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Autore: Starsign    23/08/2014    2 recensioni
Il piccolo Darryl Doodle non riesce a dormire senza la sua favola della buonanotte. Così chiede alla sua "dolce" mammina di raccontargli una favola, una favola nuova...ma non tanto! Una favola pseudo-nuova.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era notte e il piccolo, dolce Darryl Doodle non riusciva a prendere sonno.

Andò dalla sua dolce mammina, che stava su una sedia a rotelle.

Darryl Doodle: Oh no!! Mammina bellina dalla gioia sopraffina, ti sei fatta la bua sulle gambe?

Mamma: Zitto, vongola.

Darryl Doodle: Come mai stai su una sedia a rotelle?

Mamma: Sto bene… sto fingendo, voglio la pensione d’invalidità così non devo lavorare e quindi ho rubato questa sedia a rotelle ad un mal… emh…cioè…volevo dire… sono caduta dalle scale.

Darryl Doodle: Oh no!!!!!!!! Mammucciola cucciola!!!!

Mamma: Che schifo mi fai…cosa vuoi? Perché non dormi?

Darryl Doodle: La favola della buonanotte! Senza non riesco a dormire!!! Voglio sapere come procede la vita da sposata di Leandra! Voglio anche sapere di più sulla storia del bersaglio di Ashe e soprattutto voglio sapere chi è la misteriosa Kaze!

Mamma: …l’erba ‘Voglio’ non cresce neanche nel giardino del re, prugna secca che non sei altro!!!

Darryl Doodle: Mi racconti la favola?

Mamma: Sì,sìrompimazza

 

‘LA PORTA DORATA’

Capitolo 20

Leandra si svegliò di prima mattina. Vide che sopra l’enorme letto matrimoniale vi era solo lei, suo marito, Gilles, si era già alzato.

Leandra scese le scale dell’enorme villa e vide il marito che era seduto in poltrona a leggere il giornale.

Gilles: Buongiorno, amore.

Leandra: ‘giorno Giacomo…

Gilles: …Gilles.

Leandra:… chi?

Gilles: Il mio nome è Gilles!

Leandra: Ah! Scusami, Gilles. Senti, devo farti una domanda, ieri stavo leggendo uno di quei libri che si trovano nella biblioteca al piano di sopra...

Gilles: Davvero? Mi stupisci, tesoro, in quella biblioteca vi sono libri di astrofisica, matematica, logica, teologia applicata, storiografia multiuso… quale di questi libri stavi leggendo?

Leandra: Boh…si intitolava “Istruzioni per montare uno scaffale”.

Gilles: … ah

Leandra: Comunque… mentre leggevo quel romanzo…

Gilles: …non è un romanzo…

Leandra: Smettila di interrompermi, Goffredo!!! Stavo dicendo…mentre leggevo, ho visto che come segnalibro c’era una foto. In questa foto ci sei tu con una donna vestita da sposa. Chi è?

Gilles sudava freddo.

Gilles: Ehm… ti… ti riferisci a quella foto…la foto che ho fatto con la mia ex-moglie Isabel il giorno delle nozze?

Leandra: Esatto! Chi è questa donna?

Gilles: …ehm… è … è … il mio cane!

Leandra: Ah! Okay! Meno male, stavo per ingelosirmi, ah ah ah, vado in bagno.

E, saltellando allegramente, Leandra salì le scale.

Vicino al bagno vi era la porta dorata che Leandra non poteva aprire. La curiosità, però, era troppa e quando il marito uscì fuori per andare a lavoro, la principessa prese la chiave dorata e aprì la porta.

Leandra: Sono proprio curiosa di sapere cosa troverò dentro! In verità sono anche curiosa di sapere come termina “Istruzioni per montare uno scaffale”, quel romanzo mi sta affascinando, però lo leggerò dopo, ora voglio vedere cosa c’è dentro questa stanza.

 La stanza era molto buia e sporca, non si vedeva bene cosa ci fosse.

Leandra decise di accendere una candela e vide con orrore che la stanza era piena zeppa di sangue. Dallo spavento, la principessa fece cadere la chiave dorata che si sporcò di sangue. In alto, inoltre, Leandra vide una decina di cadaveri appesi ad un filo, tutte donne.

Leandra cacciò un urlo magistrale, tanto che un famoso compositore la scritturò come soprano per la sua opera lirica.

Leandra chiuse con forza la porta dorata. Girò la chiave dorata e insanguinata e corse per tutta la villa urlando “Aiuto, Aiuto!”.

Dopo dieci minuti di corsa sentì arrivare il marito. Leandra voleva nascondere la chiave insanguinata, quindi la lanciò verso il fienile, un capannone che si trovava vicino la loro villa, sperando che Gilles non facesse domande su dove si trovasse.

‘Ho un’idea!!’-pensò Leandra – ‘gli parlerò di tutt’altro così non farà domande sulla chiave dorata”.

 

Gilles: Rieccomi a casa tesoro, cosa hai preparato di buono per cena?

Leandra: Chiave dorata!!!!!!!

Gilles:

Leandra: … ehm… volevo dire… stufato.

Gilles: A proposito della chiave dorata… dove si trova adesso?

Leandra cercò di inventarsi una scusa

Leandra: Beh… si trova…si trova…

Vide la testa pelata del marito e gli venne in mente la parola ‘capo’

Leandra: si trova nel capo…capo…

Vide la panna in cucina

Leandra: si trova nel capo…panna…

Vide un calendario

Leandra: si trova nel capo…panna…anno…

Vide il neo che aveva sul braccio

Leandra: si trova nel capo…panna…anno…neo….capoannanoneo…. capannone!!! Si trova nel capannone!

Gilles: Nel capannone? Intendi il fienile qui vicino?

Leandra: Esatto!!!

Gilles: Ah…vado a prenderla!

Leandra: Vai, vai pure! Ih ih ih!

Passarono dieci minuti ,poi Leandra  ricordò che la chiave si trovava davvero lì.

 

Leandra corse a preparare le valigie, voleva scappare, stava raggiungendo la porta ma Gilles tornato dal fienile la bloccò.

Gilles: Dove stai andando tesoro?

Gilles era più inquietante del solito, Leandra era spaventatissima.

Leandra: Ehm…stavo andando al… al…

Vide la testa di Gilles.

Leandra: Andavo al capo… capo…

Gilles: …Non ricominciare!!!  Puoi spiegarmi perché la chiave dorata che ti ho dato era nel fienile ed era tutta sporca di sangue?

Leandra: Certo… te lo posso spiegare…e nella mia spiegazione non ci sarà nessun riferimento ad un eventuale mio disobbedire al tuo ordine con conseguente apertura della porta dorata e scoperta di sangue e cadaveri di donne!

Giller era furioso!!

Gilles: Hai aperto la porta dorata????? IO TI UCCIDO BRUTTA RACCHIA!!!

Gilles prese una spada situata al di sopra del camino.

Leandra: Cosa vuoi fare con quella spada, Gianmatteo?

Gilles si arrabbiò ancora di più.

Gilles: IL MIO NOME E’ GILLES!!!!!!!!

Gilles cercò di colpire Leandra con la spada, la ragazza, però, riuscì a schivare il colpo ed a scappare.

Raggiunse la sua camera e chiuse a chiave la porta.

Gilles cercò di rompere la porta con la spada.

 

Gilles: Riuscirò ad entrare e ti farò fare la fine che ho fatto fare a tutte le mie ex-mogli!!!

Leandra: Mi comprerai una villa alla Hawaii e mi pagherai gli alimenti?

Gilles: NO! Ti ucciderò!!

Leandra: Ah…vabbè…peccato.

 

La porta stava per cedere, Leandra sentì di avere qualcosa in tasca, era un fischietto! Il fischietto che Ashe gli aveva dato in caso di pericolo.

Leandra andò alla finestra e si mise a suonarlo.

Nessun segno di vita. Erano passati quasi tre giorni, forse Ashe se ne era andato.

 

La porta alla fine si aprì, Gilles entrò dentro.

Gilles: Adesso mi seguirai nella camera dei cadaveri! Così non dovrò trasportare lì il tuo corpo…sai, ho dei problemi con la schiena.

Leandra: Davvero?

Gilles: Sì.

Leandra: Forse perché lavori troppo.

Gilles: Si, lo penso anche io.

Leandra: Quando è stata l’ultima volta che hai fatto una vacanza?

Gilles: Non ricordo, forse cinque o sei anni fa… anno più, anno meno… in effetti mi piacerebbe fare una bella vacanz… ma che sto dicendo?? BASTA CON QUESTE FACEZIE!!

Gilles portò Leandra nella stanza dei cadaveri.

Gilles: Ora ti ucciderò.

Leandra vide i cadaveri delle mogli di Gilles.

Leandra: Hai ucciso tutte quelle donn  OH MY GOSH! Hai ucciso anche il tuo cane??

Gilles: Quella è Isabel, una delle mie ex-mogli, non è il mio cane…

Leandra: Allora prima mi hai mentito!! Senti, se vuoi che il nostro matrimonio funzioni, dobbiamo dirci sempre la verità!

 

Gilles stava per decapitare Leandra con la spada, ma ad un tratto un asino entrò nella stanza e colpì Gilles con i suoi zoccoli. Leandra era sotto choc.

Leandra: Ma…ma tu sei Scacciamosche!!! Cosa ci fai qui?

L’asino diventò prima dorato e poi, sotto gli occhi increduli di Leandra, si trasformò in Ashe.

 

Ashe: Scusami se ti ho fatto aspettare, ero occupato!

Gilles intanto si era rialzato, prese la spada in mano.

Gilles: E tu chi sei??

Ashe: Io sono il principe Ashe e tu stai cercando di uccidere una mia cara amica. Non posso permettertelo!

Gilles impugnò la spada, questa si illuminò.

Ashe: Non…non ci posso credere!

Leandra: Cosa ti prende, Ashe?

Ashe: Quella…quella è la spada fatata!!! La spada che dovrebbe essere nelle mani del principe Filippo!!!

Leandra: Cosa?

 

Gilles cercò di colpire Ashe ma quest’ultimo schivò il colpo, prese il magico liuto e lo suonò. Gilles e Leandra si misero a dormire. Ashe legò Gilles e svegliò Leandra.

 Ashe: Forza, Leandra. Svegliati! Dobbiamo chiedere a tuo marito perché possiede la spada dorata.

Leandra si svegliò.

Leandra: Non è più mio marito. Chiederò il divorzio.

Leandra vide dalla finestra un gatto, che rapidamente entrò nella stanza.

Leandra: Guarda Ashe! Un gattino!

Ashe: Oh no!

 

Il gatto si trasformò in una donna, Kaze.

Leandra: Cosa??? Ma esistono animali che sono solo animali e basta??

Ashe: Kaze! Cosa ci fai qui??

 

Kaze sorrise.

Kaze: Beh, grazie mille asinello. Mi hai portata dritta al mio bersaglio.

Ashe rimase di sasso.

Ashe: Aspetta…vuoi dirmi che…

Kaze: Esatto… il mio bersaglio è Leandra. Fatti da parte, asinello, devo ucciderla.

 

Darryl Doodle: Oh no!! Kaze vuole far fuori Leandra!!!

Mamma: Stai calmo, bisonte!

Darryl Doodle: Beh…bella storia mamma! Vado a dormire!

Mamma: Sì anche io! Mi alzo!!

Darryl Doodle: Ma come puoi, mamma? Sei su una sedia a rotelle!

Mamma: Se ci sono bambini rompiballe senza cervello che possono parlare ci potranno anche essere donne su una sedia a rotelle che possono camminare… brutto mostro di Loch Ness… vai a letto!!!

Continua…

 

 

 

  
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