Capitolo nove..
Ore
18.
Nevica.
Nevica tantissimo e il pomeriggio era appena iniziato.
Avevo
aspettato il momento in cui avrei rivisto Justin con impazienza, ma il pomeriggio
non passava mai. Avevo riassaporato ogni singolo istante in cui ero stato
assieme a lui e quella trovata complicità silenziosa che caratterizzava il
nostro rapporto. Adoravo sentire sotto le mani i suoi fremiti improvvisi, con
quel viso fiducioso che esprimeva tutto quello che mi era necessario.
Continuava ad essere sfuggevole quanto bastava da farmi impazzire, forse era
vero che chi fugge ha più occasione di essere considerato e rincorso. In
fondo…non avevo fatto la stessa cosa con Justin?!
Lui
fuggiva ed io non riuscivo a porre un limite al mio istinto. Ero totalmente
preso e concentrato su di lui in quel momento, più di quanto fossi disposto ad
ammettere con me stesso!
Quando
decisi di raggiungere gli altri erano le tre del pomeriggio. Ci eravamo sentiti
con Mike per un’escursione sulla neve, avevamo appuntamento nell’atrio
dell’hotel per farci una scampagnata.
Quando
arrivai di sotto, notai un gruppetto, tra cui Micol che parlavano di uscire
anch’essi sulla neve e ingenuamente la mia mente pensò subito a Justin. Se i
ragazzi della banda erano già rientrati doveva esserci anche lui. Il mio cuore
prese a pompare più sangue velocemente, ansioso di rivedere il suo sorriso,
raggiunsi il gruppo e mi guardai attorno mentre salutavo tutti. Ma di Justin
non c’era traccia!!
Poco
dopo Clarke arrivò assieme agli altri e subito Simon si avvicinò con
tranquillità, posando una mano sulla mia spalla. Non notai subito che mancava
una persona nel gruppo e per qualche minuto aspettai, poi successivamente mi
resi conto che Ben non c’era. Non domandai immediatamente il perché della sua
assenza, ma pensando si trattasse di una cosa momentanea, rimasi ad ascoltare
gli altri e a ridere con loro. Solo dopo, quando decisero di muoversi per
uscire, decisi di parlare.
-Ma
Ben!?- dissi con curiosità.. –Dovremmo aspettarlo no!? O ci raggiunge dopo?!-
-Beh..-
rispose Mike incerto guardando gli altri.. –In verità ci ha detto che aveva un
appuntamento importante…ed è sparito!-
-Pensavamo
che sapessi tu dove era finito..- mi disse Jason alzando le spalle..
-Io?!-
dissi guardandoli con stupore.. –L’ultima volta che l’ho visto è stata ieri
sera..-
-Aveva
una certa fretta devo dire..- rifletté Orlando.. –Non è vero Simon!?-
-Si…è
così..- rispose guardandomi intensamente.. –L’abbiamo visto un’oretta fa mentre
usciva nell’atrio. Uscivamo da pranzo, l’abbiamo chiamato ma era intento a
scrivere un messaggio e così non ci ha
notato..-
Cominciai
a sentirmi sospettoso. Ben non era il tipo da lanciarsi in avventure con uomini
sconosciuti, chi lo conosceva come me, sapeva che era un ragazzo romantico, lui
nell’amore ci credeva davvero e quando si concentrava su di una persona aveva
attenzioni solo per lei. I miei amici sembravano tesi, pensai che almeno
qualcuno di loro sapesse dov’era Ben o quanto meno lo sospettasse proprio come
me. Ma non volevo espormi troppo o dare credito alla voce che nella mia testa
stava cominciando a lanciare imprecazioni e furia.
-Matt..-
dissi con tono imperioso.. –Dove avete lasciato Justin?!-
Il
gruppo affianco a me stava seguendo a fatica i nostri ragionamenti, mentre non
poco lontano da me mia sorella parlava allegramente con Garrett. Si guardarono
increduli tra di loro senza capire cosa volessi dire e questa volta iniziai
davvero a perdere la calma.
-Veramente
stamattina non avevamo in programma le prove Riley..- rispose Matt stupito..
-Ma
Justin mi aveva detto che andava in sala di registrazione ad Halifax..- dissi
io con la pressione che saliva ad ogni singola parola..
-Si
può essere..- disse Ivan.. –Ma senza di noi, perché avevamo deciso tutti
insieme per una pausa ecco..-
La
verità era una sola: mi aveva mentito. O forse semplicemente volevo che non
fosse quella la realtà dei fatti. Avevo passato quelle poche ore senza di lui
con la voglia di rivederlo, mi ero distrutto il cervello di cose assurde solo
perché mi mancava e volevo riabbracciarlo. Si poteva essere più sciocchi di me
nel provare simili cose!? Nessun uomo meritava tutta quella considerazione,
soprattutto qualcuno che era uscito con un altro ragazzo alle mie spalle. Ero
furioso!!!
In
quel momento, affianco a me, appoggiando il capo al mio braccio arrivò Micol
che mi sorrise amorevolmente. Sembrava indecisa se parlare o meno, ma
nonostante un istante di incertezza decise di dire ciò che sapeva.
-Beh..-
cominciò titubante.. –Jus mi ha scritto questa mattina, dicendomi che aveva un
impegno oggi di cui non mi poteva parlare per via di una promessa che aveva
fatto! Non faccio fatica a pensare che molto probabilmente quell’incontro dovesse
essere con Ben..-
-Fantastico..-
risposi secco e al culmine della rabbia..
Fu
in quel momento che la mia mente esplose e non ci fu più modo di placare la mia
ira crescente. Ben, stava superando ogni limite, non potevo accettare che si
intromettesse tra me e Justin, non ora che eravamo così vicini. Provai una
rabbia folle che rischiava di farmi perdere completamente la testa se non
trovavo immediatamente Jus e rimarcassi il fatto che lui mi apparteneva.
-Scusate..-
dissi secco e irritato..
Sentii
i miei amici che mi seguivano e mi chiamavano. Non volevo ascoltarli, avevamo
un accordo con Ben e lui non lo stava rispettando, questa non doveva farmela.
Da questo punto in poi non avevo alcun obbligo nei suoi confronti e non gli
avrei più lasciato Justin come concordato. Avrei combattuto…e sapevo che
l’avrei fatto con tutto me stesso, anche senza lealtà se fosse stato
necessario.
-Riley
aspetta!!- mi disse Jason tirandomi per il braccio.. –Sono certo che Ben non
l’ha fatto con cattiveria…forse si sono incontrati per caso e hanno deciso di
fare due passi..-
-Non
ci credo..- dissi esplicito.. –Cos’è quella storia della promessa di cui non
poteva parlare a Micol!? Justin e mia sorella si raccontano tutto!! E sai cosa
ti dico!? Che la cosa non doveva venire alle mie orecchie per un solo motivo..-
-è
vero…Ben è molto preso di Justin…- disse Mike.. –Ma non hai mai infranto la
parola data!! Riley pensaci..-
-Ben
è la persona di cui mi fidavo di più al mondo..- dissi per sviare l’attenzione
dai miei sentimenti calpestati.. –Lo conosco da una vita e trovo irritante che
non si comporti lealmente..-
-Riley!-
disse Simon prendendomi il braccio per fermarmi, con quel suo sguardo intenso e
acuto.. –Questa volta è diverso vero!?-
Sentivo
gli occhi addosso di tutti quanti. Sapevo che la buona parte di loro non
avevano capito il perché di tutta quella rabbia, ma erroneamente l’avevano
attribuito alla fiducia tradita dell’amicizia di Ben.
Io…non
ero ferito perché Ben stava facendo la sua parte per conquistare Justin.
In
altre occasioni non me ne sarei preoccupato minimamente, ma questa volta…si,
era diverso!! Non potevo perdere Justin e non potevo permettere a Ben di
portarmelo via come ogni altro ragazzo che avevo sedotto e abbandonato.
E
l’unico ad averlo compreso era stato Simon. L’aveva compreso perché Ben, Simon
ed io eravamo amici da quando eravamo bambini, il gruppo originario era formato
da noi tre e solo nel tempo si erano aggiunti tutti gli altri. Simon era un
ragazzo sensibile, non si fermava mai all’apparenza, conosceva tutto di me,
anche le mie debolezze e le mie sofferenze. Nessuno più di lui poteva sapere su
di me, dei miei “segreti”.
Guardai
Simon negli occhi con intensità, non potevo parlare adesso, non volevo! Ma a
lui bastò, perché lasciò il mio braccio, mi sorrise soddisfatto perché aveva
compreso più di quanto le mie parole avessero potuto comunicargli. Indugiò solo
un istante sul mio braccio e intensificò un pochino la presa come per dire
“Vai…a fa quello che ritieni necessario…”.
Quando
mi sorrise con nuova tenerezza, capii che nessuno avrebbe saputo più di quello
che aveva visto. Simon era un amico troppo leale per svelare i segreti che
confessavo solo a lui in quelle conversazioni private, non avrebbe fatto parola
con nessuno di quello che aveva capito, ma avrebbe convinto i miei amici a
lasciarmi un pò da solo, in modo che potessi agire come mi interessava. Quando
fui solo cominciai a chiamare Justin ripetutamente, lasciando squillare il
telefono. Gli scrissi un messaggio e infilatomi per bene il cappotto decisi di
scendere verso Halifax per controllare ogni singolo angolo della città se era
necessario.
Mi
vorticavano in mente mille pensieri. E provai un dolore acuto quando pensai che
Justin, il mio Justin, mi aveva mentito per vedere un altro uomo.
Diedi
un calcio violento a un cumulo di neve morbida che andò a polverizzarsi davanti
ai miei occhi e nello stesso istante pensai come potevo essermi infatuato così
velocemente di un moccioso del genere. Ripresi il cellulare e lasciai
nuovamente squillare all’infinito, mentre la vocina meccanica continuava a
ripetere imperterrita se volevo potevo lasciare un messaggio di segreteria
telefonica. E riattaccavo per continuare nuovamente a chiamare. Stavo impazzendo
dalla rabbia…
Ben
stava diventando il più grande tormento della mia esistenza da quando aveva
messo gli occhi addosso a Justin. Ogni volta che erano insieme sentivo rodermi
una parte di cuore così profondamente che non riuscivo a controllare la parte
più impulsiva di me stesso. Justin eppure, non sembrava rendersi conto di quanto
poteva essere lacerante per me la tenerezza con cui si rapportava al mio amico.
Gli riservava sorrisi e gentilezze che con me non aveva mai avuto e questo non
faceva altro che accrescere la mia…gelosia. Si…era davvero così. Provavo per
Justin una gelosia folle che mi faceva perdere la testa, nonostante ostentassi
sempre tranquillità e padronanza di me stesso.
Anche
oggi non avrei dato modo a Ben di scoprire le mie debolezze, sarei stato
irreprensibile ma avevo un terribile desiderio di spaccare la sua faccia tanto
angelica. E di promettergli una terribile persecuzione se avesse anche solo provato
a toccarlo. Io non ero come lui, io ero cresciuto con i soprusi di strada ed
ero diventato negli anni come un diavolo persecutore che non guardava in faccia
nessuno. Sapevo che Justin voleva me, eppure il saperlo e l’averlo sentito con
le parole, con i gesti, con il calore del suo corpo, non contribuiva comunque a
rendermi tranquillo. Sapevo perfettamente come un uomo esperto riusciva ad
ottenere ciò che desiderava, non lo avevo fatto io stesso con Justin!?
Mentre
ragionavo su mille cose che mi tornavano alla mente, realizzai che lo stile di
vita che conducevo non avrebbe aiutato Justin a decidere la strada migliore per
lui. Da troppi anni il mio stile di vita era libero, inseguivo tutti gli
stimoli che ritenevo interessanti senza preoccuparmi delle conseguenze.
L’arrivo di Justin non aveva fatto eccezione, credo sapesse come la pensavo su
questo punto, la mia libertà non potevo sacrificarla a lui. Ma c’era qualcosa
che gli dovevo.
Non
lo avrei mai costretto a stare con me per mio egoismo e non se soffriva. Non
volevo che si angosciasse per causa mia. Sapevo che per lui accettare il mio
modo di vivere sarebbe stato complicato se non impossibile, ma…potevo
mostrargli con quanta passione potevo dedicarmi a lui nei momenti in cui
potevamo stare insieme. Io…non passavo mai la notte con qualcuno per due volte
consecutive. Non volevo nemmeno conoscere il nome o il numero di telefono della
persona con cui andavo a letto. Per me era semplicemente uno sfogo puramente
fisico.
Ma
non per lui, non per Justin…avrei potuto dormire accanto a lui senza fare
niente ogni notte, se solo lui me lo avesse chiesto. Avrei rinunciato a baciare
qualsiasi uomo per riservare solo a lui quel qualcosa di così intimo come
percepire la morbidezza della labbra della persona che ti piace. Potevo
dimostrargli che anche un uomo come me, che non si sottraeva al richiamo
selvaggio del sesso, riusciva a poter donare qualcosa di esclusivo all’unica
persona che contasse davvero.
Tutto
ciò che saremmo stati d’ora in poi sarebbe dipeso solo ed esclusivamente da
Justin, poteva conoscere il lato amorevole di un uomo come me, se solo fosse
andato oltre alla parvenza. Era lui che doveva capire cosa era disposto ad
accettare e cosa era disposto a perdere in questa situazione. Sarebbe sempre
stato libero di andarsene, in qualsiasi momento in cui l’avesse deciso, anche
se il mio cuore avrebbe potuto rischiare di spezzarsi per sempre. Io non ero
l’uomo che l’avrebbe supplicato di rimanere, gli avrei sempre detto di
scegliere la cosa migliore per lui, anche se dentro di me, il desiderio che non
mi avesse abbandonato, sarebbe sempre stato ardente come una fiamma che brucia
in un rogo. Se un giorno dovessi capire la sua sofferenza per non potermi avere
solo ed esclusivamente per sé, non gli avrei permesso di rimanere al mio
fianco. Lui, che cercava un amore tutto per sé, meritava di essere amato più di
qualsiasi altra persona al mondo.
Potevo
dargli tutto ciò che cercava!? Sarei stato in grado di accettare che la sua
scelta cadesse su qualche altro uomo!?
Fu
nello stesso istante in cui mi chiesi se era possibile accettare un’eventualità
del genere che compresi, che almeno per il momento, non ne ero in grado.
Nel
pub alle pendici delle Montagne Rocciose due ragazzi parlano fitto tra di loro,
senza guardare altrove. Non si accorgono della presenza degli altri e sembrano
così assorti nei loro discorsi, che subito la morsa della gelosia si accende
come un incendio nel pieno della sua forza. Sento che il cuore sta scoppiando
dal petto, respiro così rumorosamente con uno sguardo furente che un gruppetto
di persone affianco a me si allontana con timore. Mi avvicino con passi decisi,
soffusi, volevo prenderli in contro piede senza che si accorgessero di me.
Sento le mie mani tremare della rabbia mentre avvicinandomi percepisco
chiaramente le parole di Ben che potenti e passionali feriscono le mie orecchie
come coltelli affilati.
-Vuoi
che ti spieghi perché oggi ti ho detto che Riley non fa per te…!?-
Quella
violenza che avevo provato qualche istante prima tornò con la stessa forza
distruttrice di un ciclone nel pieno della sua esaltazione. Lo sguardo sempre
più tagliente e pericoloso si propagava nella glacialità dei miei occhi blu,
che spesso assumevano un ombra perfida e crudele. Spesso ero stato un ragazzo
violento e irascibile, il periodo successivo al mio coming out aveva
intensificato la mia vena impulsiva e quando perdevo il controllo sapevo essere
implacabile. Serrai il pugno con tanta decisione che provai l’irresistibile
impulso di spiaccicarlo sul suo zigomo perfetto.
-Dal
primo giorno che ci siamo incontrati Riley ti ha messo gli occhi addosso. Ma
non voglio essere l’eterno secondo..- dice Ben con risoluzione..
-Non
capisco cosa c’entro io nei tuoi problemi con Riley..- Justin risponde quasi
con imbarazzo mentre volta lo sguardo altrove..
–Se vuoi prenderti una rivincita hai scelto la persona sbagliata!!
Vedetevela tra di voi..-
-Non
hai capito..-gli era di fronte e gli accarezzava la guancia che quella stessa
mattina gli avevo baciato con quel sentimento che non avevo più concesso a
nessuno dopo... –Mi hai rubato il cuore dal primo istante in cui ti visto con
quei tuoi occhi verdi terrorizzati! Sembravi un cucciolo spaventato davanti ad
un cacciatore, ma nonostante tutto, dal primo momento in cui Riley ti ha
agganciato, tu hai lottato in qualche modo…ti sei ribellato!!-
Non
lasciare che ti tocchi!! L’unico che può farlo…l’unico che può farlo SONO IO!!
Nessun’altro dovrà accarezzarti in quel modo finché tu sarai mio!!! Continuo a
ripeterlo mentalmente, mentre la mia ragione è completamente in balia della
gelosia che quelle parole e quei gesti avevano scatenato. Come poteva
permettere che un altro uomo ci provasse con lui dopo tutto quello che avevamo
condiviso. Justin…vattene da lui, non farmi arrabbiare!! Sbrigati!!
-Ti
sto dicendo che mi piaci…- dice lui con disarmante sincerità.. –E non un
piacere qualunque…ma come quello che cerchi tu!! Un piacere autentico che può
essere solo un amore sincero e devoto. Ti sto offrendo la possibilità di
scegliere Justin…perché sono innamorato di te davvero..-
E
dopo, a pochi passi di distanza assisto alla scena più orribile che potessi mai
immaginare fino a quel momento. La ribellione di Justin non servì a niente,
perché Ben, con una velocità assurda lo aveva tirato a sé e bloccatogli il
braccio lo aveva baciato con un trasporto tale da far invidia a chiunque.
Il
sentimento che sembrava riversare in quel suo bacio appassionato e intenso, non
fece altro che farmi pensare a quanto potesse aver sconvolto e influenzato il
pensiero di Justin. Ne sarebbe rimasto affascinato? Se così fosse stato non
avrei risposto delle mie azioni una volta da solo con Justin. Mi sentivo
frustrato, arrabbiato, furioso, deluso, talmente roso dalla gelosia che avrei
potuto sciogliere tutto il ghiaccio disseminato in quella regione sperduta agli
estremi della Terra.
Le
sue labbra si muovevano sulla stessa bocca che avevo desiderato ogni giorno e
ogni notte da quando l’avevo conosciuto. Ed ora, quello che doveva essere il
mio migliore amico, stava profanando l’unica persona che avevo rivendicato come
“mia”. Avevo pensato a mille modi per fargli del male, per vendicarmi, ma
nessuno sembrava tanto doloroso come la pena che provavo io in quel momento.
Poi
senza nemmeno pensare feci qualche passo avanti, gli occhi sempre più
inespressivi e freddi. Presi con forza il braccio di Justin e con crescente
rabbia lo attirai verso di me sottraendolo a quel bacio pieno di passione.
Quando lo guardai il suo viso era fucsia, era in piena confusione mentale e non
ci stava capendo più niente. Lo avrei preso a sberle in quel momento, mi
sembrava così assorto in quel bacio che ogni proposito di andarci piano
rischiava di andare in fumo.
Justin
con quei suoi occhi fiduciosi e lucidi, mi guardò con sgomento, con parole che
forse non aveva. Il mio sguardo doveva essere quello di una pietra insensibile
perché impallidì mentre mi era di fronte con una smorfia colpevole. Applaudì
con segno di ammirazione per il mio rivale, che per convincere Justin a
desistere nella sua ribellione, aveva pensato bene di illustrargli tutti i miei
terribili difetti, in fondo non facevo per Justin a suo dire.
-E
bravo Ben..- dissi con voce faticosamente controllata.. –Hai davvero un gran
potere di persuasione devo dire..-
-Mai
quanto te Riley..- disse lui con sguardo affilato.. –Ma mi impegno..-
-Ho
notato..- dissi sottolineando la frase con un sorriso gelido..
-Molto
facile baciare a tradimento..- disse Justin sbuffando lì vicino a noi..
-Mi
spiace avervi interrotto proprio sul più bello..- dissi guardando di sbieco
Justin.. –Ma ora credo proprio che sia l’ora di porre fine a questo dolcissimo
incontro romantico..-
Presi
Justin per il braccio e lo trascinai, mentre la forza della mano aumentava ad
ogni momento in cui ricordavo le labbra di Ben sulla sua bocca. Ci allontanammo
in silenzio per cinque minuti, avevo sempre la mano appiccicata al suo braccio.
-Riley..-
disse con aria affranta.. –Lascia che ti spieghi..-
-Stai
zitto..- risposi secco e glaciale..
-Non
sapevo di interessargli..- mi disse camminando velocemente accanto a me e
cercando il mio viso..
-Per
quale motivo credi ti abbia chiesto di non dire niente a nessuno!?!?- gridai
deviando verso una pineta isolata e piena di luci soffuse..
-Era
solo perché voleva portarmi in un posto…- si giustificò lui..
-Si
te lo dico io dove voleva portarti..- rispondo lasciando il suo braccio e
toccandomi la testa con entrambe le mani.. –Sei un’idiota!!!-
Ero
totalmente fuori controllo. Sentivo il cuore battere convulsamente mentre
continuavo a guardare le sue labbra, non riuscivo a credere che l’aveva baciato
davvero. Come potevo baciarlo adesso con la stessa passione di prima!?
-Ti
è piaciuto non è così!?!?- gli dico con uno sguardo feroce..
-Cosa!?-
mi chiese con sguardo incredulo..
-Ti
ho chiesto se ti è piaciuto il suo bacio..- gli dico scandendo le parole..
-Non
è giusto che tu mi faccia una domanda del genere..- dice scuotendo il capo..
Lo
prendo per un braccio e lo sbatto contro un pino, implacabile come un toro
inferocito. Lui non aveva ancora capito che mi apparteneva, non volevo che
baciasse o toccasse nessuno tranne me. Non volevo che provasse piacere o
soddisfazione nei baci di qualcuno e soprattutto non volevo che si sentisse
confuso, perché a quel punto voleva dire che avevo davvero un rivale che poteva
portarmelo via. Poso una mano sul tronco dell’albero e abbasso lo sguardo sul
suo viso che imbarazzato arrossisce vistosamente.
È
quella la risposta!? Non può essere la risposta che ha da darmi, nel giro di
poche ore Ben non può aver distrutto il mio legame con lui.
-Non
mi importa se è giusto o no!!!- dico con severità.. –Voglio che tu mi dica
ADESSO se ti è piaciuto o no..-
-Lui
è così diverso da te..- mi dice con imbarazzo.. –Mi ha preso alla
sprovvista…non riuscivo a muovermi, ero paralizzato dalla sorpresa..-
-Ti
è piaciuto o no!?- dico duro e deciso..
-è
stato dolce e gentile..- dice con un velo di lacrime sugli occhi.. –Non posso
dire mi abbia fatto schifo…ma non ho fatto altro che pensare che desideravo ci
fossi tu al suo posto..-
-Sei
un bugiardo..- dissi guardandolo con disgusto e sentendomi ferito come non
mai..
-Non
sono un bugiardo..- disse lui seguendomi.. –Io ti sto solo dicendo ciò che mi
hai chiesto…perché devi prendertela così!? Quel bacio non l’ho cercato io!!!-
-Perché
non ti sei opposto!?- gli chiedo voltandomi e camminando verso di lui con aria
minacciosa.. –Perché non hai opposto resistenza come hai fatto tante volte con me?!-
-Te
l’ho detto!!- risponde lui alzando un poco la voce e cercando di prendermi il
viso per spingermi a guardarlo.. –Perché non mi vuoi credere!? È stata una cosa
inaspettata…mi ha preso alla sprovvista!! Non sapevo che fosse innamorato di
me..-
-Te
lo dico io perché non ti sei ribellato..- dico io facendolo arretrare
nuovamente contro l’enorme pino.. –Tu non aspettavi altro giusto!? Volevi un
ragazzo docile e innamorato, con cui vivere la tua appassionata storia d’amore
all’insegna delle dolcezze e dei mazzi di fiori.. Allora vattene..-
Mi
guardo attorno, quello è decisamente un posto insolito per fare una scenata di
gelosia in piena regola come stavo facendo in questo momento. Noto che dalla
pineta stava uscendo una coppia che sorrideva con complicità e intuisco che
forse quello è il posto prediletto dei fidanzati che cercano un pò di pace.
-Non
è Ben che mi piace..- risponde lui con difficoltà e imbarazzo.. –Riley cerca di
pensarci…secondo te potrei davvero ammettere che mi piaci e il giorno dopo
baciare un altro?!-
-è
quello che hai fatto..- rispondo acido..
-Perché
non senti ragioni quando si tratta di te!?- risponde alzando le braccia.. –Hai
idea di quanti uomini hai sedotto nello stesso istante in cui c’ero presente
anche io?! Vuol dire che tu sei libero di baciare chiunque ed io non ho il
diritto di scegliere se baciare Ben o meno!?-
-No…non
ce l’hai..- rispondo con furia.. –Perché tu mi appartieni…e non voglio che
nessun uomo tranne me possa baciarti o toccarti..-
-Questa
è anarchia!!- grida arrabbiato.. –Io non appartengo a nessuno, sono padrone di
me stesso e dei miei sentimenti!! Ecco perché Ben non voleva che lo sapesse
nessuno…perché tu capisci a modo tuo le cose..-
Si
allontana da me scuotendo il capo come se non capisse. Oltre tutte le altre
cose che reputavo intollerabili, trovavo decisamente irritante il modo in cui
lo giustificava. Così lo raggiunsi e la nostra lite furiosa proseguì.
-Ciò
che trovo irritante oltre modo è che nonostante tutto lo difendi
continuamente..- gli dico con accuratezza… -E la cosa che più mi fa tristezza è
che non riesci nemmeno ad essere tanto sincero da ammettere che ti piace!!!-
-Se
vuoi sentirti dire che Ben mi piace solo per avere ragione posso anche farlo..-
mi dice sfidandomi.. –Basta che dopo ti calmi e mi spieghi qual è il tuo
problema!!! Perché credimi non riesco a capirlo, non ci trovo niente di male ad
uscire con un amico che ti invita…-
-Oh
ma certo..- rispondo io con un sorriso sarcastico.. –è davvero confortante
sapere che ti baci ogni amico con cui uscirai da qui in avanti..!! Hai una
strana concezione di amicizia sai!? Forse pensi che le amicizie siano tutte
come la nostra...beh la risposta è: SBAGLIATO!!!-
-Sei
totalmente assurdo..- mi dice strizzando gli occhi con rabbia.. –Possibile che
non riesci a comprendere quanto sia complicato per me gestire tutte queste cose
nuove!? Non te lo ripeto più: Ben non mi interessa!! Non ho mai provato le cose
che ho sentito per te…lo vuoi capire!?-
-Allora
perché mi hai mentito!?!- gli chiedo con ancora troppa rabbia dentro, con la
voce incrinata e sbraitante.. –Perché non mi hai detto chiaramente che Ben
voleva uscire con te!?-
-Riley
non l’ho fatto perché l’avevo promesso..- mi dice prendendomi per il giaccone e
scuotendomi.. –Voleva farmi una
sorpresa, voleva farmi vedere una cosa importante per lui e voleva che
fossi solo, sembrava tenerci così tanto che mi spiaceva…-
-Non
ti credo…- gli dico con ostinazione.. –Non dopo averti visto baciare un uomo
che non ero io..-
Lui
mi osserva qualche istante senza poter dire nulla. Respira con affanno e cerca
di riprendere il controllo. Io non sono da meno, sono totalmente fuori di me,
la mia calma e padronanza, sempre in prima linea nel mio atteggiamento consueto,
sono completamente sparite sotto le sferzate della comune gelosia. Cerco di
tranquillizzarmi, ma la sola cosa che vedo mentre chiudo gli occhi sono loro
due talmente vicini da poter percepire distintamente il calore l’uno
dell’altro.
-Quel
bacio per me non ha significato praticamente nulla..- disse lui guardandomi
intensamente..
-Poco
tempo fa hai ammesso che ti aveva turbato..- gli dissi sfiorando con la lingua
i denti e dilatando le narici..
-Non
mi ha turbato nel senso in cui lo pensi tu..- mi dice asciugandosi un fiocco di
neve che si era appoggiato sulla sua fronte..
-Cosa
ti piace di Ben?!- gli chiedo per capire cosa poteva trovare affascinante in un
uomo come lui..
-Ben
è un amico con cui amo passare il tempo, mi ascolta e conosce un sacco di cose
che mi interessano..- rispose con tranquillità.. –Mi piace l’astronomia, è per
questo che mi ha portato al museo e al planetario..-
-Un
posto perfetto per un appuntamento tra innamorati..- risposi sarcastico e con
una puta di acidità acuta..
-Non
era un appuntamento per provarci con me..- rispose metodico e preciso..
-Ma
l’ha fatto..- gli dissi osservandolo con ostinazione.. –E tu non hai fatto
nulla per evitarlo..-
-Non
c’eri e non puoi sapere come siano andate le cose..- mi disse con
determinazione.. –Non ho fatto nulla per creare un atmosfera di intimità tra
noi, l’unica questione su cui puoi incolparmi è di non essere stato in grado di
reagire dopo..-
-Tu
non capisci vero?!- gli dissi accarezzandogli una guancia con rammarico..
-Non
mi dai mai occasione di capire..- mi disse lui cercando di avvicinarsi ancora
un pò..
-Non
dovrai mai più vedere Ben..- dissi categorico.. –Potrai frequentarlo solo in
mia presenza o assieme agli altri..-
-Stai
scherzando?!- disse lui aggrottando il viso e sorridendo con incredulità..
-Ti
sembro uno che scherza!?- gli dissi con evidente fastidio dipinto sul volto..
–Non voglio che tu riveda Ben in queste condizioni..-
-Non
se ne parla..- mi dice camminando dalla parte opposta in cui mi trovavo.. –Mi
stai chiedendo una cosa assurda…e in nome di cosa poi!? Non sei il mio ragazzo
Riley, non hai alcun diritto di pretendere una cosa del genere!! Decido io chi
frequentare…chiaro?!-
Cerca
di allontanarsi in mezzo ai pini, camminando tanto velocemente che lo raggiungo
a fatica, la tanta irruenza con cui gli prendo il braccio lo spaventa e cerca
di liberarsi. Mette i pugni serrati sul mio torace e cerca di tenermi a
distanza, è arrabbiato ma non ha ancora capito davvero come mi sento, quanto mi
sono sentito ferito e amareggiato nel comprendere che avevo qualcuno da temere.
Perché Ben era davvero un rivale temibile considerando le mie scarse qualità
come fidanzato fedele. Appoggio la mia mano alla sua guancia e raggiungo la sua
bocca con voracità, volevo sentirla ancora mia come quella mattina, come quando
sentivo che esistevo solo io per lui. Oppose un minimo di resistenza e subito,
la rabbia che avevo cercato di placare almeno un poco, tornò a ribollirmi
dentro come una pentola a pressione. Mi staccai da lui con la stessa velocità
con cui mi ero avvicinato, ancora convinto che Ben l’avesse affascinato.
Non
appena cercai di tornare sui miei passi, sentii un movimento accanto a me. Lui
mi si era parato di fronte e timidamente si tormentava il labbro. Forse prese
coraggio, si alzò in punta di piedi, rosso in viso e mise le sue braccia
intorno al mio collo. Il mio viso totalmente arrabbiato e impassibile, volevo
evitare il contatto con le sue labbra, anche se lui, lentamente, cercava la mia
bocca avvicinandosi e allontanandosi da me. Cercai di voltarmi un paio di volte
lontano dalla tentazione delle sue labbra sensuali così morbide e piene, mentre
sentivo il tormento di poco prima attanagliarmi, cercavo di concentrami, per
allontanare quella sensazione e allo stesso tempo di resistere alla voglia di
riassaporare quei baci che tanto desideravo. Quando mi sfiorò l’angolo delle
labbra, istintivamente, con gli occhi chiusi, seguì la direzione della sua
bocca ed ora i nostri visi erano l’uno di fronte all’altro.
Ero
ancora furioso con lui, ma ogni volta che percepivo il suo calore provavo uno
spasmo di desiderio tanto intenso da sentirmi combattuto come non lo ero mai
stato. E quando la sua bocca sfiora ancora una volta la mia, con una dolcissima
effusione, non riesco più a trattenermi e imprigiono le sue labbra tra le mie.
Le mie braccia si stringono intorno alla sua vita e lo sollevo con tanto ardore
che lo sento sospirare per la sorpresa, lo imprigiono tra le mie braccia mentre
lo bacio con tanta passione e disperazione che non posso far altro che
appoggiarmi ad un pino e lasciare aderire completamente il mio corpo al suo.
Solletico le sue labbra con la lingua e a volte le imprigiono tra i miei denti,
le percorro lentamente mentre il suo corpo trema e sospira stringendosi a me,
con le sue gambe strette intorno alla mia vita. Prendo il suo volto tra le mani
e lo bacio ancora insaziabile, percorrendo ogni singolo centimetro di quella
pelle liscia e profumata.
Quando
apro gli occhi ritrovo il suo viso, quello del mio Justin che febbricitante mi
guarda sconvolto e agitato. Bacio ancora quelle labbra, che sembravano essere
tornate ad essere le mie.
-Riley..-
mi dice lui con voce appassionata.. –Non mi hai mai baciato così..-
-Tu
sei mio..- dico appoggiando una mano sulla sua guancia.. –Guarda che se scopro
che desideri qualcun altro lo uccido con le mie stesse mani..-
-Ma
cosa dici!?- mi chiede con un sorriso intenerito tra le labbra..
-Quando
ti ha baciato, l’unica cosa che riuscivo a pensare, era come colpirlo per
allontanarlo da te..- confessai con fervore…
Scivolammo
entrambi lungo il tronco dell’albero, mentre lo tenevo ancora stretto a me, con
i suoi occhi confusi e stupiti. Non parlava, semplicemente mi guardava con lo
sguardo pieno di domande, mentre la mia rabbia e la mia gelosia non
scomparivano, solo si sistemavano in ogni angolo del mio corpo ora che si erano
risvegliate.
-Sarebbe
stato sciocco..- rispose con semplicità.. –Non è con la violenza che impedisci
a qualcuno di amare..-
-Allora
dovrò attanagliarmi il fegato ogni volta che si avvicinerà a te!?- chiesi con
stizza..
-Sto
solo dicendo che a volte è giusto tenere a freno il proprio istinto..- mi disse
con dolcezza.. –Io non credo che Ben sia in cattiva fede…-
Non
riuscivo a farmene una ragione, sentivo il morso del sospetto ogni volta che
gli sentivo pronunciare quel nome, non mi passava. Cercai di dominarmi mentre
il cuore era talmente scombussolato che mi scostai un pò da lui. Ero troppo
irritato per vedere le cose con lucidità. E mi chiesi come avrei fatto a
lasciarlo andare se avesse deciso che non riusciva a starmi dietro, con quella
mia vita senza regole e legami stabili.
Lui
mi guardava fiducioso mentre non riuscivo a tranquillizzarmi.
-Mi
dispiace..- disse con semplicità.. –Avrei dovuto rispondere al telefono appena
ho visto che mi stavi cercando..-
-Non
hai capito niente..- dissi scuotendo il capo e guardandolo con incredulità..
-Come!?-
disse lui ingenuamente.. –Pensavo che fossi preoccupato perché ero sparito..-
-Il
mio problema era che..- dissi prendendogli il viso tra le mani.. –eri sparito
con Ben..-
Lui
arrossì un poco e mi chiesi se questa volta aveva davvero compreso la natura di
quella lite furiosa tra di noi. Gli diedi un bacio a fior di labbra, mentre la
sua bocca incerta ed inesperta, aveva ricambiato quel momento di tenerezza con
un leggero imbarazzo sul volto. Guardava in silenzio i miei occhi, mentre ero
ancora molto agitato per sentirmi completamente padrone di me stesso.
-Va
un pò meglio?!- chiese a fil di voce..
-Non
del tutto..- risposi con sincerità e voce tetra.. –Sono molto incazzato…ma
credo che gli altri ci aspettino per cena e dovremmo rientrare..-
Ci
fu un silenzio imbarazzato tra di noi, Justin procedeva davanti a me con la
testa china e in silenzio. Lo raggiunsi poco dopo, lui accennò ad alzare lo
sguardo su di me un paio di volte, ma forse quello che vide lo convinse a
procedere come aveva fatto finora. Mi rendevo conto di avere un’aria piuttosto
minacciosa in un certo senso, ma forse era importante che capisse che non era del tutto per colpa sua.
Ero arrabbiato, era la verità, ma era ancora con me e questo aveva rimesso un
pochino d’ordine nel mio cuore in subbuglio. Avrei controllato sempre
l’atteggiamento di Ben o di chiunque altro, ne sarei stato geloso proprio come
oggi, se non di più, ma finché quel ragazzino dolcissimo e cocciuto mi avesse
camminato affianco proprio come ora, avevo il dovere di farlo sentire speciale.
Lentamente arrivai alla sua mano, lo sentii tremare un pò mentre si voltava a
guardarmi con un leggero porpora sulle guance, era in evidente imbarazzo ma non
si oppose. Ero certo che in una giornata qualunque non me l’avrebbe permesso
visto l’enorme quantità di persone che avevamo attorno. Il suo viso tradiva
l’emozione di un gesto tanto semplice e la vergogna di mostrarlo a chiunque ci
vedesse, ma non mollò di un istante la presa e quel dolce colorito roseo
divenne talmente bello sul suo viso che ne ero totalmente soddisfatto.
-Ascolta…comportati
normalmente..- gli dissi cercando di sembrare il meno duro possibile.. –con Ben
intendo! Se cambiassi atteggiamento potrebbero esserci sospetti
compromettenti..-
-Come
posso comportarmi normalmente se poi ti arrabbi?!- mi dice con un sospiro..
-Cercherò
di farmelo andar bene..- risposi meccanicamente.. –Spero che almeno in pubblico
non ci saranno effusioni..-
-Sei
impossibile quando ti ci metti..- mi disse sbuffando..
-Se
tu fossi stato sincero ora non sarei impossibile..- dissi con aria
accusatoria..
-E
mi avresti lasciato uscire con Ben?!- chiese speranzoso..
-Ovviamente
no..- dissi con un sorriso a trentadue denti.. –Sei un ragazzino e i tuoi
ormoni non mi sembrano molto solidi..-
-I
miei ormoni sono messi meglio dei tuoi credimi!!- mi disse con una stilettata
in piena regola.. –Io non potrei mai fare come fai tu…-
Mise
il broncio e accelerò il passo. Non avevo diritto di rimproverarlo nonostante
tutto. Era solo un ragazzino e non era abituato a vedere il lato pratico delle
cose. Justin era un ragazzo innocente e genuino, su di una cosa ero certo: non
aveva nemmeno lontanamente pensato che Ben potesse provarci. Lo raggiunsi e lo
voltai verso di me. Coprii il suo capo col cappuccio del giaccone, mi avvicinai
al suo viso e gli sfiorai le labbra.
-Scusami..-
dissi con intensità.. –Proviamo a non discutere più per almeno qualche ora
ok?!-
Mi
guardò con un piccolo sorriso, annuì e abbassò lo sguardo per qualche istante.
Ormai eravamo arrivati e anche lui sembrava teso. Sapeva che lo avrei tenuto
sotto controllo, per come si rapportava con Ben, quindi cercai di attribuire il
tutto a quella condizione. Inoltre ero certo che si chiedesse come doveva
comportarsi con Ben, dopo la sua inaspettata dichiarazione d’amore. Ero quasi
del tutto convinto che si aspettasse una risposta da Justin e, almeno su
questo, pensavo di poter stare tranquillo visto che gli piacevo abbastanza da
starmi vicino, almeno per il momento.
Raggiungemmo
gli altri dopo esserci cambiati in stanza, erano in sala da pranzo ad
aspettarci, ci avevano lasciato due posti liberi vicini. Quando arrivai potei
notare immediatamente due sguardi in particolare. Il primo quello di Ben che
non toglieva gli occhi di dosso a Jus, solo in un secondo momento guardò me e
il viso cambiò espressione, diventando trionfante. Il secondo sguardo quello di
Simon che osservava Ben, Justin e me per capirci qualcosa. Gli altri ragazzi
parlavano tranquilli ma sapevano, Ben aveva raccontato loro di aver portato
Justin nel Museo di Astronomia.
-Allora
era questo il segreto..- disse mia sorella sorridendo a Jus..
-Beh
si..- disse lui imbarazzato.. –Non sapevo che questo fosse il programma ma è
stato fortissimo Mico!! Non hai idea di quante cose bellissime ho visto..-
Un
piccolo gruppo dei miei amici si era alzato per fare quattro chiacchiere e
anche Ben si avvicinò, andando proprio
affianco a Justin che gli sorrise timidamente. Ben gli arruffò i capelli come
facevo spesso anche io, ridevano e scherzavano come se nulla fosse successo, ma
ero solo io a vedere un’alchimia e una confidenza che prima non esisteva!? Il
respiro divenne nuovamente teso e questo nuovo rapporto tra Ben e Justin, diede
un’altra sferzata di vento alla mia gelosia che avvampò nuovamente.
-Ben
sa un sacco di cose interessanti Mico..- disse Justin raccontandogli quello che
aveva visto.. –Mi ha raccontato moltissime cose sulle costellazioni che vediamo
spesso nella notte! Fantastico..-
Quando
ci sedemmo Ben aveva preso posto di fronte a Justin. Non ci voleva, perché a
quanto pare, avevano molte cose di cui parlare. Guardavo Ben con la tacita
freddezza di chi lo avrebbe preso a pugni volentieri, ma sapevo che dando tempo
al tempo, sarei arrivato alla resa dei conti con lui e quel giorno non gli
avrei mai lasciato campo libero con Jus.
-Allora…volevo
chiederti di pensare seriamente all’opportunità di iscriverti ad Ingegneria
Aerospaziale..- disse la voce amichevole e interessata di Ben..
E
da quando captai quella frase la mia riacquistata integrità mentale andò
indebolendosi.
-Non
sapevo fossi un appassionato dello spazio..- dissi con curiosità guardando
Justin serio..
-No
beh…- disse schiarendosi la voce.. –L’argomento mi piace, mi interessa, ma da
qui a farne un lavoro..-
-Hai
molte conoscenze in ambito..- gli fece eco Ben.. –Ed io sarei felice di darti
una mano se solo lo volessi!! Non perdere l’opportunità se ti piace così tanto
studiare Astronomia..-
-Io
non so nemmeno cosa farò da qui all’estate e già mi si parla di Università..-
dice con evidente imbarazzo mentre cerca di mangiare con indifferenza.. –Ci
penserò..-
-Carpe
diem..- risposi senza nemmeno pensarci.. –Insomma Ben è disposto ad aiutarti
senza avere niente in cambio! Credimi non è da tutti…io ad esempio non faccio
mai nulla gratis..-
Justin
era terrorizzato, potevo vedere il panico nei suoi occhi che mi chiedevano
silenziosamente di mantenere la calma. La mia voce era leggermente stridula in
certi momenti e la maggior parte dei miei amici se la stavano spassando alla
grande. Io avrei spaccato la faccia a Ben invece, decisamente irritante cercare
di portare Jus dalla sua parte in questo modo.
-Justin..-
disse Ben attirando la sua attenzione.. –Posso insegnarti tutto quello che è
necessario…sei intelligente, curioso e brillante.. C’è bisogno di gente come
te..-
-Sicuro..-
dissi io con una rabbia rovente nello stomaco.. –Non sapranno come andare
avanti se tu non andrai in quella prestigiosa università..-
Justin
mi guardò con occhi sbarrati, molti dei presenti non avevano colto la mia
provocazione ai danni di Ben, pensavano semplicemente che mi stessi prendendo
gioco di Jus come sempre, quindi cercai di mantenermi su quella linea. Solo
Simon forse aveva compreso quanta rabbia stessi macinando quel giorno e un pò
sorpreso, ma anche con un accennato sorriso, seguiva le mie reazioni.
-Si,
ma non credo che quella sia la strada che voglio intraprendere, nonostante il
grande interesse che mi suscita l’argomento..- gli risponde cercando un
appoggio in Micol..
-Ben
credo che per noi sia importante pensare di finire la scuola e poi ragionare
sul resto ecco..-disse Micol sorridendo.. –Non abbiamo ancora diciotto anni,
come possiamo sapere cosa decideremo il prossimo anno?!-
-Devi
scegliere cos’è meglio per te..- disse Ben con insistenza.. –Nessuno può farlo
al tuo posto..-
-Allora…nemmeno
tu puoi farlo Ben..- risposi io con calcolata indifferenza.. –Sono certo che
quando sarà il momento deciderà ciò che
desidera…-
E
ci scambiammo uno sguardo glaciale.
-Ben
ho sempre scelto da solo in qualsiasi decisione..- disse con determinazione..
–Lo farò anche per l’università e niente mi condizionerà..-
Micol
e Justin si guardarono per un istante ma il tutto proseguì con tranquillità.
Alla
fine della cena decidemmo di uscire a farci due tuffi nella neve. Continuava a
nevicare con costanza e le luci soffuse della sera rendevano l’atmosfera
romantica. Simon mi si era avvicinato ed era evidente che volesse sapere se mi
sentivo bene. Lo guardai qualche istante in silenzio, in mezzo alla calma della
neve che cade. Solo dopo qualche istante gli dissi che non ero ancora pronto
per confidarmi, ma che aveva ragione.
-Questa
volta è molto diverso Simon…- dissi senza staccare gli occhi da Justin che si
arrotolava nella neve insieme a Micol..
-Non
mi ricordavo più quel Riley..- disse con lo sguardo assorto.. –Avevo
dimenticato quanto potessi essere passionale e geloso!! Oggi mi hai ricordato
il Riley di lunghi dieci anni fa…-
-No...-
dissi sorridendo..
-Non
sottovalutare la passione che hai nei confronti di Justin..- mi disse con un
sorriso affettuoso.. –Potrebbe stupirti…-
Poi
cominciarono a colpirci a palle di neve, così, ognuno di noi, tornò bambino per
qualche istante. Era divertente non pensare per qualche attimo a quanto potesse
essere infantile nascondersi dietro a una duna di neve ed aspettare il momento
più opportuno per saltare addosso a Justin. Mi appiattii per bene contro la
neve mentre era davanti a me intento a evitare le palle di Mike e Jason che
stavano cercando di prenderlo a tutti i costi. Quando fui sicuro che nessuno
era nei paraggi e che non ci avrebbero notato, gli saltai addosso e rotolammo
fino a finire dietro un’altra montagnetta di neve poco distante dalla
precedente. Mi ritrovai sopra di lui, che rideva di gusto mentre un piccolo
fiocco di neve si posava sul suo naso
perfetto. Eravamo al riparo da occhi indiscreti e quando le sorrisi, il suo
volto si intenerì. Prese una manciata di neve e me la tirò sul cappuccio, forse
per punirmi di qualcosa. Ma la sua mano trovò la mia guancia e vi si posò
teneramente per qualche istante, seguii con gli occhi il movimento di quella
carezza gentile e lo baciai di nuovo. Con tutta la dolcezza di cui ero capace.
Assaporando ogni centimetro di quelle labbra.
Poco
dopo ci alzammo e tornammo nella mischia, tra spintoni, palle che volavano a
destra e a manca, con Micol che si lamentava perché a turno tutti se la
prendevano con lei che ci istigava di continuo.
Alla
fine Ben si fece avanti. Si buttò a capofitto a rincorrere Jus, che si girò per
tirargli una palla di neve e finì per inciampare, cadendo a terra tra la neve.
Ben gli finì esattamente sopra, con le labbra nuovamente ad un centimetro dalla
bocca di Justin. Fu un colpo allo stomaco, di nuovo così vicini da farmi venire
in mente troppe cose. Lo sguardo del moccioso con gli occhi sgranati e Ben con
quel suo viso affascinato, riuscirono a mozzarmi il fiato. Guardai altrove in
cerca di qualcosa per distrarmi, non potevo lasciarmi condizionare così. Ma poi
non potei fare a meno di avvicinarmi lentamente e di carpire una parte della
loro conversazione.
-Riguardo
a prima..- disse Ben con tranquillità.. –Ecco…vorrei che ci pensassi e mi dessi
una risposta prima o poi..-
-Una
risposta!?- gli fece eco lui con imbarazzo..
-Vorrei
che pensassi all’opportunità di stare con me come coppia, sul serio..- disse
con un sorriso travolgente..
-Ben
io..-
-No…non
voglio sapere niente!!- disse lui con serietà.. –Ti corteggerò finché non avrai
cambiato idea su di me e su Riley…-
-Su
Riley!?- chiese lui con occhi confusi..
-Si..-
disse lui avvicinandosi con un sorriso.. –Quando avrai compreso che non ti
merita, potrò averti per me finalmente..-
Mi
guardò determinato come non l’avevo mai visto, mi passo affianco e mi si parò
davanti con il solito sorriso compiaciuto. Non avevo mai visto il mio caro
amico come un rivale, adesso invece per me era solo una persona come tante che
voleva portarmi via Justin. Avrei lottato, anche slealmente se necessario. Mi
accertai che Justin fosse ancora distratto, ancora stranito, l’aveva raggiuto
Micol ma lei era troppo impegnata a scherzare per rendersi conto di quanto
fosse turbato.
-Stai
lontano da lui..- sussurrai..
Se
ne andò senza dire una parola, ma il messaggio era stato piuttosto chiaro da
parte mia. Un’amicizia si stava sgretolando sotto la comune gelosia e per le
attenzioni di uno stesso moccioso. Assurdo vero?!
Proposi
ai ragazzi di entrare, quella giornata era stata lunghissima e il freddo
cominciava a farsi sentire. Eravamo completamente fradici e alla fine dopo un
paio di chiacchiere davanti agli ascensori a turno ognuno di noi si era
ritirato in camera.
Da
quando eravamo rimasti soli Justin si era fatto silenzioso e dal canto mio, non
avevo espresso alcuna parola almeno fino a quando non arrivammo davanti alla
porta della nostra camera da letto.
-Sei
taciturno..- dico con un sorriso malizioso.. –Non hai il coraggio di dirmi
qualcosa?!-
Lo
lasciai sulla soglia mentre mi guardava con due occhi sgranati e un pò
intimoriti. Lo esaminai con perplessità mentre a poco a poco si convinse ad
entrare e si appoggiò alla porta appena richiusa.
-Hai
sentito tutto vero!?- mi chiese con un apparente rossore in volto..
-Vuole
una risposta..- inizio a spogliarmi fino a rimanere in slip, lui imbarazzato mi
guarda e poi distoglie lo sguardo.. –quindi dovrai decidere…-
-Come?!-
dice lui confuso.. –Cosa dovrei decidere!?-
-Se
vuoi stare con Ben e dimenticarti di me per sempre…- dissi io con apparente
tranquillità.. –O se scegli me…con tutti i pro e contro, cancellando lui dalla
tua vita…-
-Se
chiarisco la mia posizione nei confronti di Ben, potrei comunque
frequentarlo..- disse lui con un sorriso incerto..
-Perché
ti interessa così tanto mantenere un rapporto con lui!?- rispondo con stizza..
-Ben
non si è mai comportato male con me..- dice lui avvicinandosi al caminetto
mentre timidamente si toglie gli indumenti.. –Sarebbe crudele tagliarlo fuori
solo perché è interessato…potremmo sempre rimanere amici in fondo!!!-
-Cosa
sono per te?!- gli chiedo con disarmante semplicità..
-Cosa
vorresti dire!?- balbetta incomprensibilmente..
-Questa
tua…indecisione è snervante…- dico andando in bagno a far scorrere l’acqua
calda dell’idromassaggio..
-Non
capisco cosa ti aspetti..- mi dice rincorrendomi.. –Fino a un giorno fa, non
sapevo nemmeno perché ti rincorressi ed ora, non solo mi chiedi cose assurde,
ma ti comporti come un despota senza alcuna ragione!! Come posso sapere cosa
sei per me?!-
-Vuoi
sapere qual è il vero problema!?- gli dissi tornando in stanza.. –Che tu non
hai la palle per dirmi davvero cosa provi per me…o per chiunque altro!!!-
-Come?!?!-
chiese lui avvicinandosi con aria minacciosa.. –Tu non sai niente di me!! Non
hai idea di cosa posso provare o di come mi posso sentire!! Quindi stai zitto
Riley, stai zitto!!-
-Allora
perché ti spaventa tanto ammettere con te stesso che qualcosa provi?!- grido a
mia volta con dispetto..
-A
differenza tua ho rispetto dei sentimenti!!!- risponde con impeto.. –Tu vuoi
sapere cosa sento, quando mi hai sempre deriso sulla mia parte più emotiva o
sentimentale!! Ed ora cosa pretendi!? Che io ne parli liberamente con te!?
Almeno con il primo “Pablo” o “Dennis” di turno ti puoi prendere gioco di quel
coglione di moccioso biondo giusto?!?-
-Cosa
c’entrano adesso loro due!?- risposi furioso.. –Io sto parlando di noi…di noi
due!!! Non mi importa nulla di parlare di persone che nemmeno ricordo che
faccia hanno, io sto parlando di te e di me, perché è questo che mi importa!!-
-Beh
invece a me importa dei tuoi svaghi…- dice con rabbia.. –Di come mi tratti da
idiota quando sei con le tue conquiste e dalla rabbia che mi fai..-
Per
qualche istante mi zittisco e lo osservo con interesse. La rabbia è un
sentimento potente, provarla è un buon punto d’inizio. Colpirlo nei suoi punti
deboli, in quello che lo rendeva geloso e vulnerabile, aveva sempre prodotto
buoni risultati. Ottenevo risposte che altrimenti non avrei mai ottenuto da
lui.
-Ti
faccio rabbia!?- dissi sfidandolo mentre lo guardavo negli occhi.. –Eppure a me
piace un sacco accarezzare altri uomini, salvo poi ricordarmi quanto sia più
soddisfacente guardare la perfezione del
tuo corpo e sognare ogni singolo angolo della tua pelle..-
-Io
odio quando fai così!!- mi dice spingendomi verso il letto.. –Non sopporto
quando cerchi di provocarmi in quel modo per farmi sentire fragile!! Non hai
idea di quanto possa essere odioso Riley…-
-Allora
dimostralo…- dissi prendendolo per il braccio, spingendolo sul letto e
avvicinandomi a lui con determinazione.. –Voglio delle reazioni, dimostrami tutto
quello che provi, le emozioni che senti, voglio sentirti... Non mi basta più
quello che abbiamo condiviso fino ad ora, ora voglio i fatti..-
-No…-
rispose lui con ostinazione.. –Non ti devo niente!! Io ti ho dimostrato fin
troppo, sei tu che non capisci nulla…-
-Cosa
dovrei capire?!?- gli dissi mentre lo costringevo a non fuggire come sempre, lo
attirai verso di me con la foga del mio desiderio crescente..
Lo
baciai, mi mancavano da morire le sue labbra. Non riuscivo a tenermi a distanza
dalle sua bocca quando mi era così vicino, erano un richiamo naturale per me. I
suoi capelli erano ancora umidi, vi passai dentro le mani mentre attiravo la
sua testa sempre di più vicino a me. Una mano scese lentamente verso la fine
della schiena e cercai di arrivare al contatto con la pelle, ancora coperta
dalla sua canottiera. Sentii il suo corpo flettersi verso di me, con la pelle
decisamente sensibile al mio tocco.
-Mi
sei mancato così tanto..- gli dissi con passione..
-Peccato
che non ti manco anche quando sei con gli altri ragazzi..- rispose secco..
-Perché
sei geloso di loro?! Ti ho spiegato che sono meno di niente per me..- dissi
guardandolo e sorridendo..
-Lo
capisci che è irritante vederti toccare o baciare..- disse con impeto salvo poi
sgranare gli occhi, voltarsi subito per andarsene e nascondermi il suo
sguardo..
-Fermo…fermo..-
dissi bloccandolo e parandomi davanti a lui, gli occhi febbricitanti, lo
sguardo così malinconico.. –Cosa stavi per dire?!?-
-Niente
che ti possa interessare..- si affrettò a concludere..
-Ti
da fastidio quando tocco o bacio qualcuno che non sei tu!?!- gli chiesi
alzandogli il viso con trasporto..
-Non
è quello che ho detto…- rispose con il volto in fiamme..
-Ah
no?!?!- dissi avvicinandomi alla sua bocca, che famelica, strepitava per assaporare
ancora le mie labbra..
Mi
bloccai, lui aveva socchiuso gli occhi e con aria sognante e in attesa,
aspettava che lo baciassi. Si avvicinava leggermente, lasciavo che sfiorasse la
mia bocca con la sua, lasciandogli l’illusione che a breve avrei assalito le
sue labbra così sensuali in un bacio travolgente. All’improvviso lui spalancò i
suoi occhi verdi meravigliosi, confusi e mi guardò con supplica.
-Tu
parli…ed io ti bacio…- gli dico con un sorriso travolgente..
-Stronzo..-
mi ribadisce con uno spintone e gridando con foga.. –Tu vuoi sempre ottenere quello che vuoi
senza chiederti come possono sentirsi gli altri, perché sei così egoista!??!-
-Io
ti desidero con tutto me stesso..- gli dico con passione bruciante prendendogli
il volto tra le mani… -Ma voglio sentire il tuo corpo fremere per me, voglio
essere sicuro che sia solo ed esclusivamente per me..-
-Sei
ottuso!!- mi dice con rabbia crescente.. –Non dirmi che non lo sai…-
-Dopo
averti visto con Ben non so proprio nulla!!!- rispondo con stizza.. –Devo
ricordarti che non ti sei opposto per niente al contatto con lui?!-
-Ti
ho spiegato mille volte il perché!!- disse con crescente impazienza..
-Solo
risposte vaghe, mentre a me ne basterebbe una sola per stare tranquillo e
dedicarmi a te..- dissi con sguardo glaciale..
-E
che risposta vorresti sentiamo…- disse guardandomi con continua
determinazione..
-Mi
basterebbe sapere che sono nei tuoi pensieri continuamente..- gli dissi con
intensità.. –Come tu lo sei incessantemente nei miei….-
-E
quando non sarò più nei tuoi pensieri..- disse con le lacrime ai bordi delle
ciglia.. –ti sei mai chiesto che ne sarà di me?! Come mi sentirò dopo averti
concesso tutto?!-
-E
chi te l’ha detto che non ci sarai!?- gli toccai la labbra con un dito e
sorrisi con malizia..
-Lo
sanno tutti che ti stanchi facilmente…- mi disse accusandomi con uno sguardo
ferito..
-E
Ben e gli altri sanno che sei una parte di me ormai?!- gli chiesi con
risolutezza.. –Che sei tutto ciò che voglio?! Che mi hai rubato l’anima dal
primo giorno che ti ho visto!? Sarei stato disposto a venderla al diavolo, se
arrivato a questo punto, non ti avessi avuto con me…-
Gli
sfioro delicatamente la guancia. La sua pelle scotta, probabilmente la reazione
dovuta al freddo gelido mentre eravamo fuori e al caldo avvolgente della
stanza. Socchiude gli occhi forse colpito e impaurito da quelle parole, come se
volesse crederci ma allo stesso tempo non potesse.
-Sei
rovente..- gli dico con dolcezza…
-è
colpa tua..- mi dice distogliendo lo sguardo e arrossendo vistosamente..
-Mi
desideri?!- il suo sguardo è acceso di vergogna, gli accarezzo una guancia con
delicatezza.. –Non arrossire non c’è niente di male in quello che ti sto
chiedendo..-
-E
cosa cambierebbe se ti dicessi che è così?!- rispose senza guardarmi..
-Penserei
che non ti ostini a volermi fare ingelosire e che per te sono il solo e
l’unico…- gli risposi con passione e con rabbia..
-Ingelosire?!?-
chiese stupito…
Mi
guarda con occhi spalancati come se avessi detto chissà cosa. La sua bocca è
leggermente socchiusa, mentre finalmente i suoi occhi mi osservano così
profondamente che perdo il contatto con la realtà.
-Non
dirmi che non te ne eri reso conto!! Continui a farmi ingelosire in ogni
istante che stai con Ben…- gli dico allo stremo della sopportazione.. –Gli rivolgi
sorrisi e confidenze che quasi mai mi rivolgi con altrettanta facilità!! Per
non parlare delle mille volte in cui ti lasci sfiorare o toccare senza curarti
minimamente per gli altri, mentre con me diventa qualcosa di scabroso!!-
Lui
continua a guardarmi sempre più incredulo, mentre non sa se osservarmi o
distogliere lo sguardo con imbarazzo. Gli alzo il viso con la mano e mi
avvicino a lui completamente. Mi metto a cavalcioni su di lui e cerca di
nascondere il viso con il cuscino lì affianco, forse per evitare di vederlo
arrossire come ogni volta, ma non glielo permetto, appoggio le mani sui suoi
polsi e allungo le sue braccia al di sopra della sua testa.
Gli
bacio dolcemente il collo e salgo sul suo mento. Dio mio quanto mi piace,
stimola il mio turbamento anche solo semplicemente quando ha quello sguardo
smarrito e arrossato. Quando sono con lui mi basta anche solo un bacio per
scaldarmi e trattengo i miei istinti con enorme fatica. Come in questo momento,
in cui desidererei poterlo fare mio. Adoro la curva dolce della sua nuca e quei
suoi capelli tanto biondi che sembra un tedesco. È fresco e genuino come solo
un ragazzo innocente della sua età sa essere. E mi ha fatto perdere
completamente la testa, sono completamente assorto nel suo mondo, nelle sue emozioni,
concentrato a capire anche solo una piccola parte dei suoi sentimenti per me.
-Guardami
Justin..- gli dico con lentezza disarmante.. –Il motivo per cui non sopporto
Ben…è perché sono tremendamente geloso di lui e delle attenzioni che gli
rivolgi. Quando l’hai baciato e non ti sei ribellato, mi sono sentito così
infuriato che ho pensato che volessi lui, che ti fossi dimenticato che la sera
precedente tra noi c’era stato qualcosa. Non sopporto il fatto che hai qualcosa
in comune con lui di così profondo, potrei impazzirne e non voglio mai più, mai
più, vederti tra le sue braccia!! Tu mi appartieni…non posso dividerti con lui
o con nessun’altro lo capisci!?-
-Dimentichi
che siamo amici..- dice lui scuotendo il capo… -Non puoi essere geloso di un
tuo amico!!!-
-Perché
no?!?!- rispondo io con irruenza.. –Tra noi è tutto un pò strano lo
capisco…ma…c’è una cosa che non posso sottovalutare!! Non ho mai desiderato
nessuno come desidero te in questo momento!! E sono geloso dell’intimità che si
è creata tra di noi, voglio essere l’unico a conoscere il sapore della tua
bocca e dei tuoi baci. Voglio essere il solo a sentire il calore della tua
pelle mentre dormi o dopo aver fatto una doccia insieme. Voglio essere l’unico
a sapere che la mattina, quando ti svegli, appoggi il braccio sugli occhi
perché vuoi dormire ancora. Voglio essere il solo a conoscere la bellezza del
tuo corpo e poterlo osservare mentre tu avvampi per l’imbarazzo!!-
Imbambolato
dalle mie parole mi guarda sconcertato pieno di paure forse. Justin quante
emozioni avevi risvegliato!! Sarebbe stato difficile gestire il nostro
rapporto, ma io ero sicuro che mi volesse, perché era il suo corpo a dirmelo in
tutte le reazioni spontanee!!
-Voglio
poter sfiorare le tue labbra come adesso e sapere che sono il solo che può
farlo..- gli dico ancora completamente in balia delle sensazioni provate quel
pomeriggio.. –Quello che desidero di più al mondo è sentirti esclusivamente
mio, provare quella sensazione di dolcezza mentre ti abbraccio e sentire che
potrò provarla solo con te, solo per te!! Non voglio farti mio e profanare la
tua innocenza. Voglio che quel momento arrivi solo quando te la sentirai e se
mai lo vorrai, ma sono così curioso di capire come mi sentirò quando mi
apparterrai nell’ultimo modo che mi rimane!! Sii sempre sincero con me…e
desiderami, stringimi, baciami mille volte più intensamente di come fai
adesso!!-
I
suoi occhi sono talmente velati che penso solo che voglio renderlo felice, che
voglio che le sue lacrime cadano mentre lo bacio, per capire meglio quello che
sente. Le sue braccia mi raggiungono tremanti e mentre circondo il suo viso con
le mani, sento le lacrime bagnarmi leggermente il profilo delle mani. È
orgoglioso, odia dimostrarsi debole quando è con me, eppure, quando apre gli
occhi, vedo solo uno sguardo lacerato e incerto che combatte con se stesso. Lo
bacio quanto più dolcemente potessi, accarezzando le sue labbra morbide e
sensuali e mentre lo avvolgo tra le mie braccia, sento il suo corpo rilassarsi
e turbarsi con grande evidenza. Spalanca gli occhi perché sa che percepisco
chiaramente i cambiamenti che quel corpo comunica e quando mi stacco dalla sua
bocca, le sue lacrime sono più abbondanti e nasconde il viso nell’incavo del
mio collo. Adoro quel suo pudore, quella purezza adolescenziale, era anche per
quello che non volevo accelerare i tempi, facendo l’amore con lui. Volevo che
conoscesse il suo corpo, le sue reazioni e che fosse libero di sentirsi
imbarazzato, perché mi piaceva anche quel suo lato così infantile.
-Tu
sai che…- mi disse all’improvviso con voce emozionata.. –mi sento morire ogni
volta che stai con qualcuno che non sono io. Sono infastidito ogni volta che ti
toccano o ti baciano…e…odio quando ti avvicini a me dopo essere stato di
qualcun altro…-
-Solo
tu Justin…- dissi con voce suadente al suo orecchio.. –Solo tu..-
-Io
credo…- rispose lui con incertezza sempre con il viso nascosto nell’incavo del
mio collo.. –Io so per certo di essermi preso una cotta colossale per te… Non
faccio altro che pensarti ogni ora della giornata e a chiedermi con chi sarai!!
Preferisco esserti lontano, in modo da non dovermi chiedere ogni momento cosa
starai facendo e se la nuova preda che hai scelto sarà più interessante di me!!
Pensavo che prima o poi sarebbe passata questa infatuazione, ma i giorni
avanzavano e non riuscivo più a gestirla come avrei dovuto..-
Prendo
quel viso tra le mani e lo guardo con quella emozione che non avevo più provato
da anni. Ero elettrizzato, a malapena consapevole di aver sentito davvero
quelle parole che avevo tanto desiderato. Lo guardavo con affanno, col cuore
trasbordante di emozioni a cui solo più tardi avrei potuto dare un nome ben
preciso. Tutto il desiderio che avevo provato per Justin, quel trasporto fisico
che saggiavo e continuavo a sentire, si stava lentamente trasformando in
sentimento, ma ancora per molto tempo non me ne sarei accorto. Non avevo
parole, per una volta aveva ammutolito il mio cuore e la mia mente con quella
sua dichiarazione imbarazzata e tanto spontanea.
Come
poteva vergognarsi di una cosa che mi rendeva così felice?!
Sorrisi
leggermente, appoggiando la mia fronte alla sua, i suoi occhi avevano ancora
delle lacrime sulle ciglia ma nonostante tutto, quegli occhi fiduciosi, mi
guardavano con tanto sentimento che sentii un’emozione indescrivibile salirmi
dal cuore. Mi sedetti con le gambe divaricate, senza dire nulla e lo accolsi
lì, abbracciandolo goffamente, con una mano tra i capelli e ancorandomi al suo
corpo come se fosse l’unico al mondo a potermi fornire il sostentamento
necessario. E respiravo il suo odore, così dolce e adolescenziale che provai
una tenerezza irresistibile.
-Stasera
hai fatto di me un uomo felice..- dissi con passione mentre guardavo quel suo
viso magnetico a poca distanza da me..
-Come
potrò adesso resisterti o dirti di no!?- mi chiese con un sorriso spaventato..
–Come potrò capire cosa sarà meglio!?-
-Ascoltami..-
dissi mentre appoggiai le braccia alle sue spalle e congiunsi le mani dietro la
sua nuca.. –Se mi desideri davvero, se mi vuoi sentire come ogni uomo vuole
ascoltare un altro uomo, dovrai semplicemente essere te stesso. Non smettere di
essere geloso o possessivo…è così bello volere per se qualcuno di importante!
Come tu lo sei per me..-
-Riley…-
mi dice appoggiando il viso al mio torace.. –Credo di desiderarti anche io..-
Sorrido,
intenerito mentre mi attraversa uno sguardo malizioso sul viso. Lo stringo a me
mentre sento il mio corpo totalmente in
agitazione per tutte quelle rivelazioni, provo un ardore incontrollabile nelle
vene. Rendermi conto che Justin abbia una cotta per me è molto più di quanto
avessi mai immaginato fino a quel momento. Come accordo un tempo, arrivati a
questo traguardo, avrei dovuto consegnare a Ben la mia conquista. Oggi non
potevo farlo, perché anche io, dopo anni, avevo trovato qualcuno che mi aveva
toccato il cuore.
-Hai
una cotta per me moccioso?!- dissi sorridendo astutamente e avvinghiandomi a
lui con passione..
-Si…-
disse lui sicuro di se questa volta… -è così!!-
-Allora
mi hai scelto?!- chiesi mentre con impazienza facevo scorrere le mani al di
sotto della sua canottiera..
-Non
potrei scegliere nessun’altro..- mi rispose arrossendo e chiudendo tra le mani
un lembo della mia maglia.. –è te che voglio!! Sei tu che desidero con tutto me
stesso…-
-Allora
dimostramelo Jus…- dissi baciando il suo collo liscio e sensuale.. –Voglio
sentirti stasera…voglio davvero sentire il calore del tuo corpo..-
Le
sue mani tremano ma nonostante tutto raggiunge il mio viso, si siede cavalcioni
sulle mie gambe e le incrocia dietro la mia schiena, intreccia le braccia
attorno al mio collo e mi guarda con quello sguardo pieno di sentimento che mi
faceva impazzire in lui. Stringo a me quel corpo tonico percorrendo la schiena
perfetta, mentre le mie mani esperte, provano quel piacere immenso che si percepisce
solo nel toccare la persona che vuoi
solo per te. Le sue mani si stringono tra i miei capelli, mentre con decisione
spinge indietro il mio collo, per scoprirlo meglio e per permettergli di
baciarlo, con quel suo fare poco esperto ma che sprizza sensualità da tutti i
pori. Sospiro in preda a uno spasmo, mentre mi rendo conto che se continua così
presto non riuscirò più a controllare il mio desiderio irrefrenabile nei suoi
confronti.
-Justin..-
gli dico con il respiro sempre più accelerato.. –Se continui così non riuscirò
più a dominarmi..-
Smette
di baciarmi il collo e mi guarda intensamente in viso. Continuo a respirare con
un affanno incontenibile, ma questa volta sono io che con un braccio avvolgo la
sua vita, una rotazione di novanta gradi e lo adagio sul letto, mentre lui mi
guarda come non mi aveva mai guardato fino a quel momento. Questa volta
appoggia le mani alla mia vita e mi chiede di avvicinarmi di più, anche lui
vuole sentirmi, vuole poter sentire battere il mio cuore, percepire i brividi
intensi che mi percuotono ogni volta che mi sfiora. Lentamente si avvicina al
mio volto e appoggia una mano alla guancia, anche lui respira affannosamente ma
questa volta cerca la mia bocca e desideroso di offrirgliela, lo attiro a me
per compensare quella poca distanza che ci separava. La sua dolcissima e
piccola lingua, accarezza la mia con tenerezza, non si sottrae più a effusioni
più intense e penso che sono completamente ed assolutamente felice, molto più
di tutte le altre volte in cui mi portavo a letto chiunque. Non avrei
cancellato quella parte di me, ma…Justin era tutto quello che cercavo, nessuno
avrebbe mai potuto prendere il suo posto, perché quelle emozioni erano solo per
lui.
Mi
staccai lentamente, sentivo i miei occhi famelici, mentre la sua canottiera
nera aderente e i suoi slip dello stesso colore, lo rendevano più sexy che mai.
Era perfetto, bello e sensuale come un dio greco. Sembrava già un uomo con
quella sua muscolatura tonica da atleta.
Misi
la mano ai bordi della maglia e le mie mani fredde sfiorarono la sua pelle.
Posò i suoi palmi sulle mie mani per bloccarmi, era spaventato, potevo vederlo
dai suoi occhi completamente nel panico. Presi i lembi della mia maglia e la
tolsi con una velocità vorace, mentre mangiavo con gli occhi ogni singolo
angolo del suo viso angelico. Mi guardava mezzo sdraiato con quella sua
consueta timidezza disarmante, mentre mi avvicinavo ancora e questa volta, le
mie mani, lo attirarono a me prendendolo per la vita. Deglutiva continuamente
mentre appoggiai la fronte sulla sua e restammo qualche istante così,
percependo ogni singola emozione attraverso quel semplice contatto. Quando
riprovai a spogliarlo, non oppose resistenza, arrossì solo così tanto che il
mio trasporto aumentò a dismisura, mentre percepivo chiaramente quanto la mia
opera di seduzione potesse essere convincente su di lui. Rimanemmo entrambi in
slip. Lui mi osservava, potevo distinguere tranquillamente in ogni angolo del
suo corpo l’eccitazione di quel momento così intenso tra di noi. Perché ora
c’era un noi.
Sentivo
di poterlo dire con una certa tranquillità e per un istante pensai, che in
fondo anche io avevo, per Justin, qualcosa di molto simile a una cotta
colossale, come lui l’aveva chiamata.
-Sei
bellissimo…- dissi mentre lo guardavo rapito.. –Mi piaci così tanto Jus…ti
voglio terribilmente..-
Preso
da una frenesia incontrollabile presi la sua mano e ci alzammo, mentre non
volevo perdere di vista un attimo i suoi occhi. Mentre stavamo raggiungendo la
porta del bagno ecco che i suoi denti prendono a tormentare il suo labbro, mi
volto completamente dalla sua parte e lo spingo letteralmente contro la parete.
Quel suo gesto così naturale e che fa parte di lui mi fa impazzire. Le sue
labbra rese umide dalla saliva sembrano così turgide che non riesco dal
trattenermi nel baciarlo. E lo bacio come se fosse sempre la prima volta, pieno
di ardore e di sorpresa ogni volta che lo sento sospirare appagato e coinvolto.
Tocco il suo volto, le sue braccia, il suo torace e scendo sui suoi fianchi
perfetti e sensuali. E li mi soffermo, mentre leggermente cerco di superare
l’ostacolo dell’elastico degli slip e gioco, sfiorando la sua pelle e risalendo
la sua schiena abbronzata e vellutata. Gioco con le mani mentre lui inarca
sempre di più la schiena, appoggia il capo al muro, con la testa che si volta
un pò indietro e comprendendo quanto può
essere devastante l’attrazione che si crea tra due persone che si piacciono
così profondamente. Leggo nei suoi atteggiamenti, nei suoi sospiri, nei suoi
gemiti, l’intensità di quella intimità che ci lega e provo un senso di
soddisfazione così forte da pensare che la mia gelosia forse era eccessiva.
No…immediatamente, appena ripenso a Ben sento pungere la rabbia, solo sentire Justin lì con me, sempre più
coinvolto mi fa sentire meglio, più sicuro.
-Rimani
con me Jus..- gli dico in un sussurro con le mani contro la parete a
intrappolarlo.. –per sempre …-
-“Per
sempre”..- disse lui con un sorriso travolgente.. –è complicato..-
-E
allora!?- risposi io avvicinandomi al suo orecchio.. –Abbiamo tutto il tempo
che vogliamo per provarci..-
-Forse
un giorno ci innamoreremo e le priorità saranno altre..- disse lui con uno
sguardo malinconico..
-No…non
ti permetterò di lasciarmi..- risposi con grande risoluzione..
Lui
appoggio le sue mani alla mia vita e mi guardava con un sorriso sghembo che era
tanto seducente quanto magnetico. Gli
occhi gli brillavano, sembravano ancora più lucenti in questi giorni, da quando
avevamo condiviso così tante emozioni insieme.
Gli
avevo preso entrambe le mani, trascinandolo con me in quel bagno da favola dove
l’enorme vetrata era stata offuscata per potersi rilassare tranquillamente.
Justin mi aveva seguito senza timore, ma ora guardava quella stanza senza
comprendere. Mi sentivo padrone della situazione, non potevo dimostrarmi
tentennante, aveva bisogno di una guida che lo indirizzasse e lo facesse
sentire protetto. Lentamente lo guidai accanto all’enorme vasca idromassaggio e
lo osservai intensamente. Percorsi con la mano la sua tempia, il suo zigomo,
l’angolo della sua bocca, il collo, il torace, il fianco…fino ai suoi slip così
attillati da lasciare poco spazio all’immaginazione. Socchiuse leggermente la
bocca in una domanda silenziosa e lo vidi trattenere il respiro quando gli
presi la mano e feci esattamente la stessa cosa che avevo fatto poco prima, ma
sul mio corpo. Arrossì con una tale violenza che sorrisi, ma non si era tirato
indietro, era ipnotizzato dal mio sguardo e quando lasciai la sua mano,
continuò quel viaggio all’esplorazione del mio corpo. Le sue mani erano
inesperte, lo sentivo dall’incertezza con cui procedeva sempre più lentamente,
cercando di non esagerare in quell’esplorazione mai compiuta prima d’ora. Ma le
sue dita, soffici e delicate, percorrevano il mio corpo seguendone il calore. Compresi
perché trovavo quel gesto così intimo e profondo: fino a quel momento ero
sempre stato l’oggetto del desiderio di qualcuno, esattamente come gli altri lo
erano per me, ma ora, avevo di fronte qualcuno che mi vedeva esattamente per
quello che ero. E questo qualcuno voleva la mia anima, il mio cuore, la mia
attenzione al pari del mio corpo.
Guardai
la vasca con decisione mentre lui mi osservava rapito e senza parole. Portai le
mani all’altezza dell’elastico degli slip e aspettai, non volevo spaventarlo,
non avrei mai fatto nulla per portarlo al punto di fuggire. Lui fece il suo
consueto viso imbarazzato, aprendo leggermente gli occhi ma non disse nulla.
Aveva solo il respiro accelerato. Bellissimo e irresistibile.
Mi
chino leggermente, mentre a poco a poco tolgo gli slip. Mi osserva con
attenzione, con la vergogna della sua innocenza, non aveva mai visto un uomo
nudo davanti a sé e quella sua estraneità a quel mondo che io conoscevo fin
troppo bene, era una ventata di aria fresca. Mi avvicinai leggermente mentre
lui con la bocca socchiusa osservava i miei movimenti arrossendo sempre di più.
Presi il suo volto con delicatezza e cercai di sollevarlo con naturalezza e
tranquillità, non volevo fosse traumatico per lui vivere una più stretta
vicinanza con me. E questo l’avremmo superato solo affrontandolo con pazienza.
Baciai
la sua bocca con tenerezza, sorridendo della sua difficoltà nel trattenere il
suo istinto, forse per paura, forse per inesperienza. Lo abbracciai stretto
mentre cercavo sempre più intensamente la sua bocca e il suo calore che si
imprimeva nel mio corpo riscaldandomi profondamente.
Le
sue mani, leggermente più fredde, scesero con incertezza lungo il torace, fino
alla vita e sfiorarono la parte inferiore della schiena, quasi a contatto con
le natiche. Cercava di conoscere il mio corpo, di capire le sue reazioni.
-Sei
così bello Riley…- disse con solennità e il volto in fiamme..
-Adorabile..-
dissi in un sussurro, mentre un sorriso coinvolgente mi spuntava dalla bocca..
La
vasca era pronta, aggiunsi il bagno schiuma, i sali di cui ci riforniva l’hotel
e lasciai che il calore dell’acqua con le bollicine cominciassero a formarsi
per rilassarsi un pò di tempo.
Quando
il nostro bagno fu pronto, lo guardai con intensità e lui sembrò capire cosa
intendevo fare, perché sbarrò gli occhi. Immersi entrambi i piedi nell’acqua,
mi girai verso di lui mentre pregustavo quella sensazione meravigliosa di
baciarlo in mezzo alle bolle di sapone, con il suo corpo, che per la prima
volta, avrei visto completamente nudo.
Decisi di immergermi in quella dolcissima tentazione e nello stesso
istante in cui lo osservai, l’impellente desiderio di averlo affianco divenne
insopportabile. Sorridevo a Justin, con quel sorriso che lo faceva sempre tanto
vergognare e gli feci segno, col dito indice, di entrare con me, era quello che
desideravo con tutto me stesso.
-Non
posso..- disse arrossendo vistosamente..
-Non
ho intenzioni strane..- dissi con un sorriso malizioso.. –Voglio solo
sentirti..-
-Riley…-
disse serrando i pugni.. –mi vergogno…-
-Guarda
che esco e vengo a prenderti…- gli dico con voce suadente..
I
suoi occhi sono così lucidi che mi fa tenerezza, è solo un ragazzino spaventato
che non ha idea di come affrontare qualcosa di così più grande di lui. Si
avvicina lentamente sedendosi sul bordo della vasca, mi guarda con una
profondità e un’intensità sconvolgente e sento che quel moccioso, tanto
irritante a volte, stava cambiando il baricentro della mia vita. Da quando
l’avevo conosciuto, anche se inizialmente per motivazioni differenti, tutto
girava intorno a lui e l’idea che fossi indispensabile, come Justin iniziava ad
esserlo per me, rendeva la mia giornata più intrigante del solito. Lo presi per
il braccio e lo avvicinai ancora un pò.
-Non
ti devi vergognare..- gli dissi
raggiungendo con facilità il suo volto..
-Non
voglio che mi guardi in quel modo..- disse con le lacrime quasi agli occhi..
-In
quel modo come!?- chiesi con una piccola risata..
-Come
se mi desiderassi..- rispose con mia sorpresa.. –mi sento così fragile quando
lo fai!!-
-Sei
così seducente Justin…possibile che non te ne rendi conto?!? Io…- dissi
avvicinandomi rapido e famelico.. –ti desidero e ti voglio come non ho mai
voluto nessuno..-
-Ma..-
disse balbettando.. –Nessuno mi ha mai visto senza vestiti…-
-E
allora..- risposi sedendomi sul bordo della vasca pieno di schiuma e morsicando
delicatamente il suo orecchio… -lascia che sia io ad avere l’onore di vederti
così come sei..-
Mi
guardò con un viso così lacerato dal desiderio e dalla paura che provai una
profonda ammirazione per lui. Non aveva nessun timore di mostrarsi per ciò che
era: forte, fragile, sensuale e innocente, uomo e ragazzino allo stesso tempo.
Sfiorai
la sua gamba, seguivo sempre il suo viso per comprendere fino a quanto potevo
spingermi, quando mi avvicinai all’inguine sentii il suo corpo fremere mentre
cercava di trattenere tutta la sua parte più infantile, quella che dimostrava
la paura dei sentimenti che sentiva. Quando chiuse gli occhi e si girò
lentamente verso di me compresi che cercava un bacio, voleva essere baciato e
rassicurato, lo feci con felicità e lo racchiusi tra le mie braccia umide. Con
delicatezza raggiunsi i suoi slip, sfioravo la pelle intorno ad essi e lo vidi
arrossire con tanto imbarazzo che appoggiai la testa alla sua per guardarlo
negli occhi profondamente. Volevo che comprendesse che anche per me era tutto
diverso, tutto insolito, così presi la sua mano appoggiandola al mio cuore
impazzito. Batteva così forte che speravo che ci unisse ancora di più,
facendogli capire che volevo condividere con lui la semplicità dello stare
assieme. Lui deglutii con forza, lentamente appoggiai la mano al fianco e
seguendo il profilo della sua gamba feci scivolare via gli slip che andarono ad
appoggiarsi sul tappeto li a terra. Lo guardai con ammirazione, mentre
appoggiai mille baci sulla sua bocca agitata e bisognosa di sostegno.
-Dio
mio quanto sei bello Jus…- gli dissi con voce roca.. –non ho mai incontrato
nessuno di così inconsapevolmente sexy…-
Lo sollevai lentamente, lo posai sulle mie
gambe e lentamente mi lasciai scivolare nell’acqua, felice di sentire un
brivido di compiacimento e un leggero gemito sfuggirgli dalle labbra. Lo
lasciai accomodare affianco a me, ma mi accoccolai vicino, con la mano che cercava
disperatamente il contatto con la sua pelle.
Con
le dita seguì il profilo del suo corpo atletico finché non arrivai ai fianchi,
sentii il calore nel suo viso che diventava rovente, si era irrigidito nello
stesso istante in cui aveva percepito che la mia mano si era avvicinata
all’inguine. Ma mi lasciò fare nonostante si stesse decisamente confrontando
con quel mondo che fino a ieri gli era così estraneo. Teneva abbastanza a me da
fidarsi, da permettermi di conoscere le reazioni di quel corpo che fino a quel
momento avevo solo sognato di possedere. E mi strinsi a lui agitandomi a mia
volta ogni momento che sussultava o si lamentava. Provavo quel coinvolgimento
emotivo che non avevo mai più riprovato
da quell’ultima volta.
Sentivo
che stavo facendo qualcosa per fare felice qualcuno e non me stesso, volevo che
Justin percepisse l’intensità del provare piacere con la persona che ti piace o
che desideri. Fu emozionante sentirlo stringersi a me, ancorarsi con
disperazione, mentre con delicatezza lo spingevo oltre i suoi limiti e il suo
incrollabile controllo. Cercava la mia bocca
per placare i suoi gemiti e spesso accarezzava il mio viso e spalancava
quegli occhi dolcissimi e bellissimi.
Quando
il suo corpo si rilassò, sospirando con implacabile agitazione, anche il mio
corpo si liberò di quel bruciante desiderio che ci aveva spinto oltre i nostri
confini. Avevamo allacciato i nostri corpi in una danza avvolgente di mani e
gambe che si intrecciano, mentre la passione andava ad intensificarsi a
dismisura per sfociare in un appagante batticuore senza fine, che, mentre
andava placandosi, lasciava il posto alla consapevolezza che non ci sarebbero
voluti anni per tranquillizzare i nostri animi agitati da quell’intimità
travolgente. I suoi occhi mi guardavano con immensa speranza, mentre il suo
cuore ancora scoppiava nel petto.
-Te
lo ripeterò all’infinito..- gli dissi con gli occhi fissi nei suoi.. –oggi mi
hai reso un uomo felice! Questo è il nostro destino..-
-Ho
paura…- disse con la bocca tremante mentre appoggiava la testa al mio petto..
-Perché?!-
gli chiesi stringendolo con immensa tenerezza..
-Mi
sento ancor di più legato a te adesso..- mi dice con voce imbarazzata..
Lo
guardo mentre alza la sua testa bionda con i capelli spettinati e ribelli. Ma
mostra coraggio nonostante l’aver condiviso con me una parte di intimità
importante, che lo ha fatto affacciare definitivamente al mondo omosessuale. Si
siede sulle mie gambe e mi guarda con trasporto, mi accarezza un braccio e
sorride leggermente.
-E
cosa c’è di più bello Jus!?- gli chiedo con fervore..
-Credo…-
disse lui osservandomi serio.. –che non ci sia nient’altro di più bello..-
Mi abbracciò con spontaneità, stringendomi con quella dolcezza che avevo tanto desiderato di sentire da parte sua. E mi lascio cullare, conscio che…nessuno avrebbe mai potuto svegliare in me quel senso di appartenenza che sentivo. Era mio…ed ero suo. Era questa l’unica e la sola verità che potessi riconoscere..
Ciao a tutti.. Ecco un nuovo capitolo! Oggi abbiamo conosciuto un pò meglio Riley e il suo temperamento turbolento, che forse era difficile scorgere in lui a causa del suo atteggiamento sempre freddo e controllato. Ma adesso cosa accadrà? Ben rappresenterà un pericolo? Riley cederà al sentimento o ancora ci sono problemi insormontabili tra di loro? E Justin....come farà a gestire la sua nuova vita improvvisamente così incasinata? Beh...se volete rispondere a queste domande, continuate a seguirmi, ovviamente sempre che ne abbiate voglia.. E se vi va scrivetemi pareri, critiche, insomma tutto quello che volete! Vi abbraccio... Asia