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Autore: Lara_Grumpy03    20/12/2014    1 recensioni
Storia AU tutta nuova sulle Nostre Calzona. Decisamente comico/romantica. Almeno nella nostra fantasia diciamo basta al tanto odiato drama and thrills.
Divertitevi e se vorrete commentate ^^
[...] "...La scena che vide le fece sobbalzare il cuore.
Arizona. Mezza nuda. Con solo degli slip e un reggiseno bianco addosso. Nel bel mezzo del suo salotto..."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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CAPITOLO 12
 
 
Si risvegliarono insieme quella mattina.
Per la prima volta.
Avevano passato tutta la notte sveglie, a fare l’amore e a coccolarsi. Lo volevano entrambe da tanto.
Adesso però cosa ne sarebbe stato di loro?
Le domande erano tante nelle loro teste.
Arizona persa nei suoi pensieri si voltò su un fianco verso la mora, si guardarono per un tempo che sembrò infinito.
Potevano soltanto sorridersi in quel momento.
Erano state bene insieme e adesso ci sarebbe stato spazio per parlare del loro futuro.
La bionda abbracciò Callie andando ad incastrare il suo mento nell’incavo del suo collo ed intrecciò le gambe con le sue.
Doveva ammetterlo, si sentiva al sicuro con lei; per la prima volta nella sua vita non sentiva il bisogno di fuggire.
Annusò la sua pelle ispirando forte tra i capelli della latina, amava il suo odore. L’aveva sempre amato.

Cosa c’è?” disse Callie sorridendo tra sé, non le sembrava vero di avere Arizona li con lei … era incredula e contenta  come un bimbo in un negozio di caramelle. Forse non si era mai sentita così.

Niente … sono felice” esclamò la bionda arrossendo e abbassando lo sguardo.

La mora l’abbracciò ancora più stretta a sé, voleva starle più appiccicata possibile; poi si sporse per baciarla piano e dolcemente sulle labbra.
Anche io lo sono … anche io” concluse poi la latina sospirando beata, poi continuò sottovoce “ sai l’altra sera quando te ne sei andata … non pensavo di reagire così … ho avuto brutte esperienze però … non scappare anche tu, viviamoci senza pensieri. Viviamo il momento, non chiedo altro”.

Le sue parole colpirono la bionda che inizialmente rimase spiazzata in silenzio dalla sincerità della donna.
Non poté fare a meno di guardarla in quegli occhi scuri “ Calliope, non vado da nessuna parte … anche io voglio viverti, perché tutto questo è unico e sto provando con tutta me stessa, ci sto provando a non scappare e a lottare con le mie paure. Insieme a te”.

Subito dopo si baciarono teneramente e Callie accarezzò il viso della pediatra nel modo più dolce possibile, cercando di trasmetterle tutta la sincerità che aveva e che provava per il loro sentimento.
Decisero di restare li, in quella posizione in cui sarebbero volute restare per tutta la loro vita; lasciarono a più tardi i loro impegni. Adesso volevano soltanto restare li  per assaporare ogni secondo insieme e per accarezzarsi ogni millimetro l’una dell’altra.
 
°°°°°

Un’ora dopo erano ancora nel letto, non riuscivano a staccarsi e avevano fatto di nuovo l’amore … era stato fantastico, anche meglio della prima volta però adesso avrebbero dovuto proprio alzarsi.

“Accidenti devo andare a lavoro, tra mezzora ho il giro di visite” sospirò la mora guardando la sua sveglia sul comodino.

Già devo andare anche io” aggiunse Arizona stiracchiandosi e tirandosi su a sedere sul letto.

Callie amava vederla nuda, finalmente tra le sue braccia; non riusciva a staccarle gli occhi di dosso “mio dio, sei bellissima … peccato che non possiamo fare un’altra sessione …” disse guardandola maliziosamente tenendo un sopraciglio alzato.

Arizona rise e sorrise in un modo altrettanto malizioso “ peccato si … però se vorrai più tardi … possiamo fare un altro round”, affermò sporgendosi verso la latina per baciarla con passione, “e sei bellissima anche tu” aggiunse poi sorridendole mentre si dirigeva in bagno.
 
°°°°°
 
 
Buongiorno, come si sente oggi?” chiese la latina al suo paziente, era rientrata a lavoro per il suo giro di visite dopo una notte stupenda passata con Arizona, anche lei era in ospedale e Callie non aveva smesso di pensarla nemmeno per un secondo.

Mi sento meglio dopo l’intervento dottoressa, quando potrò tornare a casa?”

Beh signor Warren penso che tra un paio di giorni potrà essere dimesso” disse con un sorriso rassicurante e poi uscì dalla stanza controllando la cartella clinica del prossimo paziente che doveva visitare.

Nel corridoio si scontrò con Mark, il quale per farsi perdonare dall’infelice uscita di qualche giorno prima, le stava portando un mega caffè doppio amaro.
Torres eccoti qua” disse porgendole il caffè e facendo uno dei suoi sorrisi migliori.

Grazie … ne avevo bisogno. Però sono arrabbiata con te”  rispose brusca la mora, non aveva molta voglia di parlare con lui.

Dai è un segno di pace, faccio il tifo per te e pattini a rotelle” concluse poi sorridendo alla latina.

Mm ok … “ aggiunse Callie per poi tuffarsi subito a bere il suo bicchierone di caffeina “ ahh Dio se ci voleva!” concluse poi soddisfatta.

“Allora, novità con la Robbins?” 

La mora non stava nella pelle per raccontare all amico gli ultimi eventi “ io e Arizona, siamo a un buon punto … però devo parlarci, ho bisogno di chiarire chi siamo e dove andiamo. Sono esausta, ho bisogno di dormire …

Non so cosa sia successo ma hai decisamente bisogno di riposare … appena hai finito qui dormi un’oretta magari” concluse l’uomo dandole una piccola pacca sulla spalla che per poco non le faceva cadere il bicchiere con il suo prezioso liquido nero dalle mani.

C-certo” disse la mora cercando di mantenere salda la presa. “ andrò appena avrò fatto, tranquillo

Ottimo! Ora vado, ho un intervento tra mezz’ora, a dopo Torres!”  disse andandosene diretto nell’ascensore.
 
°°°°°
 
Aveva finalmente finito il giro di visite dei suoi pazienti, decise quindi di riposarsi un po’ nella stanzetta dei medici; c’era un divano e sarebbe andato benissimo per un riposino veloce.
Entrando vide però che c’era già qualcuno che aveva anticipato la sua idea, riconobbe subito una chioma bionda.
Arizona?” chiese sporgendosi.

La pediatra dormiva della grossa sul divanetto, anche lei era esausta dalla notte insonne; avevano messo tutte le loro energie nella loro passione. Sentendosi chiamare si svegliò piano “Calliope … ciao, che ci fai qui?” chiese ancora mezza addormentata accennando un sorriso.

Pare che tu mi abbia letto nel pensiero”  disse alla donna accarezzandole piano i capelli, si scambiarono un tenero bacio sulle labbra “ da quanto sei qui?”

La bionda si stropicciò gli occhi “ mm … un’ora circa … ti lascio il posto, devo andare da Karev, mi deve aggiornare sulle condizioni di un piccolo umano”.

ehi ehi dove credi di andare?” disse la latina sorridendole e abbracciandola “stai un po’ qui con me, vorrei parlarti”.
 
Parlare magari dopo, adesso potremo finire la sessione di stamattina se ti va …” disse piano la pediatra per poi baciarla e perdersi tra le sue braccia.
 
°°°
 
 
Si trovarono direttamente a casa la sera, la giornata era stata lunga ed impegnativa per entrambe, non avevano avuto il tempo per parlare dopo il loro incontro fugace del pomeriggio.
Arizona era rientrata a casa da poco, aspettava la mora, le era mancata tantissimo nelle ore successive che non si erano viste; e poi anche lei sapeva che dovevano parlarsi, non potevano di certo continuare a vedersi così, le sarebbe piaciuto poterlo fare ma Callie non se lo meritava. Si meritava una persona che potesse dirle ciò che pensava, e quindi per lei avrebbe fatto questo passo in più.
La latina arrivò ed entrò nell’appartamento con passo lento e stanco, era distrutta , aveva avuto delle emergenze al pronto soccorso e come se non bastasse alla fine oggi non aveva dormito; voleva solo buttarsi tra le coperte e dormire come se non ci fosse un domani.

Non si accorse inizialmente della presenza della bionda, la quale iniziò a parlare senza prender fiato “ mi ero preparata tutto un discorso da farti sai, però ora non ricordo neanche una parola” disse sorridendole.

Possiamo parlarne domani per favore? Sono esausta” le chiese gentilmente la latina.

No io ecco, no non posso aspettare, è importante e penso che tu ti meriti una che dialoga. Non lo faccio di solito, però tu sei Tu.”  Iniziò a torturarsi le mani e a girellare per la stanza “quindi per quanto mi piaccia e mi sia piaciuto ciò che è successo, devo provare ad andare contro me stessa e devo provarci perché per quanto sia difficile per me, so per certo che tu sei importante e che sto bene con te. Sempre, qualunque cosa facciamo”.

Ariz …” Provò ad intromettersi la mora, vedeva la bionda a disagio e in difficoltà,  e poi non ci stava capendo niente nelle sue frasi sconnesse.

Penso di amarti.” Finì di botto di parlare e si fermò in mezzo alla stanza guardandola dritta negli occhi.
 
 
 
  
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