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Autore: Yuna_19    24/03/2015    4 recensioni
Continuo della storia "Fine o inizio? Il tempo lo deciderà. (Per chi non l'avesse letta, non c'è bisogno di andarla a vedere, però consiglio di darle almeno un occhiata per capire cos'è successo)
La guerra è finita da molti anni oramai. Naruto è tornato in vita, ed è diventato Hokage. Le minacce che c'erano un tempo non esistono piú, tutti i villaggi ninja vivono in pace tra di loro. Ma se una nuova minaccia dovesse ripresentarsi? E se dietro a tutto questo ci fosse una ragazza misteriosa, dal passato e origini sconosciute? Cosa faranno Naruto e i suoi amici? Beh non vi resta che scoprirlo e seguirmi in questa nuova storia ^^. (Saranno presenti, all'interno della storia, diversi personaggi e varie coppie)
Buona lettura
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Minato/Kushina, Obito/Rin, Sai/Ino, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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State pronti ad affrontarmi



Una leggera brezza muoveva i rami degli alberi provocando un fruscio di foglie, facendone cadere qualcuna al suolo sottostante.
Si potevano sentire i loro respiri regolari che si perdevano lentamente nel silenzio tombale che li sovrastava. Kaori guardava Sora negli occhi mentre brandiva la spada regalatale dal padre.
Sapeva benissimo che sarebbe stato difficile avere la meglio sul suo compagno. Doveva ammettere, anche se con riluttanza, che l'Uzumaki era un ottimo combattente e un temibile avversario. Se avesse abbassato la guardia soltanto per un momento, per lei sarebbe stato fatale e probabilmente il combattimento si sarebbe concluso.
Spostò il suo sguardo sull'altro compagno di squadra, Jou. Lo conosceva da poco tempo ma intuì che era un grosso sbaglio sottovalutare anche lui.
Doveva escogitare una strategia al più presto.

Shisui guardava i suoi allievi con attenzione aspettando il momento propizio per dare inizio al combattimento.
Guardò Jou per un momento. Ipotizzò che non sarebbe partito subito all'attacco ma che avrebbe aspettato il momento migliore per farlo.
Spostò la sua attenzione questa volta su Sora. Per quanto il suo cuore fosse buono e leale, era impulsivo quanto il padre, il sesto Hokage. Immaginò che avrebbe attaccato per prima la piccola Uchiha, dimenticandosi di tutto il resto. Infine, Shisui si concentrò proprio su quest'ultima.
Conosceva molto bene quello sguardo che le illuminava gli occhi. Era impaziente di combattere ma allo stesso tempo stava pensando ad una strategia.
Sorrise fra sé e sé. Era fiero di quella ragazza anche se non lo dava mai a vedere, altrimenti si sarebbe montata la testa come suo solito.
Doveva ammettere però, che era un'ottima stratega ma rischiava, il più delle volte, di perdere il controllo. Soprattutto se c'era di mezzo sua sorella Momoko.
"Moko-chan" pensò Shisui. "Chissà come sta andando il suo allenamento con Kakashi". Scosse leggermente la testa. Non era il momento per pensarci. L'avrebbe fatto più tardi. Davanti a sé c'erano tre genin impazienti di dare inizio al combattimento.

"Siete pronti ragazzi?" chiese, tenendo lo sguardo puntato su di loro.

"Sì Shisui-sensei" risposero in coro mentre si mettevano in posizione d'attacco.

"Perfetto allora. Iniziate" disse e, appena finì di pronunciare l'ultima parola, i tre genin si mossero all'unisono l'uno contro l'altro.


*****



Un tintinnio di campanellini. Solo quel rumore aleggiava nell'aria. Tutto il resto era immobile e immutato.
Kakashi sorrideva ai tre ragazzi mentre teneva quei cosi in mano.
Momoko guardava il suo sensei davanti a sé. Avrebbe voluto sprofondare in quel preciso istante, o almeno scomparire e non ritornare mai più. Guardò in diverse direzioni per trovare una via di fuga. Niente, non ce n'erano. Scosse debolmente il capo. Non poteva di certo fare una cosa del genere. Avrebbe fatto solo la figura della codarda o peggio. Poteva affrontare la situazione e superare quella prova, ma c'era solo un piccolo problema. Con la coda dell'occhio vide Ryuu guardarla con astio misto a disprezzo.
"Perfetto" pensò la piccola Uchiha "già non mi sopporta anche se non so il motivo. Ora che sa che conosco, almeno in parte, la prova dei campanellini come minimo mi sotterrerà lui stesso." Sospirò affranta. La giornata non poteva andare peggio di così ed erano solo le prime ore del mattino.

"Tu conosci questa prova Moko-chan?" le chiese all'improvviso Kaede, che si trovava di fianco a lei.

Momoko si voltò in direzione dell'amica. Quest'ultima teneva gli occhi fissi su Kakashi e su i campanellini che teneva in mano.

"Me l'hanno accennata i miei genitori. Ma non so come realmente funzioni" rispose sinceramente la ragazza.

In fondo era vero. Lei non sapeva praticamente nulla su quella prova né di come si svolgesse. Era soltanto a conoscenza del fatto che l'obiettivo era quello di prendere quei maledetti campanellini. Infatti erano stati Sakura e Sasuke ad accennarle qualche dettaglio sulla prova che avrebbe affrontato. Ma non erano scesi nei particolari e lei ne fu molto grata. Voleva dimostrare chi era veramente e di cosa era capace. Anche se nel suo cuore si annidava l'incertazza e l'insicurezza di non essere all'altezza di niente.

"Chissà perche la cosa non mi sorprende" sbuffò irritato il ragazzo alla sua destra.

"Davvero io non conosco questa prova" disse Momoko voltandosi vero la sua direzione e guardandolo dritto negli occhi.

Ryuu la fissò per un momento. Quegli occhi. Non sapeva spiegarselo ma ogni volta che il suo sguardo si posava su di lui, le sue sue certezze vacillavano. Distolse lo sguardo. No, non poteva cedere e rinunciare così a tutti i suoi propositi. Dimenticare il suo odio per quello che gli era successo.
"Maledetti Uchiha e i loro occhi magnetici. Ma di certo non cascerò nella trappola di questa insulsa ragazzina." pensò stringendo i pugni.

"Ma fammi il piacere. Siete tutti uguali voi Uchiha. Credete che tutto il mondo sia a vostri piedi. È solo per colpa vostra se sono morte un sacco di persone innocenti e anche i..." s'interruppe all'improvviso. Non poteva nominarli o sarebbe diventato vulnerabile davanti ai loro occhi. Davanti ai suoi occhi.

Momoko lo guardò confusa. Doveva ammettere che parte delle sue parole erano veritiere. Gli Uchiha nel corso degli anni avevano causato non pochi guai e di questo ne era consapevole. Ma una cosa non capiva. Perché la causa di tutto quell'odio da parte di Ryuu nei suoi confronti? Lei, in fin dei conti, che colpe aveva? Perche portava il nome degli Uchiha? Più lo scrutava più non riusciva a capire. Forse se gli avrebbe parlato, ma i suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di Kakashi.

"I vostri disguidi li risolverete più tardi. Ok?" Kakashi sorrideva appena sotto la maschera. Ma in quel lasso di tempo i suoi occhi erano rimasti sempre vigili e attenti, soffermandosi su ogni piccolo particolare.

Ryuupensò. Conosceva in parte il suo passato e quello che gli era successo. Poteva capire il dolore e l'odio che provava in quel momento, ma non voleva in qualche modo giustificarlo per questo. Kakashi sapeva benissimo che il risentimento non portava mai a niente, anzi a tutt'altro. In qualche maniera gli ricordava Sasuke.
Sospirò leggermente. Ipotizzò che la prova che i ragazzi stavano per affrontare sarebbe stata più dura di quanto pensasse.

"Io so solo che dobbiamo prendere i campanellini" cercò, ancora una volta di giustificarsi Momoko.

"Infatti è così. Dovrete riuscire a sottrarmi i campanellini legati in vita" proruppe Kakashi guardando con attenzione i suoi allievi mentre un piccolo sorriso si formava sulle labbra.

"Chissà se anche questa volta potrò leggere il nuovo libro di Jiraya" pensò Kakashi sorridendo, preparandosi però a un eventuale attacco da parte dei ragazzi.

Infatti, da quando l'Ero-Sennin era tornato in vita, non perse tempo e ricominciò la sua attività come scrittore, pubblicando così nuovi testi a sfondo erotico. Per la gioia di Kakashi, ovviamente.

"Ragazzi quando siete pronti potete cominciare" disse Kakashi guardando con attenzione i tre genin di fronte a sé mentre con un balzo all'indietro si portò al centro del campo.


"Perfetto si comincia" sussurrò Ryuu tra sé e sé per poi rivolgersi alle due ragazze al suo fianco "non mettetemi i bastoni tra le ruote voi due"

"Ma come ti permetti brutto..." Kaede non riuscì finire la frase che venne interrotta da Momoko.

"Non badarci Kaede. Concentrati sulla prova da affrontare" disse Momoko mentre si infilava dei guanti tenendo gli occhi fissi sulla figura di Kakashi.

Ryuu fissò sorpreso la piccola Uchiha. Come mai di quel repentino cambiamento? Che cosa aveva in mente?

Momoko spostò lo sguardo sui palmi delle mani. Era il momento di dimostrare il suo valore e quei guanti, regalategli dalla madre, l'avrebbero aiutata in qualche modo dando prova della sua forza.

*****



Come aveva giustamente previsto, Sora attaccò con forza Kaori, che riuscì a sua volta a schivare il pugno con agilità assestando così un calcio allo stomaco del compagno facendolo arretrare di qualche passo.
Jou si era prontamente allontanato dallo scontro dei suoi compagni di squadra, osservando la scena da lontano e ponderando il momento più proficuo per attaccare.
Shisui, intanto, studiava con attenzione la scena che gli si presentava davanti. Sorrise nel vedere come la piccola Uchiha riusciva a tener testa al giovane Uzumaki. Sapeva che quella ragazzina aveva buone possibilità per diventare un ottimo ninja.

"Sei diventato più forte eh" disse Kaori mentre schivava con destrezza gli attacchi dell'Uzumaki

"E tu più agile" rispose l'altro continuando a sferrare colpi contro la ragazza "ma sono dell'idea che tu sappia evitare soltanto i colpi"

"Oh ti sbagli Uzumaki" disse la ragazza balzando all'indietro per poi fare un giro su sé stessa mentre impugnava la spada.

Sora non fece in tempo ad evitare il colpo, che venne colpito dall'arma di Kaori all'altezza del petto, lasciando una ferita poco profonda.
Il ragazzo toccò il taglio guardandosi il palmo della mano sporco di sangue. La ferita incominciava a bruciare e il dolore diventava sempre più intenso. Peccato che non conosceva le arti mediche altrimenti si sarebbe curato all'istante. Puntò i suoi occhi su quelli di Kaori, che sorridevano divertiti. "Uchiha del cazzo" pensò il biondino.
"Perfetto" pensò l'Uchiha. Tutto procedeva per il meglio. Doveva sfiancare l'Uzumaki e quella ferita che gli aveva procurato sarebbe servita ad indebolirlo ancora di più. E poi avrebbe sferrato il colpo di grazia.

Jou guardava con attenzione la scena. Sorrise capendo le intenzione della propria compagna. Era un'ottima idea quella di rendere vulnerabile il proprio l'avversario. Però lui non poteva rimanere con le mani in mano e così si preparò ad attaccare. Il momento giusto era arrivato.

"Possiamo continuare o sei troppo femminuccia per prendere una pausa?" Chiese Kaori mentre un ghigno derisorio le si formò sulle labbra.

"Cerca di non fare tanto la spiritosa, Uchiha. Stai pur certa che riuscirò a batterti" disse il ragazzo mettendosi di nuovo in posizione d'attacco.

"Se ne sei così convinto" ghigno ancora la ragazza mentre anche lei si metteva in posizione. Stava per attaccare quando con la coda dell'occhio vide un'ombra muoversi. Non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo che venne lanciata dall'altra parte del campo rotolando più volte sul suolo.
Una fitta allo stomaco le tolse il respiro tanto che dovette rimanere stesa a terra per alcuni secondi che le parvero interminabili. Si alzò a fatica mentre con una mano si teneva il fianco. Concentrò il chakra sul palmo facendolo fluire, sussultando alla sensazione di sollievo che ne seguì. Per fortuna che aveva risparmiato le energie durante il combattimento con quello stupido Uzumaki.
"Grazie Momoko per gli insegnamenti" pensò la piccola Uchiha sorridendo appena al pensiero della sorella minore.

"Conosci le arti mediche?" Chiese Sora guardando con gli occhi spalancati la ragazza che adesso si trovava lontana alcuni metri.

Kaori lo guardò per qualche secondo ma lo ignorò bellamente rivolgendosi all'altro compagno di squadra.

"I miei complimenti Jou. Mi hai presa alla sprovvista. Avete formato un'alleanza?" Chiese la piccola Uchiha guardandoli entrambi.

I due ragazzi si guardarono per una frazione di secondo capendo all'istante dove la ragazza voleva arrivare

"E se anche fosse?" domandò Sora anticipando Jou, che stava per chiedere la medesima cosa.

"Beh ora dovrete pagarne le conseguenze" e appena finì di parlare, Kaori si precipitò verso i suoi due compagni di squadra, mentre nella mano destra aveva formato un Chidori pronto ad essere sferrato.
Shisui non poté non sorridere di fronte alla scena che li si presentava davanti ai suoi occhi.


Continua...



Note dell'autrice:
Prima di tutto chiedo infinitamente scusa per il mio clamoroso ritardo, ma ho dovuto dedicarmi a questioni molto delicate e la storia era l'ultimo dei miei problemi.
Devo ringraziare Xandalphon e Sara_Uchiha per i consigli e suggerimenti che mi hanno dato. Grazie davvero!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ditemi cosa ne pensate. Il prossimo capitolo dovrebbe uscire domenica prossima. Grazie a tutti ;)
  
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