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Autore: Vavi_14    23/12/2014    1 recensioni
A pochi mesi dalla morte dei loro genitori, Itachi e Sasuke si ritrovano improvvisamente soli, obbligati a coniugare gli studi con la gestione di un'Azienda prestigiosa che il maggiore ha ereditato in quanto primogenito della famiglia Uchiha. In questa situazione già ostile accadrà un fatto imprevisto che sconvolgerà per sempre le vite dei due fratelli. Starà a loro decidere se arrendersi alla crudeltà del fato, oppure continuare a lottare assieme per riemergere dal baratro che minaccia di inghiottirli per sempre.
***
Ho deciso di provare a pubblicare una long alla quale sono molto affezionata, perciò spero tanto di riuscire a far appassionare anche voi.
La storia contiene più di un nuovo personaggio e l'OOC è solo per sicurezza, io ho fatto del mio meglio! :)
[Prologo modificato]
Buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2
L'inizio










Restò per qualche minuto ad osservare quel “59” digitale che lampeggiava sulla radiosveglia. Erano ormai diversi mesi, dal giorno dell'incidente, che si svegliava sempre molto tempo prima che quella suonasse. Anzi, a dire la verità, poteva ritenersi fortunato se riusciva ad addormentarsi per qualche ora, giusto il necessario per non rischiare di presentarsi in classe con due occhiaie che rasentavano il pavimento. Quel giorno, quindi, era iniziato meglio del previsto, visto che il suo sonno si era protratto fino alle quattro del mattino, quando poi, come spesso gli succedeva, era stato svegliato da un terribile incubo. Si trattava sempre di quel baratro buio, profondo, freddo come il ghiaccio, che gli faceva accapponare la pelle e sudare freddo al solo pensiero. Non aveva confidato a nessuno di questi sogni notturni, nemmeno a suo fratello, pensando che non fosse il caso di turbarlo inutilmente con problemi che lui stesso riteneva infantili o comunque di poca importanza.
Guardò l'orologio scoccare le sei e, dopo aver interrotto bruscamente il suono incessante della sveglia, si alzò a sedere sul bordo del futon. Sentì i passi di suo fratello al piano di sotto assieme ad un rumore indefinito di stoviglie ed immaginò che stesse preparando la colazione. Da quando erano rimasti soli, Itachi aveva preso l'abitudine di alzarsi all'alba, cucinare qualcosa da mangiare a suo fratello e poi uscire per andare all'Università. Lo trovava lì, ogni mattina, con quel sorriso debole stampato sul volto. Non era ancora riuscito a capire se si trattasse di un sorriso di circostanza o meno, ma era sicuro di poter leggere nei suoi occhi lo stesso dolore che ormai da tempo animava anche il suo cuore. E lui, da sempre poco incline a mostrare le sue emozioni, proprio non riusciva a ricambiarlo, quel sorriso. Lo ringraziava per la colazione, mangiava svogliatamente qualcosa per non morire di fame ed usciva. Sapeva bene che quell'atteggiamento distaccato non faceva altro che alimentare la sofferenza di suo fratello, ma d'altronde era l'unico mezzo che aveva a disposizione per difendersi dal passato, da quei ricordi che a volte gli piombavano addosso come cannonate e che gli toglievano anche la forza di respirare. E in quei momenti, quando sembrava mancargli la terra sotto i piedi, quando sembrava che non potesse andare peggio di così, aveva voglia di urlare, di mandare all'aria qualunque cosa gli capitasse sotto mano, di disfarsi di quella maledetta casa e di tutti i ricordi che conteneva. Spesso pensava, in preda ad emozioni contrastanti, che anche la vicinanza con suo fratello contribuiva a farlo stare peggio e che forse un distaccamento graduale da lui lo avrebbe aiutato a superare quel momento. Ma poi, quando stava solo a casa, quando sentiva che la malinconia gli attanagliava il petto e la solitudine prendeva il sopravvento, allora non poteva far altro che aggrapparsi a lui, a l'unica certezza che gli rimaneva in quella vita ormai priva di senso.

“Oggi non vai in Azienda?” chiese ad Itachi, mentre lo aiutava a ripulire il tavolo.
Il fratello scosse la testa. “Shisui mi ha detto che sarebbe passato lui.”

Dopo la morte dei genitori, l'Azienda di famiglia era passata direttamente nelle mani di Itachi in quanto primogenito del Clan Uchiha. Totalmente impreparato al repentino cambio di proprietà, Itachi aveva tentato di prenderne in mano le redini, cercando di far fronte all'inevitabile caduta dei profitti che aveva seguito la scomparsa di suo padre Fugaku. Suo cugino Shisui, decisamente più pratico, si era offerto di aiutarlo nella gestione, preferendo di gran lunga dedicarsi agli affari piuttosto che restare tutto il giorno seduto ad ascoltare le lezioni. Così Itachi aveva potuto riprendere a frequentare Medicina, consapevole però che forse non sarebbe mai riuscito a terminare gli studi ed a realizzare quel sogno che rincorreva dai tempi del liceo. L'Azienda Uchiha, affiliata con un'importante impresa di Computer, aveva contribuito ad arricchire tutta la famiglia, garantendo ai due figli una vita agiata e priva di sforzi. Tuttavia, nessuno dei due aveva avuto voglia di adagiarsi sugli allori ed entrambi avevano preferito continuare a studiare per poter esercitare una professione che li soddisfacesse da tutti i punti di vista. In caso di necessità avrebbero avuto un posto sicuro in Azienda, ma né Itachi né Sasuke sembravano voler approfittare di questa piccola facilitazione.

Il minore andò al piano di sopra a recuperare il suo zaino e lanciò uno sguardo sfuggente ad Itachi.
“Ci vediamo stasera” gli disse, con un piede già fuori dalla soglia di casa.
“A stasera” rispose Itachi, quando ormai l'altro si era già chiuso la porta alle spalle.






****

Salve a tutti!
Una piccola nota per anticiparvi che i primi capitoli saranno perlopiù introduttivi e volti ad illustrare la situazione generale in cui si svolgeranno gli avvenimenti principali. Spero possiate apprezzare!

Ps. Inserita una piccola fanart. L'ho salvata molto tempo fa e purtroppo non ricordo l'artista. Se qualcuno lo conosce, mi illumini per favore. :)


Vavi


  
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