu dovrai finta di vendere cose, non so, perché poi io devo prendere pure il mio basso i miei soldi e tutto, cazzo.” L’ansia mi aveva pervaso il corpo. Ero lì che mi torturavo le mani “ei calmo Cal andrà tutto bene e se non riesci a prenderle subito possiamo fare due viaggi un altro giorno, tipo se c’è a casa oggi prendi il basso perché ti serve sta sera e domani ad esempio andiamo a prendere i vestiti, calmati, andrà tutto bene” mi disse lei tenendomi  le mani, mi riscaldava, mi teneva sicuro. “ma voi due siete fidanzati?” chiese Cody, e che cazzo tutti con sta domanda. Sam lasciò subito le mie mani e io arrossì e risposi con un flebile “no” “ah ok però se vi mettete insieme ditemelo che state bene come coppia” “grazie…” rispondemmo io e Sam all’unisco.
“cody adesso vai che sistemo le cose per dopo con Sam eh” gli dissi “si ok va bene ma non metteteci troppo, ah e io non vengo da Michael” mi rispose lui, e chi lo voleva da mike? “e chi ti ha chiesto di venire? ora va” “no ma era solo per precisare che io non ci sarei venuto comunque, magari ha tinte sparse per casa o che so io” “VATTENE” gli urlai io e lui se ne andò
“ok Sam torniamo a noi, io stavo pensando di andare verso le tre visto che il bar apre alle due e trenta e sicuramente non ci sarà, poi io ho le chiavi di casa mia e quindi posso entrare senza problemi, semmai entro in quella sul retro e tu stai davanti se vedi arrivare un uomo che non mi assomiglia per nulla, basso e abbastanza sovrappeso e con i capelli grigi che si avvicina verso casa nostra intrattienilo, tipo che il suo gatto, quanto odio per quel gatto, è venuto nel tuo giardino è l’ha rovinato tutto e quando vedi la mia moto passare di che sarà per un’altra volta e vai verso la fine dell’isolato e ti aspetterò lì” le dissi io, lei aveva una faccia perplessa “oppure possiamo prendere la mia macchina, così tuo papà non la riconoscerà e ti fermi proprio davanti a casa sua” “ok ottima idea tigre” “prima principessa ora tigre, dimmi dove te ne esci con questi soprannomi?” scoppiammo  in una fragorosa risata “be sono teneri, tu sei la mia principessa e la mia tigre” “sono una principessa tigre del mondo di tigrolandia? Vuoi essere il mio re gatto?” mi chiese lei porgendomi la mano “perché gatto scusa? È meno forte della tigre”  appunto io ero debole in confronto a lei “ma i gatti sono adorabili e tu lo sei” mi disse stringendomi le guance, le mie guanciotte odiavo quando la gente me le stringeva sembrava che volessero prendersi gioco di me, non so perché.
Erano le due e mezza, partimmo per andare da mio padre, chiavi di casa e della macchina di Sam.
Per tutto il tragitto stemmo in silenzio, avevamo deciso di passare davanti al bar per vedere se c’era, e come speravo era lì  a lavorare, urlando contro qualche dipendente e con il cartello “cercasi dipendente” sempre sulla finestra.
“cazzo Sam, si, cazzo, è al lavoro ora va a tutta velocità verso casa” le urlai nell’orecchio e partì verso casa sua o casa mia? Che dovevo dire?
Arrivati presi le chiavi e corsi su, presi il basso e lo portai in macchia da Sam poi presi il borsone e ci misi dentro tutti i vestiti rimasti nell’armadio e anche quelli che erano a lavare perché, cazzo lì avevamo tutti i nostri vestiti!
Erano le 4.00 e mio papà staccava alle sei e alle cinque e trenta dovevamo essere da Michael così decisi di portare il borsone per mio fratello a casa di Sam.
“CODY GUARDA COSA HO PER TEEEEEEEE” e poi lui corse giù prese il borsone e mi disse di scegliere un cambio allora io ne presi uno per stasera, skinny jeans neri, una maglia bianca con la scritta “never on my mind” e di scarpe tenni le mie mitiche vans nere. Dopo ciò scappò su con il borsone e urlò un “CI VEDIAMO STA SERA QUANDO TORNATE SE SONO ANCORA SVEGLIO”.
Dopo ciò io e Sam prendemmo ancora la sua macchina e ci dirigemmo verso casa Clifford.

N/A
okok è un' intera ff piuttosto che un capitolo ma la sto scrivendo praticamente solo su wattpad e qua era da mesi che non aggiornavo, quindi se avete wattpad e la storia vi piace vi scongiuro di seguirmi lì, "pizzaustin"

 
  
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