Giulietta
Giaceva là, Giulietta, distesa supina nel letto dalle bianche lenzuola.
Gli occhi velati, fissi su di un punto inesistente davanti a sé, la facevano ancor più sembrare una bambola, una bambola vuota e senza vita.
Per tutta la notte Paride aveva giocato con quella bambola, senza curarsi di come ella non sembrava presente, e anzi pareva che giocasse con una morta.
Questo non aveva però servito a placarlo…
Bussarono alla porta.
Quella bambola senza vita non rispose, non sentì nemmeno i colpi che provenivano dal corridoio.
Era persa nella sua mente, viveva nella sua mente, ormai.
Non aveva altro sistema per sopravvivere…
Forse si stava auto distruggendo.
Forse voleva auto distruggersi.
E allora, perché non farlo del tutto?
Si alzò, simile ad un burattino i cui fili sono tirati da un giovane ed inesperto burattinaio.
E lì, seduta sul letto, il corpo nudo attorniato da bianche nuvole simili a neve, volse lo sguardo verso la finestra.
I primi raggi del nuovo giorno entravano, illuminando il volto di quel marito indesiderato.
E rimembrandole colui che davvero avrebbe voluto accanto a sé…
“Tranquillo…sto per raggiungerti…”
Sussurrò con il sorrise sulle labbra rosse e piene, da bambina.
Si diresse agile e silenziosa come una gatta verso la finestra.
La aprì, i vetri crearono mille sfaccettature sulla parete della camera.
Uscì sul balcone.
E sparì…
Spazio Autrice: E' la prima volta che mi cimento in una fanfiction sui classici della letteratura, ma dato che sto leggendo Romeo & Giulietta, mi pare anche un dovere U.U
Perchè se i due ragazzi si fossero arresi, invece di combattere, avrebbero fatto la stessa fine, ognuno per amore dell'altro...
Ognuno per liberarsi dal proprio dolore.
O almeno, questo è quello che penso io...
:*