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Autore: Kristy McKenzie    24/01/2005    0 recensioni
Kristy McKenzie e la sorella Marty alle prese con il primo giorno di scuola. Novità e piacevoli incontri all'orizzonte!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1


Kristy era in camera sua con addosso il pigiama con gli orsacchiotti che le aveva regalato suo padre: “Così mi sognerai ogni notte” le aveva detto prima di salutarla. Lei e la sorella Marty erano state affidate alla madre dopo la separazione e quindi si erano trasferite da poco a Newport, in California, a casa di Jack, il suo nuovo compagno.
Sin dall’inizio Kristy non aveva gradito l’idea di andarsene da Boston, la città dove era cresciuta e dove aveva lasciato, oltre al padre, i suoi amici ma soprattutto la sua migliore amica Naty. Adesso si sentivano ogni giorno per telefono e a volte stavano ore a raccontare le giornate trascorse l’una lontana dall’altra, ma non era certo la stessa cosa...Le mancavano le chiacchierate a quattr’occhi, le passeggiate al Quincy Market, i pomeriggi trascorsi sulle panchine del molo per vedere i giovani marinai...Erano piccole cose ma che riempivano il cuore di Kristy e che ora avevano lasciato un vuoto incolmabile. Nonostante la presenza di Marty la confortasse, non riusciva a non sentire la mancanza di Naty che per lei era più di una sorella, praticamente avevano condiviso tutto.
Domani sarebbe stato il primo giorno di scuola e lei era molto ansiosa, non aveva una grande ammirazione per quei ragazzini viziati che gironzolavano a Orange County, tuttavia temeva il confronto con loro.

Proprio in quel momento entrò Marty nella stanza...

Marty: “Già pronta per andare a letto? Non vieni a guardare la TV con me?”
Kristy: “No, sono stanca e poi devo preparare le ultime cose per domani, lo sai che inizia la scuola...”
M: “ Si, lo so...tu non sei eccitata? Nuovi professori, nuovi compagni... nuovi ragazzi!!”
K: “Mmm...Credimi, non saranno molto diversi da quelli di Boston.”

Le due ragazze si scambiarono un’occhiata complice e poi scoppiarono a ridere.

Kristy: “Da domani si aprirà un nuovo capitolo per noi, sorellina mia. Saremo sole contro tutti, almeno all’inizio, e ci dovremo aiutare a vicenda, intesi? Vieni qui...”

Si strinsero in un abbraccio pieno di affetto.

Marty: “Kry, ti voglio bene!”
Kristy: “Anch’io.”
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La mattina seguente Kristy era sveglia da un pezzo e quando Marty aprì gli occhi la trovò in piedi davanti all’armadio...

Kristy: “Marty svegliati, dammi una mano!!!”
Marty: “Ma che ti prende, non dobbiamo andare al ballo di fine anno, ma al primo giorno di scuola!”
K: “Appunto, è più importante!! Il primo impatto con una persona  è fondamentale, dobbiamo dare una buona impressione.”
M: “Ma come? Proprio tu che fino a ieri mi dicevi che sono tutti viziati, sono superficiali, non tengono ai sentimenti...Ora ti preoccupi di cosa penseranno di te?”
K: “Vedi, il fatto che non sopporti qualcosa o qualcuno non vuol dire che devi escluderlo dalla tua vita, devi imparare a conviverci. Dopo tutto in questo posto dovremo starci per un bel po’ e se non ci diamo da fare rischieremo di rimanere sole...sai, niente amici niente feste. E poi....”    
M: “Ok, ok, ho capito perfettamente, hai paura di non piacere ai ragazzi.”
K: “Ma che dici, sei impazzita! Quando mai ho avuto queste paranoie.”
M: “E quando mai ti sei fatta tutti questi problemi su cosa indossare?”

Kristy restò un attimo in silenzio. Poi sospirò...

K: “Beh, ecco...Qui sono tutte carine, alte, bionde, con vestiti alla moda. E io sono così, così...”
M: “Così perfetta! Kristy, tu sei bellissima anche appena sveglia, spettinata e senza trucco. Sii te stessa e sono sicura che farai morire d’invidia tutte quelle Barbie. A volte mi sembra di essere io la sorella maggiore! Su, sbrigati, altrimenti arriveremo in ritardo già al primo giorno!”
K: “Ok, hai ragione. Vediamo...”

Frugò dentro l’armadio e finalmente scelse qualcosa.
Quando furono pronte scesero in cucina per una colazione veloce. Jack e Allie erano già a tavola..

Marty: “Buongiorno mamma, buongiorno Jack”
Kristy: “Buongiorno.”
Jack: “Ehi signorine, siete stupende!”

Jack Parker era una brava persona. Anche se aveva mandato a monte il matrimonio dei genitori Kristy e Marty non lo odiavano. Certo all’inizio avevano  avuto un po’ di rancore nei suoi confronti, ma poi lui si era mostrato simpatico e disponibile, non per fare colpo su di loro ma perché era il suo carattere. Forse per questo Allie aveva perso la testa per lui...

Jack: “Volete un passaggio per andare a scuola? Oppure potete prendere il mio fuoristrada, ti va Kristy?”
Kristy: “Non credo sia capace di guidarlo...E poi c’è una bella giornata, faremo una passeggiata.”
J: “Come vuoi, magari quando sarò libero un giorno di questi potrò farti un po’ di scuola guida.”
K: “Si, magari...Adesso è meglio se andiamo.”
J: “In bocca al lupo per la scuola. Vedrete, vi troverete bene.”
K: “ Lo spero...”
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Kristy e Marty si guardarono intorno... Ragazzi e ragazze che chiacchieravano animatamente, si salutavano, si abbracciavano e ridevano. Erano finite le vacanze e ognuno di loro aveva qualcosa da raccontare, qualche avventura di cui vantarsi.

Kristy: “Cos’hai in programma stamattina?”
Marty: “Ho appuntamento per le otto e trenta in punto in palestra dove verrò assegnata a una guida.”
K: “Una guida?”
M: “Si, ogni matricola viene affidata a un “anziano” per avere informazioni e consigli in ambito scolastico...e non solo!”
K: “Bene, così io che sono del terzo anno dovrò cavarmela da sola...Il problema è che non conosco niente di questa scuola. Non so nemmeno dove sono i bagni!!”
M: “Non ti preoccupare, ci sono io: sarò la tua...sottoguida!
K: “La mia sotto che?”
M: “Lascia perdere...Adesso vado, non voglio farlo aspettare. Spero almeno che sia carino!”
K: “Sai già che è un ragazzo?”
M: “No, ma me lo auguro! Ciao sorellona...a dopo!”
K: “A dopo!”

Kristy scrollò il capo sorridendo tra sé mentre Marty si avviava verso la palestra. Diede un’occhiata all’orario delle lezioni e incominciò a cercare l’aula di letteratura.
“Coraggio Kry, diamoci da fare...”
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Le prime ore erano trascorse velocemente anche perché gran parte del tempo era stato dedicato alle  presentazioni degli studenti, cosa che a Kristy non andava molto a genio: come potevi descriverti su un foglio di carta in così poco tempo? Scrisse qualche riga alla meno peggio, e poi fece un sospiro di sollievo quando, prima ancora che il prof l’avesse chiamata, udì il suono della campanella.
Uscirono tutti frettolosamente dall’aula, accompagnati da un vocio generale...tutti avevano qualcosa da dire....tutti tranne lei.
Si incamminò velocemente alla ricerca dell’aula di biologia...Cavolo, quella scuola era immensa e lei era sola, perché non aveva una guida anche lei come Marty! Chissà cosa stava facendo lei...aveva fatto amicizie? Si era ambientata subito? Sperava di si. Lei invece si sentiva un pesce fuor d’acqua. Stava pensando a tutto questo e a tante altre cose quando girando l’angolo dell’ennesimo corridoio ebbe un piacevole incontro (o meglio scontro!) .

“Ops....Scusa non ti avevo visto....”

Kristy alzò gli occhi e per un attimo restò immobile senza aprir bocca. Poi si scosse (rischiava di fare la figura dell’idiota.) e finalmente pronunciò qualche parola confusa.

Kristy: “No, scusami tu...stavo camminando senza guardare. Sono proprio una stupida, ma praticamente mi sono persa”

Per un attimo i loro sguardi si incrociarono e indugiarono qualche secondo, poi Kristy imbarazzata abbassò gli occhi...

“Comunque io sono Ryan Atwood e, beh, se ti posso aiutare, dì pure...Ma non ci siamo già conosciuti noi?”
K: “Credo di no...Sono nuova di qui ed è il mio primo giorno in questa scuola che devo dire è immensa...Ah, io sono Kristy, Kristy McKenzie”

Si strinsero la mano e lui la guardò sorridendo. Poi corrugò la fronte...

Ryan: “McKenzie...Ho conosciuto una McKenzie stamattina. Una matricola a cui sono stato assegnato come guida. Accidenti, è una ragazzina molto...come dire...esplosiva! Un vulcano di energie, sono sfinito!”

Mentre diceva quelle parole si accorse che le stava ancora stringendo la mano.La ritirò quasi di scatto, arrossendo.
Kristy lo guardò con stupore: non aveva mai visto un ragazzo arrossire, per di più per lei.

Ryan: “Ah, eccola lì!”

Kristy si girò temendo di sapere di chi stesse parlando...già era proprio lei.

Marty: “Ciao Ryan! A quanto vedo voi due non avete perso tempo nelle presentazioni!”
Ryan: “Vi conoscete?”
Kristy: “Ecco, praticamente il vulcano di cui parlavi prima è mia sorella.”
R: “Ecco perché avevi un volto così familiare.”
M: “No, no, scusate...mi sono persa qualcosa. Chi sarei io?”
K: “Ryan mi raccontava di quanto tu sia stata così tranquilla...”
M: “Ah, bravi! Vi divertite a prendere in giro le povere matricole!!!”
R: “Ma no, tranquilla, stavo solo dicendo a tua sorella quanto mi sono divertito stamattina. Sai, di solito il primo giorno di scuola è così noioso, ma stavolta è stato piacevole.”
K: “E poi quella che si è persa sono io, semmai dovreste prendere in giro me.”
M: “Ti sei persa? E’ che problema c’è. Anch’io non sarei andata molto lontano se non ci fosse stato Ryan con me. Devo dire che è stata proprio una bella trovata questa dell’orientamento scolastico...anche se all’inizio ero un po’ scettica...Ho un’idea!! Ryan che ne dici se Kristy si unisce a noi? Voglio dire, non è che dovrai portarci sulle spalle, quindi non fa differenza se siamo due invece di una.”
R: “Stavo proprio dicendo questo poco fa. Kristy, se ti serve una mano per qualsiasi cosa non ti preoccupare, chiedi pure. So come ci si sente in un ambiente nuovo.”
M: “Pensa che Ryan abitava a Chino. Per seguire il fratello, era entrato in un giro sporco di auto rubate, ma un bel giorno la polizia li becca mentre ne stavano rubando una finendo così dietro le sbarre. Ed è proprio questa la sua salvezza! Il suo avvocato d’ufficio prende a cuore la sua causa anche perché in passato era stato un po’ sfigato pure lui, così, vedendolo in difficoltà, lo accoglie nella sua famiglia, i Cohen, sai i proprietari di quella stratosferica villa con piscina che abbiamo visto stamattina venendo a scuola...”
K: “Ok Marty, ti prego, basta così...” le lanciò un’occhiataccia “Scusala, ma quando inizia a parlare non la ferma nessuno!”
R: “No, anzi, è stata abbastanza chiara...certo, non è stato tutto così semplice, ma alla fine mi è andata bene. Adesso mi ritrovo a vivere in una bella casa, con una camera tutta mia, due persone splendide che mi fanno da genitori e un fratello chiacchierone che ha sempre bisogno di consigli...”
K: “E la tua famiglia?”
R: “Mio padre se n’era andato già da tempo, mia madre è scappata col suo compagno di turno e mio fratello dovrà passare un bel po’ di tempo in prigione...Questo è quello che rimane della mia famiglia.”
M: “Hai detto che hai un fratello?? E frequenta questa scuola?? Posso conoscerlo??”
K: “Marty!” altra occhiataccia.
R: “Certo, si chiama Seth, il fatto è che per adesso è troppo “impegnato” con la sua ragazza.”
M: “Ah, è fidanzato...E tu? Sei impegnato come lui?”
R: “Beh, a dire il vero si...anzi forse mi starà cercando.”

“Ah, eccoti finalmente! Ma dove ti eri cacciato?” disse una voce dietro di loro...
R: “Marissa...ciao. Stavo proprio per chiamarti. Com’è andata?”
Marissa: “Come al solito...Invece vedo che tu hai fatto nuove amicizie.”
R: “Si...vedi...lei è Marty, la matricola che mi è stata assegnata, ti ricordi? Te ne avevo parlato...E lei è Kristy sua sorella. Ragazze, lei è Marissa Cooper.”
Marissa: “La sua ragazza. Piacere. Vivete a Newport? Non vi ho mai visto in giro.”
Kristy: “Ci siamo trasferite da poco. Siamo di Boston. O meglio....eravamo”
Marty: “Mi dispiace interrompere questa bella conversazione, ma è suonata la campana. Ryan, forse è meglio andare. Kristy, allora, vieni con coi?”
Marissa: “Kristy, sei una matricola anche tu? Pensavo avessi la mia età.”
Kristy: “Infatti. Ma mi sono persa così...”
Marty: “Così Ryan si è offerto di fare da guida a tutt’e due...non è gentile?”
Marissa: “Si, molto...”
Kristy: “Grazie lo stesso, ma forse è meglio che me la cavi da sola, vado. Ciao Ryan, Marissa, è stato un piacere conoscervi. Marty ci vediamo dopo!”
Marty: “Ma, aspetta...”

Kristy girò sui tacchi e andò via a passo sostenuto. Si sentiva stupida, il modo in cui le aveva parlato quella Marissa l’aveva irritata...ma chi si credeva di essere? Però era proprio carino Ryan... No, non doveva pensarci. Si fermò un attimo per riprendere fiato. Poi sospirò, scosse la testa e riprese a camminare dirigendosi verso l’aula di biologia dove avrebbe trascorso le prossime due ore...
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Kristy stava aspettando Marty nel cortile della scuola. Era assorta nei suoi pensieri: tutto sommato come primo giorno di scuola non era andato poi così male...beh, a parte quel piccolo episodio che non sapeva se catalogare come piacevole o spiacevole. Oltre Ryan e Marissa, non aveva conosciuto nessuno in particolare e questo le dispiaceva un po’. Se solo ci fosse stata Naty con lei...sorrise ripensando ad alcuni episodi delle loro giornate trascorse insieme. Formavano una bella squadra tutte e due. E ora da sola si sentiva così vulnerabile. “Mi manca tanto” disse tra se, quando
finalmente vide sua sorella avvicinarsi con uno sguardo di disapprovazione...

Marty: “Si può sapere che cosa ti è preso? Ci hai mollati così di punto in bianco. Ryan era stato così disponibile e tu lo ricambi in quel modo, scappando?”
Kristy: “Forse perché non hai visto la faccia di Marissa quando le hai detto che si era offerto di aiutarmi. Lo ha fulminato con lo sguardo e io non voglio che abbia dei casini per colpa mia. Dopo tutto non è così grande come pensavo questa scuola, basta solo orientarsi.”
M: “Sarà, ma sei stata una stupida lo stesso. Come pretendi di farti degli amici in questo modo?”
K: “E dai, non saranno gli ultimi ragazzi di Newport. Su andiamo che ho una fame...!”
M: “Come vuoi. E per il resto come è andata la giornata?”

Le due ragazze iniziarono a conversare su come avevano trascorse le ultime ore...quando si sentirono chiamare alle spalle.
“Ragazze...scusate se vi interrompo. Mi chiamo Alex, Alex Tyler, vi ho visto stamattina mentre venivate a scuola, ero dietro di voi. Non che vi abbia seguito...praticamente siamo vicini di casa e così avevo pensato che magari potevamo fare due passi insieme. E poi visto che vi siete trasferite da poco posso aiutarvi a scoprire le bellezze di Orange County, conosco bei localini in cui servono dei drink ottimi....Ops, forse sto correndo un po’ troppo, perdonatemi...”
Kristy: “Ok, sarebbe carino da parte tua...e poi abbiamo bisogno di conoscere gente nuova! Dimenticavo: io sono Kristy e lei è Marty, ma forse saprai anche questo...”
Alex: “Veramente si, ma solo perché una volta ho sentito vostra madre che vi chiamava...”
K: “Sto scherzando, andiamo!”

I tre si avviarono lentamente. Kristy trovò Alex molto simpatico e allegro, per tutto il tempo non aveva fatto altro che raccontare degli aneddoti divertenti sugli abitanti del posto e lei aveva riso di gusto...era proprio quello di cui aveva bisogno!

Arrivarono a casa e, quasi a malincuore, si separarono...

Alex: “Allora, domani vi aspetto per andare assieme a scuola?”
Kristy: “Volentieri, è stato un piacere conoscerti.”
Marty: “A domani Alex!”
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Appena entrate in casa, Kristy salì di corsa in camera per telefonare alla sua amica Naty, aveva un gran bisogno di sentire la sua voce.

Allie: “Ciao ragazze, com’è andata oggi? Kristy dove corri, il pranzo è già pronto!”
Kristy: “Iniziate senza di me, io arrivo subito...”
Marty: “Deve chiamare Naty, lo sai che erano inseparabili.”
Allie: “Si, lo so... Allora, raccontami, vi siete trovate bene? Avete fatto nuove amicizie?”
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Naty: “Pronto?”
Kristy: “Ciao, Naty...sono io.”
N: “Kry!!!!!Come stai?”
K: “Non ti puoi immaginare quanto mi sei mancata, oggi” le disse quasi con le lacrime agli occhi...
N: “Dai, non fare così che mi fai piangere...dimmi, c’erano ragazzi carini?”
K: “Beh, uno ci sarebbe, ma è impegnato.”
N: “E allora? Dagli la possibilità di scegliere...!”
K: “Stai scherzando?!? Non mi conosce nessuno qui, e rubare i ragazzi delle altre non è certo un ottimo biglietto da visita.”
N: “Forse hai ragione, ma non ti arrendere...non è detto che siano fatti per stare insieme tutta la vita. Ehi, mi sei mancata anche tu...”

Parlarono per circa una mezz’ora, Kristy raccontò nei minimi particolari tutto quello che aveva fatto. Naty la fece parlare...lei era sempre stata la più forte delle due, anche se adesso non ne era più così sicura...

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