John
Driin Driin 7 del mattino, l'inizio di un nuovo giorno di scuola, stranamente trovo la voglia di alzarmi quasi subito. Poi ripenso al giorno precedente e ne comprendo il motivo, Sherlock.
Mi dirigo verso scuola, aspetto qualche minuto affinché suoni la campana e dopo dritto in classe, osservo l'aula e in lontananza noto il mio banco, Sherlock è al suo posto, mi avvicino e mi siedo accanto a lui.
-Hey
Lo saluto con un sorriso a trentadue denti che sono sicuro di non aver mai fatto all'interno di un istituto scolastico.
- Ciao
Accenna un sorriso per poi tornare a guardare oltre la finestra.
- Allora, hai scoperto qualcosa?
Io faccio spallaluce e lui si volta guardandomi interessato.
- I segni che aveva la vittima erano causati da un allergia, l'assassino la conosceva sapeva come ucciderla senza sporcarsi le mani.
Guarda il vuoto per qualche secondo.
- Sherlock?
Non risponde.
-Sherlock? Mi senti!
Distoglie lo sguardo da quel punto indefinito puntandolo verso di me.
- Cosa stavi facendo?
- Palazzo mentale, devo parlare con Mycroft.
Aggiunge abbassando il tono di voce.
Si alza dirigendosi verso l'uscita come se niente fosse.
- Sherlock!
Mi ignora ed esce, osservo l'orario la seconda campana dovrebbe suonare tra 10 minuti, lo seguo.
Mycroft
Come al solito ieri sera Sherlock ha fatto di testa sua ritornando a casa tardi e senza una minima spiegazione.
Osservo fuori dalla porta un punto non definito organizzando le idee.
-Hey Mike
- Mycroft!
Alzo il tono di voce, odio essere chiamato in quel modo.
- Ma come siamo scorbutici, dovresti mettere più zucchero nel caffè la mattina.
Sbuffo voltandomi e trovandomi davanti Harriet tutta sorridente.
- Tu invece dovresti evitarlo lo zucchero.
Mi guarda alzando gli occhi al cielo, io ritorno ad osservare fuori e lei mi si piazza davanti.
- Non dirmi che stai cercando tuo fratello "di nuovo"
- In realtà stavolta è lui a cercare me.
Dico indicando un ragazzo alto e riccio, lei mi guarda esterrefatta.
- Non vi somigliate.
Dice infine, arriva Sherlock e si mette in fronte a me.
- Mycroft.
- Sherlock.
- Fate sul serio?
Commenta Harriet, a cosa si riferisce?
Poco dopo vedo arrivare un ragazzo dai capelli biondo cenere, John, Harriet lo saluta, poco dopo viene chiamata da un gruppo di ragazzi, ci saluta velocemente e se ne va. Ritorno ad osservare Sherlock che ritorna a parlare
- Ho bisogno di alcuni fascicoli della polizia.
Alzo un sopracciglio.
- Lestrade è a tua disposizione no?
- Non credo per quel tipo di documento.
- Anche se fosse perché lo chiedi a me?
- Dai non fare finta di niente sai benissimo di avere più influenza su di lui al contrario di me.
-Ciao John.
Abbandono la conversazione rivolgendomi al ragazzo alle spalle di mio fratello e lui saluta di rimando.
- Dovresti invitare John a casa, ai nostri genitori farebbe piacere.
Sfodero un sorriso malizioso e Sherlock mi manda occhiate di fuoco mentre John ci osserva.
- Mycroft tu d...
Non gli lascio il tempo di finire la frase. Guardo John che sembra parecchio imbarazzato.
- All'uscita vieni a casa nostra.
- Emh non saprei...
Balbetta qualcosa, ma ormai ho deciso. Suona la campana
-Perfetto ci vediamo più tardi.