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Autore: Atticus 182    09/10/2014    1 recensioni
"Jimmy Novak, un uomo sulla trentina, accettò di donarmi il suo corpo una notte di settembre, divenne il mio involucro personale e sentivo che iniziava ad aderire alla mia luce celeste. Indossava un trench beige, un vestito scuro, una camicia bianca e una cravatta e quello fu il mio marchio d’identità per ogni angelo che venisse dal cielo. "
Castiel è un Angelo, un Soldato del Signore, la sua missione è quella di ripulire la Terra dai Demoni e dagli individui impuri e senza fede. E' un Angelo freddo e senza rimorsi, ma c'è qualcosa di speciale dentro di lui, e Dio ne è consapevole. Qualcosa che crescerà e un giorno, dopo l'incontro con una persona molto importante, prenderà il sopravvento. Parlerò in prima persona, e descriverò i pensieri di Castiel. Buona lettura :)
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza | Contesto: Quarta stagione, Più stagioni
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Nella luce del silenzio tutti i problemi si dissolvono. Questa luce non nasce dall’antico movimento del pensiero. E non nasce neppure dalla conoscenza autorilevante. Non è accesa dal tempo o da un’azione della volontà. Sorge nella meditazione. La meditazione non è un affare privato, non è una ricerca personale del piacere; il piacere tende sempre a separare e dividere. Nella meditazione la linea divisoria tra te e me scompare; in essa la luce del silenzio distrugge la conoscenza del me. Il me può essere studiato all’infinito perché varia di giorno in giorno ma il suo raggio è sempre limitato, per quanto esteso sia ritenuto. Il silenzio è libertà, e la libertà viene con la finalità dell’ordine assoluto.
La mente meditativa è silenziosa. Non è il silenzio concepibile dal pensiero; non è il silenzio di una sera tranquilla; è il silenzio che sorge quando il pensiero – con tutte le sue immagini, le sue parole e le sue percezioni – è interamente cessato. Questa mente meditativa è la mente religiosa – la religione senza chiese, senza templi senza canti. La mente religiosa è l’esplosione dell’amore. E’ questo amore che non conosce separazione. Per lui il lontano è vicino. Non è l’uno o i molti, ma piuttosto quello stato d’amore in cui ogni divisione cessa.
J. Krishnamurti

La meditazione ha sempre contribuito a donarmi quel senso di calma che un tempo non mi apparteneva. La mia espressione rilassata e quasi severa del volto è il risultato di anni e anni di ponderazione e riflessione. Essere un Angelo del Signore è una questione delicata. Questa mia essenza è sempre stata un’opportunità per riflettere su ogni cosa, su ogni grande evento e particolare situazione. Interi secoli trascorsi a vagare tra i pensieri più remoti, più profondi, più insani dell’umanità e di me stesso. Ciò che sono lo devo al mondo, a ciò che è stato creato sul suolo dissestato di duemila anni fa, ciò che mani inesperte hanno realizzato e a cui hanno dato vita, mi perdo tra le antiche reminiscenze del vecchio mondo, quello povero, ma ricco dal punto di vista umano, dal punto di vista del cuore. Anime ascoltate dalla società, prese in considerazione dall’uomo divino e supremo, amate e venerate, e produttrici di beni volti alla cura dell’anima e della spirituralità, che una volta era il punto fermo di ogni cosa. Ora i vizi e le perversioni hanno occultato le anime dei vivi e percosso quelle dei morti, hanno occupato le sale lontane e oscure di un vecchio monolocale, sono penetrati nelle menti, portando ira in Paradiso e scompiglio tra i superiori. Siamo stati creati per riportare l’ordine in un luogo che ha smarrito la strada, che ospita mostri e creature del male, che rende un fiore avvelenato e un viso candido e roseo una mela marcia. Mi sento in dovere di pronunciare parole di difesa verso il mondo corrotto di oggi, che nasconde in profondità le radici di una base solida e caritatevole di chi contribuiva a costruire cose belle e pace. Siamo animali dalle ali piumate che liberati dalla loro gabbia di carne non sono altro che simili agli uomini, ma svuotati dalle loro frivole debolezze. Ho vissuto abbastanza a lungo da poter affermare che gli angeli sono individui corruttibili, e possono smarrirsi anch’essi sulla strada del piacere e del potere, o della semplicità e dell’umiltà, della piccolezza. Io sono una di quelle creature che si sente in dovere di rimanere aggrappata alle sue origini pur essendo quest’ultime corrose da un veleno potente e paralizzante, che vorrebbe urtare il sistema e compromettere le sue ali, ma le parole del suo Dio sono così importanti e capaci di dissuaderlo dal compiere tali pazzie, che la resa sembra la migliore possibile strada da intraprendere. Trascorro fin troppo tempo a meditare, su ogni cosa, persino sul prossimo passo da compiere, sulla prossima vittima da spegnere e sulla prossima parola da pronunciare. Ma la meditazione in sé è l’assoluto vuoto mentale che solo la profonda respirazione e conoscenza della verità può darmi, e in realtà ciò che faccio quando medito è pensare alla vita e la morte e la liberazione unite in un unico grande disegno celeste. E penso che quello che compio è più un’ autodistruzione che una meditazione vera e propria, che mi porta a rimanere nel mio punto fermo e nel mondo che non mi appartiene. 
So però che la vita come la morte è sorprendente, e può donarti pace e saggezza, può catapultare ogni propria verità in un universo un po’ migliore e rendere più semplice la sopravvivenza. Io sento che quest’ uomo sta facendo questo effetto su di me, e posso captare che al mio lato angelico ciò non piace, provare dei sentimenti, provare amore verso l’umanità, impulsi impellenti da soddisfare. Dio ha considerato la nostra infelice chiacchierata nel capannone come ‘un inizio’, un piccolo passo verso il compimento della sua missione, e andava bene. Ma perdere la via per il Paradiso è un atto impensabile e io ho il dovere di condurre Dean nella giusta direzione, e cioè fargli pronunciare quel dannato sì e far entrate Michele nel suo corpo. E’ un ardua impresa, conosco quel ragazzo da così poco, ma posso percepire da lontano quella sua aura negativa che non lascia trapelare nessuna devozione o fede in Dio. Eppure non posso biasimarlo, conosco quella sensazione. La perdita di fiducia nel Dio che sarebbe dovuto essere presente e saggio nella scelta delle sue anime da mietere. 
Il Paradiso è in subbuglio, sono tutti terrorizzati da quel demone, Lilith, hanno il timore che in qualche modo le barriere angeliche del Paradiso non possano reggere a tutta quella potenza e possano spezzarsi facilmente per permettere l’entrata dell’oscurità. Non riesco ad immaginare un luogo così ‘puro’ e coperto di luce bianca sporcato dalla macchia nera dell’Inferno. Eppure se questi timori esistono, vuol dire che un’imminente invasione è possibile e che dobbiamo stare in guardia. Intanto la famiglia unita che eravamo una volta inizia a disgregarsi, dei piccoli gruppi di angeli iniziano a lavorare e combattere per conto proprio, alcuni possono essere definiti Angeli Caduti, perché traditori dell’unico Dio che non sono stati più in grado di seguire. Sembra come se piccoli frammenti di cielo si stiano distaccando dalla Terra Madre, ogni giorno più grandi, ogni giorno più motivati, ogni giorno più decisi, interi schieramenti di Angeli portano avanti le loro guerre personali, tanto da scontrarsi essi stessi tra di loro. Io mi limito ad osservare tutto da lontano, ad origliare piccole conversazioni dei nostri Superiori, tra cui l’ansia accresce copiosa. Sono stato chiamato a far parte di due o forse tre fazioni, ma mi sono sentito in dovere verso Dean, verso la sua causa, e ho messo da parte la mia, per aiutarlo ad intraprendere il giusto cammino. In realtà io stesso non comprendo la vera natura di ciò che accade ora in Paradiso, i miei fratelli stanno mettendo in atto veri e propri bagni di sangue, crude carneficine e stermini di massa. Sono sconvolto dalla loro audacia e fermezza nel compiere certi atti, mi stupisco di come un fratello ne possa uccidere un altro, ma con l’andare del tempo l’abitudine mi fa semplicemente voltare lo sguardo verso un altro caso, il più importante.  
Oggi Dean, Sam e Bobby sono alle prese con i fantasmi del passato, quelle anime che non sono riusciti a difendere, quei corpi posseduti o massacrati dai demoni che tornano a riaprire le loro ferite e marcare il loro senso di colpa. Bobby viene perseguitato da due bambine, Sam da un agente che è esploso nella sua centrale e che Lilith ha ucciso e Dean da Meg, una ragazza posseduta da un demone che descrive di aver vissuto tutto ciò che faceva la creatura quando era nel suo corpo. Sto osservando la situazione evolversi, sembrano cavarsela bene, per cui non intervengo. Quando scorgo Il Marchio del Testimone marchiato a fuoco sulla mano di Meg, il terrore mi invade e non ho altro posto in cui andare se non in Paradiso. Mi dirigo velocemente da Zaccaria, informandolo dell’accaduto. Ho già visto quel simbolo in passato, e ogni cosa gli riguardasse conduceva a Lucifero, in realtà è esattamente uno dei 66 sigilli da spezzare, un passo in più verso l‘Apocalisse. Lilith a quanto pare sta portando avanti la sua missione e anche piuttosto bene, è già in viaggio verso i prossimi Sigilli e ogni creatura della terra sembra così impotente dinanzi la sua forza. Persino noi Angeli temiamo la sua persona, sarà per questo che ha impossessato il semplice corpo di una bambina di 8 anni. Vuole forse dimostrarci quanta potenza può nascondersi in un corpo così piccolo. 
In realtà io non la temo, temo Lucifero, il Diavolo, temo la sua venuta, ciò che può derivarne, la disgregazione della Terra e del disegno celeste che Dio ha in progetto per ogni individuo umano e angelico. La sua ascesa potrebbe davvero rendere tutto un inferno e nemmeno il Paradiso sarà più un posto sicuro.
A quanto pare il rituale che Bobby ha recitato dinanzi agli spiriti marchiati ha funzionato. Sono scomparsi e con loro ogni urla e pianto e senso di colpa. Ho ascoltato attentamente ogni parola che Meg ha pronunciato a Dean e non ho potuto ignorare la reazione de ragazzo. I suoi occhi erano asciutti e il viso contratto, ma dentro, intorno al suo cuore stretto e fasciato da catene di fuoco, si aggirava un dolore acuto, estremo, distruttore. Riuscivo a sentire ogni cosa lo riguardasse, ogni sua sensazione ed emozione, e ogni sofferenza, è stato straziante sentire i suoi pensieri, il modo in cui si malediceva e si odiava per non averla salvata. Si sente così in dovere di proteggere qualunque essere umano che ormai ha dimenticato di dover proteggere se stesso e stava quasi per morire, con quella donna. Lei era così vicina pronta a strappargli il cuore dal petto e lui così preso a commiserarsi nelle profondità della sua anima. Mi sono sentito quasi male per la sua strana colpevolezza, non un dolore astratto, un dolore fisico, alle tempie, come un'emicrania. Ho sentito un senso di impotenza e tristezza di fronte la pelle pallida e morta del fantasma. Eppure lui ha stretto la sua arma e l'ha colpita, l'ha sconfitto. Il suo senso di colpa, la sua autodistruzione interiore. 
Conosco ormai a memoria il vero dolore di Dean, ciò che è come un grave peso da trascinare con sè. La morte di sua madre. Aveva solo quattro anni quando ha visto bruciare la casa con dentro l'unica donna che avesse mai amato e nonostante la mia abominevole natura da apatico cronico, posso constatare la grave sofferenza che deve aver subito. Per Sam le cose sono diverse, non metto in dubbio la sua evidente perdita, ma non ha avuto l'opportunità di conoscere sua madre e ciò che era davvero e non ha subito lo stesso trauma di suo fratello. 
Il suo dolore mal celato sul fondo della sua anima mi coglieva spesso di sprovvista, mentre dormiva o beveva della birra o guidava la sua Impala, si riaccendeva come una fiammella ardente e incustodita bruciava ogni cosa intorno ad essa. Ormai la mia missione di salvataggio mi stava rendendo più umano del previsto e legava la mia essenza alla sua. Dean continuava ad allontanarsi, a rinnegarmi, a non credere. I miei mezzi scarseggiavano e mi sembrava di combattere contro un muro solido di odio e razionalità, e scetticismo. Con questo ragazzo cocciuto e determinato, che aveva attraversato le fiamme dell'Inferno senza cadere nella tentazione di arrendersi e proclamarsi sconfitto. Aveva trascorso giorni di morte e di vita e di mostruosità e il suo modo di continuare a tenere duro e combattere, quasi con spavalderia, mi affascinava e tendeva ad avvicinarmi sempre di più agli umani, per studiarli e analizzarli più da vicino. Le creature più semplici e perfette dell'universo, prive di gabbie di carne e di ali, ma con pesi non meno gravi sulle spalle. Governate da un Dio, ma da un Dio mote volte inesistente e privo di essenza, un Dio che non sono costretti ad amare, e venerare come un Padre Divino. 
La situazione non tende a migliorare in Paradiso, tantomeno qui sulla Terra. Tentiamo di combattere i Demoni e di placare gli animi degli Angeli più ribelli, gli angeli che portano avanti e loro guerre. Sono giorni duri, e il Paradiso è afflitto da gravi perdite. La grande pietra monumentale su cui sono scritti i nomi degli angeli morti ha aggiunto sei fratelli alla lista e non ho potuto far a meno che pregare per le loro anime, che possano trovarsi in un posto migliore di questo. I Demoni sembrano più audaci del solito, nonostante la grandezza della nostra natura ci sfidano e spesso ci abbattono, come hanno fatto con i sei angeli morti durante un normale giro di routine di perlustrazione in Canada. Assalgono in branco, in gruppo. Noi mandiamo pochi Angeli a perlustrare il territorio a caccia di Lilith, così per mantenere un basso profilo ed evitare grandi spargimenti di sangue. Inoltre i nostri schieramenti scarseggiano, a causa del distaccamento di una grande quantità di Angeli. Molti preferiscono essere Angeli Caduti, che Angeli di Dio, preferiscono la vita umana, come Mikael, uno dei miei fratelli, il più coraggioso, colui che tentò di strapparsi le ali per liberarsi dalla prigione celeste del Paradiso e di Dio, e per questo fu punito con la morte. Ma oggi, nella nuova prospettiva, sono troppe numerose le fazioni per attuare una strage di massa e punire ogni angelo. Continuano ad attuare faide e battaglie che spesso persino gli Arcangeli non riescono a vincere. Il mio lato angelico mi dice di combattere al fianco di Dio, dei miei superiori, il lato umano mi porta da Dean, e alle volte mi trovo a lottare per amor del Signore contro i miei fratelli, i Caduti, altre volte scendo sulla Terra per far chiarezza nella mente di quel ragazzo. 
Sono nella cucina di Bobby e sto fissando ciò che qui chiamano 'Frigorifero', dicono che contiene il paradiso del cibo freddo, ma vorrei correggerli dicendo che è meglio non conoscere il paradiso di qualcosa. E' leggermente rischiarato dalla luce della luna, che alta nel cielo illumina le pupille dell'uomo che mi contiene, in modo da riflettere la mia anima al mondo. Dovrò fare un discorso a Dean, uno di quei discorsi sulla vita e sull'Apocalisse imminente, sulla giusta strada da intraprendere e sulla rottura dei sigilli e l'eventuale distruzione della terra. Rifletto sulle parole adatte per qualche secondo, dovrei essere saggio e gentile nella scelta del grande discorso rivelatore che riverserò nella mente di quel ragazzo. Il mio tocco non è sensibile, ma per cercare di rendere tutto meno spaventoso, provo a svegliarlo cautamente, raffigurandomi nei suoi sogni. 
E' in piedi di fronte a me e mi sta scrutando con stupore e una punta di disapprovazione. Ho sistemato le mani su lavello, appoggiandomi ad esso per sorreggermi da Dean, dal suo sguardo, per mostrarmi sicuro di me e felicemente senza preoccupazioni. «Avete fatto un ottimo lavoro con i Testimoni» Esclamo, rompendo il silenzio e la strana calma formatasi tra di noi. «Quindi sapevi tutto» Il suo visto si contrae per un secondo e poi torna a riempirsi di odio. «Si, mi avevano messo al corrente. » Pronuncio disinteressato e quasi annoiato da quel suo tono grave nella voce. «Beh, grazie tante per l'angelica assistenza. Mi hanno quasi strappato il cuore dal petto.» Ha urlato piano, come a rinfacciarmi il fatto di non essere stato presente. «Ma non è successo» Rispondo in modo calmo e pacato. «Io credevo che gli angeli fossero dei guardiani, ali soffici, aureole, tipo Autostop per il cielo. Non degli stronzi.» Tendo la bocca in un mezzo sorriso, le mie labbra livide cercano di obbedirmi e il mio viso si contrae. Gli umani, così perfetti eppure così tanto stupidi. Dean è il tipico arrogante cacciatore, che potrebbe ragionare meglio di così. «Leggi la Bibbia, gli Angeli sono Guerrieri di Dio. Io sono un Soldato.» Per la prima volta dopo tanto tempo, riesco a pronunciare il mio reale essere senza indugio e senza incertezza. Perchè il mio ruolo è divino ed ha un valore che si è perso, ma che rimane sempre immutabile e irremovibilmente sacro. «E perchè non hai combattuto?» Mi chiede con aria di sfida. «Perchè non sono qui per stare appollaiato sulla tua spalla.C'erano problemi più gravi.» Rispondo alla sua accusa di mancata presenza 'angelica'. Tralasciando la costante e rilevante prova che i Winchester riescono ad uscire vittoriosi da ogni battaglia soprannaturale, non mi ritengo l'Angelo Custode di Dean, l'Angelo che ha il dovere di seguirlo e preservarlo da ogni male. «Più gravi ? C'erano persone fatte a pezzi, quaggiù. E a proposito, mentre succedeva tutto questo, dov'era il tuo Capo? Ah ? Se esiste un Dio.» Continuo a guardarlo imprecare contro Nostro Padre, sottolineando il suo scetticismo riguardo la sua esistenza e non posso fare a meno di pensare che c'è un fondo di verità nella sue parole. Ma mi limito a prestare il servizio che devo e a combattere per il mio Signore. «C'è un Dio.» «Non ne sono convinto» Sputa con rabbia sopra le mie parole. «Perchè se esiste davvero, non capisco che sta aspettando, un genocidio? Mostri che invadono la terra ? Oppure che so, l'Apocalisse ? A che punto muoverà un maledettissimo dito e aiuterà noi poveri bastardi ?» Pronuncia invaso dall'ira. «Il Signore agisce..» Non mi da modo di terminare la mia frase. «Se dici per vie misteriose giuro che ti prendo a calci in culo» Quasi ogni mia speranza riposta in questo grande discorso sta svanendo, mi sento irrimediabilmente stanco e disgustato dalle sue parole, dal modo con cui le pronuncia, dal tono che usa nei miei confronti. Nei confronti dell'uomo che lo ha salvato dalla perdizione, dalla condanna a giorni di fuoco e massacro. Alzo le mani in segno di resa, in segno di totale perdita di fiducia. Sospira piano e cerca di riprendere il controllo di se stesso, di riprendersi lui stesso dalle sue parole. Lo guardo lentamente e trovo solo questa situazione esilarante. Una creatura così potente messa a tacere da un semplice uomo. «Quindi Bobby aveva ragione. A proposito dei Testimoni, è stato una specie di segno dell'Apocalisse ? » «Siamo qui perchè ci sono cose grosse in ballo» In questo momento sento di poter ragionare con Dean e spiegargli la situazione. «Cose che vorrei sapere ? » Mi dice. «Non so se sia utile. Comunque te le dirò.» E' la cosa giusta da fare, dico a me stesso. «L'ascesa dei Testimoni è uno dei famosi 66 sigilli.» Esclamo a gran voce. «E non credo che sia uno spettacolo del Sea World» Ironizza, Dean. Io continuo con il mio racconto. «C'è qualcuno che li sta spezzando. Parlo di Lilith.» Mi guarda colpito da una dura consapevolezza.  «Quindi i Testimoni li ha fatti ritornare lei?» Annuisco. «E non solo qui, altri venti cacciatori sono morti.» Fissa le assi di legno, poi parla. «Ha scelto vittime che i Cacciatori non potevano salvare per scatenarle direttamente contro di noi» Risponde. «Ha un discreto senso dell'umorismo» Dico. «Comunque abbiamo ridato pace a quegli spiriti» Dice, cercando di dare un senso a ciò che hanno fatto quest'oggi. «Non importa, il sigillo è spezzato.» «Si ma perchè spezzarlo?» «I Sigilli sono come serrature di una porta » Esclamo. «Okay, una volta aperta l'ultima? » Mi chiede, tranquillo. «Lucifero verrà liberato» Spavento, o forse altro scetticismo attraversano il viso di Dean. «Lucifero ? Ero convinto che fosse solo una storia che raccontano al Catechismo per Demoni. Non esiste dai. » Cerca di auto convincersi di una cosa che non è sotto il suo controllo, così io con un piccolo sorriso beffardo in volto, dico  «Tre giorni fa credevi non esistesse uno come me, perchè pensi che siamo qui in mezzo a voi per la prima volta in duemila anni ?» C'erano state altre comparse nel corso della storia, io ero già sceso sulla Terra, ma si è sempre trattato di brevi attimi che nel Paradiso sono come millesimi di secondo, ma sulla Terra si contano come giorni. Queste sono le nostre prime apparizioni terresti, ed hanno un semplice e preciso scopo. «Per fermare Lucifero» Dean mi precede e la sua voce è quasi un sospiro. Annuisco «E' per questo che siamo venuti.» «Beh, un lavoro eccellente finora» Mi colpisce con le sue parole affilate. «Un lavoro favoloso con i Testimoni, davvero.» Tenta di accusarci di nuovo con le sue amare battute sottili.  «Ci abbiamo provato. Ci sono altre battaglie. Altri sigilli. Alcune le vinceremo, altre le perderemo. Questa l'abbiamo persa.» Fa un verso di disapprovazione, come uno sbuffo di superiorità. Questo mi innervosisce e mi altera. Mi avvicino e gli parlo con freddezza, blu contro verde. «Le nostre schiere non sono illimitate, sei dei miei fratelli sono morti sul campo, questa settimana, pensi che le schiere del Paradiso dovrebbero soltanto seguire te? C'è molto di più in gioco. Dovresti portarmi un pò di rispetto, ti ho trascinato fuori dall'Inferno, ti ci posso anche rispedire» Scandisco bene ogni parola, ogni singola lettera, così che possa assimilare la realtà delle cose, e la crudeltà della situazione, e capire magari chi ha davvero il potere tra i due. Si limita a guardarmi, io non rimango un altro secondo in più, semplicemente sparisco avvolto da una totale nebbia di rabbia che mi offusca la vista.

AUTRICE:
Chiedo venia per l’enorme ritardo, mi scuso con tutti i miei lettori, ma è iniziata la scuola, ebbene si purtroppo ho molto meno tempo da dedicare alla scrittura, ma questo non mi ha fermata ed ecco qui il sesto capitolo! E’ abbastanza breve, ma ricco di continui tormenti e pensieri di Castiel, il nostro Angelo del Signore. Spero che la storia vi continui a piacere, che il vostro interesse non sia calato e che mi scriviate qualche recensione, sempre ben accette! :) 
P.S. AVVISO IMPORTANTE: Tutti discorsi diretti scritti fino ad ora sono presi direttamente dalla Serie Tv e non sono mie produzioni, ci tengo a precisare :) Beh a presto e ditemi cosa ne pensate! :)
   
 
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