Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Batyfe    10/09/2014    0 recensioni
'' Il ragazzo le accarezzò dolcemente il viso come se fosse un cuscino di piume in tutta la sua dolcezza. Quei due diamanti azzurri la studiarono con ammirazione, come si guarda a un antico tesoro. La ragazza tremava sotto il suo tocco mentre il suo viso era incantato da quella vista paradisiaca.''
O almeno questo era quello che stava leggendo Kendra nella Hall della sua nuova scuola mentre una miriade di ragazzi si dirigevano alle loro classi.
''Sciochezze'' pensò e infine si alzò per iniziare a vagare nei corridori come i suoi compari.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rassegnata al volere dei gemelli e scrivania ( così li avevo soprannominati) mi diressi, questa volta realmente, verso i miei ultimi cinque minuti della mia prima lezione al college. Presi la strada inversa alle camere e, oltrepassando una miriade di corridoi, feci suonare i miei passi nelle assi di legno del pavimento. Dopo una porta a due ante di vetro si trovava l'area classi. La mia, secondo il foglio che avevo ancora in mano, era la prima a destra,mentre, per la seconda lezione, avrei dovuto entrare nella terza a sinistra. Bussai con le nocche lentamente prima di aprirla sempre con pazienza sperando che la campanella suonasse proprio in quel momento.
"Permesso" sibilai intromettendosi la testa dentro alla stanza. 
Una voce roca e una giovanile mi diedero il permesso. La seconda, la riconobbi, era quella di Ryan, il ragazzo che la mattina prima era nella mia nuova camera a spiegare alla mia conqilina che non ero un'impostora. L'altra,invece, apparteneva a un uomo in carne seduto dietro alla cattedra, molto probabilmente uno dei miei insegnati.
"Bongiorno" sussurrai.
Nessuno rispose. Davanti al tavolo del professore il giovane Ryan, con una faccia da posseduto, spiegava al suo maestro la sua teoria.
Avanzai tra i banchi e mi sedetti in un posto vuoto in fondo alla classe. Però qualcuno fischiò prima che potessi appoggiare le natiche sulla sedia di legno.
" Quello è il suo posto" disse Natalie indicando Ryan ancora intento a convincere il suo superiore. 
Mi ristabilizzai e mi diressi nel banco accanto alla mia coinquilina.
" Perciò... Ryan è un sapientone?" chiesi a bassa voce. 
" Diciamo che ama far perdere tempo con cose inutili" rispose. 
Proprio in quel momento la campanello squilló debolmente, quasi impercettibile all'orecchio umano. Tutti si alzarono. 
" Io non ho niente alla seconda ora... Forse potremmo andare a mangiare qualcosa" proposi alla ragazza. 
" Oh, scusa... ho geografia... ma alla terza sicuro"
"Non posso io" terminai.
Mi incamminai verso la porta iniziando a capire il mio destino di rimanere sola
" Ci vediamo in camera" gridò Natalie da dietro.
Annuii con la testa sempre girata verso l'uscita.

Appena entrai nella mensa un odore acre mi entrò dalle narici e mi invase i polmoni. La stanza era un grande salone mal dipinto di bianco con chiazze giallastre ogni tanto. Tre file di banchi si issavano dal pavimento con una trentina di sedie ciascuna. Subito all’entrata c’era una piccola stanza con un muro aperto da cui gli studenti potevano prendere il proprio pasto. Mi accodai dietro  a un ragazzo bassino e un pelo pelato e aspettai il mio turno. Non c’era molto da scegliere e nemmeno la qualità era ottima, ma era sempre e comunque cibo. Optai su un’insalata verde, che di verde aveva quasi il colore e dei pomodori freschi. Presi una pagnotta dall’aria stantia e andai a sedermi in fondo ai tavoli a destra, vicino a una porta di emergenza. Mi guardai un attimo in giro e poi tornai sul mio pasto. Con la forchetta infilzai un pomodoro e me lo porta alla bocca.

‘’Ciao’’ disse qualcuno alla mia sinistra.

Mi girai di scatto. Un ragazzo si ergeva al mio fianco.

‘’Zayn’’ si presentò.

‘’Sono una specie di fotografo/artista del college’’ continuò.

Lo guardai bene. Aveva una barbetta che gli disegnava perfettamente il viso. Occhi marroni, capelli neri e denti bianchi come il latte finivano di marcare i suoi tratti principali. Aveva un accento britannico ma i suoi tratti mi ricordavano l’Asia meridionale. Molto probabilmente Pakistan o paesi adiacenti.

‘’Mi chiedevo... avrei bisogno di un modello e, la prima volta che entro in questo posto, ne trovo una... bella, bella da morire’’ disse.

‘’Io...io non sono come dici tu’’

‘’Chi stava parlando di te? Dicevo la cuoca’’.

Raggiunsi con gli occhi la signora: una donna non molto giovane con capelli legati sotto a una cuffia. Era un po’ in carne ma non obesa. Da quello che si riusciva a vedere aveva un viso serio e impegnato.

‘’Ha dei bei occhi’’ dissi.

‘’Era uno scherzo. Che ne diresti di essere la mia musa’’ mi propose.

‘’Mi dispiace, ma rimarrò qua per altri quattro giorni e sono molto impegnata con lo studio. Non che mi dispiacerebbe, ma non ho tempo’’ mi scusai.

‘’Va beh, se cambi idea...’’ prese un tovagliolo e scrisse dei numeri sopra.

Gli sorrisi leggermente inarcando il labbro verso destra.

‘’Ci vediamo’’ mi salutò.

Ricambiai il saluto e lo guardai uscire dalla mensa.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Batyfe