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Autore: Olympies    24/10/2014    4 recensioni
Sentivo il suo cuore battere attraverso il legno della mia arma - Un'altra allusione simile e giuro che ti tolgo le mutande davanti alla McGranitt-
- Evans, se vuoi togliermi le mutande possiamo farlo anche in privato. A vicenda-
Un piccolo movimento del polso e i suoi pantaloni caddero a terra, mostrando a tutti le gambe nude e ben piazzate.
- Credevo ci saremmo spogliati in un'altra circostanza, ma sono felice che abbia fatto tu il primo passo! Ci vediamo nello scompartimento dei Prefetti! Mi piaci così, intraprendente...- un altro gesto della mano e anche le mutande caddero, ma io non guardai, mi voltai e lo lasciai lì, con il gambero al vento.
[...]
Davanti al pollo arrostito che era stato preparato per la cena, la situazione non migliorò.
Pottter, scortato dalla sua B.A.D.A.G.D. ( Banda di Amici Disagiati Affetti da Gravi Deficit), si sedette vicino al mio sedere, ancora dolorante per le piaghe da decubito causate dalla mia posizione di disperazione assunta sul treno.
- Evans, sono abbastanza certo che quest'anno potremmo diventare più civili. Mi sento maturato, cambiato, un ragazzo nuovo, proprio come te. Quindi ti propongo un patto- annunciò.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 2




Aprii un occhio, poi lo richiusi.
Nel baldacchino accanto al mio, Mary  russava come un trattore. Intravedevo i suoi boccoli di cioccolato che si scioglievano sul cuscino: una visione idilliaca, insomma, se non fosse stato per le note nasali.
Mi tirai su, portandomi a sedere, poi inspirai a fondo: erano le sette meno dieci del primo martedì di lezione e alle nove avrei avuto le prime due ore di Pozioni con Lumacorno.
E Potter.
Avevo pensato tutta la notte ai mille modi per non mantenere fede alla promessa fatta a quel piccolo e insulso fricchettone, ma alla fine ero giunta alla conclusione che prima lo avrei fatto entrare nelle grazie del professore, prima tutta quella storia sarebbe caduta nel dimenticatoio, seguita a ruota da Potter in persona e i suoi appostamenti dietro le armature, nei corridoi del secondo piano.
Scesi dal letto e, a tentoni, me ne andai in bagno, dove rimasi all'incirca una mezzora, abbandonata sulla tavoletta del gabinetto.
Quando, finalmente, decisi di alzarmi e andare a fare colazione, trovai già qualche individuo sperso nei corridoi e un'altra manciata ai tavoli di ogni Casa, in Sala Grande.
- Ciao, Remus- salutai Lupin, uno dei componenti della gang demenziale di Potter, ma forse il più decente.
- Buongiorno, Lily - mi rispose di rimando, continuando a spalmare la marmellata sul suo pane tostato - Allora, oggi Pozioni...- tentò.
Io deglutii, poi tracannai una tazza di caffè - Presumo il tuo amico ti abbia raccontato del nostro accordo-
- Sono abbastanza certo di averlo sentito da Sir Cadogan-
- Benissimo, iniziamo alla grande- nascosi la mia faccia in un muffin, decisamente intenta a dilaniarlo - Come era facile prevedere, dopotutto. Non sia mai che riesce a tenersi qualcosa per sé. Probabilmente ora anche Lumacorno saprà tutto e addio patto. Salterà tutto, lo sapevo-
- Lo sai com'è fatto! Per una volta ha ricevuto un sì da te- cercò di giustificarlo.
- Gliene avrei dati molti altri se solo mi avesse posto le domande giuste: "Posso ammazzarmi, Lily?" "Certo, fai pure", "Posso sparire, Lily?" "Oh, cielo, non vedo l'ora James", "Posso non romperti più le palle, Evans?" " Sarebbe un vero piacere per me, grazie mille"-
Lupin sorrise, ma non aggiunse altro. Io, dal mio canto, decisi che il muffin sarebbe bastato, perchè già in via di cementificazione nell'esofago: avevo la bocca secca e lo stress mi usciva dai denti.
Salii in camera per prendere la borsa dei miei libri e trovai Mary e Marlene intente a mettersi i calzini a vicenda.
- Cosa state facendo?- chiesi perplessa, alzando un sopracciglio.
- E' un rito di buon auspicio, lo facciamo ogni anno!- spiegò Mary, radiosa.
- Tu non lo sai perchè i primi anni non ci cagavi molto, eri troppo occupata a spremere Severus dai capelli- ridacchiò Marlene.
- Innanzitutto, non mi piace prendere in mano quest'argomento. In secondo luogo, se il rito consiste nel venire a contatto con i vostri ditoni... be', declino l'offerta, grazie-
- Sì, lo sappiamo bene che ultimamente accetti le offerte solo da Potter-
- Che fate, sfottete? Peccate di simpatia, ne siete consapevoli?- tagliai corto, lanciando un'occhiata all'orologio - e comunque, per vostra informazione, siete già in ritardo. Pozioni inizia fra quarantacinque minuti e voi non avete ancora fatto colazione, vi conviene muovervi-
- Non fare l'evasiva, cara, non è carino da parte tua. Dovresti invece aprirti con noi, descriverci i tuoi sentimenti, le tue paure...- lanciai un cuscino dritto in faccia a Mary.
- Sai quali sono le mie paure? Che Lumacorno non calcoli Potter di striscio e che lui ne approfitti per accozzarsi ulteriormente a me-
La visione di un Potter-cozza attaccato al mio braccetto mi fece rabbrividire e, decisamente schifata, uscii dalla Sala Comune, vagando fino ai sotterranei in cerca di buio e desolazione.
Trovai le porte dell'aula spalancate ed entrai, prendendo posto al primo banco - Buongiorno professore- salutai, regalando un sorriso all'uomo corpulento che mi si parava davanti.
Non era un cattivo  insegnante, ma gli piaceva troppo fare preferenze e gli piaceva troppo mangiare. Temevo, nel profondo del mio essere, che un giorno o l'altro si sarebbe mangiato tutti gli aderenti al suo esclusivo, nonché decisamente inutile al mondo e noioso club di pochi eletti.
- Buongiorno, carissima. Allora, come sono andate queste vacanze?- chiese cortesemente.
- Decisamente rilassanti, grazie, e le sue?-
- Mi sono divertito, ho viaggiato un po', sono andato in Egitto...- iniziò a parlare a vanvera e io presi a fissarlo dritto negli occhi, non facendo caso a una parola che proferiva, ma sorridendo ebete.
Quando, finalmente, la classe si riempì di persone, intravidi i capelli spettinati del mio pedinatore ossessivo compulsivo e alzai la mano per richiamare la sua attenzione - Qui, Potter, ti ho tenuto il posto- biascicai a malincuore, vergognandomi immensamente nel momento in cui metà studenti si voltarono a guardarmi, allibiti.
- Evans- spostò la sedia per accasciarcisi sopra, con un tonfo - Non so, volevi anche fare lezione in braccio a Lumacorno?- si lamentò.
Pure! Si lamenta pure, 'sto demente.
- Senti, Potter- ringhiai- io ti sto facendo  un grande favore e sto mettendo il mio sistema nervoso a dura prova, se ti lamenti ti Schianto. Vuoi entrare nelle sue grazie?- indicai col capo Lumacorno, che intanto farneticava con Piton su qualche loro scemenza - allora seguirai ciò che faccio io. Nessun no, nessun ma, nessun be'. Io mi siedo al primo banco e tu, se vuoi che l'accordo funzioni, farai come ti dico. Se non ti va bene, i posti in fondo sono liberi- conclusi, alterata e rossa in viso.
Ma vedi un po' te cosa mi toccava fare.
- Va bene- mugugnò, sedendosi un po' più dritto.
Il professore, notando la nostra magica e improbabile accoppiata, si avvicinò baldanzoso - Signorina Evans, noto con piacere che ha finalmente ceduto alle avances del signor Potter-
- Oh, professore, no di cer...- ma Potter mi tirò un calcio sotto il tavolo.
Aveva delle scarpe di ferro, forse, o dei talloni dalla sferzata potente, sta di fatto che trattenni a stento le lacrime, mentre lui si dilungava sul nostro rapporto - ... Amore a prima vista, diciamo... ha saputo rivalutarmi... ora non sa stare senza di me, dice che sono un ragazzo d'oro... che si pente di aver sprecato tutti questi anni con gente sbagliata...- lo vidi lanciare un'occhiata al gruppetto di Serpeverde - e quindi mi ha quasi supplicato di prendere Pozioni, quest'anno, anche se pensavo che non facesse a caso mio.. ma lei, sa, quando s'impunta.. e mi ha detto che sono così portato... non ho saputo dire di no ai suoi occhioni verdi in lacrime, ecco. Quindi eccomi qui, credo che poi intraprenderò la carriera dell' Auror, se Merlino vuole. E se vuole anche lei, con i suoi voti- rise, infine.
Ero allibita.
In un minuto era riuscito a sparare un mucchio di stronzate, una dietro l'altra. Usciti dall'aula mi avrebbe sentita.
- Bene, bene, sono davvero felice per questa notizia, bravo Potter! - trillò. In quel momento odiai a morte anche lui, la sua pancia enorme, i suoi baffetti ridicoli e il suo cervello minuscolo - E ora - si rivolse all'intera classe, alzando il tono della voce - Mi piacerebbe che a coppie - e mi strizzò un occhio - mettiate a punto una pozione a vostro piacere. Lavorate di fantasia, se necessario. A fine lezione sceglieremo la pozione più meritevole e i due saranno esonerati dai compiti per il resto della settimana!- batté le mani e l'aula piombò nel brusio.
- Potter, ti sei bevuto piscio di Troll questa mattina?- sibilai, afferrando a caso una libellula e iniziando a martoriarla.
- Allora, Evans, che intruglio vuoi fare, eh?- lui non fece caso alle mie parole.
- Potter, ti sei rincretinito? Che cazzo ti è venuto in mente? Dire che siamo fidanzati... io sono basita, Potter, basita! Ora la voce si spargerà per tutta la scuola e tutti si aspetteranno di vederci insieme nei corridoi.. e schifezze simili - gli tolsi un dente di drago dalla mano per polverizzarlo a furia di coltellate - Credi di aver fatto una cosa intelligente? Eh? No, dico, credi di essere stato furbo? Ora dovremo fingere fino agli esami, altrimenti Lumacorno non ti aiuterà più! Hai per caso cagato il tuo cervello, stamattina, al posto della cena di ieri sera?- quasi urlai, sventolandogli sotto il naso la punta della mia arma.
La gente intorno si zittì per un attimo, poi tornò a lavorare.
- Senti, Evans, ho pensato fosse la cosa più sensata da dire, perchè certamente mettermi a raccontargli di una nostra amicizia nata sotto le stelle, in campeggio, a San Lorenzo, mi è parsa una gran cazzata- tentò lui, ma io continuavo a distruggere ingredienti apparentemente a casaccio e buttarli nel pentolone. L'intruglio stava prendendo una bellissima colorazione perlacea.
- E poi - aggiunse - non ti darò alcun fastidio fuori dagli orari di lezione, sarà come non conoscersi - affermò solenne e quasi mi fece tenerezza, con quegli occhioni grandi e nocciola... Scherzavo, gli avrei gentilmente ficcato una rana su per il naso, senza troppi preamboli.
Al termine della lezione, io e il mio compagno di banco, nonché decerebrato, nonché inutile se non nel passare gli ingredienti, avevamo finito almeno da dieci minuti, lasciando la nostra (mia) pozione a riposo.
Ovviamente, di lì a un quarto d'ora, Lumacorno decretò che il mio Veleno di Morte a Lungo Termine (avevo letto la ricetta, un anno prima, in un libro di Pozioni in Biblioteca) era il migliore fra i tentativi dei miei compagni e io e il mio nuovo fidanzato ci ritrovammo senza compiti per una settimana intera. Raccolsi in fretta la mia roba e me ne andai, cercando di evitarlo, ma lui mi trattenne per un polso - Senti, Lily, mi dispiace di aver fatto di testa mia...-
- Innanzitutto, gentilmente, non troppa confidenza. Niente nomi, in privato - e liberai il mio braccio dalla sua stretta ferrea ma delicata - in secondo luogo, Potter, lascia perdere, ormai il danno è fatto. Con le tue scuse non ci incarto neanche i regali di Natale per Petunia- e gli detti le spalle, andandomene.
Salii le scale, per raggiungere la Sala Comune, ma deviai verso il bagno del primo piano.
Un secondo prima di mettere la mano sulla maniglia della porta, Potter-persecuzione mi si piantò nuovamente davanti - Aspetta!-
- Potter, Merlino, devi levarti di torno. Hai già fatto abbastanza, inoltre l'accordo non prevede l'immediata cessazione dei pedinamenti?-
- Volevo solo dirti che è bello, un po', essere il tuo ragazzo -
- Mi pigli per il culo?- alzai un sopracciglio.
- Sì- rise, e mi stampò un bacio sulla guancia, scappando via.
Entrai in bagno decisamente imbestialita e mi lavai la faccia tre volte, col sapone, finché Mirtilla Malcontenta non iniziò a piangere in una delle tubature.
Me ne andai in fretta e furia: mi bastavano le mie lacrime, non avevo certo bisogno delle sue.
 

 
 
 
 
Buongiorno a tutti!
Spero che questo secondo capitolo vi piaccia.
Fatemi sapere, un bacio
Olympies
   
 
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