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Autore: Sebs    12/10/2014    3 recensioni
Finnick, il ragazzo più bello di tutta Panem, e Annie, una ragazza impazzita a causa degli Hunger Games.
Di loro sappiamo solo che si amavano, ma non di come tutto è iniziato, o di cosa è successo prima degli Hunger Games.
Questa è la storia di come sono conosciuti, cresciuti e innamorati contro il volere di tutti, gli amanti sventurati del Distretto 4.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Mags
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Annie.
Ora che le cose si sono tranquillizzate e i Tributi sono scesi nell'Arena, le cose prendono la loro piega.
La mattina inizio ad andare alla Palestra, dopotutto, la scuola è finita anche quest'anno.
La Palestra non mi sembra spaventosa come lo era prima, ma mi mette in soggezione.
Anche il gruppetto con cui ho passato le giornate prima di riappacificarmi con Finn mi raggiunge, e ognuno di loro mi aiuta a imparare come si usa una spada, o i pugnali.
Di pomeriggio, dopo aver aiutato i miei genitori con il negozio, scendo sulla spiaggia e mi perdo al largo. Sembra così stano pensare che fino a poco fa non avrei messo un piede in acqua.
Il gruppetto è un sostituto a Finn, me ne rendo conto. Ogni cosa che dico devo spiegarla, e ogni battuta che fanno loro devono dirmi a quale episodio si riferiscono.
Non sono i miei pomeriggi preferiti, ma aiutano a far passare il tempo.
Le ragazze tentano di farmi dire qualcosa su Finn, qualcosa che non direbbe alle telecamere e non farebbe con delle persone che conosce poco, o su Capitol.
-Quante ragazze ha avuto?
-Sai com'è Capitol City?
-Ti ci ha mai portata?
-Ha un'automobile?
A volte si spingono sul personale, e mi fanno pensare alla notte in cui ha dormito a casa mia.
-Ti ha mai baciata?
-State insieme segretamente?
La maggior parte delle volte non rispondo, semplicemente. Scuoto la testa e rido alle cose assurde che fanno i ragazzi. Altre volte, invece, mi tolgo il vestito e mi tuffo. Ormai mi sono abituata a tenere il costume sotto i vestiti, come fanno la maggior parte dei ragazzi della mia età.
Il vero momento della giornata che attendo con tutta me stessa sono le otto della sera.
Dico che devo andare a casa, ma in realtà scappo al Villaggio dei Vincitori senza farmi vedere.
Aspetto che arrivi la chiamata, e rispondo. È molto puntuale.
-Annie?
-Finn, ciao. Come va?
Dopo l'ultima volta, mi racconta cosa succede dietro le quinte. Su chi hanno deciso di puntare lui e Mags.
-Non è una scelta facile, sai. Li conosco, quei ragazzi. Ma se vogliamo avere una chance, dobbiamo puntare sul vincere facile.
-Ti capisco...
Vincere facile. Non credo che sarei stata la persona su cui avrebbero puntato, se non mi conoscessero. Anche se ora ho iniziato ad Allenarmi. Magari, adesso una occasione ce l'avrei.
-Come va al Distretto?
-Sono ottimisti. E vanno avanti.
-Tu?
-Ho iniziato a tirare coltelli. Non fa per me.
-Il tridente?
-Troppo pesante.
Lo sento ridere. Cerco sempre di sentire la sua risata. Pensarlo lontano mi fa sentire malinconica. Mi manca, ma non posso farlo trapelare. Devo impegnarmi, perché voglio essere una persona forte.
-Piccola sarta. Cucirai a morte qualcuno, allora.
-Dovresti ringraziarmi, se non giravi con i pantaloni bucati.
-Troppo esagerata.
-Trovati un'altra sarta allora.
-Non lo farei mai.
Le cose procedono secondo un rituale, che si spezza solo quando uno dei Tributi del Distretto 4 muore.
-Scrivi ancora canzoni?
Rimango a bocca aperta. Non scrivo da prima che partisse. Mi manca, in effetti.
-Ho avuto da fare.
-No, non dire così, so che vai in palestra.
-Non posso non andarci...
-Non dico questo. Dico... Dico solo che sei riuscita a sconfiggere le tue paure. Sei maturata. Saranno cresciute anche le tue canzoni, non credi?
Gli addii, però, rimangono sempre avvolti da un velo di tristezza, coperto da uno più sottile di impazienza.
Quando torno a casa, dopo aver avuto la conversazione a proposito delle canzoni, ceno e, invece di andare a letto, mi giro e rigiro nel letto. Mi manca scrivere. Non ci avevo pensato. Mi sono fatta trascinare dagli eventi, più che analizzarli a fondo.
La mattina dopo vado in Palestra, ma nel pomeriggio non mi aggiungo al gruppetto.
Prendo a chitarra e salgo sulla terrazza della casa di Finn; dopotutto sono sempre stata brava ad arrampicarmi.
Guardare il cielo cambiare mi fa riflettere, e l'aria lì sembra avere un altro odore.
Dopo aver preso un sospiro profondo, mi butto nella scrittura.
Mi è davvero mancato scrivere.
 
 
 
 
 
Angolo della Autrice
Salve a tutte! Non vi ho mollate, tranquille, solo ho avuto dei problemi tra scuola e computer, quindi sono riuscita a trovare un angolino per scrivere solo ora (con tre fanfic da scrivere e diversi plot in testa, poi, le cose si complicano un pochetto!)
Spero che non mi abbiate abbandonata e che mi perdonerete questa mancanza!
A presto (si spera)!
Sebs

P.S. :per farmi perdonare, avrete del fluff molto presto. A buon intenditor, poche parole!
  
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