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Autore: Mad_Dragon    07/10/2014    0 recensioni
Raccolta di one shot riguardanti dei vuoti nella trama di "We are the same thing". Ci saranno momenti antecedenti alla storia e dei missing moment riguardanti la trama. Riguardo ai missing moment specificherò di volta in volta a quale capitolo fanno riferimento.
Dalla prima one shot:
Stoick se ne stava seduto sulla sedia nella Sala Grande. Pensava a quello che era successo negli ultimi due anni. Le fondamenta di ciò che lui era erano state completamente scosse da quel ragazzo che a malapena riusciva a tenere in mano un'arma. Alla fine, quel ragazzino si era dimostrato più coraggioso dei guerrieri più anziani, più intelligente di tutti i vichinghi che il capo villaggio aveva conosciuto.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'A dragon and a Trainer's path'
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Passato infranto

note pre-racconto: missing moment collocato molti anni prima della mia long e del primo film. Per farvi capire si colloca quando Gothi era poco più che adolescente. Personaggi: Gothi, Floki, Gran Maestro.

Gothi camminava con passo veloce e deciso in direzione della stanza dove Floki era solito rintanarsi. L'anziana signora, quella notte, aveva avuto una visione mentre dormiva. Aveva visto un uccello, un corvo per la precisione, appollaiarsi su una roccia. Da dietro la roccia comparve un'oscura figura coperta da un mantello color della notte. L'essere abbassò il cappuccio e rivelò un viso completamente bianco, privo di occhi e di bocca, con tre grosse linee rosse che gli tagliavano trasversalmente la faccia. In una mano teneva una specie di bolla in cui vi era rinchiuso un essere umano. Gothi era follemente spaventata da quella figura. Era una paura profonda, radicata a fondo nel passato della Vecchia del villaggio.
L'anziana scacciò dalla mente quelle immagini spaventose e accelerò il ritmo per arrivare prima alla sua destinazione. Aprì la porta e si fiondò nella stanza con un impeto quasi innaturale per la sua età. Floki quasi cadde dalla sedia quando la vide entrare.
"Gothi, cosa ti porta qui così presto?" chiese Floki con la sua solita nonchalance.
"Ho avuto una visione e..."
"Oh, finalmente i tuoi poteri si stanno risvegliando"
"Non è questo il momento per parlare di queste cose" disse la donna battendo il pugno sul tavolo per ribadire il concetto, poi aggiunse:" Sta per succedere qualcosa di brutto, una persona che non vediamo da tanto sta per tornare"
"Di chi stai parlando?"
"Andiamo, non ti ricordi quello che è successo quando eravamo giovani?!"
"Intendi dire... Quella persona?"
"Proprio lui"
I ricordi assalirono Floki con una forza impressionante. Le immagini di una vita completamente diversa si materializzarono davanti ai suoi occhi. Il Gran Maestro cercò di calmarsi, ma oramai il flusso dei ricordi era stato aperto e Floki non poté far altro che lasciarsi travolgere da quel fiume in piena. Un fiume pieno di amari rimorsi.
***
Due ragazzi, poco più che bambini, giocavano rincorrendosi in un grande prato. L'erba azzurra e fresca solleticava i piedi dei ragazzi e li faceva ridere. Da lontano, un uomo anziano li guardava con fare apprensivo. Era stato per entrambi la cosa più vicina ad un padre, o vista la sua età, ad un nonno che i due ragazzi avevano avuto.
"Maestro, venga a giocare con noi" disse la ragazza con un tono quasi perentorio.
"Gothi, non vedi che il Maestro è stanco! Non importunarlo con le tue richieste!" l'ammonì il suo compagno di gioco.
"Stai zitto, nessuno ti ha interpellato"
"Gothi! Floki! Non litigate. Giocherò con entrambi per un po'" disse il vecchio mentre si alzava. Si avvicinò ai ragazzi e accarezzò le loro teste chiedendo nel mentre a cosa volessero giocare.
Dopo una decina di minuti, i tre furono costretti a fermarsi a causa delle grida di una novizia che correva verso di loro.
"Cosa c'è, ragazza mia" disse il Maestro mentre si avvicinava alla novizia, la quale impiegò un paio di minuti per riprendere fiato, poi parlò e le sue parole procurarono all'anziano una serie di brividi lungo la schiena.
"Non è possibile..." disse l'uomo mentre si copriva gli occhi con una mano.
"Maestro, Saer è stato colto in flagranza di reato. Aveva costruito un laboratorio completo di tutte le apparecchiature che gli servivano per fare... beh, qualsiasi cosa stesse facendo" disse la ragazza mentre si sistemava una ciocca di capelli.
"Adesso dov'è?"
"Nel cortile centrale. Lo stanno interrogando"
Il Maestro si incamminò e distanziò in pochi secondi la novizia, la quale dovette faticare un bel po' prima di riuscire ad avvicinarsi all'uomo.
"Cos'è successo?" chiese Gothi. Tutta la sua sfacciataggine si era dissolta come neve al sole vedendo la reazione del suo maestro.
"Non ne ho la minima idea" rispose Floki mentre osservava i due andarsene, la testa piena di domande e dubbi.
***
Floki e Gothi si fecero largo attraverso la folla menando gomitate più o meno forti ai confratelli che si ostinavano a far da muraglia a ciò che stava succedendo a Saer. Però, quella muraglia alla fine cedette e i due ragazzini riuscirono ad arrivare in seconda fila, pronti a scoprire cosa stava succedendo.
Saer stava al centro del cortile. Le mani era legate tra di loro da una spessa corda che gli tagliava i polsi, le gambe erano state incastrate in due ceppi. I capelli, bagnati dal sudore, ricoprivano la fronte del ragazzo, il quale guardava con occhi pieni di astio i tre giudici che stavano per emettere una sentenza. Sentenza che avrebbe portato alla sua reclusione o alla sua morte.
Il Gran Maestro si avvicinò al ragazzo e gli chiese:" Perché?"
"Perché io volevo sapere, conoscere..."
Uno schiaffo poderoso lo colpì alla guancia destra. "Non mentirmi!" urlò l'anziano. Un urlo di disperazione più che un urlo d'ammonimento.
Saer rimase in silenzio, così il Gran Maestro si vide costretto a continuare il suo discorso:" Tu cerchi il potere, Saer. Lo brami con ogni fibra del tuo essere. Ho cercato di salvarti da questo fuoco che prima o poi ti consumerà, ma..."
"Balle!" urlò il ragazzo. " Tu hai paura, Maestro. Hai paura che io diventi più forte di te e ti possa spodestare. Per questo mi hai sempre posto quei paletti!"
A quelle parole, le catene e i ceppi che imprigionavano il ragazzo furono circondate da una strana aura nera. Dopo pochi secondi, essi esplosero e diversi frammenti colpirono il Gran Maestro. Egli rovinò a terra e un lago di sangue cominciò a macchiare il terreno intorno al corpo.
"Tornerò, sciocchi, e allora pagherete per tutto!" urlò Saer prima di essere avvolto da una coltre di fiamme color porpora.
Floki si avvicinò al cadavere del maestro e, tra un singhiozzo e l'altro, lo supplicò di rialzarsi. Il Maestro non rispose e il bambino si avvinghiò al suo corpo non facendo avvicinare nessuno.
***
Floki riuscì a bloccare quei ricordi dolorosi e, dopo essersi massaggiato le tempie, disse:" Continuiamo le indagini, nel frattempo rifletterò su questa visione"
Gothi annuì e, comprendendo il profondo sconforto dell'amico, uscì dall'ufficio.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------+ Angolino dello scribacchino in erba +
Fantasy, fantasy everywhere! Ok, torniamo seri. Non credo che ci sia bisogno di spiegare chi sia Saer e che ruolo abbia nella long, poiché credo che sia abbastanza ovvio... Se qualcuno di voi avesse dei dubbi, sentitevi pure liberi di contattarmi.
Rovo 
  
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