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Autore: Maiky Miker    03/09/2014    6 recensioni
Hunter novello sposo incontra Sebastian e la sua vita verrà sconvolta per sempre.
Liberamente ispirato al film "Imagine me & you".
"Hunter aveva sempre avuto tutto quello che si poteva desiderare dalla vita ma ancora non sapeva che il giorno del suo matrimonio sarebbe stato il momento in cui avrebbe trovato l’unica cosa che ancora non aveva: l'amore vero."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Hunter Clarington, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivò mercoledì e nessuno dei due aveva chiamato o cercato l’altro.
Hunter ci aveva riflettuto lungamente e per quanto volesse Sebastian, e lo voleva come si brama l'acqua nel deserto, sapeva che non sarebbe riuscito ad affrontare quel cambiamento e stava, letteralmente, per impazzire.
Sebastian si teneva occupato per evitare di pensare ad una buona scusa per chiamare Hunter; avrebbe potuto giocare la carta del “ti sei ripreso dalla serata?” oppure un più diretto “perché quel bacio?”, ma suonava tutto troppo patetico e disperato. Nutriva, inoltre, il presentimento che Hunter si sarebbe tirato indietro, che avrebbe fatto finta che non fosse successo nulla o, peggio, che avrebbe negato di avere dei sentimenti per lui, cosa che era ormai palese.
Un presentimento che, purtroppo, rappresentava ciò che Hunter continuava a ripetersi.
Il campanello del negozio trillò e non appena Sebastian alzò lo sguardo dalla pianta che stava curando si ritrovò gli occhi chiari di Hunter.

“Hunter!” Sebastian era visibilmente sorpreso.

“Ti devo parlare!”

“Ti ascolto” Sebastian sfoderò il suo sorriso migliore e si sfilò i guanti da lavoro.

“No, non guardarmi così. Non devi essere felice di vedermi!”

“D’accordo!” disse accigliato. Sentì una brutta sensazione alla bocca dello stomaco.

“La smetti di essere così accondiscendente?”

“Come scusa? Hunter, spiegami, cosa vuoi che faccia? Vieni qui, nel mio negozio, e mi dici che mi vuoi parlare. Ok, parla! Sono qui per ascoltare quale delirante teoria tirerai fuori per negare che non stai provando nulla per me e che non hai tentato di baciarmi!” Sebastian non riuscì a trattenere le parole.

“Cosa vorresti insinuare?”

“Oh smettila, almeno si coerente con te stesso!”

“Vengo qui perché ho bisogno di capire alcune cose e tu mi attacchi?”

“Senti, dimmi quello che mi devi dire e finiamo la cosa qui, ok?”

“Perché fai così? Sei irritante. Stai zitto e ascoltami, cazzo!”

Sebastian chiuse la porta del negozio con un tonfo; non c’era bisogno di far sapere a tutto il vicinato che stava per scatenarsi un ciclone.

“Per prima cosa calmati. Queste scenate sono patetiche persino per te. Io non ti devo niente, ok? E’ stata una serata strana e sì, ho provato a baciarti…forse...ho dei ricordi confusi!” disse Hunter.

“Cominciamo bene…”

“Sebastian…” Hunter era turbato e camminava avanti e indietro per il negozio. “Non so cosa mi succede…”

“Potresti almeno fermarti e guardarmi in faccia?”

“Non ci riesco. Non so cosa succede. Provo qualcosa per te, qualcosa che non posso provare! Sono sposato, ho una moglie fantastica, è una brava persona e l’ultima cosa che voglio è farle del male! Dobbiamo fermare questa cosa, dobbiamo fermarla subito prima di ferire qualcuno.”

Sebastian fu colpito in pieno petto dalla durezza di quelle parole e non riuscì a muovere un muscolo.

“Sapevo che ti saresti tirato indietro, lo sapevo!” la rabbia nella sua voce montò pian piano. “Io sono stato un cretino, ma, ehi, non mi merito nemmeno l’onore di essere guardato in faccia quando vengo scaricato! Hunter, non sarà Jennifer a soffrire, saremo noi due perché io non ci credo che ti stai arrendendo così! Stai vivendo la vita che ti hanno cucito addosso e la detesti, cazzo! La detesti e fingi che vada tutto bene!! Vattene, non voglio più vederti!”

“Non possiamo, lo capisci questo? Non fare il melodrammatico tanto stasera ti troverai un bel ragazzo e dimenticherai la faccenda nel giro di una scopata!” e con queste parole riuscì finalmente a rivolgere lo sguardo verso Sebastian per poi accorgersi del dolore che c’era nei suoi occhi verdi.

“Sei un coglione Hunter! Una vera testa di cazzo!” e così dicendo Sebastian sparì dalla porta che dava sul retro del negozio.

Hunter era stato più duro di quanto avesse voluto.
Era la decisione più giusta. Doveva esserlo. Era la soluzione che non avrebbe ferito nessuno, se non se stesso; ma lui era abituato a sopportare tutta l’amarezza dei sogni infranti.
Invece no, era stato così egoista da non prendere in considerazione i sentimenti di Sebastian.
Sebastian gli aveva dimostrato che ci si poteva innamorare.
Ti sfido ad amarmi
Era stato un invito, non un semplice capriccio.

Vaffanculo. Vaffanculo a tutto.

E per la prima volta nella sua vita fece quello che si sentiva di fare.
Raggiunse il retrobottega e trovò Sebastian appoggiato al muro; un braccio appoggiato e la testa nascosta vicino al gomito.

“Sebastian…”

Il francese non fece nemmeno in tempo a girarsi che le labbra di Hunter incontrarono le sue.
I loro corpi si unirono sospinti dalla passione che li aveva travolti e sconvolti in quei giorni.
Hunter cinse un fianco di Sebastian e con l'altra mano, appoggiata alla sua nuca, spinse ancora di più le loro lingue nelle cavità calde dell'altro.
Sebastian che in un primo momento era rimasto immobile con un braccio sollevato e gli occhi sbarrati rispose al bacio avvolgendo le sue braccia al collo di Hunter.
Hunter era vorace. Non avrebbe mai immaginato che toccare quelle labbra sarebbe stato anche meglio di quanto avesse potuto immaginare. Si chiese come avrebbe potuto tornare a baciare Jennifer dopo quello. Era come se non avesse mai realmente baciato nessuno in tutta la sua vita; il corpo vibrava e la sensazione fu quella di precipitare; solo quelle labbra lo avrebbero salvato.
Si era spinto ben oltre e ora non sarebbe riuscito a fermarsi.
Hunter lasciò la presa per un momento e fissò gli occhi di Sebastian; voleva dire qualcosa ma Sebastian si gettò nuovamente su di lui trascinandolo verso una montagna di fiori freschi che erano arrivati con il carico del mattino.
Si ritrovarono distesi su questa piccola distesa di colori e profumi intensi.
Hunter, sopra Sebastian, fece scivolare la mano sopra i pettorali fino alla ricerca di un lembo di pelle proprio all'altezza dei jeans non smettendo mai di succhiare quelle labbra morbidi e sottili.
Sebastian trovò con più velocità e abilità un varco sotto la maglietta di Hunter e cominciò a far scorrere le sue dita tra i muscoli della schiena e le fossette di Venere.
Hunter, a quel tocco, spinse il bacino verso il basso.

"Ahia" disse Sebastian allontanandosi per un attimo dal viso di Hunter.

"Oddio cosa ho combinato?" Hunter era visibilmente preoccupato.

Sebastian lo guardò e scoppiò a ridere

"Non hai fatto niente, idota. Mi sono punto sul fianco con la spina di una rosa." E riprese a ridere.

Hunter lo fissò e poi cominciò a ridere di gusto con la fronte su quella di Sebastian.

"Hai cambiato idea?" riprese Sebastian.

"Forse..."

"Siamo in un bel guaio vero?"

"Sono un uomo sposato che sta baciando un bel ragazzo nel retrobottega del suo negozio di fiori. Io non lo chiamerei guaio, direi che è un disastro di proporzioni epiche."

"Non sembri molto dispiaciuto..."

"Non lo sono, sei forse l'errore migliore che potessi mai fare!"

"Confortante..."

"Non è quello che intendevo...cioè non è giusto ciò che stiamo facendo ma sentivo che avevo bisogno di questo..." e le labbra si ritrovarono di nuovo.

"E cosa mi dici di fare la cosa giusta?" lo provocò ancora Sebastian.

"Dobbiamo davvero parlarne adesso?!"

Sebastian sorrise.

"Allora continua a baciarmi per farmi stare zitto!"

Hunter sospirò scuotendo la testa con un sorriso sbilenco.
Il bacio diventò presto intenso, selvaggio e bollente, ma un rumore nel negozio li fece fermare e zittire.
Il campanello.
Era entrato qualcuno.
Sebastian mise la mano davanti alla bocca di Hunter facendo segno di non parlare.

"Sebastian!" una voce femminile riecheggiò nella stanza.

Il gelo.
Jennifer.

"Shhh...sistemo tutto io!" sussurrò Sebastian "Arrivo, solo un secondo!" aggiunse urlando.

Hunter, pallido come un fantasma, si accovacciò a terra di fianco a quel letto di fiori mentre Sebastian si sistemò la maglia sotto il grembiule, fece un respiro e spinse la porta che portava al negozio.

"Posso esserle...Jennifer, che sorpresa! Che ci fai da queste parti?"

"Ciao Sebastian, posso disturbarti un attimo?"

"Si certo..."

"Mi vergogno un po' a chiederlo anche perché ci conosciamo da poco...si tratta di Hunter..."

Hunter, nonostante fosse nel magazzino, poteva sentire benissimo le voci nel negozio. Alzò il viso e tese l'orecchio quando sentì il suo nome.

"È successo qualcosa?"

"Diciamo che da quando siamo sposati lo trovo cambiato, non lo riconosco più...sento che mi nasconde qualcosa...non è che te ne ha parlato quando siete usciti?"

"No, non mi ha detto nulla di strano..."

Sebastian mantenne una calma apparente.

"Nemmeno del suo lavoro, se ho fatto qualcosa di male, se ha conosciuto qualcuna..."

"Pensi che ti tradisca?"

Hunter strinse i pugni per la rabbia e lo sconforto.
Sebastian si sentiva di fronte ad un plotone d'esecuzione pronto a fare fuoco al segnale di Jennifer.

"Dove siete stati domenica sera? È tornato a casa in condizioni pietose e non ho avuto la forza di guardarlo e parlargli...dimmi la verità è stato con te tutto il tempo?"

"Si siamo stati a bere in un locale poi dato che diluviava ci siamo rifugiati in un altro locale e abbiamo bevuto qualcosa."

"Preferirei che non lo incitassi a bere..."

"Scusami?"

"Hunter si fa coinvolgere troppo e, non è come te...quindi non coinvolgerlo nella tua vita..." disse seccata.

"Pensi che io abbia una cattiva influenza su di lui? Cosa siamo al liceo? Hunter è la persona più seria che io conosca e penso possa ragionare da solo!"

"Il mio era un suggerimento..." ancora quel tono di chi si sentiva migliore.

"Suonava più come una minaccia. Se hai paura di perdere il marito dovresti accorciare ancora di più il guinzaglio al quale lo tieni legato...il mio è un suggerimento, eh! Inoltre dovresti chiedere queste cose a lui, non a me!"

La tensione era alle stelle mentre Hunter ascoltava inerme l'inizio di un conflitto che non avrebbe avuto ne vincitori ne vinti.

"Come credi...ero qui per mettere in chiaro le cose. Non posso chiedere a lui, se mi dicesse che c’è qualcosa che non va potrei farcela e sarebbe tutta colpa mia!”

"Ora scusami ma ho molto da fare...Ciao." chiuse il discorso Sebastian.

"Ciao."

Sebastian attese che Jennifer si allontanasse per rientrare nel retrobottega, ma quando aprì la porta vide l’uscita sul retro aperta.
Hunter era fuggito imboccando la via del parco.
Sebastian si lanciò all'inseguimento.

“Hunter…Hunter aspetta!”

"Ho sentito tutto Sebastian..." Hunter camminava svelto precedendo Sebastian di qualche passo.

"Lo so..."

"Non voglio...stava per scoprirci!" Hunter si fermò di botto rivolgendo lo sguardo all'altro.

"Ma non l'ha fatto!”

"No, non posso...hai sentito? Sospetta qualcosa, mi ha sentito tornare a casa ubriaco, la sto deludendo..."

"Non è mica tua madre!"

"Tu non capisci...è pur sempre Jennifer e non voglio ferirla."

"Ne stiamo discutendo ancora?"

"Si, ne discutiamo ancora. Hai sentito quello che ha detto? Pensa che sia colpa sua…"

“Allora trova una soluzione!”

“Quale?” urlò disperato Hunter.

Sebastian esitò un attimo.

“Dimmi di sparire!” era freddo come non lo era mai stato. “Dimmi che è quello che vuoi e io non mi farò più vedere!”

“Tu vuoi questo?”

“Io voglio te, Hunter!” e la freddezza si trasformò in un singhiozzo.

“Sebastian…” Hunter stava per crollare, gli occhi si erano riempiti di lacrime ma non riusciva a piangere “Sebastian, non posso…”

“Lo so…lo so…Hunter, ce la faremo. Andremo avanti.”

Sebastian sentì il mondo intero sgretolarsi attorno a lui.
Non ce l’avrebbe mai fatta; stava mentendo a se stesso e a Hunter.
Lo raggiunse con un abbraccio bagnato dalle lacrime che aveva nascosto fino a quel momento.

“Fammi una promessa. Non dimenticarmi.” sospirò piano
Sebastian.

“Non avrò altri ricordi che te.”

E staccandosi presero direzioni diverse.

 

Note dell'autrice
Quanto mi odiate da 1 a 100?!
Si le cose sembravano essersi risolte, la passione travolgente li ha colti su un letto di fiori, ma, ahimè, è sbucata Jennifer e i sensi di colpa di Hunter.
Il finale è triste (lo è anche nel film, ve lo assicuro) perchè nonostante ci sia l'amore, non possono stare insieme.
Sebastian rinuncia a Hunter.
Hunter rinuncia a Sebastian.
Nessuno dei due ne esce vincitore e speriamo che si accorgano presto che non è una battaglia che possono permettersi di perdere.
Alla prossima.
Un abbraccio *passa fazzoletti*
Maiky

   
 
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