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Autore: Itsallforzayn    03/09/2014    23 recensioni
A volte crediamo che alcune cose non potranno mai accadere, le riteniamo surreali.
Altre volte però può succedere l'opposto di ciò che una fan potrebbe immaginarsi. La storia di una ragazza, di come cambierà la vita di Zayn, di come scopriranno l'amore e il sacrificio l'uno con l'altro. Una storia in cui spero che ogni fan possa immedesimarsi, mi fa sognare e spero faccia lo stesso con voi.
-"Brooklyn, non pensare, chiudi gli occhi e libera la mente, siamo soli, qui c'è il vuoto"
-"Mi sento viva"
****
-"Mi sto innamorando di te Zayn, non di ciò che sei, di te"
Lui non rispose, sentii la sua mano fredda posarsi sulla mia guancia, mi accarezzò.
-"Cosa significa questo silenzio?"
-"Non ti ama chi amore ti dice, ma ti ama chi guarda e tace"
****
-"Ormai io ci sono dentro Brook, con tutto me stesso, mi hai fatto capire cosa significa felicità,pur non avendo niente, non permetterò alla mia carriera di portarmela via"
- "Non possiamo Zayn, non è possibile"
Odiavo quel suo essere ragionevole, quel suo veder sempre la verità, ma non le avrei permesso di andare via da me.
-"Farò in modo che diventi possibile."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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  • Capitolo 1• -"The day they met" 

    -"Brooklyn, non pensare, chiudi gli occhi e libera la mente, siamo soli, qui c'è il vuoto"
    Sentii Zayn avvicinarsi sempre di più a me, sentii il suo fiato premere sul mio collo e farsi sempre più presente, la sua guancia sfiorò la mia e un brivido percosse tutto il mio stomaco, sentii le sue mani posarsi delicatamente sul retro del mio collo e abbassarsi sempre di più lungo il braccio, sfiorando la mia pelle d'oca fino ad arrivare a congiungersi alle mie mani, le accarezzò.
    Aveva ragione, lui aveva ragione, in quel preciso momento per me...c'era il vuoto, il vuoto attorno a noi, tanto da non sentire un minimo rumore se non i battiti del mio cuore che coprivano i suoi. Nella mia mente, nella mia mente c'era il vuoto, talmente tanto vuoto che quell'attimo mi sembrò il più vivo che mai avessi provato nella vita, fu li che capii che quello significava vivere.
    Le sue dita fredde iniziarono ad intrecciarsi alle mie come se dovessero riscaldarsi. In quel momento stava a me se credere nella realtà di ciò che stava accadendo oppure nella fantasia, decisi di crederci.
    Un mio sospiro ruppe il silenzio e il gelo che si era creato fra noi.
    -"Mi sento viva."

    -"Tra due minuti uscite ragazzi, mettetevi in posizione sulle pedane"
    -"Via con la base di Midnight Memories"
    -"I gas fumogeni sono pronti per la prima canzone e l'uscita?"

    Le solite mille voci che una sopra l'altra davano le stesse identiche indicazioni, ogni volta, ogni settimana, ad ogni concerto, ormai era diventata quotidianità per me. Persone che camminavano a passo svelto da un lato all'altro del backstage con liste in mano e auricolari all'orecchio.
     Sentii strattonarmi da dietro e vidi che un tecnico stava riposizionando il microfono nei miei jeans.
    - "Così va meglio Zayn" mi disse dandomi una pacca sulla spalla.
    Io non risposi, lo guardai con indifferenza e mi girai, anche se avrei voluto scendere da quella pedana sulla quale mi avrebbero riportato con forza.
    -"One Direction, One Direction, One Direction."
    Non so il perché le urla delle fan mi sembravano sempre più intense e forti ad ogni concerto, o era davvero così o ero io che stavo impazzendo.
    La pedana iniziò ad alzarsi lentamente e il fumo mi annebbiò la vista, i miei unici pensieri in quel momento furono tutti i contro del mio lavoro, la troppa pressione dei giornalisti, non avere mai un attimo per sè, arrivare a delle volte in cui ti senti in gabbia, la relazione con Perrie che non funzionava nella quale c'era ancora più pressione per la storia del fidanzamento, forzato aggiungerei.
    Tanti vorrebbero avere la fortuna che ho io in questo momento e stare su questa pedana, ma pochi hanno idea di ciò di cui ti devi privare per essere al mio posto, e non è per niente facile farlo.
    Per la centesima volta ci esibivamo a Londra, pensai di conoscere a memoria ogni angolo di quell'arena ormai.
    La musica assordante e le urla delle fan si facevano talmente invadenti da far perdere i sensi almeno un secondo, tutte quelle persone li per te a urlare e dimenarsi, a volte ti chiedi come sia possibile, e altre volte gli sei semplicemente grato. Straziante è però rendersi conto che non provi più l'entusiasmo di una volta, la voglia di correre lungo quel palco e gridare a scuarciagola, non provare più brividi quando senti le fan acclamarti e acclamarti ancora sperando anche solo in un tuo minimo cenno. La magia di una volta non c'era più, o almeno non per me, avrei voluto essere spensierato come gli altri, ma c'erano troppe, troppe pressioni per i miei gusti.
    Iniziai a camminare lungo il palco sotto le note di Midnight Memories come apertura del concerto, fumo, luci, urla, pianti. Canzone dopo canzone stavamo arrivando alla chiusura, una delle ultime canzone fu "Right Now" molte parti eran le mie ed è sempre stata una delle mie canzoni preferite...per le parole, il ritmo, mi descriveva.
    Guardai le fan mentre la cantavo, quello che però loro a volte non realizzano è che noi non vediamo loro come loro vedono noi, le ragazze nel parterre sono tutte ammassate per cercare di prendere l'inquadrazione migliore per la foto o il video, a mala pena si riesce a vedere i loro visi, mentre quelle sugli spalti, be in quel caso vedi solo delle luci con dietro il buio o ancora meglio senti solo delle grida, quella è una sensazione indescrivibile,o meglio lo era per me, ormai era diventata una normalità.
    Mi sedetti cantando il ritornello, riuscii a vedere a malapena i visi delle ragazze nelle prime file del parterre, le poche che vedevo o urlavano o piangevano, urlavano e mi chiedevo se stessero almeno capendo quello che dicessi nella canzone, riuscivano addirittura a coprire la mia voce.
    -"Right Now, I wish you were here with me, cause right now, everything in new to me..."
    Quelle parole erano vere, però non capivo nemmeno io di cosa avessi bisogno con me in quel momento,qualcuno, o ancora più semplicemente qualcosa, avrei voluto con me tranquillità e silenzio, staccare un attimo la spina.
    -"You know I can't fight the feeling, and every night I feel it, right now I wish you were here with me."
     Mentre cantai il ritornello notai qualcosa, qualcuno, stavo guardando le ragazze nel parterre per vedere ancora una volta il loro entusiasmo e i loro pianti per la mia voce, cose che non riuscivo a spiegarmi ma che riusciva a darmi quella minima spinta in più.
    Il mio sguardo si disperse nella folla, notai una ragazza, riuscii a intravedere i suoi capelli sciolti, bagnati dalla pioggia mi pareva, la musica si stava facendo sempre più lenta e bassa nella mia mente, come se stesse diventando un sottofondo a ciò che i miei occhi guardavano.
    Lei non urlava, non saltava, non piangeva, e non cantava seguendo il labbiale della parte di Harry come tutte le altre, lei mi stava guardando, immobile ed incantata, quasi senza accorgersene delle spinte e le grida delle ragazze che la circondavano, i suoi occhi erano rivolti verso di me, e non so come riuscii a vederli in mezzo a quella confusione, ma parevano profondi, come se lei fosse davvero li per un motivo, come se per la prima volta mi sembrasse reale ciò che lei stesse provando pur non sapendo chi fosse, arrivai al punto di capire ciò che sentiva, i suoi sentimenti trapassarono i miei, e non so come fu tutto così chiaro, senza segreti o secondi fini per una volta.
    Sentii trascinarmi dalla maglietta e poi una pacca sul retro del collo. Erano Liam ed Harry che stavano andando verso l'inizio del palco dove c'erano i batteristi e i bassisti.
    Partirono delle scintille dai lati del sotto le note di What makes you beautiful, non mi accorsi nemmeno dell'inizio della canzone.
    Mi alzai e seguii i ragazzi verso l'interno del palco, non volevo perdere quella ragazza però, non capii nemmeno io cosa mi stesse prendendo, non riuscivo a capire se fosse un'illusione, forse era il periodo così, forse tra tutte le cose che mi stavano succedendo riuscii a trovare tranquillità in quello sguardo nero e buio a causa delle luci offuscate, che però ai miei occhi arrivava ben chiaro, forse perché nulla stava andando come io avrei voluto e per la prima volta mi lasciai trascinare da qualcosa che non eran urla e pianti, forse perché fui io a notare lei e non lei a volersi far notare da me.
    Non avevo mai notato una fan prima d'ora,son sempre stato grato per tutto quello che fanno e per quanto loro ci amino, incondizionatamente da tanti fattori, però non sono mai stato così sentimentale come potevano essere Harry o Niall, non ho mai avuto quell'approccio particolare che magari loro riuscivano ad avere, son sempre rimasto passivo davanti a quel tipo di cose, proprio perché non è nel mio carattere comportarmi diversamente, ma ora non ero più indifferente, ero preso.
    -"So c-come on, you got it wrong, to prove I'm right I put it in a so-o-ong, I don't know why, you're being shy, and turn away when I look into your eyes".
    Mentre stavo cantando il mio pezzo mi avviai di nuovo lungo la passerella del palco dove era quella ragazza, andai nello stesso punto in cui ero e rimasi in piedi, durante il ritornello camminai avanti e indietro per non rimanere li immobile, ma i ragazzi capirono che stavo cercando qualcosa, così provai a rimanere indifferente e andai dalla parte opposta, non volevo far capire nulla dato che non capivo nemmeno io perché lo stessi facendo e soprattutto a che conclusione volessi arrivare.
    Come chiusura del concero era in programma Best Song Ever, prima di cantarla andammo a cambiarci per mettere gli stessi abiti che avevamo nel video, andando verso l'inizio del palco per scendere la rividi, rividi quello sguardo e la musica divenne di nuovo un sottofondo per me, volevo sapere chi lei fosse, scesi le scale.
    -"Ragazzi nel back stage in fretta dovete cambiarvi"
    -"Dove sono i vestiti? Portarteli qua"
    -"Tra 4 minuti devono uscire "
    -"Zayn andiamo, non abbiamo tempo"
    -"Un secondo solo prendo un po d'aria".

    Andai dal capo della sicurezza, Gimmy mi pare, non ricordavo uno di quei nomi che non fosse Paul.
    -"Dovrei chiederti un favore" gli dissi io a testa bassa guardandomi dietro.
    Lui si girò verso di me sorpreso perché gli stessi parlando, non parlavo con nessuno solitamente prima dei concerti, eran tutti uguali per me.
    -"Dimmi Zayn ti ascolto"
    -"Ho visto una ragazza in parterre, lungo la passerella del palco, vorrei sapere chi è".
    Lui mi guardò spaesato, come se non stessi dicendo io quelle cose, sbarrò di nuovo gli occhi e borbottò
    -"Bhe, insomma posso provarci ma, devo scendere nelle transenne del parterre e dovresti dirmi chi è"
     Io mi guardai di nuovo intorno e mi avvicinai al suo orecchio
    - "Vieni dalla parte destra del palco davanti le transenne, guarda il punto dove mi siedo e la troverai li davanti"
    -"Zayn non credo che..."
    Io lo interruppi, dovevo sapere chi fosse.
    -"La noterai subito, se vedi una ragazza che non urla, che mi guarda, allora è lei, indicamela e ti farò un cenno, altrimenti lasciamo stare."
    -"Va bene."

    Vidi che andò verso il parterre e io raggiunsi i ragazzi per cambiarmi, erano quasi pronti.
    -"Maybe is the way she walked, straight to my heart and stole it, through the doors and pass the guards..."
    Iniziò la canzone finale del concerto, i ragazzi andarono lungo la passerella con passo deciso oppure correndo, salutando le fan e facendo i soliti passi di danza che in realtà non sappiamo fare, anche a me sarebbe piaciuto aver quell'atteggiamento, ma in quel momento mi stava passando ben altro per la testa. Cantai il mio pezzo e nel frattempo mi avviai verso la parte destra del parterre, salutai le fan che costantemente gridavano il mio nome, pareva volessero far sparire le loro corde vocali.
    Mi sedetti nello stesso punto di prima, il capo della sicurezza era proprio li sotto di me.
    Le fan erano ancora più chiassose e urlanti per l'ultima canzone, non riuscivo più a riconoscerla, Gimmy mi indicava ragazze a caso ma nessuna era lei, c'erano ragazze con cartelloni, sciarpe, bandane, cellulari, videocamere in mano, di tutto, tanto da non capire più nulla.
    La canzone continuava e continuava e mentre gli altri andavano da una parte all'altra del palco, sempre con più enfasi e euforia, io rimasi li, e dicendola tutta non era il contesto e la canzone più adatta per rimanere seduti, ma poco importava.
    Ad un certo punto Gimmy si spostò ancora più avanti, indicò una ragazza, strizzai gli occhi per vedere meglio, le luci e i gas fumogeni annebbiarono la mia vista, mi sembrò lei, aveva un telefonino in mano e stava filmando verso di me, almeno credevo fossi io, non riuscivo ad essere sicuro però che fosse lei. Gimmy puntò il dito verso di lei e la indicò di nuovo
    -"È lei Zayn, te lo garantisco"
    Cercai di comprendere il suo labbiale tra la folla, ma non riuscii a capire niente di ciò che mi stava dicendo, mi alzai in piedi e mi avvicinai ancora di più al bordo del palco.
    Era lei, era lei che mi aveva guardato in quel modo, non so da cosa potevo dirlo ma quegl'occhi, o meglio quello sguardo lo riconoscevo pur non riuscendo a metterlo a fuoco. Feci un cenno a Gimmy e gli alzai il pollice, mi girai e corsi verso gli altri.
    -"And we danced all night to the best song ever, we knew every line now I can't remember..."
    Vidi Gimmy che parlava a questa ragazza, mi sembrò che le stesse facendo spazio in mezzo a tutte per portarla nel backstage, si stava avvicinando sempre più alla parte posteriore del parco, fino al punto in cui non riuscii più a vedere dove fossero, la cosa importante però era che lei fosse li.
    Non avevo idea del perché l avessi fatta portare nel backstage, non avevo idea di cosa dirle, forse un semplice ciao, o forse fare una foto o un autografo come ho sempre fatto d'altra parte, l'unica cosa che sapevo era che non mi ero mai posto domande e problemi simili. Forse stavo davvero raggiungendo il limite, tanto da arrivare a fare cose del genere.
    La canzone era finita, sentii due botti assordanti al cielo e delle luci che cadevano davanti ai miei occhi, il concerto era finito, io e i ragazzi ci mettemmo uno di fianco all altro, facemmo l'ultima corsa intorno alla passerella del palco,guardai in mezzo alla folla ancora per salutare le fan e riuscii a vedere solo mani alzate, luci e qualche cartellone qua e la, mentre la musica assordante mi rimbombava nella testa e il fumo mi aveva ormai dato al cervello. Scendemmo dal palco e la prima cosa che feci fu togliermi quella stupida giacca di pelle che da protocollo dovevo indossare ogni volta.
    I ragazzi andarono in camerino, io mi soffermai un attimo, stavo camminando in mezzo a mille tecnici, scenografi, truccatori, stilisti, non avevo mai visto una di quelle facce o forse non ci avevo mai prestato attenzione, so solo che spingevo tra loro per cercare Gimmy e quella ragazza, il mio sguardo si disperse in ogni angolo del backstage, dal basso all'alto da destra a sinistra.
    Aprii una porta che mi porto in un corridoio, andavo a passo veloce senza nemmeno capire dove fossi o cosa stessi facendo, mi passai una mano sulla fronte per togliermi il sudore iniziando a guardarmi intorno e poi mi sistemai il ciuffo come d'abitudine. Ad un tratto sentii una voce, con tono basso, ma che voleva farsi sentire
    -"Zayn, Zayn dove stai andando vieni qui"
    Mi girai e vidi Gimmy, feci un sospiro, l'unica cosa che riuscii a fare fu mordermi il labbro dal nervoso andando verso di lui con passo svelto e deciso, l'unico rumore presente era quello dei miei passi sul pavimento.
    -"Dov'è lei?"
    -"Seguimi"
    mi disse lui prendendomi per il braccio.
    Aprii un'altra porta del backstage, non avevo idea ce ne fossero così tante. Mi guardai intorno, era una stanza tutta bianca con sedie e tavolini qua e la con sopra diverse apparecchiature per il suono presumevo, al lato sinistro, su una sedia in fondo alla stanza vidi lei, feci cenno a Gimmy di andare via e mi voltai a chiudere la porta.
    C'era un silenzio tale da sembrare assordante, quella ragazza a mala pena mi guardava, anzi teneva la testa bassa e gli occhi fissi al pavimento.
    Io rimasi per più di due minuti contro la porta, non sapevo cosa fare o cosa dire, sapevo solo di essere nervoso, e sapevo di non essere in grado di approcciare. Continuavo a mordermi le labbra, facendo sospiri profondi guardando intorno a me stesso e toccando il mio ciuffo di continuo, in tutto questo, lei guardava dritto, non me, forse le mie scarpe, feci una faccia stranita come per capire che diavolo stesse fissando, almeno non più il pavimento.
     Decisi di fare io il primo passo, allo stesso tempo pensai che diavolo stessi facendo, qualsiasi altra ragazza mi avrebbe come minimo già strappato un braccio, mentre lei era immobile su quella sedia, mi sembrò di essere da solo in quella stanza.
    Feci un altro respiro profondo, mi girai verso di lei guardandola e poi alzando gli occhi al cielo, quelle furono le uniche reazioni che riuscii ad avere.
    -"Ciao" dissi io con voce bassa passandomi una mano tra i capelli e impugnandomeli come se volessi staccarmeli.
    Ci furono diversi secondi di silenzio, il sul sguardo non so distoglieva da terra, sembrava i suoi occhi volessero gridare.
    Sentii una voce, sottile, leggera e fine
    -"Ciao."
    Alzò gli occhi e mi guardò, mi guardò come se ciò che avesse davanti non fosse realtà, notai che stava respirando pesantemente, la sua voce tremava.
    In tutto quello io non sapevo cosa fare o cosa dire.
    -"Ti...ti senti bene?" le domandai io.
    Alzò lo sguardo verso di me e mi fece cenno con la testa di si, io a mia volta ricambiai annuendo.
    Andai a sedermi vicino a lei, appoggiai le mani ai miei jeans, feci un sospiro, non sapevo perché ma mi sentivo agitato, ansioso, impotente difronte a un comportamento simile di una fan, non spettava a me ma lo feci.
    -"Come ti chiami?"
    -"Brooklyn"
    mi disse lei guardandomi e facendo un sorriso.
    Non capivo, non capivo davvero perché quel sorriso mi trasmise emozioni, o perché i suoi occhi mi sembrassero così veri, so solo che dentro quello sguardo riuscivo a intravedere me stesso, ciò che provava sembrava così nascosto, ma ai miei occhi era così chiaro. Avrei voluto dire mille cose, fare mille domande, cosa che avrebbe voluto fare anche lei, rimanemmo a guardarci, zitti.
    Lei passò la lingua fra le labbra e sorrise, distolse lo sguardo da me per porlo a terra per poi guardarmi di nuovo. In quel momento capii davvero che le emozioni, quelle vere, non parlano, il silenzio parlava da sè per entrambi, c'era quel briciolo di imbarazzo e complicità che non riuscivo a spiegarmi, so solo che in quello sguardo io mi perdevo, trovavo pace, tranquillità, cosa che non avevo da troppo tempo, e cosa di cui avevo davvero bisogno.
    Si chiamava Brooklyn.



    Spazio autrici:

     Ciao a tutte,giusto per dire qualcosa di me, mi chiamo Vittoria ho 16 anni e faccio il liceo linguistico:) anyway, ecco il primo capitolo (finalmente sono riuscita a mettere le modiche che volevo).
    Inanzitutto volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno letto la storia e che hanno recensito. Scrivo di Zayn perchè mi ha sempre colpita, mi ha sempre incuriosita, inutile dire che lo amo, davvero tanto, per ogni cosa credo e voglio provare a parlare di lui cercando di immedesimarmi nel suo personaggio al massimo, spero di riuscirsi ovviamente.in questo primo capitolo non c'è molto da capire, se non la "stanchezza" di Zayn e la tranquillità che cerca e che riesce a trovare in questa fan. Per ora si sa poco di lei, vi dico solo che sarà una ragazza partcolare e nel secondo capitolo capirete meglio. Spero, come ho già detto che vi possiate immedesimare in lei e spero di riuscire a trasmettervi le stesse emozioni che provo io scrivendolo. Ho detto tutto, grazie ancora a chi ha recensito e non, e se passate mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, anche critiche in modo da poter migliorare. Ci sentiamo al prossimo capitolo, un bacio a tutteeeeee e grazie:)
    Vitti xxx <3

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