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Autore: Artemide5775    22/02/2015    1 recensioni
Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
***
Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
***
Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
***
Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Il freddo sguardo calcolatore che Afrodite le rivolse fece gelare Grace fino alle ossa.

- Sherrillyn Kenyon, Fantasy Lover


Chapter XXIX -Georgie



 

Dopo che Georgie era stata portata in infermeria, qualcuno aveva chiamato l'ambulanza che era venuta in meno di 20 minuti. La bruna era stata trasferita subito in ospedale e le gemelle erano state costrette a rimanere a scuola come non imparentate con la vittima.
 

Qualcuno aveva fatto chiamare Crystal e Diamond, insieme a Niall, che stava con quest'ultima, li avevano raggiunti in infermeria. La preside aveva fatto chiamare Victoria e il padre di Abbie, come che non era il caso che quel giorno continuassero le lezioni.

 

Avevano assistito a una cosa non piacevole e l'anziana preside Cox sapeva benissimo che le tre non sarebbero riuscite a concentrarsi sulle lezioni.

 

Aveva chiamato le sorelle per farle confortare, anche se entrambe non piangevano, ne gridavano e non facevano altro che potesse far intendere che dovevano essere consolate.

 

Solo Abbie stava piangendo senza ritegno vicino alle due bionde che sembravano solo tristi, anche se Alexandra sembra, più che triste, pensierosa.

 

Crystal andò subito verso le gemelle per assicurarsi che stessero veramente bene e poi vedendo che la migliore amica delle sorelle stava piangendo la consolò abbracciandola e accarezzandole i capelli corvini.

 

Victoria arrivò subito, insieme a Kate, si erano prese quel giorno libero, perciò erano arrivate in poco tempo, anche se avrebbero fatto prima arrivando a piedi, usando la velocità vampiresca, ma dopo avrebbero dovuto riportare le ragazze a casa a piedi e non le era sembrato il caso.

 

Appena tornate a casa Winchester, le sei ragazze discussero su quello che era successo a Giorgie e a Victoria, sembrò, il caso di parlare, anche se non voleva farlo così presto. Ora o mai, si disse per incoraggiarsi.

 

Raccontò alle ragazze della sua "trasformazione", del fatto che era morta per poi essere tornata in vita grazie al sangue di un vampiro, ma non disse alle ragazze di Louis.

 

Perché lui glielo aveva espressamente chiesto -é meglio che le tue cugine non sappiano che io sono un vampiro- gli aveva detto lui, il giorno prima -credo che capirebbero subito che anche i miei protetti lo sono e io vorrei che se vogliono, siano loro a dire alle ragazze la loro vera natura-.
 

Lei aveva accettato la sua richiesta, dicendo alle cugine che era stata Katie a salvarla, arrivando proprio nel momento... In cui la uccidevano. Loro ci avevano creduto, non conoscendo, logicamente, la verità.
 

Più o meno, non si sorpresero molto alla notizia della trasformazione di Victoria. Nell'ultimo periodo, avevano scoperto tante cose assurde, che quella scoperta, le aveva solamente sorprese, ma nessuna aveva avuto una reazione tanto esagerata, o per meglio dire, non proprio tutte avevano avuto una reazione esagerata...
 

-stai dicendo che sei un vampiro adesso?!- aveva esclamato Diamond sorpresa, non se l'aspettava così presto, era ... strano.
 

Sinceramente, lei non era spaventata dai vampiri, o li odiava, o si disgustava all'idea di diventare una di loro. Anzi, era affascinata dall'esistenza di altri esseri diversi, con un'altra cltura, religione e forse perfino con una diversa economia e storia.
 

Non ci teneva a bere del sangue... ma il fatto dell'essere immortali la faceva saltare di gioia, era bello rimanere giovani e forti per sempre.

 

L'essere diversa la incuriosiva e vedeva l'essere un vampiro come una nuova possibilità per scoprire una nuova se stessa, forse perfino migliore.
 

-già- aveva risposto amaramente Victoria accavallando le gambe. Stava osservando attentamente le sue cugine cercando di capire come avevano preso la notizia.
 

Alexandra aveva uno sguardo neutro, quasi come se la situazione non la toccasse per niente. Cosa che lasciò interdette Katie e Victoria.
 

Crystal per un momento sembrò spaventata, ma poi sembrò tranquillizzarsi e subito diventò pensierosa .
 

Deborah ebbe una reazione alquanto "esagerata" secondo molte delle presenti, ma che non stupì affatto Vicky. -sei stata tu a mordere Georgie?!-. Non si riusciva bene a capire se era una domanda o un'accusa, ma era comunque, secondo Diamond, assurda.
 

Non poteva essere stata la loro cugina, non avrebbe ma fatto del male a qualcuno, figuriamoci una persona a loro cara. Non avrebbe mai creduto, neanche se lo avrebbe visto con i suoi occhi.
 

-no non é stata Vicky- l'aveva difesa Katie.
 

Victoria aveva sorriso e annuito -non ho mai bevuto del sangue, da un essere vivo-.

 

-che intendi con vivo?- aveva chiesto Crystal.

 

-intendo che l'unico sangue che ho bevuto, é stato da una sacca, mai da una vena- aveva spiegato. Crystal aveva rabbrividito, disgustata dal solo pensiero che un giorno avrebbe dovuto fare la stessa cosa.

 

Victoria disse anche alle cugine che sarebbe rimasta a stare da Katie per diversi giorni, ma che avrebbero dovuto avvertirla per qualunque cosa e che sarebbe passata da loro a vedere che stavano combinando.

 

Prima che qualcuno potesse ribattere, suonarono alla porta. Alexandra andò ad aprire in silenzio, senza dire niente.

 

Crollò uno strano silenzio che venne rotto solamente dal rumore della porta d'entrata che venne aperta e chiusura dopo neanche un minuto.

 

Nessuno parlò.

 

Non sentendo Alexandra parlare con qualcuno, alcune di loro giunsero alla conclusione che qualche ragazzino dovesse aver bussato alla porta per scherzo, o che avessero cambiato idea.

 

La bionda entrò nella stanza e tutte notarono quasi subito il piccolo scatolo rosso che aveva in mano. Era abbastanza grande e a forma di letter. Venne posato sul tavolino del salotto, dove intorno erano sedute le 5 ragazze e dove si andò ad raggiungere anche Alexandra.

 

-per chi é?- chiese Deborah.

 

Alexandra lesse un piccolo bigliettino che era posato sulla scatola: -per Crystal Winchester, Alexandra Winchester, Deborah Winchester, Victoria Winchester e Diamond Winchester-.

 

-chi c'é lo manda?- chiese Crystal.

 

Alexandra esaminò il fogliettino, era firmato con una F e la scrittura era ben curata, le sembrava antica. -é firmato con una F-.

 

-abbiamo un amico, o amica, i comune con la F?- chiese Diamond.

 

-no, a quanto so- disse Alexandra.

 

-aprite la scatola- consigliò Katie.

 

Alexandra la aprì.

 

Diamond si spostò subito nauseata e per poco non vomitò. Victoria in uno scatto vampiresco si spostò in un'altra stanza, l'attrazione era tanta, troppa per una neo vampira. Deborah rimase, stranamente, calma, proprio come Alexandra, mentre Crystal dovette cercare di trattenere un gridolino di sorpresa e disgusto. Katie andò da Victoria per cercare di farla calmare, come che si stava agitando.

 

-ma che diavolo... É uno scherzo?- pensò ad alta voce Deborah. Stava osservando l'interno della scatola bordeaux, il cui contenuto era un sacco di sangue posto a cerchio sopra un nastro (cosa davvero rivoltante) e una lettera posta al centro della scatola.

 

Alexandra la prese in mano, stando attenta a non toccare il sangue, che era fresco, o almeno così sembrava dal fatto che era di un rosso scuro e non del tipico marrone del sangue secco.

 

-che c'é scritto?- chiese Diamond, si era ripresa, non le veniva più da vomitare.

 

La lettera era di un colore giallognolo ed era chiusa da un sigillo rosso che rappresentava tre stelle, ma al contrario del simbolo della casa della notte, la mezzaluna era posizionata sopra e capovolta.
 

Alexandra aprì la lettera e prese un foglio che si trovava al suo interno. La scrittura era delicata e alquanto regale.

 

-Ve lo avevo detto che non sarebbe finita. Moriranno una a una tutte le persone a voi care. Alla fine sarete sole e vi arrenderete a me, come avreste già dovuto fare da tempo. La morte non é la fine, ma l'inizio del vostro incubo.

F-

 

Tutte rimasero in silenzio, Victoria si calmò e ritornò nella stanza insieme alla sua migliore amica. -ma che significa?- chiese Diamond scossa e si ritrovò a pensare a quello che era successo a lei nel bosco. E se la persona che vuole l'anello é la stessa che ci ha mandato la lettera?, si domandò.

 

-qualcuno vi ha detto che non sarebbe finita qui?- chiese Katie. Trovava quella situazione inquietante e molto strana.

 

-no... mai- disse Victoria cercando di non guardare l'interno della scatola, era difficile resistere all'odore del sangue ed era sorprendente che anche se si era appena trasformata, ci stesse riuscendo.

 

-parla per te- mormorò Deborah -mi é successo, anche più di una volta, ma nessuno si sarebbe mai vendicando mettendo in una scatola del sangue vero e una lettera assurda e senza senso-.

 

-non credo che c'é l'abbia mandata una delle persone che ha fatto arrabbiare Deb, questa persona si vuole vendicare di tutte noi- disse Crystal riferendosi a loro cinque -in più questa lettera ha un senso compiuto, solo che non riesco a capire che abbiamo fatto per far arrabbiare così tanto qualcuno-.

 

-vorrei proprio sapere chi é questo tizio- disse Katie incrociando le braccia e pensando.
 

Victoria la guardò scrollando le spalle. Lanciò uno sguardo alla scatola e si ritrovò a ruotare lo sguardo verso la busta poggiata sul tavolino, dove avevano depositato anche lo scatolo.
 

Si concentrò sulla bustina e si accorse di sentire un odore, ma in quella stanza, c'é ne erano anche troppi. Si estraniò dalla conversazione che si era andata a creare e senza pensarci troppo andò dritto verso la bustina giallastra.
 

La aprì e scoprì che c'era un piccolo pezzo di stoffa a fiori con qualche goccia di sangue secco. Solo il quel momento si rese conto che tutte la stavano guardando.

 

Deborah le si avvicinò e prese il pezzo di stoffa in mano, esaminandolo, era a fiori gialli, arancioni e blu. Le sembrava di aver già visto un capo d'abbigliamento con quella fantasia, cosa che poteva essere anche probabile, ma non ricordava dove.

 

-non mi ero accorta che c'era qualcos'altro nella busta- disse Alexandra fissando il pezzetto di stoffa che si trovava nelle mani della gemella.


 

*****


 

Deborah entrò nel reparto in cui era stata ricoverata Georgie e subito, vide in lontananza il padre della sua amica e la matrigna.

 

L'uomo aveva la pelle scura, cappuccino, proprio come i capelli cioccolato e gli occhi del medesimo colore.

 

La donna invece aveva i capelli di un bellissimo rosso ramato, gli occhi caramello e la pelle abbronzata e ben curata, proprio come il suo abbigliamento elegante.
 

Lei, insieme a Diamond e Alexandra, si avvicinò ai due. Il padre di Georgie le riconobbe subito come compagne di scuola della figlia e le salutò. La moglie fece li stesso, solo che lei parlò -siete qui per vedere Georgie?- chiese non riconoscendole.

 

I genitori di Georgie si lasciarono quando la ragazza aveva appena 11 anni e da allora lei viveva con il padre e la sua nuova moglie e andava a trovare la madre ogni tanto.
 

-si, signora- disse cortesemente Alexandra.
 

-c'é qualche notizia?- chiese Deborah.
 

Il signor Bilson era seduto su una delle sedie poste nella sala d'aspetto e non faceva altro che guardare nella sala operatoria dove stavano operando la figlia.
 

-la stanno operando- disse l'uomo.
 

-é così grave?- chiese tristemente Diamond.
 

L'uomo annuì.
 

-ha perso molto sangue, in più sembra che non mangiasse e dormisse da almeno due giorni. Non riesco a capire come può essere... Siamo stati via due settimane, ma lei é abituata, le lasciamo sempre dei soldi per magiare e per ogni altro tipo di necessità- spiegò Carla Bilson.
 

-Georgie non veniva a scuola da giorni- disse Diamond.
 

I due si sorpresero, non sapevano che era malata, non gli avevano detto niente, perciò non riuscivano a capire perché non fosse andata a scuola in quei giorni. -non ne capisco il motivo, stava bene- disse la donna.
 

Diamond abbassò lo sguardo non sapendo dare spiegazioni ai due coniugi.
 

-vedete che avrà avuto un buon motivo- disse Deborah facendo un sorriso molto falso, ma che fece rilassare i due Bilson.

 

-sicuramente avrà avuto un buon motivo- disse il signor Bilson facendo un sorriso tirato.

 

Proprio in quel momento si avvicinò a loro un medico, che subito si rivolse ai signori Bilson -siete voi i genitori di Georgie Bilson?- chiese l'anziano signore leggendo una certellina bianca.

 

-io sono il padre e lei é mia moglie, Carla. La madre di Georgie, la mia ex moglie, non é potuta venire, ma non ne so il motivo, lei vive a New York- disse l'uomo a disagio e leggermente irritato. Si notava che dal suo tono di voce che era deluso dalla ex moglie.
 

A quanto si sapeva, la madre di Georgie era una donna che lavorava nell'azienda elettronica di famiglia, cioè una persona molto ricca, ma anche altrettanto frivola. La bruna odiava andare a trovare la madre, perché diceva sempre, che era come andare a trovare un fantasma,non si vede mai.
 

-va bene- disse il signore girando qualche foglio della cartellina -la signorina Bilson sta bene...- le ragazze sorrisero senza far più caso alle parole dell'anziano dottore, avevano già saputo ciò che gli importava.

 

**

 

Crystal entrò nella stanza di Victoria, voleva vedere se aveva qualche libro che riguardasse i vampiri, specialmente quelli nati dall'unione con una strega.
 

Victoria era tornata a casa di Katie, dopo aver accompagnato le gemelle e Diamond, in ospedale.
 

Crys aveva deciso di rimanere a casa, da sola. Non aveva la benché minima idea di andare a trovare Georgie in ospedale, l'aveva vista un paio di volte, più o meno e preferiva di gran lunga lasciare che la venissero a visitare, amici e parenti, invece di conoscenti.
 

La bionda attraversò la stanza, fino ad arrivare vicino a un piccolo scaffale bianco, dove qualche settimana prima c'erano tutte le scartoffie di suo padre e alcuni romanzi di sua madre, ma ora contenevano solo alcuni libri di Victorie e altre sue cose.

 

Fece scorrere la mano fra i vari volumi fino a quando non trovò ciò che cercava. Era un libro di scuola, ma ben diverso da tutti quelli che aveva visto nella sua vita, era molto doppi e sopra c'era scritto in grande: Sociologia Vampira.

 

Crystal alzò un sopracciglio e prendendo il libro si avvicinò alla scrivania in legno che il padre teneva sempre piena di fogli di carta sparsi ovunque, ma che ora era completamente in ordine. Si sedette e cominciò a sfogliare interessata le pagine del grosso volume.
 

Leggeva di cose come: perdita di controllo, transizione tante altre tantissime cose fino a quando trovò quello che cercava. Ibridi.

 

Non sapeva neanche della maggior parte dei esseri che venivano citati, ma appena notò un paragrafo sull'unione di una strega e un vampiro si fermò a leggere attentamente.

 

Un tempo si pensava che gli unici esseri con cui un vampiro potesse procreare fossero le streghe. Non si capì mai il motivo con esattezza, ma si pensa perchè le streghe fossero gli esseri più vicini ai vampire e che in quel tempo, nel quindicesimo e quattordicesimo secolo, fossero rari quanto loro.

Spesso quando una strega rimaneva incinta di un vampiro, la sua congrega la uccideva prima che potesse dare alla luce il bambino. Questo succedeva perché si credeva che un essere metà vampiro, cioè immortale, forte, veloce e spietato e una strega, un essere che poteva invocare gli dei e i doni che gli aveva concesso, fosse troppo forte e perciò imbattibile.

Per la paura tutti gli esseri nati da un vampiro e una strega vennero sterminati, se non dalle streghe, allora da alcuni vampiri che la pensavano come loro. Ma quei pochi che sopravvissero, si dice, che come tutti i esseri nati da un vampiro al compiere dei suoi 18 anni, prima o dopo, iniziò la transizione e più o meno tutti sopravvissero, anche se ci fu qualche perdita.

Il vero problema era il fatto che quando questi esseri facevano la loro prima vittima, cambiavano. Diventavano stranamente spietati e non riuscivano a controllare i doni degli dei. A quanto si sa erano fortissimi, ma i cacciatori e alcuni vampiri e streghe, li uccisero tutti. Non ne rimase nessuno.

 

Crystal rimase sconvolta.
 

Cosa?
 

Non ne rimase nessuno?
 

Non era possibile, lei era viva e anche le sue sorelle e sua cugina.
 

Poi capì.
 

Erano le ultime rimaste della loro specie.
 

Erano molto pericolose.
 

Se qualcuno avesse saputo di loro... Le avrebbero uccise.



 

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Spazio Autrice

Holà! Scusate il ritardo, ma sono stata senza Internet e non ho potuto pubblicare questo capitolo.

PS: avete mai letto il libro Fantasy Lover? Io l'ho adorato! Cioè, e scritto benissimo e la trama non é niente male, anche se avrei farto a meno delle scene "spinte", ma non fa niente.

Spero che vi piaccia questo capitolo.

Buona lettura!

Chiara,

   
 
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