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Autore: Tisyid    19/03/2015    1 recensioni
Il liceo si sa non è mai facile, un tipo come Sherlock come potrebbe affrontare i compagni, i progetti, le feste...Moriarty? , si lui è ovunque ma ovviamente anche John dà il suo grande contributo,
Dal testo:
John
Io e Sherlock arriviamo a tavola ad accoglierci un sorriso esagerato da parte di sua madre, mi guarda come un perito d'arte guarderebbe uno dei tanti quadri importanti sistemati sul salotto della donna.
- Allora John parlaci un pó di te.
- Non c'è molto da dire.
Guardo in basso imbarazzato.
- Sei di queste parti?
- Sì in effetti abito qui vicino.
Bevo un sorso d'acqua.
- Hai una ragazza?
Sputo l'acqua sorpreso dalla domanda, il padre di Sherlock mi guarda con compassione. Ma tutti gli Holmes sono così delicati nel parlare?.
- No non ho una ragazza.
Guardo Sherlock che sembra alzare gli occhi al cielo scocciato.
Genere: Comico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harriet Watson, Jim Moriarty, John Watson, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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John
Driin Driin 7 del mattino, l'inizio di un nuovo giorno di scuola, stranamente trovo la voglia di alzarmi quasi subito. Poi ripenso al giorno precedente e ne comprendo il motivo, Sherlock.

Mi dirigo verso scuola, aspetto qualche minuto affinché suoni la campana e dopo dritto in classe,  osservo l'aula e in lontananza noto il mio banco, Sherlock è al suo posto, mi avvicino e mi siedo accanto a lui.

-Hey

Lo saluto con un sorriso a trentadue denti che sono sicuro di non aver mai fatto all'interno di un istituto scolastico. 
- Ciao
Accenna un sorriso per poi tornare a guardare oltre la finestra.
  - Allora, hai scoperto qualcosa? 
  Io faccio spallaluce e lui si volta guardandomi interessato. 
  - I segni che aveva la vittima erano causati da un allergia, l'assassino la conosceva sapeva come ucciderla senza sporcarsi le mani.

  Guarda il vuoto per qualche secondo.

- Sherlock? 
  Non risponde. 
  -Sherlock? Mi senti! 
Distoglie lo sguardo da quel punto indefinito puntandolo verso di me.
  - Cosa stavi facendo? 
  - Palazzo mentale, devo parlare con Mycroft. 
  Aggiunge abbassando il tono di voce.

Si alza dirigendosi verso l'uscita come se niente fosse. 
  - Sherlock! 
  Mi ignora ed esce, osservo l'orario la seconda campana dovrebbe suonare tra 10 minuti,  lo seguo. 

Mycroft
Come al solito ieri sera Sherlock ha fatto di testa sua ritornando a casa tardi e senza una minima spiegazione. 
Osservo fuori dalla porta un punto non definito organizzando le idee. 
-Hey Mike
  - Mycroft! 
  Alzo il tono di voce,  odio essere chiamato in quel modo. 
  - Ma come siamo scorbutici, dovresti mettere più zucchero nel caffè la mattina. 
  Sbuffo voltandomi e trovandomi davanti Harriet tutta sorridente. 
  - Tu invece dovresti evitarlo lo zucchero. 
  
Mi guarda alzando gli occhi al cielo,  io ritorno ad osservare fuori e lei mi si piazza davanti. 

  - Non dirmi che stai cercando tuo fratello "di nuovo"
  - In realtà stavolta è lui a cercare me.
  
Dico indicando un ragazzo alto e riccio, lei mi guarda esterrefatta. 
  - Non vi somigliate. 
  Dice infine, arriva Sherlock e si mette in fronte a me. 
  - Mycroft. 
  - Sherlock. 
  - Fate sul serio? 
  Commenta Harriet, a cosa si riferisce? 
Poco dopo vedo arrivare un ragazzo dai capelli biondo cenere, John, Harriet lo saluta, poco dopo viene chiamata da un gruppo di ragazzi, ci saluta velocemente e se ne va. Ritorno ad osservare Sherlock che ritorna a parlare

  - Ho bisogno di alcuni fascicoli della polizia. 
  Alzo un sopracciglio.
  - Lestrade è a tua disposizione no?
  - Non credo per quel tipo di documento.
  - Anche se fosse perché lo chiedi a me? 
  - Dai non fare finta di niente sai benissimo di avere più influenza su di lui al contrario di me. 
  
-Ciao John.

Abbandono la conversazione rivolgendomi al ragazzo alle spalle di mio fratello e lui saluta di rimando. 
  
- Dovresti invitare John a casa, ai nostri genitori farebbe piacere. 
  
Sfodero un sorriso malizioso e Sherlock mi manda occhiate di fuoco mentre John ci osserva.

  - Mycroft tu d...
  Non gli lascio il tempo di finire la frase. Guardo John che sembra parecchio imbarazzato.
  - All'uscita vieni a casa nostra.
  - Emh non saprei...
  Balbetta qualcosa,  ma ormai ho deciso. Suona la campana
-Perfetto ci vediamo più tardi.

 

   
 
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