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Autore: Lady Asia_20    23/02/2015    1 recensioni
Justin ha diciassette anni, è un ragazzo intelligente e sensibile. Micol è la sua migliore amica, sono inseparabili e la loro amicizia sembra incrollabile. Gli equilibri sembrano spezzarsi quando Justin conosce Riley, un ragazzo bellissimo e affascinante, quanto freddo e arrogante. La lotta di Justin sarà su più fronti, ma in questo scontro sarà costretto a fare i conti principalmente con sé stesso e i suoi fantasmi, le sue paure.
Questa è la mia prima storia ideata completamente dalla mia testolina, spero possiate apprezzare gli sforzi per renderla avvincente e profonda, toccando anche temi delicati. Se vorrete seguirmi sarà un piacere per me.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo nove..

Capitolo nove..

Riley…

Ore 18.

Nevica. Nevica tantissimo e il pomeriggio era appena iniziato.

Avevo aspettato il momento in cui avrei rivisto Justin con impazienza, ma il pomeriggio non passava mai. Avevo riassaporato ogni singolo istante in cui ero stato assieme a lui e quella trovata complicità silenziosa che caratterizzava il nostro rapporto. Adoravo sentire sotto le mani i suoi fremiti improvvisi, con quel viso fiducioso che esprimeva tutto quello che mi era necessario. Continuava ad essere sfuggevole quanto bastava da farmi impazzire, forse era vero che chi fugge ha più occasione di essere considerato e rincorso. In fondo…non avevo fatto la stessa cosa con Justin?!

Lui fuggiva ed io non riuscivo a porre un limite al mio istinto. Ero totalmente preso e concentrato su di lui in quel momento, più di quanto fossi disposto ad ammettere con me stesso!

Quando decisi di raggiungere gli altri erano le tre del pomeriggio. Ci eravamo sentiti con Mike per un’escursione sulla neve, avevamo appuntamento nell’atrio dell’hotel per farci una scampagnata.

Quando arrivai di sotto, notai un gruppetto, tra cui Micol che parlavano di uscire anch’essi sulla neve e ingenuamente la mia mente pensò subito a Justin. Se i ragazzi della banda erano già rientrati doveva esserci anche lui. Il mio cuore prese a pompare più sangue velocemente, ansioso di rivedere il suo sorriso, raggiunsi il gruppo e mi guardai attorno mentre salutavo tutti. Ma di Justin non c’era traccia!!

Poco dopo Clarke arrivò assieme agli altri e subito Simon si avvicinò con tranquillità, posando una mano sulla mia spalla. Non notai subito che mancava una persona nel gruppo e per qualche minuto aspettai, poi successivamente mi resi conto che Ben non c’era. Non domandai immediatamente il perché della sua assenza, ma pensando si trattasse di una cosa momentanea, rimasi ad ascoltare gli altri e a ridere con loro. Solo dopo, quando decisero di muoversi per uscire, decisi di parlare.

-Ma Ben!?- dissi con curiosità.. –Dovremmo aspettarlo no!? O ci raggiunge dopo?!-

-Beh..- rispose Mike incerto guardando gli altri.. –In verità ci ha detto che aveva un appuntamento importante…ed è sparito!-

-Pensavamo che sapessi tu dove era finito..- mi disse Jason alzando le spalle..

-Io?!- dissi guardandoli con stupore.. –L’ultima volta che l’ho visto è stata ieri sera..-

-Aveva una certa fretta devo dire..- rifletté Orlando.. –Non è vero Simon!?-

-Si…è così..- rispose guardandomi intensamente.. –L’abbiamo visto un’oretta fa mentre usciva nell’atrio. Uscivamo da pranzo, l’abbiamo chiamato ma era intento a scrivere un messaggio  e così non ci ha notato..-

Cominciai a sentirmi sospettoso. Ben non era il tipo da lanciarsi in avventure con uomini sconosciuti, chi lo conosceva come me, sapeva che era un ragazzo romantico, lui nell’amore ci credeva davvero e quando si concentrava su di una persona aveva attenzioni solo per lei. I miei amici sembravano tesi, pensai che almeno qualcuno di loro sapesse dov’era Ben o quanto meno lo sospettasse proprio come me. Ma non volevo espormi troppo o dare credito alla voce che nella mia testa stava cominciando a lanciare imprecazioni e furia.

-Matt..- dissi con tono imperioso.. –Dove avete lasciato Justin?!-

Il gruppo affianco a me stava seguendo a fatica i nostri ragionamenti, mentre non poco lontano da me mia sorella parlava allegramente con Garrett. Si guardarono increduli tra di loro senza capire cosa volessi dire e questa volta iniziai davvero a perdere la calma.

-Veramente stamattina non avevamo in programma le prove Riley..- rispose Matt stupito..

-Ma Justin mi aveva detto che andava in sala di registrazione ad Halifax..- dissi io con la pressione che saliva ad ogni singola parola..

-Si può essere..- disse Ivan.. –Ma senza di noi, perché avevamo deciso tutti insieme per una pausa ecco..-

La verità era una sola: mi aveva mentito. O forse semplicemente volevo che non fosse quella la realtà dei fatti. Avevo passato quelle poche ore senza di lui con la voglia di rivederlo, mi ero distrutto il cervello di cose assurde solo perché mi mancava e volevo riabbracciarlo. Si poteva essere più sciocchi di me nel provare simili cose!? Nessun uomo meritava tutta quella considerazione, soprattutto qualcuno che era uscito con un altro ragazzo alle mie spalle. Ero furioso!!!

In quel momento, affianco a me, appoggiando il capo al mio braccio arrivò Micol che mi sorrise amorevolmente. Sembrava indecisa se parlare o meno, ma nonostante un istante di incertezza decise di dire ciò che sapeva.

-Beh..- cominciò titubante.. –Jus mi ha scritto questa mattina, dicendomi che aveva un impegno oggi di cui non mi poteva parlare per via di una promessa che aveva fatto! Non faccio fatica a pensare che molto probabilmente quell’incontro dovesse essere con Ben..-

-Fantastico..- risposi secco e al culmine della rabbia..

Fu in quel momento che la mia mente esplose e non ci fu più modo di placare la mia ira crescente. Ben, stava superando ogni limite, non potevo accettare che si intromettesse tra me e Justin, non ora che eravamo così vicini. Provai una rabbia folle che rischiava di farmi perdere completamente la testa se non trovavo immediatamente Jus e rimarcassi il fatto che lui mi apparteneva.

-Scusate..- dissi secco e irritato..

Sentii i miei amici che mi seguivano e mi chiamavano. Non volevo ascoltarli, avevamo un accordo con Ben e lui non lo stava rispettando, questa non doveva farmela. Da questo punto in poi non avevo alcun obbligo nei suoi confronti e non gli avrei più lasciato Justin come concordato. Avrei combattuto…e sapevo che l’avrei fatto con tutto me stesso, anche senza lealtà se fosse stato necessario.

-Riley aspetta!!- mi disse Jason tirandomi per il braccio.. –Sono certo che Ben non l’ha fatto con cattiveria…forse si sono incontrati per caso e hanno deciso di fare due passi..-

-Non ci credo..- dissi esplicito.. –Cos’è quella storia della promessa di cui non poteva parlare a Micol!? Justin e mia sorella si raccontano tutto!! E sai cosa ti dico!? Che la cosa non doveva venire alle mie orecchie per un solo motivo..-

-è vero…Ben è molto preso di Justin…- disse Mike.. –Ma non hai mai infranto la parola data!! Riley pensaci..-

-Ben è la persona di cui mi fidavo di più al mondo..- dissi per sviare l’attenzione dai miei sentimenti calpestati.. –Lo conosco da una vita e trovo irritante che non si comporti lealmente..-

-Riley!- disse Simon prendendomi il braccio per fermarmi, con quel suo sguardo intenso e acuto.. –Questa volta è diverso vero!?-

Sentivo gli occhi addosso di tutti quanti. Sapevo che la buona parte di loro non avevano capito il perché di tutta quella rabbia, ma erroneamente l’avevano attribuito alla fiducia tradita dell’amicizia di Ben.

Io…non ero ferito perché Ben stava facendo la sua parte per conquistare Justin.

In altre occasioni non me ne sarei preoccupato minimamente, ma questa volta…si, era diverso!! Non potevo perdere Justin e non potevo permettere a Ben di portarmelo via come ogni altro ragazzo che avevo sedotto e abbandonato.

E l’unico ad averlo compreso era stato Simon. L’aveva compreso perché Ben, Simon ed io eravamo amici da quando eravamo bambini, il gruppo originario era formato da noi tre e solo nel tempo si erano aggiunti tutti gli altri. Simon era un ragazzo sensibile, non si fermava mai all’apparenza, conosceva tutto di me, anche le mie debolezze e le mie sofferenze. Nessuno più di lui poteva sapere su di me, dei miei “segreti”.

Guardai Simon negli occhi con intensità, non potevo parlare adesso, non volevo! Ma a lui bastò, perché lasciò il mio braccio, mi sorrise soddisfatto perché aveva compreso più di quanto le mie parole avessero potuto comunicargli. Indugiò solo un istante sul mio braccio e intensificò un pochino la presa come per dire “Vai…a fa quello che ritieni necessario…”.

Quando mi sorrise con nuova tenerezza, capii che nessuno avrebbe saputo più di quello che aveva visto. Simon era un amico troppo leale per svelare i segreti che confessavo solo a lui in quelle conversazioni private, non avrebbe fatto parola con nessuno di quello che aveva capito, ma avrebbe convinto i miei amici a lasciarmi un pò da solo, in modo che potessi agire come mi interessava. Quando fui solo cominciai a chiamare Justin ripetutamente, lasciando squillare il telefono. Gli scrissi un messaggio e infilatomi per bene il cappotto decisi di scendere verso Halifax per controllare ogni singolo angolo della città se era necessario.

Mi vorticavano in mente mille pensieri. E provai un dolore acuto quando pensai che Justin, il mio Justin, mi aveva mentito per vedere un altro uomo.

Diedi un calcio violento a un cumulo di neve morbida che andò a polverizzarsi davanti ai miei occhi e nello stesso istante pensai come potevo essermi infatuato così velocemente di un moccioso del genere. Ripresi il cellulare e lasciai nuovamente squillare all’infinito, mentre la vocina meccanica continuava a ripetere imperterrita se volevo potevo lasciare un messaggio di segreteria telefonica. E riattaccavo per continuare nuovamente a chiamare. Stavo impazzendo dalla rabbia…

Ben stava diventando il più grande tormento della mia esistenza da quando aveva messo gli occhi addosso a Justin. Ogni volta che erano insieme sentivo rodermi una parte di cuore così profondamente che non riuscivo a controllare la parte più impulsiva di me stesso. Justin eppure, non sembrava rendersi conto di quanto poteva essere lacerante per me la tenerezza con cui si rapportava al mio amico. Gli riservava sorrisi e gentilezze che con me non aveva mai avuto e questo non faceva altro che accrescere la mia…gelosia. Si…era davvero così. Provavo per Justin una gelosia folle che mi faceva perdere la testa, nonostante ostentassi sempre tranquillità e padronanza di me stesso.

Anche oggi non avrei dato modo a Ben di scoprire le mie debolezze, sarei stato irreprensibile ma avevo un terribile desiderio di spaccare la sua faccia tanto angelica. E di promettergli una terribile persecuzione se avesse anche solo provato a toccarlo. Io non ero come lui, io ero cresciuto con i soprusi di strada ed ero diventato negli anni come un diavolo persecutore che non guardava in faccia nessuno. Sapevo che Justin voleva me, eppure il saperlo e l’averlo sentito con le parole, con i gesti, con il calore del suo corpo, non contribuiva comunque a rendermi tranquillo. Sapevo perfettamente come un uomo esperto riusciva ad ottenere ciò che desiderava, non lo avevo fatto io stesso con Justin!?

Mentre ragionavo su mille cose che mi tornavano alla mente, realizzai che lo stile di vita che conducevo non avrebbe aiutato Justin a decidere la strada migliore per lui. Da troppi anni il mio stile di vita era libero, inseguivo tutti gli stimoli che ritenevo interessanti senza preoccuparmi delle conseguenze. L’arrivo di Justin non aveva fatto eccezione, credo sapesse come la pensavo su questo punto, la mia libertà non potevo sacrificarla a lui. Ma c’era qualcosa che gli dovevo.

Non lo avrei mai costretto a stare con me per mio egoismo e non se soffriva. Non volevo che si angosciasse per causa mia. Sapevo che per lui accettare il mio modo di vivere sarebbe stato complicato se non impossibile, ma…potevo mostrargli con quanta passione potevo dedicarmi a lui nei momenti in cui potevamo stare insieme. Io…non passavo mai la notte con qualcuno per due volte consecutive. Non volevo nemmeno conoscere il nome o il numero di telefono della persona con cui andavo a letto. Per me era semplicemente uno sfogo puramente fisico.

Ma non per lui, non per Justin…avrei potuto dormire accanto a lui senza fare niente ogni notte, se solo lui me lo avesse chiesto. Avrei rinunciato a baciare qualsiasi uomo per riservare solo a lui quel qualcosa di così intimo come percepire la morbidezza della labbra della persona che ti piace. Potevo dimostrargli che anche un uomo come me, che non si sottraeva al richiamo selvaggio del sesso, riusciva a poter donare qualcosa di esclusivo all’unica persona che contasse davvero.

Tutto ciò che saremmo stati d’ora in poi sarebbe dipeso solo ed esclusivamente da Justin, poteva conoscere il lato amorevole di un uomo come me, se solo fosse andato oltre alla parvenza. Era lui che doveva capire cosa era disposto ad accettare e cosa era disposto a perdere in questa situazione. Sarebbe sempre stato libero di andarsene, in qualsiasi momento in cui l’avesse deciso, anche se il mio cuore avrebbe potuto rischiare di spezzarsi per sempre. Io non ero l’uomo che l’avrebbe supplicato di rimanere, gli avrei sempre detto di scegliere la cosa migliore per lui, anche se dentro di me, il desiderio che non mi avesse abbandonato, sarebbe sempre stato ardente come una fiamma che brucia in un rogo. Se un giorno dovessi capire la sua sofferenza per non potermi avere solo ed esclusivamente per sé, non gli avrei permesso di rimanere al mio fianco. Lui, che cercava un amore tutto per sé, meritava di essere amato più di qualsiasi altra persona al mondo.

Potevo dargli tutto ciò che cercava!? Sarei stato in grado di accettare che la sua scelta cadesse su qualche altro uomo!?

Fu nello stesso istante in cui mi chiesi se era possibile accettare un’eventualità del genere che compresi, che almeno per il momento, non ne ero in grado.

Nel pub alle pendici delle Montagne Rocciose due ragazzi parlano fitto tra di loro, senza guardare altrove. Non si accorgono della presenza degli altri e sembrano così assorti nei loro discorsi, che subito la morsa della gelosia si accende come un incendio nel pieno della sua forza. Sento che il cuore sta scoppiando dal petto, respiro così rumorosamente con uno sguardo furente che un gruppetto di persone affianco a me si allontana con timore. Mi avvicino con passi decisi, soffusi, volevo prenderli in contro piede senza che si accorgessero di me. Sento le mie mani tremare della rabbia mentre avvicinandomi percepisco chiaramente le parole di Ben che potenti e passionali feriscono le mie orecchie come coltelli affilati.

-Vuoi che ti spieghi perché oggi ti ho detto che Riley non fa per te…!?-

Quella violenza che avevo provato qualche istante prima tornò con la stessa forza distruttrice di un ciclone nel pieno della sua esaltazione. Lo sguardo sempre più tagliente e pericoloso si propagava nella glacialità dei miei occhi blu, che spesso assumevano un ombra perfida e crudele. Spesso ero stato un ragazzo violento e irascibile, il periodo successivo al mio coming out aveva intensificato la mia vena impulsiva e quando perdevo il controllo sapevo essere implacabile. Serrai il pugno con tanta decisione che provai l’irresistibile impulso di spiaccicarlo sul suo zigomo perfetto.

-Dal primo giorno che ci siamo incontrati Riley ti ha messo gli occhi addosso. Ma non voglio essere l’eterno secondo..- dice Ben con risoluzione..

-Non capisco cosa c’entro io nei tuoi problemi con Riley..- Justin risponde quasi con imbarazzo mentre volta lo sguardo altrove..  –Se vuoi prenderti una rivincita hai scelto la persona sbagliata!! Vedetevela tra di voi..-

-Non hai capito..-gli era di fronte e gli accarezzava la guancia che quella stessa mattina gli avevo baciato con quel sentimento che non avevo più concesso a nessuno dopo... –Mi hai rubato il cuore dal primo istante in cui ti visto con quei tuoi occhi verdi terrorizzati! Sembravi un cucciolo spaventato davanti ad un cacciatore, ma nonostante tutto, dal primo momento in cui Riley ti ha agganciato, tu hai lottato in qualche modo…ti sei ribellato!!-

Non lasciare che ti tocchi!! L’unico che può farlo…l’unico che può farlo SONO IO!! Nessun’altro dovrà accarezzarti in quel modo finché tu sarai mio!!! Continuo a ripeterlo mentalmente, mentre la mia ragione è completamente in balia della gelosia che quelle parole e quei gesti avevano scatenato. Come poteva permettere che un altro uomo ci provasse con lui dopo tutto quello che avevamo condiviso. Justin…vattene da lui, non farmi arrabbiare!! Sbrigati!!

-Ti sto dicendo che mi piaci…- dice lui con disarmante sincerità.. –E non un piacere qualunque…ma come quello che cerchi tu!! Un piacere autentico che può essere solo un amore sincero e devoto. Ti sto offrendo la possibilità di scegliere Justin…perché sono innamorato di te davvero..-

E dopo, a pochi passi di distanza assisto alla scena più orribile che potessi mai immaginare fino a quel momento. La ribellione di Justin non servì a niente, perché Ben, con una velocità assurda lo aveva tirato a sé e bloccatogli il braccio lo aveva baciato con un trasporto tale da far invidia a chiunque.

Il sentimento che sembrava riversare in quel suo bacio appassionato e intenso, non fece altro che farmi pensare a quanto potesse aver sconvolto e influenzato il pensiero di Justin. Ne sarebbe rimasto affascinato? Se così fosse stato non avrei risposto delle mie azioni una volta da solo con Justin. Mi sentivo frustrato, arrabbiato, furioso, deluso, talmente roso dalla gelosia che avrei potuto sciogliere tutto il ghiaccio disseminato in quella regione sperduta agli estremi della Terra.

Le sue labbra si muovevano sulla stessa bocca che avevo desiderato ogni giorno e ogni notte da quando l’avevo conosciuto. Ed ora, quello che doveva essere il mio migliore amico, stava profanando l’unica persona che avevo rivendicato come “mia”. Avevo pensato a mille modi per fargli del male, per vendicarmi, ma nessuno sembrava tanto doloroso come la pena che  provavo io in quel momento.

Poi senza nemmeno pensare feci qualche passo avanti, gli occhi sempre più inespressivi e freddi. Presi con forza il braccio di Justin e con crescente rabbia lo attirai verso di me sottraendolo a quel bacio pieno di passione. Quando lo guardai il suo viso era fucsia, era in piena confusione mentale e non ci stava capendo più niente. Lo avrei preso a sberle in quel momento, mi sembrava così assorto in quel bacio che ogni proposito di andarci piano rischiava di andare in fumo.

Justin con quei suoi occhi fiduciosi e lucidi, mi guardò con sgomento, con parole che forse non aveva. Il mio sguardo doveva essere quello di una pietra insensibile perché impallidì mentre mi era di fronte con una smorfia colpevole. Applaudì con segno di ammirazione per il mio rivale, che per convincere Justin a desistere nella sua ribellione, aveva pensato bene di illustrargli tutti i miei terribili difetti, in fondo non facevo per Justin a suo dire.

-E bravo Ben..- dissi con voce faticosamente controllata.. –Hai davvero un gran potere di persuasione devo dire..-

-Mai quanto te Riley..- disse lui con sguardo affilato.. –Ma mi impegno..-

-Ho notato..- dissi sottolineando la frase con un sorriso gelido..

-Molto facile baciare a tradimento..- disse Justin sbuffando lì vicino a noi..

-Mi spiace avervi interrotto proprio sul più bello..- dissi guardando di sbieco Justin.. –Ma ora credo proprio che sia l’ora di porre fine a questo dolcissimo incontro romantico..-

Presi Justin per il braccio e lo trascinai, mentre la forza della mano aumentava ad ogni momento in cui ricordavo le labbra di Ben sulla sua bocca. Ci allontanammo in silenzio per cinque minuti, avevo sempre la mano appiccicata al suo braccio.

-Riley..- disse con aria affranta.. –Lascia che ti spieghi..-

-Stai zitto..- risposi secco e glaciale..

-Non sapevo di interessargli..- mi disse camminando velocemente accanto a me e cercando il mio viso..

-Per quale motivo credi ti abbia chiesto di non dire niente a nessuno!?!?- gridai deviando verso una pineta isolata e piena di luci soffuse..

-Era solo perché voleva portarmi in un posto…- si giustificò lui..

-Si te lo dico io dove voleva portarti..- rispondo lasciando il suo braccio e toccandomi la testa con entrambe le mani.. –Sei un’idiota!!!-

Ero totalmente fuori controllo. Sentivo il cuore battere convulsamente mentre continuavo a guardare le sue labbra, non riuscivo a credere che l’aveva baciato davvero. Come potevo baciarlo adesso con la stessa passione di prima!?

-Ti è piaciuto non è così!?!?- gli dico con uno sguardo feroce..

-Cosa!?- mi chiese con sguardo incredulo..

-Ti ho chiesto se ti è piaciuto il suo bacio..- gli dico scandendo le parole..

-Non è giusto che tu mi faccia una domanda del genere..- dice scuotendo il capo..

Lo prendo per un braccio e lo sbatto contro un pino, implacabile come un toro inferocito. Lui non aveva ancora capito che mi apparteneva, non volevo che baciasse o toccasse nessuno tranne me. Non volevo che provasse piacere o soddisfazione nei baci di qualcuno e soprattutto non volevo che si sentisse confuso, perché a quel punto voleva dire che avevo davvero un rivale che poteva portarmelo via. Poso una mano sul tronco dell’albero e abbasso lo sguardo sul suo viso che imbarazzato arrossisce vistosamente.

È quella la risposta!? Non può essere la risposta che ha da darmi, nel giro di poche ore Ben non può aver distrutto il mio legame con lui.

-Non mi importa se è giusto o no!!!- dico con severità.. –Voglio che tu mi dica ADESSO se ti è piaciuto o no..-

-Lui è così diverso da te..- mi dice con imbarazzo.. –Mi ha preso alla sprovvista…non riuscivo a muovermi, ero paralizzato dalla sorpresa..-

-Ti è piaciuto o no!?- dico duro e deciso..

-è stato dolce e gentile..- dice con un velo di lacrime sugli occhi.. –Non posso dire mi abbia fatto schifo…ma non ho fatto altro che pensare che desideravo ci fossi tu al suo posto..-

-Sei un bugiardo..- dissi guardandolo con disgusto e sentendomi ferito come non mai..

-Non sono un bugiardo..- disse lui seguendomi.. –Io ti sto solo dicendo ciò che mi hai chiesto…perché devi prendertela così!? Quel bacio non l’ho cercato io!!!-

-Perché non ti sei opposto!?- gli chiedo voltandomi e camminando verso di lui con aria minacciosa.. –Perché non hai opposto resistenza come hai fatto tante volte con me?!-

-Te l’ho detto!!- risponde lui alzando un poco la voce e cercando di prendermi il viso per spingermi a guardarlo.. –Perché non mi vuoi credere!? È stata una cosa inaspettata…mi ha preso alla sprovvista!! Non sapevo che fosse innamorato di me..-

-Te lo dico io perché non ti sei ribellato..- dico io facendolo arretrare nuovamente contro l’enorme pino.. –Tu non aspettavi altro giusto!? Volevi un ragazzo docile e innamorato, con cui vivere la tua appassionata storia d’amore all’insegna delle dolcezze e dei mazzi di fiori.. Allora vattene..-

Mi guardo attorno, quello è decisamente un posto insolito per fare una scenata di gelosia in piena regola come stavo facendo in questo momento. Noto che dalla pineta stava uscendo una coppia che sorrideva con complicità e intuisco che forse quello è il posto prediletto dei fidanzati che cercano un pò di pace.

-Non è Ben che mi piace..- risponde lui con difficoltà e imbarazzo.. –Riley cerca di pensarci…secondo te potrei davvero ammettere che mi piaci e il giorno dopo baciare un altro?!-

-è quello che hai fatto..- rispondo acido..

-Perché non senti ragioni quando si tratta di te!?- risponde alzando le braccia.. –Hai idea di quanti uomini hai sedotto nello stesso istante in cui c’ero presente anche io?! Vuol dire che tu sei libero di baciare chiunque ed io non ho il diritto di scegliere se baciare Ben o meno!?-

-No…non ce l’hai..- rispondo con furia.. –Perché tu mi appartieni…e non voglio che nessun uomo tranne me possa baciarti o toccarti..-

-Questa è anarchia!!- grida arrabbiato.. –Io non appartengo a nessuno, sono padrone di me stesso e dei miei sentimenti!! Ecco perché Ben non voleva che lo sapesse nessuno…perché tu capisci a modo tuo le cose..-

Si allontana da me scuotendo il capo come se non capisse. Oltre tutte le altre cose che reputavo intollerabili, trovavo decisamente irritante il modo in cui lo giustificava. Così lo raggiunsi e la nostra lite furiosa proseguì.

-Ciò che trovo irritante oltre modo è che nonostante tutto lo difendi continuamente..- gli dico con accuratezza… -E la cosa che più mi fa tristezza è che non riesci nemmeno ad essere tanto sincero da ammettere che ti piace!!!-

-Se vuoi sentirti dire che Ben mi piace solo per avere ragione posso anche farlo..- mi dice sfidandomi.. –Basta che dopo ti calmi e mi spieghi qual è il tuo problema!!! Perché credimi non riesco a capirlo, non ci trovo niente di male ad uscire con un amico che ti invita…-

-Oh ma certo..- rispondo io con un sorriso sarcastico.. –è davvero confortante sapere che ti baci ogni amico con cui uscirai da qui in avanti..!! Hai una strana concezione di amicizia sai!? Forse pensi che le amicizie siano tutte come la nostra...beh la risposta è: SBAGLIATO!!!-

-Sei totalmente assurdo..- mi dice strizzando gli occhi con rabbia.. –Possibile che non riesci a comprendere quanto sia complicato per me gestire tutte queste cose nuove!? Non te lo ripeto più: Ben non mi interessa!! Non ho mai provato le cose che ho sentito per te…lo vuoi capire!?-

-Allora perché mi hai mentito!?!- gli chiedo con ancora troppa rabbia dentro, con la voce incrinata e sbraitante.. –Perché non mi hai detto chiaramente che Ben voleva uscire con te!?-

-Riley non l’ho fatto perché l’avevo promesso..- mi dice prendendomi per il giaccone e scuotendomi.. –Voleva farmi una  sorpresa, voleva farmi vedere una cosa importante per lui e voleva che fossi solo, sembrava tenerci così tanto che mi spiaceva…-

-Non ti credo…- gli dico con ostinazione.. –Non dopo averti visto baciare un uomo che non ero io..-

Lui mi osserva qualche istante senza poter dire nulla. Respira con affanno e cerca di riprendere il controllo. Io non sono da meno, sono totalmente fuori di me, la mia calma e padronanza, sempre in prima linea nel mio atteggiamento consueto, sono completamente sparite sotto le sferzate della comune gelosia. Cerco di tranquillizzarmi, ma la sola cosa che vedo mentre chiudo gli occhi sono loro due talmente vicini da poter percepire distintamente il calore l’uno dell’altro.

-Quel bacio per me non ha significato praticamente nulla..- disse lui guardandomi intensamente..

-Poco tempo fa hai ammesso che ti aveva turbato..- gli dissi sfiorando con la lingua i denti e dilatando le narici..

-Non mi ha turbato nel senso in cui lo pensi tu..- mi dice asciugandosi un fiocco di neve che si era appoggiato sulla sua fronte..

-Cosa ti piace di Ben?!- gli chiedo per capire cosa poteva trovare affascinante in un uomo come lui..

-Ben è un amico con cui amo passare il tempo, mi ascolta e conosce un sacco di cose che mi interessano..- rispose con tranquillità.. –Mi piace l’astronomia, è per questo che mi ha portato al museo e al planetario..-

-Un posto perfetto per un appuntamento tra innamorati..- risposi sarcastico e con una puta di acidità acuta..

-Non era un appuntamento per provarci con me..- rispose metodico e preciso..

-Ma l’ha fatto..- gli dissi osservandolo con ostinazione.. –E tu non hai fatto nulla per evitarlo..-

-Non c’eri e non puoi sapere come siano andate le cose..- mi disse con determinazione.. –Non ho fatto nulla per creare un atmosfera di intimità tra noi, l’unica questione su cui puoi incolparmi è di non essere stato in grado di reagire dopo..-

-Tu non capisci vero?!- gli dissi accarezzandogli una guancia con rammarico..

-Non mi dai mai occasione di capire..- mi disse lui cercando di avvicinarsi ancora un pò..

-Non dovrai mai più vedere Ben..- dissi categorico.. –Potrai frequentarlo solo in mia presenza o assieme agli altri..-

-Stai scherzando?!- disse lui aggrottando il viso e sorridendo con incredulità..

-Ti sembro uno che scherza!?- gli dissi con evidente fastidio dipinto sul volto.. –Non voglio che tu riveda Ben in queste condizioni..-

-Non se ne parla..- mi dice camminando dalla parte opposta in cui mi trovavo.. –Mi stai chiedendo una cosa assurda…e in nome di cosa poi!? Non sei il mio ragazzo Riley, non hai alcun diritto di pretendere una cosa del genere!! Decido io chi frequentare…chiaro?!-

Cerca di allontanarsi in mezzo ai pini, camminando tanto velocemente che lo raggiungo a fatica, la tanta irruenza con cui gli prendo il braccio lo spaventa e cerca di liberarsi. Mette i pugni serrati sul mio torace e cerca di tenermi a distanza, è arrabbiato ma non ha ancora capito davvero come mi sento, quanto mi sono sentito ferito e amareggiato nel comprendere che avevo qualcuno da temere. Perché Ben era davvero un rivale temibile considerando le mie scarse qualità come fidanzato fedele. Appoggio la mia mano alla sua guancia e raggiungo la sua bocca con voracità, volevo sentirla ancora mia come quella mattina, come quando sentivo che esistevo solo io per lui. Oppose un minimo di resistenza e subito, la rabbia che avevo cercato di placare almeno un poco, tornò a ribollirmi dentro come una pentola a pressione. Mi staccai da lui con la stessa velocità con cui mi ero avvicinato, ancora convinto che Ben l’avesse affascinato.

Non appena cercai di tornare sui miei passi, sentii un movimento accanto a me. Lui mi si era parato di fronte e timidamente si tormentava il labbro. Forse prese coraggio, si alzò in punta di piedi, rosso in viso e mise le sue braccia intorno al mio collo. Il mio viso totalmente arrabbiato e impassibile, volevo evitare il contatto con le sue labbra, anche se lui, lentamente, cercava la mia bocca avvicinandosi e allontanandosi da me. Cercai di voltarmi un paio di volte lontano dalla tentazione delle sue labbra sensuali così morbide e piene, mentre sentivo il tormento di poco prima attanagliarmi, cercavo di concentrami, per allontanare quella sensazione e allo stesso tempo di resistere alla voglia di riassaporare quei baci che tanto desideravo. Quando mi sfiorò l’angolo delle labbra, istintivamente, con gli occhi chiusi, seguì la direzione della sua bocca ed ora i nostri visi erano l’uno di fronte all’altro.

Ero ancora furioso con lui, ma ogni volta che percepivo il suo calore provavo uno spasmo di desiderio tanto intenso da sentirmi combattuto come non lo ero mai stato. E quando la sua bocca sfiora ancora una volta la mia, con una dolcissima effusione, non riesco più a trattenermi e imprigiono le sue labbra tra le mie. Le mie braccia si stringono intorno alla sua vita e lo sollevo con tanto ardore che lo sento sospirare per la sorpresa, lo imprigiono tra le mie braccia mentre lo bacio con tanta passione e disperazione che non posso far altro che appoggiarmi ad un pino e lasciare aderire completamente il mio corpo al suo. Solletico le sue labbra con la lingua e a volte le imprigiono tra i miei denti, le percorro lentamente mentre il suo corpo trema e sospira stringendosi a me, con le sue gambe strette intorno alla mia vita. Prendo il suo volto tra le mani e lo bacio ancora insaziabile, percorrendo ogni singolo centimetro di quella pelle liscia e profumata.

Quando apro gli occhi ritrovo il suo viso, quello del mio Justin che febbricitante mi guarda sconvolto e agitato. Bacio ancora quelle labbra, che sembravano essere tornate ad essere le mie.

-Riley..- mi dice lui con voce appassionata.. –Non mi hai mai baciato così..-

-Tu sei mio..- dico appoggiando una mano sulla sua guancia.. –Guarda che se scopro che desideri qualcun altro lo uccido con le mie stesse mani..-

-Ma cosa dici!?- mi chiede con un sorriso intenerito tra le labbra..

-Quando ti ha baciato, l’unica cosa che riuscivo a pensare, era come colpirlo per allontanarlo da te..- confessai con fervore…

Scivolammo entrambi lungo il tronco dell’albero, mentre lo tenevo ancora stretto a me, con i suoi occhi confusi e stupiti. Non parlava, semplicemente mi guardava con lo sguardo pieno di domande, mentre la mia rabbia e la mia gelosia non scomparivano, solo si sistemavano in ogni angolo del mio corpo ora che si erano risvegliate.

-Sarebbe stato sciocco..- rispose con semplicità.. –Non è con la violenza che impedisci a qualcuno di amare..-

-Allora dovrò attanagliarmi il fegato ogni volta che si avvicinerà a te!?- chiesi con stizza..

-Sto solo dicendo che a volte è giusto tenere a freno il proprio istinto..- mi disse con dolcezza.. –Io non credo che Ben sia in cattiva fede…-

Non riuscivo a farmene una ragione, sentivo il morso del sospetto ogni volta che gli sentivo pronunciare quel nome, non mi passava. Cercai di dominarmi mentre il cuore era talmente scombussolato che mi scostai un pò da lui. Ero troppo irritato per vedere le cose con lucidità. E mi chiesi come avrei fatto a lasciarlo andare se avesse deciso che non riusciva a starmi dietro, con quella mia vita senza regole e legami stabili.

Lui mi guardava fiducioso mentre non riuscivo a tranquillizzarmi.

-Mi dispiace..- disse con semplicità.. –Avrei dovuto rispondere al telefono appena ho visto che mi stavi cercando..-

-Non hai capito niente..- dissi scuotendo il capo e guardandolo con incredulità..

-Come!?- disse lui ingenuamente.. –Pensavo che fossi preoccupato perché ero sparito..-

-Il mio problema era che..- dissi prendendogli il viso tra le mani.. –eri sparito con Ben..-

Lui arrossì un poco e mi chiesi se questa volta aveva davvero compreso la natura di quella lite furiosa tra di noi. Gli diedi un bacio a fior di labbra, mentre la sua bocca incerta ed inesperta, aveva ricambiato quel momento di tenerezza con un leggero imbarazzo sul volto. Guardava in silenzio i miei occhi, mentre ero ancora molto agitato per sentirmi completamente padrone di me stesso.

-Va un pò meglio?!- chiese a fil di voce..

-Non del tutto..- risposi con sincerità e voce tetra.. –Sono molto incazzato…ma credo che gli altri ci aspettino per cena e dovremmo rientrare..-

Ci fu un silenzio imbarazzato tra di noi, Justin procedeva davanti a me con la testa china e in silenzio. Lo raggiunsi poco dopo, lui accennò ad alzare lo sguardo su di me un paio di volte, ma forse quello che vide lo convinse a procedere come aveva fatto finora. Mi rendevo conto di avere un’aria piuttosto minacciosa in un certo senso, ma forse era importante che  capisse che non era del tutto per colpa sua. Ero arrabbiato, era la verità, ma era ancora con me e questo aveva rimesso un pochino d’ordine nel mio cuore in subbuglio. Avrei controllato sempre l’atteggiamento di Ben o di chiunque altro, ne sarei stato geloso proprio come oggi, se non di più, ma finché quel ragazzino dolcissimo e cocciuto mi avesse camminato affianco proprio come ora, avevo il dovere di farlo sentire speciale. Lentamente arrivai alla sua mano, lo sentii tremare un pò mentre si voltava a guardarmi con un leggero porpora sulle guance, era in evidente imbarazzo ma non si oppose. Ero certo che in una giornata qualunque non me l’avrebbe permesso visto l’enorme quantità di persone che avevamo attorno. Il suo viso tradiva l’emozione di un gesto tanto semplice e la vergogna di mostrarlo a chiunque ci vedesse, ma non mollò di un istante la presa e quel dolce colorito roseo divenne talmente bello sul suo viso che ne ero totalmente soddisfatto.

-Ascolta…comportati normalmente..- gli dissi cercando di sembrare il meno duro possibile.. –con Ben intendo! Se cambiassi atteggiamento potrebbero esserci sospetti compromettenti..-

-Come posso comportarmi normalmente se poi ti arrabbi?!- mi dice con un sospiro..

-Cercherò di farmelo andar bene..- risposi meccanicamente.. –Spero che almeno in pubblico non ci saranno effusioni..-

-Sei impossibile quando ti ci metti..- mi disse sbuffando..

-Se tu fossi stato sincero ora non sarei impossibile..- dissi con aria accusatoria..

-E mi avresti lasciato uscire con Ben?!- chiese speranzoso..

-Ovviamente no..- dissi con un sorriso a trentadue denti.. –Sei un ragazzino e i tuoi ormoni non mi sembrano molto solidi..-

-I miei ormoni sono messi meglio dei tuoi credimi!!- mi disse con una stilettata in piena regola.. –Io non potrei mai fare come fai tu…-

Mise il broncio e accelerò il passo. Non avevo diritto di rimproverarlo nonostante tutto. Era solo un ragazzino e non era abituato a vedere il lato pratico delle cose. Justin era un ragazzo innocente e genuino, su di una cosa ero certo: non aveva nemmeno lontanamente pensato che Ben potesse provarci. Lo raggiunsi e lo voltai verso di me. Coprii il suo capo col cappuccio del giaccone, mi avvicinai al suo viso e gli sfiorai le labbra.

-Scusami..- dissi con intensità.. –Proviamo a non discutere più per almeno qualche ora ok?!-

Mi guardò con un piccolo sorriso, annuì e abbassò lo sguardo per qualche istante. Ormai eravamo arrivati e anche lui sembrava teso. Sapeva che lo avrei tenuto sotto controllo, per come si rapportava con Ben, quindi cercai di attribuire il tutto a quella condizione. Inoltre ero certo che si chiedesse come doveva comportarsi con Ben, dopo la sua inaspettata dichiarazione d’amore. Ero quasi del tutto convinto che si aspettasse una risposta da Justin e, almeno su questo, pensavo di poter stare tranquillo visto che gli piacevo abbastanza da starmi vicino, almeno per il momento.

Raggiungemmo gli altri dopo esserci cambiati in stanza, erano in sala da pranzo ad aspettarci, ci avevano lasciato due posti liberi vicini. Quando arrivai potei notare immediatamente due sguardi in particolare. Il primo quello di Ben che non toglieva gli occhi di dosso a Jus, solo in un secondo momento guardò me e il viso cambiò espressione, diventando trionfante. Il secondo sguardo quello di Simon che osservava Ben, Justin e me per capirci qualcosa. Gli altri ragazzi parlavano tranquilli ma sapevano, Ben aveva raccontato loro di aver portato Justin nel Museo di Astronomia.

-Allora era questo il segreto..- disse mia sorella sorridendo a Jus..

-Beh si..- disse lui imbarazzato.. –Non sapevo che questo fosse il programma ma è stato fortissimo Mico!! Non hai idea di quante cose bellissime ho visto..-

Un piccolo gruppo dei miei amici si era alzato per fare quattro chiacchiere e anche Ben si  avvicinò, andando proprio affianco a Justin che gli sorrise timidamente. Ben gli arruffò i capelli come facevo spesso anche io, ridevano e scherzavano come se nulla fosse successo, ma ero solo io a vedere un’alchimia e una confidenza che prima non esisteva!? Il respiro divenne nuovamente teso e questo nuovo rapporto tra Ben e Justin, diede un’altra sferzata di vento alla mia gelosia che avvampò nuovamente.

-Ben sa un sacco di cose interessanti Mico..- disse Justin raccontandogli quello che aveva visto.. –Mi ha raccontato moltissime cose sulle costellazioni che vediamo spesso nella notte! Fantastico..-

Quando ci sedemmo Ben aveva preso posto di fronte a Justin. Non ci voleva, perché a quanto pare, avevano molte cose di cui parlare. Guardavo Ben con la tacita freddezza di chi lo avrebbe preso a pugni volentieri, ma sapevo che dando tempo al tempo, sarei arrivato alla resa dei conti con lui e quel giorno non gli avrei mai lasciato campo libero con Jus.

-Allora…volevo chiederti di pensare seriamente all’opportunità di iscriverti ad Ingegneria Aerospaziale..- disse la voce amichevole e interessata di Ben..

E da quando captai quella frase la mia riacquistata integrità mentale andò indebolendosi.

-Non sapevo fossi un appassionato dello spazio..- dissi con curiosità guardando Justin serio..

-No beh…- disse schiarendosi la voce.. –L’argomento mi piace, mi interessa, ma da qui a farne un lavoro..-

-Hai molte conoscenze in ambito..- gli fece eco Ben.. –Ed io sarei felice di darti una mano se solo lo volessi!! Non perdere l’opportunità se ti piace così tanto studiare Astronomia..-

-Io non so nemmeno cosa farò da qui all’estate e già mi si parla di Università..- dice con evidente imbarazzo mentre cerca di mangiare con indifferenza.. –Ci penserò..-

-Carpe diem..- risposi senza nemmeno pensarci.. –Insomma Ben è disposto ad aiutarti senza avere niente in cambio! Credimi non è da tutti…io ad esempio non faccio mai nulla gratis..-

Justin era terrorizzato, potevo vedere il panico nei suoi occhi che mi chiedevano silenziosamente di mantenere la calma. La mia voce era leggermente stridula in certi momenti e la maggior parte dei miei amici se la stavano spassando alla grande. Io avrei spaccato la faccia a Ben invece, decisamente irritante cercare di portare Jus dalla sua parte in questo modo.

-Justin..- disse Ben attirando la sua attenzione.. –Posso insegnarti tutto quello che è necessario…sei intelligente, curioso e brillante.. C’è bisogno di gente come te..-

-Sicuro..- dissi io con una rabbia rovente nello stomaco.. –Non sapranno come andare avanti se tu non andrai in quella prestigiosa università..-

Justin mi guardò con occhi sbarrati, molti dei presenti non avevano colto la mia provocazione ai danni di Ben, pensavano semplicemente che mi stessi prendendo gioco di Jus come sempre, quindi cercai di mantenermi su quella linea. Solo Simon forse aveva compreso quanta rabbia stessi macinando quel giorno e un pò sorpreso, ma anche con un accennato sorriso, seguiva le mie reazioni.

-Si, ma non credo che quella sia la strada che voglio intraprendere, nonostante il grande interesse che mi suscita l’argomento..- gli risponde cercando un appoggio in Micol..

-Ben credo che per noi sia importante pensare di finire la scuola e poi ragionare sul resto ecco..-disse Micol sorridendo.. –Non abbiamo ancora diciotto anni, come possiamo sapere cosa decideremo il prossimo anno?!-

-Devi scegliere cos’è meglio per te..- disse Ben con insistenza.. –Nessuno può farlo al tuo posto..-

-Allora…nemmeno tu puoi farlo Ben..- risposi io con calcolata indifferenza.. –Sono certo che quando sarà il  momento deciderà ciò che desidera…-

E ci scambiammo uno sguardo glaciale.

-Ben ho sempre scelto da solo in qualsiasi decisione..- disse con determinazione.. –Lo farò anche per l’università e niente mi condizionerà..-

Micol e Justin si guardarono per un istante ma il tutto proseguì con tranquillità.

Alla fine della cena decidemmo di uscire a farci due tuffi nella neve. Continuava a nevicare con costanza e le luci soffuse della sera rendevano l’atmosfera romantica. Simon mi si era avvicinato ed era evidente che volesse sapere se mi sentivo bene. Lo guardai qualche istante in silenzio, in mezzo alla calma della neve che cade. Solo dopo qualche istante gli dissi che non ero ancora pronto per confidarmi, ma che aveva ragione.

-Questa volta è molto diverso Simon…- dissi senza staccare gli occhi da Justin che si arrotolava nella neve insieme a Micol..

-Non mi ricordavo più quel Riley..- disse con lo sguardo assorto.. –Avevo dimenticato quanto potessi essere passionale e geloso!! Oggi mi hai ricordato il Riley di lunghi dieci anni fa…-

-No...- dissi sorridendo..

-Non sottovalutare la passione che hai nei confronti di Justin..- mi disse con un sorriso affettuoso.. –Potrebbe stupirti…-

Poi cominciarono a colpirci a palle di neve, così, ognuno di noi, tornò bambino per qualche istante. Era divertente non pensare per qualche attimo a quanto potesse essere infantile nascondersi dietro a una duna di neve ed aspettare il momento più opportuno per saltare addosso a Justin. Mi appiattii per bene contro la neve mentre era davanti a me intento a evitare le palle di Mike e Jason che stavano cercando di prenderlo a tutti i costi. Quando fui sicuro che nessuno era nei paraggi e che non ci avrebbero notato, gli saltai addosso e rotolammo fino a finire dietro un’altra montagnetta di neve poco distante dalla precedente. Mi ritrovai sopra di lui, che rideva di gusto mentre un piccolo fiocco di neve  si posava sul suo naso perfetto. Eravamo al riparo da occhi indiscreti e quando le sorrisi, il suo volto si intenerì. Prese una manciata di neve e me la tirò sul cappuccio, forse per punirmi di qualcosa. Ma la sua mano trovò la mia guancia e vi si posò teneramente per qualche istante, seguii con gli occhi il movimento di quella carezza gentile e lo baciai di nuovo. Con tutta la dolcezza di cui ero capace. Assaporando ogni centimetro di quelle labbra.

Poco dopo ci alzammo e tornammo nella mischia, tra spintoni, palle che volavano a destra e a manca, con Micol che si lamentava perché a turno tutti se la prendevano con lei che ci istigava di continuo.

Alla fine Ben si fece avanti. Si buttò a capofitto a rincorrere Jus, che si girò per tirargli una palla di neve e finì per inciampare, cadendo a terra tra la neve. Ben gli finì esattamente sopra, con le labbra nuovamente ad un centimetro dalla bocca di Justin. Fu un colpo allo stomaco, di nuovo così vicini da farmi venire in mente troppe cose. Lo sguardo del moccioso con gli occhi sgranati e Ben con quel suo viso affascinato, riuscirono a mozzarmi il fiato. Guardai altrove in cerca di qualcosa per distrarmi, non potevo lasciarmi condizionare così. Ma poi non potei fare a meno di avvicinarmi lentamente e di carpire una parte della loro conversazione.

-Riguardo a prima..- disse Ben con tranquillità.. –Ecco…vorrei che ci pensassi e mi dessi una risposta prima o poi..-

-Una risposta!?- gli fece eco lui con imbarazzo..

-Vorrei che pensassi all’opportunità di stare con me come coppia, sul serio..- disse con un sorriso travolgente..

-Ben io..-

-No…non voglio sapere niente!!- disse lui con serietà.. –Ti corteggerò finché non avrai cambiato idea su di me e su Riley…-

-Su Riley!?- chiese lui con occhi confusi..

-Si..- disse lui avvicinandosi con un sorriso.. –Quando avrai compreso che non ti merita, potrò averti per me finalmente..-

Mi guardò determinato come non l’avevo mai visto, mi passo affianco e mi si parò davanti con il solito sorriso compiaciuto. Non avevo mai visto il mio caro amico come un rivale, adesso invece per me era solo una persona come tante che voleva portarmi via Justin. Avrei lottato, anche slealmente se necessario. Mi accertai che Justin fosse ancora distratto, ancora stranito, l’aveva raggiuto Micol ma lei era troppo impegnata a scherzare per rendersi conto di quanto fosse turbato.

-Stai lontano da lui..- sussurrai..

Se ne andò senza dire una parola, ma il messaggio era stato piuttosto chiaro da parte mia. Un’amicizia si stava sgretolando sotto la comune gelosia e per le attenzioni di uno stesso moccioso. Assurdo vero?!

Proposi ai ragazzi di entrare, quella giornata era stata lunghissima e il freddo cominciava a farsi sentire. Eravamo completamente fradici e alla fine dopo un paio di chiacchiere davanti agli ascensori a turno ognuno di noi si era ritirato in camera.

Da quando eravamo rimasti soli Justin si era fatto silenzioso e dal canto mio, non avevo espresso alcuna parola almeno fino a quando non arrivammo davanti alla porta della nostra camera da letto.

-Sei taciturno..- dico con un sorriso malizioso.. –Non hai il coraggio di dirmi qualcosa?!-

Lo lasciai sulla soglia mentre mi guardava con due occhi sgranati e un pò intimoriti. Lo esaminai con perplessità mentre a poco a poco si convinse ad entrare e si appoggiò alla porta appena richiusa.

-Hai sentito tutto vero!?- mi chiese con un apparente rossore in volto..

-Vuole una risposta..- inizio a spogliarmi fino a rimanere in slip, lui imbarazzato mi guarda e poi distoglie lo sguardo.. –quindi dovrai decidere…-

-Come?!- dice lui confuso.. –Cosa dovrei decidere!?-

-Se vuoi stare con Ben e dimenticarti di me per sempre…- dissi io con apparente tranquillità.. –O se scegli me…con tutti i pro e contro, cancellando lui dalla tua vita…-

-Se chiarisco la mia posizione nei confronti di Ben, potrei comunque frequentarlo..- disse lui con un sorriso incerto..

-Perché ti interessa così tanto mantenere un rapporto con lui!?- rispondo con stizza..

-Ben non si è mai comportato male con me..- dice lui avvicinandosi al caminetto mentre timidamente si toglie gli indumenti.. –Sarebbe crudele tagliarlo fuori solo perché è interessato…potremmo sempre rimanere amici in fondo!!!-

-Cosa sono per te?!- gli chiedo con disarmante semplicità..

-Cosa vorresti dire!?- balbetta incomprensibilmente..

-Questa tua…indecisione è snervante…- dico andando in bagno a far scorrere l’acqua calda dell’idromassaggio..

-Non capisco cosa ti aspetti..- mi dice rincorrendomi.. –Fino a un giorno fa, non sapevo nemmeno perché ti rincorressi ed ora, non solo mi chiedi cose assurde, ma ti comporti come un despota senza alcuna ragione!! Come posso sapere cosa sei per me?!-

-Vuoi sapere qual è il vero problema!?- gli dissi tornando in stanza.. –Che tu non hai la palle per dirmi davvero cosa provi per me…o per chiunque altro!!!-

-Come?!?!- chiese lui avvicinandosi con aria minacciosa.. –Tu non sai niente di me!! Non hai idea di cosa posso provare o di come mi posso sentire!! Quindi stai zitto Riley, stai zitto!!-

-Allora perché ti spaventa tanto ammettere con te stesso che qualcosa provi?!- grido a mia volta con dispetto..

-A differenza tua ho rispetto dei sentimenti!!!- risponde con impeto.. –Tu vuoi sapere cosa sento, quando mi hai sempre deriso sulla mia parte più emotiva o sentimentale!! Ed ora cosa pretendi!? Che io ne parli liberamente con te!? Almeno con il primo “Pablo” o “Dennis” di turno ti puoi prendere gioco di quel coglione di moccioso biondo giusto?!?-

-Cosa c’entrano adesso loro due!?- risposi furioso.. –Io sto parlando di noi…di noi due!!! Non mi importa nulla di parlare di persone che nemmeno ricordo che faccia hanno, io sto parlando di te e di me, perché è questo che mi importa!!-

-Beh invece a me importa dei tuoi svaghi…- dice con rabbia.. –Di come mi tratti da idiota quando sei con le tue conquiste e dalla rabbia che mi fai..-

Per qualche istante mi zittisco e lo osservo con interesse. La rabbia è un sentimento potente, provarla è un buon punto d’inizio. Colpirlo nei suoi punti deboli, in quello che lo rendeva geloso e vulnerabile, aveva sempre prodotto buoni risultati. Ottenevo risposte che altrimenti non avrei mai ottenuto da lui.

-Ti faccio rabbia!?- dissi sfidandolo mentre lo guardavo negli occhi.. –Eppure a me piace un sacco accarezzare altri uomini, salvo poi ricordarmi quanto sia più soddisfacente guardare la perfezione del  tuo corpo e sognare ogni singolo angolo della tua pelle..-

-Io odio quando fai così!!- mi dice spingendomi verso il letto.. –Non sopporto quando cerchi di provocarmi in quel modo per farmi sentire fragile!! Non hai idea di quanto possa essere odioso Riley…-

-Allora dimostralo…- dissi prendendolo per il braccio, spingendolo sul letto e avvicinandomi a lui con determinazione.. –Voglio delle reazioni, dimostrami tutto quello che provi, le emozioni che senti, voglio sentirti... Non mi basta più quello che abbiamo condiviso fino ad ora, ora voglio i fatti..-

-No…- rispose lui con ostinazione.. –Non ti devo niente!! Io ti ho dimostrato fin troppo, sei tu che non capisci nulla…-

-Cosa dovrei capire?!?- gli dissi mentre lo costringevo a non fuggire come sempre, lo attirai verso di me con la foga del mio desiderio crescente..

Lo baciai, mi mancavano da morire le sue labbra. Non riuscivo a tenermi a distanza dalle sua bocca quando mi era così vicino, erano un richiamo naturale per me. I suoi capelli erano ancora umidi, vi passai dentro le mani mentre attiravo la sua testa sempre di più vicino a me. Una mano scese lentamente verso la fine della schiena e cercai di arrivare al contatto con la pelle, ancora coperta dalla sua canottiera. Sentii il suo corpo flettersi verso di me, con la pelle decisamente sensibile al mio tocco.

-Mi sei mancato così tanto..- gli dissi con passione..

-Peccato che non ti manco anche quando sei con gli altri ragazzi..- rispose secco..

-Perché sei geloso di loro?! Ti ho spiegato che sono meno di niente per me..- dissi guardandolo e sorridendo..

-Lo capisci che è irritante vederti toccare o baciare..- disse con impeto salvo poi sgranare gli occhi, voltarsi subito per andarsene e nascondermi il suo sguardo..

-Fermo…fermo..- dissi bloccandolo e parandomi davanti a lui, gli occhi febbricitanti, lo sguardo così malinconico.. –Cosa stavi per dire?!?-

-Niente che ti possa interessare..- si affrettò a concludere..

-Ti da fastidio quando tocco o bacio qualcuno che non sei tu!?!- gli chiesi alzandogli il viso con trasporto..

-Non è quello che ho detto…- rispose con il volto in fiamme..

-Ah no?!?!- dissi avvicinandomi alla sua bocca, che famelica, strepitava per assaporare ancora le mie labbra..

Mi bloccai, lui aveva socchiuso gli occhi e con aria sognante e in attesa, aspettava che lo baciassi. Si avvicinava leggermente, lasciavo che sfiorasse la mia bocca con la sua, lasciandogli l’illusione che a breve avrei assalito le sue labbra così sensuali in un bacio travolgente. All’improvviso lui spalancò i suoi occhi verdi meravigliosi, confusi e mi guardò con supplica.

-Tu parli…ed io ti bacio…- gli dico con un sorriso travolgente..

-Stronzo..- mi ribadisce con uno spintone e gridando con foga..  –Tu vuoi sempre ottenere quello che vuoi senza chiederti come possono sentirsi gli altri, perché sei così egoista!??!-

-Io ti desidero con tutto me stesso..- gli dico con passione bruciante prendendogli il volto tra le mani… -Ma voglio sentire il tuo corpo fremere per me, voglio essere sicuro che sia solo ed esclusivamente per me..-

-Sei ottuso!!- mi dice con rabbia crescente.. –Non dirmi che non lo sai…-

-Dopo averti visto con Ben non so proprio nulla!!!- rispondo con stizza.. –Devo ricordarti che non ti sei opposto per niente al contatto con lui?!-

-Ti ho spiegato mille volte il perché!!- disse con crescente impazienza..

-Solo risposte vaghe, mentre a me ne basterebbe una sola per stare tranquillo e dedicarmi a te..- dissi con sguardo glaciale..

-E che risposta vorresti sentiamo…- disse guardandomi con continua determinazione..

-Mi basterebbe sapere che sono nei tuoi pensieri continuamente..- gli dissi con intensità.. –Come tu lo sei incessantemente nei miei….-

-E quando non sarò più nei tuoi pensieri..- disse con le lacrime ai bordi delle ciglia.. –ti sei mai chiesto che ne sarà di me?! Come mi sentirò dopo averti concesso tutto?!-

-E chi te l’ha detto che non ci sarai!?- gli toccai la labbra con un dito e sorrisi con malizia..

-Lo sanno tutti che ti stanchi facilmente…- mi disse accusandomi con uno sguardo ferito..

-E Ben e gli altri sanno che sei una parte di me ormai?!- gli chiesi con risolutezza.. –Che sei tutto ciò che voglio?! Che mi hai rubato l’anima dal primo giorno che ti ho visto!? Sarei stato disposto a venderla al diavolo, se arrivato a questo punto, non ti avessi avuto con me…-

Gli sfioro delicatamente la guancia. La sua pelle scotta, probabilmente la reazione dovuta al freddo gelido mentre eravamo fuori e al caldo avvolgente della stanza. Socchiude gli occhi forse colpito e impaurito da quelle parole, come se volesse crederci ma allo stesso tempo non potesse.

-Sei rovente..- gli dico con dolcezza…

-è colpa tua..- mi dice distogliendo lo sguardo e arrossendo vistosamente..

-Mi desideri?!- il suo sguardo è acceso di vergogna, gli accarezzo una guancia con delicatezza.. –Non arrossire non c’è niente di male in quello che ti sto chiedendo..-

-E cosa cambierebbe se ti dicessi che è così?!- rispose senza guardarmi..

-Penserei che non ti ostini a volermi fare ingelosire e che per te sono il solo e l’unico…- gli risposi con passione e con rabbia..

-Ingelosire?!?- chiese stupito…

Mi guarda con occhi spalancati come se avessi detto chissà cosa. La sua bocca è leggermente socchiusa, mentre finalmente i suoi occhi mi osservano così profondamente che perdo il contatto con la realtà.

-Non dirmi che non te ne eri reso conto!! Continui a farmi ingelosire in ogni istante che stai con Ben…- gli dico allo stremo della sopportazione.. –Gli rivolgi sorrisi e confidenze che quasi mai mi rivolgi con altrettanta facilità!! Per non parlare delle mille volte in cui ti lasci sfiorare o toccare senza curarti minimamente per gli altri, mentre con me diventa qualcosa di scabroso!!-

Lui continua a guardarmi sempre più incredulo, mentre non sa se osservarmi o distogliere lo sguardo con imbarazzo. Gli alzo il viso con la mano e mi avvicino a lui completamente. Mi metto a cavalcioni su di lui e cerca di nascondere il viso con il cuscino lì affianco, forse per evitare di vederlo arrossire come ogni volta, ma non glielo permetto, appoggio le mani sui suoi polsi e allungo le sue braccia al di sopra della sua testa.

Gli bacio dolcemente il collo e salgo sul suo mento. Dio mio quanto mi piace, stimola il mio turbamento anche solo semplicemente quando ha quello sguardo smarrito e arrossato. Quando sono con lui mi basta anche solo un bacio per scaldarmi e trattengo i miei istinti con enorme fatica. Come in questo momento, in cui desidererei poterlo fare mio. Adoro la curva dolce della sua nuca e quei suoi capelli tanto biondi che sembra un tedesco. È fresco e genuino come solo un ragazzo innocente della sua età sa essere. E mi ha fatto perdere completamente la testa, sono completamente assorto nel suo mondo, nelle sue emozioni, concentrato a capire anche solo una piccola parte dei suoi sentimenti per me.

-Guardami Justin..- gli dico con lentezza disarmante.. –Il motivo per cui non sopporto Ben…è perché sono tremendamente geloso di lui e delle attenzioni che gli rivolgi. Quando l’hai baciato e non ti sei ribellato, mi sono sentito così infuriato che ho pensato che volessi lui, che ti fossi dimenticato che la sera precedente tra noi c’era stato qualcosa. Non sopporto il fatto che hai qualcosa in comune con lui di così profondo, potrei impazzirne e non voglio mai più, mai più, vederti tra le sue braccia!! Tu mi appartieni…non posso dividerti con lui o con nessun’altro lo capisci!?-

-Dimentichi che siamo amici..- dice lui scuotendo il capo… -Non puoi essere geloso di un tuo amico!!!-

-Perché no?!?!- rispondo io con irruenza.. –Tra noi è tutto un pò strano lo capisco…ma…c’è una cosa che non posso sottovalutare!! Non ho mai desiderato nessuno come desidero te in questo momento!! E sono geloso dell’intimità che si è creata tra di noi, voglio essere l’unico a conoscere il sapore della tua bocca e dei tuoi baci. Voglio essere il solo a sentire il calore della tua pelle mentre dormi o dopo aver fatto una doccia insieme. Voglio essere l’unico a sapere che la mattina, quando ti svegli, appoggi il braccio sugli occhi perché vuoi dormire ancora. Voglio essere il solo a conoscere la bellezza del tuo corpo e poterlo osservare mentre tu avvampi per l’imbarazzo!!-

Imbambolato dalle mie parole mi guarda sconcertato pieno di paure forse. Justin quante emozioni avevi risvegliato!! Sarebbe stato difficile gestire il nostro rapporto, ma io ero sicuro che mi volesse, perché era il suo corpo a dirmelo in tutte le reazioni spontanee!!

-Voglio poter sfiorare le tue labbra come adesso e sapere che sono il solo che può farlo..- gli dico ancora completamente in balia delle sensazioni provate quel pomeriggio.. –Quello che desidero di più al mondo è sentirti esclusivamente mio, provare quella sensazione di dolcezza mentre ti abbraccio e sentire che potrò provarla solo con te, solo per te!! Non voglio farti mio e profanare la tua innocenza. Voglio che quel momento arrivi solo quando te la sentirai e se mai lo vorrai, ma sono così curioso di capire come mi sentirò quando mi apparterrai nell’ultimo modo che mi rimane!! Sii sempre sincero con me…e desiderami, stringimi, baciami mille volte più intensamente di come fai adesso!!-

I suoi occhi sono talmente velati che penso solo che voglio renderlo felice, che voglio che le sue lacrime cadano mentre lo bacio, per capire meglio quello che sente. Le sue braccia mi raggiungono tremanti e mentre circondo il suo viso con le mani, sento le lacrime bagnarmi leggermente il profilo delle mani. È orgoglioso, odia dimostrarsi debole quando è con me, eppure, quando apre gli occhi, vedo solo uno sguardo lacerato e incerto che combatte con se stesso. Lo bacio quanto più dolcemente potessi, accarezzando le sue labbra morbide e sensuali e mentre lo avvolgo tra le mie braccia, sento il suo corpo rilassarsi e turbarsi con grande evidenza. Spalanca gli occhi perché sa che percepisco chiaramente i cambiamenti che quel corpo comunica e quando mi stacco dalla sua bocca, le sue lacrime sono più abbondanti e nasconde il viso nell’incavo del mio collo. Adoro quel suo pudore, quella purezza adolescenziale, era anche per quello che non volevo accelerare i tempi, facendo l’amore con lui. Volevo che conoscesse il suo corpo, le sue reazioni e che fosse libero di sentirsi imbarazzato, perché mi piaceva anche quel suo lato così infantile.

-Tu sai che…- mi disse all’improvviso con voce emozionata.. –mi sento morire ogni volta che stai con qualcuno che non sono io. Sono infastidito ogni volta che ti toccano o ti baciano…e…odio quando ti avvicini a me dopo essere stato di qualcun altro…-

-Solo tu Justin…- dissi con voce suadente al suo orecchio.. –Solo tu..-

-Io credo…- rispose lui con incertezza sempre con il viso nascosto nell’incavo del mio collo.. –Io so per certo di essermi preso una cotta colossale per te… Non faccio altro che pensarti ogni ora della giornata e a chiedermi con chi sarai!! Preferisco esserti lontano, in modo da non dovermi chiedere ogni momento cosa starai facendo e se la nuova preda che hai scelto sarà più interessante di me!! Pensavo che prima o poi sarebbe passata questa infatuazione, ma i giorni avanzavano e non riuscivo più a gestirla come avrei dovuto..-

Prendo quel viso tra le mani e lo guardo con quella emozione che non avevo più provato da anni. Ero elettrizzato, a malapena consapevole di aver sentito davvero quelle parole che avevo tanto desiderato. Lo guardavo con affanno, col cuore trasbordante di emozioni a cui solo più tardi avrei potuto dare un nome ben preciso. Tutto il desiderio che avevo provato per Justin, quel trasporto fisico che saggiavo e continuavo a sentire, si stava lentamente trasformando in sentimento, ma ancora per molto tempo non me ne sarei accorto. Non avevo parole, per una volta aveva ammutolito il mio cuore e la mia mente con quella sua dichiarazione imbarazzata e tanto spontanea.

Come poteva vergognarsi di una cosa che mi rendeva così felice?!

Sorrisi leggermente, appoggiando la mia fronte alla sua, i suoi occhi avevano ancora delle lacrime sulle ciglia ma nonostante tutto, quegli occhi fiduciosi, mi guardavano con tanto sentimento che sentii un’emozione indescrivibile salirmi dal cuore. Mi sedetti con le gambe divaricate, senza dire nulla e lo accolsi lì, abbracciandolo goffamente, con una mano tra i capelli e ancorandomi al suo corpo come se fosse l’unico al mondo a potermi fornire il sostentamento necessario. E respiravo il suo odore, così dolce e adolescenziale che provai una tenerezza irresistibile.

-Stasera hai fatto di me un uomo felice..- dissi con passione mentre guardavo quel suo viso magnetico a poca distanza da me..

-Come potrò adesso resisterti o dirti di no!?- mi chiese con un sorriso spaventato.. –Come potrò capire cosa sarà meglio!?-

-Ascoltami..- dissi mentre appoggiai le braccia alle sue spalle e congiunsi le mani dietro la sua nuca.. –Se mi desideri davvero, se mi vuoi sentire come ogni uomo vuole ascoltare un altro uomo, dovrai semplicemente essere te stesso. Non smettere di essere geloso o possessivo…è così bello volere per se qualcuno di importante! Come tu lo sei per me..-

-Riley…- mi dice appoggiando il viso al mio torace.. –Credo di desiderarti anche io..-

Sorrido, intenerito mentre mi attraversa uno sguardo malizioso sul viso. Lo stringo a me mentre sento  il mio corpo totalmente in agitazione per tutte quelle rivelazioni, provo un ardore incontrollabile nelle vene. Rendermi conto che Justin abbia una cotta per me è molto più di quanto avessi mai immaginato fino a quel momento. Come accordo un tempo, arrivati a questo traguardo, avrei dovuto consegnare a Ben la mia conquista. Oggi non potevo farlo, perché anche io, dopo anni, avevo trovato qualcuno che mi aveva toccato il cuore.

-Hai una cotta per me moccioso?!- dissi sorridendo astutamente e avvinghiandomi a lui con passione..

-Si…- disse lui sicuro di se questa volta… -è così!!-

-Allora mi hai scelto?!- chiesi mentre con impazienza facevo scorrere le mani al di sotto della sua canottiera..

-Non potrei scegliere nessun’altro..- mi rispose arrossendo e chiudendo tra le mani un lembo della mia maglia.. –è te che voglio!! Sei tu che desidero con tutto me stesso…-

-Allora dimostramelo Jus…- dissi baciando il suo collo liscio e sensuale.. –Voglio sentirti stasera…voglio davvero sentire il calore del tuo corpo..-

Le sue mani tremano ma nonostante tutto raggiunge il mio viso, si siede cavalcioni sulle mie gambe e le incrocia dietro la mia schiena, intreccia le braccia attorno al mio collo e mi guarda con quello sguardo pieno di sentimento che mi faceva impazzire in lui. Stringo a me quel corpo tonico percorrendo la schiena perfetta, mentre le mie mani esperte, provano quel piacere immenso che si percepisce solo nel toccare  la persona che vuoi solo per te. Le sue mani si stringono tra i miei capelli, mentre con decisione spinge indietro il mio collo, per scoprirlo meglio e per permettergli di baciarlo, con quel suo fare poco esperto ma che sprizza sensualità da tutti i pori. Sospiro in preda a uno spasmo, mentre mi rendo conto che se continua così presto non riuscirò più a controllare il mio desiderio irrefrenabile nei suoi confronti.

-Justin..- gli dico con il respiro sempre più accelerato.. –Se continui così non riuscirò più a dominarmi..-

Smette di baciarmi il collo e mi guarda intensamente in viso. Continuo a respirare con un affanno incontenibile, ma questa volta sono io che con un braccio avvolgo la sua vita, una rotazione di novanta gradi e lo adagio sul letto, mentre lui mi guarda come non mi aveva mai guardato fino a quel momento. Questa volta appoggia le mani alla mia vita e mi chiede di avvicinarmi di più, anche lui vuole sentirmi, vuole poter sentire battere il mio cuore, percepire i brividi intensi che mi percuotono ogni volta che mi sfiora. Lentamente si avvicina al mio volto e appoggia una mano alla guancia, anche lui respira affannosamente ma questa volta cerca la mia bocca e desideroso di offrirgliela, lo attiro a me per compensare quella poca distanza che ci separava. La sua dolcissima e piccola lingua, accarezza la mia con tenerezza, non si sottrae più a effusioni più intense e penso che sono completamente ed assolutamente felice, molto più di tutte le altre volte in cui mi portavo a letto chiunque. Non avrei cancellato quella parte di me, ma…Justin era tutto quello che cercavo, nessuno avrebbe mai potuto prendere il suo posto, perché quelle emozioni erano solo per lui.

Mi staccai lentamente, sentivo i miei occhi famelici, mentre la sua canottiera nera aderente e i suoi slip dello stesso colore, lo rendevano più sexy che mai. Era perfetto, bello e sensuale come un dio greco. Sembrava già un uomo con quella sua muscolatura tonica da atleta.

Misi la mano ai bordi della maglia e le mie mani fredde sfiorarono la sua pelle. Posò i suoi palmi sulle mie mani per bloccarmi, era spaventato, potevo vederlo dai suoi occhi completamente nel panico. Presi i lembi della mia maglia e la tolsi con una velocità vorace, mentre mangiavo con gli occhi ogni singolo angolo del suo viso angelico. Mi guardava mezzo sdraiato con quella sua consueta timidezza disarmante, mentre mi avvicinavo ancora e questa volta, le mie mani, lo attirarono a me prendendolo per la vita. Deglutiva continuamente mentre appoggiai la fronte sulla sua e restammo qualche istante così, percependo ogni singola emozione attraverso quel semplice contatto. Quando riprovai a spogliarlo, non oppose resistenza, arrossì solo così tanto che il mio trasporto aumentò a dismisura, mentre percepivo chiaramente quanto la mia opera di seduzione potesse essere convincente su di lui. Rimanemmo entrambi in slip. Lui mi osservava, potevo distinguere tranquillamente in ogni angolo del suo corpo l’eccitazione di quel momento così intenso tra di noi. Perché ora c’era un noi.

Sentivo di poterlo dire con una certa tranquillità e per un istante pensai, che in fondo anche io avevo, per Justin, qualcosa di molto simile a una cotta colossale, come lui l’aveva chiamata.

-Sei bellissimo…- dissi mentre lo guardavo rapito.. –Mi piaci così tanto Jus…ti voglio terribilmente..-

Preso da una frenesia incontrollabile presi la sua mano e ci alzammo, mentre non volevo perdere di vista un attimo i suoi occhi. Mentre stavamo raggiungendo la porta del bagno ecco che i suoi denti prendono a tormentare il suo labbro, mi volto completamente dalla sua parte e lo spingo letteralmente contro la parete. Quel suo gesto così naturale e che fa parte di lui mi fa impazzire. Le sue labbra rese umide dalla saliva sembrano così turgide che non riesco dal trattenermi nel baciarlo. E lo bacio come se fosse sempre la prima volta, pieno di ardore e di sorpresa ogni volta che lo sento sospirare appagato e coinvolto. Tocco il suo volto, le sue braccia, il suo torace e scendo sui suoi fianchi perfetti e sensuali. E li mi soffermo, mentre leggermente cerco di superare l’ostacolo dell’elastico degli slip e gioco, sfiorando la sua pelle e risalendo la sua schiena abbronzata e vellutata. Gioco con le mani mentre lui inarca sempre di più la schiena, appoggia il capo al muro, con la testa che si volta un pò indietro e  comprendendo quanto può essere devastante l’attrazione che si crea tra due persone che si piacciono così profondamente. Leggo nei suoi atteggiamenti, nei suoi sospiri, nei suoi gemiti, l’intensità di quella intimità che ci lega e provo un senso di soddisfazione così forte da pensare che la mia gelosia forse era eccessiva. No…immediatamente, appena ripenso a Ben sento pungere la rabbia, solo  sentire Justin lì con me, sempre più coinvolto mi fa sentire meglio, più sicuro.

-Rimani con me Jus..- gli dico in un sussurro con le mani contro la parete a intrappolarlo.. –per sempre …-

-“Per sempre”..- disse lui con un sorriso travolgente.. –è complicato..-

-E allora!?- risposi io avvicinandomi al suo orecchio.. –Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per provarci..-

-Forse un giorno ci innamoreremo e le priorità saranno altre..- disse lui con uno sguardo malinconico..

-No…non ti permetterò di lasciarmi..- risposi con grande risoluzione..

Lui appoggio le sue mani alla mia vita e mi guardava con un sorriso sghembo che era tanto seducente  quanto magnetico. Gli occhi gli brillavano, sembravano ancora più lucenti in questi giorni, da quando avevamo condiviso così tante emozioni insieme.

Gli avevo preso entrambe le mani, trascinandolo con me in quel bagno da favola dove l’enorme vetrata era stata offuscata per potersi rilassare tranquillamente. Justin mi aveva seguito senza timore, ma ora guardava quella stanza senza comprendere. Mi sentivo padrone della situazione, non potevo dimostrarmi tentennante, aveva bisogno di una guida che lo indirizzasse e lo facesse sentire protetto. Lentamente lo guidai accanto all’enorme vasca idromassaggio e lo osservai intensamente. Percorsi con la mano la sua tempia, il suo zigomo, l’angolo della sua bocca, il collo, il torace, il fianco…fino ai suoi slip così attillati da lasciare poco spazio all’immaginazione. Socchiuse leggermente la bocca in una domanda silenziosa e lo vidi trattenere il respiro quando gli presi la mano e feci esattamente la stessa cosa che avevo fatto poco prima, ma sul mio corpo. Arrossì con una tale violenza che sorrisi, ma non si era tirato indietro, era ipnotizzato dal mio sguardo e quando lasciai la sua mano, continuò quel viaggio all’esplorazione del mio corpo. Le sue mani erano inesperte, lo sentivo dall’incertezza con cui procedeva sempre più lentamente, cercando di non esagerare in quell’esplorazione mai compiuta prima d’ora. Ma le sue dita, soffici e delicate, percorrevano il mio corpo seguendone il calore. Compresi perché trovavo quel gesto così intimo e profondo: fino a quel momento ero sempre stato l’oggetto del desiderio di qualcuno, esattamente come gli altri lo erano per me, ma ora, avevo di fronte qualcuno che mi vedeva esattamente per quello che ero. E questo qualcuno voleva la mia anima, il mio cuore, la mia attenzione al pari del mio corpo.

Guardai la vasca con decisione mentre lui mi osservava rapito e senza parole. Portai le mani all’altezza dell’elastico degli slip e aspettai, non volevo spaventarlo, non avrei mai fatto nulla per portarlo al punto di fuggire. Lui fece il suo consueto viso imbarazzato, aprendo leggermente gli occhi ma non disse nulla. Aveva solo il respiro accelerato. Bellissimo e irresistibile.

Mi chino leggermente, mentre a poco a poco tolgo gli slip. Mi osserva con attenzione, con la vergogna della sua innocenza, non aveva mai visto un uomo nudo davanti a sé e quella sua estraneità a quel mondo che io conoscevo fin troppo bene, era una ventata di aria fresca. Mi avvicinai leggermente mentre lui con la bocca socchiusa osservava i miei movimenti arrossendo sempre di più. Presi il suo volto con delicatezza e cercai di sollevarlo con naturalezza e tranquillità, non volevo fosse traumatico per lui vivere una più stretta vicinanza con me. E questo l’avremmo superato solo affrontandolo con pazienza.

Baciai la sua bocca con tenerezza, sorridendo della sua difficoltà nel trattenere il suo istinto, forse per paura, forse per inesperienza. Lo abbracciai stretto mentre cercavo sempre più intensamente la sua bocca e il suo calore che si imprimeva nel mio corpo riscaldandomi profondamente.

Le sue mani, leggermente più fredde, scesero con incertezza lungo il torace, fino alla vita e sfiorarono la parte inferiore della schiena, quasi a contatto con le natiche. Cercava di conoscere il mio corpo, di capire le sue reazioni.

-Sei così bello Riley…- disse con solennità e il volto in fiamme..

-Adorabile..- dissi in un sussurro, mentre un sorriso coinvolgente mi spuntava dalla bocca..

La vasca era pronta, aggiunsi il bagno schiuma, i sali di cui ci riforniva l’hotel e lasciai che il calore dell’acqua con le bollicine cominciassero a formarsi per rilassarsi un pò di tempo.

Quando il nostro bagno fu pronto, lo guardai con intensità e lui sembrò capire cosa intendevo fare, perché sbarrò gli occhi. Immersi entrambi i piedi nell’acqua, mi girai verso di lui mentre pregustavo quella sensazione meravigliosa di baciarlo in mezzo alle bolle di sapone, con il suo corpo, che per la prima volta, avrei visto completamente nudo.  Decisi di immergermi in quella dolcissima tentazione e nello stesso istante in cui lo osservai, l’impellente desiderio di averlo affianco divenne insopportabile. Sorridevo a Justin, con quel sorriso che lo faceva sempre tanto vergognare e gli feci segno, col dito indice, di entrare con me, era quello che desideravo con tutto me stesso.

-Non posso..- disse arrossendo vistosamente..

-Non ho intenzioni strane..- dissi con un sorriso malizioso.. –Voglio solo sentirti..-

-Riley…- disse serrando i pugni.. –mi vergogno…-

-Guarda che esco e vengo a prenderti…- gli dico con voce suadente..

I suoi occhi sono così lucidi che mi fa tenerezza, è solo un ragazzino spaventato che non ha idea di come affrontare qualcosa di così più grande di lui. Si avvicina lentamente sedendosi sul bordo della vasca, mi guarda con una profondità e un’intensità sconvolgente e sento che quel moccioso, tanto irritante a volte, stava cambiando il baricentro della mia vita. Da quando l’avevo conosciuto, anche se inizialmente per motivazioni differenti, tutto girava intorno a lui e l’idea che fossi indispensabile, come Justin iniziava ad esserlo per me, rendeva la mia giornata più intrigante del solito. Lo presi per il braccio e lo avvicinai ancora un pò.

-Non ti devi vergognare..- gli  dissi raggiungendo con facilità il suo volto..

-Non voglio che mi guardi in quel modo..- disse con le lacrime quasi agli occhi..

-In quel modo come!?- chiesi con una piccola risata..

-Come se mi desiderassi..- rispose con mia sorpresa.. –mi sento così fragile quando lo fai!!-

-Sei così seducente Justin…possibile che non te ne rendi conto?!? Io…- dissi avvicinandomi rapido e famelico.. –ti desidero e ti voglio come non ho mai voluto nessuno..-

-Ma..- disse balbettando.. –Nessuno mi ha mai visto senza vestiti…-

-E allora..- risposi sedendomi sul bordo della vasca pieno di schiuma e morsicando delicatamente il suo orecchio… -lascia che sia io ad avere l’onore di vederti così come sei..-

Mi guardò con un viso così lacerato dal desiderio e dalla paura che provai una profonda ammirazione per lui. Non aveva nessun timore di mostrarsi per ciò che era: forte, fragile, sensuale e innocente, uomo e ragazzino allo  stesso tempo.

Sfiorai la sua gamba, seguivo sempre il suo viso per comprendere fino a quanto potevo spingermi, quando mi avvicinai all’inguine sentii il suo corpo fremere mentre cercava di trattenere tutta la sua parte più infantile, quella che dimostrava la paura dei sentimenti che sentiva. Quando chiuse gli occhi e si girò lentamente verso di me compresi che cercava un bacio, voleva essere baciato e rassicurato, lo feci con felicità e lo racchiusi tra le mie braccia umide. Con delicatezza raggiunsi i suoi slip, sfioravo la pelle intorno ad essi e lo vidi arrossire con tanto imbarazzo che appoggiai la testa alla sua per guardarlo negli occhi profondamente. Volevo che comprendesse che anche per me era tutto diverso, tutto insolito, così presi la sua mano appoggiandola al mio cuore impazzito. Batteva così forte che speravo che ci unisse ancora di più, facendogli capire che volevo condividere con lui la semplicità dello stare assieme. Lui deglutii con forza, lentamente appoggiai la mano al fianco e seguendo il profilo della sua gamba feci scivolare via gli slip che andarono ad appoggiarsi sul tappeto li a terra. Lo guardai con ammirazione, mentre appoggiai mille baci sulla sua bocca agitata e bisognosa di sostegno.

-Dio mio quanto sei bello Jus…- gli dissi con voce roca.. –non ho mai incontrato nessuno di così inconsapevolmente sexy…-

 Lo sollevai lentamente, lo posai sulle mie gambe e lentamente mi lasciai scivolare nell’acqua, felice di sentire un brivido di compiacimento e un leggero gemito sfuggirgli dalle labbra. Lo lasciai accomodare affianco a me, ma mi accoccolai vicino, con la mano che cercava disperatamente il contatto con la sua pelle.

Con le dita seguì il profilo del suo corpo atletico finché non arrivai ai fianchi, sentii il calore nel suo viso che diventava rovente, si era irrigidito nello stesso istante in cui aveva percepito che la mia mano si era avvicinata all’inguine. Ma mi lasciò fare nonostante si stesse decisamente confrontando con quel mondo che fino a ieri gli era così estraneo. Teneva abbastanza a me da fidarsi, da permettermi di conoscere le reazioni di quel corpo che fino a quel momento avevo solo sognato di possedere. E mi strinsi a lui agitandomi a mia volta ogni momento che sussultava o si lamentava. Provavo quel coinvolgimento emotivo  che non avevo mai più riprovato da quell’ultima volta.

Sentivo che stavo facendo qualcosa per fare felice qualcuno e non me stesso, volevo che Justin percepisse l’intensità del provare piacere con la persona che ti piace o che desideri. Fu emozionante sentirlo stringersi a me, ancorarsi con disperazione, mentre con delicatezza lo spingevo oltre i suoi limiti e il suo incrollabile controllo. Cercava la mia bocca  per placare i suoi gemiti e spesso accarezzava il mio viso e spalancava quegli occhi dolcissimi e bellissimi.

Quando il suo corpo si rilassò, sospirando con implacabile agitazione, anche il mio corpo si liberò di quel bruciante desiderio che ci aveva spinto oltre i nostri confini. Avevamo allacciato i nostri corpi in una danza avvolgente di mani e gambe che si intrecciano, mentre la passione andava ad intensificarsi a dismisura per sfociare in un appagante batticuore senza fine, che, mentre andava placandosi, lasciava il posto alla consapevolezza che non ci sarebbero voluti anni per tranquillizzare i nostri animi agitati da quell’intimità travolgente. I suoi occhi mi guardavano con immensa speranza, mentre il suo cuore ancora scoppiava nel petto.

-Te lo ripeterò all’infinito..- gli dissi con gli occhi fissi nei suoi.. –oggi mi hai reso un uomo felice! Questo è il nostro destino..-

-Ho paura…- disse con la bocca tremante mentre appoggiava la testa al mio petto..

-Perché?!- gli chiesi stringendolo con immensa tenerezza..

-Mi sento ancor di più legato a te adesso..- mi dice con voce imbarazzata..

Lo guardo mentre alza la sua testa bionda con i capelli spettinati e ribelli. Ma mostra coraggio nonostante l’aver condiviso con me una parte di intimità importante, che lo ha fatto affacciare definitivamente al mondo omosessuale. Si siede sulle mie gambe e mi guarda con trasporto, mi accarezza un braccio e sorride leggermente.

-E cosa c’è di più bello Jus!?- gli chiedo con fervore..

-Credo…- disse lui osservandomi serio.. –che non ci sia nient’altro di più bello..-

Mi abbracciò con spontaneità, stringendomi con quella dolcezza che avevo tanto desiderato di sentire da parte sua. E mi lascio cullare, conscio che…nessuno avrebbe mai potuto svegliare in me quel senso di appartenenza che sentivo. Era mio…ed ero suo. Era questa l’unica e la sola verità che potessi riconoscere..

Ciao a tutti.. Ecco un nuovo capitolo! Oggi abbiamo conosciuto un pò meglio Riley e il suo temperamento turbolento, che forse era difficile scorgere in lui a causa del suo atteggiamento sempre freddo e controllato. Ma adesso cosa accadrà? Ben rappresenterà un pericolo? Riley cederà al sentimento o ancora ci sono problemi insormontabili tra di loro? E Justin....come farà a gestire la sua nuova vita improvvisamente così incasinata? Beh...se volete rispondere a queste domande, continuate a seguirmi, ovviamente sempre che ne abbiate voglia.. E se vi va scrivetemi pareri, critiche, insomma tutto quello che volete! Vi abbraccio... Asia

  
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