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Autore: CatWarrior    24/09/2014    10 recensioni
Sono passati cinque anni.
Non è stato facile dimenticare.
Non è stato facile dimenticarlo.
Ma il tempo passa, e guarisce le ferite, no?
Ed è proprio quando riesci a passare oltre, che qualcosa stravolge all'improvviso tutto ciò che hai attorno...
Sequel di Just a perfect dream, anch'esso dedicato a tutti gli scrittori ed a tutte le scrittrici di fan fiction sulle tmnt, ai miei amici, a mio fratello, ad i miei tre gattini, alla mia ex prof di italiano Michela ed a Ale, un amico che non rivedo da tanto tempo.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Romantic Illusion'
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Venti candeline.

 

«Esprimi un desiderio, sbrigati!»

 

Soffio con foga, e le fiammelle si spengono una ad una.

 

«Cosa hai desiderato?!»

«Non lo dico, altrimenti non si avvera.»

 

Nove ottobre del 2019.

 

I miei amici più cari mi hanno fatto una festa a sorpresa.

 

Rispetto a cinque anni fa, Rachele ha aggiunto qualche centimetro al suo metro e sessanta, ed ha colorato qualche ciocca di capelli di rosso.

Simone non è cambiato di una virgola, è rimasto lo stesso tappo di sempre, con i suoi occhiali giganti ed il suo maglione scozzese.

 

Questa volta ci sono anche Rossella e Christian, che rispettivamente conosco dalle scuole medie e dalle scuole elementari.

 

Rossella è poco più alta di Simone, con lunghi boccoli castani scuro che superano abbondantemente le spalle, occhiali da studiosa e sorriso meraviglioso, mentre Chri ha la classica faccia da bravo ragazzo, anche se ultimamente si è fatto crescere un filo di barba che rende il suo sguardo molto più maturo della realtà.

 

E poi, beh... E poi ci sono io.

 

Ho finito le scuole e mi sono diplomata, ma non ho alcuna intenzione di prendere una laurea: il mio negozio di fiori mi basta ed avanza.

Vivo in un piccolo appartamento in uno dei pochi condomini del paese, ed il vicinato non è propriamente il massimo.

 

Sopra di me abita Sandra, una nonnina mezza matta ma simpatica, considerata un'arma di distruzione: spesso ha fatto esplodere il suo microonde, e qualche volta ha dimenticato qualche rubinetto aperto.

Sotto invece, c'è Luciana, la sorella gemella di Sandra.

 

Gemelle solo nell'aspetto, infatti la seconda è estremamente antipatica ed arrogante, ricorda tanto la classica strega cattiva.

 

Infine, sul mio stesso piano, abita una famiglia straniera con cinque bambini.

Immaginatevi il rumore!

 

 

«Allora, ti è piaciuta la festa?»

 

Rachele mi sta accompagnando a casa.

Siamo sulla strada principale, e saranno circa le undici di sera.

 

«Moltissimo, siete stati molto gentili.»

 

Mi sorride, fermandosi davanti al portone del mio palazzo.

 

Le rifilo i vari pacchetti, cercando le chiavi nella borsa.

 

«Elea...»

«Dimmi.»

 

Sospira, mentre io spalanco la porta.

 

«Dovresti uscire, ogni tanto... Sei sempre chiusa in casa.»

 

Prendo i regali.

 

«E se non sei a casa, sei al lavoro. Un tempo non eri...»

«Raky, è un periodaccio. Sto andando avanti grazie a ragazzini innamorati che comprano delle rose rosse, oltre che a pochi altri che comprano dei fiori da mettere su una tomba.»

«Ma che stai dicendo?! Il tuo negozio è sempre pieno! Di sicuro non è questo il probl...»

«Buonanotte Rachele.»

 

Chiudo il portone.

 

Mi avvicino sovrappensiero all'ascensore, quando il cartello con la scritta “guasto” mi brucia la retina.

 

Perfetto.

 

Ci sono otto piani, ed io sono al settimo... Quell'affare è rotto da mesi, e non lo hanno ancora riparato! L'efficienza italiana!

 

 

Gradino dopo gradino, trascinandomi dietro i vari pacchetti, eccomi in cima.

Quattro stanze, la mia è l'ultima a destra.

 

Ritiro fuori le chiavi ed apro, butto tutto sul tavolo e richiudo, per poi fiondarmi in cucina.

 

Il frigo vuoto mi offre solo un po' di pollo e patatine fritte avanzate da ieri, ma accetto di buon grado ed accendo il microonde.

 

Vedo una piccola spia rossa del telefono fisso lampeggiare.

 

Undici chiamate perse.

 

Sicuramente sarà mia mamma, preoccupata perché oggi non ho risposto nemmeno una volta.

 

Beh, ero ad una festa a sorpresa, per definizione non potevo sapere che sarei rimasta fuori così a lungo!

Richiamerò domani.

 

Ed ecco il mio fedele amico che viene a salutarmi.

 

Un gatto grasso e peloso, completamente nero, che porta il nome di “Sfigatto”.

 

Il “dlin” proveniente dalla cucina mi avvisa che il pollo è pronto: lo prendo e mi siedo sul divano, allungandone ogni tanto qualche pezzetto al mio felino.

 

Sul comò buste su buste, carte su carte, tasse su tasse insomma, che non so come pagare.

 

 

Mi guardo attorno.

 

Beh, credo di aver descritto abbastanza bene la mia vita, che oserei definire precaria.

 

Sì, precaria e noiosa.

 

 

 

 

 

*angolo felino*

 

 

Quanto tempo è passato!!! XD Mi sembra solo ieri!! XD

 

Scusate, è che proprio non ho resistito!!

 

Allora, premetto che non riuscirò ad aggiornare quotidianamente, anzi, grazie alla scuola mi vedrete una volta a settimana se va bene ^^

 

Comunque, spero tanto che vi piaccia e che non stoni con la prima, altrimenti farò una figura di lettiera bella e buona XD

 

Bacioni dalla vostra neko rompiscatole :*

 

Ps: il capitolo è dedicato alla mia sorella riccia Ser Barbs, che da quel che ho capito, ha fatto gli anni di recente! :) Passi al grado di “gemella”, sei stata promossa! XD

  
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