CAPITOLO 11.
Un mezzo
sorriso mi compare sulle labbra pensando alla telefonata di Bob, la prima parte
del piano è andata a buon fine; quell’attricetta spagnola ha eseguito
tutto alla perfezione: ha messo nel panico la “mammina” e Bob ha fatto il
resto. Le foto che mi ha inviato via e-mail sono degne della miglior rivista
scandalistica, ritraggono la Rossi mentre esce dal bagno con la faccia
sconvolta … davvero
patetica … e poi la lite con Hutcherson! L’articolo che ne uscirà, poi, la farà sembrare solo un essere
spregevole in cerca di visibilità e di … soldi! Tutti si ricrederanno su di
lei. Mio padre compreso!.
Mi spiace solo
per quell’attore, ha la faccia da bravo ragazzo, ma ha scelto la persona
sbagliata e il momento sbagliato!
L’unica cosa
che mi preoccupa è la prossima mossa! Spero di riuscire a convincerlo, ma è
talmente avido che non dovrebbe essere difficile. Spero solo che il tempo non
l’abbia reso uno smidollato!
Appena apro gli
occhi, noto che la parte dove solitamente dorme Andrea
è vuota, a dire il vero non sembra averla occupata per l’intera nottata; e
questo vuol dire solo una cosa: è ancora arrabbiato con me.
Mi alzo e
raggiungo la cucina. Mi concedo una spremuta, ho la stomaco chiuso.
Come al solito
non riesco a tenere chiusa questa dannata bocca!
Mi viene da
piangere, ma non lo faccio perché in cuor mio spero ancora che Jessica non
abbia rivoltato la mia “stupidità” a suo favore!
Scorgo Andrea
nel giardino dietro casa. Sta giocando a basket. Gioca sempre a basket quando è
nervoso!
Inspiro
cercando di caricarmi ed esco raggiungendo il mio fidanzato.
Con indosso un
paio di pantaloni della tuta e una T-shirt, nonostante il freddo, infila
canestri uno dietro l’altro.
Sembra non
essersi accorto di me, o forse non vuole farlo.
Mi avvicino
piano piano , avvolta nella coperta di lana e tenendo
ben stretta nelle mani la mia spremuta.
La giornata è
splendida, il sole brilla alto nel cielo ma l’aria fredda di marzo si staglia
sul mio viso facendole sembrare cosparso da mille spilli.
-
Amore, non hai freddo? – chiedo, mentre lui non mi
degna di uno sguardo né tantomeno di una risposta
-
Ti preparo un caffè?- provo
ancora, ma nulla esce dalla sua bocca.
-
Andrea mi ascolti? – urlo spazientita. Pessima mossa!
Pessima mossa!
Lui blocca il
pallone, poi si avvicina guardandomi negli occhi serio. I suoi bellissimi occhi
castani, ora sono freddi, non hanno la solita luce di quando mi osserva. Sono
scostanti, sono lontani anni luce e tutto per causa mia!
-
Sono qui ti ascolto! – esclama brusco. Io non posso
fare altro che abbassare lo sguardo e dire con un filo di voce
-
Scusa!
-
Tutto qui? È questo che dovevi dirmi Beatrice?
-
No! – urlo
-
Allora… sto aspettando!
Lo guardo. I
capelli scuri e scompigliati, il viso serrato in una smorfia di disappunto.
Rabbrividisco, più per la sua espressione che per il freddo.
-
Andiamo dentro! – dice ancora e senza abbandonare il
tono di prima
Io lo seguo,
come un cagnolino segue il suo padrone quando sa di aver fatto qualcosa di
sbagliato. Mi siedo sullo sgabello accanto alla penisola della cucina.
Andrea prende
una tazza e si prepara un caffè; mi raggiunge, sorseggia piano la sua bevanda
con lo sguardo perso nei suoi pensieri. Poi finalmente abbassa gli occhi su di
me.
Mi faccio
coraggio ed inizio a parlare
-
So di aver parlato troppo! - la smorfia di Andrea conferma ciò che ho
appena detto - … magari Jessica non era al pub per cercare informazioni …-
-
Bea, stiamo parlando di Jessica!
-
Sì, ma non può essere cambiata?
-
Chi Jessica? – esclama ridendo
-
Insomma, sono passati diversi anni da quando eravate a
scuola … sai col tempo le persone … migliorano! – anch’io non credo sia il caso
di Jessica, ma da ottimista quale sono lo spero tanto.
-
Beatrice … - dice sospirando - … vorrei crederlo
anch’io, ma si tratta di Jessica. La stessa Jessica alla quale interessa solo
eccellere in ogni cosa e avere il primato su tutto non facendosi scrupoli di
alcun genere se qualcuno si mette sulla sua strada. Devo ricordarti quello che
ha già combinato ad Ally? Anche se … - confessa - …
in quel caso gliene sono stato grato.
Già, come
dimenticarsi dell’unico segreto che sono riuscita a mantenere con la mia
migliore amica. Annuisco sconsolata.
-
Cosa pensi che farà? – chiedo
-
Non lo so! Ma ho un brutto presentimento!
ALICE POV
La nottata è
fresca.
Me ne sto
appoggiata alla ringhiera sul terrazzo della casa di Josh.
È così bella
questa casa. Niente a che fare con le ville che siamo abituati ad immaginare
quando parliamo di Hollywood. Non è una casa piccola, questo no, ma niente di
così eccessivo!
È immersa nel
verde e si respira aria di pace e tranquillità. Anche l’arredamento dà una
sensazione di calore, di famiglia!
Chissà se ora
che ho deciso di trasferirmi qui a L.A., questa storia, con questo ragazzo che
mi ha rubato il cuore, diventerà qualcosa di più importante.
Inspiro a pieni
polmoni e sorrido tra me e me. Qualsiasi cosa accada è questo il mio posto, è
qui la mia vita, il mio angolo di felicità.
Prendo il
telefono e compongo il numero, senza neppure badare all’orario.
Dopo pochi
squilli, la voce più bella del mondo completa il turbinio di emozioni che già
mi sta travolgendo.
-
Mamma! Che bello sentirti!
-
Ciao amore mio… non sei a scuola vero?
-
No ho appena finito, sto aspettando l’autobus … ma
cosa fai sveglia a quest’ora? In America non è notte?
-
Si cucciolo, ma avevo una cosa importante da chiederti
-
Cosa? – dice curioso
-
Prima promettimi che fino al mio ritorno non dirai
niente a nessuno!
-
Ok! Spara!
-
Stavo pensando … di trasferisci qui a Los Angeles? Tu
ed io!
-
Ma per sempre sempre?
-
Sì campione,per
sempre sempre … almeno questa è l’idea! Che ne dici?
-
Wow mamma! Allora posso imparare a fare surf?
Quanti dubbi
inutili mi sono fatta. Non avevo minimamente pensato che a Pietro l’idea di
trasferirsi sarebbe piaciuta così tanto.
-
Ma certo amore! – dico – però sai che dovrai iniziare
tutto da capo vero? Nuova scuola, nuovi amici … nuovo tutto …
-
Si lo so mamma! – il suo tono è così tranquillo che mi
solleva – mi spiace lasciare i miei amici, ma possono sempre venire a trovarmi
vero? E noi possiamo tornare quando vogliamo … con l’aereo sono solo poche ore
… e poi siamo tu ed io mamma. Sempre insieme, ricordi?
Il mio piccolo
uomo, a volte i bambini sanno essere molto più maturi e coraggiosi di noi
adulti. Sanno sempre adattarsi ad ogni situazione con una semplicità ed
autenticità disarmante.
Inspiro tutta
l’aria che posso.
-
Bene, allora è deciso! – affermo asciugandomi una
lacrima – ci vediamo tra qualche giorno … e mi raccomando acqua in bocca!
-
Si mamma! Non preoccuparti! – ride – ci vediamo tra
quattro giorni e … mamma …
-
Sì amore!
-
Salutami Josh!
Stringo nelle
mani il telefono, sono ancora frastornata. Se prima l’idea di mollare tutto e
cambiare radicalmente vita mi procurava mille pensieri, dopo aver sentito
Pietro so di aver fatto la scelta giusta. Lui ed io, sempre insieme. Ovunque.
Sento Josh avvicinarsi e si posiziona dietro di me abbracciandomi
forte, io poso le mie braccia sulle sue ed avvicino la testa alla sua spalla.
-
Allora? – chiede tra il preoccupato ed il curioso –
cosa ti ha risposto Pietro?
Sorrido tra me
e me
-
Mi ha chiesto … se può imparare a fare surf e … mi ha detto di
salutarti!
Josh ride
-
Quel ragazzino è davvero fantastico! Non vedo l’ora di
conoscerlo!
-
Sai – confesso – non mi sembra ancora vero di aver
preso questa decisione. Sono partita quattro giorni fa solo per scrivere un
articolo e tornarmene poi a casa … invece guarda cos’è successo. Ho stravolto
la mia vita!
-
Sei nella città degli angeli tesoro mio! – dice
appoggiando delicatamente le sue labbra sul mio collo – Qui tutto può sempre
succedere!
-
Suona troppo retorico dire che mi sembra di vivere in
un film? Insomma, sono arrivata qui, ho perso la valigia, sono entrata nel più
sudicio dei motel che una mente umana sia in grado di immaginare; ho incontrato
persone fantastiche che mi hanno aiutato senza chiedere nulla in cambio. E in
tutto questo ho finalmente deciso cosa fare della mia vita … non ti sembra …
irreale?
-
Te l’ho detto! – afferma Josh
girandomi verso di sé e guardandomi negli occhi – è qui che i sogni diventano
realtà! E poi per la cronaca …i film non sono altro che una trasposizione della
vita vera … con qualche effetto speciale in più!
-
E stuntman, e make-up artists che rendono tutti bellissimi e il bene
che vince sempre sul male … bla, bla, bla … mi dimentico sempre che ho a che
fare con un attore! – dico alzando gli occhi al cielo, mentre le mie labbra non
riescono a trattenere un sorriso.
-
Ehi signorina Rossi … - dice fingendosi offeso – è del
lavoro del suo ragazzo che sta parlando!
-
Il mio ragazzo? – dico facendo una smorfia
-
Ehi, non crederai che conceda i miei “servigi” a qualsiasi
ragazza carina che perde la valigia in aeroporto …
Sorrido.
Lui mi bacia
sulla fronte, io lo stringo forte affondando il viso sul suo petto ed
inspirando un profumo che sa di nuovo.
Un profumo che
sa di vita. La mia vita. La nostra vita.
JESSICA POV
L’appartamento
non è cambiato molto
da quando ci sono stata l’ultima volta.
Certo l’ordine
e la pulizia non sono più di casa!
Il tavolo al
centro della sala è completamente sommerso da scatole di pizza e lattine di
birra vuote e l’armadio è del tutto riversato sul pavimento.
Quando compare
dalla soglia del bagno, dopo averlo spedito a farsi una doccia, non vedo più il
bel ragazzo che era qualche anno fa.
L’alcohol e la vita sregolata che ha condotto hanno
arrotondato il suo fisico. I capelli, un tempo così curati ora sono lasciati
lunghi dandogli un’aria sciatta. Solo gli occhi sono rimasti quelli di un
tempo, grandi e azzurri, solo più spenti, quasi senza voglia di vivere.
-
Se avessi saputo che saresti passata a trovarmi avrei risistemato
la stanza! – dice accendendosi una sigaretta e gettandosi a peso morto sul
divano sommerso anche questo da indumenti e bottiglie vuote.
-
Non sono qui per piacere! – affermo con aria
disgustata
-
Non fare quella faccia … qualche anno fa non ti facevo
così ribrezzo! – esclama con un sorriso malizioso sulle labbra
-
Non ho tempo da perdere, hai intenzione di ascoltarmi
oppure no!
Mi fa un gesto
annoiato con la mano, continuando a fumare la sua sigaretta e cercando nelle
bottiglie sparse attorno a lui qualche residuo da bere.
Trovo una sedia
e la libero dagli indumenti che la ricoprono, poi estraggo un fazzoletto dalla
mia borsa e lo stendo sulla stessa sedia. L’ambiente è così sudicio che non
voglio rovinare il mio completo D&G nuovo di zecca.
Mi accomodo sul
bordo della sedia.
Il mio
interlocutore mi sta osservando.
-
Allora? – chiede impaziente
-
C’è una persona che ha avuto la malaugurata idea di
mettersi sulla mia strada e ho intenzione di fargliela pagare, solo che per
farlo ho bisogno del tuo aiuto!
-
Del mio aiuto? Se c’è da sporcarsi le mani perché non
chiami un professionista, io cosa centro con questa persona?
-
Oh tu centri eccome! – dico ghignando – è una nostra
vecchia conoscenza … una TUA vecchia conoscenza … ti dice niente il nome “Alice
Rossi” ?
Lui rimane
impietrito. Si porta le mani tra i capelli, poi accendendosi un’altra sigaretta
mi guarda fisso negli occhi.
Un lampo di
vendetta si accende nei suoi grandi occhi blu.
-
Cos’hai in mente? – chiede
Il mio sorriso
si allarga sempre più.
Ero certa che Cristian
non mi avrebbe deluso!
Ciao a tutte … ecco un nuovo capitolo!
Ho voluto movimentare un po’ la storia e spero che il finale sia stato un po’
da “colpo di scena”!
Ringrazio chi continua a leggere la mia
storia, sapere che anche solo ad una persona piace mi fa venire voglia di
continuare in questa
nuova avventura in cui mi sono imbarcata … scrivere, o almeno
provarci!
Un ringraziamento, particolare a Lachiaretta che mi ha letto e recensito anche dalle
vacanze!!! Fantastica!
P.s.
Vi ho lasciato qualche collegamento con le foto dei personaggi di questa
storia, così come io li ho immaginati… il mio preferito (escluso Josh ovvio) è Andrea (Ryan Guzman),
il fratello della nostra Alice… lo trovo decisamente favoloso! Mi farebbe
piacere sapere cosa ne pensate delle scelte… e come al solito della ff …
Ciaooooo e a presto!