Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: fighters    27/03/2015    0 recensioni
alessitimia: Non avere parole per esprimere i propri sentimenti.
Già, perchè i sentimenti non sono mai semplici da spiegare: ognuno di loro richiede un atteggiamento diverso, tempi e reazioni differenti, e ogni sentimento, grande o piccolo che sia, scrive anche solo poche righe del libro della nostra vita.
E' quello che questi sei ragazzi cercheranno di mostrarci: in un'estate dedicata al divertimento, l'amore e l'amicizia, cercheranno di scoprire sè stessi, e si renderanno conto di essere l'uno diverso dall'altro, con pensieri propri e sentimenti diversi, maturando inevitabilmente, nella calda e frizzante aria di Ibiza.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Luana


" So love me like you do, lo-lo-love me like you do. Love me like you do lo-lo-love me like you do.

Touch me like you do, to-to-touch me like you do... 

What are you waiting for? ".


La musica che proviene dal mio Ipod mi accompagna nel viaggio. Lo faccio sempre; qualsiasi tragitto devo fare, amo mettermi le cuffie del mio fidato Ipod e, con la musica che mi fa compagnia, guardare il paesaggio fuori che corre veloce, perdendomi nei miei pensieri.


È qualcosa che mi rilassa, mi fa stare bene.


Chiamatemi pure asociale, ma la musica è un'ottima compagna di viaggio. Soprattutto quando Giada è al bagno da mezz'ora!


Sembra incredibile, ma nonostante la musica al massimo volume, riesco a sentire Martina ridere. 


Mi fa morire quella ragazza! A volte, quando guardo i miei amici, mi sento fortunata: sono i migliori, davvero!


Mi raggomitolo sul sedile che avevo rubato a Giada e appoggio la testa al finestrino.


Penso a tutto quello che mi era successo oggi: a quella sensazione di rabbia che tornava cosi familiare; non l'avevo più provata, non volevo farlo, non ero io! 


Io, anche a costo di contare fino a cento, cercavo sempre di mantenere il controllo. Ma con lui no. Con lui era diverso, non ci riuscivo: lo disprezzavo troppo, mi aveva fatto troppo male.


Scaccio quel pensiero indesiderato e mi dedico a qualcosa di più piacevole: indovinate? Già, Gianmarco.


Gli morivo dietro da due mesi e finalmente si era accorto di me: certo, si era accorto di me dopo due mesi di messe in piega tutte le settimane, tinte dei più svariati colori, centinaia di euro spesi per i capelli ( si, i capelli!! ) e occhiate piene di desiderio, ma l'importante è che alla fine l'aveva fatto, no?


Solo al pensiero mi sento elettrizzata.


Non mi accorgo peró che sto facendo gli occhi a cuoricino e sto sorridendo da sola come un'ebete, quando mi sento scrollare dal braccio. Tolgo una cuffia, mi giro e vedo Giada con una faccia sconvolta.


<< Ma sei impazzita? >> Le scoppio a ridere in faccia.


<< No, è che stavo pensando >> ammetto.


<< Si, e immagino anche a cosa. Tu però non immagini cosa è successo a me >>


<< Cioè? >>


<< COSA?! Ma che presuntuoso! >>


<< Giá! >>


<< Altro che lavanderia, dovresti pagargli un corso per imparare le buone maniere! >>


-------------------------------------------------------------


È incredibile quanto volare faccia venire sonno. Credo di aver dormito almeno 10 ore di fila. Quando mi sveglio è giorno: Martina e Michela sono giá sveglie e hanno comprato due cornetti, Giada dorme ancora, Massimo legge un libro e Lorenzo dorme a bocca aperta.


Mezz'ora dopo arriviamo.


Neanche il tempo di scendere dall'aereo, che Michela accende il cellulare.


Allo sguardo contrariato di Martina, risponde: 


<< Che vuoi, non sento Valerio da ieri sera! >>


Prendiamo due taxi , e per arrivare all'albergo impieghiamo più o meno mezz'ora. 


L'Hotel Mermaid **** ci si presenta in tutta la sua maestositá, con i suoi colori bianco ed azzurro e la sua eleganza.


Adesso starete pensando: chissá che ricconi, un mese ad Ibiza in un'Hotel di lusso!


Proprio no.


La nostra fortuna è stata Lorenzo. (Lui è il vero riccone del gruppo!! ).


Il padre è il proprietario di un'agenzia di viaggi, ed ha fatto sì che noi pagassimo solo una cifra minima. Poi, per i soldi da portare con noi, avevamo risparmiato tutto l'anno, affiancando allo studio dei lavoretti part-time. 


Io ero avvantaggiata perchè lavoravo già: faccio la cameriera da quando avevo 15 anni e dò ripetizioni di inglese ai ragazzini ( e a Giada!! ).


<< Ma che bello! >>


<< Giá...>>


Prendiamo le chiavi delle nostre stanze alla reception e ci dividiamo. Io e Giada eravamo insieme, Michela e Martina nella stanza accanto e Lorenzo e Massimo a due camere di distanza.


<< Carina,no? >> mi chiede Giada buttandosi sul matrimoniale ( giá, l'unica stanza con i letti singoli era quella di Massimo e Lorenzo ).


<< Carina? È bellissima! Guarda quanto è grande! E che vista! >>


La spiaggia si estende fuori dalla nostra finestra, bellissima.


In quel momento squilla il telefono della suite.


<< Pronto? >>


<< Ma avete visto che figata di camere? >>


Michela. Dovevo immaginarlo.


<< Già! Sentite, ma voi le valigie le disfate ora? >>


<< No, no! Veramente noi vorremmo fare un giro, c'è un'intera città piena di negozi da esplorare! >>


<< Non sia mai che i negozi rimangono inesplorati! Bene allora, non commettiamo questo sacrilegio >>


La sento ridere.


<< Allora ci facciamo una doccia e appena siamo pronte veniamo in camera vostra. Massimo e Lorenzo li avvisiamo noi! >> e chiude.


Dopo essermi rigenerata con un bel bagno, mi preparo.


Qui fa molto caldo, così scelgo di indossare un vestito bianco a fiori rosa, leggermente svasato sul fondo.


Mi arriccio i capelli con la spuma e, oltre al solito eyeliner, opto per un rossetto rosa antico.
Non ho voglia di mettere i tacchi, ma non posso neanche indossare le scarpe da tennis; alla fine, vince il mio paio di zeppe bianche, non troppo alte ma nemmeno troppo basse.


<< Avete la piastra? >> Martina ha ancora i capelli bagnati, quando entra nella nostra stanza.


<< Si, prendila è in valigia >>


Si è fatta ora di pranzo, e il mio stomaco gentilmente me lo ricorda.


<< Ragazze, io vorrei passare al ristorante. Quanto vi manca? >>


<< Io mi devo solo asciugare e piastrare, ci metto poco. Piuttosto non sappiamo a che punto sono Massimo e Lorenzo >>


Giada è ancora sotto la doccia , quindi decido di andare a controllare io.


Quando mi apre, Lorenzo è ancora in boxer. Non appena lo vedo, mi copro gli occhi con un gesto veloce.


<< Dai! Potevi almeno infilare dei pantaloncini! >>


<< Come se non avessi mai visto un ragazzo in mutande! >>


<< Ah ehm... Insomma si però! Comunque abbiamo fame, quanto vi manca? >>


<< Ah, io mi infilo i vestiti e sono pronto. Piuttosto dovresti parlare con Massimo >> mi sussurra, indicandomi la figura rannicchiata sul letto con una faccia imbronciata.


<< Che ha? >>


<< Chiedilo a lui.>>


Tentennante, mi avvicino al letto dov'è rintanato il mio amico.


<< Ehi, Massi, che hai? >>


Non mi guarda, ma mi risponde.


<< Si è fidanzata. Capisci? Diceva che voleva star sola, che aveva bisogno di tempo per lei. Invece guarda ora. E sai con chi? Il suo compagno di corso, ti ricordi quello che "era solo un amico?" Beh, deduco che fossero amici molto intimi! >>


Capisco che ha appreso la notizia grazie a facebook. 


Maledizione! Ma vedi tu se questo può rovinarsi la vacanza per quella p****** della sua ex!


<< Senti. Io capisco che tu ci sia rimasto male, ma c'è da dire che , se ben ricordi, giá te lo aspettavi. È qualcosa che si commenta da sè, non c'è neanche bisogno di abbattersi come stai facendo tu. E questo muso lungo non lo voglio vedere. Cos'è che mi ripeti sempre tu? Qualsiasi cosa succeda, sorridi sempre. Bene. Sai dare consigli ma sei il primo che non li mette in pratica? Avanti. Alzati, preparati e non farmi più sentire queste storie.>>


Vedo che rimane con aria triste, ma so che ha capito.


Terminato il mio dovere da amica, torno in camera mia.


Mi ricordo che devo far sapere a mia madre che sono arrivata sana e salva, così prendo il cellulare dalla borsa.


Faccio per accenderlo e... batteria scarica. Cazzo!


Faccio per prendere in caricatore, e sorpresa! Ero certa di essermi dimenticata qualcosa.


Luana, sei un genio!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: fighters