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Autore: Elyssa Flaherty    03/02/2015    1 recensioni
Storia che ho pubblicato anni fa completamente rifatta e cambiata molto la trama, sono gli stessi solo la premessa e i personaggi.
Amarantopoli, due torri, due Pokémon leggendari. Cosa è successo alla torre d'Ottone? Perchè adesso è solo un cumulo di macerie? Questo è un viaggio nel passato che racconta la storia della misteriosa Torre Bruciata.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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.Capitolo 1: La Ricerca


Artwork da Evil Queenie, Lugia -Lord of the Sea-
 
Musica consigliata: https://www.youtube.com/watch?v=17wadPpqm84 Pokémon HG/SS: Surfing Theme
 
A largo di Fiorlisopoli, 148 anni dopo
 
Suicune correva sull’acqua dell’oceano balzando qua e là, alla ricerca di Lugia; ormai non sperava nemmeno più di poterlo trovare, si limitava a correre, correre, correre, per tenere a bada la propria coscienza. Perché lo stava cercando? Come avrebbe potuto dimenticarselo: una manifesta testimonianza della sua furia è il Lago d’Ira, bacino d’acqua creato dalla sua rabbia, quando aizzò quei Gyarados e insieme a loro formò un enorme cratere dove un tempo c’erano delle abitazioni. Ormai, della comunità che dimorava lì sono rimaste in piedi per miracolo due case; per evitare il panico alla gente era stato raccontato che i Gyarados avevano fatto tutto da soli. Terrorizzante, ma sicuramente meno dell’idea di un Lugia malvagio a piede libero. Nemmeno sapeva cosa avrebbe fatto poi, una volta trovato; ma a Kanto c’erano problemi e i tre uccelli leggendari erano molto irrequieti. Così correva e correva, come i suoi fratelli Raikou ed Entei che stavano setacciando le Montagne del Nord e la Foresta Boreale*. Ogni tanto qualche sprazzo di gioia riempiva la sua vita così solitaria e malinconica: un prato appena fiorito di piccoli fiorellini rossi detti “occhi di Hoppip”, la luce del sole riflessa dalle onde che fa brillare il mare come se fosse cosparso di luci intermittenti, due Azumarill innamorati che guardano il loro uovo schiudersi, branchi di Lanturn che di notte illuminano il mare scuro con le loro antenne. Per questo rimase paralizzato dallo stupore quando, correndo sul pelo dell’acqua a largo di Fiorlisopoli, vide otto pinne rosse spuntare dal mare seguite da un corpo atro flessuoso e imponente che si librò in aria seguito da una scia di ombre, come se il suo corpo risucchiasse tutta la luce intorno. Emise un verso agghiacciante scagliando verso degli scogli un colpo così forte da polverizzarli all’istante per poi rituffarsi nelle agitate acque. Dopo un attimo di smarrimento passato a fissare il punto dove la coda era sparita in un guizzo, Suicune si ridestò e cercò punti di riferimento intorno a se: quattro isole, circondate da acque impetuose e tempestate da grossi mulinelli. Così corse verso il continente in cerca dei suoi compagni Entei e Raikou, che sulle montagne del Nord cercavano qualche traccia di Lugia o di Ho-Oh; dopo qualche ora di ricerca, riuscì a trovarli.
“L’ho trovato.” disse guardando i due con sguardo grave e solenne. “Era al largo di Fiorlisopoli, vicino a quattro isole circondate da mulinelli. Ed è parecchio adirato, incute molto timore. Ma era strano: mi avete detto che era bianco e blu, ma io ho visto la sua inequivocabile forma in nero e rosso, com’è possibile?” aggiunse preoccupato. Cosa poteva essere successo di tanto eclatante per un così radicale cambiamento?
“Non lo so, potremmo chiedere al saggio Slowking, l’unico che lo abbia conosciuto dal vivo.” disse Entei guardando verso Sud, dove si trovava la città di Amarantopoli.
“No, andrò solo io. Voi rimanete qui a cercare Ho-Oh, se avrò notizie significative vi raggiungerò” disse Suicune. Così il magnifico Pokèmon corse aggraziatamente verso l’antica città ed entrò nella Torre di Latta, dove vivevano i Monaci e il saggio Pokémon, l’unico che era noto saper comunicare con gli umani.
“Cosa ti porta qui, Suicune? Perché sei così agitato?” disse con voce calma Slowking, guardandolo preoccupato dopo essersi ritirati in una stanza vuota della Torre.
“Lo abbiamo trovato. Abbiamo trovato Lugia! Ma ha cambiato colore e non solo: stranamente non veniva colpito dalla luce, anzi, sembrava che la luce si allontanasse automaticamente da lui oppure che lui stesso la assorbisse annullandola. Cosa pensi che sia successo?” disse rapidamente Suicune al Saggio.
“Cosa gli sia successo? Questo non lo so. Posso solo dirti quella che potrebbe essere la verità, un ipotesi: ho sentito delle leggende a riguardo. Alcune volte, i sentimenti negativi influiscono su un Pokémon tanto da cambiarne l’aspetto fisico, come le irritazioni della pelle che colpiscono gli umani che sono afflitti da preoccupazioni. O almeno questa è una possibile spiegazione.” disse in tono basso Slowking. “Dovremmo constatare con i nostri occhi l’entità di questo cambiamento. Se mi accompagni dove si trova Lugia, posso valutare meglio la situazione” aggiunse il Saggio esasperando Suicune con la sua calma imperturbabile.
“L’ho trovato a largo delle isole Spumarine, come facciamo a raggiungerlo?” chiese frustrato il Pokémon.
“Calmati Suicune” disse Slowking, “voi correte troppo e con questi ritmi avete smesso di fermarvi anche solo un attimo per pensare. Con tutta questa fretta come fate a ordinare i vostri pensieri? Direi che è chiaro che voi avete perduto il significato ed il valore della meditazione.” aggiunse il Saggio facendo innervosire ancora di più Suicune. “Ora scusami, ma ho bisogno di parlare con l’Anziano e con le danzatrici.” Disse Slowking congedando il Pokémon.
“Cosa hai da dirmi, Saggio?” disse preoccupato l’Anziano, coordinatore dell’ordine dei monaci, dopo l’arrivo della direttrice del teatro di danza.
“Non ci sono buone notizie.” Disse chiudendo gli occhi e facendo un lungo sospiro “Temo che Lugia si sia trasformato in un Oscuro, per colpa della rabbia covata nei confronti di Ho-Oh. Probabilmente non vorrà fidarsi di nessun Pokémon, ma potrebbe forse dare ascolto ad un umano, credo che avremo bisogno di un allenatore speciale che possa capire e affrontare Lugia. Ma dobbiamo fare in fretta, perché non so cosa è in grado di fare Lugia in queste condizioni. Abbiamo bisogno di un eroe, di un prescelto.” La direttrice suggerì “Dovremmo testare gli allenatori di tutta la regione, anche di Kanto se necessario.”

* Luogo mai citato né nei videogiochi né nell’anime, è il nome di fantasia che ho dato alla foresta chiaramente visibile nella mappa di Johto proprio sopra al Lago d’Ira.

 Note dell'Autrice: Buonasera! Mi spiace che il capitolo è ancora un po' corto ma ho il brutto vizio di essere piuttosto sintetica (e dire che in altre cose sono estremamente prolissa..) Fortunatamente sono riuscita a rispettare la scadenza e quindi, eccovi qui il primo capitolo della storia! Spero che vi piaccia: se vi piace potete seguire la storia, se non vi piace potete recensire e aiutarmi a migliorare la mia scrittura! Oppure potete fare come volete ;P Ad ogni modo buonanotte e a martedì prossimo!
♣.Ely

 
  
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