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Autore: Artemide5775    27/11/2014    2 recensioni
Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
***
Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
***
Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
***
Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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"Quello è l'unico Sole che tu vedrai in avvenire, ma un millennio di notti sarà tuo per vedere la luce come nessun mortale l'ha mai vista, per rapirla dalle stelle lontane come se fossi Prometeo, un'illuminazione senza fine dalla quale comprendere tutte le cose"

-Marius ad Armand indicando un dipinto alla parete (in "Scelti dalle tenebre" e "nel Il Vampiro Armand")



 

Chapter XXIV 

The awekening



 

Victoria in un secondo si ritrovò in un giardino bellissimo, pieno di diversi tipi di fiori e altre piante, c'era perfino una fontana che sembrava antica e che era ricoperta da un rampicante verde con i fiori fucsia.

 

Vicky si guardò intorno smarrita, non riusciva a riconoscere quel luogo, ma le sembrava di averlo già visto da qualche parte, però non riusciva a ricordare dove.

 

-Pelagea- la richiamò una voce femminile usando il suo secondo nome, quello che le era stato dato alla casa della notte.

 

Si girò ritrovandosi una figura che indossava un lungo vestito viola e nero con una spaccatura di lato. Era una donna con tatuata una mezzaluna viola, sul lato destro del collo da cui si intrecciavano una serie di ghirigori viola scuro.

 

-chi é lei?- chiese Victoria, era talmente confusa che riusciva appena a capacitarsi della situazione in cui si trovava.

 

La ragazza sorrise, solo in quel momento, Victoria notò che la persona che le stava di fronte, era una giovane fanciulla che avrebbe potuto avere più o meno la sua stessa età. Aveva i capelli corvini, gli occhi cioccolato e la pelle candida, messa ancora più in mostra dall'abbigliamento scuro. -non importa, ora.- le disse, non sembrava ostile, anzi era anche molto gentile.

 

-che ci faccio qui?- chiese Victoria lanciando uno sguardo alla fontana su cui si era appena posato un petalo rosso, di qualche fiore.

 

-non ricordi, é logico...- disse la ragazza facendo una smorfia, o almeno qualcosa che sembrava più una smorfia che altro.

 

-che intend...- ma non finì di parlare che la ragazza in un scatto, degno di un vampiro, le si avvicinò posandole una mano sulla spalla, proprio come aveva fatto prima Crystal. In meno di un secondo gli avvenimenti che aveva dimenticato tornarono alla luce causandole un capogiro che per poco non la fece cadere a terra.

 

-son..no morta- si ritrovò a sussurrare Victoria, incredula.

 

Anche se non era una domanda, la bruna annuì lo stesso. Non sembrava... Emanare qualche emozione, anzi era molto fredda, aveva quel sorriso che ti metteva soggezione, soprattutto in un momento come quello in cui non avevi voglia di sorridere.

 

-il tuo destino non é ancora compiuto- disse con calma la ragazza dagli occhi cioccolato. Victoria le guardo la mano sinistra, stringeva un filo doro, all'improvviso lo prese con entrambe le mani ed esso cominciò ad allungarsi.

 

-salvaci- disse la ragazza prima che a Victoria cominciassero a chiudersi gli occhi e si addormentò.



 

****




 

-pensate che Crystal e Victoria siano ancora sveglie?- chiese Alexandra.

 

Diamond aprì la porta di casa, accese la luce del corridoio e si tolse la giacca che indossava.

 

-le luci di casa sono spente, perciò non credo- disse Deborah togliendosi le scarpe da ginnastica e mettendosi le sue pantofole preferite.

 

-ma che ore sono?- chiese Diamond avviandosi verso la cucina, non mangiava e beveva qualcosa dall'ora di pranzo e il suo corpo necessitava di almeno un panino e un bicchiere d'acqua.

 

-dall'ultima volta che l'hai chiesto? Sono passati dieci minuti, perciò sono le 2 e ventiquattro di notte- le ripose Deborah. Era ancora più irascibile del solito per colpa della stanchezza e la fame che la stavano assalendo, non c'è la faceva più, il leggere non le era, neanche, mai piaciuto e quel giorno aveva letto tantissimi libri.

 

Alexandra, si poteva dire, che era quella messa meglio fra le tre, non era nè molto stanca nè affamata e non aveva neanche sete come che aveva con sè una piccola bottiglia d'acqua.

 

Mormorò un -buonanotte- e andò nella sua stanza, qualche ora più tardi sarebbe dovuta andare a scuola, ma per fortuna c'era un'assemblea e perciò la scuola era stata chiusa. Avevano fatto bene, secondo lei, ad organizzarsi per le ricerche quel giorno, almeno il giorno dopo non si sarebbero dovute sforzare per andare a scuola.






 

*****




 

Deborah si sedette avanti Diamond, entrambe si erano preparate un panino e ora se lo stavano mangiando.

 

-alla fine non abbiamo trovato informazioni di qualche utilità- disse Deborah per poi addentare il suo panino, stava ragionando sulle varie informazioni che aveva trovato, ma le erano tutte superflue, niente che le potesse aiutare in qualche modo.

 

-quello che vi ho letto sembrava essere utile- disse Diamond ripensando a quello che aveva letto alle sorelle minori. Sembrano delle informazioni utili, ma non ne era sicura.

 

-quello che hai letto parlava di qualcuno che voleva proteggere una tizia- disse Deborah sorseggiando un po di acqua da suo bicchiere.
 

-più avanti dice: Questi esseri, Dei caduti per i crimini commessi, hanno il loro esercito, questi esseri sottomessi al loro servizio non sono umani, come noi, sono completamente senza forza di volontà, sono guidati dal loro padrone e dal loro spirito di sopravvivenza.- disse Mond ripetendo le parole del libro, le erano rimaste in testa.

La facevamo pensare, pensare agli esseri che l'avevano attaccata. Forse, l'essere che ho ucciso era sotto il controllo di qualcuno..., si ritrovò a pensare.






 

******




 

- perchè non si sveglia?- chiese Aaron alzandosi dalla sedia della cucina dove si era seduto prima, ormai erano passate 10 ore da quando Victoria era morta e la situazione non era cambiata.

 

-non lo so- disse Louis -come ti ho già detto ci potrebbero volere anche dei giorni- gli ricordò.

 

-lo so, lo so, ma più tempo passa, più c'é la possibilità che non si risvegli- disse Aaron, con gli occhi lucidi. Non c'é la faceva più, voleva che la sua amica si risvegliasse.

 

Aaron ripensò a quando, poche ore prima, era andato a salvare Kate e l'aveva trovata svenuta a terra. L'aveva portata a casa, l'aveva curata e aveva aspettato che si svegliasse. Quando Kate aveva saputo di Victoria, aveva cominciato a gridare ed a perdere il controllo del suo potere rompendo perfino lo specchio della sua camera.

 

Era stato orrendo, per lui, vedere il dolore della sua amica, lo stesso dolore che sapeva di provare anche lui, solo che lui lo nascondeva, non voleva sembrare debole per nessun motivo al mondo.

 

-io vado a stare vicino a lei, tu mangia qualcosa- disse Louis avviandosi verso la camera da letto di Aaron, dove stava Victoria.

 

Si andò a sedere vicino al letto dove stava lei. La guardò. Era così pallida, la sua pelle che un tempo era stata rosea, era diafana, le labbra avevano perso il loro rosso e in quel momento erano blu.

 

-oh Victoria! Perchè non ti risvegli?- disse con gli occhi lucidi.

 

Lo spirito di Victoria comparve in quel momento vicino al proprio corpo, anche se Louis non lo vide.

 

Lei si guardò in giro riconoscendo subito il luogo, la camera di Aaron, l'aveva già vista in passato. Poi guardò Louis, si sorprese di vedere che aveva gli occhi velati dalle lacrime, lo conosceva appena ed era strano che stesse piangendo per lei.

 

Si ritrovò a pensare a cosa avrebbe fatto se sarebbe successo qualcosa a lui e le venne un nodo allo stomaco che non seppe spiegare. Non aveva senso, per lei, soffrire per una persona di cui appena conoscevi il minimo indispensabile.

 

-penchè non ti risvegli?!- disse singhiozzando il ragazzo, sul corpo inerme di Victoria.

 

Lei lo guardò meravigliata, non sapeva che fare, voleva risvegliarsi, ma non sapeva come fare. Guardò il suo corpo, soprattutto l'enorme ferita che aveva al centro del petto, il sangue che ora era di un marroncino scuro che stonava con la sua pelle chiara, bianca.

 

-voglio svegliarmi- disse all'improvviso, come risvegliandosi da una trance -voglio che nessuno soffra per me- disse toccando la fronte del suo corpo senza vita.

 

-voglio vivere- disse e poi ebbe la sensazione di essere risucchiata dentro il suo corpo.

 

La ferita si rimarginò, le labbra ebbero un colore più "naturale", ma non più lo stesso, la pelle ritornò ad avere un colore più simile al rosa carne. La mezzaluna sulla spalla si riempì di nero, ormai era una vampira.

 

Louis accorgendosi di un movimento alzò lo sguardo verso Victoria e si sorprese di vedere che aveva appena riaperto i suoi bellissimi occhi azzurri.

 

Lei lo guardò smarrita -Louis?-.
 

-si, ci sono ora io con te- disse Louis sorridendo e accarezzando la guancia della bionda, sembrava così debole e bisognosa d'aiuto, anche se era appena diventata una figlia della notte.







 

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Spazio Autrice

Grazie mille di leggere la mia storia, ve ne sono grata.

Dedico questo capitolo alle mie migliori amiche, soprattutto una in particolare che ama questa mia storia e, inconsapevolmente mi ha fatto cambiare idea sul cancellare questo libro che sto scrivendo.

Spero che vi piaccia questo capitolo e buona lettura.

Kira,



 

   
 
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