Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: wonderfulleffe    26/02/2015    1 recensioni
Jon Snow approda nella città libera di Meeren, alla ricerca du verità sulla regina dei sette regni di cui tutti parlano. I sudditi le sono fedeli, e l'intero regno la ama. Ma il bastardo di Grande Inverno vuole saperne di più. Ecco perché andrà alla ricerca della Khaleesi Daenarys Targaryen, scoprendo insieme, lei e un mondo totalmente nuovo di cui rimarrà meravigliato. Ma qualcuno da nel frattempo turberà quest'incontro. Xaro è tornato, pronto a ricambiare il torto fattogli a Qart.
Spero vi piaccia, buona lettura e valhar morghulis! 😊
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daario Naharis, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Missandei, Spettro
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Jon non si sorprese nel vedere che benessere ci fosse nella città portuale di Mereen. Era ormai rinomata la cura che Daenarys Targaryen poneva nei sui abitanti. Ella li amava con tutta se stessa , forse per colmare la mancanza dovuta all'impossibilità di avere un erede al Trono di Spade? Soprannominata "Mhysa" da coloro a cui aveva ridato la libertà, era amata e osannata dal popolo, diversamente dai re venuti negli anni seguenti all'assassinio del Re folle. Ovviamente aveva avuto le sue problematiche nel regnare, data la giovane età , ma era stata all'altezza. Durante il suo girovagare nella città, Jon Snow incrociò lo sguardo degli Immacolati, i soldati che aveva comprato la regina durante i primi anni della riconquista, liberandoli dal vincolo di schiavitù che li legava ai mercanti fin dalla nascita. Gli era stata concessa la libertà di scegliere se arruolarsi alla sua campagna militare oppure tentare la strada della libertà. Gli Immacolati senza esitare avevano scelto di seguire la ragazza, diventandole devoti in tutto e per tutto. Quasi come se nelle loro vene ci fosse stato lo stesso sangue. Stessa decisione era stata presa da Dario Nahaaris , Primo Cavaliere della regina e comandante dei Secondi Figli , e suo amante secondo i pettegolezzi del populino. Il bastardo degli Stark però non era soddisfatto dai soli sussurri di corte. Voleva verificare da sé. La strada principale conduceva direttamente all'entrata del palazzo. Si distingueva facilmente dalle altre. Ogni scalino aveva incastonato nel centro una pietra, che brillava alla luce della Luna, secondo le spiegazioni del saggio Screymar. Quelle servivano per illuminare il cammino a chi passeggiava di notte o a chi aveva goduto fin troppo degli effetti inebrianti del vino. Il giovane sorrise, non era estraneo agli effetti di una buona bevuta. Ricordava ancora le tante allegre sbronze assieme ai Guardiani della Notte. Quanto tempo era passato e quanto mare li divideva.. Spettro si fermò. Davanti a loro si ergevano le mura del palazzo di Meeren, ribattezzato dalla nuova regnante "Tana del Fuoco". Nome che si addiceva alla reggia della Madre dei Draghi. - Presentati ragazzo! La regina accetta di buon grado tutti i suoi sudditi, ma per essere preso in considerazione devi almeno dire il tuo nome!-. Il soldato dalla pelle ambrata lo guardava con aria truce, era evidente che non aveva tempo da perdere. Per quanto riguardava l'animale che lo affiancava invece, sembrava non averlo nemmeno visto. Jon non era abituato a cose simili, tutti nel suo regno si stupivano delle fattezze di Spettro. - Il mio nome è Jon Snow, bastardo di casa Stark, ex membro dei Guardiani della Notte e fratellastro dei nobili del Nord.- -Allora ti annuncerò in questo modo alla nostra regina. Porgile il dovuto rispetto mio lord -. A differenza delle svariate volte in cui Jon era stato chiamato "Lord", per deridere la sua condizione di bastardo del Lord di Grande Inverno, Eddard Stark, non notò alcun tipo di sprezzo da parte del soldato. Svolte le solite presentazioni formali , i soldati lo condussero in un corridoio di pietra, illuminato dalla sola luce delle torce. Le pareti della galleria erano decorate da arazzi che raffiguravano le imprese della giovane regina. Essi rappresentavano le cruente guerre e i violenti scontri che la giovane donna aveva vissuto a cavallo dei suoi draghi, con la fierezza e il coraggio degno dei suoi destrieri. Jon mise finalmente piede nella sala principale, era fatta anch'essa di pietra. Era illuminata dalla luce flebile del sole, e sotto i pilastri che sostenevano il tutto, erano posizionati sull' attenti gli Immacolati forniti di una spada e di uno scudo decorato con lo stemma dei Targaryen; un drago rosso con tre teste. In mezzo alla sala si ergeva un altare dove sulla sommità vi era un trono occupato dalla regina Daenarys Nata dalla Tempesta, con una ragazzina al fianco, altrettanto particolare con quella esotica bellezza tipica delle regioni del Sud. La ragazzina dai capelli ricci e gli occhi verdi doveva essere la dama della regina, ma Jon non la notò quasi nonostante fosse di un'ammirabile fascino. Era rapito dalla bellezza della donna seduta sul trono. Illuminata dal sole, Daenarys sembrava risplendere. Aveva infatti capelli color avorio che portava sciolti sulle spalle, gli occhi erano viola e grandi, segno caratteristico della sua famiglia. Portava con eleganza un vestito che seguiva le linee del suo minuto corpo e la scollatura del pregiato abito accennava lievemente al suo piccolo seno. Il vestito era di tessuto viola, come il colore del suo sguardo, stretto in vita da una cintura di pietre preziose, forse fatta di Opali. Sulla testa invece c'era la corona per cui aveva lungo combattuto, sua di diritto e che portava con fierezza. Il bastardo si avvicinò ai piedi dell'altare in attesa di proferire parola con lei. -Ebbene? Jon Snow, così è il tuo nome, corretto? Per quale motivo hai intrapreso un viaggio cosi temerario per giungere in queste terre straniere?- Lo guardava dritto negli occhi, con austerità. -Credo che la ragione principale della spedizione sia tu mia regina. Sono stato spinto dalla curiosità di appurare ciò che si dice sul vostro conto.. -. Il giovane accarezzò Il suo meta lupo in mezzo alle orecchie. - E se posso chiederlo Lord Jon, cosa vanno dicendo sul mio conto?- -Beh, parlano della vostra gentilezza,della bontà d'animo che possedete, della vostra sublime bellezza..- Lei lo interruppe. - Jon Snow, so che non sei qui per tessere le mie lodi. Dimmi chiaramente le intenzioni che hai.- Jon esitò. Non era cosi facile spiegare come lui avesse solcato tutti quei mari solo per conoscerla. - A dire il vero ciò che mi ha spinto fin qui è la diplomazia. I lord al Nord ti hanno giurato fedeltà, questo è vero, ma rimangono diffidenti nei tuoi confronti. Per questa ragione sono stato inviato qui mia regina. Ho il compito e il dovere di instaurare un solido legame tra di voi e i nobili del Nord- E anche con me magari, pensò. - Quindi vi è ancora diffidenza.. E va bene. Vi accordo il compito di frequentare la mia corte per consolidare con me e con i miei consiglieri l' alleanza.- Il volto della giovane non trapelò emozione, forse ostentava sicurezza? Jon avrebbe imparato a interpretare il suo viso. Nella stanza non si alzarono proteste. La Madre dei Draghi sapeva esercitare il suo potere con fermezza. La ragazza in piedi accanto al trono però con i suoi sguardi in direzione di Jon, emanava diffidenza. Aveva un'aria più anziana dell'età che poteva avere. Ragazzina o no, Jon doveva essere cauto.
   
 
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