Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |       
Autore: Sad Angel    22/10/2008    2 recensioni
La mano che si appoggiò sul mio collo era calda. Un secondo. Poi sentii i denti nella carne e la presa della creatura che aumentava, mentre beveva. Mantenendo il contatto, scivolammo a terra. Voglio il tuo amore…tu, invece, vuoi solo il mio sangue… …Vampir…?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mano che si appoggiò sul suo collo era calda

La mano che si appoggiò sul mio collo era calda. Un secondo. Poi sentii i denti nella carne e la presa della creatura che aumentava, mentre beveva. Mantenendo il contatto, scivolammo a terra.

 

Voglio il tuo amore…tu, invece, vuoi solo il mio sangue…

 

Vampir…?

 

Una pigna di libri in mano, camminavo, per la biblioteca, facendo lo slalom fra le persone. Evitai un gruppetto, poi un altro, arrivando alle scale di legno. Iniziai a salire.

In cima, mi voltai. Tra due scaffali di libri, un gruppetto di ragazzi mi gettò un’occhiata. Infastidita, come al solito, li ignorai, avvicinandomi al tavolo più vicino, per appoggiare i libri. Mi sedetti.

Cinque minuti. Mio fratello salì le scale, un quaderno in mano. Vedendo i ragazzi, gli fece un cenno poi, dopo aver appoggiato il quaderno di fianco a me, mi sorrise, allontanandosi. Mi immersi nella lettura.

Quando tornò, non era solo. Mi chiamò, attirando la mia attenzione. Alzai il capo dal libro, il sorriso sulle labbra. Quando poi mi resi conto che accanto a lui c’erano due ragazzi, smisi di sorridere, gettandogli un’occhiata irritata. Lui, ignorandola, abbozzò un sorriso. I due ragazzi, alle sue spalle, mi scrutarono. Entrambi non erano molto alti, i loro capelli e gli occhi erano scuri. Quello alla sua sinistra, i capelli lunghi fin quasi al collo, la pelle un po’ più scura, iniziò ad osservarmi attentamente, come se cercasse di leggere qualcosa in me. Qualcosa che io, non volevo che nessuno leggesse. Distolsi lo sguardo.

Un attimo, senza nemmeno chiedere, si era seduto accanto a me, mi aveva afferrato una mano. Sgranai gli occhi, allibita, ritirandola subito “Che diavolo fai?” esclamai a voce alta, fuori di me.

Lui rise, poi lanciò un’occhiata a mio fratello.

Avevi ragione, è davvero timida, tua sorella…”

Irritata, sentii il viso diventare bollente, mentre arrossivo, violentemente, per la rabbia.

“Non fare lo stupido, Markus” rispose subito mio fratello, la voce seria.

Si sedette accanto a me. L’altro ragazzo si mise alla sua destra. Iniziarono a parlare.

Sbuffando, tornai al libro che dovevo preparare per sostenere il prossimo esame, stramaledicendo mentalmente la pessima idea che avevo avuto. Proseguire gli studi.

“Come ti chiami?”

Un secondo. Spostai lo sguardo alla mia sinistra. Markus mi sorrise, strizzandomi l’occhio. Sgranai gli occhi, inserendolo subito, grazie al suo atteggiamento, nella categoria di ragazzi alla quale apparteneva. Dongiovanni. Sbuffando, risposi, prima di tornare a fissare la pagina del libro.

“Sai che hai un nome bellissimo?!?

Tornai a fissarlo. I suoi occhi tornarono a specchiarsi nei miei. Deglutii. “Grazie” bofonchiai, mentre il volto assumeva un colorito bordeaux ed iniziavo a percepire lo sguardo di mio fratello e dell’altro suo amico sulle mie spalle. Cercando di non darlo a vedere, presi un bel respiro, tornando al libro. Con la coda nell’occhio, vidi mio fratello che rideva, sommessamente. Imprecando mentalmente, mi ripromisi, di fargliela pagare per quello scherzo, non appena fossimo stati soli. Minacciarlo di non cucinare più, sarebbe stato sufficiente.

Prendendo un bel respiro, cercando di calmarmi, ricominciai a leggere. Pochi minuti. Continuando a tenere la testa bassa, spostai lo sguardo, prima a destra e poi a sinistra, curiosa di sapere che stavano combinando gli altri. Markus, alla mia sinistra, un enorme sorriso sulle labbra, pigiava sulla tastiera di un cellulare. Spostai lo sguardo a destra. Mio fratello leggeva serio, una volta ogni tanto, un libro.

Un istante. Il mio viso tornò a colorarsi, quando notai che lo sguardo dell’altro ragazzo, di cui ancora non conoscevo il nome, era appoggiato sul mio volto. Sgranai gli occhi, lui mi sorrise, dolcemente, solo un attimo, prima di tornare a scrivere sul quaderno che aveva di fronte a sé.

Sbattei le palpebre un paio di volte, poi scattai in piedi, urlando. Una mano calda si era appoggiata sulla mia gamba. Un secondo. Vedendo l’espressione sul mio volto, mio fratello ed i suoi amici, scoppiarono a ridere.

 

Continua…

 

Questa storia è un esperimento. Ringrazio chi vorrà leggerla e chi vorrà lasciarmi un commento. Viel Dank!!!

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Sad Angel