Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: metaldolphin    21/01/2015    7 recensioni
Era un posto strano quella nave. C'era uno strano pennuto che errava vagabondo, un'aliena che appariva misteriosamente, un computer senziente...
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Ebbene sì, Metaldolphin ha visto finalmente il film in CG e ne ha ricevuto ispirazione!
Naturalmente H&Y!
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Miime, Yama, Yattaran, Yuki
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Appare fragile, delicata, in quella timidezza strana.

E ti viene da ridere, perché, finalmente, comprendi.
E lo fai: ridi, mentre ti guarda sempre più stranita e forse pensa che tu sia definitivamente ed irrimediabilmente ammattito.

Porti una mano fin sulla sua nuca, sporgendo il busto in avanti ed avvicinandoti a lei, che adesso sembra quasi spaventata.
Sai perché lo è: non ti ha mai visto così.
Ritrai l’arto, lentamente, lasciandole una carezza sul viso, lisciando una ciocca dei suoi capelli chiari, con rammarico, ma non vuoi inquietarla più di quanto tu abbia già fatto.

Ma devi ancora chiederle una cosa, assolutamente, prima di fare qualsiasi altra mossa.
La fissi negli occhi grandi e trasparenti e blu come i cieli perduti della Terra e le dici, senza remore: -Yuki… perché hai colpito Yattaran, quando eravate rinchiusi nella cella? Ha detto forse qualcosa che ti ha offeso?

Lei arrossisce vistosamente e scuote il capo, dopo aver distolto lo sguardo dal tuo.
Poni due dita sotto il suo mento e la costringi a guardarti.
Vuoi sondarle l’animo mentre ti risponde, vuoi capire cosa prova una volta per tutte.
-Allora?- la spingi a rispondere.
-Capitano… Harlock… io non volevo morire con te, in quel momento, come invece affermava lui... Volevo vivere... Volevo continuare a vivere… con te.

Chiudi l’occhio per un istante, assaporando quelle parole, per imprimere bene nella mente ciò che hai visto in quegli occhioni lucidi.
La afferri un po’ bruscamente e la stringi a te, che sei ancora col sedere sul pavimento e non te ne importa un bel niente.

Dei passi si avvicinano di corsa e si fermano bruscamente.
Ti giri appena in tempo per vedere dalla porta mezzo aperta le schiene di Carlos e Yattaran allontanarsi velocemente.
Ciò vuol dire che tra dieci minuti lo saprà tutta la nave.
Avresti preferito almeno evitare che ti vedessero sul pavimento, ma ormai…

-Yuki…- mormori -Ho temuto di averti persa. E non soltanto adesso.-
Le spieghi il tuo frantendimento, nato da quel video per te così ambiguo e lei sorride. Poi fa ciò che tu non hai ancora osato fare: ti cinge il viso con entrambe le mani e poggia le sue labbra morbide sulle tue.
Da quanto tempo bramavi quel contatto?
Da quanto tempo immaginavi quel sapore?

In principio esiti, poi la passione troppo a lungo repressa prende il sopravvento e fai tuo il controllo della situazione.
A lei non sembra dispiacere e si stacca giusto il tempo di liberarsi dai lunghi guanti neri: vuole sentire la tua pelle senza costrizioni ed impedimenti e prendi il suo esempio, facendo altrettanto.
Con i tuoi guanti logori cadono le barriere che ti sei costruito attorno e puoi toccarla per davvero, capire quanto sia liscia e morbida la sua pelle, quanto siano di seta i suoi capelli.

E giunge anche il tempo di chiederti come tu possa essere vissuto senza tutto ciò.
È vero, grazie alla dark matter non puoi morire, ma fino a questo momento non sapevi di non aver vissuto davvero.

-Vivi con me, Yuki- le dici a bassa voce e lei annuisce, socchiudendo gli occhi chiari e schiudendo le labbra rosa sui denti candidi.
-Sì Harlock.- risponde decisa.

Per il momento però avete altri doveri da compiere: c’è da capire dove vi stia portando l’Arcadia e cosa volessero i due che se l’erano svignata alla chetichella, così ti alzi e la aiuti a rimettersi in piedi, poi vi ricomponete e raccogli il mantello che sbatti un paio di volte per restituirgli la sua forma. Lo fai ricadere sulle spalle e lei si precipita ad agganciartelo sul petto, lisciandone la fibbia metallica a forma di teschio.

Vi recate in plancia e lì vi accolgono sguardi che nascondono un’ironia poco velata.
Nessuno si sbilancia, ma è chiaro che sanno, ma non fiatano, perchè sanno che Yuki sarebbe capace di appenderli per le pa… ehm, per i piedi, alla stessa asta del jolly roger che sventola a poppa nel vuoto dello spazio.

Ma prima che tu possa raggiungere la ruota del timone, l’Arcadia si impenna troppo repentinamente e vieni sbalzato indietro, verso la tua postazione.
Vedi che anche Yuki vacilla e la afferri al volo, trascinandola con te.

Così vi ritrovate seduti su quella specie di antico trono ornato da lugubri teschi, lei su te, mentre tutti trattengono il fiato.
Vi guardate, poi scoppiate a ridere e l’equipaggio si scioglie in una rilassata ilarità generale.

È un posto strano, ma per voi è semplicemente casa.
E da oggi, finalmente, la vivrete insieme.



Angolo dell'Autore a piè (di pagina):
Naturalmente il mio principale ringraziamento va a danish, che mi ha permesso di usare il riferimento alla sua ff "Coraggio Capitano", con cui Yuki si giustifica davanti ad Harlock per il pugno sferrato a Yattaran. E' bellissima e mi trova d'accordo su quel momento memorabile del film in CG.
Tutti gli altri a coloro che hanno recensito, seguito, preferito o semplicemente letto in silenzio questa mia...
L'illustrazione è su: http://metaldolphin.deviantart.com/art/CHeYK-508984331
Ci si legge!
   
 
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