Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: vinoeacqua    24/08/2014    2 recensioni
Dunque. Ormai lo sapete: se pasteggio a vino saltano fuori ‘ste boiate. Abbiate pazienza. Persino il Capitano ci si è rassegnato e non vuole più affettarmi col gravity saber (voce fuori campo di MiciaSissi: seeeeee, come no, questa volta il Capitano ci ammazza!!)
Adesso ho una complice in queste follie: ebbene, questo delirio è il frutto del cervello di due fuori di testa: ergo, la sottoscritta e MiciaSissi (che ha delirato riguardo la trama della fic facendo il bagno al mare…insomma c’è sempre qualcosa di liquido…vino o acqua salata che sia….)
Invoco quindi la benevolenza del Beneamato pure su MiciaSissi, pora criatura, che ho traviato: non affetta più me con lo sciabolone, la stessa cortesia, orsù, la riservi pure a lei, che è tanto dolce…(voce fuori campo di MiciaSissi: più che dolce MANGIO i dolci…)
Nota di MiciaSissi: volevo sottolineare che il merito di questo scritto è di innominetuo, che ha sicuramente una verve comica speciale, mentre io mi sono limitata a “partorire” l’idea e a suggerire in parte la trama…e a integrare quello scritto dalla mia “socia-di-deliri-harlockkeschi”, ma il merito delle vostre risate è tutto suo.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harlock, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO II
Lei mi spoglia con quegli occhi… spogliatoio*!!!


Il Bambolone tracannava a più non posso il suo bordeaux preferito, quello gentilmente elargitogli da una delle autrici di ff più suonate: ergo, una che FA in nome altrui, magari il tuo, veh. Ve lo dico che è suonata, povera scema… (e magari fatti ringraziare in natura, no? Seeeeee, figurati)
Gala gala gala…** il nettare gianfransuà gli scendeva, delicatissimo, giù per il gargarozzo, solleticandogli il velopendulo… scolatasi l’ennesima bottiglia, illo non sapeva più come rasserenarsi. Ohibò no, non doveva dirlo…
“Haaaarlock, ti ho dedicato la vita… dato che non mi dai i contributi, intendo suonarti l’arpa sino allo sfinimento” disse, soavissima, l’algida aliena dagli occhi dorati, comparsa al suo cospetto, rilucente come una madonnina infilzata. Deleng deleng deleeeeeenggggggggg
Moh, che strazio, pover’omo…:
• non solo si appropinquava la dannatissima data della consegna delle pagelle del secondo Quadrimestre…
• non solo la piccina a lui tanto cara gli aveva detto al telefono con la vocina rotta dalle lacrime “…Ma verrai a scuola, veroooooo? Mi manchi tanto tantooooooooooooo…”…
• non solo un esercito di donne ALLUPATE ed agguerrite, come se in astinenza sessuale provocata da mariti pantofolai e calciocentrici, minacciavano di attentare alla sua virtù… MOH PURE QUELLO STRAZIO STRAZIANTE DELL’ARPA STRAMALEDETTA DI MEEMEEEEEEEEE!!!
“Perché l’ho salvata, perché?”
“Haaarlock, ti dimentichi che sono un’empate e che ti leggo nel pensierooooooo?”
“Ehrr, ehrr, non mi riferivo a te, carissima, ma, ma, ma… alla Terra!! Sissì, ecco: alla Terra. Era meglio lasciarla alla mercé delle Mazoniane”
“Cosa ti turba, Haaaaarlock?” continuò a perorare la soave creatura, sempre più rilucente, manco fosse la luminaria di Natale.
“Femmine vogliose, svergognate e scostumate attentano alla mia castità verginale… temo di non poter andare alla scuola di Mayu per il ritiro della pagella. Povera piccina: soffrirà, ma non posso proprio andarci… Come posso fare?” declamò il Bonazzo, con fare teatrale, alzatosi in piedi e sventolando il mantellone di pelle (toh, pigliati in mano il cranio e comincia, cicciobello: “Essere… o non essere… questo è il dilemma”. Tanto di teschi ne hai un fottìo, no?)
Meeme lo contempla, estatica (MALEDETTA, come vorremmo esserci NOI al tuo posto! E sottolineiamo NOI!!!), pensando LEI come fare per attentare alla sua virtù, prima che ci possa pensare Yuki Kei (in certi frangenti chi prima arriva meglio alloggia… anche nel caso di quell’ecatombe paleocristiana della cabina del Capiten, con i teschietti che ti fanno ciao ciao con gli ossicini… altro che le caprette di Heidi).
“Forse un modo c’è, Haaaaaarlock”
“Dimmi, Meeme: come posso fare?” le ingiunge El Bambolon afferrandola per le spalle e guardandola con il suo profondo profondissimo occhio ambrato dolce come una caramella mou. Sic et simpliciter, la bella aliena stava per suggerirgli di farsi inviare la pagella via mail e di rabbonire Mayu invitandola a stare sull’Arcadia per qualche giorno, in modo da salvare capra (ndr.: pudenda del Capiten) e cavoli (ndr.: sentimenti della marmocchia). Com’è, come non è, ecco piombare nell’ecatom… ehm nella cabina, la biondona geniale dell’Arcadia (al che Meeme le invia in cuor suo un bel po’ di maledizioni in jurano antico).
“Fermi tutti! Io, quale ufficiale in seconda, sono l’unica addetta alla soluzione delle seghe mentali del suo diretto superiore! Se hai paura di esser violentato da femmine allupate (e qui mi ci metto pure io e tutte le scrittrici di FF, soprattutto quelle che hanno pensato e scritto sta’ roba) c’è solo una cosa che puoi fare. Chiamare Oronzo detto Priscilla di Amsterdam”
“E chi è costui?” chiede il Nostro, con la boccuccia imbronciata e le braccia conserte Image and video hosting by TinyPic (continua così, ciccio, e vedrai cosa ti fanno le due autrici di questa ficcetta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
“Colui che risolverà il tuo problema: è un mago del travestimento. Del resto, è un famosissimo TRAVONE”
“Ohibò, cosa mi tocca fare… ma per Mayu mi sacrifico volentieri”
Giunto sul ponte di comando, il sogno proibito pixellato afferra le caviglie del timone e ci fa sbavare indefesse, come da 30 anni a questa parte:“180° a dritta. Direzione: Terra”

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“Macina macinante, la sposa tua costante, con strazio aspetterà…” Ecco il ritornello della famosissima canzone “Macina, macinante” vincitrice del Festival di San Scemo dell’anno 1972 che il sentimentalissimo Oronzo detto Priscilla stava ascoltando mentre si pittava i labbroni.
Mentre stava spennellandosi abbondantemente il rossetto Mac “Friggimi tutta” (che ci possiamo fare se i rossetti Mac c’hanno nomi scemi? Io ne tengo io che si chiama “Carnal Instinct”. Giuro, esiste) di un rosso pompeiano con sfumatura cinerea (le bloggers di bellezza non ci uccidano), ecco che gli compare davanti il maschio più maschione che mai abbia popolato i suoi sogni zozzi.
“Fammi fare la donna” gli ingiunge Harlock, duro durissimo, anzichenò.
Al che Oronzo detto Priscilla si inginocchia a terra e, sollevando le braccia, dice “Troppa grazia!”

Bimbi: se avete ancora capacità di sopportazione, il resto lo avrete alla prossima puntata.

Auf wiedersehen da Amsterdam!!!
______________________________

Notine idiote (ditelo: ne avevate bisogno, eh):
*cit. dal film “Totòtruffa ‘62” di Camillo Mastrocinque (Italia, 1961)
**: dicasi suono onomatopeico per indicare il ciucciare vino a canna. Ma che signore…
   
 
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