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Autore: i_am_landshark    26/08/2014    1 recensioni
La storia di una ragazza, Riley, la cui vita sarà completamente stravolta quando Zayn Malik e la sua ragazza Perrie Edwards decidono di adottarla. Tra ricordi lugubri del passato e nuove speranze per il futuro, ruscirà Riley a fidarsi di Zayn?
TRADUZIONE
enjoy :)
Aurora xx
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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ciao bellissime
ecco qui il capitolo due, spero vi piaccia :) 
volevo solo ringraziarvi per le vostre recensioni. 
il prossimo aggiornamento sarà molto presto dato che i primi sono già tradotti. 
grazie ancora, e fatemi sapere cose ne pensate!! 
Ciaooo
Aurora 


                                                               

Capitolo 2





Riley’s Pov

 

Sally e io tornammo indietro all’orfanotrofio.

Entrammo dentro e subito fui accolta dagli abbracci delle altre bambine, tutte intorno ai nove anni.

“Ciao ragazze” dissi ridendo e cercando di abbracciarle tutte insieme.

“Dove sei stata Ri Ri?” chiese Jane.

“Sono andata al centro commerciale per incontrare le Little Mix” dissi sorridendo a tutte loro.

La notizia fu accolta da un’ ondata di ‘Whoas’ e ‘Wows’ suonò nella stanza.

“Hai fatto delle foto?” chiese Kate tirandomi la maglietta.

“Si. Volete vederle?” chiesi al gruppo di bambine.

“Siiiiii” urlarono.

Ridacchiai e tirai fuori il mio cellulare per mostrare loro le foto.

“RAGAZZE, LA CENA” urlò Mary dalla cucina.

Si allontanarono tutte da me e corsero verso la sala da pranzo. Ridacchiai ancora e mi avviai anche io dietro di loro.

 
 

***




Ero seduta sul divano nella mia vecchia casa insieme a mia madre. Guardavamo alcuni programmi in tv quando mio padre tornò a casa ubriaco.

“Tesoro perché non vai nella tua stanza e ti prepari per dormire?” disse velocemente mia madre.

“Okay mamma” dissi e mi andai a sedere sul mio letto.

Rimasi lì per almeno mezz’ora prima che mia madre entrasse con gli occhi rossi e il sangue che le colava dal naso.

“Mamma stai bene?” dissi alzandomi e abbracciandola.

“Sto be-” la sua voce fu tagliata fuori da una forte esplosione.

Guardai dietro di lei e vidi mio padre con una pistola.

Poi girò la pistola verso di me.

E mi sparò.



 


***





Mi alzai dal letto sudata e con il respiro pesante.

Era solo un sogno.

“Riley?” Sally si affacciò alla porta.

“Si?” dissi, asciugandomi il sudore dalla fronte.

“Stai bene? Ti ho sentito urlare” disse con la voce bassa, sedendosi sul mio letto.

“Si ho visto un ragno, è tutto okay. Grazie per aver controllato bella” mentì abbracciandola.

“È tutto okay. Mary ha detto di svegliarsi e prepararsi per oggi” disse uscendo dalla stanza.

Realizzai finalmente che giorno era.

Sabato.

Mi lamentai e rotolai fuori dal letto, camminai nel corridoio e notai le ragazze nel bagno mentre cercavano di sistemarsi i capelli.

“Riley puoi aiutarmi?” mi chiese Jane.

Presi la spazzola e mi accertai che non ci fossero nodi ai capelli. Le alzai i capelli in uno chignon e le aggiustai un fiocchetto in testa.

“Ora sei pronta amore” le dissi sorridendo.

“Grazie Riley” mi disse abbracciandomi.

“Di niente” le dissi.

“Forza.Tutte.Fuori” dissi cacciando tutte le ragazze fuori dal bagno.

Mi feci la doccia e tornai velocemente nella mia stanza, come da abitudine.

Mi infilai un paio di jeans blu con le borchie e una maglietta con il logo di una band rock sopra. Misi poi la mia giacca di pelle e gli scarponi.  Lasciai che i capelli si asciugassero da soli nei soliti ricci e scesi le scale. Sally era l’unica al tavolo della cucina.

“Cosa fai qui Sally? Non dovresti essere con le altre?” dissi sedendomi vicino a lei.

“Non voglio andare con quei signori” disse iniziando a piangere.

“Perché no? Sarai amata e si prenderanno cura di te. Avrai qualcuno che puoi chiamare mamma e papà” le dissi abbracciandola mentre lei piangeva sul mio petto.

“Non voglio lasciarti”

“Aw Sally. Non preoccuparti, non importa cosa accadrà, ti verrò a trovare. Anche se sei in Timbuktu. Okay?” dissi allontanandola e guardandola negli occhi.

“Okay. Ti voglio bene Riley” disse abbracciandomi ancora una volta.

“Ti voglio bene anche io Sally” dissi baciandole la testa “E ora vai ad aspettare con le altre”.

“Okay” disse correndo fuori per giocare con le altre.

“Riley vuoi la colazione?” mi chiese Mary.

“No, non sto molto bene” le risposi.

“Okay vai e aspetta con le altre ragazze” disse buttandomi fuori dalla cucina.


 

***






Nessuno era venuto per me, e ci sono abituata, quindi ero seduta sul mio divano mentre leggevo un libro alle altre. Avevo quasi finito quando Sally venne verso di me correndo.

“Riley” disse, tirandomi il maglione.

“Si?” le risposi, appoggiando il libro.

“Sto andando via. Sono venuta a salutarti” disse piangendo.

“Vieni qui piccola” dissi io abbracciandola

“Mi mancherai tantissimo”

“Okay. Vieni a trovarmi” disse asciugandosi le lacrime.

“Certo che lo farò!” la rassicurai abbracciandola di nuovo, cercando di trattenere le lacrime a mia volta.

“Ci vediamo presto Riley” mi sorrise.

“Okay, ciao tesoro. Ti voglio bene” dissi mentre le lacrime iniziarono a scendere.

“Ti voglio bene anche io”.

Uscì dalla stanza camminando verso la sua nuova mamma e il suo nuovo papà che sembravano una bella coppia, e sono molto grata di questo. Non voglio che vada in un posto orribile.

Corsi in cameretta e mi lasciai cadere sul letto. Piansi, perché avevo perso metà di me.


 


***



 

Perrie’s pov




“Eccoci qua” dissi a Zayn indicando l’orfanotrofio.

Lui parcheggio la macchina sul lato della strada e venne ad aprire il mio sportello.

“Che galanteria” giocai. Lui ammiccò in risposta e prese la mia mano mentre camminavamo verso l’orfanotrofio.

Eravamo vicino alla porta di ingresso quando questa si aprì e Sally uscì fuori.

Guardò in alto e quando mi vide mi corse incontro.

“PERRIE” urlò.

“Ciao Sally” dissi inginocchiandomi e abbracciandola.

“Avrò un nuovo papà e una nuova mamma” mi informò lei saltellando e indicando una giovane coppia dietro di lei.

“Bene, spero che avrai una vita meravigliosa” le dissi sorridendo.

“Okay. Ciao Perrie” ridacchiò e andò verso la coppia.

“Come la conosci?” mi sussurrò Zayn all’orecchio.

“È venuta insieme a Riley” risposi allo stesso modo.

Le sue labbra formarono una ‘O’ mentre entravamo nella struttura.

Mi guardai intorno, delusa e frustrata di non vedere Riley.

“Cercate qualcuno?”

Mi girai e notai una donna sulla cinquantina che ci guardava sorridendo.

“Si, stiamo cercando Riley” le dissi, mentre Zayn mi metteva un braccio intorno alla vita.

Ci guardò sorpresa.

“Davvero? Riley?” disse con la voce eccitata.

“Si” le sorrisi.

“Vado a prenderla” disse, quasi correndo per le scale.

“Sono nervoso” mormorò Zayn.

“Perché?"

“Se non le piaccio? Se ha un brutto rapporto con gli uomini e mi odia? E se-” lo interruppi baciandolo.

“Ti amerà. È molto dolce.”

“Perrie?” chiese una voce.

Mi girai e Riley era lì, contenta e sorpresa.

“Ciao Riley” dissi.

“Che ci fai qui?” disse venendomi incontro e abbracciandomi.

“Beh ieri, quando mi hai detto che vivevi qui mi si è spezzato il cuore, sai per il fatto che tu non avessi una mamma e un papà. Quindi ho pensato che se ti avessi adottato avrei potuto vederti e tu avresti avuto qualcuno che ti ama e che puoi chiamare mamma e papà” dissi sorridendo.

“Qualcuno da chiamare papà?” disse lei nervosamente.

“Si. Il mio ragazzo Zayn” dissi indicando Zayn che era accovacciato a parlare con una piccola bambina.

“Uhm…okay?” rispose lei, ma suonò molto più come una domanda che come un affermazione. Presi nota mentalmente.

“Bene, cosa ne dici se ti adottò? Ti dispiace?” chiesi speranzosa.

“Non mi dispiacerebbe per niente”.




 

***





Dopo che Riley disse si, andai dalla donna che mi aveva aiutato a trovare Riley e che avevo scoperto si chiamasse Mary.

Entrammo dentro il suo ufficio per firmare alcuni fogli.

Firmai e sorrisi leggermente.

“Congratulazioni ora siete i custodi ufficiali di Riley Edwards” ci disse sorridendo.

Sorrisi a lei e a me stessa, perché anche Riley ora aveva il mio cognome.

Poi mi ricordai di una cosa.

“Ho una cosa da chiederti” la stoppai prima che potesse andare via.

“Si?” disse.

“Prima quando stavo parlando con Riley, le ho accennato di Zayn che sarebbe diventato suo padre e lei mi è sembrata un po’ spaventata. C’è qualche motivo?” le chiesi.

“Sedetevi” disse seria.

Ascoltai il suo consiglio e mi sedetti sulla sedia vicino a quella di Zayn.

“Quando Riley aveva sette anni suo padre ha ucciso sua madre e ha tentato di uccidere anche lei, ma fortunatamente la polizia è arrivata in tempo per salvarla. Dopo questo episodio ha avuto dei problemi a fidarsi degli uomini. Non solo tu Zayn, ma qualsiasi uomo. Ma se la tratterai bene si fiderà di te” disse sorridendo triste a Zayn che sembrava sconvolto.

“Grazie” le dissi riconoscente.

“Nessun problema, ora andiamo a vederla”.

Uscimmo e notai immediatamente Riley vicino alla porta con un borsone pieno delle sue cose.

“Pronta per andare Riley?” le chiesi felice.

Guardò in alto e annuì felice.

“Ciao Mary. Ti prometto che verrò a trovarti” Riley disse abbracciando Mary.

“Non vedo l’ora. Ciao Riley” disse allontanandosi.

Riley prese la borsa e seguì me e Zayn.

Camminammo verso la macchina, aprì il bagagliaio e lei lasciò la sua borsa lì. Poi salì sul sedile posteriore.

“Pronta Riley” le sorrisi.

“Pronta”.   

 

   
 
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