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Autore: __Belial__    17/03/2015    1 recensioni
-Eppure è così divertente come la linea sottile tra realtà ed immaginazione possa spezzarsi in te solo quando vieni sfioriato da uno come me..sei così sottile,Frankie-
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, PWP, Triangolo
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L'uno rifiutava di ascoltare l'altro, erano come due bambini piccoli.
Ma loro, al contrario dei bambini, non facevano subito pace. Ognuno stava sulle sue.
Frank fuori la stanza, accanto la porta, imbronciato, fronte corrugata, braccia incrociate al petto, e lo sguardo rivolto dal lato opposto della porta. Teneva la bocca serrata, mordendola un po', di tanto in tanto, per il nervoso.
La sua bocca. La usava più per baciare che per mangiare, non passava un secondo senza che le sue labbra si scontrassero contro quelle del roscio. E non letteralmente. A Gerard e Frank bastava un pensiero, uno sguardo per baciarsi. Uno sguardo poteva racchiudere addirittura anche più bacio, erano capaci di scopare con uno sguardo. 
Pensare di vivere senza quello sguardo era praticamente impossibile per Frank.
Si sentiva vuoto dentro, il suo cristallo stavolta non era stato ferito da Gerard, ma era stato distrutto dal mondo. L'immagine nella sua testa appariva chiara: tutti che prendevano quel rovinato giocattolo luccicante e cominciavano a farlo a pezzi uno ad uno. Gerard stavolta provava a salvarlo, ma non era abbastanza forte, Gerard non era in grado di salvare il cuore di Frank. Eppure, perchè nella sua testa, Gerard, appariva fortissimo, coraggioso ed innamorato? 
Gerard era come il suo super eroe, avente poteri sovrannaturali su di lui e sul mondo intero. Un supereroe che combatteva da solo, combatteva per il suo (forse) amore, combatteva per questo e nient'altro. Frank vedeva un Gerard capace di reggersi sulle sue gambe.
E allora perchè ogni tanto lo vedeva barcollare?
Preso dai suoi pensieri non si accorse del dottore di Gerard che usciva appunto dalla sua stanza.
-Il signor Way non vorrebbe discutere di questa cosa con nessuno se non con lei.-
Solo quando il dottore aprì bocca, Frank tornò sul pianeta terra, riprendendosi dai suoi drammi d'amore immaginari, per tornare a quelli reali.
-Come, scusi?-
Sospirò. Anche il dottore a quanto pare era esasperato dal comportamento della diva.
-Sarò chiaro con lei, le parlerò senza troppi giri di parole. Gerard ha bisogno di lei, lo deve convincere a fare quella chemio e a salvarsi la vita. Lei è l'unico che può convincerlo nonostante il forte temperamento del ragazzo.- 
A Frank scappò una piccola risata. "Forte temperamento"? Gerard sembrava proprio una ragazza testarda con le mestruazioni in uno dei suoi giorni più neri.
Non era fattibile ragionare con lui.
-Lo voglio quanto lei, mi creda. Ma non vuole darmi ascolto, Gerard è testardo e- fu subito interrotto della voce bassa e decisa del dottore.
-No. Lei non lo vuole quanto me..lei lo vuole più di me. Per cui ora mi faccia il favore, la smetta di stare qui con le mani in mano e porti il suo culo in quella stanza.- Detto questo, si allontanò, e andò verso un'altra stanza.
Frank non si sentì offeso dalle parole del signor..mh..dottore? Non sapeva il suo nome, ma sapeva che aveva ragione. 
A quel punto Frank non potè far altro che annuire e dirigersi verso la porta proprio accanto a lui. Non aveva bisogno di pensare a cosa fare, stavolta sarebbe stato impulsivo, avrebbe agito d'istinto, come Gerard.
Porse una mano sulla maniglia e la spinse verso il basso, per spalancare la porta.
 
 
Gerard fissava il soffitto.
Lo fissava con intensità ed attenzione, sembrava cercarci qualcosa.
Rivolse uno sguardo veloce a Frank, ma poi tornò al soffitto.
Cavolo, ci si stava impegnando.
Frank si sedette accanto a lui, non aveva ottenuto nessun'altro sguardo al di fuori di quello di prima, era come un fantasma. 
-Gerard, ascolt-
-Ancora, Frank?! Io voglio vivere una vita normale, una vita serena e tranquilla, dove posso camminare per strada, libero, a braccia aperte,con i capelli al vento, e non in un corridoio d'ospedale, attaccato ad un filo, un macchinario, brutto e senza capelli!-
-Tu non sarai mai brutto.-
-Frank, tu mi ami?-
-Si.- se Gerard non avrebbe fatto la chemio, per loro non ci sarebbe stata speranza. Quindi, si, lo amava.
-Perchè?-
-"Perchè?"?-
-Perchè mi ami?......- Gerard sembrava che fosse sull'orlo di un qualcosa, un qualcosa che sembrava essere il limite tra distruzione e follia. 
 -Perchè fai questo per me?- Gli occhi cominciarono a diventare pozzanghere.
-Perchè ci tieni così tanto? Perchè guardi nei miei occhi? Perchè ascolti la mia voce? Perchè sei accanto a me? Perchè parli con me? Perchè ti interessi degli affari miei? Perchè non mi lasci solo? Perchè ci siamo incontrati? Perchè mi conosci? Perchè sei così affezionato a me? Perchè piangi? Perchè dimentichi tutto? Perchè perdoni tutto? Perchè mi preoccupo per te? Perchè mi agita? Perchè mi fai sentire perso? Perchè mi fai soffrire? Perchè mi hai condannato? Perchè trovi cose belle in me? Perchè mi insulti? Perchè mi spezzi? Perchè mi fai battere il cuore? Perchè non mi dimentichi? Perchè non puoi capirmi? Perchè mi fai piangere? Perchè mi dai speranza? Perchè mi fai disperare? Perchè mi metti pressione? Perchè disturbi la mia anima? Perchè ci tieni più tu che io? Perchè sei ancora qui? Perchè non scappi via? Perchè resti nonostante ti abbia sempre ferito? Perchè non sei spaventato?  Perchè? Perchè? Perchè?! Perchè?!?!- Gerard stava impazzendo, la sua, era come una risata isterica, pronta a trasformarsi in un pianto.
-U-uhm- fu subito interrotto.
-Perchè provi a rispondere?-
-Perchè..- Frank si sentiva vuoto..non aveva la minima idea di cosa fare o pensare, quelle domande apparivano confuse e in disordine nella sua testa e si sentiva pronto ad esplodere.
-Perchè?-
Frank non rispose, stavolta lo lasciò continuare.
Il volto di Gerard si fece calmo e rilassato, sempre triste e malinconico, ovvio, ma aveva cambiato espressione. La mano roscio si trascinò ed allungò come con pesantezza sul collo di Frank, per sfiorargli ogni centimetro di pelle e tessuto, fino al cuore. Era un tocco delicato, quasi insentito. 
Con voce fioca Gerard pronuciò una frase, un'altra domanda, che lasciò Frank impressionato.
Le possibilità erano due: 
-O Gerard era telepatico.
-O Gerard riusciva a scavargli dentro i suoi pensieri più profondi.
Pensate a che punto era arrivato in Frank.
Quella disordinata chioma rossa riusciva a scovare ogni suo punto debole, ora anche i suoi pensieri più deboli. 
Si era impossessato anche della sua immaginazione.
 
 
 
Frank non aveva via di scampo.
 
 
"Perchè il tuo cristallo è così fragile?"
 
 
 
 
 

Frank, rimasto in piedi come un baccalà sobbalzò quando vide Gerard, che ancora impegnato con il suo soffitto urlò tutto contento e soddisfatto.
-Trovato!-
Frank non riusciva a parlare.
-C-cosa hai trovato nel soffitto?- balbettò ancora scosso.
-Non lo so.- rispose con tono un po' piatto e un po' compiaciuto.
-Non lo sai?!-
-Si. L'importante è che c'è qualcosa.-
Frank portò gli occhi verso l'alto per vedere quel "qualcosa" di cui parlava Gerard.
Un soffitto totalmente bianco e vuoto.
-Si, lo vedo.- fece sorridente.
Frank doveva ammettere di vedere anche lui qualcosa, anche se non c'era nulla.















NOTE DELL'AUTRICE:
Ehiii c:
Ci tenevo davvero a scusarmi per i capitoli troppo corti, ma, come vi ho già spiegato, devo mettermi in pari con la scuola e questa settimana era piena di compiti.
Scusatemi, davvero.
Appena questo inferno finirà vi prometto che ci dedicherò maggior tempo e maggior riguardo.
Per ora tento di fare il possibile, scusate. <3

 
   
 
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