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Autore: Sky Weasley    09/03/2015    3 recensioni
Si alzò in piedi e urlò a braccia aperte.
《sono un fottutisimo sbaglio. Mi odio. 》
Le passai la bottiglia. Bevve.
《non sono all'altezza di Trent. Lui non può provare per me quello che provo io per
Lui.》
Bevve.
《è tutta colpa mia,lo sai.》
Bevve.
《è sempre stata solo colpa mia. Fanculo. Odio tutti. 》
Bevve.
《sei l'unica cosa bella in tutta questa merda. Ho paura che te ne andrai da me.》
Bevve.
《non me ne andrò sarò sempre qui a crearti casini.》
Le dissi io.
Gwen bevve ancora.
La bottiglia era finita.
《voglio vomitare.》
Vomitò.
Le tenni i capelli mentre vomitava nel cestino della spazzatura. Di solito reggeva bene l'alcool ma stasera proprio no.
Alzò la testa. La abbracciai forte. Mi allontano e iniziò a camminare. Io la segui ovviamente.
Arrivammo in un parco. Iniziò a girare su se stessa velocemente e dopo un bel po' cadde sul prato.
Mi sdraiai accanto a lei.
《non è colpa tua. Non lo è mai stata. Tu sei una forza della natura,porca puttana. Quel coglione non ti merita.》esitai.《devi metterti in testa che non ti lascerò mai. Ti amo.》
Mi baciò appassionatamente infilandomi la lingua in bocca. Dio,mi aveva baciato.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bridgette, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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Brutta troia!


26 novembre

Gwen

Camminavo nei corridoi della scuola verso l'uscita perché la campanella di fine lezioni era appena suonata.
Ultimamente io e Trent stavamo sempre insieme,credevo di amarlo davvero. Con Duncan non avevo più riparlato da quella mattina,che stronzo. Anche se forse la stronza ero io. Ma che cazzo io amavo Trent e lui non doveva incazzarsi per quello.
Quando arrivai a destinazione trovai Heater -la stronza che mi rovina la vita da sempre-che limonava con...
PORCA PUTTANA!
Trent.
Troia. Stronzo. Troia. Stronzo.
Volevo piangere ma non lo feci. Andai da Trent lo spinsi e li tirai un pungo su un occhio poi guardai con disprezzo la ragazza,gli sputai in faccia e corsi via.
Strizzavo gli occhi per non piangere. Dovevo mantenere i miei ideali sull'amore. Dovevo aver dato ascolto a Duncan.
Andai a sbattere contro qualcosa,contro qualcuno. Questo qualcuno mi abbracciò forte. Alzai la testa,il punk mi guardò. 
《devi ascoltarmi ogni tanto,testona.》
Non so come faceva a capirmi così. 
Mi strinse di nuovo.
《Io ammazzo. Non puoi impediremmo.》
Cercai di placare la furia omicida di Duncan e più o meno ci riuscii.
Così uscimmo e ci dirigemmo verso casa. 
Ma ancor prima di varcare il cancello della scuola una mano mi toccò la spalla. Il coglione che cercava di spiegare con un bel livido nero sull'occhio. Il mio amico non fece in tempo a vederlo che si scaraventò addosso a Trent. Cercai inutilmente di staccarli. Alla rissa si unirono anche Jeof e Cody. Io non ci capivo più niente fortunatamente arrivarono Bri,Leshana e DJ in soccorso e riuscimmo a separarli.

Io e il punk con un occhio nero ce ne tornammo a casa. 
Salimmo in camera mia. Il riscaldamento non era ancora partito e c'era un gran freddo così decidemmo di metterci sotto le coperte. Io accesi lo stereo e Duncan prese le sigarette. Ne fumammo due o tre per uno e nel mentre parlavamo e cantavamo di tanto in tanto un ritornello.
Quanto odio,quanto dolore,quanta indignazione.
Provai a non piangere ma non ce la feci. Gli occhi si gonfiarono,mi faceva male la testa,le lacrime caddero e non riuscii a trattenermi. Cazzo,cazzo,cazzo.
Avevo fallito ed ero stata tradita,di nuovo.
Io appoggiai la testa sul collo di Duncan. Le mie lacrime non le doveva vedere.

In serata arrivarono Jeof e DJ così ci piazzammo davanti alla ps4 di Duncan a giocare e a magiare pizza. 
Avevo bisogno di non pensare.


Duncan 

Avevo sperato così tanto che si lasciasse con Trent che mi sembrava assurdo volere che lui non l'avesse tradita.
Vagavo per i corridoi quando l'ho vista correre nella mia direzione. Non mi aveva neanche visto sconvolta com'era. Sbatté contro di me e io la strinsi forte.
Mi guardò,quello stronzo le aveva fatto del male. Doveva avermi dato ascolto. Io lo meno,lo uccido. Si si si,io lo ammazzo. Non solo mi ruba la MIA Gwe ma le fa anche del male. Brutto coglione io l'ammazzo. Pensavo.
Lo avevo già menato ma non era sufficiente. 
Vederla sdraiata accanto a me che cercava in vano di trattenere le lacrime,non voleva farsi vedere debole.
Ora,anche se la riavevo tra le mie abbraccia sapevo che lei voleva quelle di un altro. Quanto avrei voluto riuscire a fare qualcosa per aiutarla ma non potevo.
Se lo avessi picchiato non avrei risolto nulla. Ero così impotente.

Gwen
Credo che piansi tutta la notte finché non mi addormentai.
Quel sabato mi svegliai sentendo la sua voce cantare. Dovevo essere matta.
Mi alzai per aprire la finestra e lo vidi. Bello come sempre che strimpellava la sua chitarra.
"....
Tutto uguale
Sempre le stesse facce
Poi vedo i tuoi occhi e le faccio da parte 
Quando sorridi 
E mi sembri altrove
Vorrei fossi io il tuo dove
Il tuo profumo l'unico tra tanti
Illumini la notte con mille diamanti.

Semplicemente tu
Tutto quello che mi serve.
Vorrei fosse lo stesso per te
Ti prego AMAMI
TI prego AMAMI
Non pensare ad altro.

Vorrei svegliarmi la mattina
Sentire sulle labbra il tuo sapore
Vederti accanto a me
Così che sparisca ogni pianto
Non credevo di volerti tanto
Il tuo corpo sul mio
Neanche in paradiso Dio 
Ogni tua carezza
Una mia certezza
Via l'amarezza
E la tua nascosta insucurezza
Tu molto più forte di me
Io che senza te
Non dormo la notte
Manco le botte
Del tuo amico
Mi toccano
Perché per te vale la pena


Semplicemente tu
Tutto quello che mi serve.
Vorrei fosse lo stesso per te
Ti prego AMAMI
TI prego AMAMI
Non pensare ad altro.
..."
 
L'aveva scritta per me? O per quella troia di Heater?

《Gwen,per favore,torna da me. Non era mai successo,giuro. È stata lei a baciarmi nel momento in cui sei arrivata. 》
Io dovevo credergli? No,non potevo,ancora no.
La finestra di Duncan si aprì.
《se non ti levi dai coglioni subito vedrai come ti toccano le mie botte》
Urlò il punk dalla finestra.
《io non mi muovo di qui finché Gwen non mi perdona.》
Controbatté Trent.
《ti perdono.》
Entrai nella conversazione anch'io.
《davvero?allora usciamo stasera? Mi manchi.》
 《ti ho perdonato ma non vuol dire che mi fidi ancora di te.》
La faccia eccitata del chitarrista si spense.
《non l'ho voluta baciare io. Lo sai com'è Heater,una manipolatrice. Stavo aspettando te quando ad un tratto mi ha baciato.》
《tu però non ti sei sottratto alle sue labbra e poi siete stati insieme voi due.》
Intervenne Duncan quando un vicino urlò di stare zitti,così feci salire Trent. Con il punk che ovviamente supervisionava dal terrazzo fumando una sigaretta.
   
 
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