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Autore: EleonoraBonny    24/09/2014    9 recensioni
Cosa succederebbe se Ib trovasse il modo di tornare indietro per salvare Garry e uscire con lui dalla galleria? Ebbene, in questa storia potrete seguire un Ib ormai diciassettenne con un modo per tornare indietro e salvare il ragazzo dai capelli viola.
Spero che possa interessarvi!
Eleonora Bonny
STORIA SOSPESA
per tempo indeterminato.
Scusate.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garry, Ib, Mary, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forgotten Portrait or Another End?
II – Again.

 
Ib finisce di mangiare e mette il piatto nel lavandino. Corre in camera sua e prende una borsa da sotto il letto. Era una borsa di cuoio contenente tutto quello che le sarebbe servito per quella specie di missione che si era autoimposta. Per quei sette anni non era di certo rimasta con le mani in mano, aveva studiato tutte le opere di Guertena e aveva cercato di capire come avrebbero potuto cambiare nel “mondo di Guertena”. Aveva studiato anche la struttura dell’edificio dove era stata allestita la mostra e aveva capito che non era impossibile riuscire a capire dove ci si trovava. Prese una mantella nera e salutò i suoi genitori << Mamma, papà io vado! >> urla dalla soglia della porta principale. << Ritorna per pranzo tesoro >> le risponde sua madre dalla cucina. Ib esce e comincia a sentirsi strana; mille pensieri le girano per la testa: se non dovesse funzionare, se non riuscisse più a uscire dalla galleria e molte altre preoccupazioni. Ma anche i ricordi di Garry riappaiono nella sua mente. Tutti quei bei momenti in un posto pieno di disperazione, non può di certo dimenticarli. Più decisa che mai corre. Corre per non pensare a dove sta per tornare. Corre per riuscire a focalizzarsi solo su Garry, è lui il motivo per cui sta tornando. Ed è un motivo più che sufficiente per non avere più paura.
Senza nemmeno accorgersene si ritrova quasi subito davanti all’entrata della mostra. Entra e comincia a girare per i quadri e le sculture. Tutto sembra molto più piccolo di sette anni prima. Ib sale le scale e arriva davanti al quadro che cercava. Quello da cui è partito tutto: “Fabricated World”.
Ib fissa il quadro, sospira e chiude gli occhi. Quando gli riapre la musica che creava l’atmosfera della mostra è spenta e in giro non sembra esserci nessuno. La ragazza nota la macchia di colore blu e la sfiora. Subito dopo appare una scritta dello stesso colore: “Sai cosa fare Ib.”
Scende le scale a arriva davanti all’affresco “Abyss of the deep” e senza paura ci si tuffa dentro chiudendo gli occhi. Il colore blu è diventato acqua e Ib sprofonda per arrivare nel mondo di Guertena. Quando riapre gli occhi è di nuovo in quel corridoio che ricorda bene, ai piedi di una scalinata. Da una parte un quadro rosso e dall’altra un quadro blu. La ragazza va senza indugio nel corridoio indicato dal quadro blu e dalle scritte sulle pareti e sul pavimento “come Ib”. In fondo trova una rosa in un vaso. Più rossa di quanto ricordasse, ma non si chiede il perché. La mette nella borsa avvolta in un fazzoletto. Entra nella porta azzurra e nota che non c’è nessuna chiave sul pavimento e che il quadro della donna ha già gli occhi aperti. Ritornando in mezzo ai due quadri nota che le scritte sul muro sono cambiate, ma non sono diventate “thief” come l’ultima volta. Adesso sui muri c’è scritto “again”.  Va dall’altra parte del corridoio e capisce come mai la chiave non era nell’altra stanza, era nella serratura dell’altra porta azzurra. Finalmente Ib capisce: quel mondo non si è “resettato” come credeva, è rimasto tutto esattamente come lo aveva lasciato lei. La ragazza si fermò ricordandosi che doveva sistemarsi prima di provare il suo piano. Tira fuori una scatolina contenente delle lenti a contatto marroni e uno specchietto e se le mette. Dopodiché lega i capelli in una coda e si mette il cappuccio. Sa esattamente dove vuole andare prima di provare a utilizzare le opere di Guertena. Non ha intenzione di rifare tutta la strada per arrivare al blocco dei disegni di Mary. Corre per vari corridoi fino ad arrivare ad un muro diverso dagli altri. Lo sfiora e sembra fatto di gelatina. “Dovrebbe essere questo…ok Ib, pensa al blocco dei disegni di Mary” ragiona tra s’è la ragazza.
Chiude gli occhi e si lancia dentro questo strano muro. Comincia a sentire una musichetta; sembra quasi un carillon. Apre gli occhi e ritrova il paesaggio che cercava: si era ritrovata di nuovo in quel mondo infantile, pieno di colori vivaci e accesi. Ib cammina fino alla casetta con il cuore giallo sulla porta, entra e si mette davanti alla cesta dei giocattoli. Fa un respiro profondo e si butta dentro. Appena rivede quello scenario la ragazza sente una morsa allo stomaco. Decide di correre fuori da lì. Sale le scale e lui è lì. Il tempo si è fermato per lui. Non è cambiato di una virgola. Dorme ancora come sette anni prima…
Ib sente qualcosa di caldo che comincia a scenderle giù dalle guance. Senza rendersene conto ha cominciato a piangere. Aveva pianto solo una volta, appena uscita dalla galleria guardando il quadro che raffigurava il ragazzo che lei aveva lasciato. Non aveva più pianto per sette anni, ma rivedere Garry in quello stato è stato troppo. Tutta la sofferenza che la ragazza si era tenuta dentro per anni voleva uscire in quell’istante. Ib cade sulle ginocchia e comincia a singhiozzare. Non sa per quanto rimanga lì a piangere ma dopo essersi ripresa si asciuga le lacrime con la manica della maglia e si alza i piedi. Fa un respiro profondo e si dice: << Garry non vorrebbe vederti così, giusto? >>
Guarda il corpo del ragazzo e si avvicina. Gli accarezza una guancia. La pelle di Garry è fredda; completamente diversa da quando lui le teneva la mano mentre camminavano nella galleria.
Ib fa un respiro profondo e va avanti. Deve trovare quello che sta cercando, deve sapere se il suo piano funziona. Per salvare Garry e se stessa da tutti quegli anni di sofferenza. La risposta è lì, nel mondo di Guertena.
La ragazza sale le scale e ritorna al centro del blocco dei disegni e esce. Arriva nella galleria scura. La copia esatta della mostra da dove era partita, ma con le pareti scure che la rendono più tetra. Ib si ricorda bene di come si era sentita sette anni prima ad arrivare lì. Era sola e non avrebbe più voluto andare avanti. Era pure apparsa una trappola, un inganno. Non si era di certo lasciata convincere, non poteva essere lui. Ib stava diventando sempre più nervosa: poteva pensare solo al fatto che lei fosse lì, da sola, di nuovo.

 
 
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SPAZIO AUTRICE
Chi è un'autrice orribile? Io!
Voi seguite la mia storia e io che faccio? Non continuò più, certo. Questo capitolo non mi sembra nemmeno bello come il precedente, ma spero che a voi possa piacere. Non è che non ho motivi per non aver più pubblicato (ho iniziato le scuole superiori [io ho iniziato l’8 settembre] e sono molto nervosa e incasinata), però avrei potuto aspettare di aver il secondo capitolo pronto per pubblicare il primo. L’unica cosa che posso fare è sperare che continuiate a leggere questa storia. Se vi va lasciate una recensione e mille grazie a quelli che continueranno ad aspettare la mia storia.
Ciao, scusate e grazie mille!
Eleonora Bonny

STORIA IN SOSPESO  
  
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