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Autore: aki_penn    19/10/2008    4 recensioni
“Striped Lobster?Aragosta rigata? Ma che razza di nome e’ per un campeggio?” *** La scuola è finalmente finita, e cosa c'è di meglio di una vacanza per rilassarsi? E perchè no un campeggio? Sforunata vita da camping tra dee in pigiama e paillettes, cugini greci ossigenati(ma anche mori, verdi blu rossi,dipende dai giorni),motorini truccati,bagnini truccati, cani,cagnolini,cavalli e cavalieri, canadesi(in tutti i sensi),amori vecchi e nuovi,sempre e comunque non corrisposti,zanzare e zampironi,ninfomani onnipresenti, monsoni tropicali un po’ fuori rotta,scarpe rosse ,sfighe nere,deejay cinquantenni che credono di avere ancora diciotto anni,infusi di sedano a go go e una tenda a pois sovrappopolata. Sono il palcoscenico di un’ultima vera estate da minorenne, anche se poi non si cresce mai del tutto... *** “Sarà...ma a me questo posto non convince del tutto...e poi perché abbiamo una tenda a pois? Con le righe dell’aragosta ci fa a pugni...”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Striped Lobster

Nono (e ultimo) capitolo:

la fine delle vacanze

 

 

 

Solo verso le tre della mattina l’acqua inizia a cadere più piano, per poi fermarsi del tutto, io ho passato le ultime ore a chiacchierare con l’incartapecorito che mi racconta dei suoi figli, mentre mi prepara una dopo l’altra cinque granite. Adesso quando mi muovo mi sento nella pancia un incredibile rumore di risacca. Non mi sento tanto bene, tutto quel ghiaccio mi fa venire delle fitte atroci allo stomaco.

Ma di certo queste fitte non sono peggiori di quella che mi provoca l’apparizione di Simone dall’altra parte del bar.

E incredibilmente si avvicina. Mi guarda, e io scoppio a ridere, ma subito mi copro la bocca, non mi sembra carino ridere di come è conciato.

“Fa così tanto ridere?” fa lui aspro, mentre fa segno al barista di preparargli una granita alla menta(come si fa a bere una cosa che sa di dentifricio?). l’incartapecorito si lamenta del fatto che i giovani d’oggi non hanno rispetto, per poi passare a dire che non ci sono più le mezze stagioni eccetera eccetera.

Ha la faccia truccata, con fondotinta a quintali per coprire tutti i lividi, che suppongo gli abbia fatto Matteo, non vorrei essere cattiva, ma forse un po’ mi fa piacere. Però poi mi viene di nuovo tristezza. Perché ha preferito la Rinaldi a me?

E inevitabilmente, stupidamente, inaspettatamente glielo chiedo. Una di quelle cose che servono esclusivamente per tirarsi la zappa sui piedi”Perché hai preferito lei a me?”.

Lui mi fissa, poi dopo un attimo di silenzio nel quale è affondato nei miei occhi azzurri “ perché vedi…Santa è una”, non fa in tempo a finire la frase perché un bagnino urla “Baldracca!!!” all’indirizzo di Claudia che ha vinto altri 100 euro ai dadi. Lella applaude allegra ed euforica.

Mi annoto mentalmente di andare più spesso al bingo con lei.

Simone si schiarisce la voce “Allora dicevo…” continua “ Santa è una vera donna…tu…”. Non lo voglio sentire, non lo voglio sentire e gli tiro una sberla per zittirlo, mentre corro via piegata a mezzo per il mal di stomaco. probabilmente in tempi normali non gli avrebbe fatto nulla, ma adesso col volto, diciamo tumefatto dai colpi di Matteo non è subito sano.

Mi accascio su un tronco umido dietro al bar ai confini della pineta, c’è un incredibile odore di pioggia.

Mi stringo la pancia, non so se sto più male per le granite, o per Simone. Sento dei passi che si avvicinano, mi volto:Matteo che mi guarda.

“Hai parlato col maledetto?” chiede , non riesco a vedergli la faccia, mentre l’incartapecorito abbassa tutte le serrande del bar, il campeggio dopo il tifone sta andando a dormire.

Annuisco con gli occhi pieni di lacrime, non vorrei pianger, però…lo sto facendo. Lui mi abbraccia.

“Non ci pensare…lui… lui…” non sa che dire, allora arrampicandosi sugli specchi cambia discorso.

“Tu non sai quanto  sei inconsapevolmente amata”, lo fisso negli occhi.

“Ti vogliono tutti bene… non vedo perché tu ti debba preoccupare per quel bagnino truccato” fa, e sembra sincero.

Guardandomi le scarpe dico “Con tutto questo zucchero mi stai facendo venire il diabete” dico prima di girarmi, e finisco per appoggiare le mie labbra sulle sue. Inaspettatamente. Ci guardiamo.

“Non volevo baciarti sulle labbra, solo che ti sei girata” spiega lui.

“Potevi prendere meglio la mira” sentenzio io acida.

“Ma che ne sapevo io che ti saresti girata scusa!” continua, a quel punto vorrei ribattere, ma corro dietro un albero e rimetto le granite.

Matteo ride allegro sul tronco ammuffito. “Una volta per uno eh?” ridacchia e se ne va, alludendo a quando ieri ha rimesso tutta la vodka. Mah, sarà sfiga, ma faccio anche la figura dell’alcolista.

 

Non passo molto tempo da sola nella pineta, anche perché mi fa una discreta paura. Ma forse avrei dovuto rimanerci ancora un po’, perché quando arrivo alla mia tenda, mi viene data una bruttissima notizia.

La metà delle tende dello Striped Lobster sono rase al suolo  e fuori dalla mia dimora a pois c’è un capannello di sfollati con in mano i propri effetti personali.

“Che fate qui?” chiedo brusca al Greco con in braccio il suo sacco a pelo ordinatamente ripiegato.

“Mi trasferisco da voi. La mia tenda è immersa nel fango, invece la vostra zona di terra è decisamente asciutta. In sincronia alziamo la testa per guardare la tettoia che ha montato il padre di Lella sulla nostra tenda.

“Il padre di Lella è una persona molto accorta” ribatto io non sapendo cosa dire, mentre attorno a noi iniziano ad affollarsi Dio, Matteo e il Cavaliere.

“E voi?” domando sapendo già la risposta , purtroppo.

“Veniamo a dormire qui!” risponde il Cavaliere sibillino, come se la nostra tenda a pois fosse una reggia, e non un ammasso informe di stecche e teli.

Sento che mi sta venendo un ulcera.

Non è umanamente possibile dormire in otto in una tenda da quattro, avevo pensato dieci minuti fa, prima di aver visto le straordinarie doti di contorsionismo dei miei coinquilini, il Cavaliere si è strategicamente appostato accanto a Lella, che non pare averlo notato, Dio sta facendo da analista a Claudia, il Greco è sdraiato in posa plastica con  la mia testa appoggiata sulla pancia, e Dea è stata messa a dormire con i piedi fuori dalla tenda in modo che non buchi di nuovo il materasso.

È solo quando sono già nel dormi veglia che vedo una figura indistinta, ma riconoscibilissima, che sguscia nella nostra tenda rintanandosi tra le braccia del Greco. Non ho la forza di arrabbiarmi o inasprirmi e per tutta risposta mi addormento.

 

Strizzo gli occhi. Tutti questi rumori umidi e sospiri mi hanno svegliato. Qualcuno mi dorme su una gamba, e a me vengono i crampi (ahhhia!!) .

Mi alzo in piedi di scatto per allungare il muscolo e sbatto la testa contro il ferro di struttura. (Ahia ancora!).

Siamo in troppi in una tenda da quattro. Decisamente troppi.

Chi cavolo ha avuto l’idea di venire in campeggio? E fortuna che mi dovevo rilassare!

Tra l’altro è pieno di zanzare, una mi passa di fianco all’orecchio,la schiaccio. Maledetta succhiasangue!

Di nuovo i rumori umidi che mi hanno svegliato, e che sembrano non infastidire nessun altro a parte me.

“Ma insomma voi due! Che schifo!” sbraito mentre scavalco qualcuno, che al buio non riconosco, diretta fuori dalla tenda. Il Greco mi afferra per una caviglia mentre passo affianco alla sua testa.

Dai Dafne, non fare così...”io tiro dritto e lui molla la presa continuando a guardarmi mentre scosto il telo intenzionata a uscire.

Anche la Rinaldi mi guarda. Ma più arrabbiata che dispiaciuta. Ma insomma la gente fa le cosacce nella mia tenda a pois e devo pure essere contenta!! Ci sono dei più fatti tipi al mondo!

Subito fuori finisco con i piedi nel fango.

Me li guardo. Sì, sì ... sono proprio tutta infangata. E mi sono anche schizzata il pigiama.ma insomma, il padre di Lella  aveva messo la tettoia, allora perché ora è tutto bagnato e infangato?

Io voglio tornare a casa! Perché diamine ho accettato di venire qui!?! Una tenda sovrappopolata, Simone, Panino, il Greco con la Rinaldi!

Perché non sono stata fulminata all’istante;quando ho anche solo avuto l’idea di accettare?

“ Sei finita nel fango Dafne tesoro?” mi chiede una voce melodiosa alle mie spalle.

Alla luce fioca del lampione ci metto un secondo ad analizzarla.

Fuma seduta su uno sgabello, coi piedini intrappolati in un paio di sandali tacco dodici, addosso un pigiama di seta viola scuro, e un caschetto di capelli liscissimi e corvini.

Che immagine tipica.

Solo Dea potrebbe fumare vestita in tacchi e pigiama. Lei non si è sporcata di fango uscendo. Probabile che sia un elfo. Eh, che invidia...

“Sì, mi sono sporcata tutta, Dea”dico un po’ affranta scacciando una zanzara dal mio collo.

“E’ stato il tuo amichetto animatore insieme alla sua banda di bagnini...hanno riempito la nostra zona di terra con acqua e zucchero...pare che attiri le zanzare sai?” mi fa tranquilla mentre ne brucia una con l’accendino,ma non le lo avevamo requisito? L’avrà rubato al Cavaliere.

“Credo dovremmo vendicarci sai Dafne tesoro?”continua con il suo solito tono mellifluo. Se fossi un uomo non me la farei scappare nemmeno per sogno una ragazza del genere. Tacchi e pigiama. Che classe!e che cretino che è stato quel Jhonny, o come cavolo si chiama. Fortuna che c’è Dio a consolarla!

“Sì credo che dovremmo proprio vendicarci domani...”.

Lei mi sorride. “Prima e’ meglio che tu vada a prendere uno zampirone però Dafne tesoro”.

Annuisco,non  mi sembra il caso di farsi divorare dagli insetti.

Riinfilo la testa nella tenda.

“Ma basta voi due! Non avete ancora finito? Ma che schifo!”

Non faccio in tempo a finire la frase che vengo colpita da un termos in testa.

“HAI FINITO DI FARE STO CHIASSO RAZZA DI IDIOTA? ANCHE PRIMA NON FACEVI ALTRO CHE URLARE!”ruggisce il signore della tenda accanto alla nostra.

“Ma signore prima non ero io! Era la signora Randelli che si faceva la ceretta! E io...

Voglio tornare a casa , voglio tornare a casa! E questa la chiamate vacanza? Ho una tenda a pois sovrappopolata, il mare in riviera sembra un minestrone di verdura e ho dei vicini con la coda di paglia che mi hanno preso come capro espiatorio!!!

E pensare che qualche giorno fa ero a casa...

 

Passata una nottata d’inferno mi sveglio con un bernoccolo, due idioti mezzi nudi di fianco e il Cavaliere che mi usa come cuscino.

Per finire in bellezza per tutta la tenda c’è un pestilenziale odore di letame! Ma che schifo! Mi alzo ed esco trafelata con i muscoli indolenziti, e fuori il tanfo peggiora. Sono le prime luci del giorno e un trattore sta depositando davanti alla porta del bungalow dei bagnini , chili di letame, seguyendo le istruzioni dettagliate di una sgargiante ed elegantissima Dea che gratifica l’attempato coltivatore con uno dei suoi meravigliosi sorrisi.

“Per servirla signorina” fa togliendosi il cappello. “Non so davvero come ringraziarla signore!”

“Cosa vuole che sia per un po’ di letame! Non ci concimavo neanche una zolla di terra grande come il mio fazzoletto!!” risponde l’agricoltore barbuto sminuendo il suo operato.

Sospiro, Dea è sempre fin troppo piena di risorse.

Non ci volle molto perché tutto il campeggio si accorgesse dell’olezzo. Per primi i bagnini che finirono dritti dritti nel letame messo appositamente lì da Dea.

“Credo che il motivo di tutto quello zucchero e dell’acqua sia dovuto alla gelosia di Simone che ha visto scappare la sua bella da Alexis!” mi fa poco dopo Dea accendendosi una sigaretta sotto la tettoia del bar, mentre al maggior parte degli addetti ai servizi erano occupati a ripulire il campo dallo stallatico.

Alzo le spalle, credo che dovrei andare in bagno, mi alzo congedandomi educatamente da Dea che non rimarrà di certo senza compagnia a lungo.

Inutile dire che mi fermo prima di entrare, rumori molesti. Il Greco e la Rinaldi. Non so perché, ma monto di rabbia. Ok, lo ammetto sono invidiosa della Santa, sono gelosa del Greco…e sono davvero arrabbiata!

Vado a passo di marcia verso i rimasugli informi della tenda del Greco e la Santa, rimescolo tra i teli, e alla fine trovo al valigia del Greco.

La porto via e la scaravento nel primo bidone della spazzatura disponibile. Maledetto libertino!

Poi mi sfrego le mani e torno al tavolino con Dea attorniata da numerosi corteggiatori.

Passano circa due ore, quando il Greco si rende conto che la sua valigia si è magicamente volatilizzata;

“è  nel bidone, ce l’ho buttata io!” spiego apatica, lui sta per ribattere rabbioso quando si rende conto che è arrivato il camion della spazzatura che vuole portare via i suoi preziosi effetti personali.

Si ripresenta dopo poco particolarmente trafelato, ed esige una spiegazione plausibile.

“Che cavolo ti è saltato in mente, Dafne?” mi chiede con voce stridula una volta che ci siamo appartati.

“E a te come ti è saltato in mente di irrompere nella mia vita, nella mia tenda e di fare i tuoi comodi con la Santa con me di fianco?” faccio io di rimando più alterata di lui.

“Ma Dafne…” cerca di inizia a dire, so già come finirà la frase e non lo voglio sentire!

Ma Dafne un corno !” ribatto io decisa “Mi sono scocciata di come vi comportate tutti con me e…”non faccio in tempo a finire di parlare che il Greco mi sbatte dentro la sua automobile scassata.

“Che vuoi fare ?” strillo io.

“Via” mi risponde lui asciutto partendo a tutta velocità sul lungo mare.

“Non mi puoi rapire” faccio io allacciandomi tranquillamente la cintura di sicurezza.

“Ma chi vuoi che ti rapisca!!!

E per una buona mezz’ora ce ne stiamo zitti con solo il rumore del motore che rompe il silenzio, poi improvvisamente accosta accanto alla pineta. Frena, mette il freno a mano, di slaccia la cintura e mi guarda.

“Allora qual è il problema? Cos’è che ti da tanto fastidio? Non mi puoi buttare al diavolo la valigia senza un maledetto motivo!” dichiara  serio.

“Cos’è questa passione che avete tutti per la Santa?” domando risentita infine, essendo prima rimasta indecisa per un po’ su cosa dire.

Il Greco sbuffa come se avessi detto una sciocchezza “Oh, la Santa è…

Non voglio sentirglielo dire e lo interrompo “Sì lo so, la Rinaldi è una donna, me lo ha detto anche Simone e…”

“No” esclama Alexis trattenendo una risata “é…è…una ragazza di facili costumi, diciamolo così…è ovvio che a noi maschi interessi…è nella nostra natura”.

Lo guardo torvo, andando avanti così si giustificheranno anche le guerre fatte perché è natura dell’uomo essere bellicoso!

“Quindi sei gelosa di me?” chiede tutto soddisfatto. Non ti darò mai questa soddisfazione , maledetto Grecooo!!!!

“No, mi da solo fastidio che si facciano certe cose nelle vicinanze della mai chine sfera!”. Lui si mette a ridere.

“E ho guidato per tutto questo tempo solo per sentir parlare di chine sfere Dafne?” mi chiede ridanciano, ma sta ridendo di me?

“Sì. E piantala di ridere di me!” sbraito esasperata. Lui continua a ridere, Santo cielo quanto lo odio. Ma poi mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia.

“Stupida Dafne!”

“Stupido Greco”, e riparte.

“Santa non è una di quelle persone di cui ci si possa innamorare, forse tu sì.. anche se dovrai fare fatica a trovare qualcuno che ti sopporti!”.

“Ehi!” ride, fa il simpatico, non è cattivo. Non so cosa pensare del Greco.

“Dovremmo essere al campeggio a preparare le cose invece di stare qui a insultarci non trovi? Dobbiamo sgombrare entro mezzo giorno”

Sono euforica , non so perché.

Appena il Greco parcheggia Lella mi placca con la forza di un giocatore di rugby “Dafne! Dobbiamo andare! O perdiamo il treno!”

“Vi accompagno io!” strilla il Greco dalla sua posizione di autista. Mentre le mie amiche accolgono allegre la proposta buttandosi ad angelo sull’auto.

Caccio un urlo “Greco! Ingrana la quarta che si parte!”

“Come faccio a partire con la quarta? Non prenderai mai la patente, razza di idiota!” fa lui di rimando.

E così partiamo tutti insieme, e più o meno a metà strada il motore ci lascia a piedi, ma questa è un’altra storia.

 

 

Ho deciso di unire gli ultimi due capitoli facendone uno solo. Non so come è venuto, mi sembra tanto che la storia non finisca con un senso logico. Stavo quindi pensando di fare un seguito intitolato “Siamo alla frutta”, ma non sono ancora sicura perché ho notato un po’ di calo di ascolti. Ditemi voi se vi può interessare.  E così arrivati alla fine delle soffertissime vacanze devo ringraziare tutti voi per i commenti e l’aggiunta tra i preferiti, per avermi dato la carica!!!Davvero grazie mille a tutti per il sostegno siete stati meravigliosi!!! Alla prossima

Aki_Penn

 

 

 

   
 
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