P. o. V. Charlie
Era da un po’ che non vi raccontavo cosa succede nella mia vita. Anche se probabilmente la mia vita è meno interessante dalla vita di Luke, Calum, Michael, Natalie,Hannah e tutti gli altri.
Da Parigi le cose non sono cambiate radicalmente, come è successo alle vite sentimentali di Calum e Natalie.
Spero che ad Amsterdam tutti trovino l’amore e siano felici, almeno per questi 5 giorni di passaggio tra la capitale tedesca e la capitale olandese.
- Allora Michael, ricordati che le olandesi, sono delle gran gnocche. Sarà meglio che in questi giorni tu trovi una bella sventola perché sei diventato musone da quando hai scoperto di Sarah e del suo ragazzo – esordì Calum entrando nella nostra camera
Amsterdam è sempre stata una città affascinante, piena di colori.
- Sì, certo. Tu pensa a non esagerare con Natalie. Sua mamma è già tanto se ce la manda in tour con noi! – rispose il rosso
Zoe aveva chiamato i genitori di Hannah e Natalie per chiedere loro il permesso di proseguire il tour. A quanto avevo capito la loro scuola era un linguistico, quindi tutto questo poteva essere un aiuto a migliorare il loro inglese. Quindi Hannah e Natalie sarebbero venute con noi in tour, almeno per qualche tappa.
- Deve essere veramente coraggioso per mandare la figlia con noi. – dissi scherzando
- Sai che si divertirà di più che sui banchi di scuola – rispose Calum
L’ho già detto che sono eccitata all’idea di andare nella città dove è stato girato uno dei miei film preferiti? Avete mai sentito parlare di Colpa Delle Stelle? Io amo quel film. Non importa quello che dice la gente, John Green è un genio, non c’è dubbio.
A parte questo dilungamento sul film, torniamo a noi. Il nostro volo è stasera quindi abbiamo un pochino di tempo per vedere le ultime cose di Berlino, e poi sarebbe stata la volta di una nuova città. Nuova città, nuove avventure, nuovi amori (speriamo!)
P. o. V. Hannah
La notizia della mia imminente partenza mi aveva ovviamente sconvolto i piani, ero in 4° liceo, dovevo finire la scuola. Ma chi se ne frega della scuola quando hai la possibilità di praticare l’inglese in compagnia dei tuoi idoli.
Come potete capire, sono una ragazza che tiene alla scuola. Non mi considero una secchiona, ma penso che più una persona ha studiato nella vita, meglio si troverà da grande sia nel lavoro che nella società.
Comunque questa era un’esperienza che non mi sarei fatta scappare e mia mamma sa quanto io ci tenga. Ho sempre fatto di tutto per potermi meritare tutto questo. E infatti mi ha premiato.
- Hannah. Hai fatto le valige? – chiese dall’ultimo scalino delle scale in ebano.
- Sì mamma. Papà dov’è ? – chiesi curiosa.
- È andato un attivo a comprare una cosa. Tra poco torna. – mi rispose
- Ook. – dissi stranita
P. o. V. Emily
Voi eravate rimasti a me che parlavo con Aaron e chiarivamo la nostra situazione come coppia, anche se sapevo che mi stava tradendo, giusto?
Beh, diciamo che da quel momento sono cambiate totalmente le cose. Mi sono resa conto di essere stata una ingenua a credere che lui potesse in qualche modo cambiare dopo il mio perdono. Infatti l’ho lasciato pochi giorni dopo. E sto molto meglio adesso.
Zoe, sua sorella, nonché manager del gruppo, mi aveva detto che Aaron è fatto così e di lasciarlo perdere perché sarei stata meglio senza di lui. Le do pienamente ragione.
Dalla mia rottura con Aaron sono single. Non sono fidanzata con nessuno. Forse mi piace qualcuno, ma non si dice chi. E poi sto meglio da sola piuttosto che con uno come Aaron. Ma mi sento troppo sola, voglio un nuovo ragazzo. Possibilmente carino, ma che sia gentile e che mi tratti come una principessa.
- Ad Amsterdam voglio trovare un ragazzo. Non come Aaron. Ho bisogno di sentirmi amata. Stavolta veramente. – stavo parlando con Charlie nella nostra camera.
- Ehm, va bene. Mettiti in fila. Prima ci sono Luke e Michael. Poi ci sei tu. – disse sorridendomi
- Sì, ma io sono più importante di Michael e Luke. – dissi tirandole un cuscino sulla faccia
- Ma come ti permetti!! Rovini questa bellissima faccia! – disse mostrandomi la sua faccia
- Lo so io chi te lo rovina il tuo bel visino! Ashton. A furia di limonare ti verranno le labbra viola e non potrai più salire sul palco perché ti scambieranno per un travestito!
- Ma sentila!! Mi hai offeso. Adesso non ti parlo più. Anzi vado via direttamente. E tu rimani da sola. – disse mettendo il finto broncio
- Manca solo che tu dica che non siamo più migliori amiche e le hai dette tutte Charlotte. – dissi ridendo
***
P. o. V. Ashton
Diciamo che il periodo passato a Berlino, non è stato così tranquillo come speravo. Per la mia vita sentimentale sì, ma gli altri ne hanno passate di tutti i colori.
Spero che ad Amsterdam tutto sia differente. Soprattutto per Luke. In questo momento ha tantissimi casini per la testa. Molti dei quali causati da me.
Adesso avevo deciso di trovare una soluzione a tutti i suoi problemi, o almeno ci avrei provato.
Eravamo all’aeroporto. Eravamo tutti. Charlie mi teneva la mano. La mia Charlie. Zoe e i manager erano a fare i check – in per il nostro volo. Michael se ne stava in disparte ascoltando la sua musica. Anche i suoi gusti musicali erano cambiati da quando aveva scoperto di Sarah. E nemmeno di poco. Dagli Ac / Dc adesso passa ad ascoltare Ed Sheeran e Birdy. Non che non mi piacciano. È un bel salto. Poi ci sono Calum e Natalie che si stanno abbracciando e baciando come i piccioncini che sono.
Poi vedo una cosa molto interessante. Luke sta parlando con Hannah. E Bang! mi viene un’ idea. So come trovare una soluzione alla solitudine di Luke, ma non ora. Adesso dobbiamo salire sull’aereo e andare ad Amsterdam!
P. o. V. Luke
Vi chiederete che fine hanno fatto i miei … diciamo che le cose non si sono messe per niente bene. Da quando avevo parlato con papà e mamma l’ultima volta, i miei si erano separati definitivamente. Per questo ormai non pensavo più a tutti questi casini. Ci stavo ancora male, certo, ma non posso permettermi di pensare troppo ai miei genitori e alla loro immaturità.
- Hey Luke tutto bene? – mi chiese Hannah avvicinandosi a me
- Sì sì, perché? – dissi sovrappensiero
- Ti vedo preoccupato … - disse
- No niente lascia stare Hannah. – risposi
Però io continuavo ad avere una cotta per Charlie. E questo complicava tutto. Perché non posso dimenticarmi di Charlie, ma devo guardare avanti e l’unico modo per farlo è dare una possibilità ad Hannah.
Che poi non è nemmeno detto che le piaccia, magari Hannah potrebbe non avere una cotta per me e tutti questi film mentali potrebbero essere invani e inutili.
- Sappi che se hai qualche problema, puoi parlarmene tranquillamente. – disse allontanandosi verso Natalie
Dovevo prendere una decisione al più presto.
P. o. V. Michael
Io mi sentivo il Forever Alone del gruppo. La batosta che avevo preso da Sarah mi aveva reso un depresso. Questa cosa non mi piaceva. Avevo già pensato che trovare una ragazza sarebbe stato probabilmente la soluzione ai diversi problemi che avevo.
Dovevo ASSOLUTAMENTE trovare qualcuno. Avrei iniziato a guardarmi intorno e avrei cercato la mia anima gemella, sperando di trovarla ovviamente.
- Michael ho una chiamata per te, non so perché abbia chiamato me, il tuo numero ce l’ha … - disse Zoe portandomi un cellulare
- Grazie Zoe. – dissi cortesemente
- Pronto mamma! – dissi
- Michael piccolo mio! Come va il tour? – disse la voce cristallina di mamma
- Bene. Ci stiamo divertendo molto. È sempre bellissimo. – dissi
- È come se vedessi i tuoi occhi illuminati da qua. – disse felice
- Sì, è veramente bellissimo. Le fan danno tantissimo calore e a noi fa tantissimo piacere. – dissi sorridendo
- Sono felice che tu ti stia divertendo. Anche nelle foto sulle pagine dei giornali sai? – mi rispose
- Ah sì? Mi fa piacere! – dissi nervoso
- Sei nervoso vero? Sai che io so di Berlino? – chiese duro
- Eh!? Che cosa? Noo.. – dissi facendo finta di non capire
- Smetti di fare il finto tonto. Lo so. Sei stato uno stupido e spero che tu lo sappia. – disse abbastanza incazzata
- Sì mamma lo so. Me ne rendo conto. Ma l’ho fatto per una giusta causa. – dissi difendendomi
- Anche se era per una giusta causa hai rischiato di morire. Se quell’uomo ti avesse tirato un cazzotto, avresti potuto finire all’ospedale. –
- D’accordo. Hai ragione. Ma ormai è passata. Sono sempre vivo e ora sto bene. – dissi mordendomi un labbro alla fine della frase
- Perché ti stai mordendo un labbro? – disse stupendomi
- Girati. – disse ordinando melo
Davanti ai miei occhi c’erano mia mamma e mio papà.
Ero rimasto di stucco. Non sapevo cosa dire.
L’unica cosa che successe fu mamma che mi venne incontro e mi abbracciò.
Iniziai a piangere. Era la sensazione migliore in questo momento. Mi sentivo forse rinato. Mi erano mancati così tanto.
- Cosa ci fate voi qua? – chiesi stupito.
- Tesoro siamo qui perché abbiamo capito quanto stavi male e speriamo che adesso tu possa sentirti meglio. – disse papà.
- Grazie. Grazie davvero. –risposi
- Hey Michael svegliati – disse Luke scuotendomi
- Cosa vuoi mamma? – chiesi
- Siamo ad Amsterdam Michael. Svegliati. Hai dormito due ore e mezzo. – mi rispose
- Eh!? Che cosa? – chiesi sempre più frastornato
- Alzati e muoviti. È tardi – disse scuotendomi ancora
- Sì va bene arrivo. – dissi alzandomi