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Autore: YukiWhite97    10/12/2014    2 recensioni
Lady Helena è la figlia adottiva del conte Ciel e facendo parte della famiglia Phantomhive arriva il giorno in cui anche lei deve mettersi al servizio di Sua Maestà. Ma cosa succede quando una ragazzina cresciuta nella "bambagia" si ritrova ad affrontare un nemico sconosciuto (o forse non troppo) che vuole ucciderla a tutti i costi? Helena si ritroverà cosi ad affrontare una lotta assieme ai suoi stravaganti amici e soprattutto farà finalmente chiarezza sul suo passato non proprio chiaro...
Genere: Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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- Questa storia fa parte della serie 'Lady Helena - The chronicles'
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Quella punta affilata non trafisse il suo cuore: qualcosa, o per meglio dire qualcuno, lo protesse, mettendosi in mezzo e subendo al posto suo quel colpo fatale.
Il suo fedele maggiordomo lo aveva protetto e la sbarra lo aveva colpito alla schiena, trafiggendolo. Avrebbe potuto evitare tutto ciò e avrebbe potuto salvare entrambi, invece no, si era fatto uccidere al posto suo.
E perchè mai un demone avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Non gli interessava forse solo la sua anima? Ma una volta morto Micheal il contratto sarebbe stato nullo. Harry era rimasto immobile, tutto ciò era successo in una frazione di secondo, e cosi come lui anche Nelly stessa era rimasta senza parole di fronte a quella situazione strana, forse insensata.
"M... Micheal - balbettò il biondo ancora con lo sguardo attonito - P- perchè l'hai f - fatto?"
"Il mio compito è proteggervi padrone" - mugugnò l'altro.
"Ma... Avresti potuto benissimo evitare di farti uccidere..."
"E' giusto cosi, credetemi... E' giusto che anche io paghi per le cose che vi ho tenuto nascosto". In quel momento anche Ciel e Sebastian raggiunsero i tre.
"Cosa? - fece Nelly rivolta ai due - Voi due siete qui? E lo avete lasciato andare? Ma cosa...?"
"Aspetta, Nelly - la zittì Ciel - sta a sentire anche tu quello che ha da dire".
"Io non sono quello che pensi, Harry - disse Micheal - C'è qualcosa che ti ho nascosto per tutto questo tempo"
"Cosa...?" -  chiese spalancando gli occhi.
"Si... E' iniziato tutto quella volta..." 
**Harry si era perso. Non sapeva esattamente dove si trovasse, tutto intorno era buio, non c'era niente... Era... Il nulla.
Era scappato dal nulla per finire nel nulla. Si accasciò a terra e iniziò a piangere. Voleva vivere, voleva una famiglia, voleva qualcuno accanto ma... Non aveva nessuno.. Era semplicemente solo.....
Improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione:  forse non era del tutto solo solo in quel nulla. Una figura vestita da maggiordomo stava li di fronte a lui. Per nulla impaurito si tirò su e lo osservò, per poi avvicinarsi poco dopo.
"Non sparire - mormorò - qui non c'è nessuno, sono solo".
"E' normale che sia cosi - rispose la figura - questo  luogo è il nulla. Non ti chiedo come tu sia arrivato fin qui, perchè lo so già..."
"Come fai a saperlo?" - chiese curioso.
"Perchè io sono.... - si fermò un attimo, come se stesse per dire qualcosa che era meglio non dire - sono un demone".
"Un demone... Proprio come me ... Cioè...più o meno".  Il biondo alzò lo sguardo e si rispecchiò negli occhi color oro del maggiordomo. Sorrise, quegli occhi gli trasmettevano sicurezza e anche uno strano calore.
"Io mi chiamo..."
"So già il tuo nome, Harry. E so anche cosa sei e quali sono le tue intenzioni".
"Davvero?"
"Si. Sai, il bello di noi demoni è che puoi stringere un patto con noi. Tu dai qualcosa a me e io do qualcosa a te. Semplice".
"Qualcosa.... Mmmh... Si credo di sapere cosa voglio da te, penso che mi sarai utile" - sorrise. Il maggiordomo lo osservò ancora, perdendosi in quegli occhi azzurro cielo.
"Hey, tutt'apposto?" - chiese il biondo vedendolo attonito.
"Si. D'accordo. Io darò qualcosa a te e in cambio tu darai a me la tua anima".
"Affare fatto ...Oh, ora che ci penso... Quale'è il tuo nome?"
"Non importa - sorrise - dammi tu un nome".
"D'accordo - sorrise - allora ti chiamerai Micheal, ho deciso. E adesso andiamo via di qui".
"Yes, your highness" - fece inchinandosi.
"Cosa vuol dire? Mi pare di avere già sentito questa frase".
"Non è nulla,è solo una frase qualsiasi..." **
 
"Non capisco - fece Harry - Cosa è che mi hai tenuto nascosto? "
"Il mio nome..."
"Il tuo nome?"
"Si.... Io ho un nome... ed è Claude...".  A quel punto Harry sussultò. Quel nome.... Quel nome...
"Claude?  - mormorò mentre le lacrime iniziavano a inumidirgli gli occhi -  come mio..."
"Non "come". Io sono"- rispose semplicemente. Il biondo lo guardò. "NO, NON E' VERO! - urlò - MI STAI PRENDENDO IN GIRO, I MIEI GENITORI SONO MORTI!"
"Allora è meglio che ti racconti tutto dall'inizio, ci sono alcune cose che non sai: quando ero in vita ero davvero un demone, e avevo stretto un contratto con Alois Trancy, il ragno della regina, acerrimo nemico di Ciel Phantomhive. Quello che provavamo l'uno per l'altro però, era molto più di un semplice rapporto demone - padrone. Noi ci amavamo.
E poi un giorno... Ho capito che Alois aspettava un bambino. Ne avvertivo la presenza. E quel bambino eri tu...."
"Io...?" - mormorò.
"Si, tu - Comunque sia, presto il mio amore fu sostituito dalla voglia di poter avere l'anima del conte Ciel.
Feci anche una cosa di cui ancora oggi mi pento: presi l'anima di Alois. Non che non m'importasse più nulla, ma pensavo che sarebbe stato solo un modo per non farlo soffrire, non sarebbe sopravvisuto ugualmente dandoti alla luce.
E poi è toccato a me. Sebastian mi ha ucciso, è vero. Ma come vedi, il responsabile della tua sofferenza sono io. Io ho ucciso Alois e ho ucciso te".
Quando poi quella volta ti ho incontrato nell'aldilà, Beh... Avrei voluto dirti chi ero veramente, ma come avrei potuto? Cosi decisi di offrirmi come tuo maggiordomo e mi rincarnai in questo corpo. Era l'unico modo per starti accanto. Questo significa che.... La piccola lady e la sua famiglia non c'entrano nulla con tutto questo".
Harry chinò lo sguardo, mentre le lacrime gli percorrevano le guance e cadevano dritte sul pavimento. Era incredulo, semplicemente incredulo perché per tutto quel tempo aveva vissuto nelle bugie. Iniziò a piangere in modo sommesso, nonostante tutto ciò fosse impossibile da credere, sentiva che era la verità e quella era nel contempo la sensazione più bella e più dolorosa del mondo.
"Allora... Tutto quello che ho fatto... Tutte le vite di cui ho approfittato..."
"E' mia la colpa. E' me che devi odiare".
A quelle parole il biondo passò dal piangere in modo sommesso ad un pianto quasi isterico, come a volersi liberare di un peso che lo faceva soffrire  da tempo. Nelly lo guardò rendendosi conto che la storia che aveva appena udito aveva dell'incredibile, e per la prima volta si commosse nel vedere il suo acerrimo nemico soffrire. Capì che forse Harry non era davvero cosi malvagio come anche lui stesso cercava di convincersi, si sentiva semplicemente solo e abbandonato, e molto spesso la solitudine porta a diventare ciò che non si è".
"Questo significa che... Io non stato solo per tutto questo tempo?" - chiese.
"No, tu non sei mai solo Harry" - fece Claude stringendolo a se e dandogli un bacio sulla fronte. Il biondo godé del calore dio quell' abbraccio, un calore che fin ora gli era stato negato, sconosciuto, per poi ricambiare volentieri. Per la prima volta il suo cuore sussultà di gioia, era veramente felice e soprattutto in quel momento nel suo cuore non c'era spazio per sentimenti come l'odio. "Dovrei odiarti - fece poi sorridendo - eppure non ci riesco".
"Sono contento che sia cosi. Ho fatto la cosa più stupida del mondo quel maledetto giorno -  disse afferrando dolcemente il viso del biondo tra le mani - quando ti ho visto  non ho potuto non notare i tuoi occhi, cosi simili ai suoi... Anzi no... Tu sei identico ad Alois, davvero identico..."
"Non dirlo.." - fece soffocando un gemito, commuovendosi a quelle parole.
"E' un vero peccato che tu non sia nato - sorrise stringendolo ancora di più - saresti stato un mezzosangue tosto..."
"Già, forse..." - rispose.
"Adesso è giunto per me il momento di andare - sorrise ancora Claude ormai allo stremo delle forze  - non devi preoccuparti per me, la morte è una cosa che ho già vissuto".
"Devi proprio andare...?"
"Si, Harry. Non faccio parte di questo mondo e neanche tu" - rispose mentre il suo corpo stava già iniziando a scomparire.
"Ma..." - provò a fermarlo.
"Ti voglio bene, Harry"- sussurrò poco prima di sparire del tutto, lasciando addosso ad Harry un senso di tristezza ma anche di felicità.
Ciel si avvicinò a lui. "Spero che tu abbia imparato la lezione. Non bisogna togliere o rovinare la vita ad altri solo per vendette e per rabbia".
"Si - fece abbassando lo sguardo - e soprattutto  ho capito che non dovrei prendermela con chi non c'entra nulla. Helena - disse poi rivolgendosi alla lady - Non ti chiederò perdono, perché non lo merito, ti chiedo solo di rispedirmi nel Kuredoru"
"Pensavo non volessi tornarci".
"Si, è vero. Ma forse sarà meno buio adesso che ho visto un po di luce"- sorrise.
 Helena si avvicinò a lui  afferrando la sbarra di ferro ancora sporca di sangue.
"Uccidimi".
"Smettila di usare quella parola. Non ti sto uccidendo, tu neanche esisti"
"Hai ragione. Allora rispediscimi da dove sono venuto. E ti chiedo scusa"
"Pensavo fosse inutile chiedermi perdono"
"Già. Ma voglio farlo. Ti chiedo perdono per tutto".
"Avrai modo di espiare le tue colpe, Harry, adesso va" - disse fredda, cercando di non mostrarsi provata.
"Sai, comincio a pensare che se fossi esistito magari saremmo davvero diventati amici".
"Chi lo sa?" - sorrise la lady.
"Forse un giorno ci rincontreremo da qualche parte".
"Si forse ci riconteremo. Fai un buon viaggio, Harry" - sorrise. Prese la lancia  e la conficcò dritto al cuore del biondo con un colpo secco. Lui si accasciò a terra e spirò subito dopo. Era "morto" ma aveva un aria molto serena in viso. Lei lo guardò: forse davvero un giorno si sarebbero rincontrati
"E' finita adesso, Nelly" - sospirò Ciel
"No. non è finita ,è solo l'inizio" - disse sorridendo. Sebastian si avvicinò a lei. "Siete stata davvero coraggiosa, my lady, siete un demone  a cui non è facile tenere testa"
"Sebastian, non c'è bisogno che tieni le distante - rispose prendendolo per mano - tu sei mio padre non il mio maggiordomo"
"Avete ragione, anzi hai ragione" - rispose commosso.
"Pensi che adesso sarà più felice?" - chiese a Ciel indicando il corpo senza vita di Harry.
"Penso di si - rispose - la solitudine ti fa diventare quello che non sei e adesso che ha conosciuto il calore di una persona che gli vuole bene, forse sarà in grado di vivere serenamente anche nel Kuredoru".
"Già. Adesso tocca anche a me vivere serenamente, con le persone a cui voglio bene accanto" - disse infine la lady prendendoli entrambi per mano.
 
Qualche mese dopo......
 
Nelly si sistemò i capelli davanti lo specchio e indossò una coroncina di rose blu dopo essersi pettinata . Fortunatamente i suoi occhi erano ritornati al colore originale almeno per il momento, cosi gli altri avrebbero evitato di fare domande. Qualcunò bussò.
"Nelly, è arrivato lord Marvin, ti aspetta in giardino" - disse Sebastian.
"Si, Seby, scendo subito" - sorrise. Prima di uscire però, due figure sedute sul cornicione della  finestra catturò la sua attenzione.
"Hey Nelly!"- la salutò qualcuno.
"Ciao ragazzi, allora siete venuti davvero!"- salutò entusiasta.
"Certo, era ora che stessimo un pò insieme in un occasione normale!".
 
Scesero in giardino, dove il biondo lord li aspettava.
"Scusate se vi ho fatto attendere lord Marvin - disse la lady facendo un piccolo inchino - loro sono due miei cari amici, Destiny e Antony Spears".
"E' un piacere fare la vostra conoscenza" - salutò.  In quel momento la rossa gli si catapultò addosso. "Come sono adorabili i tuoi riccioli biondi, sembri proprio un bambolotto!" - disse pizzicandogli le guance.
"Oh,ti ringrazio!" - rispose arrossendo cercando però di mantenere le distanze.
"Nelly..." - sussurrò ad un tratto il moro.
"Si, Antony?"
"Nulla è che.. Sai... Volevo chiederti scusa per quello che ho detto prima... Non è  vero che tutti i demoni sono buoni solo per mangiare anime... O almeno non tu!"
"Oh, non preoccuparti Antony, è acqua passata"- rispose.
"Si... Tu sei il demone più in gamba che abbia mai conosciuto..."
"Grazie, mi fa piacere che pensi questo"- rispose lusingata.
"E anche la più carina..."
"Eh, cosa?!" - chiese spalancando gli occhi.
"No, nulla, nulla - sbottò arrossendo completamente - piuttosto vado a recuperare mia sorella prima che faccia prendere un infarto al tuo amico".
 
Ciel e Sebastian nel frattempo li guardavano da lontano.
"Oh beh,  cresce in fretta - dichiarò Ciel - ormai non è più una bambina indifesa e fragile".
"Direi di no, questa esperienza l'ha aiutata molto a crescere" - rispose Sebastian - e poi in lei c'è un po di me... e un po di voi... Insomma... E' la nostra perfetta unione... Non trovate?"
"Si... Lo trovo anch'io" - sorrise arrossendo. Videro la lady allontanarsi, ma ad un trattò si voltò correndo verso di loro. Quando li ebbe raggiunti, li cinse entrambi in un abbraccio. "Ho dimenticato di dirvi una cosa: Vi voglio bene!"
"Ti vogliamo bene anche noi, Nelly - sorrise Ciel accarezzandole la testa - adesso va a giocare"
"Oh,Nelly, aspetta un attimo - la fermò Sebastian - Emh, ascolta ,di al tuo amico Antony che se prova ad avvicinarsi troppo a te, io lo saprò, e a quel punto dovrà vedersela con me"
"Oh, d'accordo!" - sorrise, non capendo in realtà cosa volesse realmente dire.
"Vedo che ti sei abituato in fretta al tuo ruolo" - disse Ciel.
"Voglio recuperare tutto il tempo perso - fece afferrandolo per mano - con lei e anche con te"
"Anche io Sebastian. Ma abbiamo una vita, il per sempre. Perchè staremo tutti e tre insieme per sempre, vero?"
"Yes my lord"
"Ti amo" - disse il conte posandogli un bacio sulle labbra.
"Vi amo anch'io" - rispose il maggiordomo ricambiando il bacio. Si sorrisero e posarono poi lo sguardo verso l'orizzonte, guardando il tramonto in vista di nuovo domani che  ormai non faceva più paura.
 
Angolo dell'autrice
Bene, siamo alla fine. Cosa ve ne pare? Troppo sdolcinata? Io personalmente la adoro :')
Mi sento abbastanza depressa ogni volta che finisco una FF, in particolar modo per questa a cui sono molto legata T.T
Stavo infatti pensando di scrivere più avanti un sequel e/o altre storie collegate a questa, magari dando spazio anche agli altri personaggi. Che ve ne pare come idea?
Sono davvero contenta di averla finita e spero vi sia piaciuta ^^
Adesso vado a deprimermi t.t....
 
   
 
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