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Autore: inu_ka    22/09/2014    1 recensioni
La scuola il luogo più detestato dalla maggior parte degli studenti eppure non tutti la pensano così. Questo accade in un piccolo gruppeto di amici loro sono Inuyasha, Kagome, Miroku e Sango e proprio quest'ultima ama la scuola più di ogni altra cosa. Questo è il loro ultimo anno di superiori frequentano il liceo classico e loro malgrado dovranno affrontare gli esami di stato. Tra programmi di studi, amori intrighi e macchinazioni questi ragazzi dovranno affrontare il loro anno più buio ma come tutte le cose hanno un inizio e una fine ma raggiungere la fine sarà tutt'altro che facile.
Se volete sapere cosa riserverà quest'anno a questi poveri ragazzi non vi resta che provare a leggere. Vi avviso sin da adesso ch ela storia tratterà tematiche delicate come la violenza e che sarà tutt'altro che breve. Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Allora piccola parentesi: Il capitolo contiene qualche scena da Rating rosso (forse. Non ne sono molto esperta). Spero solo di non incasinare l'intero capitolo.
Bene, nel capitolo precedente abbiamo lasciato le ragazze che avevano scoperto la sorpresa dei loro fidanzati ora vediamo come le ragazze l'hanno presa.
Buona lettura.
 
Capitolo 11

 
L'urlo spaventò a morte i ragazzi.
S: Kagome sulla mia torta c'è il permesso per la gita firmato dai genitori di Miroku.
K: E sulla mia lo stesso però firmato dal padre di Inuyasha. Sono felicissima.
S: Anche io.... Dai andiamo a ringraziarli.
I ragazzi erano impreparati e di colpo si trovarono addosso le loro fidanzate in lacrime.
I: Ehi tesoro perchè stai piangendo? Non ti è piaciuta la sorpresa?
K: No sciocchino. Sono emozionatissima, non me lo aspettavo. E' il regalo più bello della mia vita. Anche perchè chi me lo ha fatto è la persona più importante della mia vita. Ti amo amore mio.
Dopo ciò Kagome si strinse forte a Inuyasha, che mise il suo viso sulla testa di lei, stringendola a sé e accarezzandole i lunghi capelli corvino.
M: Ti è piaciuto mia dolce Sanguccia?
S: Che domande fai, idiota. Certo che mi è piaciuto come poteva essere altrimenti. La sorpresa che ci avete fatto è stata meravigliosa, e domani chiamerò i tuoi e li ringrazierò. Ho sempre detto che sono delle persone stupende anche se hanno messo al mondo un maniaco. Ma se non l'avessero fatto ora sarei una ragazza sola.
M: Non lo sarai mai, amore mio. Grazie di aver accettato di condividere la tua vita con me. Però ti voglio ricordare che la dote di maniaco l'ho presa da mio padre. Però la mia mamma lo ha accettato così com'è. Come hai fatto tu del resto.
K: Grazie anche dei fiori. Vi siete ricordati quali sono i nostri preferiti.
I: Un vero fidanzato sa i gusti della sua donna.
Disse dandogli un bacio a fior di labbra che fece arrossire entrambi. Miroku era sempre più sorpreso dal fatto che quei due ogni volta che si scambiavano effusioni o si baciavano diventavano rossi. Però questo era il loro amore.
S: Dunque quella di buttare la spazzatura e di aver perso il telefonino era tutta una montatura.
I: Ben riuscita a quanto pare.
Tutti si misero a ridere. Finchè il viso di Kagome si incupì.
I: Ehi che ti succede, perchè adesso fai quella faccia?
K: Stavo pensando.
I: A cosa?
K: Non so se posso venire con quello che mi sta succedendo non vorrei rovinarvi la gita.
Disse mentre piangeva. Ma questa volta erano lacrime di tristezza e non di gioia.
I: Io dico sempre che pensare ti fa male.
K: Inuyasha sono seria.
I: Anche io. Io e Miroku avevamo deciso già da prima di chiedere ai nostri genitori se fossero disposti a garantire per voi e loro hanno accettato. Quando ti sei sentita male, prima che il dottore se ne andasse, ho chiesto se potevi affrontare un viaggio del genere. Ha detto che non c'è nessunissimo problema perchè tu vivrai una vita normalissima non ci sono restrizioni particolari. E ti ho già detto quali sono.
Kagome fece un sorriso asciugandosi le lacrime. I ragazzi fecero un sorriso, mentre Sango stava facendo i salti di gioia.
S: Scusa ma se il dottore avesse detto no?
Inuyasha guardò l'amico che fece un cenno col capo.
I: Non ci saremo andati nemmeno noi.
Le ragazze, soprattutto Kagome, erano a dir poco commosse.
K: Grazie mille ragazzi e soprattutto a te Inuyasha. Perchè nonostante ciò mi sei sempre vicino.
I: Kagome non c'è nulla di cui tu mi debba ringraziare. Ti ho detto che lo sarò sempre, e non verrò meno alla mia parola.
Le ragazze rimasero incollate ai loro fidanzati per un bel pò prima che si decidessero ad andare a letto. Visto l'orario che si era fatto i ragazzi avevano fatto bene a fare quella sorpresa di sabato, almeno il giorno dopo potevano dormire quanto volevano. Però Kagome non vedeva l'ora che arrivasse l'indomani perchè era davvero ansiosa di ringraziare il padre di Inuyasha, in un certo senso suo suocero.
Suocero, che bel parolone. Lei sperava davvero che un giorno lo potesse diventare a tutti gli effetti. Ma come si sa il destino è imprevedibile.
Aveva deciso che li avrebbe accennato anche qualcosa di Kykio. Questo all'insaputa di Inuyasha.
Nel letto i due si strinsero teneramente. Parlicchiando ancora un pò prima di cadere nelle braccia di Morfeo.
K: Ehi Inuyasha!!!!
I: Mmmmm
K: Sei sveglio?
I: Sì, per adesso non riesco ancora a prendere sonno. E tu? Ricorda che non dobbiamo fare tardissimo domani.
K: Sì lo so.
I: E allora?
Gli disse sfiorandole teneramente il viso e i capelli.
K: Bhe non riesco a prendere sonno perchè sono ansiosa per domani.
I: E di che. Conosci già mio padre di cosa dovresti essere ansiosa. Sai che non è il tipo da metterti in soggezione.
K: Sì sì lo so. Non è per quello che sono ansiosa.
I: E per cosa, allora? Temi che possa avere qualcosa in contrario sulla nostra relazione? All'inizio rimarrà perplesso ma non di certo farà sceneggiate. Non davanti a te, questo è certo.
K: Accidenti a questo non ci avevo pensato. Comunque non vedo l'ora di vederlo per ringraziarlo di aver firmato il consenso per la gita. E' una così brava persona. A volte ti invidio, e mi arrabbio pure quando lo definisci scemo e ignorante. Ricorderai di sicuro lo schiaffo che ti diedi quella volta che dicesti che tuo padre non sa cosa significhi davvero essere padre e che era solo uno stupido senza cervello che gioca solo a fare il papà. Sò che quando eri piccolo all'inizio non era stato presente come padre. Ma lo devi pur capire perchè anche se sembra sempre sorridente non è detto che dentro di lui non soffra. E il fatto di sentirsi dire così da un figlio per lui è come se avesse fallito nel suo ruolo. Ci hai mai pensato, Inuyasha?
Inuyasha era esterrefatto da quello che gli aveva detto, ma adesso che ci pensava erano cose vere quelle. Così guardandola negli occhi e stringendola a se, gli disse.
I: Hai perfettamente ragione. A questo io non ci avevo mai fatto caso. Però adesso riconosco che è un padre eccezionale. Ovviamente potrà non condividere le mie stesse scelte a volte ma ogni padre lo fa. Proprio per evitare che i figli facciano qualche errore che non sapranno mai come rimediare. Questo lo riconosco e so per certo che capirà questa situazione. Fidati.
Detto ciò gli diede un tenero bacio sulla fronte.
K: Certo, che quando vuoi sai essere davvero intelligente. Noto che ultimamente riconosci più spesso i tuoi errori. Finalmente stai capendo quando devi mettere da parte il tuo orgoglio. Sarà merito mio?
I: Ehi non montarti la testa. Adesso che me lo hai ricordato quello schiaffo me lo ricordo bene, si può dire che era peggio di quelli che ci scambiavamo io e mio fratello. Ah dimenticavo. Un giorno dovrai pagare per questo.
L'ultima frase fu quasi un sussurro. Si può dire che lo avesse detto con un pò di malizia. Questo fece arrossire Kagome.
I: Comunque se gli parlerai a quel modo domani dovrò andare al funerale di mio padre.
K: E perchè?
I: Perchè sarà talmente felice da farsi venire un infarto. Guai a te se succede.
K: Inuyasha, mi spieghi perchè le ultime frasi le dici come se fosse una cosa maliziosa?
I: Ah davvero? Boh chi lo sa.
K: Sei proprio il degno amico di Miroku.
I: Aahahhah. Attenta è contagioso.
K: Anche mia sorella lo è.
I: Eh no, non provare a diventare violenta come lei. Altrimenti mi costringi a comprarti delle manette.
K: Ah ah ah, come siamo spiritosi. Bhe amore adesso dormiamo altrimenti domani tuo padre viene qui a prenderci.
I: Sì, hai ragione. Buona notte amore mio.
I due si addormentarono l'uno nella braccia dell'altra, e la testa di lui sopra quella di lei. Le gambe erano a dir poco incastrate. Insomma sembrava di vedere un'unica persona. La mano di Inuyasha ogni tanto finiva sotto la maglia di Kagome che a quel contatto inarcava la schiena facendo un piccolo mugolio appena percettibile.
Durante la notte Kagome si alzò per andare a bere, sciogliendosi da quel tenero abbraccio. Dopo qualche minuto Inuyasha decise di alzarsi era preoccupato del perchè Kagome ci stesse mettendo tanto. Scese in cucina e la trovò vicino la finestra a fissare le stelle. Lui le giunse dietro spaventando leggermente la ragazza. Dopo che aveva visto chi era sì fiondò su di lui.
K: Come mai in piedi. Non ti avrò mica svegliato? Mi dispiace.
I: Non mi hai svegliato. Anche io avevo sete.
Inuyasha per non far sentire in colpa la ragazza decise di non dire il vero motivo che lo aveva spinto ad alzarsi.
K: Ho capito, meno male.
I: Dimmi cosa stavi fissando da quella finestra?
Kagome si girò dalla parte della finestra alzando il capo.
K: Niente, guardavo la luna con tutte quelle stelle. E' così romantico, un così bello spettacolo. Immagina come sarebbe bello vederlo sdraiati su un bel prato insieme alla propria metà.
Inuyasha stringendola in vita poggiò il mento sulla spalla della ragazza.
I: Ma come siamo romantiche. Un pensierino lo possiamo fare. Casa mia ha un immenso giardino e se vuoi posso far spegnere tutte le luci esterne alla villa.
K: Davvero? Sarebbe stupendo.
Così si girò verso il ragazzo baciandolo. Questo non era il solito bacio che i due si scambiavano, ma era molto più passionale. I due si fecero carezze sempre più intime. Nel frattempo si distesero sul divano continuando a baciarsi e accarezzarsi. Inuyasha mise una mano sotto la maglia di Kagome stuzzicandola di tanto in tanto, mentre lei inarcando la schiena sfiorava con la sua intimità quella di Inuyasha, che nel mentre aveva cominciato a baciarle e leccarle il collo, provocandole dei piccoli brividi. Kagome non fu da meno. Mentre le mani di Inuyasha si fecero più temerarie, le sue tolsero la maglietta di lui, così poté ammirare il suo amato nel suo pieno splendore. Accarezzando ogni parte di quel petto così invitante, con la gamba invece andava strofinando sempre di più l'intimità del suo amato, strappando dei piccoli gemiti al punto che lui intensificò la presa su di lei muovendosi ritmicamente. Lei incrociò le gambe dietro la schiena di lui che velocizzò i suoi movimenti, erano arrivati al limite così lui decise di fermarsi, scendendo con le labbra sempre più in giù, finchè arrivò all'elastico dei pantaloni, dove intrufolò la sua mano che si posò sull'intimità della sua ragazza. Con le dita la stuzzicava provocandole dei gemiti di piacere. Dopo infilò dentro di lei un dito muovendolo avanti e indietro, vedendola così eccitata decise di infilarne un altro, intensificando le spinte che divennero sempre più veloci finchè Kagome arrivò al culmine che le strappò un gemito più forte prima di venire. Così Inuyasha tolse la mano dai suoi pantaloni e la baciò con passione facendole solo delle piccole carezze. I due avevano deciso di non andare oltre per evitare di essere colti in flagrante dall'altra coppietta. Ma i due ben presto si sarebbero rifatti.
I: Kagome ti amo con tutto me stesso.
K: Anche io Inuyasha. Mai avevo provato un così tanto amore verso qualcuno. Sono felice che tu sia stato il primo a farmelo provare.
Kagome visto l'orario decise di andarsi a lavare, mentre Inuyasha tornò a letto.
Dopo essere uscita dal bagno, accese la tv cercando qualcosa di interessante. Per preparare la colazione era presto anche perchè oggi avevano la possibilità di dormire di più. Non essendoci nulla di interessante decise di andare a rimettersi a letto. Lì trovò il suo ragazzo che dormiva come un angioletto tutto rannicchiato su se stesso. Stette un bel pò ad ammirarlo prima di abbandonarsi ad un piccolo riposino. Dopo un pò Inuyasha si era svegliato vedendo che la sua amata dormiva, per svegliarla le fece delle piccole carezze come a lei piacevano. Così dopo un pò si svegliò.
K: Inuyasha, già dobbiamo alzarci.
Inuyasha si avvicinò al suo orecchio bisbigliando.
I: Bhe mia cara avresti dovuto pensarci stanotte a dormire invece di guardare le stelle.
K: Però ne ò valsa la pena restare sveglia a guardare le stelle. Non sei d'accordo con me?
I: Certo. E sono disposto a guardarle altre mille volte con te. Cucciola.
K: Ehi io non posso chiamarti cucciolotto e tu mi chiami cucciola?
I: Bhe dai è più indicato per una ragazza che per un ragazzo. E poi se vuoi chiamarmi cucciolotto tu non puoi essere altro che una cucciola. Non credi? Però che resti tra noi.
K: Certamente, cucciolotto. Accidenti non potevo essere più felice di così. Adesso solo tre cose possono rendermi più felice. Poi direi di non aver più bisogno di niente.
I: E sentiamo quali sarebbero?
K: Non posso dirtele, altrimenti non avrebbe più senso.
I: Ecco che fai la misteriosa. Ti odio.
K: Anche io.
Disse facendo la linguaccia. Inuyasha era a dir poco terrorizzato da quello che aveva detto.
I: Davvero?
K: Certo che no. Come potrei odiarti.
I: Uff.…. Kagome non fare più uno scherzo simile.
K: Ehi tu lo hai detto per primo.
I: Hai ragione. Dai adesso però alziamoci. Dovete prendere ancora la roba voi. E anche Miroku.
K: Inuyasha, ascolta. Ti dispiace se noi andiamo direttamente a casa tua senza che andiamo anche noi due a casa sua?
Kagome lo disse con quasi le lacrime agli occhi. Quelle non erano lacrime di tristezza ma lacrime di paura.
I: Ehi calmati. Perchè?
K: Sai che per andare a casa di Miroku si passa per quella di Koga. Io non voglio passare da lì. Ho paura. Facciamo andare solo Miroku e Sango, ti prego.
Ecco perchè non voleva andare a casa di Miroku. Dannato bastardo, anche questa gliel'avrebbe fatta pagare. Infatti sul volto di Inuyasha si dipinse una smorfia di orrore. A tal punto l'aveva traumatizzata
I: Non preoccuparti noi due andremo direttamente a casa mia.
K: Inuyasha, mi dispiace dare tutto questo fastidio.
I: Ehi non dirlo nemmeno per scherzo. Non sò cosa tu stia provando esattamente, ma lo posso immaginare. Quel bastardo la pagherà, stanne certa.
K: Ti prego, non fare nulla di rischioso. Ti supplico, non voglio che ti accada nulla, intesi?
Inuyasha aveva cominciato a vedere che Kagome si stava agitando più del dovuto dunque onde evitare che si sentisse male cercò di calmarla. Abbracciandola forte le sussurrò:
I: Non preoccuparti non farò nulla di avventato e che possa farti soffrire stanne certa. In qualche modo gliela faremo pagare.
K: Ma....
I: Non preoccuparti, non a modo mio. Ma stile No Taisho.
K: E sarebbe?
I: Top secret.
Kagome fece un lieve sorriso. Come lei, anche Inuyasha raramente sapeva trovare il lato comico delle situazioni più critiche.
K: Bhe adesso andiamo prima che si svegliano questi due.
I: E con ciò?
K: Se vedono che siamo svegli e non abbiamo preparato la colazione questi ci uccidono.
I: Ah avevo dimenticato questo piccolo particolare. Va bene andiamo.
All'improvviso, mentre stavano scendendo le scale, il telefonino di Inuyasha suonò. I due ebbero un colpo, chi mai poteva essere. Kagome era terrorizzata, pensava fosse Kykio. Inuyasha vide il nome sul display ed era quello di suo padre. Così per calmare la ragazza glielo mostrò.
I: Ehi Kagome è solo mio padre. Si starà chiedendo che fine abbiamo fatto.
K: Ma sono le 9:30, è presto.
I: Bhe secondo me quello non ha dormito stanotte.
I due si misero a ridere. Poi rispose alla chiamata. Sperando davvero che non fosse niente di grave.
I: Pronto, papà che è successo?
In: Niente, niente figliolo calmati.
I: Ah meno male. Accidenti farmi venire un infarto di prima mattina. Perchè hai chiamato?
In: Niente, volevo sapere come ha reagito Kagome a quella sorpresa. Perchè gliel'hai data, vero?
I: Sì che gliel'ho data figurati non vedevo l'ora. Grazie ancora papà.
In: Figurati. Ma l'altra volta ti ho detto di farmi sapere come la prendeva.
I: Sì sì, scusa. Ma te lo dirà lei quando veniamo. Ok?
In: Oh no non dirmi che non l'è piaciuta.
I: Papà calmati, quando arriviamo lo saprai.
In: E va bene, ma venite presto, ho già dato le direttive per il pranzo.
I: Papà, ma hai dormito stanotte, o stai ancora facendo il countdown di quando arriveremo?
In: Eddai figliolo, non vedo l'ora che arrivate. Ah dirò a Sango che oggi non si azzardasse a farvi studiare perchè staremo tutto il giorno insieme.
I: Uffa, papà. Non tormentarci oggi. E comunque Sango ha stabilito che la domenica non si studia, quindi il nostro giorno libero lasciaci in pace.
Kagome aveva ascoltato tutto, e come sempre quello zoticone stava rispondendo male a suo padre. Decise di intervenire  dandogli una gomitata.
I: Ahia
In: Cos'è successo?
Disse in tono preoccupato.
I: Niente, Kagome ha ben pensato di picchiare tuo figlio.
K: Non è vero.
Urlò.
In: Vero o no ha fatto bene.
I: Papà così proteggi il tuo figliolo?
In: Quando ci vuole ci vuole.
Kagome tolse il telefono di mano al suo proprietario e si rivolse al signor No Taisho.
K: Signor No Taisho, non si preoccupi, oggi non dobbiamo studiare quindi possiamo stare con lei tutto il giorno. Se suo figlio non vuole propongo di chiuderlo in stanza a studiare da solo.
I: KAGOMEEEE.
K: Che c'è. Io lo dico seriamente.
In: Ahahahahha…. Come sempre litigate come una vecchia coppietta.
I due sentendo quelle parole divennero rossi. Che suo padre avesse capito tutto? Bhe sarebbe stata una bellissima cosa, almeno sapevano che l'aveva presa bene.
K: Signor No Taisho, cosa dite.
In: Niente, niente. Comunque, Kagome accetto la tortura che hai proposto per mio figlio. Così possiamo stare tutti insieme ho già fatto un bel programma.
K: Ottimo. Signor No Taisho se comincia a fare programmi può far concorrenza a mia sorella. Sa con tutte queste giornate organizzate. Comunque saremo felici di passare la giornata con lei.
In: Grande, ho sempre detto che sei una ragazza intelligente non come quel degenerato di mio figlio. Riferisciglielo.
K: Va bene.
In: Ah Kagome.
K: Mi dica.
In: Quante volte ti devo dire di non darmi del lei e di non chiamarmi signor No Taisho. Mi fa sentire vecchio. E poi ormai ci conosciamo da tantissimo tempo che potrei dire di essere tuo padre. Quindi stop con le formalità, altrimenti trovo una tortura anche per te.
K: Ok ok…Non la chiamerò più così, glielo giuro.
In: Hai detto una bugia.
K: Perchè?
In: Mi hai di nuovo dato del lei.
K: Ok, promesso.
Inuyasha tolse il telefono di mano a Kagome.
I: Allora papà se avete finito di giocare a papà e figlia chiudo. Altrimenti se non ci muoviamo a casa non arriviamo nemmeno per cena.
In: Va bene andate a prepararvi così arriverete prima.
I: Va bene ciao papà a dopo. 
I due ragazzi si scambiarono un sorriso pensando a quello che aveva detto il padre di Inuyasha. Sembrava che non li dispiacesse sapere che loro due stavano insieme. Però era prematuro pensare una cosa simile. Quando sarebbe stato il momento giusto glielo avrebbero detto. Sicuramente avrebbe capito.
Intanto a casa No Taisho.
In: Quei due non me la raccontano giusta. Secondo me tuo fratello e Kagome fanno coppia fissa.
Se: Bhe non c'è da stupirsi. Quei due anche se litigano di continuo si sono sempre piaciuti. Ma come sai sono troppo orgogliosi per ammetterlo. Sinceramente a me non dispiacerebbe. Piuttosto tu come la prenderesti se le cose stessero così?
In: Te l'ho già detto. Per quanto voglia garantire un futuro stabile a voi, non costringerò mai uno dei miei figli a sposare persone come quella Kykio. Kagome mi è sempre piaciuta è riuscita a far mettere a posto la testa a tuo fratello, gli ha insegnato ad essere più socievole e soprattutto da quando vanno a scuola insieme tuo fratello ha smesso di fare a botte e a dare filo da torcere ai professori. Sai è da parecchio che non ricevo più chiamate dalla scuola.
Se: Per caso hai nostalgia di questo?
In: Per niente, anzi sono fiero di lui e di Kagome. Quindi anche a me piacerebbe averla come nuora e da quello che ho capito a te non dispiacerebbe averla come cognata. E perchè no, anche come mamma dei nostri nipotini.
Se: Ma non sarà prematuro pensare a tutto questo in fondo quei due non ti hanno ancora detto se stanno o no insieme. E comunque penso che non lo diranno facilmente, anche perchè secondo me temono la tua reazione. Perciò cerca di farli capire, anche indirettamente, che la cosa non ti dispiacerebbe.
In: Hai perfettamente ragione. A proposito tu quando mi presenterai la tua futura moglie?
Se: Non se ne parla proprio. Non ho alcuna intenzione di rallentare i miei studi con simili sciocchezze.
In: Eddai Sesshomaru, hai visto Sango, anche se è fidanzata a scuola ha degli ottimi risultati.
Se: E con ciò? A me non interessa.
In: Sai con chi ti ci vedo io? Con Rin, la sorella minore di Miroku. E' sempre così solare, non l'ho mai vista triste o arrabbiata, per quelle volte che l'ho vista. Chissà se ti metti con lei ti scioglierai un pò e non sarai più mister ghiacciolo come ama chiamarti tuo fratello.
Se: E' solo una ragazzina, e non mi attira per niente. Quando arriva mio fratello lo faccio a fette per quell'appellativo.
In: Eddai in fondo è vero, poi lo sai che tuo fratello ti chiama così. Chissà anche i suoi amici ti chiameranno così.
Se: Ah sì! Papà hai ancora quelle due spade che custodisci gelosamente?
In: Quali? Non parlerai mica di Tessaiga e Tenseiga?
Se: Ovvio che parlo di loro. Se non ricordo male una leggenda narra che fossero le spade della morte e della vita?
In: Certo. Tessaiga uccideva cento demoni in un sol colpo, mentre Tenseiga dava la vita a cento creature. E questo cosa centra?
Se: Centra eccome. Potrei usarle, prima per uccidere Inuyasha e i suoi amici poi se mi va li riporto in vita così mi temeranno e ci penseranno mille volte prima di ridere alle mie spalle.
In: Accidenti come sei permaloso. Sei disposto a tal punto pur di non farti chiamare così? Dunque uccideresti anche me?
Se: Forse.
In: Hanno ragione quei ragazzi, sei proprio un ghiacciolo.
Tutti i ragazzi si erano alzati e la colazione era già pronta così poterono velocizzare i tempi, soprattutto perchè quella che impiegava una vita in bagno si era già lavata. Era ovvio che ci si riferiva a Kagome. Dunque, mentre gli altri finivano la colazione lei salì su per andarsi a vestire. Dopo un pò Inuyasha la raggiunse.
I: Finalmente per una volta potremo essere puntuali.
K: Cosa stai insinuando?
I: Che chi ci mette una vita si è già lavata.
K: Bhe non è detto che questo accadrà sempre.
Disse in tono malizioso.
I: Chi lo sa?
K: Lo so io.
Disse facendoli la linguaccia. Inuyasha la guardò sorridendo, sapeva che in fondo quello che era successo la notte precedente non li era dispiaciuto, come anche a lui. Ripensandoci entrambi arrossirono.
I: Ricattatrice. Comunque casa mia è più grande.
K: INUYASHAAA
I: Eddai, sto solo scherzando. Solo in parte, però. Comunque Kagome non hai bisogno di farti bella sei già bella di tuo.
Disse dandogli un bacio.
K: Inuyasha, così mi fai arrossire. Ah ricorda quello che ti ho detto per quanto riguarda andare a casa di Miroku.
I: Non preoccuparti noi andremo direttamente a casa mia. Mio padre sarà felicissimo quando comincerà a vedere l'arrivo dei primi ospiti. Lo sai come sta aspettando.
K: Già. Hai un padre davvero eccezionale.
"Spero che capisca quello che vorrò dire a proposito di Kykio". Pensò Kagome.
I: Già, anche se a volte è troppo invadente.
K: Ma quante volte devo dirtelo. E' una persona sola è logico che quando vada qualcuno a casa sua diventi così euforico. E adesso cosa ne dici se ti vai a vestire così andiamo.
I: Certamente.
Inuyasha iniziò a spogliarsi.
K: Ehi cosa stai facendo?
Disse in tono imbarazzato.
I: Come che sto facendo? Mi sto cambiando.
K: E davanti a me lo devi fare.
I: Eddai Kagome di cosa ti imbarazzi. Siamo una coppia ormai.
K: Questo è vero, ma non è detto che devi prenderti già certe libertà.
I: Ok, me ne vado.
K: Vabbè ormai hai fatto.
Disse girandosi verso lo specchio. Aveva deciso di seguire il consiglio di Inuyasha. Quindi iniziò a struccarsi lasciandosi solo un filo di mascara e un pò di lucida labbra. Poi si girò e lo vide mentre si stava togliendo la maglietta mostrando dei pettorali a dir poco mozzafiato. Così li si avvicinò abbracciandolo da dietro.
K: Amore, ti ringrazio per aver scelto di stare con me. E' la cosa più bella che mi possa mai essere successa.
Inuyasha si girò guardando in viso la sua amata. Anche la sua vita era cambiata da quando l'aveva incontrata. Sembrava che lei riuscisse a colmare il vuoto che sua madre aveva lasciato. Quindi era lui che doveva ringraziare lei.
I: Ho sempre voluto esserti qualcosa di più di un semplice amico ma purtroppo l'orgoglio era più forte di me, finchè sono riuscito a metterlo da parte. Comunque anche io devo ringraziarti per aver accettato di stare con me non sai quanta felicità hai portato nella mia vita. E' da poco che stiamo insieme, ma è una vita che ci conosciamo. Sai credo che tu piaccia molto a mio padre e penso che gli piacerebbe se ci vedesse insieme. Fidati quando saprà tutta la verità su Kykio non avrà nulla in contrario sulla nostra relazione. Anzi secondo me ci spera ma è troppo cocciuto per ammetterlo. Però ho come il presentimento che lui sospetti già qualcosa.
K: Cosa te lo fa credere?
I: Bhe al telefono ha detto che litighiamo come una vecchia coppietta, e lui quelle cose le dice solo quando sospetta o è certo di qualcosa.
K: Se è così, sono ancora più convinta che tuo padre è una persona eccezionale che tu non sai apprezzare. Adesso muoviti.
I: Ehi sbaglio o ti sei struccata?
K: Già. Avevi proprio ragione quel trucco mi faceva un pò più grande. Così sembro più sbarazzina. Vero?
I: Certo. Io te l'ho sempre detto che stai bene così. Qualche giorno quando sarai distratta quei trucchi te li butto tutti.
Disse dandoli un bacio.
K: Bhe non ce ne sarà bisogno.
I: E perchè? Non mi dirai che adesso li nasconderai?
K: Niente affatto. Vieni qui.
Si diressero verso il cestino della spazzatura. Il gesto stupì molto il ragazzo. Kagome aveva gettato davvero, davanti ai suoi occhi, tutti i suoi trucchi.
I: Kagome, ma davvero sei sicura di volerli buttare? Io non volevo costringerti se tu non lo volevi.
K: Non mi hai costretto, ma mi hai fatto solo capire che davvero quei trucchi sono inutili. Però questi due non toccarli.
Kagome aveva tenuto solo il mascara e il lucida labbra. Inuyasha fece un sorriso mentre li accarezzava il viso. Era vero, solo quei due trucchi li stavano bene. La rendevano ancora più solare dandogli un tocco di luce in più.
I: Certamente. Quei due trucchi danno un tocco di lucidità.
K: Sì è vero. Però adesso lo hanno dato anche a te.
Disse ridendo.
I: E perchè?
K: Perchè ne hai un pò sulle labbra e sul collo.
I: Accidenti a te. Anche il lucido sparisce.
K: Non ci provare.
I: E tu non far sembrare che ne faccio uso anche io. Se non me lo avessi detto me ne sarei andato in giro così.
K: Non preoccuparti non ho intenzione di farti andare in giro come quel ragazzo che va in classe con Rin.
I: Chi? Jakotsu?
K: Ah vedo che te lo ricordi. Dì la verità che anche a te piaceva.
I: Non farmelo ricordare finchè non ha visto mio fratello quello mi stava dietro come l'ombra. Se ci penso mi vengono ancora i brividi. Per un pò di tempo veniva anche a casa mia.
K: E come mai?
I: Secondo te come ha conosciuto mio fratello? Dato che suo padre è un cliente di mio padre una volta approfittò per venire a casa nostra. Combinazione mio fratello andò ad aprire la porta, fortunatamente quel giorno non ero a casa.
K: E tu che dici sempre che tuo fratello è un essere inutile. Ti pare poco.
I: Ora che mi ci fai pensare, è vero. Ma non per questo lo ringrazierò. Comunque non deviare il discorso. Quel rossetto non me lo metterai mai più addosso.
K: Ok cucciolotto.
S: Ragazzi che ne dite di scendere così andiamo a casa di Miroku?
I: Scendiamo, scendiamo.
K: Inuyasha mi raccomando ricordati quella cosa.
Disse mentre scendevano le scale.
I: Ragazzi mio padre mi ha appena telefonato ed è ansioso di vederci. Quindi se non avete nulla in contrario io e Kagome iniziamo ad andare. Per una volta accontentiamolo.
M: Ehi per una volta pensi anche a tuo padre. Mi stupisci. Certo che Kagome ha una certa influenza su di te è riuscita addirittura a farti accontentare tuo padre.
I: Ehi fa silenzio.
S: Ok se avete finito possiamo avviarci.
K: Va bene ragazzi ci vediamo a casa sua.
I: E non fate tardi, altrimenti chi lo sente a mio padre.
Così ognuno si diresse per la propria direzione.
K: Inuyasha grazie per non aver detto niente agli altri.
I: Di niente. Sapevo che ti saresti sentita in imbarazzo se avessi detto il vero motivo. E adesso andiamo, tanto una parte di quello che ho detto è vero.
K: Cioè, che tuo padre ci sta aspettando?
I: Sì.
S: Ehi Miroku, quella non è la casa di Koga?
M: Oh sì è vero. Forse per questo motivo non sono voluti venire.
S: Già, non penso che a mia sorella avrebbe fatto piacere passare da qui, soprattutto se c'è quello scenario. Guarda un pò.
M: Oh è vero. Certo che si consola subito. Da quello che so non ha cercato nemmeno di contattare Inuyasha dopo quel giorno a scuola. Ehi ma chi è quello, non l'ho mai visto.
S: Aspetta su una rivista l'ho visto. Peccato che non ricordi dove. Vabbè di sicuro riuscirò a ricordarmelo.
M: Certamente. Senti questa storia rimane tra noi lo diremo solo ad Inuyasha, non voglio rischiare che Kagome abbia un altro dei suoi attacchi.
S: Hai ragione.  Però adesso muoviamoci.
Kagome e Inuyasha erano giunti a destinazione, così aprirono la porta e con grande sorpresa non videro nessuno nella stanza principale.
I: Papààààà, sei qui? Guarda cosa ti ho portato.
Niente. Nessuno rispose, tranne uno.
Se: Razza di idiota cos'hai da urlare così tanto? Papà è nel solito posto.
I: Ah sì non ci avevo pensato. E comunque l'idiota sei tu.
K: "Ecco che ricominciano". Ehi voi due la smettete? E comunque ciao Sesshomaru.
Se: Oh tu sei qui? Scusa non ti avevo vista. Questo idiota mi ha innervosito non appena ho sentito la sua voce.
K: Dai adesso smettetela. Poi guardate chi vi sta guardando. E sembra quasi vi voglia uccidere.
Disse a bassa voce.
In: Ehi voi due quando la smetterete di fare i bambini. Kagomeeee che bello rivederti. Vieni qui.
Inu si fiondò su Kagome stritolandola letteralmente.
K: Signor No Taisho anche io sono felice di rivederla, ma così non riesco a respirare.
In: Oh scusami, ma sono così felice non immagini come vi stavo aspettando.
Se: Già a furia di guardarlo ha consumato l'orologio.
In: Ehi Sesshomaru smettila e poi non sei felice anche tu di rivederli?
Se: Eh non immagini quanto. Mi sono mancati come la peste bubbonica.
Disse in tono ironico.
I, K: Ehiiii.
In: Dai ragazzi non fateci caso lo sapete com'è fatto. Ah Kagome, cosa mi hai promesso al telefono stamattina?
K: Ehm che non l'avrei più dato del lei. Mi scusi ma è più forte di me. Se non le do del lei mi sembra come se gli mancassi di rispetto.
In: Ma che mancanza di rispetto. Tu non sai cos'è la vera mancanza di rispetto. Se lo vuoi sapere chiedilo al tuo amichetto. Non è forse così Inuyasha?
I: Eddai quanto la fai tragica.
K: Inuyashaaa!
In: Hai visto? Comunque sono io che ti ho detto di darmi del tu. Quindi basta con le formalità.
K: Va bene, non ti darò più del lei.
In: Oh così va meglio.
I: Papà, dì la verità. Gli hai detto di darti del tu solo per sentirti più giovane?
In: No ti sbagli piccoletto. L'ho detto solo per eliminare le distanze. Tutto qui. Comunque dove sono gli altri?
K: Sono andati a casa di Miroku per prendere alcune cose.
In: Ho capito. Bhe dai andiamo di là non rimanete vicino all'ingresso.
K, I: Ok!
Se: Per me una certa persona può rimanere anche fuori.
I: Ah ti stai riferendo a te? Bhe anche io sono d'accordo che tu rimanga fuori.
In, K: La finite?
Se: Va bene, anche perchè mi sono scocciato di dar retta agli idioti. Comunque non fate troppo casino in questa casa c'è gente che studia.
In: Eddai oggi è domenica, lascia riposare quei poveri libri e vieni di là con noi.
Se: Uffa come siete noiosi. E va bene, ma solo perchè ho un pò di fame.
Tutti si diressero verso la sala pranzo dove un enorme tavola imbandita. Mancavano solo le cibarie e tutto sarebbe stato perfetto.
In: Allora ragazzi, cosa mi raccontate di bello. Scommetto che Sango vi sta mettendo in riga con lo studio.
I: Già, fin troppo.
Se: Per te anche studiare una pagina è troppo.
I: Fa silenzio nessuno ti ha interpellato.
K: Comunque siamo a un buon punto, se tutto va come previsto potremo finire anche in anticipo. Sesshomaru se non sbaglio tu sei piuttosto bravo in greco? Come sai per la maturità è uscito greco.
Se: E Sango non è sufficiente? Quell'idiota è troppo imbranato per capirlo.
K: No, no. Anzi diciamo che lui se la cava piuttosto bene, il problema è Miroku, e Sango non sa più come farglielo capire. Tu invece potresti insegnarglielo meglio visto che hai più esperienza e di sicuro sei ancora più rigido di Sango.
Sesshomaru guardò perplessa la ragazza. Non sapeva realmente cosa rispondere anche perchè questo avrebbe rallentato i suoi studi.
In: Eddai Sesshomaru che ti costa. I tuoi studi stanno procedendo piuttosto bene quindi qualche oretta potresti anche dedicargliela.
Se: E va bene, ma solo perchè me l'ho chiesto lei, che a differenza di qualcuno sa come si chiede un favore.
I: Eh cosa vuoi dire?
Se: Che non sai usare le parole giuste per chiedere. Ti faccio un piccolo esempio: Si usa la parola "per favore", nel caso tuo dovresti dire "ti prego".
Driiiiiin!!!!
K: Credo che questi siano Sango e Miroku. Sesshomaru!
Se: Mmmm...
K: Grazie per aver accettato.
Se: Visto, idiota?
In: Che ne dite se andate ad aprire la porta?
K: Oh sì hai ragione.
In: Brava Kagome finalmente mi hai dato del tu!
K: Oh sì è vero, non me n'ero accorta.
In: Ragazzi forza entrate cosa ci fate lì impalati.
I ragazzi entrarono salutando calorosamente Inu.
M: Buongiornoooo!!! Come va?
In: Alla grande, soprattutto perchè adesso ci siete voi. Visto che adesso ci siamo tutti possiamo andare di là, nel soggiorno. Così nel frattempo che la servitù prepara i piatti noi potremo chiacchierare un pò. Ah voi due prima che diciate che siete contrari potete già andare nelle vostre camere. Invece ragazzi voi posate le borse a terra provvederanno le cameriere a portarle di sopra.
I: Papà, come sempre con noi due sei molto gentile.
In: Lo sono perchè voi lo siete con me.
K: Inu ti posso parlare in privato?
In: Ma si certamente cara. Spero che Inuyasha non ti abbia trattato male. Altrimenti mi sente....
K: No no Inuyasha non centra, e anche se centrasse lo avrei già sistemato io.
In: Ah già dimenticavo che sei una delle poche che riesce a prevalere su di lui. Se non è di lui che si tratta, allora di cosa vuoi parlarmi?
K: Ti volevo ringraziare tantissimo per aver firmato il permesso per andare in gita.
Così si fiondò letteralmente addosso ad Inu, che a sua volta sorrise di cuore. Era felice di vederla così nonostante tutto quello che le stava succedendo. Dopo che si staccò, Inu prese parola.
In: Figurati non c'è di che. Anche tu meriti di divertirti. Poi queste cose se non si fanno alla vostra età quando le farete.
K: Hai ragione, ma nessuno ti obbligava a farlo. Quindi grazie.
In: Di niente mia cara. Piuttosto tu come stai? Ho saputo un pò di cose che non mi sono piaciute affatto. Queste però dovrai dirmele tu. Sempre se vuoi. Però voglio almeno sapere come sta andando la tua salute i miei figli mi hanno detto dell'attacco di panico che hai avuto. Adesso come procede?
K: Diciamo che va meglio. Soprattutto grazie ad Inuyasha. Se quella sera non ci fosse stato lui a questo ora chissà cosa sarebbe successo. La mattina successiva ne ho avuto uno più blando ma con me c'è sempre stato lui che è riuscita a calmarmi. Non sò come ringraziarlo, davvero. Mi dispiace farlo stare in pensiero così. Infatti avevo deciso di non andare in gita. Per quanto apprezzassi il suo gesto non volevo rischiare di rovinarla agli altri. Ma sai com'è?
In: Già. Anche se è cocciuto e orgoglioso sa come aiutare gli altri, soprattutto se sono persone a cui tiene, altrimenti non lo avrebbe mai fatto. Quindi Kagome accontentalo altrimenti sì che ne soffrirà. Sai non sò se è solo una mia sensazione ma voi due secondo me siete attratti l'una dall'altro.
Inu fece un sorriso, però Kagome non sapeva cosa fare. Si domandava come dovesse rispondere per non farlo infuriare. Adesso che le cose stavano andando un pò meglio. Figuriamoci se poteva durare. Dunque decise di dire la cosa che l'avrebbe fatta soffrire di più. Chinando il capo si rivolse al padre del suo amato.



ANGOLO DELL'AUTRICE: 
Allora Inu ha dei sospetti sulla relazione di Inuyasha e Kagome. adesso la ragazza cosa risponderà?
Gli dirà la verità? o mentirà per evitare inutili discussioni tra padre e figlio?
Per saperlo non vi resta che continuare a leggere questa pazza storia.
PS: Scusate per le scene descritte.
Ringrazio i lettori e i recensori.
Baci Inu_ka
  
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