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Autore: Seekerofdreams_    28/12/2014    14 recensioni
L'amore arriva all'improvviso, quando meno te l'aspetti e questo Liam lo sa bene.
Un viaggio attraverso la quotidianità di uno dei componenti della boyband più famosa del mondo.
E se fosse uno di loro ad innamorarsi di una fan?
Una storia romantica, a tratti emozionante, a tratti drammatica che smuoverà la vostra parte più intima.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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.Chapter I.




Non significa niente amare tanto o amare poco. Si può solo amare o non amare.
È una vita che ti aspetto -Fabio Volo


 

 

Conosco quella ragazza da meno di ventiquattro ore e già non riesco a togliermela dalla testa. Non ho mai creduto ai colpi di fulmine, li trovo stupidi e insensati, eppure non riesco a dare un altro nome a questa voglia di rivederla se non infatuazione.

Louis mi prende sempre in giro, dice che non so vivere quello che la vita mi pone davanti, dice che sono troppo preso dal fare sempre la cosa giusta e forse, non ha tutti i torti.

Mi butto sul letto, nella stanza dell'albergo in cui alloggiamo a Dublino e chiudo gli occhi per qualche secondo, torno con la mente a ieri sera, dentro quel bar sperduto, che solo Niall poteva conoscere.

Ci capita spesso di incontrare le nostre fan quando siamo in giro, alcune di loro ci rimangono più impresse di altre ma non mi era mai successo di stare a pensare costantemente ad una di loro.

Cerco di delineare nella mia mente i contorni del viso di Elisabeth, questo è il nome della ragazza e mi do dello stupido da solo per non riuscire a ricordare la forma delle sue labbra.

La porta della stanza si apre e i ragazzi entrano insieme ridendo, alzo lo sguardo su di loro, accenno un saluto e affondo la testa nel cuscino.

 – Ehi Lee, tutto ok? Dai che stasera si replica – dice Niall allegro venendo ad abbracciarmi.

Mi volto e stringo le braccia attorno al suo esile corpo e affondo la testa nel suo collo. Lui mi scompiglia i capelli e – E' da ieri sera che sei strano – dice e io non rispondo.

Sono fatto così, tendo a tenermi dentro i miei pensieri, le mie preoccupazioni e tutto quello che mi succede e non posso uscirmene con un “Tranquillo Niall, sto solo pensando ad una nostra fan che abbiamo incontrato ieri sera di cui so solo il nome”, mi prenderebbe per pazzo... e farebbe bene in realtà, così nego con la testa e – Sono solo un po' stanco – dico.

Lui sembra crederci, o fa finta e inizia a parlare dello spettacolo di questa sera, la seconda tappa al Croke Park, per lui ha un significato enorme e noi ragazzi abbiamo tutti una speciale attenzione per Niall così accantono per un po' i miei pensieri e mi faccio travolgere dalla sua felicità.

Parliamo del concerto di ieri sera, ridiamo sulla caduta in grande stile che ho fatto, proviamo qualche canzone per tenere le voci calde e poi continuiamo a ridere.

Mi rilasso e sembra che la mia testa si sia finalmente liberata quando – Ah, avete presente le ragazze nel bar ieri sera? Nella tasca dei jeans ho trovato questo foglio con gli account twitter – dice Harry poggiando un foglietto stropicciato sul materasso.

Il mio cervello registra l'informazione immediatamente e mi stendo ad afferrarlo – Lo prendo io, tanto lo sappiamo che sono io quello che segue fan – dico infilandolo in tasca.

Tutti annuiscono, in fondo ho usato una scusa plausibile, quel biglietto brucia nella tasca destra dei jeans, potrebbe esserci anche il suo contatto.

Mi alzo con la scusa di andare in bagno e mi siedo al centro del tappeto bianco e morbido, le spalle contro la porta, un foglietto da una parte e l'i-phone dall'altra.

Ci sono sette contatti in tutto scritti in una bella grafia, si saranno preparate prima il biglietto, provo a digitare gli account, ma nessuna delle ragazze corrisponde a lei, alcune non hanno le foto ma provando a scorrere i tweet mi accorgo che nessuna di loro si chiama Elisabeth, è proprio mentre scorro la bacheca dell'ultimo account che una foto colpisce la mia attenzione.

Un gruppo di ragazze fuori dallo stadio, c'è anche lei, riconosco la sua maglietta rosa e mi accorgo che uno degli account taggati non c'è nella lista che ho in mano, così schiaccio su @seekerofdreams_

Una mia foto mi accoglie e mi lascio scappare un sorriso, nella biografia c'è il suo nome, seguito da un 22... ventidue anni, “è più grande di me” penso, non ci sono sue foto, ma so che è lei... lo so, me lo sento, così dopo qualche secondo di titubanza schiaccio il tasto follow.

Non so cosa mi succede quando mi trovo ad aggiornare il suo profilo e notare un tweet tutto per me.

 

@seekerofdreams_: It's a dream!! Thank you, thank you so much @real_liam_payne”

 

So solo che il cuore batte forte.

Mi butto indietro fino a far appoggiare la schiena a terra, fisso il soffitto bianco tenendo il telefono stretto in una mano, cosa mi sta succedendo?

Prendo un bel respiro e decido di chiudere tutto, mi rinfresco il viso con dell'acqua fredda e – Liam, riprenditi – dico al mio riflesso.

Infilo il telefono in tasca e torno in stanza, incrocio gli occhi di Zayn e mi sorride, il sorriso che dice “Ci sono se vuoi parlare”, dopo quattro anni non ho ancora capito come fa a sapere sempre quando ne ho bisogno.

Gli sorrido di rimando e mi riprometto di parlargli presto, anche se non saprei proprio cosa dire in questo momento. Non ci capisco niente nemmeno io.

 

Venti minuti dopo, siamo tutti cambiati e pronti per andare allo stadio. Ci incontriamo con tutti gli altri e piano piano ci scortano dentro le auto. Io, Niall e Harry da una parte, Louis e Zayn dall'altra.

Niall non smette un attimo di parlare – Sono troppo eccitato – dice per l'ennesima volta.

Io sorrido per poi voltarmi a guardare fuori dal finestrino.

Ora è il momento di lasciare tutti i pensieri chiusi in un cassetto e pensare solo al concerto.

 

 

Elisabeth's POV

 

In cielo splende un magnifico sole, le strade di Dublino sono piene di turisti svegli di prima mattina per visitare quanti più posti possibili, i negozianti si avviano verso i propri negozi per aprire ed iniziare una nuova giornata di lavoro, hanno tutti l'aria stanca e l'avrei anche io, in realtà sono stanca veramente ma ho ancora l'adrenalina addosso per il concerto di ieri sera, così quando attraverso Duke Street mi fermo davanti alla mia libreria con un sorriso.

I ricordi della sera prima mi travolgono tutti, è stata decisamente una delle serate migliori della mia vita, poggio la borsa dietro il bancone e mi appresto ad accendere la radio, mi piace tenere la musica, non troppo alta ma quanto basta per mantenermi allegra.

Oggi non posso far altro che ascoltare il cd dei ragazzi per tutto il giorno, sono ancora in fase concerto. Apro la porta e sistemo il porta ombrelli in modo che si tenga ferma e intanto mi concedo di ripensare all'incontro casuale con i ragazzi nel bar.

E' proprio vero che quando meno te l'aspetti succedono cose bellissime.

I primi clienti entrano nella libreria e girano liberamente tra gli scaffali pieni dei miei sogni, del mio sudore e delle mie ambizioni.

Ho finito la scuola qualche anno fa e dopo aver provato un semestre all'università ho abbandonato tutto per dedicarmi al mio sogno più grande, gestire una libreria.

Ok, il mio sogno più grande forse è diventare una scrittrice ma mi accontento per il momento.

 – Scusa per il ritardo Liz, oggi c'è un casino in giro –.

Connor, il ragazzo che mi aiuta in libreria fa il suo ingresso tutto trafelato, la camicia a maniche corte bianca aperta fino al petto, poggia una busta accanto alla mia borsa e si dirige

sul retro per iniziare a sistemare i libri arrivati ieri.

Lo aiuto sistemando i nuovi arrivi nella sezione fantasy, mi fermo qualche volta a parlare con i clienti abituali e poi torno a lavoro.

 – Buongiorno – dico ad una nuova cliente.

Lei ricambia il sorriso e quando qualche minuto più tardi si avvicina alla cassa per pagare, mi sorride ancora e – Ottima musica – dice.

Le sorrido complice e in pochi minuti finiamo per parlare del concerto, io le racconto di ieri e lei mi fa sapere che andrà domani, per ora si sta concedendo qualche giro per la città.

Mi dice che viene dalla Spagna, così le suggerisco qualche posto da visitare prima di ripartire.

 – Ti ringrazio, sei stata gentilissima – mi dice prima di uscire e io sorrido, mi piace fare qualcosa di buono per la gente.

A volte le persone mi reputano strana, ma in fondo sono solo una ragazza con dei sogni grandi e una fervida immaginazione, una ragazza che adora le farfalle e i colori e che si emoziona davanti ad una piccolezza.

Nella società di oggi questo è essere strani, eppure a me sembra dovrebbe essere la normalità.

Sospiro e controllo il cellulare, sbircio le foto di ieri e il cuore mi sobbalza quando nella galleria di foto trovo quella che ho scattato con i ragazzi nel bar. Sono vicino a Zayn, ho un'espressione strana in volto, sono rossa e i miei capelli sono irriconoscibili eppure la conserverò come una reliquia, in quella foto c'è quanto di più bello mi sia successo nella vita.

 – Cosa guardi – mi chiede Connor avvicinandosi e sporgendosi in avanti.

Sorride e – Cosa aspettavi a dirmelo – dice entusiasta.

 – Se venivi in tempo questa mattina avresti avuto i dettagli e i miei scleri – dico.

Lui alza gli occhi al cielo e – Rimanderemo alla pausa pranzo – dice sorridente.

Annuisco ed entro su twitter, digito velocemente un tweet e lo invio a Liam.

 

@seekerofdreams_: I love you so much, thank you @real_liam_payne”

 

Non so di preciso quando ho iniziato a guardare Liam in modo diverso rispetto agli altri, per intenderci... io li amo tutti, ma per me Liam significa quel qualcosa in più, vorrei poterlo ringraziare per quello che ha fatto per me, perchè se mi trovo in questo posto, con una libreria tutta mia è per merito suo, perchè mi ha insegnato a credere nei miei sogni e ieri sera non sono riuscita a dirgli nulla per la troppa agitazione e mi sento così stupida per aver sprecato un'occasione del genere.

Sospiro, è ora di tornare a lavorare.

 

Quando ormai l'orologio segna le due, io e Connor ci chiudiamo la porta alle spalle e ci avviamo alla tavola calda in fondo alla via, ci andiamo ogni volta che chiudiamo più tardi e non riusciamo a tornare a casa in tempo per pranzare.

Appena ci sediamo, lui non mi lascia nemmeno il tempo di ordinare che parte a raffica a farmi domande su domande.

Parto a raccontargli tutto, sono contenta che lui si interessi, ci conosciamo da due anni, da quando una mattina di Marzo è entrato a chiedermi un posto di lavoro.

E' un ragazzo intelligente e bello, forse un po' pieno di sé ma un gran bravo ragazzo.

Studia Legge all'università e si paga l'affitto lavorando qualche giorno in libreria.

 – Sono contenta che sei riuscita ad incontrarli Liz, so quanto ci tieni – dice sincero.

Gli sorrido e inizio a mangiare qualcosa.

Mi racconta che ha un esame di Diritto Privato tra un po' e gli concedo i giorni di riposo che si vergogna a chiedermi. Stiamo mangiando il primo quando il cellulare mi vibra in tasca avvisandomi di una notifica su twitter.

Sto ridendo quando “liam ha iniziato a seguirti” leggo sullo schermo.

Ho la sensazione che il tempo si fermi per qualche minuto, ma guardandomi intorno le persone mangiano tranquille ai loro posti, allora cos'è questa sensazione che provo?

Mi viene da ridere e da piangere nello stesso tempo, lo stomaco si chiude e non riesco a mangiare nient'altro.

Forse è vero quando si dice che chi ama vive d'amore.

 – Dio hai una faccia – dice Connor prendendomi in giro mentre torniamo alla libreria.

 – Cosa? – chiedo voltandomi, cammino tra le nuvole e rischio di inciampare tre volte sui miei stessi piedi e scoppiamo a ridere nel mezzo della strada, con alcune persone che ci guardano stranite e altre che si fermano a ridere con noi, perchè in Irlanda si è tutti un po' una grande famiglia.

Connor mi cinge le spalle con un braccio e – Ah, l'amore – dice ridendo.

Mi concedo uno sguardo verso l'alto e mimo un Grazie lassù, certa che le mie preghiere non siano state vane.

Il cuore sembra esplodermi in petto, ogni volta che riesco a stare sola mi concedo uno sguardo al profilo di Liam e quel “Ti segue” mi fa sorridere come una scema. Le mie iterazioni sono impazzite, gente che mi segue e gente che mi scrive in continuazione, mi concedo il lusso di non rispondere per il momento, ci penserò dopo.

Prendo una manciata di libri dall'ultima scatola e mi aggiro tra gli scaffali a sistemarli.

Mi lascio travolgere dal loro odore, l'odore di pagine nuove, l'odore di storie vissute e cerco di pensare a cosa potrei scrivere a Liam in un messaggio privato, vorrei farmi notare in qualche modo, sicuramente gli scriveranno tutti le stesse cose... ma in fondo le storie di tutti noi sono come collegate in un modo o nell'altro, siamo tutti molto simili e questi cinque ragazzi trasmettono dell'emozioni che possono solo farti scrivere un grazie, ma uno di quelli sinceri, carichi di significato.

Quando alle otto esco dalla libreria prendo un respiro e mi impongo di tornare a casa a riposare, infilo le cuffiette e mi incammino, non riesco a pensare che a pochi passi da me c'è tutta la mia vita e forse i miei piedi prendono volontariamente la direzione dello stadio, così mi ritrovo a correre a perdifiato, perchè sono le otto e dieci di sera e mancano venti minuti all'inizio del concerto, reggo la borsa su un fianco e cerco di raccogliere tutto il fiato possibile, ci si può ridurre così per una band? Poi un sorriso nasce spontaneo sul mio viso quando Croke Park si presenta imponente davanti a me e la risposta nasce spontanea, si. Ci si può ridurre a spendere altri soldi per il biglietto di un concerto già visto, perchè quando metto piede sugli spalti la sensazione di gioia che mi invade vale più di qualsiasi cosa al mondo.

Cerco il mio posto e riesco giusto in tempo a sedermi che lo note di Midnight Memories riempiono l'aria e quando – Dublino – urla Liam, lo stadio viene giù.

Mi fermo ad osservarlo sul maxi schermo, la camicia di jeans lasciata aperta su una maglietta bianca e i capelli leggermente più lunghi a formare un ciuffo lo rendono la creatura più bella del mondo ai miei occhi, vorrei poter scavalcare le barriere e correre ad abbracciarlo sul palco, considero per qualche secondo l'idea ma non mi sembra il caso, ho ventidue anni e non vorrei finire in carcere per aver attentato alla sua vita.

Mi concentro di nuovo su di loro e non me ne vogliano gli altri, ma questa sera ho occhi solo per Liam.

 

Due ore e mezza dopo, mi ritrovo a camminare per le strade di Dublino con le voci che mi rimbombano in testa, con il cuore pieno di gioia e le gambe che chiedono pietà.

Ho un sorriso in faccia che potrebbe far concorrenza a quello di Joker, un po' più carino però.

Mi chiudo la porta di casa alle spalle e mi butto sul divano del mio monolocale, non è enorme ma è abbastanza per me, c'è un piccolo bagno a sinistra dell'entrata, un soggiorno – sala da pranzo, una piccola cucinina e una stanza, quando mi sono trasferita in città dalla periferia i miei hanno impiegato dieci giorni per trovare una casetta decente e devo dire che hanno fatto un ottimo lavoro.

Tolgo i vestiti e mi concedo una doccia per darmi una ripulita, dovrei anche mangiare ma il mio stomaco si rifiuta, troppe emozioni in poche ore. Così quando finisco di asciugare i capelli mi infilo sotto le lenzuola, scorro i vari account di updates sui ragazzi e aspetto foto e video del concerto appena finito poi mi decido ad aprire i messaggi.

Clicco su nuovo messaggio e provo a formulare nella mia mente qualche frase di senso compiuto, vorrei davvero scrivergli, ma la stanchezza ha la meglio, così poco dopo chiudo le palpebre con il telefono ancora stretto tra le mani e un'emozione in più nel cuore.

 

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Il primo capitolo di questa storia è arrivato con ritardo e non perchè non volessi scriverla ma perchè ho scelto di prendermi una pausa dopo la fine di The Maid, ora però avevo le mani che mi prudevano dalla voglia di buttare giù qualcosa, devo dire che sono abbastanza soddisfatta del risultato, spero piacerà anche a voi, questa storia ha già tanto di me e la sto scrivendo con ancora più coinvolgimento delle altre, quindi grazie a chi vorrà intraprendere questo sogno con me!

Intanto vi dico che l'account citato sopra @seekerofdreams_  esiste veramente, l'ho creato apposta per la storia, quindi se vi va potete cercarlo, l'ho creato perchè twitter sarà una parte importante della storia e per la prima volta ho deciso anche di lasciarvi un hashtag che potete usare per chiedermi qualcosa sulla storia o semplicemente per commentarla ed è questo #TMBFlower sentitevi liberi di usarlo quando e come volete (flower è scritto per intero perchè esisteva già un tmbf ahah).

Ancora un grazie per tutto e spero di sentirvi presto :)

Serena.

   
 
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