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Autore: danzard    13/02/2015    4 recensioni
Una storia SwanQueen ambientata dopo il ritorno di Marian.
> Emma lo stava quasi supplicando.
> Tremotino si voltò per ritornare sul retro del negozio > prima che la tenda si richiudesse dietro di lui, con un movimento della mano che Emma non notò, fece cadere con la magia un libro proprio ai piedi della bionda.
Il libro si era aperto su una pagina, Emma si abbassò per raccoglierlo e una volta preso in mano lesse il titolo di quella pagina.
DEMONI VIAGGIATORI DEI MONDI
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Si svegliarono alle prime luci dell’alba, la coperta che aveva tenuto Emma al caldo era misteriosamente scomparsa prima che la bionda o chiunque altro potesse vederla. Fecero colazione in silenzio.
Mulan fu la prima a parlare << ho deciso che vi accompagnerò fino al lago >>.
 
<< Non sei costretta >> le disse Emma.
 
<< Emma >> la guerriera le si avvicinò per non fasi sentire da nessun’altro << ci sono molti pericoli e voi non siete armati, ci sei tu, una fatina, una vecchietta, una donna che mi da l’idea che non sappia tenere in mano nemmeno un coltellino, e un ragazzo che è appena inciampato nei suoi stessi piedi >>.
 
Emma si voltò verso Joffrey che si stava rimettendo in piedi dopo la caduta << sono certa che ce la caveremo >>.
 
<< E’ possibile, ma perché rischiare? >>
 
<< Va bene, se ti fa piacere vieni con noi >>.
 
Mulan sorrise << tieni, usala tu per il momento >> le passò la spada di scorta << porremmo davvero ritrovarci con il combattere contro degli orchi >>.
 
Emma sorrise a sua volta prendendo la spada << grazie >>.
 
<< Allora siamo pronti per ripartire? >> chiese il demone interrompendole.
 
<< Si certo >> la bionda si attaccò la spada alla cintura dei pantaloni << ormai non manca molto >>.
 
 
Fortunatamente non incontrarono degli orchi, ma si imbatterono in un gruppo di briganti. Mulan fece la maggior parte del lavoro per sbarazzarsi di loro, ma anche la bionda se la cavò disarmando due di loro e facendone cadere un terzo dopo avergli fatto lo sgambetto. Emma fu fiera di se stessa, gli insegnamenti sul combattimento che suo padre aveva incominciato a darle stavano dando i loro frutti, non vedeva l’ora di tornare a casa e raccontare tutto a David. Anche Joffrey cercò di essere utile, colpendo con forza uno di quegli omaccioni sulla testa con la sua zappa, ma dovette battere in ritirata quando venne preso di mira da quello che poteva essere il fratello più grosso del tizio di prima, il ragazzo cadde a terra ma fortunatamente una radice spuntata dal nulla arrestò la corsa dell’assalitore. Asir aiutò Joffrey a rialzarsi.
<< Però, sei migliorata dall’ultima volta >> si complimentò Mulan con la bionda, una volta che i briganti se ne furono andati con la coda tra le gambe.
 
<< Ho preso qualche lezione >> le sorrise Emma.
 
<< Almeno non te ne vai più in giro con quel cosino rumoroso >> rispose Mulan.
 
<< Quel cosino si chiama pistola, ed è un’arma temibile nel mio mondo >> la corresse la bionda.

<< Può darsi, ma contro gli orchi non è servita a nulla >>.
 
<< Ma nel mio mondo gli orchi non ci sono… non letteralmente almeno >>.
 
<< Venite a vedere >> disse la vecchietta interrompendo la discussione tra la Salvatrice e la guerriera, la donna si trovava vicino ad un cartello che riportava la scritta “Lago di Nostos, un giorno di viaggio”.
 
La bionda sorrise << ci siamo quasi ragazzi >>.
 
 
Al tramonto si accamparono in un bosco e, come la sera prima, si divisero per trovare della legna ed Emma dopo accese il fuoco, per cena mangiarono coniglio grazie alle doti da cacciatrice di Mulan.
 
 
<< Così domani sarà tutto finito >> disse il demone sedendosi vicino alla bionda.
 
<< Già, non riesco a crederci. Spero solo che ci sia ancora dell’acqua nel lago >>.
 
<< E se così non fosse? >>
 
<< Non lo so. Penso davvero che il bacio tra Marian e Joff non funzionerà, proprio perché ancora non si amano. Non so in che condizioni sia Marian… ma dubito che sia in grado di conoscerlo e innamorarsi di lui. Mi chiedo se portarlo con noi o meno >>.
 
<< Portatelo con voi e provate con il bacio, mal che vada, se Joffrey lo vorrà, io potrei riportarlo a casa sua >>.
 
<< Prendendogli un ricordo? >>
 
<< Devo farlo, mi devo nutrire, viaggiare tra i mondi mi costa energia, molta energia se con me viene anche qualcun’altro. Gli toglierò il ricordo di noi, del giorno che ci ha conosciute… così non si ricorderà nulla di Marian e non soffrirà >>.
 
Emma annuì.
 
<< Se dovesse andare bene, saresti pronta a vedere la donna che ami con un’altra persona? >> le chiese il demone.
 
<< Lo sono dal momento in qui ho deciso di partire >>.
 
<< Non sarà facile per te, ne soffrirai >>.
 
<< E’ il prezzo che devo pagare e sono felice di farlo >> Emma si voltò verso il demone e sorrise << che c’è? Ti stai preoccupando per me? >>
 
Asir la guardò negli occhi per qualche secondo, prima di ritornare ad osservare le fiamme del piccolo falò, sentì qualcosa di strano, sentì che le guance erano diventate improvvisamente calde << assolutamente no. E’ solo che ho visto come l’amore può ridurre le persone… quindi… sta attenta >>.
 
<< Sono sempre attenta >>.
 
<< No, non è vero. Non pensi mai alle conseguenze delle tue azioni. Sei venuta da me, hai evocato un demone senza pensare a quello che ti poteva succedere. Sai, c’è un motivo se uno come Tremotino non si è mai azzardato ad evocare me o qualcuno dei miei compagni, ci teme e ha ragione di farlo >>.
 
<< Come mai? Insomma lui è il Signore Oscuro >>.
 
<< Il Signore Oscuro non è invincibile. Alcuni demoni possono chiedere un prezzo veramente alto per i loro servigi. Ci sono demoni che possono richiedere la vita di una persona, e non importa se questa persona è il Signore Oscuro. I demoni sono creature scaltre, potrebbero ingannare anche qualcuno come Tremotino e tu hai corso davvero un grosso rischio evocandomi >>.
 
<< Ricevuto, sarò molto, molto attenta in futuro >>.
 
<< Per quello che mi riguarda so perfettamente quale sarebbe stato il ricordo che avrei preso a Tremotino e credo che anche lui lo sappia, ecco perché non mi ha mai evocato >>.
 
<< E quale sarebbe? >>
 
<< Il ricordo di suo figlio. Lo avrei portato nel tuo mondo, ma gli avrei cancellato per sempre il ricordo del motivo che lo ha spinto ad andarci >>.
 
<< E’ crudele >>
 
Il demone sorrise << odio profondamente quell’uomo e farei di tutto per ferirlo. Ma guarda il lato positivo, se Tremotino non fosse andato a cercare suo figlio forse adesso Baelfire sarebbe ancora vivo. E comunque, il Signore Oscuro ha fatto cose molto più crudeli delle mie, meriterebbe un po’ di sofferenza >>.
 
<< Hai scelto il ricordo che vuoi portarmi via? >>
 
<< Non ancora. Domani, quando ritornerai nel tuo mondo, lo sceglierò >>.
 
<< Sai quando prima mi hai detto che non penso mai alle conseguenze delle mie azioni? Anche Regina lo ha detto >>.
 
<< Quella donna è molto sveglia allora >>.
 
<< Me lo ha detto quando ho portato Maran nel mio mondo. Lei mi odia ora >> Emma abbassò la testa asciugandosi delle lacrime con il dorso della mano.
 
Asir la guardò con la coda dell’occhio, non le piaceva vederla piangere << No, non ti odia >>.
 
<< Avresti dovuto vederla. Se non fosse cambiata tanto probabilmente mi avrebbe incenerita >>.
 
Il demone fece un respiro profondo, quella conversazione la metteva a disagio, era brava con le parole quando si trattava di far fare alle persone quello che voleva, ma consolare era qualcosa di nuovo per lei << da quello che hai raccontato tu, ne ha passate molte, è normale che abbia problemi con la fiducia ora. Ma tu sei riuscita a farti strada nel suo cuore, sei riuscita ad ottenere la sua fiducia… ed è logico che ora si senta ferita. Sono le persone che amiamo quelle che possono farci davvero male… ma no, non ti odia. E’ arrabbiata con te, ma le passerà prima o poi, anche se dovessi fallire con questa missione, tornerà a parlarti. Sono sicura che una parte di lei è dispiaciuta di averti trattata in quel modo ma è una donna molto orgogliosa e tu sei riuscita a ferirla in un modo che lei stessa non pensava che potessi fare, l’hai ferita perché lei te lo ha permesso affezionandosi a te. Lei ti vuole bene, solo le serve tempo >>.
 
<< Mi vuole bene? Lo pensi davvero? >> Emma guardò Asir sorridendo.
 
<< Credo che sia… inevitabile… >> Asir si guardò le mani e incominciò a giocherellare nervosamente con le dita.
 
Emma sbadigliò.
<< Dai, basta con questi pensieri. Vai a riposarti e domani saprai quello che dovrai fare >> le disse il demone cambiando argomento.
 
Emma si stiracchiò, si allontanò un po’ dal falò e si sdraiò << buonanotte Asir >>.
 
<< Buonanotte Emma >>.
 
Il demone aspettò che la bionda si addormentasse prima di farle comparire la coperta addosso. Guardò Emma sorridere nel sonno, non aveva bisogno di usare il suo potere per sapere che sogno stesse facendo, ormai era chiaro chi fosse la protagonista di quei sogni. Era chiaro che per Emma ci sarebbe stata sempre e solo quella donna.
La verità era che Asir aveva già scelto il ricordo in questione e sapeva già che cosa avrebbe dovuto fare con quel ricordo, sperò solo che fosse la scelta giusta.
 
 
<< Sveglia, sveglia!!! >> fu l’urlo di Trilli dritto nell’orecchio della bionda a svegliarla. Emma istintivamente prese in mano la spada e fece per sguainarla quando la fatina la fermò.
 
<< Stai calma! Non siamo in pericolo, solo svegliati >> le sorrise Trilli.
 
<< Ma sei matta a svegliarmi così? Mi hai fatto quasi venire un colpo, ma che ti è preso? >> le rispose la bionda alzandosi.
 
<< E’ oggi! Oggi arriveremo al lago di Nostos! Oggi torniamo a casa! >> disse la fatina saltellando per poi dare ad Emma la sua colazione.
Emma scosse la testa e sorrise prima di sedersi e incominciare a mangiare.
 

 
 Arrivarono al lago di Nostos nel pomeriggio ed Emma ebbe una grossa delusione, il lago era completamente asciutto.
<< Oddio… non ci posso credere… >> disse la bionda guardando la distesa sabbiosa dove un tempo si trovava il lago << prosciugato di nuovo, merda! >>
 
<< Non è giusto… dopo tutta la strada che abbiamo fatto… >> aggiunse Trilli.
 
Mulan guardò la distesa di sabbia e le venne un’idea << non abbattetevi, forse c’è una cosa che si può ancora fare >> la guerriera si diresse nel centro di quello che un tempo era il lago, si inginocchiò e cominciò a scavare.
Emma si avvicinò alla ragazza, ma senza più speranze. Passarono minuti  e Mulan continuava a scavare, la bionda stava quasi per dirle di fermarsi, di lasciar perdere, quando vide che la sabbia da chiara e soffice cominciava a diventare più scura, più compatta e più bagnata, a quel punto anche Emma si inginocchiò e cominciò a scavare. Con il passare del tempo nella buca cominciò a formarsi una piccola pozza d’acqua, la bionda tirò fuori la spada e si provocò un piccolo taglio su un dito, poi lo immerse nell’acqua. Quando lo tirò fuori il dito era completamente guarito.
 
Emma sorrise << è lei! >>
 
Mulan prese la borraccia che teneva attaccata alla sua cintura, la svuotò dell’acqua che conteneva e la riempi con quella del lago.
 
<< Ecco fatto >> disse la guerriera chiudendo la borraccia e passandola ad Emma.
 
<< Grazie >> la bionda prese la borraccia e la guardò come se fosse l’oggetto più prezioso del mondo e lo era davvero. Poi si voltò verso gli altri << E’ fatta! >> urlò.
 
 
Asir prese un bastone e disegnò sul terreno un cerchio, più grande rispetto a quello che avevano usato per arrivare nella Foresta Incantata e si mise al centro di esso << quando vuoi Emma >>.
 
La bionda si voltò verso la guerriera << Ti ringrazio di tutto, il tuo aiuto è stato fondamentale e non so proprio come sdebitarmi >> le restituì la spada.
 
Mulan sorrise << promettimi solo che non ti caccerai ancora nei guai >>.
 
<< Temo che questo proprio non te lo posso promettere. Ho un talento naturale nel trovare i guai >>.
 
Mulan sorrise di nuovo << Senti, fammi il favore di dire ad Aurora che… >> scosse la testa << dille solo che sono felice per lei e che le auguro tanta fortuna >>.
 
<< Lo farò >> Emma si rivolse poi all’anziana << Nonnina io… >>.
 
<< Lascia stare i saluti cara, non servono. Io vengo con voi >>.
 
Emma sgranò gli occhi <>
 
<< Non ho niente in questo mondo, e sono proprio curiosa di vedere il tuo >> l’anziana le sorrise prima di entrare nel cerchio di Asir. Il demone la guardò male, voleva che fosse chiaro l’avvertimento. La vecchietta le sorrise e le sussurrò << quello che ho detto quella notte vale ancora, demone >>.
 
Alla fine entrarono nel cerchio anche Emma, Trilli e Joffrey.
 
<< Ho idea che tu mi abbia scambiata per un autobus >> disse il demone alla bionda.
Emma le fece un sorriso colpevole. Salutarono un ultima volta Mulan prima di venire risucchiati nel buco nero.
 
 
Ricomparirono nello stesso posto da dove erano partiti, nel granaio.
 
<< E’ stato così strano, pensavo davvero che la vista e l’udito non mi sarebbero più tornati >> disse il ragazzo.
 
<< Capita a tutti la prima volta che fanno un viaggio tra i mondi, te la sei cavata alla grande >> gli rispose Asir.
Joffrey le sorrise.
 
<< Bene, Trilli porta Joffrey e Nonnina da Marian >> disse Emma alla fatina << oh, porta anche questa con te e dai questo a Regina >> la bionda le diede la borraccia e l’anello della mora .
 
<< E tu che fai? >> le chiese la fatina.
 
<< Pago il mio debito, vi raggiungerò tra poco >>.
 
<< Come vuoi >> rispose Trilli preoccupata, poi fece strada a Joffrey e all’anziana.
 
Emma si voltò verso il demone << eccoci qui, alla fine. Allora, hai preso una decisione? >>
Il demone si limitò ad annuire.
 
<< Bene, prendilo allora >>.
 
Il demone mise entrambe le mani sul viso della bionda e inchiodò gli occhi a quelli di Emma e la bionda si immobilizzò. Asir cercò nella mente di Emma il ricordo prescelto, indagando tra i suoi ricordi si accorse che qualcosa non andava. Qualcuno le aveva già modificato la memoria. Per un momento il demone si chiese se dirlo o meno alla bionda, ma lasciò perdere, non aveva senso dirle qualcosa dal momento che tra poco Emma si sarebbe dimenticata qualsiasi conversazione con lei. Guardò ancora nella sua mente ed ecco il ricordo che stava cercando, lo assorbì lentamente ma cercando di lasciarne delle tracce. Una volta preso il ricordo guardò attentamente il viso di Emma, la bionda era come ipnotizzata per via del potere del demone. Asir fece una cosa che non aveva mai fatto con nessuno prima di allora, avvicinò il suo viso a quello della bionda e le sfiorò le labbra con le sue. Un bacio dolce, delicato, casto. Quando il demone si allontanò le disse semplicemente << ti auguro di essere felice, Emma >> e scomparve.
In quel momento Emma ritornò in se, si guardò attorno spaesata, non riusciva a ricordarsi il perché fosse finita li.
 
   
 
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