Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: cagosoldi    09/09/2014    1 recensioni
"Smettila cazzo, vaffanculo."
"Ross io.."
"No vai via Harry, va via."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Un ragazzo dai capelli biondi attirò la mia attenzione, sbatteva ripetutamente le mani vicino ai vetri del buss che stava per partire, aveva gli occhi chiari e un viso squadrato da una mascella tesa, era alto e molto muscoloso. Le porte del buss si aprirono rivelando un biondino dai coglioni in fiamme che camminava alla ricerca di un posto libero, si sedette sul sediolino davanti al mio, continuai a fissarlo finchè non mi colse di sorpresa esordendo con tono arrogante. “La smetti di fissarmi?” si girò di scatto, aveva degli occhi bellissimi. “Non ti stavo fissando!” cazzo merda cazzo merda, cazzo merDA! “Bhe, peccato!” e con questo si girò e non mi rivolse più la parola. Dopo due fermate il buss finalmente accostò nel parcheggio della mia scuola, bhe che dire su quest’ultima, era di un giallo canarino e aveva finestre bianche, un gande giardino e molti alberi, punto. Non c’era niente di bello, anche i ragazzi non erano un granchè. “muoviti!” mi disse una ragazza bassina dai capelli marroni. “o-oh si scusa” balbettai qualcosa di incomprensibile ad un orecchio umano e scesi dal buss, direzione “palestra”. A passo svelto raggiunsi gli spogliatoi della palestra, oggi alla prima ora avevo educazione fisica, bene se il buongiorno si vede dal mattino allora oggi continuo a dormire, pensai, risi mentalmente alla mia battuta geniale. Ho sempre odiato sudare a scuola, cioè che senso ha? Capelli in disordine, guance arrossate, vestiti sudati e chi ne ha più ne metta, è troppo per una che non ama particolarmente fare sport. Una volta raggiunto il mio armadietto aprii la borsa e spensi il telefono, mi cambiai velocemente e riposi borsa e vestiti puliti all’interno dello sporco e sudicio armadietto di metallo rosso. “Dai Benson, sei in ritardo!” Urlò il professore puntando il dito nella mia direzione, tutti gli sguardi armai erano puntati su di me, in quel momento avrei tanto desiderato sprofondare sotto terra e incontrare satana, cioè io voglio un suo autografo e un cazzo di selfie insieme a lui, sai che figata! “Mi scusi professore” balbettai, bene andiamo di male in peggio Ross, dai cazzo continua così, ci manca solo che arrossisci, stupida capra che non sei altro! “Hey, piacere” mi girai e vidi una piccola e magrolina ragazza dai capelli biondi che mi fissava, aveva un sorriso molto amichevole(?) “ciao, piacere mio, sono Ross” non esitai a risponderle. “Io sono Giovanna, sono nuova e vedo che le persone qui sono tutt’altro che amichevoli!” risi. “Si bhe è vero, sono tutti abbastanza montati da queste parti!” “ SMETTETELA DI PARLARE E INIZIATE A CORRERE!” il professor John interruppe la nostra breve chiacchierata, la classe iniziò una lenta e scorrevole corsa in fila indiana attorno al campo di pallavolo, era il mio sport preferito, non giocavo da professionista ma me la cavavo abbastanza bene. “OK RGAZZI OGGI INIZIAMO CO…” Il professore non concluse la sua frase poiché l’attenzione di tutta la classe ,lui compreso, fu catturata dal rumore della porta della palestra aprirsi e di conseguenza chiudersi rivelando la figura di un ragazzo riccio dagli occhi verdi, il solito montato che arriva tardi alle lezioni, pensai. “STYLES E’ IN RITARDO!” urlò il professor John.
  
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