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Autore: i1976    01/12/2008    3 recensioni
Una catena di avvenimenti possono cambiare per sempre la vita.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Enos Strate, Daisy Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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storia

ENOS POV: Finalmente tra le braccia di Daisy riesco a sfogarmi.

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RITORNO A CASA

La luce della luna è ormai oscurata da nubi cariche di pioggia.

La pioggia inizia a scrosciare, ticchettando sui vetri.

Nell’appartamento c’è silenzio.

Daisy e Enos sono stretti uno all’altra, e nessuno dei due è in grado di parlare.

Daisy accarezza dolcemente i capelli di Enos. Ormai il ragazzo ha smesso di piangere, ma mantiene il viso premuto contro la spalla di Daisy,

"Enos….. tesoro….. ti prego parlami. Non voglio vederti così. Non sono venuta a Los Angeles per vederti così. Ti prego, parlami"

Enos mantiene il viso premuto contro la spalla di Daisy, "Mi dispiace, Daisy, ma mi vergogno".

Daisy sussulta, "Vergognarti? E di che cosa?".

Enos capisce che è arrivato il momento di parlare. "Di tante cose. Prima di tutto per essere praticamente fuggito da Hazzard… e da te. Sono stato un vigliacco. Mi sentivo responsabile per quanto accaduto quel giorno….. mi vergognavo…… non potevo farmi più vedere da te, dalla tua famiglia, nemmeno da Rosco".

Daisy gli prende il viso tra le mani e lo costringe a guardarla, "Responsabile? Enos, quanto è successo è solo colpa mia. Sono io a dovermi vergognare. Ero gelosa di te e Melanie, ho aiutato Mark e gli altri a fuggire dalla prigione non solo perché credevo nella loro innocenza, ma anche per fare un dispetto a te. Ho esagerato di proposito con il sonnifero perché, in qualche modo, volevo farti del male. Ma…… non credevo che le cose si sarebbero messe a quel modo…… e non credevo che tu finissi addirittura in ospedale. Ho agito da incosciente. Credevo che tu te ne fossi andato perché fossi arrabbiato con me".

Enos la guarda stupito, "Arrabbiato con te?", poi accenna un timido sorriso, "Non potrei mai arrabbiarmi con te, Daisy. Piuttosto con me stesso, ma non con te".

Daisy lo abbraccia, "Ti prego Enos. Torna a casa. Voglio che le cose tornino come prima. Non usciremo mai da questo senso di colpa e da questa tristezza se tu non torni indietro. Mi manchi…… e manchi anche a Rosco…. e a Bo, Luke…. e anche a zio Jesse. Gli avvenimenti di quel giorno ci hanno travolto tutti come un ciclone. Non ce la faccio più, io….". La voce di Daisy si incrina.

Enos la bacia dolcemente sulle labbra.

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DAISY POV: Finalmente la tensione tra noi si scioglie. Lo lascio baciarmi come mai aveva fatto prima. Vedo un barlume di speranza. Sto lasciandomi quest’anno alle spalle, lo sento.

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L’aereo atterra.

All’aeroporto ci sono Bo e Luke ad attendere Enos e Daisy, mentre zio Jesse è rimasto alla fattoria a preparare un pranzo da festa.

Enos e Daisy si avvicinano tenendosi per mano, e questa volta Enos non sembra affatto intimidito dalla vicinanza e dal gesto di Daisy.

Bo e Luke si guardano con un sorriso complice.

Luke osserva sua cugina. "Era da tempo che non la vedevo sorridere così. Finalmente è tornata ad essere la ragazza che era prima…… e forse tra lei e Enos è successo qualcosa che l’ha resa ancora più serena e sicura di sé. Zio Jesse ne sarà felice".

Enos abbraccia Bo e Luke. Non c’è bisogno di parole tra di loro.

"Andiamo, zio Jesse ci sta aspettando", Bo quasi corre verso il Generale Lee, preso dall’entusiasmo, "Finalmente i pezzi della mia famiglia si stanno ricomponendo".

Alla fattoria zio Jesse è impaziente, e quando vede la macchina dei nipoti fermarsi davanti alla fattoria esce fuori quasi di corsa.

Daisy gli corre incontro e lo abbraccia.

"Zio Jesse….. io…… mi dispiace…..".

"Daisy, ti prego. Non parliamone più, OK? Abbiamo tutti già sofferto abbastanza. Ognuno di noi ha espiato le sue colpe, ammesso che ci siano delle colpe. Quindi, ragazzi…… il pranzo è pronto in tavola. Enos, bentornato"

"Grazie signore".

Zio Jesse e Enos si stringono la mano, in una stretta che significa più di mille parole, mentre zio Jesse guarda il poliziotto con uno sguardo che mai aveva avuto prima, "Mi raccomando, Enos. Ti affido Daisy, ma vigilerò sempre su voi due".

Mentre la famiglia Duke e Enos stanno per entrare alla fattoria, arriva l’auto di pattuglia di Rosco.

Lo sceriffo scende con fare imbronciato, "Enos, razza di idiota, sei in ritardo al lavoro".

Enos lo guarda imbarazzato, con uno dei suoi soliti sorrisi, "Ma ….. sceriffo, sono stato via un anno intero".

Rosco risponde con tono ancora più imbronciato, "Bhe, io non ho visto le tue dimissioni, ragion per cui sei ancora ufficialmente il vice di questa contea…… in ritardo sul lavoro di un anno. Quindi, dopo pranzo, ti voglio vedere immediatamente in ufficio, c’è un sacco di lavoro arretrato", poi si volta e sorride tra sé e sé, non mostrando agli altri il suo sorriso, "Lo sapevo che sarebbe tornato. Non aspettavo altro che questo momento".

 

E così, nella contea di Hazzard, si torna finalmente la normalità

Enos e Rosco inseguono il Generale Lee con le loro auto, sollevando polvere e…… acqua (dei vari stagni della contea).

Zio Jesse deve badare alle idee "geniali" dei nipoti, frenandone l’impeto.

Ma…….. in realtà non tutto è come prima, qualcosa è cambiato: gli sguardi che Enos e Daisy si scambiano, non più velatamente e timidamente.

 

 

 

THE END

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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