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Autore: Out_Ofocus    13/02/2015    11 recensioni
Lo si vede sempre succedere nei film, due migliori amici, che piano piano si innamorano l’uno dell’altro. Ma quante volte accade nella vita reale? La maggior parte delle volte, uno non ricambia ciò che prova l’altro, e l’amicizia lentamente ne risente. E’ una cosa che succede più spesso di quante volte lo si veda effettivamente succedere nei libri o nei film.
Tante volte invece si ha la persona giusta proprio davanti agli occhi, ma siamo troppo ciechi per rendercene conto, fino a quando un bel giorno qualcosa cambia e ci ritroviamo a pensare: “Sei qua, ti ho cercato ovunque e tu sei sempre stato qua.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Due
 
- Vado a cercare qualcosa da bere. – Calum le urlò in un orecchio. – Preferenze? -
- Va bene tutto. – Ellie si mise a sedere su una delle sdraio a bordo piscina. – Ti aspetto qua. – Calum annuì sparendo poi nella folla, entrando nella casa in cerca di qualcosa da bere. Ellie si guardò intorno, la casa era gremita di persone. Kim, la ragazza che aveva organizzato la festa, era la capo cheerleader e questo spiegava molte cose. Le sue feste erano famose in tutta la scuola, erano solitamente a numero chiuso ed entravi rigorosamente su invito o almeno era quello che si vociferava per i corridoi, ma la verità era che se arrivavi a circa un’ora dall’inizio ufficiale della festa entravi senza problemi, nessuno controllava veramente se tu avessi l’invito o no. A Kim piaceva stare al centro dell’attenzione ed era per quello che non si lamentava mai se ti imbucavi alle sue feste, sapeva che il lunedì dopo a scuola se ne sarebbe ancora parlato e se Kim amava qualcosa più di se stessa, era che la gente parlasse di lei, non le importava molto se fosse in modo positivo o negativo, a lei bastava che parlassero di lei.  
Per loro poi non era mai stato un grande problema entrare a quelle feste, visto che sia Calum che Michael ci erano andati a letto con la ragazza, e per qualche strano motivo lei non li aveva mai snobbati come faceva con il resto dei ragazzi che si portava a letto. Ellie non si era mai sbilanciata in giudizi ma non poteva certo dire che la ragazza le stesse simpatica. Si era fatta quasi mezza scuola e non si vergognava a farlo sapere in giro e inoltre era tutto quello che Ellie cercava di non essere.
- Ho trovato solo la birra. – Calum si mise a sedere accanto a lei, allungandole una delle due lattine di birra che teneva in mano.
- Va più che bene. – l’afferrò sorridendo.
- Era davvero il compleanno di sua cugina? – guardava davanti a lui e Ellie lo guardò mentre beveva un sorso dalla lattina che teneva in mano.
- Si … -
- Ok, lo so cosa stai pensando, che dovremmo provare ad andare d’accordo e ti giuro El, che ci provo a farmelo andare a genio, ma non so ha qualcosa che non mi convince. –
- Cal, eri convinto che mi avrebbe spezzato il cuore dopo poco che avevamo iniziato a uscire insieme e invece … -
- Sono iperprotettivo, che ci posso fare? – si strinse nelle spalle sorridendo.
- E ti adoro per questo lo sai. – gli scoccò un bacio su una guancia, alzandosi e bevendo un sorso della sua birra. – Che dici, andiamo a ballare un po’? – gli allungò la mano libera, indicando con un cenno della testa l’interno della casa, dove la musica pompava dalle casse.
- Sai che non ballo. – rise lui.
- Va bene vorrà dire che andrò a ballare con il primo che passa. – si guardò intorno, sorridendo quando vide passare Michael.
- Davvero? Con Michael? – rise Calum. – Poi non ti lamentare se ti pesta i piedi eh. –
- Vieni tu con me, così non abbiamo questo problema. –
- Solo perché sei tu. – sorrise cedendo e alzandosi.
Le note di Lightning in A Bottle dei Summer Set rimbombavano nelle orecchie di Ellie che si stava lasciando trasportare dalla musica, davanti a lei Calum si muoveva quel poco che bastava per essere definito ballare. Ashton e Luke si erano aggregati a loro dopo poco e Ashton e Ellie si stavano divertendo cantando a squarcia gola ogni singola parola della canzone. Luke sembrava non essere troppo sobrio e lo confermò il fatto che si mise a pomiciare con una bionda dopo pochi minuti. Avevano perso di vista Michael ma nessuno se ne preoccupò veramente, conoscendolo era imboscato con Rebecca da qualche parte.
- Ho bisogno di un po’ d’aria. – Ellie si fermò sorridendo, il fiato corto.
- Che ne dite se recuperiamo Luke e Mike e andiamo a prenderci qualcosa da mangiare? Io sto morendo di fame. – propose Ashton.
- Io ci sto. - Calum era più che contendo di abbandonare la pista da ballo.
- Io mi occupo di Luke. – Ashton disse cercandolo nella folla.
- Noi cerchiamo Michael. – Calum intrecciò la sua mano con quella di Ellie. – Ci troviamo alla macchina. – Ashton annuì, sparendo tra la folla.
 
- Non capisco perché io devo sempre finire dietro e in mezzo. – Ellie obbiettò cercando di trovare una posizione comoda schiacciata tra Luke e Michael.
- Perché sei la più piccola. – commentò semplicemente Ashton.
- Siete voi ad essere tutti e quattro dei giganti. –
- Dove andiamo? – chiese Luke. Era rimasto deluso quando Ashton lo aveva trascinato via di peso dalla pista da ballo, costringendolo a salutare la bionda con cui stava ancora ballando.
- A mangiare qualcosa. – Calum, concentrato sulla guida, rispose senza staccare gli occhi dalla strada.
- Possiamo andare da Wendy? – chiese Michael, improvvisamente aveva voglia di pancakes.
Ellie, che finalmente era riuscita a mettersi più o meno in modo comodo, si rilassò appoggiando la testa alla spalla di Michael, che sorrise e la lasciò fare. Era contenta di essere con i ragazzi, da quando si frequentava con Kyle erano rare le volte che usciva da sola con i ragazzi e doveva ammettere che le era mancato. Quando dieci minuti dopo, Calum fermò la macchina nel parcheggio del locale, Luke le sorrise scuotendola leggermente, non si era resa conto di essersi addormentata. Recuperò la borsa e seguì i ragazzi, prendendo a braccetto Calum che l’aspettava appena fuori dalla portiera dell’auto. Sorrise grata del gesto, le zeppe che aveva indossato quella sera cominciavano a farle male e come sempre si maledì per non essersi messa un paio di scarpe basse.
- Ehi ragazzi. – la cameriera, Marissa, una ragazza sui trent’anni, gli sorrise non appena entrarono. – Sedetevi pure dove volete. – erano le una di notte e il locale era semi deserto.
- Solito tavolo? – chiese Ashton, guardando gli altri che annuirono, seguendolo al tavolo. Si sistemarono ad un tavolo in un angolo del locale, era sempre lo stesso tavolo. Michael si mise a sedere accanto a Luke e Ellie, come sempre, si strinse fra Ashton e Calum.
Nessuno dei cinque guardò veramente il menù, già sapevano cosa prendere. Erano clienti abituali ormai, era uno dei pochi locali aperti che a quell’ora servisse ancora da mangiare oltre che da bere, e i ragazzi erano soliti andarci dopo feste o serate al cinema.
- Cosa posso portarvi? – chiese Marissa.
- Per me Pancakes. – Michael disse velocemente, doveva avere davvero fame, pensò Ellie trattenendo una risata.
- Per me un frappè al cioccolato. – Luke si abbandonò contro lo schienale della panca, sorridendo alla donna.
- Io seguo Mike con i pancakes. – Calum chiuse il menù sorridendo.
- Vanno anche a me, ma tutti non li mangio. – osservò Ellie.
- Li prendiamo a metà? – le chiese Ashton.
- Ci sto. – lo guardò sorridendo. – Allora un altro pancakes. – aggiunse poi guardando Marissa.
- Da bere niente? –
- No grazie siamo a posto così. –
- Perfetto, arrivano subito. –
 
Ellie entrò in camera di Calum dopo essere stata in bagno, aveva rimpiazzato il vestitino e i tacchi, indossati alla festa, con pigiama e infradito, si era struccata e aveva raccolto i capelli in una coda spettinata. Calum era seduto a letto, indosso solo un paio di pantaloni da basket, il torso nudo, il cellulare in mano. Dopo aver appoggiato i vestiti sulla sedia alla scrivania, Ellie raggiunse il ragazzo e si sistemò a letto accanto a lui. Erano abituati a dividere il letto da una piazza e mezzo di Calum.
- Il tuo cellulare ha squillato mentre eri in bagno. Chi è che ti cerca alle due e mezzo di notte? –
- Non ne ho idea, Kyle mi ha dato la buona notte un ora fa. –
- Ha fatto storie che ti fermavi da me a dormire? – Calum sapeva che in più di un’occasione avevano discusso per il fatto che lei e Calum dormissero spesso insieme, e si chiese se Kyle facesse ancora storie.
- No, ciò non ha detto niente ma la sua faccia diceva tutt’altro, non ha ancora capito di non saper mentire. – si allungò sopra Calum per prendere il cellulare, che aveva precedentemente appoggiato sul comodino accanto al letto, dalla parte del ragazzo. – E’ mio fratello. – sapeva che Calum era curioso di sapere chi fosse a cercarla a quell’ora.
- Parker? – chiese sorpreso.
- No l’altro. – rise lei leggendo il messaggio. “Dimmi che mamma tiene ancora una chiave di scorta nascosa da qualche parte, ho lasciato le mie in casa e se mi attacco al campanello a quest’ora papà potrebbe uccidermi.” – E’ rimasto chiuso fuori casa. –
- Beh siete decisamente fratelli. – rise Calum a sua volta, ripensando a quante volte fosse successo all’amica.
“Vedi la pianta accanto alla porta d’ingresso? Alza il vaso, sotto c’è una chiave di scorta. Buona notte!”. Rispose velocemente, per poi mettere il silenzioso e riappoggiare il cellulare sul comodino, Calum la imitò dopo pochi secondi.
- Cal? –
- Si? – chiese sistemandosi sotto le coperte.
- Vedi di non buttarmi di sotto dal letto stavolta ok? –
- E’ successo una volta sola, quante volte me lo rinfaccerai? –
- Una volta sola solo la settimana scorsa. – disse lei guardandolo alzando entrambe le sopracciglia. – Non so cosa tu faccia mentre dormi, è come se combattessi la terza guerra mondiale, non stai fermo un attimo. –
- Se dovesse succedere, ti chiedo scusa in anticipo. – rise lui spegnendo la luce sul comodino.
- Vedi di non farlo succedere, Hood! –
- Piantala di chiamarmi per cognome. –
- Mai. – rise lei girandosi su un fianco e dando la schiena al ragazzo.
- Notte Els. – rise lui imitandola e cingendole un fianco con un braccio. Ellie sorrise, adorava il fatto che ogni volta che dormiva con l’amico lui la stringesse a se come se fosse un orsacchiotto. 



 
 
*My Space* 

Ciao bella gente! 
Come state?
Vorrei ringraziarvi prima di tutto per le 12 recensioni! 
Che dire ecco a voi il secondo capitolo, siamo ancora nella parte tranquilla della storia e quindi so che potrebbe sembrare banale come capitolo, ma vi prometto che si cominceranno a smuovere le acque poi ... date tempo al tempo. 
Come sempre mi farebbe piacere sapere che ne pensate quindi se lasciate una recensione mi renderebbe solo felice.

Come sempre, a inizio capitolo trovate quella che è indicata come "colonna Sonora" che sono le canzoni che mi ispirano mentre scrivo. 
Poi come sempre a seguire vi lascio come mi sono immaginata i vari personaggi e gli outfits della protagonista. 
Inoltre ho aggiunto l'icona di Wattpad dove potete trovare la storia, oltre che qua.


Ellie (Photo), Calum  (Photo), Ashton (Photo), Luke (Photo), Micheal (Photo),  Rebecca (Photo)
Ellie's outfits (Outfits 1, Outfits 2 )
 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

    

 
 
   
 
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