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Autore: Glendora    03/12/2014    1 recensioni
Farla finita sembra davvero molto facile, soprattutto nella solitudine di una camera d'albergo a chilometri di distanza da casa. Questo, però, non sembra il destino di Ville Valo che, inaspettatamente, tra le mura di quello che sembra essere un vero e proprio girone dell'Inferno, troverà quello che ha sempre cercato, ciò che la fredda lametta di un rasoio appoggiato sulla pelle non è stata capace di dargli. Ma il fato ama giocare con le persone e Ville non è certo immune...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fermi, quasi senza respirare, Lily e Ville non osano interrompere l’incantesimo di quel magico momento che vorrebbero prolungare per l’eternità. In qualche modo, finalmente, in quell’abbraccio non si sento più soli: Lily è lì per Ville e Ville è lì per Lily, non servono parole, non servono gesti, basta solo quell’istante di pura perfezione a farli sentire bene, a farli sentire felici.

Amami Lily...
Non mi importa se sarà solo per questa notte: amami e libera la mia anima…
Fammi sentire vivo…

Con le braccia ancora strette attorno a Ville, Lily non osa muoversi: ha paura. Paura di se stessa, di quello che potrebbe fare se solo dovesse incrociare i meravigliosi occhi di Ville, paura di non potersi fermare, ma soprattutto paura di soffrire e farlo soffrire.

Le lacrime ormai si sono fermate, ma Lily aspetta in attesa di capire se sia giusto o meno chiedere a Ville di farle dimenticare tutto il suo tormento e la sua solitudine: lei si sente già appagata così, con quel semplice abbraccio, ma sente anche che il suo cuore e la sua anima vogliono di più, vogliono sentire di essere felici, perché non basta più solo una fugace sensazione di benessere.

Amami Ville…
Solo per questa notte o forse anche per le prossime mille: liberami dal mio dolore e dispiega le ali della mia anima…
Fammi volare…

“Ville io...” dice riprendendosi da quell’attimo di debolezza. Sciogliendosi dall’abbraccio e appoggiando la schiena alla poltrona, Lily guarda Ville negli occhi pur sapendo di rischiare di perdersi nel profondo di quel colore intenso ed ineguagliabile. “Non dovresti essere qui. Vieni, ti riporto in camera…”Alzandosi, Lily spegne lo stereo e prende il mazzo di chiavi che Ville ha rubato a Jasper quindi afferra la mano dell’uomo come per paura di perderlo e lo accompagna verso la sua stanza, decisa ad essere solo la dottoressa Venus, nulla di più e lo riconduce nella sua camera, imponendosi di chiudere quella porta tra loro per evitare di ingarbugliare una situazione già assurda di per sé.

Nel buio della stanzetta tutto sembra più facile, diverso, ma anche lontano e distante da quel clima di complicità che si è creato tra loro solo pochi istanti prima e Ville percepisce quel brusco cambiamento così come lo sente anche Lily.

Non può lasciarla andare, non vuole lasciarla andare. Troppo a lungo ha aspettato un momento del genere, un attimo di pace totale e sa che solo Lily è in grado di donargli quello che la sua anima agogna, quello che il suo cuore desidera.

Questa volta è lui a prendere in mano la situazione: stingendo delicatamente le dita attorno a quelle di Lily, la fa avvicinare a sé e trattenendola per un breve momento tra le sue braccia assapora il suo dolce profumo.

Lily è piccola, uno scricciolo, a malapena arriva al suo petto. Ville potrebbe tenerla nel palmo della sua mano se solo volesse, così minuta e delicata come una bambola di porcellana, fragile sì, ma anche ugualmente perfetta, come disegnata.

Chinandosi leggermente in avanti, Ville cerca le labbra di Lily che, alzandosi in punta di piedi, lo aiuta nella sua ricerca. Temeva di essere respinto, di innescare chissà quale reazione. Aveva paura di fare qualcosa di sbagliato, ma non c’è niente di sbagliato, non in quel dolce bacio che scioglie i dubbi, tutte le incertezze.

Aprendo le labbra per accogliere la lingua di Ville, Lily si lascia finalmente andare alla passione bruciante di quell’attimo di pura estasi e lascia che Ville le sbottoni la camicetta facendola cadere a terra. Al diavolo tutto quanto, la carriera, l’etica professionale, i giuramenti fatti. Al diavolo il suo voler mantenere le distanze da tutti. Per una volta, una sola volta nella vita, Lily vuole sapere cosa si prova ad essere felici ed è certa che Ville sia la sola persona capace di darle quello che cerca, non le importa se durerà solo quella notte: lo vogliono entrambi, per adesso può bastare.

Il tocco di Ville è delicato sulla sua pelle, le sue mani si muovono dolci sulla sua schiena provocandole un leggero brivido di piacere che si diffonde come fuoco in tutto il suo corpo, facendola sospirare.

Le mani di Lily sembrano non rispondere più ai comandi del suo cervello, si muovono da sole, desiderose della pelle di Ville e, quasi senza accorgersene, inizia a sfilargli la maglietta con un lento, languido gesto, lasciando che le labbra di lui si avventurino sui suoi seni, baciando la stoffa leggera del reggiseno, tanto trasparente da sembrare quasi inesistente.

“Dio mio…” sussurra, bloccandosi improvvisamente. Le sue mani si sono fermate sulla vita di Lily, le dita sembrano volerle sbottonare i pantaloni, ma Ville sa che non c’è ritorno: se glieli sfila, se solo dovesse prenderla in braccio per adagiarla sul lettino, non potrebbe più fermarsi e quel pensiero è tanto eccitante, quanto sconvolgente. Non conosce nemmeno la persona che si trova davanti, eppure la desidera come non ha mai desiderato un’altra donna. Qual è il suo potere? Dove si nasconde la sua magia?

“Va tutto bene” lo rassicura lei, chiudendo gli occhi per aderire appena un po’ di più al corpo di Ville, infreddolita e un po’ tremante per la vergogna e la paura.

Prendendo Lily per mano, Ville la conduce verso il letto: di certo mai e poi mai avrebbe pensato di fare l’amore in una stanza di un reparto psichiatrico, ma il suo cuore, la sua anima e tutti i suoi sensi gli dicono che quello sarà un momento unico ed indimenticabile, il momento per cui vale davvero la pena vivere. Quel momento tanto cercato, a lungo agognato, quello che credeva di non poter vivere, per la cui assenza era disposto perfino a morire.

Sdraiandosi, Lily appoggia la testa sul cuscino e aspetta che Ville le sbottoni i pantaloni facendoli scivolare piano sulle sue cosce, ormai frementi di desiderio e con un rapido gesto delle mani anche lei finisce quello che ha iniziato pochi attimi prima, lasciando Ville nudo e bellissimo sopra di lei.

“Sei bellissima.” Banale? Forse, ma dannatamente vero. Lily è davvero bellissima e lui non può trattenersi da quel commento. Non ha mai tenuto tra le mani qualcosa di tanto bello, si sente perfino un po’ a disagio nel trovarsi in quella situazione, ma quando lei lo invita gentilmente dentro di sé è come se tutto il resto svanisse, lasciando solo due cuori che battono impazziti al ritmo di qualcosa che non sanno se ha un nome.

È quasi come scrivere una canzone ed entrambi sanno bene che cosa vuol dire: bisogna assecondare la melodia, seguire i crescendo delle note, lasciarle correre sul pentagramma e aspettare che insieme siano in grado di creare quella magia che solo la musica è in grado di plasmare. Non hanno fretta, non vogliono averne. Questo è il loro momento, forse non ce ne sarà un altro altrettanto intenso, ugualmente perfetto ed entrambi lo vogliono assaporare fino alla fine, assecondando i movimenti l’uno dell’altra, i loro sospiri, tutti i respiri.

Abbandonandosi al piacere, lasciando alle spalle il passato ed il dolore, Ville e Lily sentono di appartenersi, di essere fatti l’uno per l’altra: non importa se la vita li ha fatti soffrire, né se il futuro si presenta ancora incerto davanti a loro, quello che conta è solo questo istante, unico, magico, perfetto, capace di unirli, di renderli completi.

Il respiro caldo di Ville accarezza la spalla di Lily che ancora lo tiene avvinto a sé, come se fosse la sua ancora, il suo appiglio capace di non farla affondare nel nero mare del dolore: non ricorda cosa stava facendo poco prima che Ville arrivasse nel suo studio, sa solo che in quel momento si sente libera, felice, in paradiso.

Ville aspetta ancora un attimo prima di abbandonare il ventre di Lily. Vuole sentirla ancora dentro il suo corpo, vuole assaporare fino in fondo quella pace e quell’estasi capace di fargli scordare le ferite del corpo e dell’anima

Baciandola sull’incavo del collo leggermente sudato, Ville sorride nel sentirsi finalmente in pace con il suo spirito, come se quegli attimi passati con Lily avessero rimesso a posto i pezzi di tutto il suo mondo interiore, come se l’avessero guarito dal male che lo divorava da dentro.

Stendendosi poi al suo fianco, si stringe a Lily per non cadere giù dal piccolo letto e lei lo accoglie nel suo caldo abbraccio passandogli la mano tra i capelli e posandogli la testa sul petto ascoltando il ritmo del suo cuore che si fa più regolare e calmo.

Stretti così, in quell’abbraccio lungo un sogno, i due si addormentano dimentichi di tutto il resto, del mondo, del dolore, delle lacrime, totalmente appagati di quel momento perfetto che ha fatto toccare ad entrambi le porte del cielo.

   
 
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