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Autore: jessthesohodoll    20/09/2014    2 recensioni
Lui è il miglior agente che lo SHIELD abbia mai avuto.
Lei è un'agente sotto copertura nella sua missione.
Un casinò li farà incontrare.
Una Missione gli farà innamorare
[007-AU]
Genere: Azione, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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There's a man who leads a life of danger
To everyone he meets he stays a stranger
With every move he makes
Another chance he takes
Odds are he won't live to see tomorrow

 

L'Hub era di sicuro un posto completamente diverso da quelli che era abituato a frequentare. Era il quartier generale della sua agenzia, e c'era gente che correva da tutte le parti in maniera frenetica. Nessuno sembrava prestargli attenzione, anche se lui sapeva bene che non era così.

 

Ecco perchè Grant odiava quel posto. Ogni volta che entrava dentro quelle stanze, ogni attenzione ricadeva su di lui, e lui era abituato a ben altre attenzioni.

 

“Il Figlioccio del capo” era il nomignolo che quasi ogni agente gli aveva affibbiato e solo perchè Coulson era il direttore e si fidava soltanto di lui nelle missioni più importanti.

 

Questo, ovviamente, aveva scatenato le invidie di qualche collega.

 

“Buon giorno Ward” disse Simmons allegra appena Ward attraversò le porte del loro laboratorio.

 

Era stato convocato dal duo FitzSimmons per provare nuovi gadget, e se non fosse stata per l'amicizia che lo legava ad entrambe non sarebbe neanche uscito dalla sua camera di hotel quel giorno.

 

Leo Fitz e Jemma Simmons erano i capi del dipartimento Ricerca e sviluppo dello SHIELD e avevano il compito di progettare tutti i gadget che poi avrebbe dovuto usare in missione. Ward era molto amico con loro anche se, dopo un po', lo terrorizzavano. Gli ricordavano terribilmente le due gemelle di Shining, sopratutto perchè i suoi due amici avevano l'abitudine di finirsi le frasi a vicenda e molte si vestivano in maniera cordinata.

 

Simmons era una biochimica e sembrava sempre trovare le droghe più assurde da mettere in qualsiasi tipo di proiettile, mentre Fitz era un ingegnere ed era lui il vero genio che era dietro i suoi gadget.

 

“Buon giorno agente Ward” disse Fitz, trasportando un fucile Icer grande il doppio di lui.

“Agente Ward” disse Melinda May.

 

L'agente May era una vera leggenda all'interno dell'agenzia, ma per lui era solo una delle molteplici con cui era andato a letto nel corso degli anni.

 

Ma era come parlare di secoli fa.

 

Ora era la felice moglie del Direttore Coulson, non che vicedirettore dell'agenzia, e per quello che ne sapeva avevano anche avuto un figlio.

 

“Vicedirettore May” disse Ward, con un cenno del capo.

“Coulson vuole vederti nel suo ufficio quando avrai finito qui” disse May.

 

Chiara, semplice, pulita. Ecco perchè l'agente May era una delle migliori con cui lavorare. Dritta al punto, non usava mezzi termini per farti i complimenti per un missione o minacciarti di licenziarti.

 

Il genere di capo con cui Grant amava avere a che fare.

 

“Allora? Hai usato il mio sistema per vincere a poker?” chiese con un sorriso Fitz.

“Diciamo che Garrett si è alzato con le tasche molto più leggere” disse Ward con un ghigno.

“Lo sapevo” commentò Fitz.

 

“Se avete finito, Ward ha un appuntamento con il capo” disse seccata Simmons.

 

Ogni volta che Ward era nei paraggi, sembrava che il suo partner di laboratorio (e non solo) si dimenticasse completamente di lei.

 

“Oh certo” disse Fitz “Ti ho convocato per questa bellezza”

 

Tra le sue mani, teneva la più piccola pistola che Grant avesse mai visto in tanti anni di carriera.

 

“è il mini-Icer. Per gli agenti che vogliono vestirsi bene ed essere comunque ben equipaggiati” annunciò Fitz.

“La dendrotossina è esattamente la stessa, ma in dose più piccole. Quindi ti consigliamo di scappare prima che il tuo avversario si svegli” disse Simmons.

“Ricevuto” disse Ward, esaminando il nuovo prototipo.

“Non dirmi che ci sono sempre quei 30 gr di troppo” disse esasperato Fitz, notando lo sguardo dubbioso dell'amico.

 

Non sapeva ancora perchè, Ward gli diceva che ogni suo prototipo aveva sempre 30 gr di troppo, e non importa quanta attenzione ci mettesse, Ward era sempre in grado di trovare quei maledetti 30 gr.

 

“No, è perfetta” disse Ward “Piccola, maneggevole, davvero un ottimo lavoro”

“Per una volta non ha trovato difetti” disse sorpresa Simmons “Te l'ho detto che non era solo un tipo da fucile e pistole grosse Fitz”

“Deve essere stata Skye” disse Fitz “Lo ha ammorbidito”

 

Skye. Quel nome bastò per riaccendere la sua attenzione.

 

Non smetteva di pensarla da quella sera al casinò. Quel corpo perfetto fasciato da quel meraviglioso vestito rosso. Quella sicurezza con cui sapeva di avere il mondo ai suoi piedi. Ma sopratutto, nonostante il suo invito, non si era presentata in camera sua quella sera, e questo succedeva di rado.

 

Doveva essere una strega, perchè lo aveva di certo incantato.

 

“Skye?” chiese sorpreso Ward “L'agente Skye? E voi come fate a conoscerla?”

“Oh, credimi” disse Simmons “La conosciamo”

“La conoscono tutti” disse Fitz con un ghigno.

“E come fate a sapere che l'ho incontrata?” chiese Ward.

 

I due gemelli del terrore avevano lo straordinario potere di confonderlo in meno di cinque minuti, ma in quel momento erano ancora più criptici del solito.

 

“Avevi il microfono aperto quando l'hai invitata in camera tua per Dio solo sa cosa” disse Fitz.

“E ha chiesto di te quando è stata qui questa mattina” disse Simmons.

 

Skye era all'Hub.

 

Di sicuro sarebbe stato un piacevole incontro.

 

***

 

L'ufficio di Coulson era all'ultimo piano di quel edificio.

 

Quel piano era ancora più frenetico e pieno di gente che gli altri di quel edificio, pieno di gente e segretarie che lavoravano per il grande capo Philip James Coulson.

 

Dio solo sa quanto doveva a quell'uomo. Lo aveva reclutato dal riformatorio, nel periodo più brutto della sua vita, e lo aveva reso l'uomo che era ora.

 

Lo aveva fatto diventare il migliore agente che l'intera agenzia aveva visto dai tempi della Romanoff, lo aveva fatto diventare il suo fidato braccio destro.

 

“Agente Ward” disse Doroty, un'agente di livello 1 che lavorava come segretaria personale di Coulson “Il direttore è pronto a riceverla”.

 

Era una bella donna, doveva ammetterlo. Un paio di volte era anche uscito con lei per un drink. Ma ora Skye era nell'edificio, ed era l'unica cosa a cui il suo cervello riusciva a pensare.

 

“Grazie Doroty” disse Ward, alzandosi mettendosi a posto la cravatta.

“Sai, non mi hai richiamato l'ultima volta” disse Doroty “Ho fatto qualcosa di sbagliato?”

“Ero in missione” rispose Grant “Nulla di personale”

“Dovremo uscire ancora, qualche volta” rispose lei.

“Si, dovremo” disse Grant, avvicinandosi alla porta.

 

In fondo, non era colpa sua se nessuna donna sembrava resistergli.

 

Beh, forse una si.

 

“Lo so papà, ma ti ripeto che le missioni sotto copertura non fanno per me”

 

Era la sua voce. Forse stava ancora sognando, ed era disteso nel letto della sua camera.

Ma perchè stava chiamando Coulson “papà”?

 

Ebbe la sua sua risposta quando entrò nell'ufficio del suo capo e la vide seduta sulla sua scrivania.

 

“Ward, sono subito da te” disse Coulson “Skye, questo è l'agente Grant Ward, Ward ti presento mia figlia Skye, anche se penso voi vi conosciate già”

 

“Non so perchè ma ti ricordavo più bello” disse lei.

“E io ti ricordavo più gentile” rispose Grant.

“Qualcuno è ancora offeso perchè non ho accettato il suo invito?” chiese Skye divertita.

“Skye, lo sai che non mi importa cosa fai una volta fuori da questo ufficio, ma quando sei cui dentro sei pregata di portare rispetto ai miei agenti, sopratutto a Ward” disse Coulson.

 

“Si lo so papà. Il migliore agente dai tempi della Romanoff, non fai altro che dirmelo” disse Skye esasperata “A volte credo che ti voglia più bene che a me, Ward”.

 

“Non mi pare così difficile” rispose Ward.

 

“Bene, vi lascio allora. Jemma ha progettato un nuovo lucidalabbra che se esposto al calore diventa anche esplosivo e devo averlo” disse Skye “Ciao papà, ci si vede ragazzo d'oro”

 

“Deve sempre avere lei l'ultima parola?” chiese Grant al suo capo.

“Io do la colpa a sua madre, ha preso tutto da lei” disse Coulson.

 

E mentre andò a chiudere la porta, Grant si soffermò a osservare come i capelli fluenti di Skye dondolassero leggeri oltre le spalle di Skye e su come le sue gambe fossero perfettamente fasciate in un paio di blue jeans.

 

Quella ragazza sarebbe diventata la sua morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho doll corner :

 

Prima di tutto vi dovete vedere questo video

 

la canzone all'inizio è la stessa che sentite nel video (Se non sbaglio è la sigla di una serie tv che si chiama “Secret Agent Man”

 

Questo, più che altro era un capitolo che ho usato per introdurre Fitz, Simmons, May e Coulson.

 

Ovviamente Skye è la figlia del direttore. Poteva il figlioccio del direttore innamorarsi di una che non fosse lei?

 

Ditemi che cosa ne pansate

 

-jess

 
  
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