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Autore: Seiraluna    03/12/2014    2 recensioni
Prima regola. Mai entrare in questo ufficio senza il mio permesso. Seconda regola mai entrare nella mia stanza da letto. Terza regola mai far uscire Minato senza aver informato me o Claude. Quarta regola niente schifezza a Minato. Quinta regola se ruba qualcosa è licenziata
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Naruto si era alzato presto e era uscito per andare a lavoro. Aveva una giornata piena e aveva due riunioni in programma.
Verso le nove Minato si era alzato dal letto e era corso nella stanza del padre.
-Perché quella faccia triste Minato?
-Il mio papà è andato via presto. Fa sempre così. Non c’è mai.
-Il tuo papà ti vuole bene e lavora tanto anche per te.
-Dici sul serio.
-Certo. Devi sapere che quando i grandi hanno dei bambini lavorano tanto per mandarli a scuola, per comprargli il cibo, per fargli regali. Il tuo papà ti vuole tanto bene e te lo dimostra ogni giorno. La sera non viene sempre a darti la buonanotte.
-Sì, lo fa anche quando dormo. Lo so perché una volta ho finto di dormire e lui era in camera che mi abbracciava.
-Questo vuol dire che il tuo papà ti vuole tanto bene. Lui non ti fa mancare nulla.
-Grazie della spiegazione signorina.
-Ora andiamo a fare il bagnetto.
-Sììììììì.
 
In cucina
-Oggi Minato non ha fatto storie per fare il bagno.
-Cara miss Bridget credo proprio che quella ragazza sia un grande aiuto per noi.
-Lo penso anche io Claude. È qui solo da due giorni e già ci ha aiutati molto. Ora posso occuparmi meglio della cucina e delle pulizie della casa.
-Mentre io non devo inseguire il signorino in giardino e occuparmi della manutenzione della stalla, della piscina e del resto della casa. A proposito la lavatrice nuova è stata portata e montata nella lavanderia. Il signore già ha pagato il conto del tecnico.
-Visto che la signorina Hinata è con il bambino noi possiamo andare tranquillamente al supermercato. Ho molte cose da comprare. Mi accompagna con l’auto.
-Va bene. Riferisca alla signorina che usciamo.
-Subito.
 
-Minato sono tutti fuori casa. Cosa vuoi fare oggi?
-Disegnamo.
-Allora portiamo giù i fogli e i colori.
Hinata e Minato si divertirono a disegnare insieme per tutta la mattina.
-Purtroppo io non sono molto brava a disegnare. Guarda che pasticcio.
-Ih Ih. Sono più bravo io.
-Piccola peste, ti burli di me.
-Sììììììììì. Hai fatto un mostro.
-Signorina cosa guarda?
-Il pianoforte.
-Quello è un ricordo del mio papà. Non lo apre da tanto tempo. Mi ha raccontato che era della sua mamma.
-Capisco. Infatti mi sembrava un piano antico.
-Signorina sa suonare il piano?
-Sì, quando ero piccola mi sono esercitata tantissimo. Facevo due lezioni a settimana. Ho fatto anche tante lezioni di canto.
-Che bello. Mi potete cantare la ninna nanna. Oppure mi suonate qualcosa con questo.
-Non posso toccare gli oggetti di tuo padre.
-Io voglio sentire una canzone.
-Posso cantarti qualcosa accendendo lo stereo.
-Uffa io volevo sentire come suona questo strumento.
-Non fare i capricci Minato. La signorina ti ha detto che non può suonare il piano perché non ha il mio permesso. Devi ascoltarla.
-Papà sei tornato prima.
-Oggi ho finito di lavorare presto e posso pranzare a casa. Passerò il pomeriggio con te. Ti ho anche comprato due dinosauri.
-Bellissimi.
-Signorina stai con noi.
-Se ti fa piacere resto.
-Papà può stare il pomeriggio con noi. Lei è divertente e poi disegna peggio di te. Guarda che mostro ha fatto su questo foglio.
-Minato non fare vedere a tuo padre i miei scarabocchi. Che vergogna.
A Naruto scappò una risata.
-Hai ragione piccolo mio. La tua babysitter disegna peggio di un bambino.
Hinata era diventata tutta rossa. Era imbarazzatissima.
 
-Forza Minato andiamo a cambiarci. Oggi ti porto a mangiare la pizza per pranzo.
-Evviva. Finalmente sto con papà. Mi compri la mia pizza preferita?
-Quella che preferisci con una doppia farcitura. Ora corri a vestirti.
-Hinata vieni ad aiutarmi. Voglio scegliere un bel completo.
-Arrivo.
-Siete invitata anche voi signorina.
-Devo indossare qualcosa di particolare?
-Un abito da giorno dei vostri andrà più che bene.
Hinata corse al piano di sopra e aiutò Minato a infilarsi una piccola salopette con un cappellino. Poi andò nella sua stanza e si mise un vestito lilla e si legò i capelli in una treccia. Si mise un filo di trucco e scese al piano di sotto.
-Scusate se vi ho fatto aspettare.
-Papà non è ancora sceso. Eccolo finalmente.
-Mi dispiace Minato ma devo tornare in ufficio. Un mio collega ha bisogno di me.
-Non è giusto. Mi avevi detto che oggi stavi con me.
-Devo fare una cosa urgente.
-Non mi importa. Tu pensi solo al lavoro.
-Minato se vuoi andiamo noi due a mangiare la pizza.
-Sì. Ti porto anche al parco dove gioco con Claude.
-Posso portarlo fuori casa?
-Va bene. Non perdetelo mai di vista.
-Sì, signore.
-A stasera Minato. Fai il bravo.
 
Hinata e Minato passarono il pomeriggio fuori e rientrarono verso le sei.
-Papino sei tornato.
-Fatti abbracciare piccolo mio. Ti sei divertito?
-Tanto tanto. Hinata mi ha scattato due foto con un orso gigante. Però siamo rimasti poco al parco perché c’erano dei ragazzi che si prendevano a botte. Hinata mi ha portato via.
-Mi scusi se assistito a una scena del genere. Quei ragazzi sono arrivati al parco e si sono messi a fare a pugni.
-Non si preoccupi. Anche Claude mi ha detto che spesso ha visto dei ragazzi picchiarsi in quel parco.
-Papà medica Hinata.
-Perché?
-Ha la bua alla gamba. Due ragazzi ci sono venuti addosso e lei mi ha protetto per non farmi cadere. Ha la bua.
-Minato vai da Miss Bridget e vedi cosa c’è stasera per cena. Lei venga con me al piano di sopra.
Naruto trascinò Hinata nella sua stanza e afferrò una cassetta del pronto soccorso dal suo armadio.
-Si sieda sul mio letto.
-Non posso stare nella sua stanza.
-Non sia sciocca. Vi ho portata io qui. Si sieda e alzi il vestito.
-Cosa?
-Alzi il vestito o non vedo il graffio da medicare.
-Mi dia il disinfettante, faccio da sola.
-Ho promesso a mio figlio che l’avrei medicata quindi scopra la gamba ferita.
Hinata alzò il vestito e Naruto notò un graffio sulla gamba sinistra.
-Qui ancora esce del sangue. Mi dica se le faccio male.
Naruto poggiò l’ovatta sulla gamba della ragazza e lei divenne rossa.
-Siete sicura di stare bene? Siete molto rossa.
Hinata pensò che era normale essere rossa in quella situazione, non ci arrivava da solo.
-Non dovete essere rossa perché vi sto toccando la gamba. Non vi mangio mica.
-Mi leggete nel pensiero ora?
-No, ma dal vostro viso capisco che siete in imbarazzo per causa mia. Sono stato avventato nel chiedervi di alzare la gonna del vestito. Purtroppo spesso non rifletto prima di parlare.
-Papà hai curato Hinata?
-Non ho ancora finito piccolo mio.
-Papà bisogna dare un bacetto sulla ferita per fare passare la bua. Me lo ha detto ieri Hinata.
-Non serve Minato- disse Hinata.
-Non devo dartelo io ma papà. Il mio è troppo piccolo per farti guarire.
-Sei dolcissimo Minato ma non serve. Sto bene.
-No, no. Papà dalle un bacetto sulla bua.
-Hai ragione Minato. Le serve un bel bacio per guarire.
Naruto si chinò sulla gamba di Hinata e le diede un bacio sulla ferita. La ragazza si alzò di scatto e corse via per l’imbarazzo. Quel mascalzone si prendeva gioco di lei in modo evidente.
-Papà perché Hinata è scappata?
-A volte le ragazze fanno cose che non capisco neanche io.
In realtà, Naruto sapeva il motivo della fuga di Hinata.
-Questa ragazza è davvero interessante.
-Chi papà?
-Nessuno piccolo mio. Pensavo ad alta voce.
Hinata disse a Miss Bridget che non avrebbe mangiato e che restava nella sua stanza a leggere.
 
-Miss Bridget dove si trova Hinata?
-Nella sua stanza. Mi ha detto che non ha fame. Si scusa.
-Hinata ha ancora la bua.
-Non ti preoccupare Minato, domani la tua babysitter starà meglio.
-Se lo dici tu ci credo.
 
La mattina seguente Naruto non lavorava. Minato uscì a fare spese con Miss Bridget e Claude e Hinata restò sola in casa con il padrone.
-Avete qualche compito per me?
-Sì, fatemi vedere la ferita.
-No, vi volete di nuovo burlare di me.
-Io non voglio prendermi gioco di voi. Siete sotto la mia responsabilità visto che vi siete ferite per proteggere mio figlio.
-Non mi sono fatta nulla.
-Siete più cocciuta di qualsiasi donna che abbia mai conosciuto.
-Mentre voi siete ostinato oltre ogni limite.
-Come mai non mi siete ancora saltata addosso? Di solito le donne lo fanno quando scoprono che sono ricco.
-Ora mi offendete. Me ne vado nella mia camera.
-Voi restate qui con me- disse Naruto afferrando Hinata per un polso e avvicinandola a lui.
-C’è qualcosa in voi che mi attira.
-Lasciatemi tornare in camera. Non voglio perdere anche questo lavoro.
-Sono io il capo e non vi licenzierò perché mi fate compagnia. Siete sconvolta. Cosa vi è successo durante il vostro precedente lavoro?
-Niente.
-Guardatemi.
Hinata si girò verso Naruto e lo guardò nei suoi splendidi occhi azzurri. Ne rimase intrappolata. Stava finendo in quella rete azzurra e neanche se ne accorgeva.
-Cosa vi hanno fatto per mandarvi via dal lavoro?
-Lavoravo in una gelateria da due mesi. Un giorno il proprietario è venuto nel magazzino mentre prendevo delle coppette da uno scatolo e mi ha messo una mano sulla bocca e una sul fondoschiena. Mi sono ribellata e gli ho pestato un piede. Lui mi ha licenziata senza darmi l’ultimo stipendio. Quando sono andata a fare la denuncia mi hanno detto che senza prove non potevano fare niente.
-Che crudeltà. Qui nessuno ti farà del male. Stai tremando.
-Mi dispiace. Non mi piace ricordare quel giorno, ho avuto paura. Per fortuna sono riuscita a scappare. Non so nemmeno come ho fatto.
Naruto abbracciò forte Hinata e la ragazza si tranquillizzò.
-Sei al sicuro con me.
-Signore non dovrebbe stringermi così. Se entra qualcuno potrebbe pensare male.
-Dentro questa casa faccio quello che voglio. Se avrai ancora paura vieni da me. Ti stringerò per farti sentire al sicuro. A volte un abbraccio risolve tanti problemi.
-La mia mamma lo diceva sempre.
-Anche la mia.
Naruto si sedette sul divano e Hinata andò a preparare del tè.
-Grazie.
-Sono io quella che deve ringraziarvi. Avete fatto un gesto bellissimo per me. Ve ne sarò grata per sempre.
-Ih ih. Voi siete davvero buffa. Ho fatto così poco. Cosa fate se un ragazzo vi regala un bracciale o una collana?
-Non ne ho mai ricevuti.
-Scherzate?
-No, una volta un mio amico mi ha regalato dei biglietti per un concerto classico e una cornice. Un altro amico mi ha comprato una televisione. Nessun gioiello o fiori.
-Non hai un fidanzato?
-Sono single. L’ho anche scritto sul curriculum che le ho mandato.
-Non devo aver letto quella parte.
Naruto era molto contento che Hinata fosse libera. Avrebbe potuto fare le sue mosse liberamente. Quella ragazza lo attraeva e doveva riuscire a capirne il motivo. Doveva anche ammettere che era bellissima. Non capiva come una creatura del genere potesse essere ancora single.
 
 
 
Angolo autore:
Devo ringraziare tutti quelli che hanno letto il primo capitolo di questa storia. Siete proprio tantissimi. GRAZIE!
In più, ringrazio le cinque persone che hanno messo la mia storia fra le seguite e le due persone che l’hanno messa fra le preferite.
Infine, un grazie a chi ha recensito la storia. Sono stata contenta di ricevere una recensione tanto carina. Grazie anche per la correzione.
A presto!
 
   
 
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