Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: cristal_93    02/10/2014    2 recensioni
E' trascorso ormai un po' di tempo dall'ingresso di Leah nel mondo delle squadre d'esplorazione, e lei vive intensamente ogni giorno fantastiche avventure, insieme ai suoi compagni Piplup e Chimchar. Ma la vita non può essere sempre perfetta: il furto dell'Ingranaggio del Tempo sconvolge la quotidianità di tutti gli abitanti di Borgo Tesoro, e arriverà a sconvolgete le esistenze dei tre ragazzi più di quanto si sarebbero mai aspettati. Loro malgrado si ritroveranno coinvolti nella battaglia per la salvezza del mondo, e verranno a conoscenza di segreti che potrebbero influenzare per sempre il destino dei Pokémon di tutto il pianeta. Affronteranno avversari pericolosi e conosceranno Pokémon misteriosi, ma al loro fianco sopraggiungerà un inaspettato alleato....
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Grovyle, Piplup
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pioveva di nuovo. Leah ringraziò che avvenisse sempre mentre andavano a dormire: se fosse successo durante il giorno, le loro missioni sarebbero state caratterizzate solo dalle continue lamentele di Chimchar, che avrebbe protestato prima per l'acqua e poi per il fango che li avrebbe inzaccherati. Quando faceva così, la voglia di imbavagliarlo saliva alle stelle, ma la ragazza e Piplup contavano fino a dieci e respiravano, riuscendo così ad ignorarlo, anche se certe volte diventava più fastidioso di Loudred che russava ( ed entrambi purtroppo avevano sperimentato piuttosto bene quanto il Pokémon Vocione fosse rumoroso anche mentre dormiva ).
Leah sperò solo che il temporale non svegliasse Chimchar, altrimenti la pace sarebbe stata ulteriormente turbata dalla sua parlantina, e addio aggiornamento del diario in tranquillità. Peccato che non ci fossero dei cuscini a portata di mano: non che volesse soffocarlo, ma anche solo tirarglielo in faccia per zittirlo sarebbe stato divertente.
In realtà non l'aveva mai fatto, ma con Vaporeon, ogni tanto avevano passato del tempo a sbirciare gli umani che vivevano in città, e più di una volta avevano visto bambini divertirsi a prendersi a cuscinate. Lì a Borgo Tesoro però non riteneva che sapessero cosa fosse un cuscino, a meno che un ruvido sacco di tela riempito di paglia potesse essere considerato tale, ma non c'era neanche quello, quindi non poteva fare altro che rassegnarsi.
Se ci fosse stato, però, di sicuro avrebbe preferito usarlo per metterci dentro Chimchar legato e imbavagliato ( o almeno minacciare di farlo), invece che limitarsi a lanciarglielo. Doveva chiedere a Chatot se ci fosse qualcosa di simile in magazzino...

 

Piplup si agitava irrequieto: era assalito da un incubo che non gli dava tregua. Percorreva un lungo tunnel buio; correva, probabilmente aveva qualcuno alle calcagna ma non voleva girarsi a controllare. Più continuava a correre, più sentiva le gambe pesanti, e il respiro corto. D'un tratto gli parve di scorgere una luce in lontananza, e allora si mise a correre più forte, e la luce crebbe, accecandolo. Alle sue spalle cominciò a sentire degli strani rumori: ringhi, sibili e uno zampettio inquietante che lo fece sudare freddo e raddoppiare ulteriormente i propri sforzi, ma la luce sembrava sempre più distante.
<< Tyler! >> urlò una voce sconosciuta. Piplup si guardò intorno, ma non vide nessuno.
<< Non mollare Tyler, puoi farcela! >> insistette la voce. Il Piccolo Pokémon blu finalmente comprese che stava parlando a lui. Allungò la pinna davanti a sé, ma non era più una pinna da Piplup bensì un braccio da umano. Guardò in basso: anche le sue gambe erano diventate quelle di un ragazzo. Si tastò anche la faccia: sentì un naso, una bocca e una pelle che non erano da pinguino, ma nemmeno di un Pokémon.
Era tornato al suo vero aspetto. Sorrise, rinvigorito di nuova energia, e riprese la sua corsa. All'improvviso vide delinearsi una figura scura, la vide emergere a tratti dalla luce. Non era in grado di vederne la faccia, ma già nei contorni gli sembrava curiosamente familiare... Accadde tutto in fretta: un attimo prima di riuscire ad afferrare la mano dello sconosciuto, il pinguino si sentì risucchiato all'indietro.

<< TYLEEEER!! >> urlò l'altro.
<< NOOOO!! >> . Piplup tentò disperatamente di opporsi, ma il suo corpo si era paralizzato. Non poté fare altro che continuare a urlare mentre cadeva in un abisso oscuro.

<< NOOO!! >> urlò a squarciagola il giovane Pokémon alzandosi di scatto. Per lo spavento Leah sobbalzò e Chimchar si svegliò di soprassalto.
<< C-Che succede!? Ci sono dei nemici?! >> esclamò saltellando da una parte all'altra coi pugni alzati.
<< Piplup, tutto bene? >> disse invece Leah. Il pinguino respirò affannosamente.
<< Scu... scusate... temo... di aver avuto un incubo.... >> . Leah bagnò un fazzoletto e glielo passò sulla fronte sudata.
<< Non ti preoccupare, ora è tutto finito >> lo rassicurò. Piplup non rispose. Si guardò le braccia che ora erano semplici pinne, ma che nel sogno erano tornate alla loro forma originale, ne era sicuro. E poi... oltre a quello...
<< Tyler... >> mormorò.
<< Uh? Cos'hai detto Piplup? >> disse Chimchar.
<< Tyler. Io...credo che sia il mio vero nome... il nome che avevo prima di diventare Pokémon >>.
<< Davvero?! >> esclamò il suo compagno, esterrefatto.
<< Ne sei sicuro? >> aggiunse Leah.
<< Non lo so >> ammise Piplup, scuotendo la testa. << Nel sogno... una voce mi chiamava. E... ad un tratto mi è sembrato di vedere come una figura >>.
<< Qualcuno che conosci? >> disse Chimchar speranzoso. Di nuovo Piplup scosse la testa.
<< Non sono riuscito a vederlo completamente... ma aveva qualcosa di familiare >>. Leah e Chimchar si scambiarono un'occhiata, e lui, come sempre, non seppe trattenersi.
<< Bé, è fantastico, no? >> esclamò battendo le mani.<< Non è granché ma è già qualcosa. Ora hai un indizio in più su chi fossi prima dell'incidente. Vuol dire che la memoria ti sta' ritornando! >>. Era così felice che trascinò Piplup in un ballo sfrenato per tutta la stanza. Il Pokémon d'Acqua ricambiò a malapena l'entusiasmo dell'amico. Era più forte di lui, ma proprio non riusciva a sentirsi altrettanto allegro.
<< Piplup >> disse Leah, mettendogli una zampa sulla spalla. << A questo punto penso che sia il caso di cominciare a fare qualche ricerca >>.
<< E su cosa? A parte questo nome non ho nient'altro >> ribadì lui, seccato.
<< Ti sbagli >> lo contraddisse la ragazza. << Non hai solo quello >>. Piplup sbatté le palpebre e la guardò confuso senza riuscire a dare un senso alle sue parole, ma qualcosa si accese nel suo cervello.
<< Oh... >> capì infine. << Intendi...? >>
<< Esatto >> annuì lei.
<< Ma Leah... >> obiettò ancora Piplup. << Dopo quella volta non si è più manifestato! >>
<< E' vero, ma ti è già successo per due volte, e a breve distanza l'uno dall'altro. Direi che a questo punto valga la pena cominciare a lavorarci su... >>. Piplup annuì, anche se non era ancora convinto. Chimchar spostò lo sguardo da lui alla ragazza senza capire.
<< Ehm.... >> disse per richiamare la loro attenzione. << State parlando del potere chiaroveggente di Piplup? >>
<< Non parlarne come se fossi un ciarlatano! >> sbottò Piplup.
<< E come altro lo dovrei definire, scusa? Ti ha permesso di vedere il futuro per due volte! >>. Piplup sospirò.
<< Vabbè, lasciamo perdere. Comunque... tu cosa ne pensi? >>
<< Io? Bé...ecco... >> esitò Chimchar. << Penso che abbia ragione Leah: un tentativo potremmo cominciare a farlo >>. Piplup guardò i compagni.
<< Va bene, ma... come ci muoviamo? >>. Chimchar alzò un dito e aprì la bocca, ma poi ci ripensò e abbassò la mano; Leah invece rifletté attentamente.
<< Ora come ora non possiamo chiedere in giro e rischiare di diffondere troppo la cosa: non so in quanti crederebbero alla storia che tu sei un umano … >> ( qui guardò di sottecchi Chimchar; lui fischiettò e nascose le mani dietro la schiena ) <<... e oltretutto potrebbero sorgere dei sospetti su di te, qualcuno potrebbe credere che tu sia implicato in questa storia degli Ingranaggi del Tempo >>.
<< Vero... >> convenne Piplup.
<< La tua abilità, però, non è una cosa che si vede tutti i giorni, e che sia implicata o meno nella tua trasformazione in Pokémon non possiamo farla conoscere a nessuno. L'unica cosa che possiamo fare, al momento, è cercare informazioni, ma senza dare troppo nell'occhio >> dichiarò la ragazza sbattendo la zampa a terra. I suoi compagni approvarono in pieno.
<< Sì ma.... come facciamo? >> disse Chimchar. Leah attorcigliò e sciolse la coda più volte, in un ritmo lento e a tratti ipnotico.
<< Di certo non possiamo parlarne con Chatot, anche se forse ci potrebbe dare una mano... la cosa migliore sarebbe chiedere in giro se esiste un luogo dove potremmo trovare qualcosa d'interessante... >>
<< Tipo? >>
<< Un archivio, una biblioteca... qualunque posto che contenga informazioni >>. Chimchar incrociò le braccia e strizzò gli occhi.
<< No, non mi viene in mente niente >> disse poi. Leah sospirò.
<< Ragazzi... >> intervenne Piplup. I due si voltarono a guardarlo.
<< Apprezzo il vostro sostegno, però... >>
<< “ Però?” >> disse Chimchar
<< … se saremo impegnati in missione non avremo molto tempo da dedicare alla ricerca >> disse Piplup.
<< Aww, hai ragione >> si lamentò Chimchar. << Bé, e allora chiediamo un giorno di ferie, no? >>
<< Ci vorrebbe una giustificazione, Chimchar. Non possiamo andare in sciopero di nostra iniziativa, e poi chi lo sente Chatot? >> ribadì Leah.
<< Bé, sembra che lui e il Capitano ti adorino, quindi non penso che avrebbero problemi a concederci una cosa del genere se tu glielo chiedessi, no? >> borbottò Chimchar lievemente amareggiato. Leah inarcò un sopracciglio.
<< Per chi mi hai preso? E comunque Chatot è stato chiaro fin da subito sulla questione “ sconti”, quindi, se vogliamo qualcosa, glielo dovremo chiedere e basta, non ricorrere a dei sotterfugi come questo! >> ribatté irritata.
<< Ok ok, come non detto >> si agitò Chimchar.
<< Ci vorrebbe una giustificazione plausibile … >> replicò Piplup meditabondo. Chimchar guardò la sua espressione turbata e gli venne un'idea.

 

Il mattino seguente, dopo che gli apprendisti furono congedati, il Team Poképlas non seguì la massa e rimase indietro.
<< Bé? Come mai siete ancora qui? >> disse Chatot scocciato. Leah e Chimchar si scambiarono un'occhiata d'intesa, e il ragazzino si fece avanti.
<< Ehm... senti Chatot, vorremmo chiederti una cosa >>.
<< Dimmi e sbrigati, non ho tempo da perdere >> ribatté lui arruffando le penne.
<< Ecco... >> mormorò Chimchar grattandosi la testa.<< Piplup stamattina non si sente molto bene. Pensavamo... che fosse il caso che facesse una pausa... e noi con lui, per aiutarlo se avesse bisogno >>. Cercò di sembrare convincente e sorrise più che poté. Leah incrociò le dita dietro la schiena e sperò che Chatot abboccasse all'amo.
Il pappagallo guardò Chimchar con occhio diffidente, ma un'occhiata a Piplup gli fece notare che in effetti non aveva una gran bella cera, e sembrava anche un po' pallido.

<< E va bene >> sospirò rassegnato. << Per oggi siete esonerati dalle missioni... ma non prendeteci troppo la mano! >>
<< Per chi ci hai preso? >> ribatté Chimchar, ma senza farsi vedere fece l'occhiolino a Leah. Lei gli rispose con una smorfia e sorresse Piplup che, al di là della bufala, era stanco morto davvero: dopo l'incubo non era più riuscito a prendere sonno, e aveva passato la notte a tormentarsi. Fecero per tornare in camera loro, ma Chatot li richiamò ancora.
<< Perché non andate alla Sorgente Termale? >> gli propose.
<< La... cosa? >> chiese Chimchar.
<< Ne ho sentito parlare: è quella sorgente d'acqua calda appena fuori dal paese, giusto? Dicono che sia un vero toccasana per rilassare il corpo e lo spirito >> disse Leah.
<< Eccellente Leah, vedo che ti sei informata molto bene >> si complimentò Chatot.
<< Faccio solo del mio meglio... >> mormorò lei imbarazzata.
<< Voi due, invece >> disse brusco Chatot. << Perché non prendete esempio da lei? >>
<< Grazie, ma una sapientona è più che sufficiente nel gruppo senza che ci si mettano anche gli altri >> ribadì Chimchar con aria da snob, poi rise mentre si chinò per schivare la coda di Leah che minacciò di schiaffeggiarlo. Chatot sospirò.
<< Leah è un Leader eccezionale, ma non sarà sempre lì a proteggervi. Prima o poi dovrete imparare a cavarvela da soli >> e volò via. I ragazzi rimasero frastornati dalle sue parole, tutti tranne Chimchar, che boccheggiò un paio di volte, poi agitò i pugni furioso.
<< Come si permette quel... quel... pollo! Ora io- >>
<< Chimchar, datti una calmata >> lo bloccò Leah.
<< Ma Leah... >>
<< Ha ragione lui, e lo sai anche tu: non è scontato che ci sarò per sempre. Prima o poi anche voi dovrete affrontare le vostre sfide >>. Il Pokémon Fuoco abbassò le braccia, avvilito dalle parole della ragazza: un conto era se era quell'insopportabile di Chatot a parlare, ma se anche Leah arrivava a dire quelle cose allora non poteva fare altro che darle retta.
<< Ehi, non fare così >> disse dolcemente lei. Lui alzò appena la testa.
<< Scusami. Mi sono talmente abituato alla tua presenza che... è vero, non dovrei darla per scontata. Ma non voglio assolutamente essere la tua palla al piede! >>
<< Neanch'io >> aggiunse Piplup. << Chimchar, dovremmo impegnarci di più >>
<< Sì, hai ragione >> esclamò deciso lui. Leah approvò con un sorriso, anche se sentì un groppo alla gola.
<< Così vi voglio >> disse orgogliosa. I due arrossirono.
<< Però... questo non vuol dire che smetterai di essere il nostro Leader, vero? >> mormorò Chimchar girando i pollici. Per tutta risposta Leah fece una smorfia e corse sulle scale.
<< Muovetevi, o vi lascio indietro >>.
<< Agli ordini! >> esclamarono loro, e corsero via ridendo.


<< Leah, ragazzi! Buongiorno! >> esclamò Marill. Il piccolo Azurill, appena vide la ragazza, sguazzò felice nell'acqua e rimbalzò fino a lei che lo prese al volo.
<< Ciao piccolo, come va? >>. Lui mulinò la coda e sorrise allegramente.
<< Azurill, non essere invadente >> lo rimproverò Marill. << Leah scusa, ma non riesco a fargli capire che deve controllarsi >>.
<< Ahaha, tranquillo Marill, nessun problema >> ribadì lei. Un Pokèmon blu con un motivo di bollicine bianche sulla pancia si fece avanti.
<< E' lei la ragazza di cui mi parlate sempre? >>. Aveva una voce stanca, e sembrava faticasse molto a muoversi.
<< Sì, è lei >> rispose Marill, poi si rivolse alla fanciulla.
<< Leah, ti presento la nostra mamma >>, e alla madre << mamma, lei è Leah e loro sono Piplup e Chimchar >>. I due ragazzi, a sentirsi chiamati in causa, fecero un passo avanti.
<< Io sono Azumarill, piacere di conoscervi >> disse cordialmente la Pokémon blu.
<< Piacere nostro, signora. Io sono Leah >> disse la ragazza stringendole la zampa. Piplup e Chimchar si presentarono educatamente e fecero altrettanto. Azumarill li guardò con aria stanca.
<< Finalmente ho il piacere di conoscervi di persona. Sapete, i miei figli mi parlano continuamente di voi e di quanto siete fantastici >> disse sorridendo.
<< Spero che non abbiano esagerato allora >> disse Leah mentre Chimchar spruzzò Marill. La Pokémon Acquaniglio ridacchiò e prese la zampa di Leah.
<< Non vi ringrazierò mai abbastanza per aver salvato il mio piccolo Azurill >> disse commossa. I tre ragazzi arrossirono.
<< Non è stato niente, davvero... >> tentò di dire Leah. La Pokémon d'Acqua sorrise dolcemente.
<< Mi perdoni l'impertinenza, ma... sta' meglio, signora? >> chiese poi la ragazza.
<< Faccio ancora un po' fatica e mi stanco facilmente. Ma sei gentile a chiedermelo >>.
<< Sono contenta >> disse Leah. Azurill le saltò sulla testa, e per vendicarsi lei gli fece il solletico. Lui rise e scivolò in acqua.
<< L'abbiamo portata qui perché pensavamo che si sarebbe ripresa in fretta, dicono che questa sorgente curi la stanchezza e scacci la fatica >> spiegò Marill abbracciando la mamma.
<< Siete proprio in gamba voi due >> si complimentò Chimchar, spruzzando la ragazza. Leah si scrollò l'acqua di dosso e schizzò tutti.
<< Ma voi perché siete qui? >>
<< Piplup non si sente molto bene, così Chatot ci ha consigliato di venire in questo posto per farlo rilassare >> spiegò Leah, anche se era un po' seccata: venire lì non era rientrato esattamente nei loro piani, ma per non deludere Chatot avevano accettato di buon grado. Va bene che non si erano mai presi una giornata di riposo prima di allora, ma lei temeva che così avrebbero solo sprecato tempo prezioso. Ma del resto che altro avrebbero potuto fare con Chatot? Marill guardò la faccia stanca di Piplup e annuì.
<< Allora non fate complimenti: quest'acqua è meravigliosa! >>. Chimchar ci si era già buttato dentro da un pezzo, e sghignazzando spruzzò Piplup.
<< Chimchar, puoi contenerti per almeno dieci minuti? >> borbottò entrando in acqua con calma. Il suo compagno rise, poi si sdraiò a pancia in su e prese a nuotare all'indietro.
<< Ragazzi, questa sì che è vita... perché non siamo venuti qua prima?... >> mormorò sognante. Piplup borbottò qualcosa e scosse la testa. Leah si immerse nella vasca e aiutò mamma Azumarill ad arrivare al bordo.
<< Grazie cara, sei molto gentile >> la ringraziò la Pokémon.
<< Si figuri >> disse lei, poi si sedette appoggiando la schiena contro la parete e chiuse gli occhi. Bisognava ammettere che era davvero rilassante starsene a mollo in quel modo. Era talmente piacevole che sembrava conciliare addirittura il sonno, ma lei non glielo permise. Lo stesso non poté dirsi di Chimchar, che era già entrato in fase Rem e galleggiava come un peso morto alla deriva. La tentazione di svegliarlo di soprassalto per farlo affondare era allettante per la ragazza. Ridacchiò tra sé e sé : era davvero perfida a pensare di giocargli uno scherzetto ogni volta che lo vedeva fare qualcosa.
<< E' la prima volta che venite qui alla Sorgente? >> disse una voce sopra di lei. Rovesciò la testa all'indietro e vide che a parlare era stato un Torkoal. Sembrava piuttosto anziano, e aveva uno sguardo sorridente e pacifico.
<< Oh, buongiorno. Sì, è la prima volta per tutti e tre >> disse Leah accennando ai compagni.
<< Tu devi essere Leah, vero? E i tuoi compagni sono Piplup e Chimchar >> disse ancora il vecchio.
<< Sì, ci conosce? >>. Fu Marill a rispondere.
<< Tutti conoscono il vostro Team, ormai. E poi... Torkoal più degli altri non poteva non venire a conoscenza delle vostre avventure >>.
<< Davvero? Come mai? >>
<< E' il più anziano Pokémon di Borgo Tesoro e anche il più saggio. Sa tutto di tutti e conosce molte storie >> spiegò Marill, entusiasta come se decantare le qualità di Torkoal fosse un privilegio esclusivo. Il Pokémon Carbone ridacchiò.
<< Questo giovanotto mi sta adulando più di quanto io meriti >> disse sorridendo. A Leah venne un'idea.
<< Lei sa davvero molte cose? >> chiese educatamente.
<< Sì, conosco molte storie >> rispose lui.
<< Allora... le posso fare una domanda? >>
<< Naturalmente. Ma dammi pure del tu: lo fanno tutti qua, non devi sentirti obbligata solo perché sei arrivata da poco a Borgo Tesoro >> disse la tartaruga. Leah sorrise e acconsentì. Durante la sua permanenza in quel posto aveva quasi perso l'abitudine di rivolgersi ai Pokémon normalmente.
Non che prima di capitare da quelle parti fosse una gran maleducata, ma non poteva negare che, effettivamente, nella sua vita non aveva mai avuto molte occasioni di rispettare certe regole di etica, come quella di dare del lei agli estranei più grandi di lei. Comunque aveva recuperato in fretta, anche se trovava ancora strano rivolgersi ad un Pokémon in quel modo.

<< Hai mai sentito parlar di Pokémon in grado di prevedere il futuro? >> disse allora la fanciulla. Piplup udì le sue parole e facendo finta di niente le si avvicinò. Torkoal divenne meditabondo per qualche secondo.
<< Sì, certo >> rispose. Leah drizzò le orecchie.
<< Esiste un Pokémon chiamato Xatu: si dice che riesca a vedere nel futuro con l'occhio destro, e il passato con l'occhio- >>
<< No, non intendevo lui >> lo interruppe la ragazza. << Volevo dire... non ti tipo Psico, come... te, o come Marill, ad esempio. Hai mai sentito Pokémon con la capacità di avere premonizioni ma che non siano prettamente implicate nella sua natura? >>. Cercò di essere il più chiara possibile, ma era difficile cercare di spiegare cosa intendesse dire. Torkoal scosse la testa.
<< Mi dispiace, ma temo di no >>. Leah sospirò.
<< Perché lo vuoi sapere? >> disse ancora Torkoal. La ragazza fu colta in fallo: non era abituata a mentire e non aveva nessuna giustificazione valida.
<< Ehm... ecco, io... >>
<< E' per la storia degli Ingranaggi del Tempo >>. Chimchar irruppe nella conversazione con la sua solita veemenza. Leah lo guardò storto ma in cuor suo ringraziò che fosse intervenuto.
<< Gli Ingranaggi del Tempo? >> chiese Torkoal dubbioso.
<< Sì >> insistette Chimchar. << Da quando è stato rubato quello della Foresta Arcana la gente non fa altro che chiedersi quale uso potrà mai farne il furfante che l'ha preso. E noi... Leah, in verità... pensava che magari quel manufatto potrebbe dargli la possibilità di manovrare il Tempo a proprio piacimento.
Tipo... fermarlo, farlo tornare indietro... o farlo scorrere più velocemente. Io invece mi sono chiesto se non potevano per caso essere usati anche per 
vedere nel Tempo: nel passato, nel futuro... cose così insomma >>. La ragazza lodò veramente tanto la sua presa d'iniziativa. Non aveva detto propriamente una bugia, ma parte della verità su cui avevano rimuginato per giorni. Sperò solo che le sue domande non insospettissero Torkoal.
<< Ci sono molte leggende legate agli Ingranaggi del Tempo >> disse la tartaruga di Fuoco, dopo aver riflettuto. I ragazzi si fecero più vicini. 
<< La più importante di tutte narra che Dialga combatté un'aspra lotta contro Palkia. Fu una fatalità: i due non avrebbero mai dovuto incontrarsi, ma finirono per ritrovarsi faccia a faccia,e fu subito guerra tra i due... >>

<< Frena un attimo >> disse Chimchar. << Dialga e Palkia? E chi sarebbero? >>
<< Sono due Pokémon Leggendari estremamente potenti. Dialga è l'essere che incarna il Tempo; Palkia, a sua volta, governa sullo Spazio >>.
<< Spazio? >>
<< In senso di dimensione, di luogo, di atmosfera in cui anche noi viviamo. Ma ci sono anche dimensioni nascoste che noi non conosciamo e a cui nessuno può accedere. Palkia governa su di esse >>. Chimchar si grattò la testa perplesso.
<< E... perché questi due non avrebbero mai dovuto incontrarsi? >>
<< Perché vivevano in due dimensioni diverse e pertanto irraggiungibili >>.
<< Quindi non sapendo l'uno dell'esistenza dell'altro hanno pensato che fosse una violazione di domicilio? >>
<< Più o meno >> intervenne Leah.
<< Che vuoi dire? >> disse Chimchar.
<< Dialga incarna il Tempo, Palkia lo Spazio, e nelle dimensioni in cui vivono regolano il flusso costante dei loro elementi. Se i loro mondi entrassero in collisione si avrebbero delle tremende ricadute per la Terra in rapporto a squilibri nella stabilità del continuum spazio-temporale >> spiegò lei. Lo scimmiotto aprì e chiuse la bocca un paio di volte, poi scosse velocemente la testa.
<< Non ci ho capito granché, ma sembra incredibile lo stesso. Leah, c'è qualcosa che non sai? >> borbottò, tra lo scocciato e l'ammirato. Leah fece una smorfia.
<< Sai un sacco di cose, sei fortissima! >> esclamò invece Azurill saltandole sulla schiena.
<< Azurill! >> lo riprese Marill. Il piccolo fece la linguaccia al fratellone. Azumarill ridacchiò.
<< Sembra proprio che mio figlio ti adori >> osservò divertita.
<< Certo, e da grande diventerò come lei! >> annunciò solennemente il piccolo. Marill sospirò. Chimchar invece ridacchiò sotto i baffi.
<< Per cominciare allora dovresti prima diventare un topo di biblioteca >> borbottò Piplup aggregandosi.
<< Che cos'è un topo di biblioteca? >> domandò Azurill perplesso.
<< E' una persona che conosce tante cose >> rispose semplicemente il pinguino.
<< Oh, allora vuol dire che dovrò imparare molto per assomigliarti >> disse il cucciolo, entusiasta. Leah scosse la testa.
<< Azurill >> disse seria. << Non dovrai cercare di imitare nessuno, né tantomeno essere come me. Dovrai solo essere te, e nessun'altro >>. Il piccolo sbatté gli occhi.
<< Non capisco... >>
<< Un giorno ci riuscirai, vedrai >> disse la ragazza, poi lo prese con la coda e lo depositò tra le braccia della madre. Azurill gongolò felice e lei lo cullò dolcemente.
<< Cosa dicevi della storia di Dialga e Palkia, comunque? >> disse Piplup rivolto al vecchio.
<< Ah, giusto. Dunque, dov'ero rimasto... i due si incontrarono e cominciarono subito a lottare. Combatterono a lungo, usarono tutto quello che avevano per cercare di prevalere l'uno sull'altro, ma l'unica cosa che riuscirono a combinare fu, come ha giustamente detto la vostra compagna poco fa, l'alterazione della struttura e dell'equilibrio dell'Universo. Quando ormai furono prossimi a cedere, entrambi si resero conto di quello che avevano combinato e usarono le poche energie che gli erano rimaste per sistemare le cose. Dialga, che era il più coscienzioso tra i due, per assicurarsi che il flusso del Tempo ritornasse stabile e sicuro, si privò di una scintilla del proprio potere e la divise in cinque parti, che vennero mandate nel mondo in cinque luoghi diversi e sconosciuti.
Non si sa se Palkia fece altrettanto per non essere da meno del rivale, ma fatto sta' che, dopo aver sistemato le cose, i due unirono le forze e riuscirono a riparare anche la frattura che aveva permesso alle loro dimensioni di incontrarsi. Tornarono nei loro mondi con la tacita promessa che si sarebbero rivisti ancora, e avrebbero regolato i conti... anche se sarebbe meglio se ciò non avvenisse mai >> concluse Torkoal in tono grave. I Pokémon che lo ascoltavano annuirono seriamente. Leah invece si perse immediatamente nei propri ragionamenti: il potere di Dialga diviso in cinque parti... cinque, come...

<<... gli Ingranaggi del Tempo >> pensò ad alta voce.
<< Come dici, cara? >> disse Torkoal.
<< Hai detto che Dialga divise in cinque parti il proprio potere... e se... se la Leggenda fosse giusta e gli Ingranaggi fossero  davvero parte del potere di Dialga... allora riunendoli tutti forse chiunque sarebbe in grado di ottenere le sue stesse capacità! >>. Piplup e Chimchar si portarono le mani alla bocca dallo sgomento. Torkoal invece scosse la testa.
<< Sono solo leggende tramandate di generazione in generazione dall'alba dei tempi, ormai nessuno ci crede quasi più >> disse vedendo le loro facce sconvolte.
<< Ma le leggende hanno un fondamento di verità, no? >> ribadì Leah. 
<< Io sono molto vecchio, ormai ho smesso di attribuirci troppo significato >> disse il Pokémon Fuoco.
<< Chi ha rubato l'Ingranaggio del Tempo della foresta Arcana invece probabilmente sì... e visto che in quella zona ora il Tempo si è fermato... >> ragionò soprappensiero la ragazza.
<< Tu credi che?... >> mormorò Chimchar.
<< Dopo aver sentito questa storia ormai mi sembra l'unica spiegazione plausibile, a meno che non abbia un secondo fine molto più pericoloso di questo >>.
<< Cosa potrebbe esserci di peggio che cercare di conquistare il potere di un Leggendario?! >> esclamò esasperato Chimchar. Piplup rimase a fissare l'acqua inibito.
<< Non dovreste farvi condizionare così da vecchi racconti, ragazzi miei >> disse Torkoal.
<< Con tutto il rispetto, visti i recenti avvenimenti non credo ci rimanga molta scelta... >> mormorò Leah.
<< Ma non ci sono stati più furti, no? Quindi perché preoccuparsi troppo? >> disse Marill.
<< Piccolo, vorrei davvero poter condividere il tuo ottimismo, ma non possiamo dare niente per scontato. Forse il ladro si sta organizzando per colpire al momento più opportuno, forse non sa ancora dove sono collocati gli altri quattro Ingranaggi. In questo caso è solo questione di tempo prima che si faccia di nuovo avanti >>. Le sue parole sembrarono risvegliare il buonsenso di tutti i presenti, che si ritrovarono pienamente d'accordo con lei: potevano fingere quanto volevano che il pericolo fosse passato, ma finché il ladro non fosse stato catturato nessuno avrebbe potuto restare tranquillo.
<< Sei molto arguta, mia cara >> si complimentò Azumarill. << Perché non vi mettete tutti e tre a collaborare con la polizia? Penso che a Mgnezone farebbe piacere avere un cervello come quello di Leah su cui poter contare >>. La ragazza fece una smorfia e scosse la testa.
<< Spero che il Commissario sia abbastanza intelligente da esserci arrivato da solo; e comunque non penso che alla Gilda ce lo permetterebbero >>.
<< Dì pure che Chatot ce lo impedirebbe con ogni mezzo >> sottolineò Chimchar.
<< Già >> convenne lei. << Ci direbbe che siamo solo delle reclute, che dobbiamo pensare all'allenamento, che siamo solo dei ragazzini e che questa è una cosa più grande di noi. Ma io non intendo smettere di pensarci su: se quel pazzo criminale continuerò l' avanzata della sua follia, tutti i Pokémon del mondo saranno in pericolo. Ed io non ho nessuna intenzione di starmene in panchina a guardare!! >>.
<< Ben detto, capo >> esclamò Chimchar.
<< Giusto, anche noi cercheremo di fare la nostra parte >> disse Piplup.Torkoal sorrise benigno.
<< E' un'immensa gioia per me vedere che ci sono in giro ragazzi così volenterosi >>. Loro arrossirono.
<< A parte tutto >> aggiunse Leah, di nuovo seria. << Penso che sarebbe vitale riuscire a scoprire prima di quel furfante dove potrebbero essere nascosti i restanti Ingranaggi >>. Torkoal scosse la testa sconsolato.
<< Nessuno sa dove siano. Non lo sapevano neanche i Pokémon della Foresta Arcana, eppure abitano lì da sempre >>.
<< Lo so... sarebbe stato troppo facile sennò... ma non possiamo arrenderci così! >> esclamò Leah.
<< Vorreste tentare dove generazioni di Pokémon hanno sempre fallito? >> replicò il Pokémon Carbone con un sorriso.
<< Hanno fallito perché non si sono mai degnati di scoprire se le leggende erano vere e hanno preferito attenersi alle dicerie che hai fatti >> borbottò Chimchar incrociando le braccia.
<< Non lo sapremo finché non ci proveremo >> ribatté Leah decisa. Torkoal sorrise divertito.
<< Forse conosco un posto che può fare al caso vostro, allora >>. I tre drizzarono subito le orecchie.
<< Lontano da qui, proprio al centro del continente... c'è un luogo chiamato Foresta Rocciosa. Nel profondo di questa foresta c'è un antico maniero: là troverete una biblioteca, la più grande raccolta di documenti scritti dai tempi antichi ad oggi che si sia mai vista. Molto probabilmente potrete trovare anche qualcosa che possa aiutarvi >>.
<< Ne sei sicuro? >> disse Chimchar incerto.
<< Ma se esiste un posto del genere come mai nessuno ha mai pensato di andarla a consultare? >> chiese Piplup, perplesso come il compagno.
<< Perché al suo ingresso c'è un Pokémon di guardia >> rispose il vecchio.
<< Ti pareva... >> borbottò Chimchar.
<< Se c'è addirittura un custode vuol dire che deve contenere manoscritti davvero preziosi >> disse Piplup.
<< E' probabile...nessuno li ha mai visti però, perché nessuno è mai riuscito a sconfiggere il Guardiano >> aggiunse 
Torkoal. Leah mulinò la coda nell'acqua.
<< In questo caso vuol dire che cercheremo di essere i primi >> dichiarò tranquilla.
<< Andiamo a demolire qualche vecchia tradizione! >> esclamò Chimchar saltellando. Piplup sospirò.
<< Bé, finora non ci siamo tirati indietro di fronte a niente; affronteremo anche questa sfida, come abbiamo sempre fatto >> e lasciò cadere le pinne sui fianchi. Torkoal osservo quei giovani ragazzi con una sorta di dolce nostalgia: rivedeva sé stesso in loro, le sue aspirazioni, l'entusiasmo e la felicità che avevano caratterizzato la sua giovinezza.
Era un piacere immenso osservare le nuove generazioni mentre percorrevano il cammino della vita e maturavano piano piano, perseguendo i loro sogni e i loro obiettivi. Alzò gli occhi al cielo e sorrise: i vecchi come lui avevano fatto la loro parte in quel mondo; ora stava ai giovani continuare a scrivere la storia.


Leah e i ragazzi passarono il resto della mattinata giocando coi due piccoli Pokémon d'Acqua. Chimchar aveva insistito di partire subito per la Foresta Rocciosa, ma Leah lo aveva bloccato : non sarebbe stato corretto fingere di star male per avere un po' di riposo e poi avere la faccia tosta di intraprendere una missione personale. 
Se fossero andati alla Foresta, una volta tornati avrebbero dovuto mentire a Chatot e lui, che non era uno stupido, si sarebbe subito accorto che gli stavano nascondendo qualcosa; in quel caso, allora, sarebbero stati doppiamente nei guai, perché lui li avrebbe accusati di aver approfittato della sua fiducia e di averla tradita.
Senza contare che, per raggiungere un posto così lontano, ci sarebbero voluti parecchi giorni di cammino, e anche una minima organizzazione, non potevano andare così allo sbaraglio senza essere pronti a cosa poteva attenderli in quel luogo sconosciuto. No, non avrebbero fatto niente di nascosto: gliene avrebbero parlato con calma, ma sempre senza menzionare le loro vere intenzioni. Ed è esattamente quello che fecero quando tornarono alla Gilda.
Ironia del destino, si imbatterono in lui e nel Capitano appena ebbero varcato la soglia. I due stavano discutendo, ma appena Wigglytuff li vide si mise a saltellare.

<< Trallallà! Bentornati. Vi siete divertiti alle terme? >>. Loro non risposero e il Pokémon rosa assunse un'aria preoccupata.
<< Ullallà, ragazzi miei che vi è successo? Avete certe facce... >>
<< Ci scusi, Capitano >> disse Leah chinando la testa. << Il fatto è che... >> e gli raccontò cosa gli aveva raccontato Torkoal, più il motivo per cui erano così distratti. Wigglytuff smise di sorridere e anche Chatot, sulla sua spalla, corrugò la fronte.
<< Avevo già sentito questa storia dal vecchio Torkoal, ma finora l'avevo considerata una diceria. Ora più che mai però non possiamo permetterci il lusso di crederci ancora, me ne rendo conto. Quella biblioteca, poi... >> disse il Capitano, meditabondo.
<< Lei c'è mai stato? >> disse la ragazza.
<< No >> rispose lui scuotendo la testa. << Mi sono ripromesso più volte di andarla a visitare , ma... alla fine i miei impegni mi hanno sempre portato a dimenticarla >>. Chatot sbuffò e sbatté le ali.
<< In ogni caso non sono affari di cui dovete preoccuparvi : ci sono già il Commissario Magnezone e il suo squadrone a condurre le indagini >> disse in tono che non ammetteva repliche. Leah, Chimchar e Piplup sospirarono.
Come volevasi dimostrare “ disse la ragazza.
Pagare, prego” disse Chimchar agitando una mano dietro la schiena.

Scordatelo” ribattè Piplup.
<< Ma ve la sentireste davvero di andare fin laggiù? >> aggiunse invece Wigglytuff, sorpendendoli.
<< Capitano! >> protestò Chatot indignato. Lui lo ignorò.
<< Allora? >>
<< N-Noi... sì, certo >> rispose Leah,disorientata.
<< E allora non vedo problemi: se ve la sentite fate pure come volete. A patto che siate prudenti >> disse il coniglio battendo le mani. I tre ragazzi si guardarono l'un l'altro e sorrisero con immensa gratitudine. Non così Chatot.
<< Capitano, è mio dovere ricordarle che sono solo delle reclute! Devo stare qui e proseguire l'addestramento, non possono andare in giro a zonzo come gli pare! >> sbottò arruffando le penne. Leah alzò gli occhi al cielo.
Le ha dette tutte? “ disse a Chimchar.
Ha saltato la parte dei ' ragazzini' ma per i resto si è attenuto al copione, proprio come avevamo previsto” rispose lui sconsolato. Wigglytuff guardò il suo Luogotenente con 'espressione così seria che Leah ne ebbe quasi paura.
<< Chatot >> disse il Capitano con fermezza. << Non si tratta di una scampagnata: c'è in gioco la possibilità di scoprire qualcosa sugli Ingranaggi del Tempo e magari anche su chi l'ha rubato. E questi ragazzi sono davvero disposti a tutto per rendersi utili, non posso negargli quest'opportunità >>. Il Pokémon Musicale guardò contrariato il Team Poképals.
<< Se riuscissimo a trovare qualcosa che possa servire a trovare il ladro, o anche solo per recuperare l'Ingranaggio rubato... insomma, se possiamo essere d'aiuto allora siamo pronti a tutto >> insistette Leah. Piplup e Chimchar approvarono le parole del loro Leader, come sempre. Chatot sbuffò.
<< Fate come vi pare >> e volò via.
<< Ma si può sapere che cos'ha?>> brontolò Chimchar.
<< Scusatelo, ma è molto ligio al protocollo, e non gli piace che qualcuno vada contro le regole >> spiegò Wigglytuff.
<< A questo punto temo che sarebbe meglio se riuscissimo davvero a trovare qualcosa... o non ce lo perdonerà mai >> sospirò Leah. Il Pokémon Normale ridacchiò e le mise una zampa sulla spalla.
<< Non fatevi condizionare dal suo giudizio: fate del vostro meglio e non importerà il risultato >>. La ragazza annuì.
<< La ringraziamo molto, Capitano >>
<< Vi devo mettere in guardia, però >> aggiunse lui. << Conosco bene il vostro valore e quanto eccellete nel gioco di squadra, ma non dovrete abbassare la guardia quando sarete di fronte al nemico. Non sappiamo di che Pokémon si tratta, dovrete stare attenti. Trattandosi di voi, però, sono sicuro che andrà tutto bene >> e sorrise cordialmente. La ragazza sorrise a sua volta.
<< Grazie per la sua fiducia: le promettiamo che daremo il massimo! >>
<< Ci conto. Buona fortuna ragazzi >> disse il Capitano e prendendolo come un congedo i tre scapparono a prepararsi.
Speriamo solo di non dovercene pentire pensò amaramente Leah. Non era la paura di non trovare niente a preoccuparla: era deludere le aspettative degli altri a intimorirla più di tutto. Quello le avrebbe fatto più male di qualunque altra cosa al mondo.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: cristal_93