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Autore: Nyssa    16/10/2008    13 recensioni
Sequel de: Le Relazioni Pericolose
Sono passati circa diciotto anni da quando abbiamo lasciati Harry, Draco, Hermione e tutti gli altri e molte cose sono cambiate nel frattempo.
Adesso sono i loro figli a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria, divenuta stranamente tranquilla; ma non tutto è come sembra perchè misteri e fantasmi del passato stanno tramando nell'ombra e Hogwarts potrebbe non essere il posto apparentemente pacifico che sembra.
E i nostri nuovi protagonisti, la new generation, affascinati dai misteri come lo erano stati i loro genitori, chiaramente non intendono lasciarsi sfuggire l'occasione di vivere qualche avventura tra le antiche mura della scuola e rompere così la noiosa routine di tutti i giorni!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Black, Tom O. Riddle | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'oro e l'argento' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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-          Che cosa sei per davvero?

La voce rotta di Ciel percorse ad una ad una tutte le quattro mura della stanza; non era sicura che il tremito che aveva udito nelle proprie parole fosse stato provocato dalla recente crisi di pianto oppure dalla sana paura che le saliva dal ventre.

Leonard alzò gli occhi quasi con imbarazzo mostrando le sue iridi perfette, baluginanti di riflessi dorati e ambrati come quelli di sua madre e respirò a fondo, come se questo gesto potesse confortarlo nonostante lui non respirasse per sopravvivere.

Si alzò in piedi:

-          Sono un vampiro – rispose con tranquillità, ma se qualcuno fosse stato sufficientemente temerario da fissarlo in volto mentre parlava, si sarebbe accorto di un’ombra scura che attraversò gli occhi

-          Un… vampiro? – domandò lei titubante

-         

Ciel deglutì, allora ci aveva preso? Le sue ipotesi erano fondate?

-          Perchè? Cioè, volevo dire, quanti anni hai?

-          Diciotto

-          Sicuro

-          Senz’altro.

-          Eppure io ti ho visto crescere e invece abbiamo studiato che i vampiri…

-          Sono un vampiro un po’ speciale, appartengo ad una categoria diversa dai vampiri mezzo e mezzo che studiamo a scuola. Sono anche un vampiro diverso dalla prof Evangeline

Per un attimo Ciel parve stupita da quell’affermazione, salvo poi ricordarsi che l’insegnante di Difesa si era presentata ella stessa come una vampira e non aveva mai fatto mistero del suo passato e delle sue abitudini.

-          Ma allora, cosa sei davvero?

-          Sono un vampiro di stirpe, nelle mie vene non scorre sangue e il mio cuore non batte. Sono nato quando mia madre era incinta ed è stata morsa da uno di loro

-          Che cosa?

-          A differenza dei vampiri mezzo e mezzo o di quelli soggetti a metamorfosi temporale, come i mannari, noi vampiri di stirpe la cui metamorfosi è avvenuta prima della nascita cresciamo fino all’età ideale per la caccia, un’età compresa tra i venti e i trent’anni che ci conferisce la forza maggiore e le qualità migliori. Il nostro corpo smette allora di crescere mentre i nostri capelli si schiariscono piano piano, fino a diventare completamente bianchi e i nostri occhi diventano rossi. È un processo che richiede qualche secolo – aggiunse con un sorriso del tutto fuori luogo. La sua ospite era basita

-          Che cos’è un vampiro? – domandò cauta toccandogli appena la mano, come ricordava era gelida

-          Ma come, credevo che lo avessi studiato…

-          Tu che lo sei, dimmelo. Che cos’è un vampiro? Che cosa ha di diverso da un essere umano?

-          Perché lo vuoi sapere?

-          Tu dimmelo e basta

-          Un vampiro è una creatura che possiede un quarto di potere demoniaco. Si dice che nasca e viva nelle tenebre e infatti non sopporta a lungo la luce del sole. Non ha sangue nel corpo, non respira e il suo cuore non batte. Non dorme e non piange. I suoi riflessi sono molto più acuti di quelli dei comuni esseri umani, esattamente come i suoi muscoli e la sua forza, è un essere veloce, non ha odore, quindi non può essere rintracciato seguendo una pista. E si nutre di sangue, prevalentemente umano. Appartiene alla categoria dei predatori. È caratterizzato da bell’aspetto e fascino e quando sta per attaccare qualcuno i suoi occhi diventano completamente rossi e sfodera i canini

-          Anche tu hai i denti aguzzi come il conte Dracula?

Ciel non pareva più così spaventata e così Leonard si concesse di mostrare appena le zanne acuminate.

Mettevano i brividi anche solo a vederle e infatti la ragazza si strinse il lenzuolo sulle spalle.

L’altro ghignò

-          Tranquilla, è una reazione comune ad una paura ancestrale

-          Tu… fai come il vampiro del tuo racconto di Halloween? Ti nutri di sangue umano senza uccidere?

-          No. Io non mordo esseri umani – aggiunse più piano, come se si trattasse di un motivo di vergogna

-          Ma allora come sopravvivi?

-          Il sangue degli animali non è molto differente, mi basta per vivere, anche se non a saziarmi

-          È per quello che tutti i weekend sei praticamente introvabile a scuola?

-         

-          Perché non cacci esseri umani?

-          Rischierei di perdere il controllo. Voi umani siete deboli ed è moderatamente facile sopraffarvi con la forza, se dovessi davvero andare troppo oltre non ci sarebbe speranza.

-          Anche tua sorella è un vampiro? – chiese timorosa

-          Gardis? No, lei no… - e gli parve che un’espressione triste incurvasse le sue labbra – ora vai, non dovresti stare qui…

-          Hai paura che lo dica a qualcuno?

-          No

-          Allora posso rimanere?

-          No

-          Perché?

-          È pericoloso. Mi hai fatto arrabbiare, non sempre rispondo di me in quelle circostanze. Ho già rischiato una volta

-          Quando?

-          Con tua sorella, quando si è tagliata un dito qui dentro… - ammise come se fosse una confessione difficile

-          Karen ha rischiato di diventare la tua cena?

-          Sì, la prima volta che è stata qui si è accidentalmente fatta uscire del sangue. Io ero praticamente digiuno e lei non sapeva cosa aveva davanti, se Gardis non fosse intervenuta subito avrei rischiato di ucciderla davvero…

Ciel rabbrividì nuovamente all’immagine della sua sorellina.

Sangue: quello era il suo cibo.

Poi le venne in mente un’altra cosa…

-          Leonard, quando… quando noi siamo stati insieme la prima volta io ho sanguinato, eppure non mi hai fatto nulla…

-          Ero preparato e sazio. Karen l’ha fatto involontariamente quando io non ero psicologicamente pronto ad affrontare l’odore dopo giorni di astinenza

-          Capisco…

-          Ora vattene, ogni minuto che passa sei sempre più in pericolo

-          Se non ti avessi detto niente mi avresti fatto restare… - protestò lei

-          Beh, ora invece vai. Credo che da questo momento io e te non dovremmo avere più niente a che vedere l’uno con l’altra

-          Perché?

-          Come, non vuoi scappare via piangendo? Non ti avevo chiamata puttana? Non hai appena saputo che c’è un mostro pericoloso a scuola? Non vuoi andarti a rifugiare al sicuro?

-          Evangeline è in questa scuola da vent’anni e non è mai successo niente per colpa sua, perché dovrei avere paura di te?

-          Io non sono Evangeline! – sbraitò

-          Io non me ne vado!

-          Vattene!

-          No! Hai bisogno di qualcuno che ti supporti

-          Mia sorella basta e avanza

-          Tua sorella ha la sua vita a cui pensare

-          E tu vuoi proprio sprecare la tua? – un altro brivido le passò lungo la schiena, si morse la lingua, non era certa di quello che avrebbe potuto dire

-          Tu sei la mia vita, se anche la perdo per te non importa! – Leonard rimase in silenzio un istante, prima che la collera lo prendesse. Non era rabbia, era solo che lui avrebbe voluto proteggerla e aveva cercato di farlo nell’unico modo che sapeva: nascondendo la verità. Ma adesso lei sapeva e lui sapeva che lei sapeva, era pericoloso, doveva continuare a proteggerla e l’unico modo era che se ne andasse, allontanarla, anche se era doloroso. Lei era stata la sua unica amica, una ragazza non solo per passare il tempo. Le voleva davvero bene.

Ma quella piccola peste era radicata nel pavimento come se avesse messo le radici

-          Non dire stupidaggini, Ciel, non mi sembra proprio il caso!

-          Io non dico stupidaggini!

-          Quella era la cavolata più grande che io abbia mai sentito! – avrebbe voluto accettare con gioia tutto ciò, ma era meglio ferirsi e non far del male a lei, non fisico quantomeno

-          Cos’è, non mi credi?

-          Non devo crederti e non dovresti credere a una cosa del genere neppure tu!

-          Fai come vuoi, ma è quella la verità e io adesso non me ne vado da qui. È quando si ha bisogno che si vedono gli amici, non sarei tua amica se te ne andassi adesso che so. E non cederò quando ho ragione!

-          Che idiozie, tornatene a Corvonero e per carità, evitami per tutta la vita! La TUA vita!

-          No!

-          Sei una testarda!

-          Beh, forse non quanto te

-          Ringrazia, ne va della tua vita se io lo sono così tanto da mandarti via!

-          Ah sì? – il suo tono era volutamente sarcastico mentre, con le mani a pugno sui fianchi, si sporgeva verso di lui nella tipica posa da zia zitella

-          Sì, se fosse davvero per me non ti lascerei andare, ma non commetterò l’errore di prima!

-          Non è stato un errore! - gridò furiosa lei con gli occhi bagnati di lacrime – è stato il gesto più bello che potessi fare per me. Perché non capisci? Perché mi tratti così?

-          Non avrei dovuto e tu dovresti imparare a farti gli affari tuoi!

-          Non lo farò

-          Ciel, per favore, vattene – ordinò imperioso.

Lei rimase ferma.

Lui emise un ringhio bestiale, all’improvviso sentì freddo tutt’intorno, aveva paura, quel suono metteva terrore, ma non l’avrebbe lasciato solo in quel momento. Anche se aveva paura.

Sua madre e suo padre avevano affrontato un sacco di difficoltà prima di riuscire ad amarsi, perché per lei la strada sarebbe dovuta essere tutta in discesa?

Aveva saputo che c’era qualcosa di strano in quella persona fin dal primo giorno, quando aveva incontrato Leonard sull’espresso di Hogwarts assieme a Lillis e Blaze.

I primi due anni erano stati molto amici, anche se aveva cominciato a sospettare che lui la usasse per un po’ per divertirsi, mettendola in imbarazzo di fronte alle sue compagne con battutine, prese in giro e allusioni poco fini.

Aveva creduto che fosse fidanzato con una delle due “sorelle serpeverde”, Weasley+Landor, ma Leonard non lo era ed era un concetto che aveva ribadito più di una volta e quelle due piccole streghe erano decisamente troppo assennate per accettare una cosa del genere, gli facevano un po’ da sorelle maggiori.

Poi era cominciata la parte difficile quando lui aveva iniziato a collezionare ragazze e lei ci aveva patito senza capire perché. E poi erano ritornati.

E quando erano stati a letto insieme per la prima volta lui le aveva promesso che non avrebbe mai toccato nessun’altra vergine. Una promessa che non aveva mai fatto a nessuno, ma ciò che non sapeva era che lei era la prima vergine che lui aveva voluto con sé, rompendo una delle regole fondamentali della sua vita. E la seconda era che, dopo di lei, non c’erano davvero state altre ragazze, vergini e no.

Fin dall’inizio era stata affascinata da lui, ma era una bambina, non capiva.

Ora era abbastanza grande e sapeva cosa provava, avrebbe affrontato molte difficoltà, l’avrebbe fatto.

Cosa importava se lui era un vampiro?

Niente…

 

S’inumidì le labbra che erano diventate secche, Leonard pareva stranamente contrariato dal fatto che tremasse di paura e se ne rimanesse lì a congelare nel freddo dell’inverno.

 

La guardò, Ciel sollevò coraggiosamente gli occhi celesti di suo padre e lo affrontò

-          Uccidimi, se puoi… - sillabò mentre le belle labbra si muovevano a formare le parole

L’attimo dopo, preso dalla collera, Leonard si mosse verso di lei con una velocità inaudita e, quello dopo ancora, la stava baciando con foga.

 

La battaglia era finita, anche se ce ne sarebbe voluto per convincere quel vampiro testardo che stare con lui era l’unica cosa che le importasse, che non aveva paura di lui, che desiderava solo amarlo per tutto il tempo che le restava e aiutarlo perché, anche senza un cuore che batteva, doveva soffrire moltissimo per quella sua condizione di diverso. Ora capiva perché lui ed Evangeline fossero così amici… e dire che una volta aveva anche pensato che ci fosse una storia tra loro due, quanto era stata pazza… forse anche lui, come lei, aveva cercato solo un mezzo per attirare la sua attenzione, per esempio collezionando ragazze.

Erano stati un po’ ciechi, eh?

 

Aprendo gli occhi la ragazza si ritrovò seduta su una poltrona davanti al camino, sulle sue ginocchia; si domandò per un istante come ci fosse arrivata e poi decise di lasciare perdere, che importava?

-          Continuo a pensare che stai sbagliando. E io con te. – la informò serio, lei invece non riuscì a impedirsi di sorridere, accarezzargli i capelli e stringerselo al petto come un bambino imbronciato

-          È tutta una questione di punti di vista – sottolineò la ragazza scuotendo il caschetto di capelli corti con la filosofia della classica Corvonero che sapeva come far valere le sue ragioni.

-          Dal MIO è assolutamente folle e dal TUO dovrebbe essere anche peggio – bofonchiò contrariato che una donna fosse, alla fine, riuscito a metterlo nel sacco.

Beh, ma Ciel non era una donna qualunque…

 

*          *          *

 

Gardis udì i colpi alla porta e sbuffò: era mai possibile che in quella stramaledettissima scuola non la lasciassero mai dormire? Lei non era Leonard che non dormiva mai…

Buttò le gambe giù dal letto e calzò le pantofole lisciandosi il pigiama e stiracchiandosi.

Merda, aveva fatto scendere prima il sinistro… ottimo, i cattivi auspici di prima mattina erano proprio quello che le serviva se si considerava che tra una settimana e mezzo sarebbe stato Natale e c’era il cenone da organizzare per un esercito di affamati.

-          Arrivo! – gridò infuriata alla porta levandosi i capelli dal colletto e andando ad aprire.

Se avesse scoperto che era Jack, Jeff, Hestia o Karen li avrebbe ammazzati.

Kitt era poco probabile, si erano salutati la sera precedente finita la ronda notturna e se ne erano andati entrambi a dormire, era probabile che, conoscendo i suoi risvegli in prima persona, le stesse alla larga.

 

La porta aperta rivelò una bella ragazza dai capelli scuri, gli occhi celesti con una gonna invernale, le parigine e una maglia di lana cardata a collo alto di un bel colore corvino come le calze e i capelli.

-          Ciel? – chiese preoccupata, era raro che la sorella maggiore di Karen venisse a fare visita da lei: era per caso successo qualcosa tra Leonard e Karen? Oppure veniva a parlarle per Chris?

-          Posso parlarti? – domandò incerta l’altra

La bionda si affrettò a spalancare la porta e farla entrare, dal suo tono di voce capì che si trattava di qualcosa di serio così richiuse dietro di sé l’uscio e lo fissò col chiavistello magico. La corvonero se ne stava in piedi al centro della camera

-          Vuoi sedere? – le indicò le poltrone, ma la ragazza preferì accomodarsi sul letto, si tolse le scarpe e incrociò le gambe in un gesto che aveva visto fare spessissimo anche a Karen

Si affrettò a raggiungerla accomodandosi sulle coltri spesse e calde

-          E’ qualcosa di grave? – indagò prima, cercando di prepararsi psicologicamente, Ciel fece un attimo di silenzio, poi alzò gli occhi

-          Leonard mi ha detto che è un vampiro

L’espressione di sconcerto iniziale della bionda venne presto sostituito da una di riso forzatamente nascosto.

Beh, se Leonard glielo aveva detto allora l’aveva davvero catturato, stava certa che avrebbe smesso di correre la cavallina così liberamente… Leonard avrebbe ammesso una cosa del genere solo ad una persona di cui si fidava ciecamente e, in generale, si fidava poco delle ragazze, quindi era proprio cotto a puntino.

E brava Ciel…

-          Non sei sconvolta? – le chiese preoccupata la mora

-          No, perché dovrei? – Gardis sembrava tranquilla, solo molto divertita e ogni tanto si lasciava scappare qualche risolino

-          Credevo che teneste tremendamente a quel segreto da come me ne parlava lui – ammise lei

-          Leonard non l’avrebbe mai detto ad una persona di cui non si fida ciecamente. Eppoi tende sempre a fare le cose più grosse di quel che sono, ci sono segreti peggiori nella nostra famiglia

Era difficile prendere quella piccola faina alla sprovvista.

-          Quindi a te va bene se…

-          Tu e Leonard state insieme, vero? – chiese con l’aria della vecchia comare di paese la biondina

-          Beh, non saprei, cioè, Leonard non me l’ha chiesto, però mi ha promesso che non avrebbe toccato altre ragazze

La piccola Malfoy sbuffò

-          E’ il suo modo di dirlo perché non l’ha mai detto prima – Ciel arrossì a ripensare a tutte le storie che gli aveva attribuito – ma lui è abituato a esprimere i suoi sentimenti in maniera sempre traversa…

-          Sì, me n’ero accorta – borbottò la mora

-          Comunque sono molto contenta per te. Non credo che avrebbe potuto trovare di meglio…

-          Ma se avrebbe potuto avere tutte le ragazze del mondo!

-          Tutte le ragazze del mondo non sempre fanno una brava ragazza – ammiccò la bionda con l’aria di chi la sa mooooolto lunga. Forse non solo Corvonero era la patria dell’intelligenza.

-          Ad ogni modo, se non ce l’hai con me vorrei chiederti un paio di cose

-          Tutto quello che vuoi

-          Beh, vorrei che mi spiegassi una cosa su un foglio che mi ha dato e tutto quello che sai sui vampiri. Eppoi vorrei che mi aiutassi a trovare una soluzione con Karen, immagino che ne rimarrà molto ferita

Annuì meccanicamente, era un argomento spinoso.

-          Fammi vedere quel foglio – Ciel lo tolse da una tasca e glielo porse, Gardis lo srotolò e lesse via via lo scritto scoppiando poi a ridere

-          Che cos’è? – domandò la Ravenclaw

-          Beh, immagino che nella tua famiglia non usi molto – ammise asciugandosi una lacrima dall’occhio – ma nella mia c’è ancora la tradizione pfffff, questo – e le sventolò la carta pregiata sotto il naso – è un contratto ufficiale di fidanzamento

-          CHE COSA?

-          Beh, hai sentito, no?

-          Ma ma ma ma… che ci dovrei fare?

-          Che sciocchina che sei. Devi firmarlo e mandarlo ai tuoi perché lo sottoscrivano, è un documento ufficiale.

-          Intendi qualcosa con valore legale?

-          Sì. Noi Malfoy ne abbiamo uno a testa con la promessa di usarlo solo quando ci sentiremo assolutamente certi. Lo si compila e se ne fanno quattro copie, una per ogni fidanzato e una per ogni famiglia; a volte cinque, una va al Ministero. Conoscendo Leonard ne avrà fatte senz’altro cinque… direi che a questo punto il vostro legame sia davvero molto ufficiale

-          Ma a cosa serve?

-          Si tutelano le parti in caso di pericolo, si mettono giù tutte quelle inezie burocratiche. Immagino che l’abbia fatto per la posizione della tua famiglia e della nostra, certo. Si scrivono le cretinate tipo i nomi che darete ai vostri figli divisi per sesso, i testimoni del contratto, coloro che vi faranno da testimoni di nozze.

-          È un prematrimoniale? – volle sapere sconcertata

-          Pressappoco

-          Cavoli

-          Lo puoi dire, è roba seria, sai?

-          Immagino. Ma dobbiamo sposarci subito? – adesso Ciel era tutta rossa in viso

-          No, certo… guarda, ne ho una copia anche io… - e dal cassetto ultimo della scrivania tirò fuori un analogo pezzo di carta dove, però, al posto del nome “Leonard” era scritto il suo e subito dopo non c’era segnato “Ciel Sharisse Longbottom”, ma uno spazio bianco. - Ora passiamo alle cose serie, cosa vuoi sapere sui vampiri?

-          Beh, quello che sai

-          Ne so parecchio, sai? Immagino che qualcosa te lo abbia già detto lui…

-         

-          Beh, d’accordo. I vampiri sono esseri semidemoniaci, hanno un quarto del potere di un demone e sono molto forti. Sono divisi in tre categorie: vampiri di stirpe, vampiri mezzosangue e vampiri a metamorfosi temporale. I primi nascono solo quando un vampiro di stirpe nella sua forma base morde un essere umano in una notte di luna piena. Esiste anche un’altra casualità: se un vampiro di stirpe morde una donna incinta potrebbe nascere un vampiro di stirpe, ma dipende dal tipo di luna in cielo…

-          Che luna c’era quando Leonard è… nato?

-          Nessuna

-          Nessuna?

-          Né quando è stato concepito né quando è “nato” come vampiro. C’era l’eclissi entrambe le volte… comunque… nel caso il vampiro non sia di stirpe, la luna non sia piena o non sia alla forma base, si può generare un vampiro mezzosangue o un vampiro a metamorfosi temporale. i vampiri mezzosangue nascono anche quando un vampiro e un’umana hanno un figlio, ma è il caso più raro, le coppie di vampiri sono quasi sterili. I vampiri non possono avere figli tra loro.

-          Capisco

-          Gli ultimi si trasformano solo nelle notte di luna piena e sono i meno pericolosi, come comportamento ricordano quello dei mannari.

-          Ohhh

-          I vampiri di stirpe non hanno sangue, non respirano, non piangono e il cuore non batte, anche se fisicamente sono uguali ad un qualsiasi essere umano. I loro sensi sono molto acuti e possono muoversi ad una rapidità portentosa, anche per questo mio fratello è così bravo a quidditch

-         

-          Non hanno necessità di nutrirsi giornalmente, in genere sopravvivono con un pasto a settimana. Leonard poi cerca di sopprimere la fame anche con le bistecche al sangue, pare che gli piacciano, ma non fargli mangiare della verdura o diventa davvero insopportabile, dice che è spazzatura

E fece una linguaccia

-          I vampiri sono, di norma, piuttosto solitari. Non amano il baccano e tendono ad essere molto introversi, non parlano di loro né della loro natura. Però hanno fascino e carisma e questo gli attira un sacco di persone attorno. Leonard, poi, è peggiore degli altri in questo. Hanno poteri magici potenti e compiono magie complesse. Conoscono la magia antica per via della loro discendenza demoniaca.

-          Ma succede come nelle storie che si trasformano in pipistrelli o dormono in una bara?

-          No, possono essere animagus e, nel maggior numero di casi, lo sono. Ma non dormono, mai!

-          Ho capito.

-          Beh, non c’è molto altro di cui parlare su di loro.

-          Allora parliamo di Karen

-          Questo è un argomento difficile…

-          Lo so – ammise la sorella maggiore

-          Hai intenzione di dirglielo?

-          Credo che sia inevitabile

-          Penso che soffrirà molto, era molto presa da mio fratello. Quando mi ha detto quello che aveva in mente sono rimasta di sasso, non me lo aspettavo da lei…

-          All’inizio credevo che Leonard scherzasse. Ah, mi ha anche detto che l’hai salvata quando lei si è tagliata, ti devo profondamente ringraziare…

-          Non è nulla. Karen è una mia carissima amica, l’ho fatto per lei.

-          Grazie lo stesso.

-          Prego.

-          Ora credo di dover andare. Se ne avrò il coraggio glielo dirò prima di Natale.

-          Sì. E spedisci subito quel foglio ai tuoi genitori. E vai a discutere con mio fratello di tutte le cretinate che dovete scriverci, quello è capace di chiamare il primo figlio Valdimir Dracul

-          Lo farò. Grazie.

-          Ciao Ciel, stammi bene.

-          Sì.

 

*          *          *

 

La porta si chiuse dietro la mora. Gardis la guardò seria, non le piaceva ciò che girava nella sua piccola testolina.

Si vestì in fretta e si posizionò al centro del grande camino della stanza.

 

Leonard era alla finestra a fumare

-          Il signorino “io non credo assolutamente all’amore” – lo canzonò uscendo dal focolare della stanza di Caposcuola di serpeverde e andando a sistemarsi su una poltrona, quella di sinistra che, sapeva, suo fratello non usava mai.

-          Non credo sia il momento

-          Sì, sono d’accordo

Lanciando la sigaretta oltre l’apertura, rientrò e si sedette di fronte a lei, fissandola

-          Non so cosa m’è preso… - ammise – devo essere impazzito

-          Dicono che l’amore fa questo effetto… - rispose con filosofia

-          Pensi che sia innamorato?

-          Penso di sì, ma non sono io a doverlo dire – c’era una sottile nota di rimprovero nella voce di lei

-          E tu, Gardis? Tu sei innamorata?

-          Io non credo all’amore, Leonard, per me è diverso

-          Sei innamorata o no? – lei ci riflettè, pensò a Kitt che le sorrideva e, istintivamente, i muscoli induriti si rilassarono

-          No – mentì clamorosamente – ma se anche lo fossi non cambierebbe nulla

-          Dovresti pensare un po’ a te stessa

-          Non sono affari tuoi.

-          Hai ragione – rispose con freddezza – hai parlato con Ciel? – indagò poi, curioso di conoscere l’origine del pettegolezzo

-          Sì, voleva sapere cosa fosse il foglio che le hai dati – il fratello maggiore sbuffò

-          È la figlia maggiore del Ministro della Magia e non le hanno neppure mai mostrato un contratto di fidanzamento… - scosse il capo

-          La sposerai?

-          Se lei vorrà

-          E alla fine? Lei è un’umana… - lui non rispose. Lei sarebbe senz’altro morta molto prima di lui

-          Gardis – disse serio lui – non siamo un po’ troppo grandi per la nostra reale età?

-          Ci sono cose che aiutano a crescere – confessò lei, poi cambiò repentinamente argomento – mamma e papà saranno contenti di vederti compilare il foglio, mamma era molto preoccupata che tu seguissi le orme di papà

-          Legato mani e piedi ad una donna… proprio come lui

-          È bello sentirti dire certe cose

Ci fu silenzio. Entrambi guardarono il fuoco nel caminetto e rimasero a contemplarlo

-          Gardis, seriamente, penso che tu dovresti dirlo a Christopher

-          Che cosa? – il suo tono era sprezzante e sarcastico

-          Puoi non essere innamorata, e francamente non ti credo, ma dovresti farlo lo stesso

-          No, è una cosa che lui non deve sapere.

-          La fiducia è importante – rispose serio col tono da fratello maggiore

-          Kitt non deve essere coinvolto, è un affare più grande di noi, rischierebbe troppo

-          Il problema con voi due è che ragionate allo stesso modo? Sono certo che lui farebbe la stessa identica cosa – sbuffò e si servì da bere da una caraffa, lei alzò un sopracciglio con fare altero

-          Almeno lui non dovrà soffrirne – ribattè e Leonard capì che per lei non era ancora giunto il momento. Forse non sarebbe mai arrivato. Quando lui era stato nelle sue condizioni aveva commesso una follia di cui non si era pentito, ora, ma aveva molta paura che le sue parole potessero far fuggire o mettere in pericolo Ciel. Gardis riteneva che per Kitt fosse un pericolo talmente grande da compensare la sofferenza di entrambi.

Forse faceva bene.

E forse no.

-          Seraphin mi ha scritto che verrà a scuola con Aisley per Natale – lo informò, - rimarrà qui fino a capodanno a far le veci di mamma e papà

-          Non vengono per Natale?

-          Solo una visitina, a Capodanno hanno un ballo all’Ambasciata

-          Beati loro, si divertono mentre io devo apparire in pubblico conciata come una puttana

-          Modera i termini – la rimproverò il fratello

-          È un costume indecente!

Il bello tra loro due era che potevano parlare delle cose più terribili e più serie del mondo e, l’attimo dopo, far tornare tutto normale, come se niente fosse, tutti e due a parlare di stupidaggini senza peso e a punzecchiarsi come loro solito.

-          Beh, non sei contenta di rivedere Fin? Credevo che stravedessi per lui…

Era vero, quando era bambina una volta aveva piantato una crisi isterica perché Seraphin non era suo fratello… lui e Leonard caratterialmente si assomigliavano molto nonostante la mamma avesse detto che da piccolo fosse un po’ dispettoso, ma sempre allegro e scherzoso mentre Leonard era sempre stato un po’ ombroso… da grande Fin era diventato proprio come Sirius BlackBlack… che coincidenza, anche Chris si chiamava Black e si somigliavano pure… probabilmente c’era qualche antenato comune nascosto da qualche parte.

Comunque Fin era cresciuto a Malfoy Manor con loro due, suo padre aveva detto di essere un po’ troppo vecchio per prendersi cura di un bambino ed Evangeline non era proprio il tipo da istinto materno; mamma e papà l’avevano preso con loro. Aveva fatto da fratello maggior a Leonard e questo aveva aiutato il primogenito a far valere il suo orgoglio perché l’orgoglio Black contro l’orgoglio Malfoy era una lotta tra titani…

Comunque rivedeva sempre volentieri Seraphin, specie adesso che si erano persi un pochettino di vista perché lui era andato a vivere da solo assieme ad Aisley, aveva frequentato il corso per Auror e poi aveva scelto di prendere non una ma ben due specializzazioni! Poi suonava anche in una rock band a Londra piena di pazzi, lui si faceva chiamare Lucifer, tanto per rimanere in tema col nome che gli avevano dato…

 

Seraphin, nonostante all’apparenza fosse svagato e poco serio, era una persona decisa, anzi, molto ostinata, fin da bambino voleva ritrovare la sorella che era stata rapita tanto tempo addietro, prima ancora che loro due nascessero.

Eppoi voleva sposare Aisley.

Si erano conosciuti prima di Hogwarts, ma lei era sempre stata scettica ad accettare sostenendo che non stava bene che la moglie fosse più anziana del marito. Lui non si faceva molti problemi e, in genere, la faceva tacere con un bacio, ovviamente seguito da un sonoro ceffone.

Ma l’avrebbe spuntata perché se con l’orgoglio Malfoy e Black potevano gareggiare, nessuno batteva la testardaggine di questi ultimi, neppure gli Zabini.

Il solo pensiero di ritrovarsi con due Zabini tra i piedi era preoccupante… Aisley avrebbe potuto essere d’aiuto, ma Blaise era solo un impiccio, un impiccio ingombrante da gestire, se poteva dire la sua, proprio ora che Leonard aveva deciso di mettere la testa a posto arrivava lo zio a rendere ancora più precaria la situazione delle povere studentesse…

 

*          *          *

 

Spazio autrice: giungiamo ad un capitolo che, so, molti di voi stavano aspettando: il lato più umano di Leonard che, stranamente, si manifesta proprio quando lui confessa di essere un vampiro.

È un capitolo a cui sono affezionata, mi piace la scena di Ciel e Leonard che litigano, ma la mia parte preferita è senz’altro il discorsetto che Leonard e Gardis hanno quasi alla fine del capitolo, fate attenzione agli indizi, sono tutti lì che aspettano di essere scoperti!

Eppoi ritroviamo il caro Seraphin che, dopo molti capitoli di assenza, ritorna protagonista di una storia che l’aveva già visto molto tempo addietro nelle vesti di un bambino.

Spero davvero che il mio nuovo aggiornamento vi piaccia, aspetto di conoscere il vostro punto di vista e mi auguro che anche questa volta mi lascerete dei commenti!

A presto e un bacione a tutti!

 

Whateverhappened: ciao! Allora, per quanto riguarda il numero di capitoli della storia credo che si andrà da un minimo di 25 ad un massimo di 30, non voglio farla troppo lunga… quindi avete ancora una decina di capitoli davanti, il numero preciso non lo so perché non ho ancora scritto la parte finale e quindi devo scegliere quanto approfondire determinate situazioni che non sono del tutto da prendere alla leggera.

Ti do un suggerimento per quanto riguarda Kitt: non stava annuendo cupo perché Asuna aveva detto ministra magica, ma perché Asuna parlava di amore tra le persone e Kitt non crede all’amore, ma… c’è un motivo se non lo fa… più di questo però non posso dire…

Per Ciel e Leonard mi rendo conto scrivendo che assomiglia tremendamente alla storia di Twilight, eppure quando ho cominciato a pianificare la storia non avevo ancora letto il libro (meraviglioso!), spero solo che la Meyer non mi accusi di plagio… comunque la loro storia viene un po’ approfondita in questo nuovo capitolo.

Per Gardis e Kitt: Kitt ha un bel segreto che difficilmente riuscirete ad immaginare, ma fa bene a cercare di proteggere Gardis da quel che custodisce, mentre Gardis… fa bene anche lei. Loro scopriranno le loro carte tra un po’, non manca molto…

Per quanto riguarda Hestia e Jeff, personalmente non ho niente contro i cugini che si innamorano, mi rendo conto che può succedere, non dovrebbero essere così duri con loro, ma purtroppo il mondo è pieno di gente bigotta…

Beh, io spero davvero che questo capitolo ti piaccia, non vedo l’ora di leggere la tua opinione, aspetto di conoscerla presto! Ciao e un bacione, Nyssa

 

Hollina: ehehe, se ti piace il personaggio di Leonard non so come prenderai questo chappy perché, se da una parte ne è l’indiscusso protagonista, dall’altra bisogna dire che si trova finalmente una ragazza, quindi non so come la possano prendere le sue fans… beh, mi auguro comunque che ti piaccia, quindi aspetto di conoscere la tua opinione, ciao e a prestissimo! Nyssa

 

Killkenny: evviva, finalmente un sostenitore della coppia AsunaxNegi, quando giro per la rete li vedo appaiati con le persone più strane: Nodoka, Kuu Fei, Kaede, Asakura… e ovviamente Takamichi, Nagi ecc quindi ero piuttosto preoccupata di come sarebbe potuto essere accolto il 15° capitolo, sono felice che li approvi assieme! E per quanto riguarda Vanessa, ti do ragione, nessuno farà mai storie, sono le classiche persone che fanno solo casino e chissà come hanno pure il potere di farne di belli grossi…

Terrò d’occhio il personaggio, nel frattempo spero che ti piaccia anche il nuovo capitolo! Mi fa piacere sapere che Danny appartenga alla mia stessa regione…

Ciao e a presto, mi raccomando dimmi che cosa ne pensi, Nyssa

 

Lord Martiya: come ho già spiegato, alla fine tra le tante coppie che si possono creare è quella che mi piace di più e così ho deciso di sfruttarla per i fini della storia, anche se mi rendo conto che in questo modo ho sconvolto diversi lettori di Negima.

Per quanto riguarda invece le altre studentesse non so rispondere con esattezza, forse, dato che si tratta di una cosa così importante, Asuna ha deciso di tenere il tutto nascosto anche a Konoka, oppure tutta la classe sta deliberatamente facendo finta di non sapere, proprio come suggerisce Gardis alla fine del quindicesimo capitolo.

Spero che anche il sedicesimo capitolo ti piaccia, sono curiosa di legger che cosa ne pensi, quindi aspetterò il prox tuo commento, ciao e a presto! Nyssa

 

DragonSlave: già, quando ho fatto arrivare il Mahora ho dovuto rivoluzionare un pochetto l’età del professore, primo perché in caso contrario non si sarebbe potuto essere già diplomato a Hogwarts, dove si entra per forza dopo gli undici anni, e secondo… perché fin dall’inizio volevo vederlo sposato con Asuna, tanto in Italia non sapremo mai come andrà a finire la storia visto che hanno deciso di troncarla a metà perché non rendeva a sufficienza…

La strana strada che Hestia e Jeff vorrebbero percorrere tornerà spesso, ma nessuno ne fa mai riferimento, un po’ come accadeva con il nome di Voldemort perché è una cosa che succede di rado e… non dovrebbe comunque succedere, ma darò una spiegazione anche a questo, quindi tranquilli, si sistemerà tutto in un modo o nell’altro.

Già, alla fine mi sono lasciata vincere dalla tentazione romantica, anche se ammetto che nel primo plot della storia lui la scacciava, poi la andava a trovare, solo che qualcosa andava storto e finiva per ucciderla… poi mi sono detta che era troppo macabro per il rating Arancione.

Per Rudiger invece bisognerà pazientare ancora un bel po’, quindi animo in pace, serve del tempo, come minimo svelerò tutto su di lui all’ultimo cappy o quasi…

Per quanto riguarda Gardis e Kitt, è vero, sembra che il più misterioso sia lui, ma in realtà è lei che è brava a mentire e farsi passare per un personaggio quasi normale, ma come si vede da questo capitolo Gardis possiede un suo segreto completamente differente da quello di Leonard ed è molto più misteriosa di Chris, ormai, il cui segreto potrebbe quasi essere intuito, o almeno entro il prox capitolo, mentre quello di lei… ma anche qui si invertiranno i ruoli e allora consiglio di seguire gli sviluppi.

Ehehe, anche se non consciamente, sono certa che inconsciamente l’indizio è stato percepito e archiviato, spero davvero che il sedicesimo capitolo ti piaccia, aspetto ansiosa il tuo prossimo commento, me molto curiosa! Ciao e un bacione grandissimo! Nyssa

 

Arwen_90: ehehe, Leonard torna in grande stile anche in questo cappy dove la fa praticamente da padrone con le sue stranezze e le sue caratteristiche decisamente fuori del comune.

E come si può vedere, avevi visto giusto, Ciel è molto innamorata di Leonard, peccato che il problema Karen sia ancora latente.

Beh, mi auguro che questo sedicesimo capitolo ti piaccia, sono molto curiosa di conoscere la tua opinione, ciao e a prestissimo! Un bacio, Nyssa

 

Lisanna Baston: scrivere di amori incompresi, impossibili, decisamente difficili e, comunque, fuori del comune, è la cosa che mi piace di più, se non fosse così non sarei un’autrice di Dramione e non mi sarei mai cimentata in questa storia ex novo completamente basata su queste cose perché la premessa c’era fin dall’inizio.

Sono davvero contenta di averti suscitato così tante emozioni con il quindicesimo capitolo, anche se spero davvero di non averti fatta piangere, mi sentirei tremendamente in colpa…

Sono d’accordo con tutto quello che hai scritto circa i vari tipi di amore e anche quello della società moderna che non riesce più a riconoscerlo e ne rimane a volte delusa. Personalmente tra le tante coppie che ho descritto, però, credo di riconoscermi in quella Gardis/Kitt perché come loro sono piuttosto disillusa (però non vado a cercare le storielle, credo di non essere tagliata per quelle), anche se vedo l’amore negli occhi di molti altri, eppure sono ancora alla ricerca, a differenza di quei due che si sono trovati ma non hanno il coraggio (forse a ragione) di ammettere quello che provano perché è molto pericoloso.

Per l’ultimo amore tra creature differente ho fatto in approfondimento questo sedicesimo capitolo che spero ti piaccia, aspetto quindi di conoscere la tua opinione, sono molto molto curiosa! Ciao e un bacione grandissimo e ancora grazie per il bellissimo commento che mi hai lasciato, Nyssa

 

 

 

 

   
 
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