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Autore: Picciartina    18/10/2008    13 recensioni
Derek e Casey sono cresciuti. L'università è ormai vicina. I due prenderanno strade diverse o questo nuovo ambiente li avvicinerà sempre di più? Come si è già capito è una FF su Derek e Casey di Life with Derek! LEGGETE E COMMENTATE IN TANTI!! P.S.= x ora è SOSPESA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il mega-ritardo ma sono stata incasinata con universitàe rotture varie...XD A voi la lettura e i sempre desiderati commenti!

27 minuti...

Questo era il massimo di tempo in cui riuscivo a non pensare alla sera precedente...

Le parole, le urla, rimbimbavano nella mia testa e le percepivo fortissime, come se un martello pneumatico avesse deciso di penetrare nella mia corteccia cerebrale.

A giorni saremmo dovuti tornare al campus...

Non sapevo se questo avrebbe giovato la nostra situazione; forse così la mamma e George avrebbero smaltito la bella notizia della scorsa notte, ed io e Derek...

Io e Derek...

Già...

Io e Derek che fine avremmo mai fatto?

Quella mattina scesi le scale di malavoglia, cercando di non fare rumore e sbirciando dalle scale se qualcuno era in casa. Mi ero chiusa a chiave quella notte,non per compiacere la mamma, ma perchè non avrei voluto vedere nessuno quella mattina. Per questo scesi dal letto il più tardi possibile, ed infatti tutti erano a lavoro e a scuola. Tutti tranne due...

Trovai Derek seduto sulla sua amata poltrona mentre faceva zapping con il telecomando. Passava da un canale all’altro così velocemente dandomi la possibilità di concludere che non stavo veramente guardando la tv...

Gli passai dietro e non un cenno ruppe quel suo rituale. Sembrava assorto ed incantato dalle luci dei programmi.

In cucina pensai al mio stomaco, che si lamentava ormai da ore.

Niente...restava sempre lì, fermo...

Come se non fossi mai passata.

Poi ad un tratto spense, e io di scatto mi alazai dallo sgabello in cucina.

Stava per abbandonare la stanza,ma la mia voce lo bloccò...

“D-derek...!”

Mi dava le spalle.

“Si...?”

Deglutii.

Perchè lo avevo chiamato?

Che volevo ancora da lui?

“Come...ehm...come ti senti?” Domanda peggiore non poteva esserci...

Si voltò lentamente e il suo sguardo, anche se da lontano, puntò sul mio viso.

Era serio, cupo e qualcosa nei suoi occhi mi faceva anche un pò paura...

“Scusa se te lo dico ma...che cazzo di domande fai Casey?” Il suo tono pacato mi fece rabbrividire, ma aveva ragione.

“E’ solo che...sei strano stamattina e capisco che sia per quello che è successo stanotte...insomma, sono solo preoccupata...”

Fece qualche passo verso di me, ed ora eravamo tutti e due nella stessa stanza.

“Tu non lo sei?”

“C-cosa?”

“Preoccupata?”

“Io...c-certo, si...”

Avevo paura di quello che avrebbe pensato, di quello che avrebbe detto, o deciso...

“Io no!”

Risposta secca. Ma non gli credevo...

“A me sembra tutto il contrario...”

“Non mi preoccupo perchè sono sicuro che tu una soluzione l’hai già trovata”

Il suo sguardo si accigliò.

Cosa intendeva?

“Davvero? Dimmela tu perchè non so di cosa tu stia parlando Derek...”

“Vuoi finirla qui vero?”

Gelo.

Il mio cuore si gelò in un attimo.

Perchè lo pensava?

Non era vero...

Forse...

“N-no ti sbagli...”

“Ah si? Non credo proprio sorellina...vorresti che ritornasse tutto come prima, no? Una famiglia unita, senza segreti che non riesci a mantenere, senza sotto e fuggi che ti fanno male allo stomaco come se avessi ingoiato un macigno, o sbagli Cas?”

No.

Non si sbagliava, affatto.

Non avrei sopportato ancora per molto quell’aria così pesante in casa...

“Ma tanto fra qualche giorno lasceremo la città per tornare all’università, non ci avevi pensato?” Sorrisi forzatamente, ma Derek rimase impassibile.

“E allora? Tu pensi di poter vivere con questo peso? Lo so io che ti succederà se non abbandoni tutto, non riuscirai più a concentrarti nello studio al solo pensiero di aver perso tua madre e tua sorella, è questo quello che vuoi? Distruggere la tua vita perfetta che hai sempre sognato per...una cazzata?”

“Non è una cazzata, lo sai!”

“Si lo è invece!!”

Le sue urla rimbombarono per tutta la casa e io rimasi così esterrefatta che non riuscivo nemmeno a deglutire.

“Stai cercando di convincere solo me o anche te?” Dissi colpendolo nell’orgoglio.

“Io non sono come te Casey...non lo sono e mai lo sarò! A me non me ne frega nulla della gente, degli studi, o di programmare ogni singolo attimo del mio futuro. Io sono l’avventura, tu la daily-routine!”

“Ma io posso cambiare invece! Tu no, ma io si! Ne sono certa che in due...”

Mi tappò la bocca con una mano e piano sussurrò nel mio orecchio...

“E’ troppo tardi ormai...ho cambiato università, non mi rivedrai più se non nelle feste comandate dalla nostra cara e comprensiva famiglia.”

“E CHE RAZZA DI SOLUZIONE E’ QUESTA?!?!?!?!”

Sentivo che le lacrime stavano per sgorgare fuori senza controllo, esattamente come la mia collera.

“E’ meglio Cas...”

Come faceva a stare così calmo?!

“Meglio per chi? Mamma? George? La gente?”

“No! Lo sai che non lo farei mai per loro, ma solo per me...”

Il silenzio riempì la camera...

“P-per te...?”

“Si...è meglio per me e anche per te...”

Detto ciò mi asciugò le lacrime con il dorso della sua mano e prima di uscire di casa mi sfiorò le labbra con le sue facendomi assaporare per un’ultima volta quella sensazione di benessere che ormai era parte di me da tanto, e che con difficoltà avrei abbandonato.

Per tutto il giorno non feci altro che pensare alle sue parole...

“Meglio per me”

Non mi aveva mai amato. Arrivai a questa conclusione...

Era stato facile scaricare l’insicurezza, la paura tutta si di me!

Io ero pronta a rinunciare a tutto per lui, per noi...

Anche alla fiducia e all’amicizia di mia madre e Lizzie!

Invece mi aveva abbandonata, e per di più voleva che mi sentissi in colpa per aver chiuso io una storia che lui avrebbe affrontato benissimo!

Lui era l’avventura, diceva?

No...

Codardia gli si aggiudicava meglio!

Mentre evitavo di versare lacrime sul letto e di rimpire la mia camera di singhiozzi ogni due secondi, squillò il cellulare sulla mia scrivania.

Forse era Emily?

Di certo non l’unica persone dalla quale avrei voluto avere una qualche spiegazione, visto che si trovava al di là della mia stanza...

Presi l’apparecchio e risposi senza nemmeno guardare che stava chiamando.

“Pronto Cas?”

La voce di un ragazzo...

“Sam?”

“Si, ciao! Disturbo? Forse è un pò tardi...”

Mi asciugai le lacrime con la manica del pigiama e risposi cercando di camuffare la mia voce nasale.

“No, affatto! Non dormivo ancora...”

“Ti chiamo per chiederti se...beh, ecco...se ti andava di uscire con me domani mattina...”

“Uscire?”

“Si...devo fare un pò di commissioni per mia madre e...la giornata sono sicuro sarebbe meno pesangte con te...”

Lo sentivo dal telefono che era imbarazzato a morte per quello che mi aveva appena detto. Poi mi ricordai di quel pomeriggio al palazzetto dell’hockey.

Era un appuntamento?

Non potevo mica accettare! Io stavo....

Un attimo...

Io non stavo proprio con nessuno!

La rabbia e l’impuslo presero l’avvento sulla mia razionalità...

“Certo, con piacere Sam! A che ora?”

“A-ah...ehm...passo io da te verso le 11 che ne dici?”

“Perfetto! A domani!”

Attaccai senza nemmeno aspettare la sua risposta al mio saluto frettoloso.

Il mio cuore batteva fortissimo. Come se avessi appena concluso una maratona lunghissima.

Non ero io la debole Derek!

  
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