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Autore: Fuca    27/09/2014    4 recensioni
"Eevee~" sentii poi, prendendomi uno spavento e inciampando dunque su una pietra con la faccia per terra.
"Vee?~"
Mi girai dietro di me, capendo che il pokemon mi aveva seguita fino a quel momento, forse perché mi era riconoscente di averlo soccorso.
Mi rimisi in piedi, per poi accovacciarmi e accarezzarlo: era davvero tenero, e mi dispiaceva dovermene separare, ma i miei non mi avrebbero mai permesso di tenere un pokemon in casa.
Poi, un'illuminazione: "Forse è proprio grazie a questo piccoletto che lascerò Biancavilla".
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Capitolo 3
Alice vs Lara!


Quando in quella calda mattinata mi svegliai – ancora ad occhi chiusi per via del sonno –, cercai di togliermi il lenzuolo. Tuttavia, avendo notato che ci fosse un peso sopra, mi fermai. Si trattava di Eevee, che si era accucciato vicino a me. La testolina era comodamente appoggiata sulla sua morbida coda e aveva un'espressione serena e felice mentre dormiva.
Mi alzai facendo attenzione a non svegliarlo, sgusciando via dall'altro lato del materasso, poi scesi in cucina. Papà era andato a lavoro al Vivaio Xanadu, quindi potei salutare solo mia mamma.
Stetti un po' in sua compagnia e guardammo la televisione insieme, fino a quando qualcuno non bussò alla porta.
“Buongiorno” disse con aria truce Lara quando le aprii, per poi continuare: “Il professor Oak vuole parlare con noi. Ah, dovresti portare Eevee”.
Annuii, facendole cenno di aspettare, e salii di nuovo in camera mia per svegliare il pokemon, che poi era già in piedi. A smembrare il cuscino.
La stanza era un vero e proprio campo di battaglia: piume ovunque, abiti vecchi – fortunatamente inutilizzati – scuciti e tappeto rovinato. Lo stesso tappeto che Eevee, dopo aver notato la mia presenza, usò come rifugio.
A metà tra l'urlare e il piangere decisi di contenermi, dunque tirai fuori il piccoletto da lì sotto e mi accovacciai per guardarlo più da vicino.
“Credo che dovremmo mettere qualche regola” sorrisi rassegnata, accarezzandolo.
Me lo misi in braccio, dunque scesi di nuovo, dicendo a mia madre che avrei pulito quel macello appena tornata a casa. Dopodiché, insieme a Lara presi a camminare per un viale circondato da prato e alberi per andare dal professore, seguite da uno stormo di pokemon volanti che si innalzava nel cielo, quasi come se stessero sfidando le nuvole.
Il cancello era aperto, per cui salimmo le scale fino a ritrovarci all'interno dell'edificio.

 “In città eravamo tutti in pensiero, Alice!” disse allibito non appena varcai la soglia della porta. Mi limitai a guardare in basso, sinceramente dispiaciuta e pentita, e lui sembrò comprendermi perché decise di cambiare discorso venendo verso di me e accarezzando Eevee, che come al solito tenevo in braccio.
“Ha continuato a seguirti senza una pokeball? Di sicuro vi state affezionando molto in fretta!”
Era vero, gli volevo già molto bene. In fondo era l'unico amico che avevo, a parte Lara. Tra l'altro, da quando lo avevo incontrato ero decisamente più allegra: prima la mia routine quotidiana era decisamente più monotona e non me ne ero nemmeno resa conto, ma mi era bastato poco tempo per capirlo, e adesso stavo rimediando. Tutto grazie a lui.
“E allora, gli hai già dato un soprannome?” mi chiese subito dopo, quasi senza darmi il tempo di rispondere alla prima frase.
“In realtà no, ma... forse Denki* andrà bene?” domandai, più a me stessa che ai presenti, e Lara mi chiese se fosse perché si sarebbe evoluto in Jolteon. In effetti quella sarebbe stata la sua prossima forma, ma non era per questo che volevo dargli quel nome. Mi era venuto in mente perché la nostra amicizia era stata inaspettata come un fulmine, ma preferii non dirlo. Il pokemon parve entusiasta, perciò si sarebbe chiamato proprio così.

Il professore ci porse dei pokédex, sostenendo che ci avrebbero aiutato durante il nostro viaggio in quanto già completati per merito di Red, il campione di Kanto, e Green, il nipote di Oak. Quasi non svenni quando scoprii che il primo dei due lo avesse aiutato nel suo lavoro.
“Siete stupite, eh? Ma ora sto affidando questi oggetti a voi e dovrete farne buon uso!” disse allegro, mentre io annuivo energicamente. Poi ci congedò, e mentre uscivamo io e Lara ridiventammo entrambe silenziose.
“Non sono morta, sono tornata! Adesso basta!” strillai, battendo i piedi con fare infantile, mentre quella iniziò a ridacchiare.
“Allora, per rompere il ghiaccio, ti va di lottare un po'?” propose con un sorriso di sfida, mentre io iniziavo ad agitarmi. Di sicuro il suo Charmender era già stato allenato, mentre il mio Eevee fino ad ora non aveva partecipato a nessuna lotta.
Con un gesto automatico presi il pokédex per controllare il livello di Denki e una voce disse il numero quattro.
“Benissimo. Il mio è ancora al livello cinque: stranamente non c'erano molti pokemon prima di Smeraldopoli.” spiegò, e di conseguenza mi mostrai d'accordo.
Una cosa, però, mi aveva alquanto stranita: in effetti nemmeno io avevo incontrato selvatici, ma perché? Avrebbero dovuto esserci tanti Rattata e Pidgey da dar fastidio! In ogni caso decisi di indagare non appena fossi ripartita, perché in quel momento dovevo concentrarmi solamente sulla lotta.
 Sapevo le mosse utilizzate da un Eevee ancora agli inizi, e il mio non avrebbe dovuto impararne nessun'altra ancora, infatti non mi feci molti problemi per quello.
Charmander fu chiamato dalla sua sfera e Denki si posizionò davanti a me, pronto alla lotta. Ad iniziare però fu l'altro, in quanto più veloce, attaccando con Graffio. Capii che era impossibile schivarlo: la lucertola era già troppo vicina. Fu questo il motivo per la quale dissi di usare 'Ruggito'. In questo modo, il danno fu ridotto e Eevee si sentiva ancora benissimo.
“Perfetto, adesso usa azione!” continuai, e quello colpì Charmander, che nonostante si fosse fatto male reagì con un altro Graffio approfittandone della vicinanza.  Subito dopo, Denki si allontanò un po' per sicurezza.

Con due mosse andate a segno, ora il mio pokemon era giunto a poco più di metà vita, ma notai che godeva di un attacco più alto. Considerato questo elemento pensai fosse inutile avvicinarsi, dato che che avrei potuto usare Colpocoda per diminuire la difesa e poi attaccarlo di nuovo per finirlo. E in effetti furono queste le mie direttive, ma all'udire di quella mossa il piccoletto si girò verso di me con aria perplessa. Capii che probabilmente conosceva una mossa uovo che andava a sostituire Colpocoda, ma non sapendo di quale si trattasse avrei dovuto sbrigarmela in un'altra maniera.

Ad ogni modo, quella reazione lo distrasse, così la lucertola attaccò nuovamente. Stavo iniziando a preoccuparmi perché sarebbero bastati due attacchi per finirlo, o solo uno nel caso in cui fosse stato un colpo critico, per cui decisi di agire difensivamente. Non potevo rischiare che Denki andasse KO.

“Adesso usa ruggito!” dissi, cercando di mantenere la calma, mentre l'altro stava per attaccare di nuovo.
“Saltalo e usa azione”
L'eevee gli balzò sulla testa, e così facendo non solo riuscì ad evitare la mossa, ma quando gli arrivò alle spalle quello cadde, quindi riuscì a colpirlo nuovamente.

“Che diamine... Ma l'ha spinto per terra?! Forza, rialzati” fece Lara in ansia. In effetti, adesso ne aveva motivo anche lei: un altro attacco, uno solo, e avremmo vinto. Tuttavia non potevo permettermi di abbassare la guardia, così chiesi a Eevee di continuare a muoversi a debita distanza e usare ancora ruggito.
Anche quello attuò la stessa mossa, ma questo non era abbastanza per mettermi totalmente in crisi, così gli dissi di usare un'altra volta il medesimo attacco.
Feci bene, perché poco dopo i due si ritrovarono ad andarsi contro in contemporanea per usare rispettivamente graffio e azione, ma la ferita inferta dalla lucertola fu praticamente nulla a causa del considerevole calo dell'attacco. Dopo una situazione di difficoltà da entrambe le parti, Charmander si trovò esausto.
Contento, il mio pokemon mi balzò in braccio in cerca di coccole, ed io lo premiai con tanti complimenti e affetto. In seguito andai verso Lara, che aveva già fatto rientrare la lucertola nella sfera, e le diedi la mano.
“Sei stata brava. Mi sono divertita!”
“Anche io, ma adesso dovremmo tornare dal professore a farci curare i pokemon” mi sorrise sospirando, per poi farmi cenno di seguirla.

Quando finimmo, accompagnai la mia amica fino alla sua abitazione: un cottage di medie dimensioni dal tetto color ebano. Poco prima di andar via mi chiamò per farmi girare, poi mi chiese: “Che ne dici di iniziare il viaggio insieme?”. Ero davvero felice che me lo avesse chiesto, infatti risposi affermativamente prima di andarmene. Qualcosa ci aveva aiutato a ristabilire il nostro rapporto: forse quella mia reazione sconsiderata in seguito al silenzio, forse la lotta, o magari entrambe le cose. In ogni caso, non avevo intenzione di rovinarlo di nuovo.

Tra quei pensieri mi diressi a casa, certa di aver dimenticato qualcosa.
“Oh, sei tornata! Su, vai a sistemare la tua camera adesso” fece mia madre. Ecco cosa era. Ma avrei preferito non ricordarlo...

 

*Denki: elettricità in giapponese.

_____________________________________________
Eccoci con un altro capitolo! Avrete capito che il campione sarà Red.
Avverto che durante il corso della storia cambieranno alcune cose, come i percorsi in cui si trovano i vari pokemon selvatici. Questo perché più che assecondare il gioco mi baserò sui loro habitat c:
Come al solito, siate sinceri e non fatevi problemi. Accetto ogni critica costruttiva!

  
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