Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Blair _ Kona Chan    30/12/2014    0 recensioni
I Simon hanno voluto sfidare i giovani Vongola a una battaglia, mettendo in gioco l'onore sulla loro sacra isola, mentre Kayla e' in viaggio con i Fondatori della Famiglia Vongola e Bertesca e Byakuran. Ella sta cercando di fare il piu' in fretta possibile per fermare questa guerra senza senso; intanto una misteriosa ombra sta tramando qualcosa in silenzio...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ryohei era di fronte a Kouyou con lo sguardo molto sicuro di sè: attivó il suo Vongola Gear, dal quale apparve il suo partner Garyu con un’ armamento mai visto: Tsuna era rimasto colpito; dato che si trattava di un incontro di boxe egli attivó il Cambio Forma. Il suo equipaggiamento era, anch’esso, cambiato,ma non fu abbastanza per intimorire l’avversario.
A quanto pare, egli conosceva il suo potere grazie a delle fonti, il quale non volle rivelare ai nemici e questo mise in seria allerta la Famiglia del Decimo. Essi si trovavano davanti a uno dei 7 elementi della Terra e quello di Kouyou era: la Foresta; sarà anche vero che il loro gruppo di intelligence  aveva raccolto ogni informazione sui loro stili di combattimento, ma non sapevano nulla del Vongola Gear: esso era dotato di caratteristiche completamente nuove, rispetto a quelle che avevano nella battaglia del Futuro, ma niente riusciva a smuovere il temperamento di Kouyou. [...]
La battaglia inizió: i due avversari partirono di scatto e un turbine di foglie avvolse Kouyou fino a travolgere Ryohei che lo perse di vista. L’avversario incominció a colpirlo violentemente e Ryohei faceva fatica a schivare tutti i colpi, ma allo stesso tempo egli stava preparando per attaccarlo. Alcuni colpi andarono a vuoto e altri ancora prendevano in pieno il bersaglio [...] Non avevano la più vaga idea di quanto tempo era passato eppure gli avversari stavano ancora in piedi, nonostante i colpi inflitti.
Il vero potere di Ryohei non era neanche al massimo e attendeva di conoscere la vera forza di Kouyou; ad un tratto il ragazzo, stufo di “giocare” , si levó gli occhiali e inizió a fare sul serio. Kouyou si lanció all’attacco e, con la sua incredibile vista, incominció a colpire Ryohei in punto molto sensibili del suo corpo. Nessuno riusciva a capire come fosse in grado di metterlo al tappeto e Reborn intuì che Kouyou avesse qualcosa in grado di individuare, nel corpo dell’avversario, punti del sangue che si raggruppavano fino a renderli vulnerabili...
« Allora Ryohei? Cosa si prova ad essere alla fine della propria carriera? Io riesco a vedere i tuoi “Killer Spot” e questo è la fine per te. Il gioco finisce qui! » disse Kouyou.
« Questo è tutto da vedere! » replicó Ryohei.
I due continuarono a darsela di santa ragione e a questo punto non pareva più un semplice incontro di boxe... Kouyou aveva, ormai, ridotto una parte delle ossa di Ryohei in pezzi ed era una cosa incredibile ch egli fosse ancora in piedi. Alla fine, entrambi decisero di farla finita e consocentrarono le ultime energie per il colpo finale. Un’esplosione abbastanza pericolosa distanzió gli spettatori e quando il fumo si diradó si videro i due avversari ancora in piedi: si diedero un ultimo pugno e infine entrambi caddero a terra senza decretare un vincitore.
Tsuna e Reborn si apprestarono a soccorrerli, ma ad un tratto apparsero i Vindice che, con le catene, trascinarono via i due avversari sotto gli occhi sconvolti degli spettatori. Ryohei non aveva rimpianti; il suo Boss non doveva tirarsi indietro: il suo onore era lì sopito dentro di lui e pronto a uscire al momento giusto.
Quando i sue scomparirono, come premio per aver concluso la prima battaglia, i Vindice consegnarono la prima chiave delle memorie di Giotto e Cozart e invitarono le due Famiglie a viaggiare nel passato...
“ Era una giornata di sole, nei pressi della Sicilia; una misteriosa figura si stava allontanando in silenzio della piazza affollata e due ragazzi lo pedinarono per qualche minuto. Uno di essi, fermó il tipo con i capelli rossi e gli riportó indietro il borsello caduto alla baracca del loro amico Paolo. Il ragazzino dai capelli rossi sveló il suo vero intento e non poteva sopportare che quel ragazzo venisse sfruttato dal suo datore di lavoro... “Casualmente” anche quei due ragazzi avevano fatto la stessa cosa; fu proprio così che Giotto, Cozart e G. Si conobbero, per la prima volta ” [...]
Quando tutti i presenti si risvegliarono, erano ancora confusi da quello che avevano visto.. Da qualche parte, sull’isola, Etsuko si sveglió ricordando solo di aver intravisto delle memorie e davanti a sè vide un’ombra alquanto famigliare. Avrebbe voluto urlare il suo nome, ma quando il sole lo fece vedere meglio in volto, cambió  espressione...
« Aspetta un momento... Chi diamine sei? » disse.
« Oh... Finalmente, ti sei svegliata Etsuko-chan! » disse l’uomo.
Kato Julie si mostró nuovamente a lei e questo fece salire i duebbi alla ragazza: lei aveva sentito una strana semsazione, come se “Mukuro” fosse stata davanti a lei ... Ella, di poche parole, riuscì a levarsi di torno Julie, ma non aveva la più ben che minima idea di come fuggire dalle sue grinfie... [...]
  • Intanto da Kayla... –
Tutti quanti stavamo correndo, come se eravamo in competizione: non avevo mai visto due adulti, come Giotto e Edoardo, comportarsi come dei bambini: battaglia a palle di neve...e pergiunta anche in volo! Ok, suonava come una cosa “No-sense”, ma era troppo divertente; quei due che se le davano di santa ragione e nel bel mezzo della lotta, formano un’alleanza e tentano di attaccarmi. Byakuran notava delle palle di neve che venivano contro di noi, ma non ci capiva un’acca di cosa stava succedendo.
« Hey... Ci credi all’esistenza dei Poltergeist? » gli chiesi.
« Intendi quegli spiritelli che si divertono a spostare gli oggetti e fare scherzi alle persone? Sì, perchè? » disse.
« A quanto pare, ce ne sono due che hanno voglia di giocare con noi » dissi.
Egli rise e scese dal leopardo in corsa e si preparó le munizioni, mentre io schivavo con facilità, gli attacchi avversari...
Byakuran osservó i miei movimenti e con dei semplici gesti gli feci capire il momento opportuno per colpire.
« Ethain, sal’ta!Sal’ta! » dissi.
Il leopardo saltó davanti a Giotto che sbiancó di colpo: temeva che Ethain l’avesse potuto mangiare, senza farsi troppi problemi.
Byakuran lanció le palle di neve a raffica e lo colpì facendolo cadere sulla neve morbida. Edoardo rideva a più non posso a vedere il suo amico che si era fatto prendere dal panico nonostante fosse uno “spirito” e non si accorse di me e in poco tempo anche lui venne colpito alle spalle. [...] Byakuran si avvicinó a me e vedeva due enormi impronte sulla neve che poco dopo scomparvero. Saltellai come una matta: mi sentivo come se avessi battuto l’uomo più forte del mondo; poco dopo, mi ricomposi e cercai di tratternermi dalle risate...
« Signori! Non siamo qui per giocare! Io propongo di rimetterci in marcia » dissi con aria da prima donna.
In poco tempo, tutti quanti ripartimmo di fretta: l’aurora stava cambiando colore e non sapevamo cosa ci potesse aspettare dall’altra parte. [...]
Stava per calare il buio sul Pacifico. Tsuna, Gokudera, l’insopportabile Lambo e Reborn, proseguirono nella foresta per buona parte del tragitto. Gokudera si era preso la briga, un pó forzata, di badare a Lambo e mentre Tsuna cercava di risistemare le idee, Reborn trovó un luogo per passare la notte.
I ragazzi, dopo un pasto veloce, si addormentarono subito nei loro sacchi a pelo e ,per un’abbondante paio d’ore, dormirono tranquilli. Lambo si sveglió per caso, sentendo uno strano rumore; il bambino, da quanto era rumoroso, sveglió Tsuna e dopo essere sparito in mezzo al fogliame lanciando un’urlo, sveglió anche gli altri.
Tutti si misero sulle tracce di Lambo e precipitarono dentro un’enorme cunicolo sotterraneo che li condusse da qualche parte, sottoterra, davanti a quello che sembrava uno stadio, con tanto di tribune ingabbiate, e davanti a loro occhi vi erano Lambo e Ooyama Large...
Cosa significava tutto ció? Stava per iniziare una nuova battaglia? 
  
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